I NOSTRI COMUNICATI

 

Nuove tecnologie

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La Città metropolitana di Torino concederà un contributo di 300.000 euro all’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, per sostenere l’estensione della dorsale in fibra ottica tra le Valli di Susa e Chisone nella tratta Fenestrelle-Oulx, a favore degli operatori attivi sul territorio e delle utenze pubbliche e private che fruiscono dei servizi di connettività garantiti dall’attuale infrastruttura. Il contributo è previsto da un decreto della Consigliera delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica, Sonia Cambursano, con il quale viene approvato uno schema di accordo per la diffusione della banda larga e la riduzione del digital divide. L’accordo definisce lo scopo e le modalità della collaborazione tra la Città metropolitana, il Consorzio TOP-IX-Torino Piemonte Internet EXchange, l’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, i Comuni di Cesana Torinese, Fenestrelle, Oulx, Pragelato, Sestriere e Usseaux.
Come spiega la Consigliera metropolitana delegata Sonia Cambursano, “il progetto presentato da TOP-IX e oggetto dell’accordo prevede innanzitutto il ripristino e l’utilizzo della rete in fibra ottica realizzata in vista delle Olimpiadi Invernali del 2006 e abbandonata dopo l’evento olimpico. Il territorio delle valli olimpiche ospiterà nuovamente nei prossimi anni eventi sportivi di rilevanza mondiale. Senza dimenticare che, per i cittadini residenti nelle valli, siano essi operatori turistici, famiglie, persone anziane e fragili, volontari che operano nelle associazioni, la banda larga è uno strumento essenziale per scongiurare l’isolamento sociale ed economico”.
Il progetto presentato dal Consorzio TOP-IX si propone di dare ridondanza ai collegamenti oggi separati in Valle Susa (con nodi attivi su Torino da Avigliana, Bussoleno, Susa, Oulx Bardonecchia) e in Valle Chisone (oggi limitati a Pinasca e, entro inizio novembre, a Fenestrelle). Una volta uniti in un anello, tali collegamenti saranno funzionanti anche nel caso di interruzioni della fibra. Una volta completato l’anello, sarà possibile, se e dove necessario, collegare in fibra eventuali particolari utenze prossime al percorso della fibra stessa. L’anello così realizzato garantirà la massima affidabilità e disponibilità al sistema, migliorando in modo significativo le prestazioni della rete, in termini di capacità di trasporto, sicurezza e garanzia di servizio. Oltre a migliorare l’affidabilità delle connessioni Internet in entrambe le Valli, sarà possibile in futuro, con una progettazione e finanziamenti ad hoc, ottimizzare le coperture radio nelle aree ancora oggi digitalmente disagiate ad Usseaux, Pragelato, Sestriere e Cesana. Inoltre, dopo l’attivazione del nodo di Fenestrelle, si potrà realizzare un progetto, già nelle intenzioni del GAL locale, per la digitalizzazione, con servizi diretti ai cittadini delle frazioni di Fenestrelle, Usseaux e Roure; in particolare a vantaggio dei cittadini anziani e più fragili, con servizi quali la telemedicina. Il progetto potrà essere esteso alle frazioni di Pinasca, Perosa Argentina, Pomaretto e ad altre località vicine ai nodi.
La nuova infrastruttura darà maggiore affidabilità alla rete della Val Cenischia, realizzata mediante la collaborazione con Open Fiber e grazie alla disponibilità di un asset di Iren Energia. Sarà inoltre possibile, attraverso la nuova infrastruttura, supportare Open Fiber nell’attivazione di eventuali punti di contatto nazionali della rete a banda ultra larga in fase di realizzazione anche in Val Chisone. L’infrastruttura potrà essere anche di supporto per i futuri servizi di connettività che saranno erogati durante i Giochi Mondiali Universitari invernali del 2025.
Grazie alla soluzione ad anello proposta, i disservizi, per taglio fibra o manutenzioni ordinarie e straordinarie, si ridurranno notevolmente e i circuiti saranno repentinamente riattivati mediante la riconvergenza automatica e l’instradamento dei pacchetti su percorsi alternativi lungo l’anello in fibra ottica. L’infrastruttura ad anello garantirà anche una protezione nella gestione ed erogazione dei servizi telematici lungo l’autostrada A32 e in direzione del traforo del Frejus. In futuro si potrà migliorare l’affidabilità della rete in direzione Bardonecchia (tratta fuori dall’anello in fibra ottica previsto nel progetto), mediante l’acquisizione di una coppia di fibre ottiche nella tratta indicata, nella disponibilità di un operatore del Consorzio TOP-IX.anello fibra ottica Valli Susa e Chisone 1

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Mercoledì 29 marzo alle 9, nella sede della Città metropolitana di Torino di corso Inghilterra 7, avrà luogo un incontro per presentare i risultati e le prospettive future dell'iniziativa MetroDigital.

