Anche Città metropolitana di Torino avvia l'Agenda per lo sviluppo sostenibile
In Italia tutte le 14 Città metropolitane sono impegnate nella realizzazione delle loro Agende per lo sviluppo sostenibile con il sostegno del Ministero dell'Ambiente, della tutela del territorio e del mare. Dopo la Carta di Bologna per l'Ambiente, sottoscritta dai Sindaci metropolitani nel giugno 2017, si tratta di un ulteriore impegno per la territorializzazione degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’intero Paese.Anche Città metropolitana di Torino è pronta a far partire la propria Agenda territoriale per lo sviluppo sostenibile e il percorso verrà illustrato domani, giovedi 1 ottobre, durante l’evento online a cura di AsviS l’alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile che riunisce oltre 270 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile con l’obiettivo di far crescere nella società italiana la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile.
L’evento (che si svolgerà dalle 10 alle 18) si potrà seguire su Festivalsvilupposostenibile.ite sulla pagina Facebook dell’ASviS) con interventi e tavole rotonde di amministratori metropolitani da tutta Italia: nel pomeriggio le Città metropolitane di Bari, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Roma Capitale, Reggio Calabria, Torino eVenezia, illustrerannoi progetti delle rispettive Agende per favorire localmente la creazione di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli, grazie anche all’orientamento dei modelli di produzione e di consumo.
“La nostra agenda metropolitana per lo sviluppo sostenibile – sottolinea la consigliera di Città metropolitana di Torino delegata all’Ambiente Barbara Azzarà – nasce nel contesto della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, lo strumento operativo utilizzato dalla Regione Piemonte per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell'Agenda 2030: le Città metropolitane rappresentano quel livello intermedio che, per dimensioni ed estensione, possono ben sperimentare un coinvolgimento che tenga conto dei bisogni dei cittadini e renda concreta la ricaduta a livello locale di quanto previsto dagli ambiziosi obiettivi”.
- Dettagli
- Categoria: Comunicati
Dal primo ottobre ritornano i limiti alla circolazione imposti dal semaforo antismog
Dopo la delibera approvata dalla Giunta regionale, anche la Città metropolitana di Torino ha adottato oggi il decreto a firma della Consigliera metropolitana con delega all’ambiente Barbara Azzarà, che comprende l’ordinanza tipo sui blocchi del traffico che verrà utilizzata dai comuni a partire dal primo di ottobre.Rientrano negli obblighi previsti dal Protocollo padano, oltre a Torino, i comuni Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano, dove i sindaci inviteranno tutta la popolazione ad utilizzare il meno possibile l’auto per la mobilità urbana e a privilegiare l’uso di altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Quest’anno, a seguito delle valutazioni sullo stato della qualità dell’aria condotte da ARPA Piemonte, si sono aggiunti i comuni di Cambiano, La Loggia, Santena e Trofarello.
E’ stato così definito lo schema dei blocchi strutturali del traffico e quello dei blocchi che scatteranno in situazioni di emergenza in coerenza con le indicazioni regionali e con i provvedimenti adottati negli anni passati. Le misure adottate, a causa dei significativi superamenti dei valori limite di qualità dell'aria nel territorio metropolitano, risultano in alcuni casi più restrittive rispetto a quanto previsto nell'Accordo padano.
Viene confermato il percorso di limitazione progressiva dei veicoli più inquinanti. A partire dal 1 ottobre 2020 oltre a tutti i veicoli Euro 0 diesel, benzina, metano e gpl e Euro 1 Diesel, già bloccati l'anno scorso, saranno fermi 7 giorni su 7 e h 24 anche tutti i veicoli diesel Euro 2 Diesel. I ciclomotori e i motocicli Euro 0 continueranno ad essere bloccati 7 giorni su 7 e h 24 nei 6 mesi del periodo invernale.
Le auto e i veicoli adibiti al trasporto merci diesel Euro 3 saranno invece fermi nei giorni feriali dalle 8 alle 19 nel solo periodo invernale. Il blocco dei veicoli diesel Euro 4 che sarebbe dovuto scattare con le stesse modalità dal 1° ottobre 2020 è stato posticipato, su indicazione delle regioni del bacino padano, al 1° gennaio 2021 per consentire di modulare la mobilità dei cittadini in questo periodo di ridotta capacità del trasporto pubblico ai fini di contenere l’infezione da Covid-19.
Per contrastare il perdurare dei valori limite di superamento degli inquinanti in aria ambiente sono state invece potenziate, secondo le indicazioni di Regione Piemonte, le misure temporanee regolate dal Semaforo antismog.
