I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Parchi e riserve naturali

Dopo aver approvato nel 2014 il Piano di gestione forestale del Parco provinciale del Colle del Lys, quest'anno, la Città Metropolitana di Torino ha appaltato ed avviato la prima fase degli interventi di valorizzazione del patrimonio boschivo, che consistono nel diradamento delle fustaie di Pino nero - specie non caratteristica della zona, introdotta da rimboschimenti degli anni'50 del secolo scorso - per favorire il reinsediamento naturale dell'Acero montano, del Sorbo e del Faggio, che stanno crescendo nel sottobosco.

Sono previsti anche la manutenzione e il ripristino funzionale di alcuni sentieri del parco, per consentire una fruizione dell'area in condizioni di maggior sicurezza e tranquillità, vista l'alta frequentazione estiva. Gli interventi si concluderanno nel mese di giugno e sono resi possibili da un finanziamento nell'ambito della misura 227 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Piemonte.

Il territorio del parco provinciale del Colle del Lys comprende aree dei Comuni di Rubiana e Viù. Alla valenza naturalistica abbina quella storica, poiché la zona fu teatro di importanti scontri durante la guerra di Liberazione: da anni è il colle è stato infatti stato scelto come "luogo della memoria" della Resistenza, a ricordo di 2104 partigiani caduti nelle valli di Susa e di Viù. L'interesse architettonico e paesaggistico è invece legato al santuario della Madonna della Bassa e ai moltissimi punti panoramici che si affacciano sulle vallate e sulla pianura torinese. Una fitta rete di sentieri e mulattiere consente di apprezzare le caratteristiche naturali di un'area in gran parte incontaminata, a poca distanza da Torino.

Negli ultimi trent'anni anni la presenza dell'uomo e della sue attività è fortemente diminuita, mentre il bosco riconquistava terreno. Le specie arboree attualmente più diffuse sono la Betulla, l'Abete rosso e quello bianco, il Larice, il Pino silvestre e il Pino nero. Nei valloni più umidi e ombrosi si trovano boscaglie di Faggio ed Ontano e nelle brughiere boscate esemplari di Sorbo montano e sorbo degli Uccellatori. Particolarmente importante è la presenza dell'Euphorbia gibelliana, specie eliofila endemica del Piemonte che nell'ambito della misura 323 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 (dedicata alla tutela della biodiversità), è stata oggetto nel 2013 e 2014 di studio e riproduzione, per evitare il rischio di estinzione.

Per saperne di più sul Parco del Colle del Lys: www.provincia.torino.gov.it/natura/protezione_ambientale/aree_protette/colle_lys/index

Parchi e riserve naturali

Nel Parco provinciale del Monte San Giorgio di Piossasco, mentre proseguono gli interventi forestali sulla collina di San Valeriano, si avviano i lavori di valorizzazione dell'area dei Tiri, che diventerà il principale ingresso del Parco.

Il piazzale che dopo le piogge si trasformava in uno spiazzo fangoso quasi inutilizzabile è stato trasformato in un parcheggio vero e proprio, mantenendo una pavimentazione naturale e drenante in ghiaia inerbita. Nei prossimi giorni il piazzale sarà rifinito con cordolature e staccionate in legname e sarà allestita un'isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti. Partiranno in seguito i lavori di ripristino della vasca antincendio: il progetto prevede la riprofilatura e l'impermeabilizzazione del bacino, l'ampliamento dell'area delimitata dalla recinzione in modo da consentire il carico dell'acqua da parte di un elicottero, la realizzazione di una siepe arbustiva e la sostituzione della recinzione esistente. I lavori nell'area Tiri saranno poi temporaneamente sospesi, per consentire lo svolgimento delle manifestazioni organizzate dal Comune di Piossasco nel mese di maggio. Le aree di cantiere sono opportunamente segnalate.

