I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

A Vidracco più larga e sicura la Provinciale 61. Messi in sicurezza i versanti sovrastanti

Sarà allargata e resa più sicura la Strada Provinciale 61 di Issiglio in un tratto di circa 600 metri dal Km 2+200 al Km 2+800 nei pressi del lago di Gurzia, nel territorio del Comune di Vidracco: lo prevede una convenzione tra la ditta Nuova Cives e la Città Metropolitana di Torino stipulata al fine di consentire la messa in sicurezza dei versanti soprastanti la Provinciale e il contestuale allargamento e messa in sicurezza della sede stradale.
Sono in corso di ultimazione le operazioni di
risagomatura e messa in sicurezza dei versanti da parte della Nuova Cives, società proprietaria della miniera di olivina (prezioso minerale utilizzato nella realizzazione di apparecchi elettronici ad alta frequenza) confinante con la Strada Provinciale 61.
Martedì 23 febbraio il Consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, il Consigliere Paolo Ruzzola, accompagnati da dirigenti e tecnici della Direzione Viabilità 1, si sono recati sul posto per rendersi conto dell’impatto dei lavori e dell’importanza di un progetto che contribuirà a migliorare la sicurezza della viabilità.
La Nuova Cives ha realizzato i lavori di propria competenza, accollandosene per intero l’onere finanziario, sotto il controllo del Servizio di polizia mineraria della Regione, della
Direzione Viabilità 1 della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Vidracco.
Successivamente la Città
Metropolitana finanzierà e realizzerà le opere di completamento dell'allargamento stradale realizzato e la manutenzione straordinaria delle barriere laterali lungo il tratto della Provinciale 61 dal Km 2+200 al Km 2+800.
sopralluogo Vidracco 23 02 2021 1

 

Martedì 16 febbraio il primo appuntamento di Chantar l’Uvern 2021, un’edizione tutta online

Pronti, via! Non appena presentato al pubblico il programma dell’edizione 2021 di Chantar l’Uvern da parte dei curatori Nadia Faure e Flavio Giacchero, questa sera, martedì grasso, alle 21 va subito in scena il primo spettacolo della rassegna. Si tratta di “La musica e il carnavà du Gueini di Salbertrand”, proiezione Youtube del video-documentario dedicato al Carnevale tradizionale di Salbertrand, con interviste tratte dal cahier n.6 dell'Ecomuseo Colombano Romean, immagini e musica della banda musicale Alta Valle di Susa, suonata in simultanea e registrata a distanza nei mesi di lockdown. Il link per assistervi è  https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=QAh1W0kNh_k&feature=youtu.be
L’edizione 2021 di Chantar l’Uver, la 14ª della sua storia, propone una ventina di appuntamenti (teatro, cinema, musica, presentazioni di libri, conferenze e laboratori), tutti necessariamente online, organizzati dagli sportelli linguistici occitano, francoprovenzale e francese - all'interno del progetto di Città metropolitana di Torino sulla valorizzazione delle lingue madri in attuazione della legge nazionale 482 - e gestiti dall'Associazione Chambra d'Oc e dall'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, con la collaborazione del Centro Studi Documentazione Memoria Orale di Giaglione, dell'Ecomuseo Colombano Romean, del Consorzio Forestale Alta Valle Susa e con la partecipazione attiva delle Associazioni culturali ArTeMuDa, Banda musicale Alta Valle Susa, Opificio musicale e del Comune di Villar Focchiardo.
Due le tipologie di eventi: dirette streaming su Zoom e video-première su Youtube con chat in diretta. Per collegarsi ai singoli appuntamenti occorre consultare il calendario sui siti www.parchialpicozie.it, www.chambradoc.it e www.cittametropolitana.torino.it o ancora le pagine Facebook Chambra d'Oc, Sportelli Linguistici francoprovenzale, occitano e francese, Parchi Alpi Cozie e CittaMetroTO.