Nelle situazioni di allerta di I° livello (arancio) è stata estesa la limitazione della circolazione agli autoveicoli diesel fino alla categoria Euro 5 e benzina Euro 1 dalle 8 alle 19, i veicoli adibiti al trasporto merci diesel fino alla categoria euro 4 saranno fermi dalle 8 alle 19 nelle giornate dal lunedì al venerdì e dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19 nelle giornate di sabato e festive.
Nelle situazioni di allerta di II° livello (rosso) verranno fermati anche i veicoli adibiti al trasporto merci diesel Euro 5 e benzina Euro 1 dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19 sia nei giorni feriali che festivi.
In caso di allerta di III livello (viola) si fermeranno tutti i veicoli diesel fino a Euro 5 e benzina Euro 1 dalle 7 alle 20.
Sono state prorogate le deroghe per veicoli diesel Euro 3 e 4 condotti da persone il cui ISEE del relativo nucleo familiare è inferiore alla soglia di 14.000 euro, da lavoratori turnisti o che stanno rispondendo a chiamata in reperibilità e per i veicoli al servizio delle manifestazioni regolarmente autorizzate e condotti da operatori economici che accedono o escono dai posteggi dei mercati settimanali o delle fiere. Le deroghe saranno valide fino al 31 dicembre 2020 per i veicoli diesel Euro 3 e fino al 1° gennaio 2021 per i veicoli diesel Euro 4. Per i veicoli Euro 5 interessati dalle limitazioni temporanee le deroghe in questione non hanno scadenza.
Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento rimane l'obbligo di utilizzare nei generatori di calore di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW pellets certificati conformi alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 e il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale introdotta dal decreto attuativo dell’articolo 290, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e 4 stelle in caso di allerta di I livello o superiore.
“Ringrazio i sindaci del Tavolo metropolitano - ha commentato la consigliera con delega all’Ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà – che anche in questo frangente hanno mantenuto fermo il principio di salvaguardare la salute dei cittadini dell’area metropolitana, senza vanificare gli sforzi di questi anni e al contempo sono riusciti a tenere in conto la situazione straordinaria ed emergenziale che stiamo vivendo”.
Tutte le informazioni di dettaglio saranno disponibili nei prossimi giorni sul sito della Città Metropolitana di Torino alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/blocchi-traffico
- Dettagli
- Categoria: Comunicati
Al Sestriere Film Festival anche il nostro corto "Novalesa 2020, la processione che non c’è”
Il Sestriere Film Festival taglia il traguardo dei 10 anni, da sabato 1 a sabato 8 agosto, con ingresso libero e capienza ridotta a 200 posti nella sala del cinema Fraiteve per motivi di sicurezza sanitaria. Giovedì 6 agosto alle 21 sarà proiettato tra le opere selezionate per il concorso il cortometraggio "Novalesa 2020, la processione che non c'è", realizzato dalla struttura di produzione multimediale dell'Area Comunicazione, Rapporti con il territorio e i cittadini della Città Metropolitana di Torino per valorizzare un bene culturale come l'abbazia novalicense, faro di spiritualità e di cultura di rilevanza europea sin dal 726 d.C.La manifestazione organizzata dall'associazione Montagna Italia in collaborazione con il Comune di Sestriere e il Consorzio turistico Via Lattea e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, evidenzia la grande importanza che la montagna riveste in quanto portatrice di memoria, lavoro e identità. Con il Festival, Sestriere diventa un luogo di incontro per alpinisti, appassionati, registi e fotografi.
L'iniziativa dedicata alla promozione della montagna e del cinema d'alta quota ogni anno riscuote un grande interesse di pubblico e mediatico, presentando i migliori documentari, fiction e cortometraggi che hanno per scenario montagne e regioni estreme del mondo e raccontano il rapporto affascinante e complesso tra uomo e natura, promuovendo la conoscenza e la difesa dei territori, approfondendo i legami con popoli e culture, celebrando le grandi e piccole imprese alpinistiche e degli sport di montagna.
