Istruzione
Quali sono e come funzionano le novità per le scuole sui percorsi di scelta e la didattica orientativa?
Scopriamolo e parliamone con esperte ed esperti martedì 11 marzo ore 9.30/12.30 nell’auditorium di Città metropolitana di Torino in cso Inghilterra, 7
L’evento in presenza è promosso da Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di offrire alle/ai partecipanti una panoramica completa delle opportunità a disposizione delle giovani generazioni e delle scuole sul tema della didattica orientativa e dei percorsi di scelta.
A partire dalla presentazione dei risultati del report annuale sulla didattica orientativa erogato a oltre 70 scuole nel 2024, si approfondiranno le nuove prospettive e opportunità formative emerse dalle recenti evoluzioni con Caterina Greco, consigliera metropolitana delegata all'Istruzione, Maurizio Chiappa, Direttore generale per l’istruzione tecnica e professionale e per la formazione tecnica superiore del Ministero, Luisa Cornero Direttrice corsi ITS aerospazio/meccatronica Piemonte, Carla Baracco, Referente accoglienza, benessere, orientamento e riorientamento del Liceo Berti Torino.
Un’occasione per chiarire i dubbi sulla filiera tecnologico professionale, evidenziando le sinergie tra scuole e aziende, e con un focus particolare sulle opportunità degli ITS Academy (Istituti Tecnici Superiori): verranno analizzati gli strumenti della didattica orientativa (tutor, piattaforma Unica, ecc.) per fare una riflessione sulla loro efficacia e l’utilizzo.
Per partecipare al convegno e aggiornarsi sulle nuove opportunità dedicate alla crescita formativa e professionale di giovani ragazze e ragazzi e alla realizzazione de loro progetto di vita, è necessario registrarsi online https://www.eventbrite.it/e/biglietti-le-scelte-possibili-convegno-su-novita-e-futuro-della-didattica-orientativa-1247206340739
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L'Istituto J.B. Beccari di Torino in via Paganini è da sempre un punto di riferimento per la formazione nei settori enogastronomico e dell'ospitalità, proponendo percorsi di studio che abbracciano discipline come l’arte bianca, la pasticceria e la ristorazione. A partire dal prossimo anno scolastico, si trasformerà nel Liceo del Made in Italy, con una delle sue principali innovazioni rappresentata dal Liceo del Gusto.Anche in vista di questa trasformazione l’Istituto Beccari, sotto la guida del dirigente scolastico Pietro Rapisarda, prosegue con i suoi studenti – circa 1000 – nella valorizzazione delle tradizioni locali con la sua iniziativa natalizia, che vede protagonisti gli studenti nella produzione di prodotti artigianali di alta qualità.
Tra i prodotti disponibili su prenotazione spiccano marmellate e confetture artigianali, preparate con frutta selezionata, e una raffinata selezione di panettoni, proposti in tre varianti: il classico artigianale, una versione ai nove cereali, arricchita da una copertura di cioccolato bianco e riccioli di cioccolato alla fragola, e, infine, una variante al pistacchio di Raffadali D.O.P, completata con una crema artigianale al pistacchio, anch'essa realizzata dagli studenti.
I panettoni sono realizzati con una lievitazione naturale di 36 ore, che garantisce una texture morbida e un sapore unico.
Un passaggio essenziale nella lavorazione è la pirlatura, una tecnica che dona al panettone una forma rotonda e compatta, preparandolo per la lievitazione finale e la cottura in forno di circa un’ora.
I prodotti dei futuri chef dell’Alberghiero di Torino sono anche in vendita!
Chi desidera portare sulla propria tavola queste eccellenze può prenotarle tramite il seguente link: https://form.jotform.com/233184438134354
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Circa 300 studenti delle classi quarte e quinte degli istituti di istruzione superiore, accompagnati dai loro docenti, si sono dati appuntamento oggi nell’auditorium della Città metropolitana di Torino per una mattinata di condivisione e scambio dedicata all’orientamento, intitolata “Le scelte possibili”, durante la quale ragazzi e ragazze hanno avuto la possibilità di dialogare, in una vera e propria conferenza ribaltata, con una ventina di imprenditori e professionisti appartenenti a diverse categorie del mondo del lavoro. Otto le scuole intervenute all’incontro, tra cui sette di Torino (Istituto San Secondo, IIS Russell-Moro-Guarini, IIS Peano, IIS Lagrange, IIS Zerboni, ITTS Grassi e Liceo Gioberti) e una, l’IIS Maxwell, di Nichelino.
