I NOSTRI COMUNICATI

 

Agricoltura

Agricoltura

Con un convegno sul tema L’allevamento bovino da carne - prospettive di futuro” in programma mercoledì 23 aprile nel salone del Municipio di Cavour, in piazza Sforzini 1, si aprirà la venticinquesima edizione della manifestazione Cavour Carne di Razza Piemontese, dedicata alla pregiata Fassona. La carne di Cavour proviene da una filiera che gli allevatori curano con particolare sapienza, per mantenere la tradizione della Piemontese e per offrire un prodotto che, assunto con moderazione, completa la dieta con i nutrienti necessari. La carne genuina della filiera locale sarà protagonista della Cena della Tradizione con il menù a base di trippa, in programma giovedì 24 aprile, per valorizzare una specialità tipica della cucina tradizionale, che utilizza una parte del bovino a torto considerata meno nobile, trasformata invece in un piatto ricercato e dal sapore unico. Per partecipare alla cena occorre prenotare entro il 18 aprile all’ufficio della Procavour in via Roma 3, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30. Per informazioni si può chiamare il numero telefonico 0121-68194.
Venerdì 25 aprile sarà la giornata clou della manifestazione ma, essendo anche l’80° anniversario della Liberazione, è in programma la commemorazione ufficiale in piazza Sforzini. La solennità civile sarà accompagnata dalla Fiera di Primavera nelle vie e nelle piazze del paese, con il mercato dei produttori agricoli, le macellerie e tutti i negozi aperti. In piazza III Alpini e in piazza Solferino tornerà la Mostra zootecnica regionale, organizzata in collaborazione con l’ARAP, l’Associazione Regionale Allevatori Piemonte, ma ci saranno anche la mostra della meccanizzazione agricola, un’esposizione di trattori d’epoca, una mostra statica di moto d’epoca e la fattoria didattica di Campagna Amica con la Cascina Mombello, a cura di Coldiretti Torino. Alle 11, sotto l’ala del peso in piazza Solferino, l’associazione Amici della Piemontese organizzerà l’evento “Scopriamo La Piemontese nelle sue sfaccettature”, in cui saranno illustrati i mille modi per cucinare e gustare la pregiata carne bovina. Ovviamente i menù dei ristoranti cavouresi saranno incentrati sulle specialità a base di carne di razza bovina piemontese. Sotto l’Ala del Gusto, in piazza Sforzini dalle 11,30 alle 14,30, si potrà consumare un pasto self service completo, con il bollito misto alla piemontese e gli altri piatti tipici, preparati dalla Procavour in collaborazione con i macellai locali.
Il “Pedibus” offrirà l’occasione per conoscere il centro storico di Cavour insieme ai volontari della Procavour, alla scoperta della storia, delle tradizioni e delle curiosità di una cittadina con oltre duemila anni di storia. Alle 10,30, alle 14,30 a alle 15 sarà possibile partecipare alle visite naturalistiche sui sentieri della Rocca di Cavour, a cura dell’associazione “Vivi la Rocca”. Alle 16 in piazza III Alpini, durante la cerimonia di chiusura della manifestazione, saranno conferiti i diplomi di partecipazione agli allevatori e si svolgerà la premiazione del concorso fotografico “Memorial Mario Caffer”, ideato dal Comune di Cavour in collaborazione con Procavour, ARAP e ANABORAPI. Alle 19,30 si potrà partecipare alla Cena della Tagliata, un secondo piatto di carne semplice e gustoso, che si ottiene cuocendola rapidamente e servendola a fette spesse e oblique.
Sul versante culturale, molto interessanti le visite libere o guidate all’Abbazia di Santa Maria, con orario continuato dalle 10 alle 19. La partecipazione alle visite guidate costa 5 euro a persona (minimo 10 partecipanti), con prenotazione obbligatoria entro il 23 aprile. Oltre all'itinerario di visita permanente alla scoperta dei resti dell’antica città romana di Forum Vibii, dell’Abbazia di Santa Maria e delle sue pertinenze, sarà visitabile il percorso espositivo “Pittura su Rocca”, dedicato ai recenti studi sull’arte rupestre. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero telefonico 340-8878058 o scrivere all’indirizzo e-mail abbaziacavour@gmail.comlocandina Cavour carne di razza Piemontese 25 04 2025

