I NOSTRI COMUNICATI

 

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Venerdì 13 ottobre dalle 9 alle 13.30 l’auditorium del Liceo Antonio Gramsci di Ivrea (via Alberton 10/A) ospiterà l’evento “Transizione energetica al Gramsci”, una conferenza sulle comunità energetiche rinnovabili organizzata dall’Istituto scolastico in collaborazione con la Città di Ivrea e la Città metropolitana di Torino.
Dopo i saluti del dirigente scolastico Marco Bollettino e del sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, a illustrare i temi della giornata sarà il team di progetto del Liceo Gramsci. La conferenza prende le mosse dal progetto di Alternanza scuola lavoro “Costruiamo una comunità energetica rinnovabile”, per dare un quadro del contributo che tali comunità possono apportare alla transizione energetica.
La consigliera metropolitana con delega all’istruzione Caterina Greco parlerà di “Governance e benefici ambientali e sociali delle comunità energetiche rinnovabili”.
Le comunità energetiche rinnovabili sono delle associazioni tra liberi cittadini, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese e privati che si pongono l’obiettivo di produrre, consumare e scambiare energia rinnovabile a livello locale. Chi ne fa parte, decide di unire le forze al fine di sostenere un consumo sostenibile di energia ricavata da fonti rinnovabili, per avvicinarsi sempre più all’autoconsumo basato il più possibile sulle proprie risorse e per promuovere la transizione energetica.
locandina conferenza

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Il Comitato di monitoraggio dell'Ambito territoriale To2 per la gestione in forma associata della distribuzione del gas naturale, si è riunito e ha eletto come  presidente il sindaco di Druento Carlo Vietti.

A dicembre 2019 la Città metropolitana di Torino, in qualità di stazione appaltante, ha firmato il contratto di servizio per la distribuzione del gas naturale nell'Ambito territoriale "Torino 2 – Impianto di Torino" per i successivi 12 anni, aggiudicando ufficialmente a Italgas Reti spa la gara per la gestione del servizio nell'Ambito territoriale TO2 che comprende 49 Comuni della prima e seconda cintura del capoluogo subalpino, con 190.000 utenze finali.

I Comuni interessati (Alpignano, Balangero, Beinasco, Borgaro Torinese, Bruino, Buttigliera Alta, Cafasse, Cambiano, Caselette, Caselle Torinese, Chieri, Ciriè, Coassolo Torinese, Collegno, Druento, Fiano, Germagnano, Givoletto, Grosso, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Leinì, Mathi, Mappano, Nole, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piossasco, Reano, Robassomero, Rosta, San Francesco al Campo, San Gillio, San Maurizio Canavese, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Venaria Reale, Villanova Canavese, Villarbasse, Villastellone, Vinovo) si sono convenzionati per la gestione associata dell'affidamento del servizio e la distribuzione del gas naturale, e nella convenzione hanno previsto l'istituzione di un Comitato di monitoraggio, costituito da 15 rappresentanti (di cui tre per ogni Zona omogenea interessata dal servizio, oltre a rappresentanti della Città metropolitana) che ha compiti di vigilanza e controllo sulla conduzione del servizio .

Il Comitato di monitoraggio si è riunito per eleggere il presidente e per mettere a punto il regolamento. Fra le funzioni svolte dall'organo di controllo vi sono tutte quelle che riguardano lo svolgimento del servizio di distribuzione, le reti e degli impianti, la qualità e la sicurezza del servizio, gli investimenti energetici.

"Il Comitato di monitoraggio è un tassello importante nella gestione della distribuzione del metano sul nostro territorio" commenta Marco Marocco, vicesindaco della Città metropolitana di Torino. "Garantisce ai cittadini il controllo su un servizio che va in direzione della salavgauardia dell'ambiente e della riduzione degli inquinanti.

"Mettere insieme 49 comuni è una bella sfida" aggiunge il sindaco di Druento Carlo Vietti, presidente del Comitato di monitoraggio "Anche perché questa è l'unica gara in Italia ad oggi conclusa in tutti i suoi aspetti. I ringraziamenti vanno in primis alla Città metropolitana perché, per prima, ha accompagnato i Comuni in una procedura così complessa. Anche l'affidamento a Italgas risponde bene all'idea di un servizio da e per il territorio: è nata infattia Torino 180 anni fa, è una realtà affidabile e storicamente legata al territorio".