Da diversi anni la Città metropolitana persegue una strategia finalizzata alla realizzazione del processo di digitalizzazione sul suo territorio, quale sinonimo di sviluppo, equità sociale e sostenibilità.

Per individuare, e se possibile implementare, azioni che supportino in modo concreto l'innovazione tecnologica degli Enti Locali, è stata data l'opportunità a Comuni e Unioni di Comuni del territorio metropolitano di partecipare a “MetroDigital” per poter intercettare e utilizzare efficacemente le risorse disponibili e gli investimenti dei recenti programmi Pnrr.

Nel mese di dicembre 2022, 36 Enti hanno compilato un questionario che ha permesso al Dipartimento Sviluppo economico e pianificazione strategica della Città metropolitana di Torino, in collaborazione con gli esperti della Fondazione Piemonte Innova, di misurare il livello di maturità digitale del territorio. Gli obiettivi sono individuare le priorità dei fabbisogni in relazione all'adeguatezza delle infrastrutture, alla sicurezza, all'organizzazione e ai servizi verso l'utenza e mettere in evidenza le criticità relative al digital divide.

Programma:
Saluti istituzionali
Sonia Cambursano, Città metropolitana di Torino

Relazioni
Matteo Barbero, Città metropolitana di Torino
Veronica Spadoni, Fondazione Piemonte Innova

Tavola rotonda
Marco Bussone, Uncem
Giorgio Consol, Regione Piemonte
Adelaide Maria Rosa Ramassotto, Dipartimento per la trasformazione digitale
Anna Cavallo, CSI Piemonte

Conclusioni
Michele Pianetta, Anci Piemonte

Informazioni: sviluppo@cittametropolitana.torino.it

Diretta streaming al link https://bit.ly/42xUyZG

 

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Contro il digital divide un contributo di 41mila euro all’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone

Rifugi in alta quota connessi nel territorio dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone grazie a un contributo di 41mila euro della Città metropolitana di Torino. Il provvedimento fa parte di un finanziamento, approvato nel mese di luglio, che ha destinato 200mila euro di contributi ai Comuni per la riduzione del digital divide.

Ne beneficeranno il rifugio Daviso ( 2.280 slm); il rifugio Gastaldi ( 2659 slm); il rifugio Cibrario (2616 slm); il rifugio Tazzetti ( 2642 slm) e il rifugio Vulpot (1805 slm) grazie a un intervento che sfrutterà la riattivazione della dorsale in fibra ottica lungo la tratta ferroviaria Torino-Ceres, di proprietà delle stesse Unione Montana, per un costo complessivo di poco superiore a 50mila euro, di cui 41mila a carico di Città metropolitana e per la restante parte dell’Unione Montana.

Il contributo fa parte di una strategia messa in atto da diversi anni dalla Città metropolitana finalizzata all’abbattimento del divario digitale: fra i principali interventi realizzati da ricordare il “Progetto banda larga Patti Territoriali”, finanziato attraverso la rimodulazione delle risorse del Patti Territoriali del Canavese, del Pinerolese, del Sangone e della Stura.

Nell’ambito del percorso partecipativo per l’elaborazione del Piano strategico metropolitano è stata effettuata una ricognizione su tutti i Comuni del territorio, in seguito alla quale sono pervenute segnalazioni puntuali di aree non coperte dal servizio internet ed esigenze o criticità nell’erogazione dei servizi di connessione, in particolare rispetto ai “presidi” territoriali (municipi, scuole, sanità, ecc.) e per le attività produttive.

