I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Pari opportunità

Domani, martedì 4 dicembre nella Sala Stemmi della sede della Città metropolitana (corso Inghilterra, 7 Torino) il Coordinamento delle Banche del tempo si riunirà e metterà a confronto le esperienze e iniziative delle singole Banche attuate nel corso dell’anno.

L’incontro sarà anche l’occasione per firmare una convenzione fra la Città metropolitana di Torino e e il Coordinamento delle Banche del tempo che ha come obiettivo incentivare le pratiche di solidarietà e reciprocità come strumento per favorire la conciliazione dei tempi di vita e del lavoro. La convenzione sarà firmata dalla consigliera metropolitana alle pari opportunità Silvia Cossu e dalla presidente del Coordinamento delle banche del tempo Aurora Tesio

Programma
ore 15 - Firma della convenzione tra la Città metropolitana di Torino e l'associazione di promozione sociale "Coordinamento Banche del tempo Provincia di Torino.
ore 15.30 - Saperi e sapori- esperienze delle singole banche.
1. Canto del Coro - Borgaro Torinese
2. Presentazione della Banca del tempo II Circoscrizione  Torino In-contro Corrente
3. Presentazione della Banca del tempo di Chieri
4. Presentazione della Banca del tempo IV Circoscrizione Torino
5. Canto del Coro - Borgaro Torinese
6. Presentazione della Banca del tempo Vinovo
7. Presentazione della Banca del tempo VI Circoscrizione Torino
8. Presentazione della Banca del tempo Nichelino
9. Canti del Coro - Borgaro Torinese

L'incontro si concluderà con un brindisi per le festività.

Pari opportunità

“Qui non discriminiamo, anzi vogliamo essere testimoni e farci portatori, nelle nostre scuole, di una cultura delle pari opportunità”. È questo il senso di diventare una “antenna”, a livello scolastico, del Nodo territoriale antidiscriminazioni.

Il Nodo infatti intende promuovere una collaborazione con gli istituti scolastici secondari interessati a realizzare un sistema di "antenne" nelle scuole in grado di prevenire, riconoscere e indirizzare quanti, tra gli studenti e loro familiari, vivono o hanno vissuto situazioni discriminatorie e che intendono segnalare la loro situazione alle istituzioni/enti competenti, ma anche per promuovere una cultura inclusiva nella quale le diversità rappresentino elementi di arricchimento e di crescita.

Secondo obiettivo, promuovere il coinvolgimento attivo degli Istituti scolastici con azioni di educazione "peer to peer", di sensibilizzazione, di creazione di punti di ascolto sulle discriminazioni all'interno della scuola in grado di collaborare con il Nodo territoriale metropolitano.

Per creare questa rete scolastica in raccordo con il Nodo, la Città metropolitana ha indetto un bando per la concessione di contributi alle scuole secondarie di secondo grado, sia statali che parificate, mettendo a disposizione un contributo di 15 mila euro da suddividere fra un massimo di undici progetti.

“Le situazioni discriminatorie” spiega la consigliera delegata alle pari opportunità  Silvia Cossu “sono sempre molto difficili da mettere a fuoco, perciò le attività di consulenza che svolge il Nodo sono davvero un’occasione importante per non subire in solitudine il peso di un atto discriminante. Perciò è importante rafforzare la rete di collaborazioni, e ancor più è necessario far crescere la consapevolezza dell’uguaglianza, il senso di cittadinanza attiva, a cominciare dagli anni di formazione:bisogna prima di tutto far crescere la cultura delle pari opportunità”.

Il bando scade il 30 ottobre, tutte le informazioni per partecipare sono su:

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/nodo-territoriale-metropolitano-contro-le-discriminazioni-bando

Pari opportunità

La Città metropolitana di Torino, come nelle edizioni precedenti, ha concesso anche quest’anno il patrocinio al Piemonte Pride 2018, che in questa edizione prende le mosse domani 16 giugno a Torino ma “triplica” poi proseguendo nelle altre provincie, con cortei a Novara e Alba.

Il claim di quest’anno della manifestazione è “Nessun dorma!”, un invito alla vigilanza nei confronti dei diritti delle persone Lgbtqi e contro le discriminazioni: un tema che la Città metropolitana affronta nell’ambito delle deleghe di pari opportunità –in carico alla consigliera Silvia Cossu- con numerose iniziative di contrasto alle discriminazioni, all’omofobia, alla violenza e alla diffusione di politiche di genere.

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Mercoledì 31 gennaio alle 15, presso il Centro per l’impiego di via Banna 14 a Ciriè, si terrà un incontro per presentare al territorio lo Sportello di pubblica tutela.

Dopo la chiusura dei tribunali distaccati e il trasferimento del territorio ciriacese sotto la competenza del Tribunale di Ivrea, la Città metropolitana ha nel 2016 firmato una convenzione con l’Ordine degli avvocati e avviato uno sportello di consulenza sui temi della pubblica tutela e dell’amministrazione di sostegno, strumenti giuridici per aiutare e proteggere  le persone fragili non in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità.

All’incontro prenderanno parte il presidente del Tribunale di Ivrea Vincenzo Bevilacqua; la consigliera delegata alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Ciriè, rappresentanti dell’Ordine degli avvocati di Ivrea, Consorzi socio-assistenziali e dell’AslTO4.