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Stamani nella sede di corso Inghilterra 7 della Città Metropolitana di Torino, è stato firmato il contratto di servizio per la distribuzione del gas naturale nell’Ambito territoriale “Torino 2 – Impianto di Torino” per i prossimi 12 anni, l’ultimo atto formale che perfeziona l’iter dell’unica gara in Italia ad oggi conclusa in tutti i suoi aspetti. In qualità di stazione appaltante, nello scorso mese di aprile la Città Metropolitana ha aggiudicato ufficialmente a Italgas Reti spa la gara per la gestione del servizio in un’Ambito che comprende 49 Comuni della prima e seconda cintura del capoluogo subalpino, con 190.000 utenze finali. L’assegnazione consente a Italgas Reti spa di incrementare già dal gennaio 2020 di 3.500 unità il numero delle utenze servite. Dopo la firma del contratto, le 49 amministrazioni comunali interessate sono chiamate a nominare i propri rappresentanti nel Comitato di monitoraggio che dovrà coadiuvare la stazione appaltante nella funzione di vigilanza e controllo sulla conduzione del servizio.
Come sottolinea il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, “quello odierno è l’epilogo di una complessa procedura di aggiudicazione della gestione dei servizio, che è stata gestita dalla Centrale unica appalti e contratti,dalla Direzione azioni integrate con gli Enti locali e dalla Direzione risorse idriche e tutela dell’atmosfera della Città Metropolitana. È il primo esempio in Italia di un Ente di area vasta in grado di accompagnare il territorio in una procedura così complessa, giocando un ruolo importante di coordinamento per il territorio. Teniamo a sottolineare che, nell’offerta presentata, Italgas Reti spa ha previsto investimenti per circa 200 milioni di euro finalizzati all’estensione delle reti di distribuzione del metano verso aree non ancora raggiunte dal servizio, al potenziamento e alla digitalizzazione delle infrastrutture esistenti, al miglioramento della qualità e della sicurezza del servizio”.
I Comuni interessati all’aggiudicazione del servizio sono Alpignano, Balangero, Beinasco, Borgaro Torinese, Bruino, Buttigliera Alta, Cafasse, Cambiano, Caselette, Caselle Torinese, Chieri, Ciriè, Coassolo Torinese, Collegno, Druento, Fiano, Germagnano, Givoletto, Grosso, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Leinì, Mathi, Mappano, Nole, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piossasco, Reano, Robassomero, Rosta, San Francesco al Campo, San Gillio, San Maurizio Canavese, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Venaria Reale, Villanova Canavese, Villarbasse, Villastellone, Vinovo.
Gli investimenti previsti nell’offerta di gara genereranno uno stimolo all’economia locale e risparmi per i consumatori che saranno raggiunti dal servizio di distribuzione del gas naturale. Italgas Reti spa ha programmato l’ammodernamento di 180 chilometri di reti e l’installazione di circa 1.000 impianti intermedi di nuova generazione dotati di sistemi di monitoraggio e telecontrollo, la posa di oltre 150 chilometri di nuove condotte per raggiungere aree non ancora servite dalla rete e l’installazione dei contatori di ultima generazione in sostituzione di quelli tradizionali.
Il gestore della rete si è inoltre impegnato a perseguire l’efficientamento energetico di una novantina tra scuole, uffici municipali e biblioteche di proprietà dei Comuni. Secondo Italgas Reti spa l’estensione del servizio nei territori al momento non serviti dalla rete di distribuzione del gas naturale consentirà di ridurre notevolmente nei prossimi 12 anni le emissioni inquinanti degli impianti di riscaldamento.

