Pari opportunità
Le Consigliere di Parità della Città metropolitana di Torino hanno partecipato il 19 e il 20 ottobre all’incontro annuale della Rete RE.A.DY che questo anno si è tenuto a Prato. La Rete RE.A.DY rappresenta la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati nella prevenzione, nel contrasto e nel superamento delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica.
È stata l'occasione per conoscere ed approfondire le tematiche sia da un punto di vista medico ed endocrinologico che da un punto di vista legale per conoscere gli strumenti di tutela delle famiglie omogenitoriali.
L'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Prato, Ilaria Santi, ha così aperto i lavori: "Si tratta di argomenti su cui sono necessarie chiarezza, unità di intenti e trasversalità. Un territorio inclusivo è un territorio in cui si vive meglio tutti, senza discriminazioni nei confronti di nessuno. Lo scambio di buone prassi, anche amministrative, è inoltre sempre positivo".
Dalla Città metropolitana di Torino e dalle Consigliere di Parità continua ad essere diffuso un messaggio chiaro: la lotta alle discriminazioni è e deve essere centrale nelle politiche del futuro.
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Sono 81 le donne uccise dall’inizio del 2023 e di queste la metà ha trovato la morte per mano di un partner o ex partner. Da tempo si è maturata la convinzione che per fermare questo fenomeno è indispensabile un cambio di passo nella cultura di genere, e interventi che mirino non solo alla protezione delle donne ma siano efficaci anche sul fronte degli uomini.La Città metropolitana di Torino si è occupata degli autori di violenza contro le donne sin dal 2011 (quando ancora era Provincia), dando vita a un Tavolo per progetti finalizzati al cambiamento degli autori di violenza (conosciuto come "Tavolo maltrattanti") formalizzato poi nel 2014, con l'obiettivo di mettere in rete le forze e dedicare al problema di chi "pratica" la violenza un'attenzione specifica – sia attraverso attività di recupero che attraverso attività di prevenzione, formazione e sensibilizzazione - da affiancare alle altre iniziative di contrasto alla violenza e di supporto alle vittime. Nel 2018 è stato firmato un protocollo d'intesa che metteva in rete soggetti pubblici e privati – Comuni, realtà socio-assistenziali, forze dell'ordine, associazioni - per dare impulso ad azioni e interventi di prevenzione rivolti agli uomini autori di violenze. Adeguandosi poi allo scenario cambiato negli ultimi anni anche sotto il profilo normativo, la Città metropolitana ha siglato nel 2022 un nuovo protocollo, rinnovato quindi nel corso del 20023 con un decreto della Città metropolitana, aperto alle adesioni di tutti i soggetti coinvolti e in particolare al mondo dell'associazionismo che oggi ha in carico gli autori di violenze contro le donne, per arrivare alla costituzione di un Tavolo permanente di lavoro.
Il Tavolo maltrattanti si è ritrovato venerdì 29 settembre 2023 nell’Auditorium della Città metropolitana di Torino in un convegno dal titolo “Centri per uomini autori di violenza di genere: a che punto siamo?”.
Nei saluti istituzionali della consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Ceraha spiegato: “La Città metropolitana di Torino con due milioni e mezzo di persone, 312 comuni e contesti territoriali profondamente diversi è più grande di alcune regioni italiane. Per gestire e governare i fenomeni sociali che la attraversano bisogna lavorare insieme, c’è necessità di tutto l’aiuto competente e professionale possibile. La violenza di genere chiede alle istituzioni, in alleanza con la società civile e le associazioni, di mettere in campo risposte concrete”
Nel corso della mattinata si è affrontato, anche sotto il profilo legislativo, prospettive e sviluppi dei Centri per uomini autori di violenza di genere presenti sul territorio, con interventi di Cristina Bianconi magistrata e consigliera Fidapa BPW Italy, Silvia Baudrino direttrice esecutiva della rete Relive, Silvia Lorenzino Centro antiviolenza Svolta donne Pinerolo, Daniela Maria Rossi Ordine avvocati Torino.Lina Borghesio e Cristina Moretta Rete RAC (Rete Azione Cambiamento), Silvia Calzolaro Task Force violenza distretto Nord Ovest Fidapa.