Dopo i saluti istituzionali della consigliera metropolitana con delega all’istruzione e all’orientamento, Caterina Greco, si è tenuta la presentazione dei partner e delle categorie degli imprenditori da parte dei rappresentanti delle organizzazioni che hanno pianificato l’evento insieme alla Città metropolitana. Hanno preso la parola Luca Furfaro di Yes4To, Gianmarco Piola di Piemonte Innova e Giovanni Chiò di Confagricoltura.
Quindi la parola è passata ai professionisti, che hanno presentato sé stessi e il loro campo di attività, e subito dopo alle studentesse e agli studenti, che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con esponenti di una quindicina di settori lavorativi in maniera libera e aperta, per trarre suggerimenti, spunti e idee – anche non convenzionali – sulle strade da intraprendere dopo la scuola superiore, sia per cercare subito un’occupazione che per intraprendere gli studi universitari.
Diverse le domande sul percorso per diventare imprenditore, sui costi e benefici dell’intelligenza artificiale, ma anche su professioni poco comuni, come quella dell’attore, o all’apparenza meno prestigiose, come quella del camionista. Nelle risposte, oltre a indicazioni tecniche specifiche dei vari campi, sono emersi significativi consigli legati al piano caratteriale: “Imparate ad avere pazienza e a saper fare sacrifici, le cose non arrivano tutte e subito”; “Sperimentate, viaggiate, contaminatevi, non concentratevi solo sul curriculum”; “Non abbiate paura di sbagliare, cercate di fallire il più possibile, comprendete i vostri limiti per superarli”.
L’incontro di oggi rientra in un progetto sull’orientamento che la Città metropolitana ha voluto fortemente e che è in corso da due anni. “A questo punto vogliamo approfondire due aspetti” ha spiegato la consigliera Greco: “l’interazione fra scuola e mondo del lavoro e l’analisi del profilo personale degli studenti e delle studentesse. Nel primo caso, sono state stipulate delle intese di collaborazione con importanti associazioni di categoria degli imprenditori, e il primo appuntamento frutto di tale collaborazione è proprio la conferenza odierna”.
Per quanto riguarda l’analisi del profilo personale, ha proseguito Greco, “in Città metropolitana stiamo studiando la creazione di un punto di accoglienza, di ascolto ma non solo, per i ragazzi e le ragazze in difficoltà con gli studi e che intendano chiarirsi le idee, eventualmente anche per cambiare la loro scelta quando essa si sia rivelata errata: uno dei fattori della dispersione scolastica, che è salita al 12-13% e che desideriamo fortemente combattere”.
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Il dimensionamento della rete delle autonomie scolastiche e la programmazione dell’offerta formativa per il 2025/2026 - sulla base di un atto annuale di Regione Piemonte che detta gli indirizzi e i parametri da seguire nel rispetto delle norme nazionali - sono stati al centro della conferenza metropolitana sulla programmazione scolastica, convocata online dalla consigliera Caterina Greco, delegata all’istruzione.
Una riunione molto partecipata, che ha visto riuniti centinaia fra sindaci e dirigenti scolastici del vasto territorio metropolitano al termine di un delicato percorso partecipato che ha fatto emergere la mancanza di armonia sul territorio fra le autonomie scolastiche, la componente genitoriale.
“Abbiamo lungamente indagato e lavorato agli 8 dimensionamenti previsti dalle norme e dal PNRR nelle scuole inferiori e ai 4 previsti nelle superiori - ha sottolineato Caterina Greco - ben consapevoli delle enormi difficoltà per le ricadute territoriali: al termine, il sindaco di Città metropolitana Stefano Lo Russo ci ha dato come indirizzo politico di non procedere alla proposta di dimensionamento se non con il parere favorevole delle istituzioni interessate. Quindi Città metropolitana proporrà alla Regione Piemonte solo 2 dimensionamenti nel primo ciclo infanzia, primaria e secondaria di I grado di competenza dei Comuni: l’accorpamento fra l’Istituto comprensivo primario di Condove (accorpante) e di Sant’Ambrogio (accorpato); l’accorpamento fra l’Istituto comprensivo di Cambiano (accorpante) e di Pino Torinese.