Per venire incontro alle esigenze del pubblico i film, ad eccezione di "The Dawn Wall", saranno visibili in contemporanea in streaming su YouTube alla pagina https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/channel/UCl5d1f4J0mbPXqCyHqQsUSw?view_as=subscriber
Nelle serate di proiezione il cinema Fraiteve aprirà le porte al pubblico alle 20. Non sarà obbligatorio l'uso delle mascherine durante la proiezione, ma lo sarà all'entrata, all'uscita o per andare ai servizi. Sarà mantenuta la distanza di un metro (due sedili) tra chi non è convivente o non faccia parte dello stesso nucleo familiare. All'entrata ognuno dovrà lasciare le proprie generalità, che verranno conservate per 15 giorni. Non è possibile prenotare il posto in sala. Il Festival si chiuderà, come ogni anno, con il concerto Spirit al Rifugio Alpette domenica 9 agosto alle 11,30. "Cammina con il Festival" continuerà anche quest'anno, ogni mattina dal 2 al 9 agosto, con l'accompagnamento di una guida alpina e di un istruttore di nordic walking.
Il programma è consultabile alla pagina Internet www.montagnaitalia.com/pdf_SESTRIERE/2020/programma.pdf

- Dettagli
- Categoria: Comunicati
Sono del Buniva di Pinerolo i primi due classificati del concorso dell’Associazione Matsumoto
Grande risultato del Liceo artistico Buniva di Pinerolo. Sono allievi di questa scuola, infatti, il primo e il secondo classificato del concorso "L'universo è la sua casa ... la Madre Terra è la nostra!", organizzato per gli studenti dei licei artistici dall'Associazione Culturale Leiji Matsumoto. Sul gradino più alto del podio c'è Eileen Risso, seguita a ruota da Matteo Manca, entrambi della 5A. Completa il terzetto di punta Diana Buzuliuc, della 3G del Primo Liceo Artistico di Torino. Il concorso era patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino e aveva il supporto di Wacom, azienda leader nel settore delle tavolette digitali. Il premio ha impegnato gli studenti a riflettere sul rispetto dell'ambiente e della terra come nostra casa, temi fondanti l'opera del mangaka nipponico autore di Capitan Harlock. Gli elaborati ricevuti, ben 26, sono stati esaminati da una giuria composta da importanti disegnatori italiani e presieduta dal disegnatore e fondatore di Torino Comics Vittorio Pavesio, e i tre migliori sottoposti all'attenzione del Maestro che ha definito la graduatoria finale.Matsumoto ha inoltre attribuito una menzione speciale all'opera di Elena Chiara Zoe Bullo, della 4M del Liceo Artistico Cottini di Torino. Infine, l'Associazione Matsumoto e la Città metropolitana hanno attribuito un riconoscimento fuori concorso alle studentesse e agli studenti della classe 2B della Scuola secondaria di I grado dell'Istituto comprensivo Rita Levi Montalcini di Torino.
"Ringrazio molto gli studenti che hanno partecipato al concorso e i loro docenti" ha detto la consigliera metropolitana con delega all'istruzione, Barbara Azzarà, presente alla videoconferenza durante la quale sono stati proclamati i vincitori. "Rilevo con molto piacere che i ragazzi premiati sono davvero competenti, e che nelle nostre scuole abbiamo delle vere eccellenze, se solo viene data loro la possibilità di esprimersi".
- Dettagli
- Categoria: Comunicati
Inizia la stagione delle strade d'alta quota, Malciaussia, Finestre, Assietta e Nivolet
Rese famose in tutto il mondo dal passaggio del Giro d'Italia al Colle delle Finestre e sulla strada che conduce al Colle del Nivolet, le strade d'alta quota gestite dalla Città Metropolitana di Torino saranno protagoniste di una stagione turistica estiva che promette di essere positiva per le vallate alpine che fanno da corona al capoluogo. Ogni anno le Direzioni Viabilità 1 e 2 della Città Metropolitana investono ingenti risorse finanziarie e umane e impegnano numerosi mezzi meccanici per la pulizia e il ripristino delle carreggiate.
Dallo scorso fine settimana è già interamente percorribile sino al Pian della Mussa la Strada Provinciale 1 delle Valli di Lanzo, che è stato necessario liberare dalla neve nell'ultimo tratto. La strada era stata interessata da una slavina alla fine dello scorso mese di novembre. La massa di neve aveva trascinato alberi e pietrame, danneggiando anche alcune abitazioni private presenti lungo la strada e le linee Enel e Telecom.