A seguito dell’approvazione del protocollo 2023 che sancisce nuove modalità di collaborazione con il modo delle associazioni, sono diverse le possibilità di partecipazione al Tavolo: unao spazio dedicato a collaborazioni e approfondimenti tematici. rivolto a Enti e organizzazioni interessati a sviluppare azioni orientate a contrastare la violenza maschile e che intendono confrontarsi su particolari aspetti del fenomeno per aderire è necessario avere fra i propri intenti istitutivi la promozione delle pari opportunità e/o il contrasto alla violenza di genere)e la "Rete Azione e Cambiamento (RAC)", il coordinamento permanente che si propone di rappresentare una rete organica dei centri di ascolto e accoglienza degli autori di violenza di genere, presenti sul territorio metropolitano a cui si può aderire solo gli Enti o Associazioni che si occupano dell'accoglienza e del recupero degli autori di violenza .
Per saperne di più: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/pari-opportunita/tavolo-autori-di-violenza
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Sono 81 le donne uccise dall’inizio del 2023 in Italia e di queste la metà ha trovato la morte per mano di un partner o ex partner. Da tempo si è maturata la convinzione che per fermare questo fenomeno è indispensabile un cambio di passo nella cultura di genere, e interventi che mirino non solo alla protezione delle donne ma siano efficaci anche sul fronte degli uomini.La Città metropolitana di Torino si è occupata degli autori di violenza contro le donne sin dal 2011 (quando ancora era Provincia), dando vita a un "Tavolo maltrattanti" formalizzato poi nel 2014, con l'obiettivo di mettere in rete le forze e dedicare al problema di chi "pratica" la violenza un'attenzione specifica – sia attraverso attività di recupero che attraverso attività di prevenzione, formazione e sensibilizzazione - da affiancare alle altre iniziative di contrasto alla violenza e di supporto alle vittime. Nel 2018 è stato firmato un protocollo d'intesa che metteva in rete soggetti pubblici e privati – Comuni, realtà socio-assistenziali, forze dell'ordine, associazioni - per dare impulso ad azioni e interventi di prevenzione rivolti agli uomini autori di violenze. Adeguandosi poi allo scenario cambiato negli ultimi anni anche sotto il profilo normativo, la Città metropolitana ha siglato nel 2022 un nuovo protocollo, aperto alle adesioni di tutti i soggetti coinvolti e in particolare al mondo dell'associazionismo che oggi ha in carico gli autori di violenze contro le donne, per arrivare alla costituzione di un Tavolo permanente di lavoro.
Il Tavolo si ritroverà venerdì 29 settembre 2023 dalle 9 alle 13 presso l’Auditorium della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra, 7) in un convegno dal titolo “Centri per uomini autori di violenza di genere: a che punto siamo?”.
Dopo i saluti istituzionali della consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera e dell’assessore pari opportunità Comune di Torino Jacopo Rosatelli si affronterà, anche sotto il profilo legislativo, prospettive e sviluppi dei Centri per uomini autori di violenza di genere presenti sul territorio.
Di seguito il programma:
Introduce e modera Monica Cerutti presidente Fidapa BPW Italy - Sezione Torino
Saluti istituzionali
Valentina Cera consigliera Delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino
Jacopo Rosatelli assessore Pari Opportunità Comune di Torino
Intervengono
Cristina Bianconi magistrata e Consigliera Fidapa BPW Italy - Sezione Torino “Dalla condanna al recupero: il percorso legislativo”
Silvia Baudrino direttrice esecutiva della rete Relive - rete nazionale dei programmi per autori di violenza “Verso la definizione dei Centri per autori di violenza di genere”
Tavola Rotonda: quali sviluppi, integrazioni e prospettive
Intervengono
Silvia Lorenzino Centro antiviolenza Svolta donne Pinerolo
Daniela Maria Rossi Ordine avvocati Torino
Lina Borghesio e Cristina Moretta Rete RAC (Rete Azione Cambiamento)
Silvia Calzolaro Task Force violenza distretto Nord Ovest Fidapa
Conclusioni
Antonella Ferrero responsabile Ufficio Pari opportunità e contrasto alle discriminazioni Città metropolitana di Torino “Il futuro del Tavolo metropolitano per la promozione del cambiamento degli autori di violenza di genere”.
