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Il SENTIER8 è un itinerario ad anello – o meglio ad 8 – ideato per far conoscere e rendere fruibile una porzione della montagna di Mompantero particolarmente ricca dal punto di vista storico, naturalistico e paesaggistico. Di facile fruizione, è destinato sia alle famiglie per una piacevole escursione giornaliera, sia a chi voglia affrontarlo con uno spirito più agonistico, soffermandosi ogni tanto ad ammirare i paesaggi. Si sviluppa su 3.8 km di percorso con un dislivello massimo di 500 m, difficoltà E con percorrenza su sentieri ben segnalati.Il Comune di Mompantero in collaborazione con Città metropolitana di Torino inaugurerà il Sentier8 sabato mattina 22 febbraio con una camminata sul percorso: partenza ore 9.15 dalla frazione San Giuseppe e ripartenza alle ore 11.30 dopo la merenda. Pur essendo un itinerario ben marcato, è da considerarsi un vero percorso di montagna da affrontarsi con adeguale attenzioni e attrezzature escursionistiche.
Il Sentier8 rientra nella rete escursionistica della Val Cenischia, riconosciuta dalla Regione Piemonte e recentemente riordinata su iniziativa dei Comuni della valle, coordinati dalla CMTo in collaborazione con il CAI Piemonte.
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Da Beyond Snow, il progetto finanziato dal programma Interreg Spazio Alpino, guidato dai ricercatori di Eurac Research, arriva un invito a raccontare, attraverso un photo contest, le sfide e la resilienza delle comunità alpine di fronte al cambiamento climatico.
La Città metropolitana di Torino, che partecipa al progetto in qualità di partner con le esperienze dei Comuni di Ala di Stura e Balme, invita fotografi, turisti e residenti a condividere le loro storie visive mettendo in luce la resilienza di questi due territori metropolitani e le alternative sostenibili in atto.
Il termine ultimo per inviare le immagini è domenica 2 marzo 2025.
Il Photo Contest si declina in tre categorie principali:
Prima categoria: Beyond Snow and Skiing (Oltre la neve e lo sci)
Questa categoria incoraggia i partecipanti a esplorare le particolarità e la bellezza delle attività invernali che vanno oltre lo sci tradizionale, celebrando esperienze alternative nelle Alpi.Seconda Categoria: Sustainable Climate Change Adaptation (Adattamento sostenibile al cambiamento climatico)
I partecipanti possono documentare soluzioni e pratiche innovative che promuovono la resilienza climatica nelle comunità alpine, offrendo uno sguardo su come i residenti affrontano le sfide ambientali.
Terza categoria: Aree pilota BeyondSnow
Dedicata alle aree pilota del progetto BeyondSnow, questa categoria permette ai partecipanti di immortalare i paesaggi unici, le culture e le strategie di adattamento climatico implementate in queste regioni. Il premio messo in palio per questa categoria sarà una cena per due in un tradizionale ristorante locale.
Invece per le prime due categorie i premi sono: Pass Interrail di 15 giorni per una persona (1° posto), un’action camera “DJI Osmo Action 5 Pro Combo Trekking” (2° posto) ed uno zaino da montagna professionale “Patagonia Terravia Pack 28L” (3° posto).
Il concorso è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita.
Come partecipare?
- Scegli una o più categorie che meglio si adattano alle tue foto
- Compila il modulo di iscrizione e invia le tue candidature a beyondsnow@legambientelombardia.it (oggetto: Concorso fotografico)
- Ogni partecipante può inviare fino a 3 foto, una per categoria.
Requisiti delle foto
– Risoluzione minima di 10 megapixel.
– Le foto devono essere scattate nella regione alpina tra il 7 dicembre 2024 e il 28 febbraio 2025.
– Tutte le candidature devono pervenire entro il 2 marzo 2025.
Tutte le info
https://www.alpine-space.eu/project-news/beyondsnow-photo-contest/
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Si chiama C.A.R.E. il progetto di cooperazione transfrontaliera ALCOTRA che si occupa di Comunità A supporto della Resilienza degli Ecosistemi socio-sanitari.
Il progetto, di cui Città metropolitana di Torino è partner, è stato avviato ad ottobre 2023 e ha l'obiettivo di contribuire al miglioramento dell'accessibilità ai servizi sociali e sanitari nelle comunità rurali e montane.