#stradeCittaMetroTO. Chiusure viabilità: Sp. 61 di “Issiglio” dal 26 al 28 gennaio

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Sono in corso gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza e sistemazione morfologica della parete rocciosa sovrastante la Sp. 61 di “Issiglio” tra il Km. 2+300 e il Km.2+800. Le operazioni di disgaggio che avranno inizio dalle 8,00 di martedì 26 alle 18,00 di giovedì 28 gennaio 2021, con conseguente interruzione della viabilità. Se sussisteranno le condizioni di sicurezza la Sp. 61 sarà lasciata aperta nella fascia oraria notturna e precisamente dalle 17,30 alle 8,00 del giorno successivo.

La percorribilità delle strade è aggiornata e consultabile alla pagina

http://www.cittametropolitana.torino.it/viabilita/percorribilita_strade/modifiche_viabilita.shtml

Chiusure viabilità: Sp. 74 di Chiaverano, sp. 23 del Colle del Sestriere, sp. 175 del Dojrone

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Sp. 74 di “Chiaverano” nel centro abitato il 14 e 15 gennaio

Per lavori di posa di un cavo interrato lungo il tratto stradale della Sp. 74 di “Chiaverano” dal km. 5+350 al Km.5+353, nel centro abitato del Comune di Chiaverano, è istituito il divieto di transito a tutti gli utenti dalle ore 9,30 alle ore 17,00 il 14 e 15 gennaio 2021 con deviazione su idonei percorsi alternativi.

Sp. 23 “del Colle del Sestriere”, variante all’abitato di Porte il 21 e 22 gennaio

Per lavori di manutenzione degli impianti tecnologici delle gallerie “Craviale e Turina” sulla Strada provinciale 23 “del Colle del Sestriere”, variante all’abitato di Porte, è prevista la chiusura al transito a tutte le categorie di utenti dal Km. 0+000 al Km 3+830, con deviazione su percorso alternativo, dalle ore 7,00 alle 19,00 nei giorni 21 e 22 gennaio 2021.

Sp. 175 “del Dojrone” dal 18 gennaio al 3 febbraio.2021

Per lavori urgenti di taglio piante lungo la Sp. 175 "del Dojrone" nel territorio del Comune di Rivalta dal 18 gennaio al 3 febbraio 2021 dalle ore 8,30 alle ore 17,30 è istituito il divieto di transito di tutti i mezzi a eccezione dei residenti, con deviazione del transito lungo la viabilità alternativa, dal km. 0+100 al km 1+700.

La percorribilità delle strade è aggiornata e consultabile alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/viabilita/percorribilita_strade/modifiche_viabilita.shtml

Pums, un sondaggio per studiare l’impatto del Covid-19 sulla mobilità

Le risposte al questionario, ideato dall'Università Cattolica di Milano in collaborazione con la Città metropolitana, entro il 31 gennaio

Analizzare gli impatti della pandemia da Covid-19 sulle scelte di mobilità: è questo l’obiettivo del sondaggio intitolato "Viaggiare ai tempi del Covid 19", ideato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico, e dall’Environmental Psychology Research Unit dell’Università di Gothenburg-Svezia, in collaborazione con la Città metropolitana di Torino nell’ambito della redazione del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile.
La ricerca si svilupperà, oltre che nell’area metropolitana di Torino, nelle città di Milano e Brescia in Italia e nelle tre principali città della Svezia (Göteborg, Stoccolma e Malmö).
Il sondaggio è disponibile al link https://unicatt.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_6kVfpXKF5trLQjP e
tutti i cittadini di Torino e provincia possono contribuire agli esiti della ricerca compilando il questionario online. I dati raccolti saranno totalmente anonimi. Per rispondere alle domande c’è tempo fino al 31 gennaio, e i risultati saranno resi noti sulle pagine del sito Internet della Città metropolitana dedicate al Pums.
Il Pums, a cui sta lavorando la Città metropolitana di Torino, è previsto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i territori delle Città metropolitane e per le aree con più di 100.000 abitanti, con l’obiettivo di migliorare l'accessibilità del territorio ponendo al centro i bisogni di mobilità delle persone e integrando i diversi modi di trasporto, risolvendo i nodi critici della viabilità e del trasporto pubblico, migliorando la sicurezza della circolazione. Si tratta di un piano strategico di medio e lungo termine, che dovrà essere aggiornato ogni cinque anni, essere coerente con la pianificazione territoriale, perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Sabato 12 dicembre sul sito di Chambra d’Oc la VI Giornata del francoprovenzale