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Mercoledì 11 dicembre alle 9,30 nella sede di corso Inghilterra 7 della Città Metropolitana di Torino, sarà firmato il contratto di servizio per la distribuzione del gas naturale nell’Ambito territoriale “Torino 2 – Impianto di Torino” per i prossimi 12 anni. In qualità di stazione appaltante, nello scorso mese di aprile la Città Metropolitana ha aggiudicato ufficialmente a Italgas Reti spa la gara per la gestione del servizio in un’Ambito che comprende 49 Comuni della prima e seconda cintura del capoluogo subalpino, con 190.000 utenze finali. L’assegnazione consente a Italgas Reti spa di incrementare di 3.000 unità il numero delle utenze servite. Dopo la firma del contratto, le 49 amministrazioni comunali interessate nomineranno i propri rappresentanti nel Comitato di monitoraggio che dovrà coadiuvare la stazione appaltante nella funzione di vigilanza e controllo sulla conduzione del servizio.
I Comuni interessati all’aggiudicazione del servizio sono Alpignano, Balangero, Beinasco, Borgaro Torinese, Bruino, Buttigliera Alta, Cafasse, Cambiano, Caselette, Caselle Torinese, Chieri, Ciriè, Coassolo Torinese, Collegno, Druento, Fiano, Germagnano, Givoletto, Grosso, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Leinì, Mathi, Mappano, Nole, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piossasco, Reano, Robassomero, Rosta, San Francesco al Campo, San Gillio, San Maurizio Canavese, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Venaria Reale, Villanova Canavese, Villarbasse, Villastellone, Vinovo.
Come sottolinea il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, “la procedura di aggiudicazione della gestione dei servizio è stata gestita dalla Centrale unica appalti e contratti, dalla Direzione azioni integrate con gli Enti locali e dalla Direzione risorse idriche e tutela dell’atmosfera della Città Metropolitana. Nell’offerta presentata, Italgas Reti spa ha previsto investimenti per circa 200 milioni di euro finalizzati all’estensione delle reti di distribuzione del metano verso aree non ancora raggiunte dal servizio, al potenziamento e alla digitalizzazione delle infrastrutture esistenti, al miglioramento della qualità e della sicurezza del servizio”.
Gli investimenti previsti nell’offerta di gara genereranno uno stimolo all’economia locale e risparmi per i consumatori che saranno raggiunti dal servizio di distribuzione del gas naturale. Italgas Reti spa ha programmato l’ammodernamento di 180 chilometri di reti e l’installazione di circa 1.000 impianti intermedi di nuova generazione dotati di sistemi di monitoraggio e telecontrollo, la posa di oltre 150 chilometri di nuove condotte per raggiungere aree non ancora servite dalla rete e l’installazione dei contatori di ultima generazione in sostituzione di quelli tradizionali.
Il gestore della rete si è inoltre impegnato a perseguire l’efficientamento energetico di una novantina tra scuole, uffici municipali e biblioteche di proprietà dei Comuni. Secondo Italgas Reti spa l’estensione del servizio nei territori al momento non serviti dalla rete di distribuzione del gas naturale consentirà di ridurre notevolmente nei prossimi 12 anni le emissioni inquinanti degli impianti di riscaldamento.

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Il Conto termico è uno strumento che favorisce la riqualificazione degli edifici pubblici e privati attraverso interventi di incremento dell’efficienza energetica e di produzione di energia termica proveniente da fonti rinnovabili. Oltre alla pubblica amministrazione, a beneficiare del conto termico ci sono imprese e privati: lo stanziamento annuale è pari a 900 milioni di euro, di cui 200 destinati agli interventi pubblici. Di tutto questo si è parlato lunedì 26 febbraio nell’incontro organizzato da Anci e Uncem nella sede della Città metropolitana di Torino di corso Inghilterra. L’iniziativa era patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, ed era promossa con la collaborazione del Gestore dei Servizi Energetici (Gse S.p.A., società per azioni interamente controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze) e con il supporto dell’Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri di Torino.
Il Conto termico rimborsa fino al 65% delle spese. Gli interventi finanziabili sono, ad esempio, il miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio, l’introduzione di sistemi avanzati di controllo e gestione dell’illuminazione e della ventilazione, la sostituzione di infissi e pannelli vetrati di alta qualità e la sostituzione dei sistemi per l’illuminazione.
“Diamo il benvenuto al Conto termico” ha detto nei saluti istituzionali il consigliere delegato ai lavori pubblici e alle infrastrutture “come primo passo per rendere finalmente meno complicato, per le pubbliche amministrazioni, ma anche per aziende e privati, partecipare a procedure complesse”.
Per maggiori informazioni: www.gse.it