Il Comune di Torino non effettuerà dimensionamenti, ma solo riorganizzazione della rete delle scuole dell'infanzia comunali e statali.
“Nessuna proposta di accorpamento per le scuole superiori - ha aggiunto Greco - perché si vuole tenere conto delle specificità del territorio piemontese ed ottenere la massima condivisione”.
I dimensionamenti del secondo ciclo per le scuole superiori che Città metropolitana di Torino non proporrà riguardano lo scorporo della succursale di Chivasso dell'I.I.S Ubertini di Caluso e sua attribuzione al Liceo Newton di Chivasso, e contestuale accorpamento fra I.I.S. Ubertini di Caluso e I.I.S. Martinetti di Caluso (dove il parere degli istituti sono stati tutti contrari al dimensionamento); la soppressione dell'I.I.S. Galilei Ferrari di Torino con accorpamento della succursale di Via Gaidano 126 all'I.I.S. Majorana di Torino e con accorpamento della sede di Via Lavagna 8 all'I.I.S. Giolitti di Torino; l’accorpamento fra I.I.S. Ferrari di Susa e Liceo Norberto Rosa di Susa; l’accorpamento fra I.I.S. Peano di Torino I.I.S. Zerboni di Torino.
“La riorganizzazione non comporta la chiusura di scuole, ma solo la riorganizzazione delle autonomie scolastiche, cercando di eliminare gli effetti negativi delle reggenze” hanno precisato i tecnici della Regione Piemonte spiegando che in assenza delle proposte di dimensionamento, saranno altri Enti a procedere fino a fare in modo che vi siano tante autonomie scolastiche quanti sono i Dirigenti scolastici e i DSGA prefissati dal Ministero dell’Istruzione
E’ emersa forte da parte degli amministratori locali intervenuti l’esigenza di un altro anno di tempo per una valutazione più complessiva sul territorio prima di attuare la razionalizzazione e gli accorpamenti.
“La normativa nazionale si riverbera sul territorio e noi come Città metropolitana di Torino – ha detto nel suo intervento il vicesindaco Jacopo Suppo – e noi siamo qui a restituire al territorio la ricognizione che abbiamo effettuato, da cui emerge il quadro di un territorio eterogeneo, dove ridimensionare in un‘area interna e montana non equivale a farlo in città. E’ emersa forte una nostra idea di scuola in aree interne, dove dobbiamo sì tenere conto delle dinamiche demografiche e degli orientamenti economici in campo di edilizia scolastica, ma dove non possiamo e non vogliamo fare proposte tagliate con l’accetta, sostenendo proposte che non tengono conto degli indirizzi scolastici e di una realtà regionale dove abbiamo 1181 Comuni e dove vogliamo garantire un servizio scolastico capillare e di qualità”.
Nel discorso del dimensionamento rientrano anche i cosiddetti P.E.S. in deroga, cioè quelle scuole che sono situate in Comuni montani e marginali: questi Comuni possono chiedere il mantenimento della scuola purché abbiano per la scuola dell’infanzia un numero di alunni e alunne compreso tra 10 e 19, per la scuola primaria un numero tra 10 e 34, per la scuola secondaria un numero compreso tra 20 e 39.
Quest'anno sono state presentate domande di deroga per 97 scuole appartenenti a 63 Comuni, un numero crescente ogni anno.
Vi sono poi le cosiddette deroghe della deroga, ovvero le scuole che hanno un numero
di iscritti addirittura inferiore alle soglie: per il prossimo anno scolastico saranno 5 nei Comuni di Claviere, Cossano Canavese, frazione Boschetto a Chivasso, Giaglione e Marentino.
Per quanto riguarda l’offerta formativa del secondo ciclo sul territorio, la Città metropolitana di Torino ha illustrato le due richieste accolte per l’anno scolastico 2025/2026, entrambi su Torino: la creazione dell’indirizzo sul Made in Italy all’Istituto alberghiero Beccari di Torino, accolta perché innovativa e declinata su enogastronomia, comunicazione, valorizzazione dei prodotti locali e turismo e creazione di un indirizzo professionale in manutenzione e assistenza tecnica presso la casa circondariale di Torino richiesta dall’istituto Plana.