Agricoltura

Domenica 13 aprile a Caselette agricoltura, zootecnia e cultura si fonderanno in un interessante mix in occasione della Fiera di San Giorgio. La manifestazione, organizzata dall’amministrazione comunale e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, si aprirà alle 9,30 e proporrà una mostra della meccanizzazione agricola, con l’esposizione di trattori, attrezzature e prodotti del settore primario. I prodotti a km 0 saranno proposti dalle aziende aderenti al circuito “Campagna Amica” della Coldiretti. È anche prevista un’asta di vitelle di razza Pezzata Rossa italiana dall’elevato valore genetico, che è in programma a partire dalle 21 di sabato 12 aprile nel piazzale Sandro Dogliotti. La fiera storica si aprirà alle 10 di domenica 13 aprile nell’area La Piota, dove sarà possibile pranzare tra le 12 e le 14. L’ottava edizione della Mostra Regionale di bovini di razza Pezzata Rossa Italiana inizierà alle 11, con l’organizzazione curata dall’ARA, l’Associazione Regionale Allevatori, che proporrà la sfilata e la valutazione morfologica dei capi in concorso a cura del giudice ufficiale. Le premiazioni dei capi sono in programma nel pomeriggio. Non mancheranno intrattenimenti musicali, giochi per bambini e una dimostrazione di caseificazione. La fiera e la mostra zootecnica si chiuderanno alle 18,30 e in serata i coltivatori di Caselette si ritroveranno per la cena in un ristorante locale, con prenotazione al numero telefonico 338-9656901.
Sul versante culturale, di particolare interesse la possibilità di visitare nel pomeriggio, tra le 14,30 e le 18, la Villa Romana di Caselette e l’area naturalistica di Primavalle. Le visite ai resti delle ville romane di Caselette e Almese si svolgono da aprile ad ottobre, sono gratuite e sono condotte da un archeologo supportato dai volontari dell’associazione ArCA-Arte, Archeologia e cultura ad Almese, con il patrocinio dei Comuni di Almese e Caselette, in collaborazione con Fondazione Magnetto, Finder spa, Univoca, Tesori d’arte e cultura alpina e Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino. Le visite propongono un’immersione nell’archeologia per conoscere la storia e la cultura locali nel contesto della romanità in Valle di Susa. Le ville di Almese e Caselette, risalenti al I secolo dopo Cristo, sono tra i più importanti complessi residenziali extraurbani di epoca romana in Piemonte. Tutte le informazioni per prenotare le visite sono disponibili nel sito Internet www.arcalmese.itlocandina Mostra Regionale Pezzata Rossa Caselette 12-13 04 2025

Agricoltura

La Fiera Agricola Valsangone torna sabato 12 e domenica 13 aprile a Giaveno, in borgata Buffa. L’evento, giunto alla quarta edizione e patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, celebra le tradizioni rurali del territorio ed è un’occasione per scoprire la ricchezza dell’agricoltura, della zootecnia e delle produzioni locali. A Giaveno i visitatori potranno apprezzare un’ampia selezione di eccellenze gastronomiche e artigianali del territorio, l’esposizione di animali da allevamento con le dimostrazioni pratiche, l’esposizione di macchine e attrezzature per l’agricoltura, le rievocazioni delle tradizioni lavorative di un tempo, con dimostrazioni dal vivo, e della transumanza.
Laboratori e seminari offriranno occasioni di approfondimento su tematiche legate all’agricoltura sostenibile, all’innovazione e alle pratiche agricole tradizionali. Torneranno anche gli show cooking con i prodotti tipici locali e la cascina didattica per i bambini, con esperienze interattive e didattiche. Sarà attivo un servizio di ristorazione e bar, per consentire ai visitatori di gustare piatti tipici e ristorarsi in un ambiente accogliente. L’ingresso alla fiera è gratuito e aperto a tutti, dai professionisti del settore agli appassionati, alle famiglie che vogliono scoprire e vivere le tradizioni rurali.
Per
ulteriori informazioni si può scrivere a info@fieraagricolavalsangone.it, chiamare il numero telefonico 389-5315270 o consultare il sito Internet www.fieraagricolavalsangone.itmanifesto fiera agricola 2025

Agricoltura

Sabato 5 e domenica 6 aprile torna a Carmagnola Ortoflora & Natura, una tra le rassegne più importanti in Piemonte nei settori florovivaistico e orticolo, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. In grandi aree verdi e in altri spazi del centro città, i visitatori potranno passeggiare e ammirare gli stand di espositori provenienti da tutto il Piemonte, dalla Lombardia e dalla Sicilia. Ad accompagnare la rassegna saranno la tradizionale degustazione del ravanin, del porro e di altre eccellenze del territorio, il lancio del contest “Peperone Urbano”, laboratori e intrattenimenti vari, rievocazioni storiche, giochi di una volta, spettacoli di giocoleria e circo contemporaneo, bande musicali itineranti, gli animali dell’associazione Natural Farm, il luna park e una mostra dell’artista Cristiano Scano. A Carmagnola i visitatori troveranno anche il mercato degli hobbisti, l’esposizione di trattori d’epoca, il mercato ambulante domenicale e gli stand informativi del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e dell’Ecomuseo della cultura e della lavorazione della Canapa. A Carmagnola si celebrerà proprio nei giorni di Ortoflora & Natura il 120° anniversario del sentiero risalente al 1905, che è l’ultimo percorso tradizionale di lavorazione della canapa ancora presente in un territorio che un tempo era fortemente vocato alla coltivazione della Cannabis sativa.
L’allestimento floreale delle aree della manifestazione, curato dai migliori florovivaisti locali, sarà ispirato al tema “Il libro”, scelto per valorizzare la candidatura di Carmagnola a Capitale Italiana del Libro 2026.