Gli interventi in corso rientrano nel progetto di governance territoriale "Corona Verde", parte integrante del Piano Territoriale di Coordinamento adottato dalla Provincia di Torino nel 2011. "Corona Verde" è stato avviato nell'agosto 2009 con un finanziamento europeo Fesr di 10 milioni di Euro. La Provincia - oggi Città Metropolitana - ha aderito ufficialmente nel febbraio 2011. Il coordinamento del processo e il confronto con tutti i soggetti interessati è garantito da una cabina di regia e dalla segreteria tecnica, costituite nel 2009: ne fanno parte il dirigente ed una funzionaria del Servizio pianificazione e gestione rete ecologica e aree protette, vigilanza ambientale della Città metropolitana. La Provincia di Torino ha partecipato a due progetti, su richiesta dei Comuni di Trana, Piossasco, Bruino, Sangano e Rivalta e in attuazione del piano d'azione del Contratto di fiume del Sangone, approvato nel 2007. Il primo progetto è volto alla valorizzazione ciclopedonale e naturalistica dell'area spondale del Sangone nel tratto pedemontano. Il secondo riguarda appunto la riqualificazione del Parco provinciale del Monte San Giorgio di Piossasco e la valorizzazione dell'area pedemontana che lo collega a quello regionale dei Laghi di Avigliana.

Pari opportunità

Un dialogo e un confronto sul tema degli uomini autori di violenza, 
Si chiama "TraSguardi - amore e odio nelle relazioni affettive” il convegno che martedì 1 ottobre la Città metropolitana di Torino ha organizzato all'interno del coordinamento del Tavolo per la promozione del cambiamento degli autori di violenza di genere,
Il programma dei lavori (in allegato) prevede contibuti di pisicologi e terapeuti, ma anche l'intervento del magistrato Cesare Parodi procuratore aggiunto al Tribunale di Torino, di medici e assistenti sociali per coprire tutti gli aspetti della tematica. Al termine una tavola rotonda per i Centri antiviolenza, i Centri per uomini autori di violenza ed altre realtà  impegnate nel contrasto alla violenza di genere.
“L'idea di affrontare il tema dell'accoglienza e dell'ascolto degli autori di violenza di genere -  spiega Rossana Schillaci, consigliera metropolitana delegata alle politiche sociali e di parità - rappresenta l'esito di una riflessione nata dopo anni di lavoro sulla prevenzione e sul contrasto alla violenza nei confronti delle donne. L'esperienza ha permesso di comprendere che per mettere fine alla violenza non è sufficiente occuparsi delle vittime, ma è necessario promuovere un cambiamento attraverso l'adozione di un nuovo modello di mascolinità che coinvolga direttamente gli uomini, attraverso programmi di ascolto e trattamento rivolti a coloro che agiscono la violenza”.
Al convegno (ore 9/13 auditorium di corso Inghilterra 7, Torino) interverranno anche Valentina Cera per il Consiglio regionale del Piemonte ed Elena Apollonio per il Comune di Torino.

Pari opportunità

Sviluppare delle reti locali per il contrasto alla transfobia a partire dai servizi e dalle strategie che possono offrire le Pubbliche amministrazioni: è questo il senso del Protocollo d'intesa che la Città metropolitana di Torino ha presentato ai Comuni presso l'Auditorium della sede in corso Inghilterra, nel corso di un incontro intitolato "Periferie in carriera" che si è svolto lunedì 20 novembre, non a caso in occasione del Transgender Day of Remembrance (TDoR), giornata della memoria e del ricordo per le persone transgender.e discriminazioni basate sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale hanno molteplici aspetti che coinvolgono anche  le  dimensioni amministrative come  il mondo della scuola,  la sanità, l’anagrafe, i seggi elettorali .  “Per questo la  Città metropolitana  si mette a disposizione dei Comuni, li coordina e li supporta per raggiungere il riconoscimento dei diritti di tutte le persone, per definire la formazione dei dipendenti comunali, per arrivare al le carriere alias  e ad operazioni di voto non discriminatorie” spiega  . la consigliera metropolitana alle pari opportunità  Valentina Cera.
La Consigliera  in apertura dell’incontro ha spiegato che l’idea di rafforzare una rete per l’inclusione delle persone LGBT c he  prenda le mosse dai Comuni nasce dall’idea che “Un’amministrazione pubblica deve sempre chiedersi cosa può fare per re nd ere migliore la vita delle persone, indipendentemente dalle differenze”. Ed è in questa logica che l a  Città metropolitana può esser di indirizzo e sostegno soprattutto per quelle che sono le “periferie” del territorio: non solo quelle urbane ma anche quelle  in cui  per isolamento territoriale o piccole dimensioni i servizi arrivano con più difficoltà.