Arriva anche quest’anno l’appuntamento con la Giornata del francoprovenzale. L’edizione del 2020, la sesta, sarà un’edizione speciale: si terrà, come sempre, nel castello di Mezzenile, ma il pubblico dovrà seguirla a distanza a causa della pandemia che ha segnato tragicamente quest’anno. L’evento, previsto per sabato 12 dicembre a partire dalle 15, è intitolato “Il castello errante”, in francoprovenzale “Lou Quëstel itinerant”. L’incontro sarà fruibile in modalità telematica sul sito http://www.chambradoc.it/giornataDelFrancoprovenzale.page, e sarà l’occasione di un nuovo momento di riflessione sull’opera di tutela, valorizzazione e diffusione del francoprovenzale (una delle tre lingue madri – italiano a parte - parlate nel territorio metropolitano, insieme al francese e all’occitano) svolta negli ultimi 15 anni nelle Valli di Lanzo e sui progetti in cantiere. In particolare, si farà un bilancio della multiforme e instancabile attività degli sportelli linguistici e dei diversi aspetti della tutela linguistica: dalla didattica alla ricerca, dalla creazione di spettacoli alla cartellonistica stradale, dalla promozione della lingua e la sua cultura: tutto sarà analizzato sotto il profilo della ricaduta sul territorio.
A portare i saluti della Città metropolitana sarà Carla Gatti, a capo della direzione Comunicazione, rapporti con i territori e i cittadini. La tutela e la valorizzazione delle lingue madri rientrano tra le attività dell’Ente di area vasta, in linea con quanto prevede la legge 482 del 1999 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”.
La promozione sul territorio del francese, dell’occitano e del francoprovenzale sono al centro ogni anno di un progetto finanziato dal Ministero tramite Regione Piemonte, di cui la Città metropolitana di Torino è capofila, che coinvolge una quarantina di Comuni.

Il Tavolo sulla qualità dell’aria impegnato ad evitare le sanzioni dell’UE

Si è riunito nel tardo pomeriggio di ieri, venerdi 27 novembre, il Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria, convocato dalla consigliera all’Ambiente della Città metropolitana di Torino Barbara Azzarà. Erano presenti, oltre all’assessore della Regione Piemonte Matteo Marnati, una rappresentanza di sindaci e assessori dei comuni dell’area metropolitana, compreso il capoluogo, ed i rappresentanti di Arpa Piemonte, Anci e Agenzia per la Mobilità piemontese.
Nel corso dei lavori sono state affrontate le conseguenze della sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea all’Italia in quanto i valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 sono stati superati in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017.
Per quanto concerne il PM10, una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia è stata avviata nel giugno del 2016, con l’invio di una lettera di messa in mora, per non aver rispettato, in primis tra il 2008 e il 2012, in diverse zone ed agglomerati, i valori limite giornalieri (50μ/m3 da non superare più di 35 volte in un anno civile) e annuali (40 μ/m3) stabiliti dalla direttiva 2008/50/CE relativa proprio alla qualità dell’aria. Il 27 aprile del 2017 è stato notificato un parere motivato nei confronti dell’Italia, concretizzando la procedura con un deferimento alla Corte di Giustizia Europea. Lo scorso10 novembre la Corte ha emesso la sentenza di condanna proprio per il superamento dei valori limite di PM10 riferendosi a ben 3 Zone di qualità dell’aria piemontesi,
l’agglomerato di Torino oltre ad aree di collina e pianura.
In particolare la sentenza ha accertato che il nostro Paese “è venuto a meno agli obblighi imposti avendo superato in maniera sistematica e continuata, dal 2008 al 2017 incluso, i valori limite giornaliero (e annuale) fissati per le particelle PM10, superamento che oltretutto è tuttora in corso”. Sempre secondo la sentenza non sarebbero state adottate “misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite fissati per il PM10 in tutte tali zone, e piani per la qualità dell’aria che prevedano misure affinché il periodo di superamento dei valori limite sia il più breve possibile”. E’ uno stato di fatto che consentirà alla Commissione di avviare un costante monitoraggio sulla capacità dell’Italia di dare puntuale attuazione alla sentenza della Corte di giustizia e, se del caso, di aggravare il procedimento con una messa in mora.
Sull’argomento si sono già svolti incontri tra le Regioni del Bacino padano durante le quali è emersa la necessità di agire nel più breve tempo possibile per definire misure che possano evitare l’applicazione delle sanzioni. Queste ultime, è stato precisato, si potranno riflettere attraverso la minore erogazione di fondi al nostro Paese e di conseguenza sui vari territori. Occorre dunque un cambio di passo, l’adozione di iniziative condivise da presentare al Ministero dell’Ambiente presso il quale si svolgerà un incontro il prossimo 2 dicembre.
“E’ una fase che vedrà il nostro Tavolo sulla qualità dell’aria come parte attiva – ha commentato la consigliera all’Ambiente della Città metropolitana
Barbara Azzarà – Dobbiamo far sapere anche ai nostri cittadini che le conseguenze di una situazione del genere, l’applicazione delle sanzioni e parliamo di milioni di euro, ricadrebbe sull’intera collettività. Serve dunque un lavoro di concertazione con il territorio per arrivare ad un progetto comune anche per evitare che le stesse sanzioni rendano vani tutti gli sforzi attuati in questi ultimi anni nel campo ambientale e in particolare sulla qualità dell’aria che respiriamo”.