Oltre ai laboratori rivolti a specializzandi di medicina generale che si sono svolti nel corso del 2024, rientra nel progetto l’attività di montagnaterapia vissuta da una ventina di partecipanti distribuiti tra educatori del servizio di Educativa territoriale, operatori, utenti e volontari CAI dei Comuni di Caselle Torinese, Borgaro Torinese, Balangero e San Maurizio Canavese, durante la ciaspolata a Usseglio organizzata martedì 14 gennaio.
La positiva esperienza viene riproposta a Cantoira mercoledì 22 gennaio (info e prenotazioni al 3515178015).
La ciaspolata, organizzata dalla Cooperativa di Comunità Se.Sa.Mo (Sentieri e Saperi in Movimento), in collaborazione con il C.I.S. Ciriè, è aperta anche a persone con ridotte capacità motorie grazie al supporto logistico volontario del CAI di Lanzo Torinese, che mette a disposizione le joelette, le carrozzine fuoristrada monoruota che permettono a qualsiasi persona con disabilità di fare escursioni con l'aiuto di almeno due accompagnatori.
Con la consapevolezza dei benefici terapeutici della natura sulle persone con fragilità, l’attività è rivolta anche alle persone con disabilità cognitive.
Tra le altre attività che verranno sviluppate nell’ambito del progetto C.A.R.E. rientra l'attivazione, per il 2026, di un percorso di conoscenza del lavoro del medico di medicina generale in territorio montano rivolto agli studenti della Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Torino.
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Nell’ambito di BeyondSnow, il progetto finanziato dal programma Interreg Spazio Alpino che ha come obiettivo lo sviluppo di comunità e destinazioni turistiche più resilienti nelle Alpi, elaborando nuovi processi di sviluppo sostenibile, è stato lanciato il 7 dicembre scorso il Photo Contest di progetto.
Il concorso invita fotografi, turisti e residenti a condividere le loro storie visive sulla trasformazione della regione alpina di fronte al cambiamento climatico, mettendo in luce la resilienza delle comunità montane e le alternative sostenibili. Un racconto per immagini che, esattamente come il progetto, vuole mostrare come la vita può prosperare “oltre la neve”, evidenziando pratiche innovative ed esperienze diverse che si adattano ad un ambiente in continuo mutamento soprattutto per quanto riguarda i presupposti climatici.
Il Photo Contest, rivolto a tutti gli appassionati di fotografia, si declina in tre categorie principali:
Prima categoria: Beyond Snow and Skiing (Oltre la neve e lo sci)
Questa categoria incoraggia i partecipanti a esplorare le particolarità e la bellezza delle attività invernali che vanno oltre lo sci tradizionale, celebrando esperienze alternative nelle Alpi.
Seconda Categoria: Sustainable Climate Change Adaptation (Adattamento sostenibile al cambiamento climatico)
I partecipanti possono documentare soluzioni e pratiche innovative che promuovono la resilienza climatica nelle comunità alpine, offrendo uno sguardo su come i residenti affrontano le sfide ambientali.
Terza categoria: Aree pilota BeyondSnow
Dedicata alle aree pilota del progetto BeyondSnow, questa categoria permette ai partecipanti di immortalare i paesaggi unici, le culture e le strategie di adattamento climatico implementate in queste regioni. In questa sezione è coinvolta la Città metropolitana di Torino, in qualità di partner di progetto, con le esperienze dei Comuni di Ala di Stura e Balme.
Il premio messo in palio per questa categoria sarà una cena per due in un tradizionale ristorante locale.
Invece per le prime due categorie i premi messi in palio sono: Pass Interrail di 15 giorni per una persona (1° posto), un’action camera “DJI Osmo Action 5 Pro Combo Trekking” (2° posto) ed uno zaino da montagna professionale “Patagonia Terravia Pack 28L” (3° posto).
Il concorso è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita.
Come partecipare?
- Scegli una o più categorie che meglio si adattano alle tue foto
- Compila il modulo di iscrizione e invia le tue candidature a beyondsnow@legambientelombardia.it (oggetto: Concorso fotografico)
- Ogni partecipante può inviare fino a 3 foto, una per categoria.
Requisiti delle foto
– Risoluzione minima di 10 megapixel.
– Le foto devono essere scattate nella regione alpina tra il 7 dicembre 2024 e il 28 febbraio 2025.
– Tutte le candidature devono pervenire entro il 2 marzo 2025.