È stato quindi condotto uno studio di fattibilità, in collaborazione con il Csi, grazie al quale è stata stilata una lista degli interventi e nel 2021 è stato stanziato un primo contributo di 500mila euro; nel luglio di quest’anno è stato deliberato un secondo stanziamento di 200mila euro per contributi in conto capitale ai Comuni per un ulteriore potenziamento infrastrutturale del collegamento alla banda larga.
Per i prossimi contributi, per i quali la Città metropolitana sta attivando un accordi quadro con i Comuni, verrà mantenuta alta l’attenzione alle zone montane.

“Garantire anche alle strutture turistiche ricettive la connessione” rileva la 
consigliera delegata alle attività produttive della Città metropolitana di Torino Sonia Cambursano “ha molteplici significati, che vanno dalla più ovvia, il miglioramento della qualità dei servizi ai turisti, alla sicurezza, alle facilitazione nei rapporti con il mondo esterno degli stessi gestori, che operano in un ambiente difficile e isolato. Non si può pensare oggi che il territorio montano, che è un valore aggiunto per tutta la Città metropolitana, sia svantaggiato rispetto ai centri urbani”







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A Riva presso Chieri la Città metropolitana ha destinato un contributo di 38.822 euro per la riduzione del digital divide sul territorio.

Il contributo fa parte di una strategia messa in atto da diversi anni dalla Città metropolitana finalizzata all’abbattimento del divario digitale: fra i principali interventi realizzati da ricordare il “Progetto banda larga Patti Territoriali”, finanziato attraverso la rimodulazione delle risorse del Patti Territoriali del Canavese, del Pinerolese, del Sangone e della Stura.

Nell’ambito del percorso partecipativo per l’elaborazione del Piano strategico metropolitano è stata effettuata una ricognizione su tutti i Comuni del territorio, in seguito alla quale sono pervenute segnalazioni puntuali di aree non coperte dal servizio internet ed esigenze o criticità nell’erogazione dei servizi di connessione, in particolare rispetto ai “presidi” territoriali (municipi, scuole, sanità, ecc.) e per le attività produttive, tra cui la segnalazione del Comune di Riva Presso Chieri.

È stato quindi condotto uno studio di fattibilità, in collaborazione con il Csi, grazie al quale è stata stilata una lista degli interventi e nel 2021 è stato stanziato un primo contributo di 500mila euro; nel luglio di quest’anno è stato deliberato un secondo stanziamento di 200mila euro per contributi in conto capitale ai comuni per un ulteriore potenziamento infrastrutturale del collegamento alla banda larga.

Il contributo al Comune di Riva presso Chieri fa parte di quelli ammessi in questa nuova tranche insieme a Fenestrelle e Villar Perosa, in dirittura d’arrivo vi sono anche Scalenghe e Ivrea come capofila per la Valchiusella. Nel frattempo la Città metropolitana di Torino sta elaborando un accordo quadro per gli interventi ammissibili negli altri Comuni che hanno presentato un progetto.

“La diffusione di una connettività di qualità” rileva la consigliera delegata alle attività produttive della Città metropolitana di Torino Sonia Cambursano “è una necessità sentita da tempo e che mette in difficoltà molti dei nostri Comuni, specialmente quelli che si trovano in aree montane, collinari e rurali. Non si può immaginare oggi di sostenere lo sviluppo produttivo senza garantire pari opportunità a tutto il territorio. Lo sviluppo economico è possibile solo là dove i servizi – a cominciare dalle scuole, dai servizi sanitari, dagli uffici pubblici per arrivare alle realtà produttive - sono efficienti”.

“Siamo orgogliosi di questo intervento” commenta il sindaco di Riva presso Chieri Lodovico Gillio “perché anche se non c’è più l’Embraco abbiamo aziende che sono veri fiori all’occhiello per il nostro territorio, e noi come pubblica amministrazione contribuiamo a dare una mano concreta sia alle attività produttive che alle famiglie”.

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Il fatto che la Presidenza del Consiglio abbia individuato Torino come futura sede dell’Istituto per l’intelligenza artificiale è il riconoscimento del ruolo di avanguardia che la città e l’intero territorio metropolitano hanno sempre avuto nel settore dell’innovazione scientifica e tecnologica: lo sottolinea il, Vicesindaco metropolitano commentando la notizia giunta stamani da Roma.
L’I3A coordinerà le varie attività di ricerca in questo campo e, a giudizio della Città Metropolitana, potrà contare sui centri di eccellenza nella ricerca scientifica che le istituzioni pubbliche come Politecnico e Università e le aziende private hanno creato negli ultimi anni nel capoluogo subalpino. L’amministrazione metropolitana ritiene strategica la capacità di attrarre talenti internazionali e risorse per la ricerca a Torino, che può diventare in pochi anniunpunto di riferimento di livello europeo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, le connessioni a banda larga e 5G e la garanzia della loro sicurezza, l’industria manifatturiera e l’agroindustria ad alto contenuto di innovazione, la produzione di energia a basso impatto ambientale e la ricerca biomedica.