Non accolte invece le richieste dell'I.I.S. Majorana di Grugliasco di un liceo scientifico
opzione scienze applicate diurno; del'I.I.S. Galilei di Avigliana di un indirizzo tecnico in chimica, materiali e biotecnologie; dell’I.I.S Boselli di Torino di un liceo scienze umane per adulti; dell’I.I.S. Plana di Torino di indirizzo odontotecnico e dell’Erasmo da Rotterdam di Nichelino di un liceo scienze umane in sostituzione del liceo scientifico.
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Anche per l’anno scolastico 2024/2025, il Ce.Se.Di. torna con una nuova edizione del Catalogo regionale per la scuola, arricchito di attività che spaziano dalla formazione dei docenti fino a un’offerta rinnovata per gli studenti, rimasta in sospeso durante la pandemia.
A luglio 2024, una commissione composta da esperti del Ce.Se.Di., Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale ha selezionato le migliori proposte formative tra quelle ricevute in risposta all'avviso pubblico.
Cosa c’è di nuovo?
Per il prossimo anno, il Ce.Se.Di. conferma la sua vocazione a offrire supporto concreto a scuole e insegnanti con tematiche attuali e importanti. Oltre al fascicolo dedicato alla formazione dei docenti, si ripropone l'offerta formativa per gli studenti non attivata durante la pandemia.
"Il Ce.Se.Di. si conferma un punto di riferimento per il mondo della scuola, capace di evolversi e rispondere alle nuove esigenze di studenti e docenti” commenta la consigliera delegata all'istruzione della Città metropolitana di Torino Caterina Greco. “ Anche per l'anno scolastico 2024/2025, abbiamo rafforzato l’offerta formativa con proposte che non solo affrontano temi cruciali come il benessere scolastico, la prevenzione delle discriminazioni e l’orientamento professionale, ma che mirano anche a promuovere una didattica inclusiva e innovativa. Il nostro obiettivo è sostenere le scuole e accompagnare i docenti con strumenti concreti, per una formazione che guardi al futuro con fiducia."
Tra i temi principali individuati anche sulla base di un sondaggio effettuato fra i docenti:
- Educazione all’affettività e prevenzione del disagio: focus su benessere scolastico, salute, dipendenze e prevenzione di discriminazioni e bullismo (compreso quello digitale).
- Didattica orientativa: metodologie didattiche innovative e incontri con il mondo del lavoro e delle nuove professioni.
- Inclusione e sostenibilità: educazione civica, scientifica, ambientale e finanziaria, per formare cittadini consapevoli e attivi.
- Cultura e linguaggi: un’ampia sezione dedicata a storia, cultura dei popoli e animazione teatrale, perché l’arte e la creatività sono fondamentali.
Formazione senza pensieri (e in alcuni casi, a costo zero)
Il Catalogo offre molte attività gratuite per i docenti, insieme ad altre che richiedono una quota di partecipazione agevolata. Alcune inoltre possono essere pagate tramite la Carta del Docente.
Un'occasione da non perdere per chi vuole arricchire la propria esperienza educativa, con nuove idee e strumenti per affrontare al meglio le sfide del prossimo anno scolastico.
Tutti i corsi di formazione docenti presenti nel Catalogo regionale sono validi ai fini della formazione in servizio del personale.
Per consultare il catalogo e per le iscrizioni:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/catalogo-cesedi-per-la-scuola
Che cos'è il CE.SE.DI.
Il CeSeDi della Città metropolitana di Torino mette ogni anno a disposizione delle scuole una serie articolata di servizi e opportunità di arricchimento curriculare ed extra-curriculare, metodologico e disciplinare.
L'attività del CeSeDi si concretizza in: progetti di innovazione didattico-metodologica rivolti alle classi e ai docenti in servizio e in formazione; supporto a insegnanti e scuole su tematiche di interesse strategico per l'arricchimento e l'innovazione dell'offerta formativa; collaborazione con le istituzioni scolastiche, le associazioni del mondo della scuola, gli atenei, le istituzioni culturali e scientifiche per lo sviluppo di sinergie e programmi di lavoro comuni.