Al convegno hanno preso la parola molti amministratori e rappresentanti delle associa z ioni per racco nt are  come nella loro realtà si affrontino i problemi legati a  identità di genere e orientamento sessuale;  fra gli intervenuti,  Jacopo Rosatelli  assessore alle pari opportunità del Comune di Torino ha parlato del lungo lavoro costituito dall’esperienza di “ T orino, città dei diritti”,  Marco Giusta  è intervenuto come presidente Coordinamento Torino Pride,  Ilaria  Franceschini  per l’associazione Genderlens,  Damiana Massara  come   presidente Cug ASL TO 5. Tutti  e tutte  hanno inevitabilmente messo in relazione la violenza  trans fobica con quella contro le donne, entrambe figlie di un odio patriarcale contro le persone che vogliono autodeterminarsi.

Il Protocollo d’intesa proposto dal Città metropolitana di Torino a cui i Comuni potranno aderire abbraccia perciò l’insieme di attività che possono agire a contrasto. La Città metropolitana si impegna  a coordinare i Comuni che vogliano avviare iter amministrativi per il riconoscimento delle carriere alias e altre azioni per la promozione di strategie condivise finalizzate al contrasto alle discriminazioni basate sull’identità’ di genere e sull’orientamento sessuale; promuovere lo sviluppo di reti locali per il contrasto all’omolesbobitransfobia che favoriscano la partecipazione degli attori locali attraverso il coordinamento da parte delle amministrazioni comunali; promuovere attività di formazione nei diversi servizi e realtà coinvolte; raccogliere e diffondere le iniziative e le pratiche amministrative che si svilupperanno sul territorio; sostenere attraverso il reciproco scambio e con il supporto tecnico dell’Ufficio Pari opportunità e contrasto alle discriminazioni e della Segreteria generale della Città Metropolitana di Torino le Amministrazioni locali che  sottoscriveranno il  Protocollo.  I Comuni aderenti per parte loro dovranno individuare almeno una azione da sperimentare e avviare condividerei percorsi amministrativi per rendere operative le azioni individuate; promuovere lo sviluppo di accordi locali orientati alla promozione di azioni interistituzionali.

Pari opportunità

L’attenzione che la Città metropolitana dedica alle pari opportunità ha da tempo messo a fuoco anche l’impegno necessario per difendere i diritti delle persone transgender. In occasione del 20 novembre in cui si celebra  il Transgender Day of Remembrance (TDoR), giornata della memoria e del ricordo per le persone transgender, la Città metropolitana di Torino organizza un incontro che si svolgerà a partire dalle 9.30 presso la sede di corso Inghilterra 7 sul tema delle Periferie in carriera”ovvero di come le amministrazioni pubbliche possono contrastare le discriminazioni e favorire il riconoscimento di tutte le identità.

Il mondo della scuola, della sanità, i seggi elettorali, l’anagrafe sono solo alcuni dei nodi cruciali per ragazzi e ragazze transgender che hanno intrapreso un percorso delicato ed hanno bisogno di supporto e di aiuto per non sentirsi e vedersi esclusi ed escluse” spiega la consigliera metropolitana alle pari oppportunità Valentina Cera “Per questo la Città metropolitana di Torino si mette a disposizione dei Comuni, li coordina e li supporta per raggiungere il riconoscimento dei diritti di tutte le persone, per definire la formazione dei dipendenti comunali, per arrivare al registro di genere e ad operazioni di voto non discriminatorie”.