Restando nelle Valli di Lanzo, venerdì 29 maggio si riapre il tratto da Margone di Usseglio al lago di Malciaussia della Strada Provinciale 32, su cui è stato necessario ricostruire due tratti di muro di sostegno, lunghi circa 20 metri ciascuno, anch'essi danneggiati dalle slavine del mese di novembre. Sono stati inoltre rimossi alcuni alberi trascinati dalle slavine sulla carreggiata. Sono stati riprofilati alcuni fossi e puliti gli attraversamenti stradali che assicurano lo scolo delle acque piovane. Per migliorare la sicurezza, si è provveduto al disgaggio di massi nella zona Rimonta e al Piano della Maddalena. Il personale del Circolo territoriale di Lanzo e del Centro mezzi meccanici della direzione Coordinamento Viabilità-Viabilità 1 ha proseguito in settimana il posizionamento delle ringhiere e dei blocchi in calcestruzzo sui ponticelli e in corrispondenza dei tornanti nelle località Ponte della Pasta e Ciampun e nei tratti terminali della Rimonta.
In Valle di Susa sono iniziate le operazioni per consentire la riapertura a metà giugno della Strada Provinciale 172 del Colle delle Finestre, che collega Meana con la Val Chisone, terminando a Depot di Fenestrelle, dopo aver superato i 2.176 metri del Colle e incrociato la strada comunale che da Usseaux sale al Pian dell'Alpe e prosegue appunto sino all'incrocio con la 172. Le prime operazioni in quota riguardano come ogni anno la rimozione della neve nel tratto sterrato di alta quota sino al Colle, che si trova al km 19 della strada. Il personale operativo del Circolo di Susa della direzione Viabilità 2 ha già liberato la strada dalla "tradizionale" slavina caduta al km 18, che si ripete ogni inverno. Prima dell'apertura, il personale della Città Metropolitana deve provvedere alla pulizia del tratto asfaltato e al ripristino degli attraversamenti stradali bloccati da terra e rocce, al rifacimento di un attraversamento in località Rocca Bianca in prossimità di una parete rocciosa, a rappezzature del piano viabile, al rifacimento di muretti a secco franati nel corso dell'inverno e dei fossi di scolo delle acque piovane specie sul tratto sterrato. La pavimentazione in macadam del tratto sterrato viene ripristinata, con il riporto e la stesa di materiale e la rullatura finale per consentire una circolazione regolare. Sul versante della Val Chisone, i cantonieri del Circolo di Perosa Argentina hanno iniziato la sistemazione della 172 nel tratto Pra Catinat-Pian dell'Alpe-Colle delle Finestre.
La Strada Provinciale 173 del Colle dell'Assietta sarà riaperta a fine giugno e all'inizio del mese verranno avviate le operazioni di pulizia e ripristino della carreggiata, interamente sterrata da Pian dell'Alpe al Colle. Anche in questo caso saranno impegnati i cantonieri del Circolo di Perosa e gli operatori del Centro mezzi meccanici. L'avanzamento dei lavori dipenderà dallo stato della strada, dalla neve e dai materiali presenti sulla carreggiata. Attraversando versanti scoscesi a quote superiori ai 2.000 metri, la strada necessita praticamente ogni anno di interventi per la rimozione di massi e pietrisco e per il rifacimento di muri di sostegno a valle e di contenimento a monte della carreggiata. La chiusura al traffico motorizzato del tratto di alta quota da Balboutet e Sestriere sarà fissata anche quest'anno nelle giornate di mercoledì e sabato nei mesi di luglio e agosto.
La Strada Provinciale 50 del Colle del Nivolet, teatro di una suggestiva tappa del Giro d'Italia 2019 con arrivo ai piedi della diga del Serrù, è stata riaperta la scorsa settimana nel primo tratto, sino al km 8+200. Si stanno effettuando i lavori di ripristino della carreggiata asfaltata sino al km 12, dove si era conclusa la tappa del Giro d'Italia e dove nei mesi di luglio e agosto viene allestito un parcheggio nelle giornate festive in cui l'iniziativa "A piedi tra le nuvole" consente di raggiungere il Colle a piedi, in bicicletta o con i bus navetta messi a disposizione dal GTT. Terminando a 2.700 metri di quota, il tratto finale della S.P. 50 potrà, come sempre, essere liberato solo nel mese di giugno, per consentire l'accesso nell'ultimo fine settimana del mese.