Iscrizioni entro il 27/09/2023: https://forms.gle/tBiQuwGD5kQmT6LH6
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Molti Comuni, consci dell’importanza che il Gender Equality Plan assume all’interno della programmazione strategica sia locale che internazionale, hanno risposto all’offerta della Città metropolitana di Torino di mettere a disposizione come modello il suo Gep e si sono dotati di un loro Piano: Albiano, Almese, Cambiano, Chiesanuova, Ivrea, Montanaro si sono aggiunte a Torino e Nichelino, mentre quelli di Chieri e Strambino sono in corso di approvazione.
Il Gep (Gender Equality Plan) è un insieme di disposizioni e azioni volte ad assicurare l’uguaglianza di genere e rendere strutturali le opportunità tra donne e uomini in ogni ambito della società prevedendo l'integrazione di una prospettiva di genere nell'attività di realizzazione delle politiche.
Per favorire la diffusione di questa visione l'Unione Europea ha previsto l'obbligo, per i soggetti che intendono accedere ai finanziamenti derivanti da Horizon Europe, di dotarsi di un Gender Equality Plan (GEP), ossia un documento composto da un insieme di disposizioni e azioni volte ad assicurare l'uguaglianza di genere.
“Già a partire dalla primavera del 2022, raccogliendo la proposta proveniente dalla Commissione Europea, la Città metropolitana si è dotata di un proprio Gep” spiega la consigliera metropolitana alle politcihe sociali e di parità Valentina Cera. “Il Gep è stato approvato dal Consiglio metropolitano nel dicembre 2022 e messo a disposizione dei Comuni, che possono ricevere dalla Città metropolitana le informazioni e gli strumenti necessari per poter contrastare le disparità di genere. Ritengo che nei prossimi mesi altri Comuni si aggiungeranno e metteranno a punto il loro Gep: la scelta della Commissione di vincolare l’accesso ai finanziamenti europei al possesso di un Gep non è un vincolo ma aprirà a un dialogo europeo ed internazionale sul tema dei diritti e della parità di genere”.
I temi individuati dal Gender Equality Plan metropolitano sono quelli delineati dall’Unione Europea: cultura di genere nell'organizzazione e conciliazione della vita privata e lavorativa; equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali; parità di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera; integrazione della dimensione di genere nelle funzioni dei dipartimenti e delle direzioni della Città metropolitana; contrasto alle molestie e alla violenza di genere.
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Promuovere i diritti significa informare e sensibilizzare per generare il cambiamento culturale necessario a creare una società più inclusiva, dove le differenze rappresentano un'opportunità per tutti e tutte.
I diritti umani rappresentano "il cuore" di tutte le attività che il Nodo metropolitano contro le discriminazioni della Città metropolitana di Torino svolge in collaborazione con la Regione Piemonte, con Ires Piemonte, anche attraverso i Punti informativi presenti sul territorio metropolitano creati per fornire accoglienza, ascolto e riconoscimento di situazioni discriminatorie.
“L'impegno portato avanti in questo campo ha reso evidente che le discriminazioni si possono verificare in molteplici ambiti; per questo motivo è necessario stimolare nuove organizzazioni a lavorare su questi temi” spiega la consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera “Per questo abbiamo pensato a coinvolgere maggiormente il terzo settore ma abbiamo anche immaginato di promuovere iniziative che coinvolgano in modo attivo chi è maggiormente a rishcoi di discriminazioni”.