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Martedì 23 luglio la Città Metropolitana di Torino ha partecipato con il Vicesindaco Marco Marocco e con dirigenti e tecnici alla riunione del tavolo regionale che si occupa della realizzazione del Piano nazionale per la banda ultralarga, convocata dall’assessore all’innovazione e ai servizi digitali per cittadini e imprese, Matteo Marnati. Il Piano prevede investimenti per tre miliardi di Euro, con cui lo Stato intende abbattere in maniera decisiva il digital devide che affligge soprattutto le zone montane e rurali, a torto definite “marginali”. La questione dibattuta al tavolo è la velocizzazione delle autorizzazioni per gli scavi e la posa della fibra ottica indispensabili alla diffusione delle connessioni Internet ad alta velocità.

In Piemonte la Regione, la Città Metropolitana di Torino e le Province si confrontano da tempo ad un tavolo tecnico per cercare di limitare i tempi burocratici per le autorizzazioni. “Il tema della infrastrutturazione del territorio è caro alla Città Metropolitana. - sottolinea il Vicesindaco Marco Marocco - L’allora Provincia di Torino, attraverso i Patti Territoriali, aveva già reso disponibile una infrastruttura in fibra ottica per consentire la diffusione della banda larga e l'accesso ai servizi on line per il Canavese, il Pinerolese e altre zone del territorio provinciale, con un investimento di oltre 7 milioni di Euro. Oggi una delle funzioni fondamentali della Città Metropolitana è quella relativa alla promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano, che deve basarsi su una infrastruttura a banda larga e che l’Ente ritiene strategica”.

La Città metropolitana ha in gestione la rete delle strade provinciali e spesso, per necessità di ordine tecnico, la fibra ottica deve passare sotto quelle strade attraverso appositi scavi. “Tra le nostre priorità vi è quella digarantire la sicurezza delle strade, assicurandoci che le ditte che effettuano i lavori ripristinino correttamente il manto stradale dopo i lavori di scavo e posa della fibra. - spiega il Vicesindaco metropolitano - Abbiamo stipulato una convenzione con la società Open Fiber, che si occupa della realizzazione dell’infrastruttura di telecomunicazione per conto della Infratel spa, società controllata dal Ministero delle infrastrutture e dello sviluppo economico. La convenzione soddisfa pienamente le esigenze di sicurezza delle strade. Open Fiber ha fornito garanzie sulle modalità di ripristino delle strade dopo la posa della fibra, che deve essere completato a regola d'arte e deve essere garantito per almeno dieci anni, onde evitare che cedimenti dell’asfalto possano causare incidenti con danni alle persone o ai veicoli”. La convenzione ha inoltre previsto le modalità di pronto intervento manutentivo in caso di problematiche sui cantieri in corso, specificando tempi e modalità operative. È previsto che Open Fiber sottoponga alla Città metropolitana un piano di intervento, almeno annuale, giustificando la necessità di far passare la fibra ottica sotto determinate strade provinciali, essendo impossibile procedere su percorsi alternativi. Grazie alle intese tecniche sull’effettuazione degli scavi, i lavori potranno essere avviati nel prossimo autunno.

In considerazione dei tempi di realizzazione dell'infrastruttura, necessariamente lunghi a causa della complessità del progetto, la Città Metropolitana e il Consorzio Top-IX hanno posto il problema di agire nel breve periodo per accompagnare la realizzazione del progetto e attivare le opportune sinergie con il mercato degli operatori. Secondo il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco “sarebbe opportuno individuare, sin da subito, un ambito di intervento definito: ad esempio le scuole superiori del territorio metropolitano”.

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Volete consultare online il piano triennale degli investimenti di Città metropolitana di Torino?