RAVANIN, PORRO E ALTRE PROPOSTE GASTRONOMICHE


Ravanin e porro, dall’orto al pinzimonio” è l’ormai tradizionale iniziativa dedicata a due prodotti simbolo della zona: il primaverile ravanello e l’autunnale porro. Gli studenti della sezione di Agraria dell’istituto Baldessano-Roccati presenteranno studi e laboratori didattici sui due prodotti che, raccolti direttamente dall’orto della Cascina Vigna, saranno serviti in pinzimonio o in insalata dai volontari della Pro Loco. La Pro Loco proporrà inoltre una degustazione con Toma Piemontese e marmellata di porro. Un’area dedicata alle eccellenze enogastronomiche del territorio sarà allestita dalla Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero”. Numerose attività di ristorazione carmagnolesi proporranno menù a tema.

IL CONTEST “PEPERONE URBANO”

In avvicinamento alla Fiera Nazionale del Peperone, in programma dal 29 agosto al 7 settembre, ad Ortoflora & Natura verrà lanciata la quarta edizione del contest “Peperone Urbano”, a cura del Consorzio del Peperone di Carmagnola e dell’Ufficio Agricoltura del Comune. È una simpatica e giocosa sfida nella coltivazione biologica del peperone tra i produttori del Consorzio e chiunque voglia cimentarsi nel far crescere l’ortaggio simbolo della città nei propri balconi e giardini. Le piantine di peperone verranno consegnate a scuole ed associazioni cittadine, mentre le altre persone che vorranno partecipare al concorso potranno prenotarle. Le piante coltivate verranno valutate e premiate domenica 31 agosto, durante il tradizionale Concorso del Peperone nel contesto della 76ª Fiera Nazionale.

SPETTACOLI, ANIMAZIONI E INTRATTENIMENTI

La storia e le tradizioni agricole di Carmagnola prenderanno vita con “C’era una volta…”, una suggestiva rievocazione storica dedicata alla filiera agricola e alle antiche tecniche di semina di piante da orto e da giardino, raccontate attraverso l’uso di macchinari d’epoca e la partecipazione di figuranti in costume. Gli appuntamenti sono per sabato 5 aprile alle 15 e domenica 6 aprile alle 10 e alle 15. Domenica dalle 10 alle 19 il cortile del Municipio ospiterà l’area dedicata ai giochi di una volta e nel pomeriggio dalle 14,30 alle 18 ci sarà anche “A scuola di circo”, con due laboratori tenuti dalla scuola Chapitombolo e lo spettacolo “L’antagonista” a cura della compagnia ArteMakia di Milo Scotton, in cui due acrobati giocolieri si sfidano in numeri di alto virtuosismo. Ad accompagnare i visitatori tra i viali e le piazze della manifestazione nella giornata di domenica 6 aprile ci sarà La Banda Allegra, con il suo repertorio di brani popolari e grandi successi della musica italiana.

I LABORATORI E GLI ANIMALI DI NATURAL FARM

Il giardino del castello ospiterà i laboratori didattici per bambini e famiglie, dedicati al mondo della natura e degli animali. In entrambe le giornate dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 gli studenti dell’Istituto Professionale e Tecnico Agrario di Carmagnola condurranno il laboratorio “Agricoltura smart: quando l’informatica incontra l’agricoltura”. Ci sarà anche uno spazio dedicato all’associazione Natural Farm, con laboratori di conoscenza e avvicinamento ad alcuni animali della fattoria.OrtofloraNatura 2025 manifesto