In quest’ottica la Città metropolitana di Torino ha pubblicato unavviso pubblico per la concessione di contributi rivolto al terzo settore, destinati a sostenere progetti e iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni, da realizzarsi sul territorio metropolitano.
I contributi saranno stanziati per la realizzazione di attività di informazione, sensibilizzazione ed empowerment orientate al riconoscimento e contrasto delle discriminazioni; per incoraggiare la progettazione condivisa tra i vari soggetti che operano con persone a rischio di discriminazione e per diffondere su tutto il territorio metropolitano informazioni relative ai servizi offerti dal Nodo e dai Punti Informativi.
I progetti proposti dovranno essere rivolti esclusivamente alle persone maggiormente esposte al rischio di discriminazioni e dovranno prevedere il loro coinvolgimento attivo per dare loro voce e permettere l’emersione delle discriminazioni quotidiane.
A titolo esemplificativo i progetti potranno prevedere azioni come: workshop e formazioni interattive in piccoli gruppi; focus group di approfondimento su temi specifici e ben individuati; progetti artistici a carattere laboratoriale; creazione di video e altro materiale di comunicazione. Non sarà finanziata l’organizzazione di eventi formativi o informativi frontali come, per esempio, seminari, conferenze e convegni né in presenza né online.
Le attività del progetto dovranno esser realizzate entro il 31 ottobre 2023.
L’importo dei contributi che saranno concessi ammonta a 20.000 euro; Il contributo non potrà superare la somma di euro 4.000 per ogni singolo progetto.
Le proposte devono essere inviate entro e non oltre le ore 12.00 del 14 luglio 2023.
Informazioni e modulistica su
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/avviso-pubblico-per-lo-sviluppo-di-attivita-di-prevenzione-e-contrasto-delle-discriminazioni-2023
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In occasione della Giornata internazionale della donna la Città metropolitana di Torino ha organizzato, come ogni anno, un momento di incontro con le dipendenti e i dipendenti dell'ente che si svolge l’8 marzo, dalle 14 alle 17, al 15 piano della sede di corso Inghilterra.
Il tema scelto quest’anno è “Orizzonti Gep (Gender equality plan). Leggi, atti e azioni per promuovere l’autodeterminazione femminile”.
Cos’è il Gep?
Il Piano di Uguaglianza di Genere (Gep) è un insieme di disposizioni e azioni che mirano ad assicurare l’uguaglianza di genere ed è da intendersi come strumento di identificazione delle pratiche che possono produrre discriminazione di genere, riconoscere le strategie innovative per superarle e monitorare i progressi attraverso lo sviluppo di indicatori di genere.
A partire dalla primavera scorsa, raccogliendo la proposta proveniente dalla Commissione Europea (che rende questo strumento obbligatorio per partecipare ad alcune tipologie di progetti europei), la Città metropolitana si è dotata di un proprio Gender Equality Plan (Gep), attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro interdirezionale. Il confronto nel gruppo è stata una buona occasione per ragionare da angolature differenti su come porre maggiore attenzione alla componente di genere, elemento necessario non solo per dare maggiore visibilità al lavoro femminile ma, soprattutto, per aggiungere valore a tutte le attività che vengono svolte dall’Ente di area vasta.
Il Gep è stato approvato dal Consiglio metropolitano nel dicembre 2022 e messo a disposizione dei Comuni, che possono ricevere dalla Città metropolitana le informazioni e gli strumenti necessari per poter contrastare le disparità di genere.
I temi individuati sono quelli delineati dall’Unione europea: cultura di genere nell'organizzazione e conciliazione della vita privata e lavorativa; equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali; parità di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera; integrazione della dimensione di genere nelle funzioni dei dipartimenti e delle direzioni della Città metropolitana; contrasto alle molestie e alla violenza di genere.
L’incontro dell’8 marzo sarà anche l’occasione per presentare il nuovo Comitato Unico di Garanzia (Cug) che ha ripreso l’ attività dopo le nuove nomine.