Il convegno “Periferie in carriera” sarà infatti l’occasione per presentare un protocollo operativo contro l’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone LGBT, che sarà proposto ai Comuni del territorio metropolitano.

Al termine dell'incontro verrà inaugurata la mostra "Scarpette rosse" realizzate in ceramica da diversi artisti che, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Città metropolitana di Torino ospita nella sede di corso Inghilterra.

Si tratta di una selezione della collezione di scarpette rosse in ceramica raccolta dal Comune di Castellamonte negli anni durante le diverse edizioni della prestigiosa Mostra nazionale della ceramical'allestimento delle scarpette presso la sede metropolitana è stato realizzato dal curatore della Mostra Giuseppe Bertero.

All'inaugurazione saranno presenti  i consiglieri metropolitani Pasquale Mazza, che è anche il sindaco  di Castellamonte, e Valentina Cera. L'esposizione proseguirà sino al 27 novembre.

PERIFERIE IN CARRIERA
Le pubbliche amministrazioni per il riconoscimento di tutte le identità

Lunedì 20 novembre ORE 9.30 - 13.00
Città metropolitana di Torino, Corso Inghilterra 7 Torino

Saluti Istituzionali
Valentina Cera consigliera Delegata alla politiche giovanili e di parità Città metropolitana di Torino
Jacopo Rosatelli assessore alle Politiche sociali e di Parità Comune di Torino

L’orizzonte dei diritti per tuttə
Marco Giusta presidente Coordinamento Torino Pride - Associazione Genderlens

Le identità e l’accesso ai servizi sanitari
Damiana Massara presidente Cug ASL TO 5

Altre esperienze comunali per il riconoscimento di tutte le identità

Testimonianza delle Amministrazioni

Presentazione del Protocollo d’intesa metropolitano. Periferie in carriera: carriere Alias e pratiche inclusive nelle Amministrazioni

Adesione ai lavori del Protocollo metropolitano

Pari opportunità

L’attenzione che la Città metropolitana dedica alle pari opportunità ha da tempo messo a fuoco anche l’impegno necessario per difendere i diritti delle persone transgender.

È in quest’ottica che è stato concesso il patrocinio alla Trans March, la marcia di liberazione in memoria delle persone vittime di transfobia che si svolgerà per le vie di Torino sabato 18 novembre 2023.

La marcia è stata organizzata da tutte le associazioni e le realtà aderenti al Coordinamento Torino Pride. Il claim scelto per l’edizione di quest’anno è “Autodeterminatə”: l’obiettivo è promuovere l'autodeterminazione e la rivendicazione delle identità trans e non-binarie, sfidando le narrazioni obsolete e ghettizzanti sulla "rinascita" e l'idea di essere "nati sbagliati".

La partenza è alle 16 di sabato in piazza Arbarello, per poi proseguire in corso Siccardi, via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello, via Po, via Carlo Alberto arrivo in piazza Carlo Alberto.

La data scelta per la Trans March non è casuale: il 20 novembre si celebra infatti il Transgender Day of Remembrance (TDoR), giornata della memoria e del ricordo per le persone transgender.

lunedì 20 novembre sarà infatti l’occasione per un confronto organizzato dalla   Città metropolitana di Torinosul tema delle Periferie in carriera” ovvero di come le amministrazioni pubbliche possono contrastare le discriminazioni e favorire il riconoscimento di tutte le identità, in un incontro che si svolgerà a partire dalle 9.30 presso la sede di corso Inghilterra 7.

Il mondo della scuola, della sanità, i seggi elettorali, l’anagrafe sono solo alcuni dei nodi cruciali per ragazzi e ragazze transgender che hanno intrapreso un percorso delicato ed hanno bisogno di supporto e di aiuto per non sentirsi e vedersi esclusi ed escluse” spiega la consigliera metropolitana alle pari oppportunità Valentina Cera “Perr questo la Città metropolitana di Torino si mette a disposizione dei Comuni, li coordina e li supporta per raggiungere il riconoscimento dei diritti di tutte le persone, per definire la formazione dei dipendenti comunali, per arrivare al registro di genere e ad operazioni di voto non discriminatorie”

Il convegno “Periferie in carriera” sarà infatti l’occasione per presentare un protocollo operativo contro l’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone LGBT, che, sul modello di quello stipulato nel mese di luglio scorso dalla Città di Nichelino, sarà proposto ai Comuni del territorio metropolitano.