Alle tradizionali competenze in materia di formazione, si è aggiunta anche quella della "didattica orientativa": il Ce.Se.Di è infatti in grado operare validamente come polo di formazione per gli insegnanti sulla tematica dell'orientamento degli studenti che dalla scuola secondaria di I grado debbono iscriversi alla scuola secondaria di II grado, ma anche sull'orientamento professionale.
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Un’aula all’aperto e una rastrelliera per le bici a prova di ladri sono i primi risultati del progetto elaborato dal Liceo Gramsci di Ivrea per ripensare gli spazi del piazzale attorno alla scuola: l’occasione per inaugurarlo ufficialmente è stato l’avvio dell’anno scolastico, mercoledì 11 settembre.
Il dirigente scolastico Marco Bollettino ha accolto la consigliera delegata all’Istruzione della Città metropolitana di Torino Caterina Greco, il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, i consiglieri di Istituto del Liceo Gramsci, rappresentanti del personale docente, dei genitori degli alunni, degli studenti, del personale Ata e ha raccontato come è nato il progetto:
attorno alla scuola anche gli studenti hanno chiesto di non esser circondati solo più da cemento, asfalto e parcheggi, ma di avere più verde, un percorso ad anello per correre e camminare, un parcheggio sicuro per le biciclette, un'area attrezzata per la didattica all'aperto.
Il primo step del progetto è stato finanziato attraverso la piattaforma di crowfunding Idearium del Ministero dell’Istruzione, e integrato con un co-finanziamento promosso dalla Direzione scolastica. L’aula all’aperto, ha aggiunto con soddisfazione Bollettino, entra ufficialmente nel monte aule della scuola, mentre la rastrelliera per le bici non solo è costruita in modo da constrastare i furti ma è anche posta sotto la continua sorveglianza delle telecamere.
Nell’augurare buon lavoro a tutto il personale docente e non nel giorno di inizio dell’anno scolastico, la consigliera metropolitana Caterina Greco ha commentato il progetto: “Il Covid è stato un brutto periodo ma ci ha lasciato anche qualche opportunità, come quella di aver sempre più spazi didattici all’aperto. Sempre più Istituti, infatti, chiedono di poter attrezzare aule en plein air, segno di una didattica che si evolve”
Ha chiuso l’inaugurazione il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore: “Le aree esterne alle scuole devono sempre più diventare, per i nostri ragazzi, luoghi in cui è possibile fare comunità”.
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La Città metropolitana di Torino è impegnata in un progetto di istruzione inclusiva e rispettosa nell’ambito del progetto CoeSI-Coprogettazione e Sinergia, promosso in collaborazione con la Fondazione per la Scuola di Compagnia di San Paolo per favorire una maggiore inclusione dei ragazzi e delle ragazze con disabilità o portatori dei BES, i bisogni educativi speciali, e per creare e rafforzare le dinamiche relazionali interne alle classi.Nell’anno scolastico in corso, il progetto CoeSI si svolge in diverse realtà territoriali, tra cui l'istituto d'istruzione superiore "Giovanni Cena" di Ivrea, che è ormai al suo secondo anno di partecipazione al progetto.
A differenza dell'anno scolastico precedente, gli educatori e insegnanti del “Cena” hanno deciso di condurre un'osservazione diretta con i ragazzi, dividendo gli studenti in piccoli gruppi e dialogando in maniera informale con loro per conoscere le loro esigenze e criticità. Questo approccio ha permesso ai collaboratori scolastici di avvicinarsi maggiormente agli studenti e di rafforzare il rapporto di fiducia già instaurato nell'anno precedente. Inoltre, per rendere il progetto più aderente alle esigenze di ragazzi e insegnanti, si è pensato di adeguare l'UDA (unità didattica di apprendimento) al tema stesso del progetto CoeSI, destinato a durare l'intero anno scolastico attraverso un programma che coinvolge una vasta gamma di discipline, tra cui italiano, diritto, inglese, linguaggi fotografici e dell’audiovisivo (LFA), tecniche e tecnologie della comunicazione visiva (TCVIS), scienze integrate, laboratori tecnologici ed esercitazioni tematiche, mostrando un impegno trasversale per l'inclusione in tutti gli ambiti dell'apprendimento.