I Comuni della Città metropolitana
Anche sul territorio metropolitano le iniziative per la Giornata internazionale delle donne sono numerose, realizzate dalle Amministrazioni in sinergia con le Associazioni locali.
L’elenco degli appuntamenti, in costantet aggiornamento, è sul nostro sito al link
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2023/otto_marzo/
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Sono sei i progetti che si sono aggiudicati il contributo destinato dalla Città metropolitana al terzo settore per sostenere attività e iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni. L’importo dei contributi ammonta a circa 21.500 euro; il contributo per ciascun progetto prevede una copertura fino al 90%.L’iniziativa è nata per valorizzare l’appuntamento del 10 dicembre, data in cui ricorre la Giornata mondiale per i diritti umani: un’occasione non puramente celebrativa, che deve rappresentare uno stimolo a sensibilizzare la cittadinanza verso il contrasto alle discriminazioni.
I diritti umani rappresentano "il cuore" di tutte le attività che il Nodo metropolitano contro le discriminazioni della Città metropolitana svolge in collaborazione con Regione Piemonte, Ires Piemonte e i numerosi punti informativi presenti sul territorio metropolitano e creati per fornire accoglienza, ascolto e riconoscimento di situazioni discriminatorie. “Promuovere i diritti significa informare e sensibilizzare per favorire maggiore consapevolezza e generare il cambiamento culturale necessario a una società più inclusiva, dove le differenze rappresentano un'opportunità per tutti e tutte per un cambio di cultura sul tema e una maggiore consapevolezza” ha spiegato la consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera.
Per questa ragione la Città metropolitana di Torino ha pubblicato lo scorso ottobre un avviso pubblico rivolto al terzo settore per la concessione di contributi destinati a sostenere progetti ed iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni , da realizzarsi sul territorio metropolitano in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani; o volti a incoraggiare la progettazione condivisa tra i vari soggetti che operano con persone a rischio di discriminazione; o destinati a diffondere su tutto il territorio metropolitano informazioni relative ai servizi offerti dal Nodo e dai punti informativi per favorire l'emersione del fenomeno.
I PROGETTI IN DETTAGLIO
I progetti vincitori sono: “Con altri occhi...altri sguardi”; “ELI Equality and Intersectionality Lab”; “VersiDiversi”; “Al lavoro contro le discriminazioni”; “New FivƏ-in campo contro le discriminazioni”; “Dicembre antidiscriminazioni”.
La graduatoria completa si trova al link http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/avviso-pubblico-per-lo-sviluppo-di-attivita-di-prevenzione-e-contrasto-delle-discriminazioni .
1. Con altri occhi… altri sguardi
Soggetti partner: Con altri occhi - Acmos - Ciss 38
- Laboratori presso due istituti superiori (a Rivoli e Valperga Caluso) per fornire spazi di confronto sulle discriminazioni. Sarà realizzato un video sul tema.
- Proiezione del film Pride, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere (a Valperga).
- Formazione di volontari di centri di ascolto e della distribuzione delle eccedenze per renderli antenne sensibili sul territorio (coinvolti numerosi comuni delle Zone omogenee 7 e 8).
2. ELI Equality and Intersectionality Lab
Soggetti partner: Almaterra - InMenteItaca - Karmadonne
- Realizzazione di un seminario sui temi del razzismo, della xenofobia, dell'intolleranza e della costruzione di stereotipi nella storia avente come elemento trasversale il sesso e il genere come fattori primi delle discriminazioni (Torino).
- Realizzazione dello spettacolo teatrale “Black-Out” (Carmagnola).
- Raccolta e condivisione di storie di discriminazione tra le socie dell’associazione Interculturale Karmadonne APS e realizzazione dell’evento “Festa delle nuove cittadinanze” (Carmagnola).