Di seguito il programma:

PERIFERIE IN CARRIERA
Le pubbliche amministrazioni per il riconoscimento di tutte le identità

Lunedì 20 novembre ORE 9.30 - 13.00
Città metropolitana di Torino, Corso Inghilterra 7 Torino

09.50 Saluti Istituzionali
Consigliera delegata alla politiche sociali e di parità Città metropolitana di Torino Valentina CERA
Assessore alle Politiche sociali e di parità Comune di Torino Jacopo ROSATELLI

10.10 L’orizzonte dei diritti per tuttə
Presidente Coordinamento Torino Pride Marco GIUSTA

10.30 Le carriere in Periferia. Strategie operative per il contrasto alle discriminazioni
Assessore alle Politiche internazionali e pari opportunità Alessandro AZZOLINA

10.50 Le identità e l’accesso ai servizi sanitari
Presidente CUG ASL TO 5 Damiana MASSARA


11.10 Altre esperienze comunali per il riconoscimento di tutte le identità

12.00 Presentazione del Protocollo d’intesa metropolitano
Periferie in carriera: carriere Alias e pratiche inclusive nelle amministrazioni

12.30 Adesione ai lavori del Protocollo metropolitano

Pari opportunità

Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, data scelta dall'Assemblea Generale della Nazioni Unite nel 1999.

Anche quest'anno sono numerose le iniziative che il territorio metropolitano intraprende per tenere alta l'attenzione sul tema, oggi più che mai scottante.

Fra i primi appuntamenti da segnalare domani martedì 7 novembre 2023 dalle 10 alle 13 presso la Sala Santa Marta a Ivrea l’incontro organizzato dalla Città di Ivrea dal titolo “Mai più molestie, mai più violenze…”, in cui verrà presentato il vademecum per riconoscere, prevenire e contrastare la violenza di genere e le molestie sessuali sul luogo di lavoro. Il vademecum è stato realizzato da Cgil Torino, Cisl area metropolitana e canavese, Uil Torino, con le associazioni datoriali Api e Unione industriali in collaborazione con Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di aiutare a identificare quei comportamenti che costituiscono molestia e violenza sul luogo di lavoro, e che sono reati secondo il codice penale, più gravi delle discriminazioni ma non meno diffusi.

Il programma della mattinata prevede, dopo i saluti del sindaco della Città di Ivrea Matteo Chiantore e della consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana Valentina Cera, interventi di Gabriella Colosso, assessora pari opportunità Città di Ivrea; Elisa Raffone, consigliera di parità supplente della Città metropolitana Torino; Cristina Maccari, CISL Torino (a nome di CGIL CISL UIL Torino); Pierpaolo Meloni, Api Torino (a nome di Api Torino e UI Torino); le associazioni "Casa della Donne" e "Violetta la forza delle donne"; Antonella Ferrero, funzionaria Città metropolitana di Torino

Pari opportunità

Le Consigliere di Parità della Città metropolitana di Torino  hanno partecipato il 19 e il 20 ottobre all’incontro annuale della Rete RE.A.DY che questo anno si è tenuto a Prato. La Rete RE.A.DY rappresenta la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati nella prevenzione, nel contrasto e nel superamento delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica.

È stata l'occasione per conoscere ed approfondire le tematiche sia da un punto di vista medico ed endocrinologico che da un punto di vista legale per conoscere gli strumenti di tutela delle famiglie omogenitoriali.