Agricoltura

Villareggia si appresta ad accogliere turisti e buongustai per l’ottava edizione della Sagra del Brut & Brut, manifestazione dedicata al tipico insaccato locale in programma domenica 30 marzo con il patrocinio della Città metropolitana di Torino. L’evento unisce enogastronomia, cultura e turismo esperienziale ed è reso più interessante dalla disponibilità di un bus navetta gratuito da Torino a Villareggia, istituito dallaCittà metropolitana nell'ambito del PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile.
La giornata inizierà con la partenza del Brut Express alle 9,15 dalla stazione di Torino Porta Susa. Il ritrovo è fissato per le 9 in corso Bolzano allo stallo 14 dei bus Bellando Tours. L’arrivo a Villareggia è previsto per le 10. I partecipanti saranno accolti con uncaffè di benvenuto offerto dalla Pro Loco in piazza Guido Vallero. Dalle 10,30 in avanti sarà possibile partecipare a visite guidate a piedi nel centro storico e al ricetto medievale, mentre alle 11,30 partirà un'escursione in fuoristrada 4x4 verso il punto panoramico con la panchina gigante. A mezzogiorno, i visitatori potranno assistere alla preparazione del Brut, l'insaccato tipico inserito nell'Arca del Gusto di Slow Food. Il Brut è una specialità frutto di una tradizione antica. I maiali da cui si ricava la carne per confezionarlo vengono alimentati in modo tradizionale con mais e crusca. Dal grasso del maiale si ottengono le brise o ciccioli, che vengono poi mescolate con pasta di salame, sangue, testa di maiale bollita e una modesta quantità di spezie. Il misto viene messo a cuocere a fuoco lento per pochi minuti. L’impasto caldo viene insaccato a mano in un budello di cavallo. Dopo una breve stagionatura di ventiquattro ore il Brut può essere gustato come antipasto o come merenda, accompagnato da una fetta di pane e da un bicchiere di vino rosso.
Il pranzo per i partecipanti all’escursione con il bus navetta da Torino è previsto per le 13 al ristorante La Rocca, con un menù a base di piatti tipici piemontesi. Il pomeriggio trascorrerà tra escursioni, poesia e degustazioni. Una camminata sulla collina di circa 7 km sarà organizzata dal gruppo Andumaapé. La presentazione del libro di poesie "Mie cose preziose" di Franca Donà è prevista in piazza Unità d'Italia o, in caso di maltempo, all'oratorio. La performance teatrale "Racconti Brut" con i bambini della scuola primaria è in programma alle 15. Le degustazioni di salumi e formaggi gratuite su prenotazione saranno a cura di ONAS e ONAF e saranno ospitate nella sala consiliare del Comune. Una mostra di pittura di Elena Ghirardelli sarà allestita nella chiesa di Santa Marta, mentre il mercatino enogastronomico sarà in piazza Unità d’Italia. Nel pomeriggio alle 16,30 gli appassionati di enologia potranno visitare le cantine dei Fratelli Leggero, produttori di Erbaluce e altri vini canavesani DOCG e DOC, con la possibilità di una degustazione guidata di tre etichette di pregio, a pagamento e su prenotazione. La giornata sarà allietata dallamusica di strada del gruppo "Mi e i me amis", dal dj Lucio e da diverse attrazioni per i bambini. Il rientro del Brut Express a Torino è previsto alle 18, con arrivo a Torino Porta Susa entro le 19. La partecipazione all'intera giornata ha un costo di 25 euro a persona, comprensivo di trasporto, accompagnamento, pranzo, visite guidate e dimostrazione della lavorazione del Brut. Le degustazioni ONAS e ONAF sono gratuite, mentre la degustazione in cantina è facoltativa e a pagamento. Le prenotazioni sono obbligatorie entro venerdì 28 marzo, scrivendo a prolocovillareggiaaps@gmail.com o contattando il numero telefonico338-1709706.locandina Sagra del Brut 2025

Agricoltura

Una sessantina di anni fa, a Cumiana, Giovanni Felizia fondava la sua azienda agricola, proponendo da subito la vendita diretta dei prodotti. Oggi Cascina Felizia è gestita dalla figlia di Giovanni, Tiziana, e dal marito, Roberto Pons, che hanno puntato sull’allevamento ovicolo, in soccida con uno dei marchi leader in Italia.
Cascina Felizia, a cui è dedicata la nuova puntata della rubrica “Storie metropolitane” curata dalla Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino, è però molto più che un allevamento a terra con 40.000 polli distribuiti in quattro grandi capannoni. Innanzitutto è stata una delle prime aziende agricole italiane ad aver avviato una coltivazione di paulownie per favorire l'abbattimento dell’anidride carbonica. L’impianto fotovoltaico sui tetti dei capannoni produce energia elettrica per il fabbisogno aziendale e l’eccesso viene ceduto alla rete. Le deiezioni dei polli vengono inviate ad un biodigestore, anche in questo caso per la produzione di energia. Superate le conseguenze di un grave incendio scoppiato nel maggio del 2017, Tiziana Felizia e Roberto Pons hanno ricostruito quanto distrutto dal fuoco e puntato decisamente sull’innovazione tecnologica, sul risparmio energetico e sul benessere animale.
L’aspetto più interessante ai fini del reportage di “Storie metropolitane” sono le attività collaterali, come la fattoria didattica e le iniziative che fanno dell’azienda un polo di innovazione sociale e ambientale. Nel reportage Roberto Pons ci ha raccontato le idee messe in campo per la promozione dell’apicoltura e del benessere degli insetti impollinatori come le api e le farfalle: “Abbiamo dedicato una porzione del parco intorno alla cascina alla floricoltura di base e alla frutticoltura, perché gli insetti impollinatori hanno necessità di disporre per diversi mesi all’anno di moltissimi fiori da cui ricavare il loro nutrimento. Piantare i fiori e alberi per nutrire gli impollinatori significa dare una mano a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema locale”.
Questi progetti e l’ambizione di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente Roberto Pons li racconta periodicamente ai bambini delle scuole che visitano la sua azienda. Le domande che gli alunni pongono a Roberto sono molte, così come lo stupore nell’apprendere dal vivo nozioni, situazioni e curiosità che certamente a scuola e a casa troverebbero solo nei libri. Cascina Felizia è inoltre impegnata in un’iniziativa annuale, che propone nel mese di settembre un concerto il cui ricavato va a vantaggio dei bambini ricoverati nell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Per vedere il reportage nel canale YouTube della Città metropolitana di Torino basta accedere al linkhttps://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=H1xxoxhUEMgStorie Metropolitane Cascina Felizia 12 03 2025