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Si parlerà di “Conto termico: le novità per la pubblica amministrazione” nell’incontro organizzato da Anci e Uncem regionali lunedì 26 febbraio alle 11 nella sede della Città metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7.
Il Conto termico è uno strumento che favorisce la riqualificazione degli edifici pubblici e privati attraverso interventi di efficientamento energetico con utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Oltre alla pubblica amministrazione, a beneficiare del conto termico ci sono imprese e privati: lo stanziamento annuale è pari a 900 milioni di euro, di cui 200 destinati agli interventi pubblici.
Nell’incontro verranno affrontate le principali novità in materia, dalla revisione delle dimensioni degli impianti che possono accedere agli interventi di riqualificazione allo snellimento delle procedure di accesso.
L’iniziativa è patrocinata dalla Città metropolitana di Torino ed è promossa con la collaborazione del Gestore dei Servizi Energetici (Gse S.p.A.) e con il supporto dell’Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri di Torino.

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Rispettando una consolidata tradizione, inaugurata dalla Provincia di Torino 13 anni fa, anche quest’anno la Città metropolitana aderisce a M’illumino di meno, la storica campagna radiofonica di sensibilizzazione sul risparmio energetico e la mobilità sostenibile lanciata nel 2005 dalla trasmissione di Radio Due Rai “Caterpillar”.
Sono tre i progetti in materia di risparmio energetico e di utilizzo di energia pulita che vedono protagonista la Città metropolitana.

Bando di gara per l'illuminazione pubblica nell’ambito del progetto 2020Together
E’ stato pubblicato lo scorso 4 gennaio dalla Città metropolitana di Torino il Bando di gara per la selezione di una Energy service company (Esco) per il servizio di riqualificazione energetica e la gestione degli impianti di illuminazione pubblicanei Comuni di Azeglio, Baldissero, Bibiana, Bussoleno, Pecetto Torinese e Rivalta Torinese. Sono interessati dall’intervento 3.075 punti lucein totale per un investimento minimo a base di gara di circa 1,4 milioni di euro.
Il progetto 2020Together, attivato grazie a un finanziamento europeo pari a 487.956 euro nell'ambito del Programma CIP-IEE, ha come finalità la realizzazione di interventi di efficientamento energetico su edifici e punti di illuminazione pubblici dei comuni del territorio della Città Metropolitana di Torino, per un importo minimo di circa 9.500.000 euro, grazie a nuove forme di partnership finanziaria tra amministrazioni pubbliche locali e investitori privati.
La Città metropolitana di Torino è project leader, i partner sono la Regione Piemonte, la Città di Torino e Environment Park.

Appalto 2017 per l’energia elettrica, il 50% da fonti rinnovabili
La fornitura annuale di elettricità per la Regione Piemonte, i suoi enti, le aziende sanitarie, circa 300 Comuni, la Città metropolitana e alcune Province nell’anno 2017 costerà meno e ricomprenderà un’importante percentuale di energia da fonti rinnovabili.
La Società di committenza regionale (Scr) Piemonte ha lavorato in stretto contatto con la Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte: nell’ambito del progetto Ape (Acquisti pubblici ecologici) - attivo già dal 2003 per divulgare e implementare una politica di acquisti sostenibili - e in linea con le Strategie sui cambiamenti climatici della Regione e dell'Unione Europea, in questa procedura è stata inserita una quota del 50% di energia proveniente da fonti rinnovabili con garanzia di origine, fornita allo stesso prezzo dell’energia tradizionale. È una scelta innovativa che comporterà, inoltre, una riduzione delle emissioni di Co2 pari a 150mila tonnellate.
Per inciso si parla di fonti rinnovabili non fossili, ovvero energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas.

Calcolo e riduzione dell’impronta di carbonio delle scuole
Il progetto http://www.climfoot-project.eu/ è finalizzato a supportare l’adozione di politiche pubbliche per ilcalcolo e la riduzione dell’impronta di carbonio delle organizzazioni e la Città metropolitana di Torino vi parteciperà effettuando il calcolo dell’impronta di carbonio di alcune Istituzioni scolastiche di competenza. Le attività prenderanno avvio, grazie ad un gruppo di lavoro intersettoriale che si interfaccerà con le scuole selezionate e le supporterà nel calcolo dell’indicatore e nell’individuazione di azioni che ne consentano la riduzione.