Da alcuni giorni è in linea l’Osservatorio interattivo online del piano triennale degli investimenti, realizzato in collaborazione con il Csi-Piemonte: uno strumento dinamico che consente l'interrogazione, l'analisi e la condivisione dei dati relativi alla programmazione economico-finanziaria della Città metropolitana di Torino in materia di opere pubbliche.

L’Osservatorio del Piano degli investimenti, in particolare, permette di visualizzare dati in materia di lavori pubblici e raccoglie le informazioni economiche legate alla programmazione degli interventi riferiti al triennio 2019-2021, aggregate secondo l'ambito territoriale (Comune) oggetto dell’intervento. I provvedimenti si riferiscono alle componenti patrimoniali dell’Ente, prevalentemente ai comparti della viabilità e dell’edilizia scolastica.

Sull’Osservatorio è possibile scoprire, per esempio, gli investimenti in materia di viabilità o di edilizia scolastica finanziati per l’anno in corso o per tutto il triennio 2019-2021, anche selezionandoli per Comune o per importo. La dinamicità dello strumento consente all'utente di impostare, in maniera intuitiva e personalizzata, query territoriali e filtri sulla base dell’annualità e dell’importo economico in modo tale da selezionare gli interventi di proprio interesse e poterne successivamente consultare od esportare il dettaglio ed il codice di riferimento.

A questo link https://bit.ly/2WrsZhA è disponibile anche un tour guidato per comprendere le funzionalità della pagina, utile soprattutto agli amministratori del territorio metropolitano per verificare progetto per progetto la previsione dell'anno di realizzazione, l'importo nell’anno in corso e nel triennale.

Soddisfatto il consigliere delegato ai lavori pubblici Antonino Iaria: “La pubblicazione di questo osservatorio interattivo sulle pagine web della Città metropolitana” spiega il consigliere Iaria “è molto intuitiva e aiuta a far capire che il nostro è un ente vivo che programma interventi di una certa consistenza. Ogni intervento - che si tratti di messa in sicurezza di edifici scolastici o di rotatorie sulla viabilità provinciale - ha una sua storia peculiare: in questi due anni ho incontrato moltissimi sindaci sul territorio e insieme abbiamo concertato le opere necessarie tenendo conto dei criteri oggettivi come l’urgenza, ma anche condividendo le scelte”.

Per consultare l’Osservatorio:

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/sit-cartografico/osservatori-interattivi/piano-triennale-interventi

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Qual è l’impatto di tecnologia, innovazione e creatività sull’ambiente che ci circonda? A questa domanda risponderà Supernova 2016 (www.festivalsupernova.it), il festival dell’innovazione e della creatività organizzato da Talent Garden, la più grande comunità fisica in Europa di talenti per il digitale presente in più di 16 città in Europa. La tappa torinese si inaugura domani, venerdì 27 maggio, in piazza Carlo Alberto e proseguirà anche sabato 28 e domenica 29. In autunno (30 settembre, 1 e 2 ottobre) la manifestazione si sposterà a Brescia.

L’obiettivo della manifestazione è quello di creare una cultura dell’innovazione non solo nei centri di ricerca ma attraverso cittadini, istituzioni e imprese. Innovazione come modello per emergere dalla crisi e rilanciare il nostro paese. Supernova quest’anno vuole mostrare come tecnologie e creatività modificano l’ambiente in cui viviamo e come possono essere da stimolo per lo sviluppo di soluzioni all’insegna della sostenibilità. Protagonisti innovazione e ambiente, non solamente nel concetto di ambiente naturale ma in quello di ambiente condiviso, habitat umano, reale e virtuale, sociale e connesso. Con il suo format unico il festival porterà l’innovazione in piazza attraverso mostre, grandi conferenze, laboratori e workshop, che prevedono il coinvolgimento di aziende protagoniste del cambiamento e startup innovative.

Al festival la Città metropolitana di Torino sarà rappresentata dal MIP – Mettersi in Proprio che organizza per domenica 29 maggio dalle 15,30 alle 16,30 un workshop dedicato ai temi della tecnologia, impresa e territorio attraverso le testimonianze di giovani mappatori digitali e imprenditori che racconteranno la loro esperienza. Tra gli interventi: Caterina Pavan per GAIAsmart, Paolo Pastorino per Staydo e  Martina Sabbadini e Francesca Torreno per il progetto Map2Coop -  mappare per cooperare.