Una Volpe recuperata nella fenditura della parete di uno stabilimento industriale dismesso a Sparone

È attualmente ricoverata per accertamenti clinici la Volpe femmina recuperata dal personale del CANC-Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco nella fenditura di una parete in uno stabilimento industriale dismesso a Sparone. Il recupero dell’animale ha richiesto l’applicazione dell’anestesia, senza la quale non sarebbe stato possibile estrarlo dal buco in cui era andato ad incastrarsi.
Il salvataggio della Volpe a Sparone rientra tra gli interventi previsti dalla convenzione attivata dalla Città Metropolitana, che vede l'impegno diretto della Struttura didattica speciale Veterinaria dell'Università di Torino per il recupero in campo della fauna selvatica, oltre che del personale della Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città metropolitana.
Il CANC ha sede in largo Braccini 2 a Grugliasco e cura il servizio per conto della Città Metropolitana. Il servizio “Salviamoli Insieme on the road” è attivo 24 ore su 24 sulle linee telefoniche 349-4163385 e 3666867428.Volpe Sparone 2

#stradeCittaMetroTo. Chiusure viabilità: Sp. 32 della Valle di Viù e Sp. 114 di Superga

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#stradeCittaMetroTo. 


Sp. 32 della Valle di Viù dal 6 ottobre per chiusura invernale
La Sp. 32 della Valle di Viù nel tratto compreso fra l'abitato di Margone e il Lago di Malciaussia è una strada di alta montagna, caratterizzata da un andamento molto tortuoso e con carreggiata di limitata larghezza che sale fino al Lago di Malciaussia (quota 1805 m. s.l.m.); nella stagione invernale, in considerazione della geometria e altimetria della strada, unitamente alla presenza di valloni con frequenti fenomeni valanghivi, non è possibile attuare il servizio sgombro neve in sicurezza.
Nel tratto compreso tra il km. 32+500 (loc. Margone) e il km. 37+160 (lago di Malciaussia) in territorio del comune di Usseglio, la circolazione stradale sarà sospesa per tutti i veicoli a partire dal ottobre 2020.

Sp. 114 “di Superga” fra il 5 e il 10 ottobre
Per lavori urgenti di sostituzione della condotta idrica per la perdita di una condotta la Sp.114 “di Superga” nel territorio del Comune di Baldissero Torinese sarà chiusa al traffico dal km 0+600 al km 1+100 dal 5 al 10 ottobre, dalle ore 08:30 alle ore 17:30, per al massimo 2 giornate lavorative per tutti i tipi di utenza, eccetto mezzi di soccorso e residenti, con deviazione del transito su strade limitrofe.