Le testimonianze dei ragazzi, della docente di Linguaggi fotografici e dell’audiovisivo Anna Catella e dell'educatrice Carolina Celi nel video al link https://youtu.be/NEMFDFViVaw.
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Il Pinerolese con il Consorzio CISS come coordinatore, il Nichelinese con il Consorzio CISA12, l’Eporediese con il Consorzio In.Re.Te, il Grugliaschese con il Comune e il Chierese con il Comune hanno firmato con la Città metropolitana di Torino un accordo di programma sull’inclusione scolastica e sociale delle persone con disabilità (sulla base della Legge 104/92).La Città metropolitana di Torino riserva una parte delle risorse economiche come rimborso sulle spese dell’assistenza scolastica specialistica effettuate dai Consorzi socio-assistenziali che si impegnano in qualità di coordinatori e promotori degli accordi sul loro territorio.
Per quanto riguarda le zone coinvolte, il contributo assegnato ai Consorzi di Pinerolese, Eporediese e Nichelinese nel 2023 è stato di circa 835mila euro per circa 554 studenti che necessita l'assistenza prevista dalla legge 104.
“Gli accordi firmati ufficializzano il lavoro di rete effettuato sul territorio dal nostro Ente attraverso l'ufficio per il Diritto alla studio” ha spiegato la consigliera delegata all’istruzione della Città metropolitana Caterina Greco. “Il percorso dell’inclusione ascuola per ragazzi e ragazze non è mai compiuto definitivamente e necessità l’introduzione di meccanismi di flessibilità nell’organizzazione delle risposte per far fronte a nuovi bisogni e diritti, assicurare la continuità, valorizzare le competenze dei professionisti e al contempo ottimizzare le risorse disponibili, assicurando servizi quanto più omogenei e integrati nell’intero territorio, all'interno di un progetto di vita personalizzato e partecipato: in questo percorso così difficile il lavoro congiunto fra Città metropolitana, Comuni e Consorzi fa la differenza”.
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In queste settimane è entrato nel vivo il progetto “Nuove F-orme – Relazioni che curano”, supportato dalla Fondazione CRT e coordinato da Eclectica+ (capofila) insieme all’Ufficio per il Diritto allo Studio della Città metropolitana di Torino – Direzione Istruzione e sviluppo sociale, il Servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Infantile Regina Margherita (SCU NPI OIRM), l’IIS Gobetti-Marchesini-Casale-Arduino di Torino, la Cooperativa sociale Mirafiori e l’Impresa sociale Stranaidea.
Il progetto affronta il tema della salute mentale degli adolescenti, rivolgendosi in particolare ad un gruppo di 20 adolescenti che studiano negli istituti secondari del territorio afferente alla Città metropolitana e sono in carico presso l’Ospedale Regina Margherita con diagnosi di disturbi psichici.
Il progetto sperimentale ha l’obiettivo di supportare il reinserimento scolastico (creando un ponte con la scuola in ospedale) e prevenire fenomeni di dispersione implicita ed esplicita, sviluppando le competenze dell’educativa specialistica e potenziando il suo ruolo di raccordo della rete multidisciplinare tra l’adolescente, la famiglia, la scuola e servizio di neuropsichiatria infantile.
La prima attività recentemente avviata è un percorso di formazione rivolto non solo agli educatori/trici specializzati/e ma anche agli/lle insegnanti delle scuole di riferimento degli adolescenti inclusi nel progetto. Attraverso cinque sessioni formative tematiche, svolte con la partecipazione del personale medico del Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’OIRM, verranno condivisi gli strumenti e i metodi per gestire le situazioni di educativa specialistica e potenziare le relazioni con gli adolescenti. L’ottica è quella della condivisione delle esperienze, per un approccio concreto e di rete che possa essere adottato nelle classi.