Agricoltura

Nel fine settimana a San Secondo di Pinerolo torna con alcune novità la tradizionale Fiera di San Giuseppe, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e nota agli appassionati di giardinaggio per la presenza di qualificate aziende del settore florovivaistico. Gli eventi in programma sono iniziati giovedì 13 marzo con l’inaugurazione del murale realizzato nella scuola primaria Tonello dall’artista prarostinese Fabio Petani, che ha coinvolto gli allievi nel progetto “Dalla Street-Art alla School-Art”. Sabato 15 alle 15 nella sala consiliare del Municipio si inaugura invece una mostra di radio d’epoca raccolte dal compianto collezionista Ambrogio Ferrero. Contemporaneamente, nell’atrio del Comune si apre un’esposizione di attrezzi per la lavorazione della farina, provenienti dall’ex Molino Bima. Alle 17 nella sala consiliare la sansecondese Carla Andrion presenta il suo libro “Biscotto - L’altra parte di me”.
Il richiamo maggiore di domenica 16 marzo è costituito come detto dalla XXIII Rassegna florovivaistica promossa dal Comune, accompagnata dai mercatini creativi e dalle bancarelle di prodotti artigianali, a cura della Pro Loco. Sul versante enogastronomico in piazza XVII Febbraio si possono gustare le frittelle di mele proposte dall’associazione “Friggi Friggi” di Bibiana. Il menù della fiera è proposto nei locali del centro e agli impianti sportivi di via Godino Delio, dove i più allenati si danno invece appuntamento alle 9 per la podistica competitiva e non competitiva Sanse Run, il cui ricavato andrà all’associazione “Fuoco Rosa” di Bricherasio. I sedentari possono invece apprezzare i giochi da tavolo allestiti sotto l’ala di piazza Tonello, a cura dell’associazione “Dice& Swords” (dalle 9). Al centro polivalente di via Roma domenica 16 tutto il giorno e lunedì 17 marzo in mattinata è visitabile la mostra “Unitre manualmente”, con i manufatti realizzati durante i corsi di pittura su ceramica, decoupage, cucito creativo, maglia, patchwork e ricamo. Sempre domenica 16, alle 9,30 nella sala consiliare del Municipio, Valerio Gentile presenta il libro “Il tecnico di Gustavo Rol”, racconto intimo e inedito della conoscenza che da diciannovenne fece con il sensitivo torinese. Lunedì 17 la Fiera di San Giuseppe è allestita nelle vie e nelle piazze di San Secondo fino alle 13.locandina Fiera San Giuseppe San Secondo di Pinerolo 2025

Agricoltura

In Italia è stato istituito da alcuni anni il Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali, nel quale sono stati recentemente iscritti i paesaggi terrazzati viticoli alla falde del Mombarone, nell’Anfiteatro Morenico di Ivrea e nei territori dei Comuni di Carema, Settimo Vittone, Nomaglio e Borgofranco d’Ivrea. Sull’importanza del riconoscimento si confronteranno venerdì 14 marzo gli esperti di paesaggio rurale, nel corso di un convegno promosso dal Centro studi per lo sviluppo rurale della Collina dell'Università di Torino, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio. L’appuntamento è a partire dalle 9,45 nella sala panoramica della sede di corso Inghilterra della Città metropolitana. La candidatura all’iscrizione nel Registro nazionale era stata voluta e perseguita dall'Unione Montana Mombaronee la Città metropolitana aveva sostenuto l'iniziativa affidando all’esperto Enrico Pomatto l’incarico per uno studio preliminare, finanziato con le risorse del progetto Alcotra “Strada dei Vigneti Alpini”. Il report dell'incarico è consultabile nel sito Internet della Città metropolitana al link bit.ly/4kghDZW