- Dettagli
- Categoria: Comunicati
Iniziate le liberazioni in natura dei giovani caprioli curati al CANC e riambientati a Caprie
Terminata la fase di reinserimento nell'ambiente naturale in un luogo protetto, sono in corso in queste settimane le catture e le successive liberazioni in natura di esemplari di Capriolo recuperati nei mesi scorsi dagli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana di Torino o da privati cittadini e curati al CANC, il Centro Animali Non Convenzionali della Struttura didattica speciale Veterinaria dell'Università degli Studi di Torino, convenzionato con la Funzione specializzata Tutela fauna e flora della Città Metropolitana di Torino. La liberazione viene effettuata in ambienti idonei al sostentamento naturale degli animali, lontani dai centri abitati e dalle colture agricole e di notevole valenza naturalistica. I piccoli Caprioli sottratti inconsapevolmente alle cure della mamma vengono alimentati dai veterinari del CANC con latte in polvere del tipo utilizzato per i capretti, il più simile a quello materno. A Grugliasco inizia il processo di svezzamento, in cui viene limitato al massimo il contatto con gli esseri umani. Per completare lo svezzamento, i caprioli vengono poi trasferiti in un centro di riambientamento a Caprie, in Valle di Susa, anch'esso convenzionato con la Funzione specializzata Tutela fauna e flora della Città Metropolitana. Il centro dispone di una vasta area recintata di circa 5.000 metri quadrati. A Caprie gli animali acquistano il tipico comportamento della specie, contraddistinto da un'elevata diffidenza nei confronti dell'uomo. A metà maggio nella struttura di Caprie erano presenti 10 caprioli. Per evitare anche la presenza contemporanea di molti agenti faunistico-ambientali sono state programmate diverse operazioni di cattura e reimmissione.
EVITARE RECUPERI IMPROPRI DI CUCCIOLI
Ad un anno di età i caprioli sono considerati sub-adulti. I maschi pesano dai 25 ai 28 Kg, le femmine intorno ai 20-22 Kg. Si cibano di germogli, boccioli e fieno. Sono abbastanza frequenti i casi di cittadini che si rivolgono alla Funzione specializzata Tutela fauna e flora della Città Metropolitana di Torino o ai veterinari del Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco per consegnare piccoli di mammiferi e uccelli selvatici rinvenuti in zone rurali o montane. E' bene sottolineare che, nella maggior parte dei casi, non si tratta di animali abbandonati dai genitori. I piccoli non devono essere sottratti alle cure della mamma, che spesso si aggira nei paraggi dei luoghi in cui vengono avvistati. Si deve intervenire solo quando i cuccioli sono in evidente difficoltà o sono feriti. Quando non sono in difficoltà, prelevarli significa compromettere la loro capacità di vivere nell'ambiente naturale, perché si rischia di innescare il meccanismo dell'imprinting: quegli animali perdono il loro naturale timore dell'uomo.
Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all'ambiente e alla tutela della fauna e della flora, sottolinea che "la Città Metropolitana, grazie al progetto 'Salviamoli Insieme', garantisce un importante presidio sul territorio per la tutela della fauna selvatica. Ma si tratta appunto di un servizio da allertare solo in caso di effettiva necessità. Gli animali in difficoltà devono essere ricoverati presso centri di riabilitazione e riambientamento convenzionati con la Città Metropolitana (nei quali si cerca di farli tornare alla loro naturale "selvaticità") e, quando è possibile ed opportuno, liberati nel corso di operazioni complesse e delicate, eseguite da personale specializzato".
La legislazione regionale prevede che i Comuni, gli Ambiti Territoriali di Caccia, i Comprensori Alpini, le Province e la Città Metropolitana di Torino provvedano a destinare gli animali selvatici ritrovati in difficoltà a centri di recupero per la cura e riabilitazione, con l'obiettivo di una loro possibile reimmissione nell'ambiente naturale: è quello che la Provincia di Torino fino al 2014 e la Città Metropolitana dal 1° gennaio 2015 hanno fatto e fanno, grazie all'impegno del personale della Funzione specializzata Tutela della Fauna, con un'elevata percentuale di successo nella reimmissione in natura. I sanitari del CANC di Grugliasco esperti in materia curano ogni anno oltre 3000 animali selvatici rinvenuti in difficoltà e recuperati da privati cittadini o dagli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana di Torino.
I cittadini che rinvengano animali in effettiva difficoltà possono consegnarli direttamente al CANC in largo Braccini 2 a Grugliasco. In linea generale, prima di toccare e soccorrere un piccolo animale apparentemente abbandonato è meglio informarsi bene se è il caso di intervenire. Chiamando i numeri 366-6867428 e 349-4263385 e spiegando la situazione si può capire se si tratta di cuccioli di mammiferi o nidiacei che sono al suolo perché stanno seguendo il loro percorso vitale naturale. In questo caso i piccoli sono accuditi e nutriti dai genitori. Informarsi consente di evitare interventi impropri e dannosi. Quando si deve intervenire, occorre la massima prudenza e delicatezza, per ridurre lo stress che in ogni caso l'animale sperimenta nel contatto con l'uomo.