In parallelo, è in corso l’individuazione di quattro gruppi di studenti/esse, frequentanti la classe terza, in scuole diverse, disponibili ad avviare un percorso di supporto alla pari, attraverso la metodologia della peer education, su queste tematiche attraverso l’ideazione di un gioco sull’antifragilità e il pensiero positivo come opportunità di prevenzione, dopo una formazione esperta e con la supervisione dei partner di progetto. Il progetto proseguirà con l’organizzazione di incontri rivolti ai nuclei famigliari degli adolescenti destinatari dell’educativa specialistica, e con la realizzazione del un gioco-kit come possibile strumento concreto per condividere e affrontare all’interno delle scuole i disagi mentali sia tra gli studenti che tra loro e gli adulti.
Il progetto Nuove F-orme è ambizioso, sperimentale e articolato, fortemente voluto da tutti i partner: dalla consigliera delegata all’Istruzione la dott.ssa Caterina Greco della Città metropolitana, ai referenti della Fondazione CRT, all’ SCU NPI OIRM quale risposta al bisogno di insegnanti ed educatori/trici di trovare “nuove forme” per affrontare in rete un fenomeno in crescita e cruciale come la salute mentale dei/lle nostri/e studenti/esse.
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L’importanza della scelta, il contrasto alla dispersione scolastica, la sinergia scuola-impresa, la formazione docenti. Questi i temi trattati alla Cavallerizza Reale di Torino venerdì 26 gennaio, in occasione del convegno organizzato da Città metropolitana di Torino e Fondazione per la Scuola della Compagnia San Paolo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, dal titolo “Le scelte possibili - Panel su orientamento e didattica orientativa”.Un’occasione per confrontarsi e dialogare con esperte ed esperti sull’importanza di educare alla scelta ma anche sul ruolo fondamentale che deve avere l’alleanza scuola-impresa per evitare la dispersione scolastica.
“Il convegno – sottolinea Caterina Greco, consigliera di Città metropolitana delegata all’Istruzione - è stato pensato per dare strumenti utili per fare una buona scelta fin dall’inizio di un percorso di scuola secondaria di secondo grado, evitando così di perdere tempo e di dover intraprendere un percorso di ri-orientamento ad anno scolastico in corso”. “La giornata di oggi – continua la consigliera Greco – serve a mettere le basi di un percorso che il Ce.Se.Di, Centro Servizi Didattici di Città metropolitana di Torino, strutturerà e metterà a disposizione degli insegnanti”.
Nella sessione mattutina del convegno, moderata dalla storica Vanessa Roghi, è stato presentato lo studio condotto dalla Città metropolitana di Torino sulla situazione attuale dell’orientamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. L’indagine di Città metropolitana di Torino ha monitorato le modalità in cui avviene l’orientamento scolastico nel passaggio dal primo al secondo ciclo scolastico e nel corso del secondo ciclo nel territorio. Sono stati intervistati nel corso del 2023 insegnanti di 73 scuole (40 scuole secondarie di primo grado e 33 di secondo grado) distribuite nelle 11 zone omogenee del territorio. Docenti, docenti referenti dell’orientamento, dirigenti scolastici intervistati tramite questionario online e in presenza hanno commentato liberamente, indicando criticità e proponendo soluzioni. Dall’indagine, che presto sarà interamente disponibile online, si evince: una generale consapevolezza della necessità di migliorare il servizio orientativo risolvendo le criticità; la richiesta di maggiori ore di orientamento inserito nel percorso curricolare e il bisogno di una formazione diffusa dei docenti sulla didattica orientativa.
Si è poi affrontato il tema dell’importanza di educare le e i giovani alla scelta, competenza emotiva fondamentale per imparare ad affrontare le trasformazioni della nostra società, insieme allo psicoterapeuta e analista adleriano Domenico Barrilà, ma anche del lavoro, alleanza scuola-impresa, con Stefano Molina dell’Unione Industriali di Torino.
Il convegno prosegue nel pomeriggio con la sessione “Idee e strumenti per l’Orientamento”, una serie di interventi che, a partire dalla presentazione del volume Orientarsi nell’Orientamento, porteranno l’attenzione anche del valore strategico dell’orientamento nelle policy del Ministero dell’Istruzione e del Merito con Fabrizio Manca, direttore generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, e per riflettere sull’importanza della formazione dei docenti, tra cui i tutor dell’orientamento, grazie alla presenza di Maria Chiara Pettenati, Dirigente di ricerca INDIRE.

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