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA DI STUDIO

La giornata di studio del 14 marzo è organizzata dalla Città metropolitana di Torino, dall’Unione Montana Mombarone, dai Comuni di Borgofranco di Ivrea, Carema, Nomaglio e Settimo Vittone, dal Centro Studi per lo Sviluppo Rurale della Collina e dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. A introdurre i lavori sarà Enrico Pomatto, responsabile e coordinatore della candidatura al Registro Nazionale.
A seguire sono previsti i saluti istituzionali e le riflessioni introduttive dei rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Forestee della Regione Piemonte, della Consigliera metropolitana delegata alle attività produttive, allo sviluppo economico e al turismo Sonia Cambursano, del Presidente dell’Unione Montana Mombarone e sindaco di Settimo Vittone, Ivo Peretto, dei Sindaci di Nomaglio, Carema, e Borgofranco d’Ivrea, Ellade Giacinta Peller, Fabio Peretto e Fausto Francisca, della Prorettrice dell’Università di Torino, Giulia Anastasia Carluccio, del direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, Andrea Schubert, della professoressa Claudia Cassatella, docente al Politecnico di Torino.
La prima sessione è dedicata al tema “Il riconoscimento del valore del paesaggio del Mombarone nel contesto delle prospettive e delle esperienze virtuose nazionali ed internazionali per la valorizzazione dei paesaggi rurali storici”. Le relazioni in programma riguarderanno l’iter di candidatura dei Paesaggi Terrazzati Viticoli e Agricoli del Mombarone al Registro nazionale dei paesaggi rurali storici, l’indagine conoscitiva del patrimonio viticolo ed enologico del Mombarone, i sistemi innovativi di monitoraggio ambientale utilizzati per fornire un supporto scientifico alla candidatura nell’ambito del progetto nazionale iXem Wine, il Registro nazionale come occasione per promuovere un modello di agricoltura che va oltre la produzione di cibo, la valorizzazione tramite le mappe dei paesaggi rurali storici e la messa a punto di buone pratiche per la biodiversità in vigneto, i vigneti storici ed eroici inseriti a livello normativo nel Testo Unico della Vite e del Vino e infine alcuni casi studio virtuosi a livello internazionale.
La sessione pomeridiana sarà dedicata alla valorizzazione del sistema agricolo del Mombarone nella prospettiva del programma Globally Important Agricultural Heritage Systems della FAO, a cui da 7 anni aderisce il sistema agricolo dei Vigneti Tradizionali del Soave. “Quali azioni intraprendere per la conservazione dinamica del sistema agricolo del Mombarone” è il tema della tavola rotonda conclusiva.locandina convegno paesaggi vitati Mombarone 14-03 2025

Agricoltura

Sabato 8 e domenica 9 marzo a Carmagnola ritorna il consueto appuntamento con la Fiera di Primavera, giunta alla 561a edizione, organizzata dal Comune e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. La Fiera coniuga spazi dedicati all’agricoltura, alle macchine agricole, ai prodotti del territorio e all’allevamento e quest’anno è preceduta dall’evento speciale “Il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese presenta la 561a Fiera Primaverile”, in programma venerdì 7 marzo dalle 17,30 alle 19,30 ad ingresso libero nel salone fieristico di viale Garibaldi 27-29. L’incontro sarà condotto da Simona Riccio, digital strategist della filiera agroalimentare: sarà un’occasione per conoscere da vicino il lavoro e le tradizioni di casari, produttori agricoli e macellai del territorio, che racconteranno le loro esperienze legate alla trasformazione di prodotti come miele, peperoni, pasta, vino e birra, con un focus particolare su latte e carne. Gli studenti della sezione di Agraria dell’Istituto Baldessano-Roccati, dell’Istituto Alberghiero Norberto Bobbio di Carignano e dell’AgenForm-Formazione e specializzazione nel settore della trasformazione della carne e del latte di Moretta offriranno il loro contributo pratico e didattico. Al termine verrà offerta una degustazione gratuita.
Seguendo lo schema consolidato delle precedenti edizioni, il cuore della fiera sarà piazza Italia, sede del foro boario, dove si terranno le mostre zootecniche provinciali della razza bovina Piemontese e Frisona Italiana, giunte alla 44ª edizione. L'ARA-Associazione Regionale Allevatori Piemonte curerà l’organizzazione in collaborazione con leassociazioni degli allevatori delle due razze, offrendo un punto di riferimento per gli operatori del settore zootecnico, i quali esporranno i migliori capi bovini allevati nel territorio della Città metropolitana di Torino e iscritti agli albi genealogici dell’ARA. I capi arriveranno sin dalle 14 di venerdì 7 marzo.
La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Piemontese prevede per sabato 8 a partire dalle 14,30 la valutazione dei soggetti esposti, mentre domenica 9 alle 11,30 inizierà la valutazione finale. La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Frisona Italiana prevede per sabato 8 marzo a partire dalle 17 il concorso Junior Show riservato ai giovani allevatori. Domenica 9 marzo alle 9,30 inizierà la valutazione dei soggetti giovani, a cui seguirà, alle 14,30, quella dei soggetti adulti. Le premiazioni e i saluti istituzionali sono in programma alle 17,30.
Le vie e le piazze attorno al Foro Boario si trasformeranno in un grande spazio espositivo, accogliendo il meglio della produzione di macchine e attrezzature agricole provenienti da tutto il Nord Italia. Durante le due giornate di Fiera, in collaborazione con la SOMS, la Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero”, le rotonde di viale Garibaldi nei pressi del Foro Boario e lo spazio esterno del salone fieristico di fronte al mercato del bestiame ospiteranno il Mercato dei produttori agricoli e degli artigiani del cibo, con degustazioni di prodotti tipici. Nei giardini del castello, gli artigiani aderenti alla SOMS esporranno le loro creazioni in una mostra mercato dedicata all’ingegno e alla tradizione artigiana. Domenica 9 marzo i visitatori troveranno anche la Fattoria in Città nei giardini del castello sul prolungamento di via Silvio Pellico, con conigli, esemplari avicoli ornamentali e altri animali di piccola taglia. Nel mercato fieristico nel centro cittadino esporranno le loro merci oltre 200 ambulanti e ci sarà anche il Mercantico, con articoli di antiquariato, l’oggettistica e l’hobbismo in piazza IV Martiri e in corso Matteotti.
Per ulteriori dettagli si può consultare il portale Internet www.comune.carmagnola.to.itFiera-Primavera-Carmagnola-2019-1