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Riqualificare dal punto di vista energetico gli impianti di illuminazione pubblica nei Comuni di Azeglio, Baldissero, Bibiana, Bussoleno, Pecetto Torinese e Rivalta Torinese. È questo l’obiettivo del bando pubblicato dalla Città metropolitana di Torino, che mira a selezionare una Energy Service Company (Esco) cui assegnare il progetto della riqualificazione e poi la gestione degli impianti di illuminazione.Sono interessati dall’intervento 3.075 punti luce in totale per un investimento complessivo a base di gara di circa due milioni di euro.
Il bando, che comprende anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, è il secondo a essere lanciato nell’ambito del progetto europeo 2020Together (programma Cip-Intelligent Energy for Europe / Mobilizing Local Energy Investments). La scadenza per la presentazione delle offerte è il 5 aprile 2017.
Come già per la  prima gara, dedicata alla riqualificazione energetica di edifici e aggiudicata con successo nel 2016 alla Bosch Energy and Building Solutions Italy srl, la modalità di finanziamento è innovativa. Grazie a una partnership tra amministrazioni pubbliche e investitori  privati, questi ultimi realizzano gli interventi di riqualificazione energetica a proprie spese e vengono remunerati nel corso degli anni in funzione del risparmio energetico effettivamente realizzato. In questo modo il rischio di impresa è a carico del privato e il Comune ha il vantaggio di non anticipare spese di investimento, di questi tempi necessariamente limitate a causa del patto di stabilità.
La gara è gestita dalla Città metropolitana di Torino, che svolge la funzione di stazione appaltante per conto dei Comuni, fornendo il supporto tecnico necessario e aiutando le amministrazioni locali a ottenere le opportune economie di scala.
La Città metropolitana è partner di 2020Together, un progetto il cui capofila è la Regione Piemonte.
Tutte le informazioni e i documenti relativi al Bando sono consultabili sul sito:
http://www.cittametropolitana.torino.it/servizi/appalti/gare.shtml

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Tre milioni di euro per la prima gara di 2020Together

È stato sottoscritto questa mattina nella sede di corso Inghilterra, il contratto tra Città metropolitana di Torino e Bosch Energy and Building Solutions Italy srl, la ditta vincitrice della prima gara del progetto europeo 2020Together, Programma energia intelligente Europa, per la riqualificazione energetica di 18 edifici pubblici, di cui 15 scuole, 1 municipio e 2 palestre.
Il valore complessivo dell’investimento offerto da Bosch per gli interventi sugli edifici ammonta a oltre 2,9 milioni di euro, e garantirà un risparmio energetico medio maggiore del 60% rispetto ai consumi attuali.
La Città metropolitana di Torino, con il supporto degli altri partner, Regione Piemonte, Città di Torino e Environment Park, ha svolto con successo le funzioni di stazione appaltante per conto dei Comuni di Bruino, None, Orbassano, Piossasco e Volvera, aiutando le amministrazioni locali a ottenere importanti economie di scala e la massa critica di investimenti necessaria per ottenere migliori condizioni contrattuali.
Saranno ora direttamente i Comuni a sottoscrivere i contratti con la Energy Service Company (ESCo) aggiudicataria, vale a dire con Bosch, beneficiando da subito in media di un risparmio economico dell’11,53% all’anno, rispetto a quanto speso fino ad oggi per il pagamento delle bollette energetiche. Terminato il periodo di concessione a Bosch, la spesa storica subirà una ulteriore decisa riduzione.
Per quanto riguarda gli interventi proposti, in ben 15 casi verrà, infatti realizzato un intervento strutturale con isolamento termico delle pareti esterne e dei tetti degli edifici; in altri casi sarà effettuata anche la sostituzione degli infissi e l’installazione di impianti fotovoltaici abbinati a pompe di calore, oltre alla revisione di tutte le centrali termiche. Due edifici saranno certificati a energia quasi zero (nearly energy zero building), anticipando l’obiettivo di efficienza energetica previsto dalla normativa per gli edifici pubblici a partire dal 2018.
Ricordiamo che il bando di gara  del progetto 2020Together ha propostoun’innovativa modalità di finanziamento: una partnership tra amministrazioni pubbliche e ESCo nell’ambito della quale queste ultime realizzano degli interventi di riqualificazione energetica a proprie spese che vengono remunerati nel corso degli anni in funzione del risparmio energetico effettivamente realizzato.
Ora, grazie all’individuazione dell’investitore privato le amministrazioni comunali potranno avviare quegli importanti interventi sui loro edifici che diversamente non si sarebbero potuti realizzare a causa della limitata capacità di spesa.
Il progetto, prosegue il suo percorso con l’obiettivo di attivare altre due gare: una sull’illuminazione pubblica (oltre 3.000 punti luce in 6 comuni), e un’altra sempre sugli edifici  (30 edifici in 13 Comuni).