La percorribilità delle strade è aggiornata e consultabile alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/viabilita/percorribilita_strade/modifiche_viabilita.shtml

Organalia a Pavone Canavese e a Volpiano

Due gli appuntamenti di Organalia 2020 che aprono il mese di ottobre. A Pavone Canavese sabato 3 ottobre alle 21 la rassegna concertistica patrocinata e sostenuta dalla Città Metropolitana di Torino torna nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo, dopo il successo riscosso il 19 settembre dall’organista siciliano Diego Cannizzaro. Questa volta alla consolle dell’organo costruito nel 1855 da Felice Bossi e da Giacomo Vegezzi Bossi, appena restaurato dalla Bottega Organara Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto, siederà l’organista mantovano Carlo Benatti, che proporrà un programma interamente dedicato alla musica bandistico-teatrale. Si potranno ascoltare autori più noti, come padre Davide da Bergamo, Giovanni Morandi e Giuseppe Verdi, accanto a nomi meno noti: Carlo Spisani, Giovanni D’Andrea, Giuseppe Damiani, Gustavo Rossari (fondatore della Banda Civica di Milano), Giovanni Martinenghi, Nicolò Ricci ed Eugenio Pancioni. In particolare, Carlo Benatti ha curato la trascrizione per organo dell’Inno delle Nazioni di Giuseppe Verdi, brano che concluderà l’appuntamento canavesano.
Domenica 4 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo in piazza Vittorio Emanuele II 2 a Volpiano si terrà il 17° concerto di Organalia 2020. Essendo per la tradizione cattolica il mese di ottobre dedicato alla Madonna, sarà proposto un programma di musica sacra interpretato da due notissimi musicisti canavesani: il mezzosoprano Elisa Barbero e l’organista Sandro Frola. Il pubblico potrà quindi ascoltare composizioni celeberrime, quali “O mio, Signor” dall’opera Serse di Händel, “Fac ut portem” dallo “Stabat Mater” di Rossini, “Ave Maria” di Bach-Gounod, “Panis Angelicus” di Franck, “Agnus Dei” di Bizet, pagine di Mozart come “Agnus Dei” e “Laudamus te” e, dalla “Messa di Requiem” di Giuseppe Verdi, “Liber scriptus”. Di rarissimo ascolto, invece, la parte organistica, che testimonia la passione di Sandro Frola per la Musica Ceciliana di cui è cultore. Di Pietro Magri Frola eseguirà i “Sei Fioretti Mariani” opera 441, acquerelli musicali dedicati alla Beata Vergine Maria. Nato a Vigarano Mainarda il 10 maggio 1873, Magri si formò al seminario di Faenza dove, dopo essere stato ordinato sacerdote, insegnò canto dal 1889 al 1894. Chiamato da Lorenzo Perosi a Venezia, vi operò come maestro sostituto in San Marco, direttore della cappella di San Salvatore e maestro di canto al seminario e in altri istituti. Nel 1901 si trasferì a Bari dove fu maestro di cappella fino al 1910, anno in cui si trasferì alla cattedrale di Lecce. Nel 1912 assunse l'incarico di maestro della cappella Eusebiana di Vercelli, succedendo a Raffaele Casimiri. Nel 1919 divenne organista e maestro di Cappella del santuario di Oropa, incarico che tenne fino alla morte, il 24 luglio 1937. Nel concerto di Volpiano non mancheranno pagine di Angelo Burbatti, che fu organista e maestro di cappella nella Cattedrale di Ivrea per quarantuno anni, succedendo a Dino Sincero che era stato chiamato ad insegnare nel Liceo Musicale di Torino. L’ingresso ad entrambi i concerti sarà, come di consueto, con libera offerta. Il pubblico potrà accedere seguendo le norme anti Covid 19 attualmente in vigore per l’ingresso nelle chiese. I concerti sono stati organizzati in collaborazione con le amministrazioni comunali e le parrocchie di Pavone Canavese e di Volpiano.
Per il dettaglio dei concerti si può consultare il sito: www.organalia.orgCarlo Benatti 1