- Dettagli
- Categoria: Comunicati
Città metropolitana e comuni alleati per nuovi progetti di tutela dei sistemi naturali
Nella fase di allentamento delle misure di contrasto al Coronavirus e di auspicabile uscita dalla fase più acuta di un'emergenza sanitaria che deriva anche dalla sistematica distruzione degli ecosistemi naturali, anche nella Città Metropolitana di Torino alcune buone notizie fanno ben sperare in un futuro diverso e realmente più sostenibile.
"Nel nostro territorio, - commenta con soddisfazione Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all'ambiente e alle aree protette - cresce il numero di amministratori locali che hanno compreso che la tutela della biodiversità e degli ecosistemi può e deve essere il paradigma di un nuovo e più equilibrato sviluppo della nostra società. Stiamo tutti insieme imparando che dobbiamo coniugare il progresso sociale ed economico con il rispetto e la conservazione dei sistemi naturali, perché proprio quei sistemi, quegli ambienti e quegli habitat garantiscono alla specie umana i servizi ecosistemici indispensabili alla sua sopravvivenza".
È noto che i sistemi naturali in equilibrio producono ossigeno e fissano l'anidride carbonica sottraendola all'atmosfera, contribuiscono alla tutela idrogeologica del territorio, all'impollinazione e alla riduzione dei rischi sanitari. "Sono servizi che la natura genera gratuitamente a favore della specie umana che, per continuare a disporne, deve averne rispetto e conservarne la biodiversità e le dinamiche intrinseche. - sottolinea la Consigliera Azzarà – Ci pare particolarmente incoraggiante il fatto che negli ultimi mesi e anni gli amministratori di Comuni piccoli, medi e grandi della Città Metropolitana di Torino abbiamo chiesto il supporto del nostro Ente per avviare politiche indirizzate alla tutela e conservazione di territori caratterizzati da consistenti valori naturalistici".
A Piossasco, ad esempio, l'amministrazione comunale ha interpellato la Città Metropolitana perché intende avviare la revisione generale del Piano regolatore, puntando sulla tutela degli ecosistemi, sullo sviluppo delle infrastrutture verdi e sull'ampliamento del parco del Monte San Giorgio, da realizzare in collaborazione con i vicini Comuni di Bruino, Sangano e Trana.
"Anche nel Canavese, - sottolinea inoltre la Consigliera Azzarà - Ivrea, Chiaverano, Borgofranco, Cascinette d'Ivrea e Montalto Dora, dopo aver firmato con il nostro Ente un protocollo di intesa, hanno in corso l'approvazione del dossier di candidatura per l'istituzione del Parco naturale dei 5 Laghi di Ivrea. Il dossier verrà presentato alla Regione Piemonte per l'avvio dell'iter legislativo necessario all'istituzione del parco. Inoltre il territorio canavesano verrà coinvolto nel nuovo progetto Spazio Alpino LUIGI, condiviso fra le Direzioni Comunicazione e Sistemi naturali della Città Metropolitana".
Castellamonte, Vidracco e Baldissero Canavese hanno invece richiesto alla Città metropolitana l'avvio degli studi per l'ampliamento della Riserva Naturale dei Monti Pelati. Altri Comuni, superate le perplessità e la diffidenza verso la tutela del patrimonio naturale e paesaggistico, chiedono supporto e collaborazione per poter coniugare correttamente sviluppo turistico e conservazione della natura: Vialfré per le manifestazioni che si svolgono abitualmente nell'area delle Pianezze (quest'anno limitate dall'emergenza sanitaria), Bobbio Pellice per l'accessibilità sostenibile dell'Oasi del Pra Barant, Val di Chy e Valchiusa per la gestione turistica equilibrata della Zona Speciale di Conservazione dei laghi di Meugliano e Alice.
"Senza dimenticare Candia, - ricorda la Consigliera Azzarà - nel cui territorio protetto si stanno avviando importanti progetti di riqualificazione e conservazione naturalistica finanziati dal Piano di sviluppo rurale regionale 2014-2020, progettati dai tecnici del gruppo di lavoro interdisciplinare 'Natura' della Città Metropolitana nel Parco, che quest'anno festeggerà (si spera nel mese di settembre) i 25 anni di attività. Con il Comune di Cavour stiamo invece condividendo progetti di valorizzazione degli habitat forestali, elaborati con un finanziamento del PSR. È in corso di predisposizione un progetto di riqualificazione delle risorgive, che intendiamo proporre al bando di finanziamento del Piano di tutela delle acque predisposto dalla Regione Piemonte". Per i Comuni di Torre Pellice, Villar Pellice e Luserna San Giovanni è stato proposto un progetto di riconnessione e riqualificazione delle risorgive sul torrente Pellice, nell'ambito del finanziamento per il 2020 dei progetti di miglioramento della qualità e delle condizioni morfologiche dei corpi idrici piemontesi. Nell'ambito dello stesso bando, ma nell'edizione 2019, la Città metropolitana ha supportato il Comune di Avigliana per un progetto di riqualificazione delle sponde del Lago Grande.