Agricoltura

Nelle vallate del Pinerolese, in Valle di Susa e nell’Alto Canavese c’è un patrimonio ambientale, paesaggistico e rurale che merita di essere difeso e trasmesso alle future generazioni, perché è la testimonianza di un’antica sapienza nella coltivazione di vigneti e di vitigni che vengono definiti come eroici.
La Città metropolitana di Torino ha promosso e sostenuto uno studio i cui risultati sono stati sintetizzati nella Guida transfrontaliera per la conservazione e il recupero dei paesaggi viticoli alpini, curata dalla docente del Politecnico Claudia Cassatella.
Della guida si parla da sabato 1 a lunedì 3 marzo anche al Salone del Vino, organizzato alle OGR da Klug aps e patrocinato e sostenuto dalla Città metropolitana di Torino. L’ambizione degli organizzatori è quella di raccontare il patrimonio vitivinicolo del Piemonte in ogni sua sfaccettatura, coinvolgendo tutti i territori del vino, approfondendone tipicità e unicità, analizzando i nuovi trend e le sfide del futuro.
La Città metropolitana di Torino ha scelto di essere presente alle OGR con un desk dedicato al lavoro scientifico curato dalla professoressa Cassatella e commissionato nell’ambito del progetto europeo Interreg Alcotra “Strada dei Vigneti Alpini”. Scansionando il QRCode riprodotto nella parete alle spalle del desk della Città metropolitana è possibile accedere alla sezione del sito Internet dell’Ente dedicata all’interessante studio scientifico sul valore paesaggistico e naturalistico della vitivinicoltura “eroica” delle Alpi Occidentali. Il link è http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2025/salone_del_vino/
La ricerca analizza le caratteristiche paesistiche impresse al territorio dall’attività vitivinicola, con l’attenzione rivolta all’evoluzione secolare delle coltivazioni e all’impatto che hanno avuto sull’aspetto dei territori alpini. Sono interessanti sia le tecniche di coltivazione che quelle utilizzate per difendere i terreni scoscesi dall’erosione, tant’è che i muretti a secco sono inseriti nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale riconosciuto dell’UNESCO.