Tutte le info
https://www.alpine-space.eu/project-news/beyondsnow-photo-contest/
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Sarà un fine settimana molto intenso, quello del 6, 7 e 8 dicembre a Bardonecchia, con la prima edizione del “Bardomont Festival”, l'evento patrocinato dalla Città metropolitana di Torino in cui la montagna sarà raccontata attraverso i suoi protagonisti, persone che vivono la dimensione della verticalità con passione, per professione o per scelta. Nel cuore di Bardonecchia, saranno di scena le storie e i volti di chi ha incarnato una visione etica del rapporto tra uomo e vette, nel passato e nel presente.Si parte venerdì 6 dicembre al Palazzo delle Feste con “Scatti di montagna”, la mostra fotografica a cura di Claudio Fammartino, Paolo Marre, Alessandra Simiand e Maria Laura Verdoia, visitabile fino a domenica 8. Alle 21 è in programma un concerto del coro del CAI Uget di Torino. Sabato 7 si inizierà alle 10 con il convegno “Montagna e/è sostenibilità”, con Marco Bussone (presidente Uncem), Paolo Romano (presidente Smat), Andrea Garelli (presidente Guide Alpine Piemonte). Il moderatore sarà Michele Lubrano, docente all’Istituto di istruzione superiore Des Ambrois di Oulx. Alle 11, con ingresso libero ma con prenotazione obbligatoria presso l’Ufficio del Turismo, si parlerà di "Etica della montagna, avventura e rispetto", con l'alpinista Nives Meroi, che ha ricevuto una menzione speciale ai Piolet d'Or 2024 e ha scalato in stile alpino tutti i 14 "8.000" del mondo. Con lei si confronteranno il giornalista e scrittore Roberto Mantovani, il presidente del CAI Piemonte Bruno Migliorati e la docente e alpinista Eugenia Maranesi. Alle 15 il tema del dibattito sarà “Montagna e/è accoglienza”, con il presidente del Consorzio Turismo Bardonecchia Giorgio Montabone, la presidente dell’AIAT Bardonecchia Beatrice Bosticco e l’amministratore delegato della Colomion spa Nicola Bosticco. Alle 17 sarà la volta dell’incontro “Scarpette e chitarra”, con Nicolas Favresse, uno dei più forti climber degli ultimi 20 anni. L’incontro è a ingresso libero, ma con prenotazione obbligatoria all’Ufficio del Turismo. Alle 21 si parlerà della spedizione femminile italo-pakistana al K2, con Federica Mingolla e Anna Torretta, guide Alpine e partecipanti alla spedizione 2024 sul K2 sostenuta dal CAI, Giacomo Benedetti, vicepresidente generale del CAI, Roberto Mantovani e Eugenia Maranesi. Anche in questo caso l’ingresso è libero, ma con prenotazione obbligatoria all’Ufficio del Turismo. Sabato 7 dicembre dalle 14 alle 17,30 in piazza Medail 4 è in programma l’evento “Porte aperte all'impianto di potabilizzazione Smat”. Alle 13 e alle 20 sarà possibile pranzare o cenare con 15 euro, per gustare un menù a base di prodotti tipici di Bardonecchia all'hotel Des Geneys Splendid, con prenotazione obbligatoria all’Ufficio del Turismo. Domenica 8 alle 10,30 è in programma il dibattito sul tema “Chi ha paura del lupo?” con Luca Rossi, docente del Dipartimento Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, Luca Giunti, agente dei Parchi Alpi Cozie, Marco Pozzi, guida dei Parchi Alpi Cozie. Moderatore dell’incontro sarà Riccardo Topazio. Alle 11,30 di “Alpi ribelli” parleranno la scrittrice e cantautrice Valeria Tron, lo scrittore e alpinista Enrico Camanni e Roberto Mantovani. Alle 12,30 nell’incontro “Bardonecchia 2025” si parlerà degli imminenti grandi appuntamenti sportivi, mentre alle 15,30 è in programma “Bardomont Junior & Kids”, un’esercitazione per i più piccoli sulla parete di roccia al Palazzetto dello Sport con le guide alpine.