L'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Prato, Ilaria Santi, ha così aperto i lavori: "Si tratta di argomenti su cui sono necessarie chiarezza, unità di intenti e trasversalità. Un territorio inclusivo è un territorio in cui si vive meglio tutti, senza discriminazioni nei confronti di nessuno. Lo scambio di buone prassi, anche amministrative, è inoltre sempre positivo".

Dalla Città metropolitana di Torino e dalle Consigliere di Parità continua ad essere diffuso un messaggio chiaro: la lotta alle discriminazioni è e deve essere centrale nelle politiche del futuro.

 

consigliera parita prato ridotta

Pari opportunità

Sono 81 le donne uccise dall’inizio del 2023 e di queste la metà ha trovato la morte per mano di un partner o ex partner. Da tempo si è maturata la convinzione che per fermare questo fenomeno è indispensabile un cambio di passo nella cultura di genere, e interventi che mirino non solo alla protezione delle donne ma siano efficaci anche sul fronte degli uomini.

La Città metropolitana di Torino si è occupata degli autori di violenza contro le donne sin dal 2011 (quando ancora era Provincia), dando vita a un Tavolo per progetti finalizzati al cambiamento degli autori di violenza (conosciuto come "Tavolo maltrattanti") formalizzato poi nel 2014, con l'obiettivo di mettere in rete le forze e dedicare al problema di chi "pratica" la violenza un'attenzione specifica – sia attraverso attività di recupero che attraverso attività di prevenzione, formazione e sensibilizzazione - da affiancare alle altre iniziative di contrasto alla violenza e di supporto alle vittime. Nel 2018 è stato firmato un protocollo d'intesa che metteva in rete soggetti pubblici e privati – Comuni, realtà socio-assistenziali, forze dell'ordine, associazioni - per dare impulso ad azioni e interventi di prevenzione rivolti agli uomini autori di violenze. Adeguandosi poi allo scenario cambiato negli ultimi anni anche sotto il profilo normativo, la Città metropolitana ha siglato nel 2022 un nuovo protocollo, rinnovato quindi nel corso del 20023 con un decreto della Città metropolitana, aperto alle adesioni di tutti i soggetti coinvolti e in particolare al mondo dell'associazionismo che oggi ha in carico gli autori di violenze contro le donne, per arrivare alla costituzione di un Tavolo permanente di lavoro.

Il Tavolo maltrattanti si è ritrovato venerdì 29 settembre 2023 nell’Auditorium della Città metropolitana di Torino in un convegno dal titolo “Centri per uomini autori di violenza di genere: a che punto siamo?”.

Nei saluti istituzionali della consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Ceraha spiegato: “La Città metropolitana di Torino con due milioni e mezzo di persone, 312 comuni e contesti territoriali profondamente diversi è più grande di alcune regioni italiane. Per gestire e governare i fenomeni sociali che la attraversano bisogna lavorare insieme, c’è necessità di tutto l’aiuto competente e professionale possibile. La violenza di genere chiede alle istituzioni, in alleanza con la società civile e le associazioni, di mettere in campo risposte concrete”

Nel corso della mattinata si è affrontato, anche sotto il profilo legislativo, prospettive e sviluppi dei Centri per uomini autori di violenza di genere presenti sul territorio, con interventi di Cristina Bianconi magistrata e consigliera Fidapa BPW Italy, Silvia Baudrino direttrice esecutiva della rete Relive, Silvia Lorenzino Centro antiviolenza Svolta donne Pinerolo, Daniela Maria Rossi Ordine avvocati Torino.Lina Borghesio e Cristina Moretta Rete RAC (Rete Azione Cambiamento), Silvia Calzolaro Task Force violenza distretto Nord Ovest Fidapa.