La Consigliera metropolitana delegata all'ambiente sottolinea che "l'elenco delle richieste di supporto e collaborazione si arricchisce costantemente, con richieste di partenariato per partecipare a bandi su temi analoghi pubblicati da Compagnia di San Paolo, Unicredit, Regione Piemonte, Comunità europea e da altri soggetti". Ecco allora che la Città metropolitana è stata interpellata per sostenere i progetti "Restauro ambientale" sulla Stura di Lanzo (che interessa Venaria, Robassomero, Ciriè, Nole Canavese e Lanzo), "Ferite nel cemento" per la realizzazione di una nuova zona umida a Piossasco e per una riqualificazione naturalistica a Vigone, sempre con fondi del PSR 2014-2020.
"Gli amministratori locali, - conclude la Consigliera Azzarà - dimostrano di perseguire uno sviluppo sostenibile nel rispetto dei valori ambientali, naturali e paesaggistici che caratterizzano il nostro territorio. Quello che ci rende orgogliosi è il riconoscimento della capacità del nostro Ente di realizzare e condividere strategie e progettualità fondamentali per il futuro di tutti i cittadini e per la crescita di nuove professionalità locali in un settore strategico".
- Dettagli
- Categoria: Comunicati
I luoghi che amiamo, i suoni che (ci) mancano. Un video di Arpa e Città metropolitana
Torino, come il resto del Paese, vive un momento complesso e speriamo irripetibile, con conseguente limitata fruizione degli ambienti esterni.Arpa Piemonte ha voluto riprendere luoghi di Torino significativi per ridargli la memoria sonora nell'attesa di poterli rivivere nel rispetto dell'equilibrio con la natura.
Le immagini, riprese in questi giorni di aprile 2020, sono accompagnate da suoni registrati nel 2012 nell'ambito di uno specifico progetto sui Paesaggi Sonori (link), iniziativa della Città Metropolitana di Torino con la collaborazione di Arpa Piemonte.
Un progetto nato per promuovere e diffondere la cultura e la pratica dell'ascolto, sensibilizzando e introducendo cittadini, scuole e organizzazioni del territorio provinciale e nazionale ai temi del paesaggio sonoro e dell'ecologia acustica. Un progetto online pubblico e partecipativo, dunque, basato sulla "fonografia", ovvero l'arte di registrare il paesaggio sonoro che ci circonda, e che ha reso disponibili registrazioni di ambienti e rumori delle città, paesaggi sonori delle campagne, animali, feste e celebrazioni, luoghi, eventi e altro. I suoni sono conservati nell'archivio ICBSA-Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo).
VIDEO
https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=j2qOWRF_b6c&feature=youtu.be
Ascolta tutti i suoni del progetto Paesaggi Sonori
https://webgis.arpa.piemonte.it/Geoviewer2D/?config=other-configs/paesaggi_sonori_config.json
Progetto Paesaggi Sonori
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/rumore/progetti-corso-rumore/paesaggi-sonori
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/rumore/progetti-corso-rumore/paesaggi-sonori
- Dettagli
- Categoria: Comunicati
#StradeCittaMetroTo: chiusure viabilità a Caravino; Meana di Susa e Exilles
>#stradeCittaMetroTOSp. 264 "di Masino" e Sp. 80 "di Caravino" in territorio del Comune di Caravino dal 22 al 30 aprile
Per abbattimento delle piante lungo la fascia di rispetto stradale per pericolo incolumità pubblica; è istituito divieto di transito a tutti gli utenti lungo la Sp. 264 "di Masino" dal km. 0+000 al km. 3+200 e la Sp. 80 "di Caravino" dal km. 10+600 al km. 12+500, in territorio del Comune di Caravino, dalle 8 alle 18 per il periodo 22-30 aprile 2020 con l'esclusione dei sabati e dei festivi, e con deviazione su idonei percorsi alternativi indicati da apposita segnaletica.