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"Chiudere uno sportello bancario in un Comune di montagna significa far venire meno un servizio essenziale. La decisione unilaterale di Intesa San Paolo di chiudere lo sportello di Bobbio Pellice ci vede assolutamente contrari e, cosa ancora più preoccupante, fa seguito a tante altre scelte simili, già prese in passato, che segnalano l'intenzione di allontanarsi dai territori": con queste parole il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha commentato la manifestazione organizzata stamani a Bobbio Pellice su iniziativa del Sindaco Mauro Vignola contro la chiusura delle banche nei Comuni montani.Suppo era presente ed ha preso la parola durante la manifestazione, per ribadire che "noi siamo contrari a questa dinamica, che allontana il gruppo dalle esigenze reali delle comunità locali. Non possiamo rassegnarci ad una situazione in cui la politica e le amministrazioni locali finiscono per essere subordinati agli interessi economici. Il territorio dei Comuni montani rappresenta il 66% della superficie totale nazionale e le amministrazioni dei centri con meno di 5.000 residenti sono il 75% del totale nazionale. Parliamo di una realtà che lotta da anni contro la chiusura dei servizi essenziali, come le scuole, gli uffici postali e le banche, di cui usufruiscono in primis le famiglie, ma anche e soprattutto le imprese, grazie alle quali i territori montani possono e debbono contrastare lo spopolamento e l'abbandono dell'ambiente naturale. Non possiamo rassegnarci a questa logica esclusivamente economica, che comunque alle banche costerà la perdita di non pochi clienti-risparmiatori".

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Proseguono gli appuntamenti e le iniziative nell’ambito del progettoInterreg Spazio Alpino “BeyondSnow”, che ha l’obiettivo di incrementare la resilienza delle stazioni sciistiche all’incremento delle temperature medie e alla diminuzionedelle precipitazioni nevose. Giovedì 16 maggio alle 14,30 al Centro Studi Sereno Regis di via Garibaldi 13 a Torino è in programma un focus group aperto al pubblico sul tema “Turismo e mobilità sostenibile”. Ad introdurre i lavori sarà Francesco Pastorelli, direttore per l’Italia della CIPRA, la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi. A seguire la relazione di Anna Donati, portavoce dell’Alleanza per la Mobilità Dolce, l’intervento del Presidente dell’Uncem Piemonte sul tema “Strade di montagna: fruizione dolce o libera circolazione?” e una tavola rotonda a cui parteciperanno rappresentanti di Legambiente (la responsabile nazionale per le tematiche legate alle Alpi, Vanda Bonardo, la presidente regionale per il Piemonte e Valle d’Aosta, Alice De Marco), amministratori e dirigenti di Comuni montani e della Città metropolitana di Torino, imprenditori del settore turistico come Nicola Bosticco della Colomion spa di Bardonecchia. Nel corso del focus group la Città metropolitana di Torino darà conto di quanto emerso nel territorio-pilota dei Comuni di Balme eAla di Stura, scelti nell’ambito del progetto BeyondSnow per la sperimentazione della metodologia della “Sensitive Diagnosis” che si è conclusa nel mese di aprile.La “Sensitive Diagnosis” è un processo partecipato attraverso il quale si coinvolgono gli attori del territorio nella valutazione dei mutamenti climatici in atto, delle ricadute sul turismo, sulle risorse naturali e sull’economia in generale. L’obiettivo è quello di disegnare strategie per sostenere la transizione a partire dalle risorse ambientali, culturali e socio-economiche disponibili o “innescabili”. Alcuni soggetti portatori di interessi diffusi ed esponenti di categorie economiche sono stati intervistati individualmente rispetto ai temi ecologici, al processo di adattamento al cambiamento climatico, alla sostenibilità e resilienza del contesto, alle opportunità future, ai livelli di cooperazione nella destinazione turistica, alle azioni da intraprendere.
Per seguire l’evento in diretta streaming sul canale YouTube di Legambiente Piemonte-Valle d’Aosta ci si può iscrivere compilando il modulo pubblicato al link https://forms.office.com/e/c0ztAScUNA
Per ulteriori informazioni si può scrivere a martina.bosica@legambientepiemonte.it
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Torna per il terzo anno il progetto "A scuola di montagna" promosso da Città metropolitana di Torino con la collaborazione di Unito (Dipartimento di Culture, Politica e Società) e di SocialFare Centro per l'Innovazione Sociale per supportare persone, gruppi e famiglie che stanno progettando di vivere o lavorare nelle terre alte attraverso attività di formazione, informazione e confronto sulle opportunità, i servizi e le buone pratiche presenti nelle valli torinesi e tramite momenti di esplorazione e incontro con le attività produttive del territorio.La Scuola di montagna è una residenza di tre giornate di formazione e orientamento per futuri abitanti della montagna: quest'anno si svolgerà in modalità residenziale dal 28 al 30 giugno in Val Pellice tra i Comuni di Torre Pellice, Bobbio Pellice e Rorà, un territorio storicamente abitato dalla comunità Valdese, di cui Torre Pellice è centro culturale e spirituale, oltre che ben connesso alla città di Torino, con cui intrattiene forti relazioni, anche turistiche. Numerosi sono gli alpeggi ancora attivi e molte le possibilità di escursioni, mentre non mancano gli immobili da recuperare e i terreni disponibili per attività produttive montane.
