Finanza locale
“Direzione accrual: scenari e criticità” è il titolo del convegno che si terrà giovedì 27 marzo dalle 9 alle 13 nell’auditorium della Città metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7.Il termine accrual, o contabilità economico-patrimoniale, si riferisce al principio contabile che registra le transazioni economiche nel momento in cui si verificano, indipendentemente da quando avvengono le relative transazioni finanziarie.
La Riforma 1.15 del PNRR prevede l'adozione del sistema unico di contabilità economico-patrimoniale accrual per tutte le amministrazioni pubbliche entro il 2026.
Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco della Città metropolitana Jacopo Suppo, della consigliera delegata al bilancio Caterina Greco e del presidente di Anci Piemonte Davide Gilardino, introdurrà i lavori il segretario generale dell’Ente di area vasta Giuseppe Formichella. Quindi, sarà la volta di cinque interventi, coordinati da Elena Brunetto, vicepresidente Ardel per il Nord/Ovest, con cui si proverà a chiarire la materia indicata nel titolo del seminario:
-“Il Quadro Normativo e la sua evoluzione”, di Sonia Caffù, dirigente Igepa presso la Ragioneria Generale dello Stato - Ministero dell’Economia e delle finanze;
-“L’impatto sugli Enti locali”, di Marco Castellani, presidente Ancrel;
-“L’armonizzazione dei sistemi contabili e le ‘nuove’ regole della contabilità accrual”, di Davide Di Russo, commercialista e revisore legale, coordinatore scientifico Osservatorio “Enti pubblici e società partecipate” CNDCEC, componente Commissioni Mef-Stadard Setter Board – Arconet;
-“Dalla contabilità finanziaria alla contabilità accrual”, di Matteo Barbero, dirigente della Città metropolitana di Torino;
-“L’evoluzione delle piattaforme software verso l’accrual”, di Marco Perotto e Antonino Cicala, Csi Piemonte.
Prima delle conclusioni, a cura di Magda Zanoni, esperta di Ali Piemonte, ci sarà spazio per il question time.
Il convegno, organizzato dalla Città metropolitana di Torino, si avvale del patrocinio di Anci Piemonte, Ali Piemonte, Ardel e Csi Piemonte.
Per iscrizioni: www.ardel.it/ardelit/eventi/torino_2025_03_27
Per informazioni: gestione.eventi@cittametropolitana.torino.it

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Con l’approvazione del bilancio consuntivo 2020 da parte del Consiglio metropolitano nell'ultima seduta, atto illustrato dal vicesindaco metropolitano Marco Marocco, si è concluso per la Città metropolitana di Torino un esercizio profondamente caratterizzato - come per tutti gli Enti locali - da forti ristrettezze economiche rese più pesanti dalla pandemia.Da segnalare però positivamente che i conti di corso Inghilterra registrano un tesoretto di cassa, in gergo tecnico definito avanzo di bilancio così ripartito: un avanzo accantonato di 90 milioni e 180.357euro, un avanzo vincolato di poco superiore ai 114 milioni di euro, un avanzo destinato di 3 milioni e 853.761 euro infine l'avanzo libero di 42 milioni e 394.229 euro.
Un’iniezione di liquidità da mettere in circolo attraverso una variazione di bilancio entro luglio che tornerebbe utile per far partire molti progetti in cantiere, dalle scuole alla viabilità e alla tutela del territorio e dell’ambiente nell'ottica di una Città metropolitana che possa tornare ad incidere positivamente sul territorio torinese, dopo anni caratterizzati prevalentemente da misure di austerity.
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La gestione del patrimonio immobiliare, un tema sempre più determinante per i Comuni e per tutti gli enti pubblici che vivono una situazione di forte difficoltà finanziaria, necessita di approcci innovativi: fra questi una è la “gestione attiva del patrimonio”, vista non solo come strumento di risanamento dei bilanci ma come motore di sviluppo locale.Giovedì
Il seminario nasce come primo approfondimento, nella logica di sostegno e sviluppo della aree omogenee della Città metropolitana e dei Comuni che ne fanno parte, di una mozione approvata a maggio dal Consiglio metropolitano e promossa dal consigliere Andrea Tronzano.
Al seminario prenderanno parte il sindaco Piero Fassino, il presidente della Fondazione Patrimonio comune dell’Anci Alessandro Cattaneo, i consiglieri metropolitani Roberto Montà e Andrea Tronzano.
Il dibattito, moderato dal consigliere Vincenzo Barrea, prevede interventi di:
Michele Lorusso, direttore Fondazione Patrimonio Comune Anci.
Elisabetta Spitz, amministratore delegato di Invimit del Ministero dell’economia e delle finanze.
Emanuela Recchi, vicepresidente Assoimmobiliare.
Alessandro Cherio, vicepresidente Anci e presidente Collegio Costruttori Edili
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La Città Metropolitana di Torino ha rinegoziato i prestiti concessi all'Ente dalla Cassa Depositi e Prestiti (in precedenza stipulati con la Provincia di Torino che ha cessato di esistere il 31 dicembre del 2014). L'operazione è stata approvata nella mattinata di giovedi 21 maggio durante una seduta straordinaria del Consiglio metropolitano.L'Ente, come ha illustrato nel dettaglio il Consigliere delegato al Bilancio e Patrimonio Mauro Carena, ha dunque aderito ad una proposta di rinegoziazione dei prestiti in riferimento ad una Circolare della stessa Cassa risalente allo scorso 15 aprile.
La valutazione sulla convenienza economica della manovra è stata effettuata dalla Società Finance Active Italia srl, affidataria del servizio di "advisor".
Il Consiglio ha approvato una delle ipotesi proposta in Aula, ovvero l'allungamento alla scadenza massima del debito fino al 2044.
I risparmi della rata annuale per il 2015 ammontano a 5 milioni e 600 mila euro.
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