Sp. 264 di "Masino" dal Km. 0+000 al Km. 2+000 nei giorni 22-23 aprile 2020;
Sp. 264 di "Masino" dal Km. 2+000 al Km. 3+200 nei giorni 24-27 aprile 2020;
Sp. 80 di "Caravino" dal Km. 10+600 al Km. 12+500 nei giorni 28-29-30 aprile.2020
Sp. 254 "del Pian del Frais" in centro abitato del Comune di Meana di Susa il 24 aprile
Per interventi di manutenzione ordinaria consistenti nella pulizia da arbusti e micro-disgaggi su parete rocciosa aggettante la Sp. 254 del Pian del Frais al km 0+200 è disposta la chiusura temporanea del transito per tutti i veicoli, al fine di procedere con le lavorazioni di manutenzione ordinaria, lungo la Sp.. 254 "del Pian del Frais" dal km 0+075 al km 0+410, in centro abitato del Comune di Meana di Susa per il 24 aprile 2020 dalle 8 alle 17 con deviazione del traffico locale.
Sp. 213 "di Exilles" in centro abitato del Comune di Exilles dal 20 al 24 aprile
Per opere relative al II lotto del Sistema acquedottistico di Valle con esecuzione della condotta principale nel tratto Salbertrand-Bussoleno, è istituita la chiusura temporanea di parte della strada provinciale per tutti i veicoli, al fine di procedere con le lavorazioni di una riparazione urgente della condotta, lungo la Sp. 213 "di Exilles" dal km 0+700 al km 1+240, in territorio del Comune di Exilles dalle 8,30 del 20 aprile 2020 alle 18 del 24 aprile 2020.
La percorribilità delle strade è aggiornata e consultabile alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/viabilita/percorribilita_strade/modifiche_viabilita.shtml
- Dettagli
- Categoria: Comunicati
Pubblicati i primi dati del 2019 sulla qualità dell’aria
E' stata pubblicata sui siti della Città metropolitana di Torino e di Arpa Piemonte, l'anteprima del rapporto "Uno sguardo all'aria 2019", curato dai tecnici dei due Enti. I dati rilevati nel corso del 2019, con la complicità di una situazione meteorologica favorevole, confermano il miglioramento della qualità dell'aria già registrato nel 2018.Permangono però, in particolare nell'area urbana torinese, le note difficoltà nel rispettare i limiti di legge più severi: il valore limite giornaliero per il PM10, le particelle inquinanti presenti nell'aria che respiriamo, il valore limite annuale per il biossido di azoto e il valore obiettivo per l'ozono.
Relativamente al PM10 nel 2019, come nel 2018, è stato rispettato il valore limite annuale (40 µg/m3) in tutte le stazioni della rete di monitoraggio. Per quanto riguarda il numero di superamenti del valore giornaliero che, ricordiamo, è di 50 µg/m3 da non superare più di 35 volte all'anno, sicuramente un limite più severo, il mancato rispetto è avvenuto in 10 stazioni su 17 (erano 10 su 18 nel 2018). E' importante rilevare che le stazioni collocate in Torino, in siti di fondo, hanno presentato un numero di superamenti prossimo al valore limite, i siti di traffico intenso hanno presentato invece ovunque maggiori criticità.
Il valore limite annuo del biossido di azoto (NO2), l'inquinante che viene normalmente generato a seguito di processi di combustione, (40 µg/m3) è stato superato in 3 stazioni su 19 (sempre 3 su 19 nel 2018 e 5 su 19 nel 2017). In nessuna stazione è stato raggiunto il valore limite di 18 superamenti della soglia oraria (200 µg/m3).
L'ozono (O3), un gas altamente reattivo, dotato di un elevato potere ossidante, conferma la sua criticità nei mesi estivi su tutto il territorio metropolitano. Il valore obiettivo per la protezione della salute è stato superato in tutti i punti di misura con l'eccezione della stazione di Ceresole Reale. I dati rilevati durante lo scorso anno, anche grazie ad un clima particolarmente favorevole nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, sono stati fra i migliori mai osservati, insieme a quelli del 2018.
Le serie storiche degli inquinanti, viene evidenziato nella relazione, certificano l'efficacia delle misure di riduzione delle emissioni adottate nel corso degli anni ma, contestualmente, evidenziano ancora problematiche irrisolte. Occorre ancora insistere con determinazione nelle azioni di risanamento della qualità dell'aria e adottare nuove misure se si vuole garantire il rispetto dei limiti nel più breve tempo possibile.
http://www.arpa.piemonte.it
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/dati-qualita-aria/relazioni-annuali
- Dettagli
- Categoria: Comunicati