"Durante le prime due edizioni della residenza formativa - spiega il vicesindaco di Città metropolitana Jacopo Suppo - abbiamo accompagnato 40 partecipanti nella definizione dei propri progetti di vita e lavoro nelle terre alte attraverso il confronto diretto con esperti e con attori locali dei territori della Val Susa a Bussoleno e Condove e poi nelle Valli di Lanzo a Viù e Usseglio. Quest'anno abbiamo scelto la Val Pellice".
La partecipazione è riservata a 20 persone, con candidatura della propria idea progettuale di vita/lavoro in montagna: le candidature si chiuderanno il 21 aprile.
Modulo per candidature https://docs.1d5920f4b44b27a802bd77c4f0536f5a-gdprlock/forms/d/e/1FAIpQLSeQwLUz0oukSHaftvo99oYI1NRLbrd8UamgMD1EOq_uOdoftg/viewform
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La Città metropolitana di Torino è impegnata da diversi mesi per concordare con ENEL Green Power le soluzioni utili a mettere in salvo i pesci presenti nel bacino di Rochemolles, a duemila metri di quota in alta Valle Susa, nel territorio di Bardonecchia.I tecnici faunistici di Città metropolitana dopo un primo sopralluogo effettuato ad ottobre dello scorso anno torneranno nei prossimi giorni in zona per raggiungere la diga, condizioni meteo permettendo e verificare se sussistano le condizioni di sicurezza per operare il recupero dei pesci: nell’invaso profondo 59 metri è depositato uno spesso strato di fango che si è accumulato nei 50 anni in cui non si è mai proceduto allo svuotamento, quindi le operazioni di recupero dei pesci, considerando anche la stagione invernale, potrebbero non essere semplici.
Intanto, lo svuotamento della diga non è ancora iniziato a causa delle condizioni climatiche non favorevoli.
“I nostri tecnici sono impegnati a trovare una soluzione per trasportare i pesci nella diga in valle Stretta - commenta il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo - consapevoli che Enel preferisce ritardare il meno possibile le operazioni di svuotamento per la manutenzione straordinaria: parliamo di una operazione che interessa l’acquedotto di valle, che dà da bere fino a Caselette, quindi di procedure molto importanti per l’intera Valle di Susa”.
La grande diga gestita da Enel Green Power produce energia idroelettrica ed è soggetta alla vigilanza del Ministero Infrastrutture e Trasporti.
Date le condizioni estreme in alta quota, si presume siano presenti un massimo di 150 kg di pesci, fra trote e salmerini.
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Entra nel vivo il progetto Interreg Spazio Alpino “BeyondSnow”, che ha l’obiettivo di incrementare la resilienza delle stazioni sciistiche all’incremento delle temperature medie e alla diminuzione delle precipitazioni nevose. Martedì 9 gennaio alle 15 al Grand Hotel di Ala di Stura è in programma un incontro pubblico con i residenti e gli operatori economici del territorio, durante il quale sarà presentato il progetto, verranno esposti i dati sulla domanda e l’offerta turistica delle località della Val d’Ala raccolti dalla Città metropolitana di Torino ed elaborati dall’istituto Eurac Research di Bolzano, capofila del progetto. Verrà inoltre anticipato l’avvio della “Sensitive Diagnosis”, un laboratorio di co-progettazione che coinvolgerài residenti e gli operatori economici fino ad aprile.Il progetto Beyond Snow (www.alpine-space.eu/project/beyondsnow/) ha l'obiettivo di diminuire la dipendenza dalla neve delle destinazioni turistiche alpine di bassa e media altitudine, promuovendo la capacità di conservare, diversificare o aumentare l'attrattività turistica e le opportunità di lavoro per i residenti. Nei prossimi tre anni i partner elaboreranno percorsi di sviluppo sostenibile, processi di transizione e soluzioni attuabili. In particolare verranno co-progettate e realizzate attività di sensibilizzazione e formazione in 10 aree pilota distribuite in tutto l’arco alpino, per coinvolgere cittadini e decisori a tutti i livelli tecnici e politici e per garantire che i modelli sviluppati e i percorsi tracciati soddisfino i bisogni delle comunità e dell'ambiente.