LE AZIONI PROPOSTE

La guida curata dalla professoressa Cassatella identifica alcuni indirizzi che le amministrazioni pubbliche dovrebbero seguire per tutelare i paesaggi vitati alpini, che devono essere innanzitutto preservati dall’abbandono e dalla frammentazione, incentivandone il recupero. Una serie di campagne conoscitive e mappature sono inoltre indispensabili per individuare i fattori strutturanti del paesaggio viticolo tradizionale. Non è un caso quindi se gli indirizzi che la guida ha previsto per le amministrazioni pubbliche sono stati recepiti nel PTGM, il Piano Territoriale Generale di cui la Città metropolitana di Torino si è dotata negli anni scorsi.
Occorre preservare le aree vitate dalle trasformazioni d’uso del suolo e dalla diminuzione della biodiversità, adattarle ai cambiamenti climatici, mantenere la riconoscibilità dei borghi storici, recuperare le costruzioni connesse con la viticoltura (i tradizionali “ciabòt”), valorizzare la qualità scenica dei paesaggi viticoli, mitigare le interferenze visive da parte di nuove costruzioni ad uso civile o produttivo non coerenti con il paesaggio tradizionale, ma anche da parte di strade, elettrodotti, muri di contenimento, recinzioni, segnaletica stradale e cartellonistica pubblicitaria. I privati devono essere accompagnati nel recupero e nella gestione degli appezzamenti vitati abbandonati, nell’impianto di nuovi vigneti e nel rinnovo di quelli in abbandono, nella riqualificazione e gestione di edifici storici e indispensabili come le cantine e i tradizionali capanni per il ricovero degli attrezzi. I muri e i muretti presenti nelle vigne, la biodiversità vegetale intorno e nelle vigne sono elementi da tutelare e valorizzare, anche perché influiscono sulla qualità dell’ecosistema del vigneto.
La guida non è un libro dei sogni, perché si chiude passando in rassegna progetti già realizzati con successo nei territori della Città metropolitana di Torino, della Valle d’Aosta e del Dipartimento francese della Savoia. Si tratta di progetti-pilota che, sull’esempio del recupero della casaforte Gran Masun a Carema e dei “ciabòt” lungo il Sentiero del Ramìe a Pomaretto, dimostrano che un’economia rurale e turistica può scaturire dal recupero dell’antica sapienza vitivinicola alpina.
Siamo in una prospettiva di sviluppo rurale e sociale delle comunità alpine, ma anche di messa in sicurezza e manutenzione del territorio. - sottolinea la professoressa Cassatella - I territori vitati alpini sono interessanti per un turismo che cerca un’esperienza non di massa. La prospettiva produttiva è interessante anche in considerazione del cambiamento climatico a cui andiamo incontro: già oggi si stanno spostando più in alto alcuni areali di coltivazione di determinati vigneti”. L’elemento che fa ben sperare per il futuro è il fatto che vi siano nuove aziende condotte da giovani imprenditori e che nei tavoli di concertazione istituiti nelle quattro aree vitivinicole della Città metropolitana di Torino è emerso un interesse ad avviare nuovi progetti aziendali.
È possibile approfondire il lavoro portato avanti nell’ambito del progetto della Strada dei Vigneti Alpini accedendo nel sito Internet della Città metropolitana al link http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/strada-vigneti-alpini/attivita-risultati/wp-31
La video intervista alla professoressa Cassatella è invece pubblicata nel canale YouTube della Città metropolitana di Torino al link https://youtu.be/TX0ufqa673U

DIECI ANNI DI PROGETTI EUROPEI A SOSTEGNO DELLA VITICOLTURA ALPINA

Il progetto della Strada dei Vigneti Alpini e la Guida transfrontaliera per la conservazione e il recupero dei paesaggi viticoli alpini rientrano in un filone di studi e azioni iniziati con Vin'Alp, il primo progetto realizzato dall’allora Provincia di Torino (e concluso nel 2013) per la valorizzazione della viticoltura alpina e dei vitigni tradizionalmente coltivati nei territori montani. L’obiettivo era la caratterizzazione dei “terroirs”, la conoscenza e la conservazione del patrimonio genetico, in un momento storico in cui la viticoltura italiana stava rivolgendo crescente attenzione ai vitigni minori. Il territorio montano e pedemontano torinese è storicamente ricco di biodiversità, conservata nei tradizionali vigneti plurivarietali. L’impegno della Provincia era rivolto alla caratterizzazione delle peculiarità enologiche distintive di queste uve. La valutazione della loro potenzialità enologica era stata sondata anche grazie al lavoro dell’Università di Torino, che aveva indagato le attitudini per la produzione di vini speciali di alcuni vitigni montani.
Il successivo progetto della Strada dei Vigneti Alpini, condotto tra il 2017 e il 2021, aveva tra i suoi obiettivi il rafforzamento dell'identità dei territori vitati alpini, la qualificazione e la promozione del patrimonio paesaggistico, culturale e di biodiversità, l’impulso all'economia turistica facendo leva sulle produzioni di vini locali e sulle peculiarità del territorio. Una specifica linea di azione del progetto ha indagato l’evoluzione e la caratterizzazione degli areali paesaggistici vitati del Canavese, Pinerolese e Valle di Susa e ha identificato le criticità e le esigenze di protezione. Gli obiettivi concreti del lavoro erano l’individuazione di indirizzi e strategie per la pianificazione urbanistico-territoriale della Città metropolitana e la valutazione dell'opportunità di una certificazione del paesaggio vitato.
In accordo con l’Unione Montana del Mombarone, per valorizzare le specificità paesaggistiche di quel territorio e predisporre la scheda di segnalazione per la candidatura nel Registro nazionale del paesaggio rurale storico, era stata effettuata una valutazione della rilevanza, dello stato di conservazione e della vulnerabilità del paesaggio storico nei territori agricoli dei Comuni di Carema, Settimo Vittone, Nomaglio e Borgofranco di Ivrea, delle tradizionali pratiche colturali e delle relazioni con gli strumenti di pianificazione territoriale e di sviluppo rurale, che ha consentito un rilevamento territoriale e fotografico e l’individuazione degli elementi di significatività del paesaggio, della loro integrità, conservazione e vulnerabilità e delle pratiche tradizionali legate alle colture agricole.
L’ultimo progetto tematico è stato il Tour della Strada dei Vigneti Alpini, realizzato nel 2022 e 2023, con lo scopo di elaborare prodotti turistici sostenibili per la fruizione dei territori vitati in percorsi escursionistici o ciclo-escursionistici, con il coinvolgimento degli attori economici delle singole zone.5