3. VersiDiversi
Soggetti partner: European Research Institute - Large motive (in collaborazione con Comune di Nichelino)
- Realizzazione di un workshop educativo dedicato a giovani dai 14 ai 19 anni relativo alle discriminazioni con particolare riguardo all’approccio intersezionale e trasversale.
- Realizzazione di un laboratorio rap che prevede la produzione di brani che trattano il tema delle discriminazioni.
- Evento pubblico a completamento del laboratorio ma rivolto a tutta la cittadinanza (tutte le attività saranno svolte nel Comune di Nichelino).
4. Al lavoro contro le discriminazioni
Soggetti partner: Cgil - Cfiq
- Verrà realizzata una tavola rotonda sul tema delle discriminazioni nel mondo del lavoro. L'evento coinvolgerà numerosi stakeholder territoriali del settore pubblico e privato (Pinerolo).
5. New FivƏ - in campo contro le discriminazioni
Soggetti partner: Balon Mundial – Renken
Il progetto prevede la realizzazione di un campionato di calcio a 5 femminile non binary
Parallelamente verrà realizzata una campagna di comunicazione attorno ai campi da gioco sulle discriminazioni nel mondo dello sport e l'indicazione dei contatti di enti e sportelli capaci di supportare le vittime di discriminazione (Torino).
6. Dicembre antidiscriminazione
Soggetto: Angi
Avvio di una campagna di sensibilizzazione, informazione e formazione sul fenomeno delle discriminazioni; le attività saranno rivolte ai titolari di attività commerciali di origine cinese, in qualità di volontari Angi.
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Il 10 dicembre ricorre la Giornata mondiale per i diritti umani: un’occasione non puramente celebrativa ma che rappresenta uno stimolo a sensibilizzare la cittadinanza nei confronti del contrasto alle discriminazioni.I diritti umani rappresentano "il cuore" di tutte le attività che il Nodo metropolitano contro le discriminazioni della Città metropolitana di Torino svolge in collaborazione con la Regione Piemonte, con Ires Piemonte e con i numerosi Punti Informativi, anche attraverso la costituzione di Punti informativi su territorio, presenti sul territorio metropoliano e creati per fornire accoglienza, ascolto e riconoscimento di situazioni discriminatorie.
Promuovere i diritti significa informare e sensibilizzare per favorire maggiore consapevolezza e generare il cambiamento culturale necessario per una società più inclusiva dove le differenze rappresentano un'opportunità per tutti e tutte per un cambio di cultura sul tema e una maggiore consapevolezza.
.Per questa ragione la Città metropolitana di Torino ha pubblicato un avviso pubblico per la concessione di contributi rivolto al terzo settore, destinati a sostenere progetti ed iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni, da realizzarsi sul territorio metropolitano di Torino in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani; o volti a incoraggiare la progettazione condivisa tra i vari soggetti che operano con persone a rischio di discriminazione; o a diffondere su tutto il territorio metropolitano informazioni relative ai servizi offerti dal Nodo e dai Punti Informativi per favorire l'emersione del fenomeno.
In particolare l’obiettivo è costruire azioni di informazione e sensibilizzazione sul tema della prevenzione e del contrasto delle discriminazioni che abbiano come destinatari le persone esposte al rischio di discriminazione; il personale operante presso enti e organizzazioni che incontrano abitualmente persone a rischio di discriminazione; i soggetti che più frequentemente discriminano (ad esempio soggetti operanti nei seguenti ambiti pubblici e privati: casa, lavoro, salute, scuola e istruzione, trasporto pubblico, servizi finanziari, tempo libero, pubblici esercizi).
“Uno degli aspetti più innovativi di questo bando” sottolinea la consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera “è rappresentato dall’intenzione di incentivare eventi dedicati alle persone che possono aver agito comportamenti discriminatori, con la stessa logica con la quale da tempo pensiamo sia indispensabile intervenire per il recupero di chi è “maltrattante”, autore di violenza contro le donne. Dall’altra incentiviamo il lavoro di rete, che è l’unica via per far crescere una cultura paritaria in modo diffuso su tutto il territorio”. La realizzazione delle iniziative dovrà prevedere una o più azioni da realizzare in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, ma le azioni possono protarsi fino alla fine del 2022.