Per il Piemonte, l’area pilota prescelta è quella della Val d’Ala. Il report predisposto da Eurac Research evidenzia che ad Ala di Stura e Balme sono marcatamente prevalenti le presenze nella stagione estiva rispetto a quella invernale. Pur potendo contare su di un elevato potenziale di attrattività naturale e culturale, l’area presenta i tratti delle destinazioni monostagionali, dipendenti dai flussi dei mesi di giugno, luglio e agosto, che generano il 65% dei movimenti turistici complessivi e sono condizionati dalle condizioni meteorologiche. Ala di Stura e Balme hanno una struttura ricettiva fortemente orientata ai mercati nazionali: solo il 10% dei pernottamenti totali del 2022 è stato generato da ospiti stranieri e la loro presenza è pressoché azzerata in inverno.
La tipologia di alloggio più importante sono gli appartamenti. L’incremento del 20 % nel numero di posti letto tra il 2013 e il 2022 è stato determinato principalmente da residence, pensioni, B&B, dalle case vacanza e dall'introduzione della categoria "appartamenti". L’occupazione lorda dei posti letto disponibili mostra una sottoutilizzazione, non solo per la bassa stagione, ma anche per l'alta stagione: è pari al 5% in giugno e al 14% in luglio e agosto. Il settore ricettivo è piuttosto frammentato e sottoutilizzato: quasi il 30% dei posti letto riguarda la categoria ricettiva delle case vacanza. L’ampia presenza di seconde case, anche in relazione al numero degli abitanti permanenti, può influenzare negativamente la vivibilità della destinazione, poiché i servizi di interesse generale e le infrastrutture sono solitamente orientati verso la popolazione permanente, che nel caso di Ala di Stura e Balme è contenuta e in diminuzione. Gli esperti di Eurac Research suggeriscono quindi che i passi futuri per lo sviluppo turistico dovrebbero quindi essere finalizzati a un aumento dei flussi turistici complessivi, sia in alta che in bassa stagione. La “Sensitive Diagnosis” è un processo attraverso il quale si coinvolgeranno gli attori del territorio nella valutazione dei mutamenti climatici in atto, delle ricadute sul turismo, sulle risorse naturali e sull’economia in generale. L’obiettivo è quello di disegnare strategie per sostenere la transizione a partire dalle risorse ambientali, culturali e socio-economiche disponibili o “innescabili”. Alcuni soggetti portatori di interessi diffusi ed esponenti di categorie economiche saranno intervistati individualmente rispetto ai temi ecologici, al processo di adattamento al cambiamento climatico, alla sostenibilità e resilienza del contesto, alle opportunità future, ai livelli di cooperazione nella destinazione turistica, alle azioni da intraprendere. La restituzione di queste prime valutazioni fornirà spunti di discussione per i laboratori di co-progettazione aperti a tutti gli stakeholder (ricettività, ristorazione, professioni del turismo, associazioni, organizzazioni, amministrazioni, ecc.), per elaborare in maniera partecipata strategie di transizione per l'adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione al turismo della neve.
A partire dalla prima riunione, verranno presentate ai portatori di interesse del territorio le conoscenze di fondo sul tema, per sviluppare le conseguenti riflessioni. Da queste analisi scaturiranno le strategie, le modalità per la loro concretizzazione e i processi di governance che consentiranno la definizione di azioni e relative responsabilità.
Contemporaneamente, ai turisti presenti a Ala di Stura e Balme verrà proposto nei prossimi mesi un questionario che permetterà di capire: il tipo di frequentazione della destinazione turistica e di attività svolta, gli effetti percepiti del cambiamento climatico rispetto alle pratiche desiderate e alla scelta della destinazione turistica, la minaccia per le attività della neve attribuibile ai cambiamenti climatici, le carenze e le potenzialità del turismo della Val d’Ala per le stagioni invernali e le mezze stagioni. Il questionario, predisposto da Eurac, sarà compilato online mediante il collegamento ad un Qrcode.

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