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L’appalto di Scr si aggira sui 40 milioni di euro, di cui il 50% da fonte rinnovabile. Un successo del progetto Acquisti pubblici ecologici coordinato dalla Città metropolitana

Il Consiglio di Amministrazione di SCR Piemonte Spa ha in questi giorni aggiudicato alla Società eporediese NOVA AEG S.p.A. la gara per la fornitura di energia elettrica. La fornitura di elettricità per la Regione Piemonte, i suoi enti, le Aziende sanitarie, circa 300 Comuni, la Città metropolitana e alcune Province piemontesi nell’anno 2017 costerà meno e ricomprenderà un’importante percentuale di energia da fonti rinnovabili.
SCR Piemonte ha lavorato in stretto contatto con Città metropolitana di Torino e ARPA Piemonte: nell’ambito dei progetti SPP Regions e A.P.E. - Acquisti pubblici ecologici, quest’ultimo attivo già dal 2003 per divulgare e implementare una politica di acquisti “sostenibili”, e in linea con le Strategie sui Cambiamenti Climatici della Regione e dell'Unione Europea, in questa procedura è stata inserita una quota del 50% di energia proveniente da fonti rinnovabili con Garanzia di Origine, fornita allo stesso prezzo dell’energia tradizionale. È una scelta innovativa che comporterà, inoltre, una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 150.000 tonnellate.
Per inciso si parla di fonti rinnovabili non fossili, ovvero energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas. Anche per l’anno 2017 è attivabile, su facoltà delle amministrazioni contraenti e a pagamento, una ulteriore quota - Opzione Verde.
Più nel dettaglio, i numeri della gara:
L’importo totale posto a base di gara è di complessivi € 55.313.499,13, suddiviso per tipologia di fornitura (bassa, media e alta tensione) e di utilizzo (illuminazione pubblica e altri usi). Tale importo è stato calcolato a partire dai dati storici dei consumi relativi alle Amministrazioni aderenti alla precedente convenzione 2016, maggiorati di una percentuale del 10% per garantire ad ulteriori soggetti la possibilità di aderire.
Il valore finale totale cui è stato aggiudicato l’appalto è di € 39.300.241,13, con un risparmio – sulla base d’asta - di 16 milioni di euro. Il prezzo medio ponderato (ovvero la media dei prezzi delle singole fasce orarie), ottenuto a seguito di asta elettronica, è di € 40,39/MWh, in luogo dei 48,34/MWh della precedente risultante di gara, con un risparmio effettivo superiore ai 6 milioni di euro a parità di consumi.
Secondo il presidente di SCR Piemonte Luciano Ponzetti: “Si tratta di un passo importante nel panorama nazionale, non solo per il significativo risparmio ottenuto, ma anche e soprattutto per il forte segnale di apertura al mercato ecosostenibile. Il risultato di oggi non rappresenta per la Società un traguardo, ma uno stimolo verso performance sempre più in sintonia con gli standard europei”.
“È un bel risultato, ed è un successo importante del Progetto A.P.E. coordinato dalla Città metropolitana di Torino” commenta il vicesindaco di Torino Metropoli. “Oltre alla riduzione delle emissioni di CO2, i benefici sono anche in termini di minor consumo di energia primaria necessaria alla fase di produzione dell'energia stessa: il risparmio ottenuto è di 540 GWh, e possiamo ben parlare di una maggiore efficienza nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.
Tutta la documentazione di gara e l’ordinativo di fornitura sono disponibili sul sito www.scr.piemonte.it