Al bando possono partecipare soggetti singoli o partenariati. L’importo dei contributi ammonta a complessivi 21.500 euro; il contributo per ciascun progetto non potrà superare la somma di 4.200 euro e prevede una copertura fino al 90% dei costi dei singoli progetti.
Le istanze devono essere inviate entro e non oltre le ore 12.00 dell’8 novembre 2022.
Tutte le informazioni su
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/avviso-pubblico-per-lo-sviluppo-di-attivita-di-prevenzione-e-contrasto-delle-discriminazioni
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Sabato 17 settembre a Belgrado si svolge l’Europride 2022.
La Città metropolitana di Torino che aderisce a RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, sostiene l’Europride e lo fa lavorando quotidianamente con il Nodo metropolitano contro le discriminazioni, servizio che è parte integrante della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte.
ll Nodo metropolitano contro le discriminazioni offre attività di consulenza gratuita a tutte le persone che ritengono di essere vittime o testimoni di atti o episodi di discriminazione diretta, indiretta, molestie fondata su nazionalità, sesso, colore della pelle, ascendenza od origine nazionale, etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere, ogni altra condizione personale o sociale.
Il Nodo metropolitano contro le discriminazioni collabora con il Centro regionale contro le discriminazioni, Punti informativi contro le discriminazioni, Consigliera di parità metropolitana, Difensore civico della Regione Piemonte, Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Piemonte, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, CORECOM, Ires Piemonte e con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali).
Il Nodo riceve su appuntamento in giorni e orari da concordare tramite i seguenti recapiti:
- Tel. 011 861 6387 - 011 861 7830
- E-mail:antidiscriminazioni@cittametropolitana.torino.it
- Sms e WhatsApp: 349 6510627 - 331 268 4671
- Città metropolitana di Torino, Corso Inghilterra 7, Torino
- http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/antidiscriminazioni
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Martedì 12 luglio dalle 9.30 alle 12 presso la sede di corso Inghilterra della Città metropolitana di Torino (al XV piano e anche on line) verrà presentato “Mai più molestie, mai più violenze. Vademecum per riconoscere, prevenire e contrastare la violenza di genere e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro”, realizzato da Cgil Torino, Cisl area metropolitana e canavese, Uil Torino, Api, Unione industriali in collaborazione con Città metropolitana di Torino. Si tratta di un valido supporto per il miglioramento della conoscenza e della sensibilità di chi lavora su un tema importante e delicato con l’obiettivo di garantire il benessere sui luoghi di lavoro.Nel 2019 la Città metropolitana di Torino, Cgil, Cisl e Uil, Agenzia Piemonte Lavoro e Regione Piemonte avevano già realizzato il vademecum “Liberiamo il lavoro”, che aveva come obiettivo far conoscere diritti e tutele in tema di discriminazioni.
Con il vademecum “Mai più molestie, ma i più violenze” l’obiettivo diventa mettere a fuoco quei comportamenti che costituiscono molestia e violenza sul luogo di lavoro, e che sono reati secondo il codice penale.
La presentazione sarà aperta dai saluti istituzionali della consigliera delegata alle politiche sociali e alle pari opportunità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera e dall’assessore alle politiche sociali e alle pari opportunità della Città di Torino Jacopo Rosatelli.
Interverranno quindi Elena Petrosino della Segreteria Cgil Torino; Massimo Richetti, responsabile Area lavoro & welfare per l’Unione Industriali Torino; Cristina Maccari della Segreteria Cisl Torino e Canavese, Pierpaolo Meloni, responsabile Area lavoro Api Torino, Maria Teresa Cianciotta della Segreteria Uil Torino
Le conclusioni sono invece affidate all’avvocata Elisa Raffone, consigliera di parità supplente Città metropolitana di Torino.
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