A seguito dell’approvazione del protocollo 2023 che sancisce nuove modalità di collaborazione con il modo delle associazioni, sono diverse le possibilità di partecipazione al Tavolo: unao spazio dedicato a collaborazioni e approfondimenti tematici. rivolto a Enti e organizzazioni interessati a sviluppare azioni orientate a contrastare la violenza maschile e che intendono confrontarsi su particolari aspetti del fenomeno per aderire è necessario avere fra i propri intenti istitutivi la promozione delle pari opportunità e/o il contrasto alla violenza di genere)e la "Rete Azione e Cambiamento (RAC)", il coordinamento permanente che si propone di rappresentare una rete organica dei centri di ascolto e accoglienza degli autori di violenza di genere, presenti sul territorio metropolitano a cui si può aderire solo gli Enti o Associazioni che si occupano dell'accoglienza e del recupero degli autori di violenza .




Per saperne di più: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/pari-opportunita/tavolo-autori-di-violenza




Pari opportunità

Sono 81 le donne uccise dall’inizio del 2023 in Italia e di queste la metà ha trovato la morte per mano di un partner o ex partner. Da tempo si è maturata la convinzione che per fermare questo fenomeno è indispensabile un cambio di passo nella cultura di genere, e interventi che mirino non solo alla protezione delle donne ma siano efficaci anche sul fronte degli uomini.

La Città metropolitana di Torino si è occupata degli autori di violenza contro le donne sin dal 2011 (quando ancora era Provincia), dando vita a un "Tavolo maltrattanti" formalizzato poi nel 2014, con l'obiettivo di mettere in rete le forze e dedicare al problema di chi "pratica" la violenza un'attenzione specifica – sia attraverso attività di recupero che attraverso attività di prevenzione, formazione e sensibilizzazione - da affiancare alle altre iniziative di contrasto alla violenza e di supporto alle vittime. Nel 2018 è stato firmato un protocollo d'intesa che metteva in rete soggetti pubblici e privati – Comuni, realtà socio-assistenziali, forze dell'ordine, associazioni - per dare impulso ad azioni e interventi di prevenzione rivolti agli uomini autori di violenze. Adeguandosi poi allo scenario cambiato negli ultimi anni anche sotto il profilo normativo, la Città metropolitana ha siglato nel 2022 un nuovo protocollo, aperto alle adesioni di tutti i soggetti coinvolti e in particolare al mondo dell'associazionismo che oggi ha in carico gli autori di violenze contro le donne, per arrivare alla costituzione di un Tavolo permanente di lavoro.

Il Tavolo si ritroverà venerdì 29 settembre 2023 dalle 9 alle 13 presso l’Auditorium della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra, 7) in un convegno dal titolo “Centri per uomini autori di violenza di genere: a che punto siamo?”.

Dopo i saluti istituzionali della consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera e dell’assessore pari opportunità Comune di Torino Jacopo Rosatelli si affronterà, anche sotto il profilo legislativo, prospettive e sviluppi dei Centri per uomini autori di violenza di genere presenti sul territorio.

Di seguito il programma:
Introduce e modera Monica Cerutti presidente Fidapa BPW Italy - Sezione Torino

Saluti istituzionali
Valentina Cera consigliera Delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino
Jacopo Rosatelli assessore Pari Opportunità Comune di Torino

Intervengono
Cristina Bianconi magistrata e Consigliera Fidapa BPW Italy - Sezione Torino “Dalla condanna al recupero: il percorso legislativo”
Silvia Baudrino direttrice esecutiva della rete Relive - rete nazionale dei programmi per autori di violenza “Verso la definizione dei Centri per autori di violenza di genere”

Tavola Rotonda: quali sviluppi, integrazioni e prospettive
Intervengono
Silvia Lorenzino Centro antiviolenza Svolta donne Pinerolo
Daniela Maria Rossi Ordine avvocati Torino
Lina Borghesio e Cristina Moretta Rete RAC (Rete Azione Cambiamento)
Silvia Calzolaro Task Force violenza distretto Nord Ovest Fidapa

Conclusioni
Antonella Ferrero responsabile Ufficio Pari opportunità e contrasto alle discriminazioni Città metropolitana di Torino “Il futuro del Tavolo metropolitano per la promozione del cambiamento degli autori di violenza di genere”.




Iscrizioni entro il 27/09/2023: https://forms.gle/tBiQuwGD5kQmT6LH6