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Nei mesi scorsi, la Città Metropolitana di Torino ha istituito il Nodo territoriale contro le discriminazioni che fa parte della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte, il cui compito sono la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni e l’assistenza alle vittime secondo quanto previsto dalla L.R 5/16 in accordo con l’Unar, gli enti locali piemontesi, associazionismo e parti sociali.
Il lavoro congiunto su questo tema tra la Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino era stato formalizzato attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa che ha previsto, fra l’altro, la creazione di uno sportello di accoglienza presso la Città metropolitana per l’orientamento, la presa in carico delle persone segnalanti e la gestione dei casi di discriminazione ma anche l’attivazione della rete dei Nodi e dei Punti informativi sul territorio metropolitano.
Per affrontare dunque il secondo step del protocollo -ovvero allargare la rete dei Nodi e avviare i Punti informativi- la Città metropolitana ha emanato un avviso di manifestazione d’interesse rivolta a enti, istituzioni pubbliche, organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali, organizzazioni private senza scopo di lucro.
““Le discriminazioni sono fenomeni diffusi, subdoli, troppo spesso non riconosciuti, ma che se reiterati sono in grado di ledere la dignità della persona. Per questo è necessario sensibilizzare, promuovere una cultura non discriminante e diffondere punti di ascolto capaci di identificare le discriminazioni e accompagnare le vittime verso percorsi di riconoscimento dei propri diritti” spiega la consigliera alle politiche sociali e pari opportunità Silvia Cossu “Le finalità della Rete territoriale, istituita dal Nodo metropolitano sono la realizzazione di iniziative e azioni per la prevenzione, il contrasto alle discriminazioni, la valorizzazione delle differenze e per favorire l'emersione del fenomeno attraverso il sostegno e l’accompagnamento delle vittime”.
“Il nostro obiettivo è lavorare insieme e, attraverso l’attivazione di Punti informativi su tutto il territorio, in modo che ciascuna Zona omogenea abbia la possibilità di avere un proprio ‘presidio’, assicurare a tutti i cittadini e alle cittadine le medesime opportunità.
Come partecipare
- per collaborare con il Nodo territoriale metropolitano nelle attività di diffusione e sensibilizzazione dei principi di pari opportunità e antidiscriminazione. La domanda per l'adesione alla Rete deve essere presentata entro le ore 12.00 del 31 gennaio 2018.
- per candidarsi a diventare "Punti Informativi" delle Rete e svolgere, nell'ambito della propria attività, accoglienza, ascolto e riconoscimento di situazioni discriminatorie. La domanda, per candidarsi a diventare Punto Informativo, deve essere presentata entro le ore 12.00 del 19 gennaio 2018.
Per approfondire e trovare la modulistica:
http://www.cittametropolitana.torino.it/…/rete_territorial…/

Pari opportunità

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere che si celebra sabato 25 novembre, sono molte le iniziative sul territorio metropolitano organizzate per tenere alta l’attenzione su questo tema.

Domani, sabato 18 novembre alle ore 15,00, Silvia Cossu, consigliera metropolitana delegata alle Pari Opportunità, partecipa a Cuorgnè, nell’ex Chiesa SS. Trinità (via Milite Ignoto) alla premiazione dei progetti realizzati dai ragazzi delle Scuole Secondarie Scuola Santissima Annunziata di Rivarolo, XXV Aprile di Cuorgnè e Liceo Artistico Felice Faccio di Castellamonte che hanno aderito al bando “X un finale diverso”, concorso creativo indetto con il supporto dell'Asl To4 che si è inserito in un percorso di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne con l'obiettivo di far partecipare attivamente i ragazzi: la creazione di un'opera, un manifesto o un video, che attraverso immagini non violente possa rappresentare uno strumento di sensibilizzazione della cittadinanza.

All'incontro oltre a Giuseppe Pezzetto,  Sindaco di Cuorgnè, intervengono  Silvana Faccio, coordinatrice dell’Equipe Aziendale contro la violenza alle donne dell’ASL To4, Splendore Durante, psicologa e psicoterapeuta Fragole Celesti di Oglianico e Carola Lorio, arterapeuta e foto-arterapeuta di Fragole Celesti.

“La  cronaca quasi quotidianamente – dichiara la consigliera Silvia Cossu- ci racconta di violenze sulle donne. Sono numeri impressionati che ci danno l’idea della gravità della situazione e dell’urgenza di agire. Dietro i numeri ci sono storie vere di donne che ogni giorno, in  tutto il mondo, subiscono violenza”.

La Città metropolitana di Torino, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere, ha organizzato per mercoledì 22 novembre alle ore 9,30 nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7 un momento di incontro rivolto a tutti i dipendenti e alle dipendenti dal titolo "Donne, stereotipi di genere nel mondo del lavoro e ruoli pubblici: quale legame con la violenza?".

Pari opportunità

Giovedì 26 ottobre 2017 alle 14.30 nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12, Torino) si svolgerà un incontro dedicato al “nodo territoriale della Città metropolitana di Torino” che viene istituito nell’ambito della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte.

Alla riunione saranno presenti Monica Cerutti,assessora alle pari opportunità della Regione Piemonte e Silvia Cossu, consigliera delegata ai diritti e parità, welfare e rapporti con il territorio della Città metropolitana di Torino, Marco Giusta, assessore alle pari opportunità del Comune di Torino.

La Regione Piemonte ha istituito una Rete regionale contro le discriminazioni con compiti di prevenzione e contrasto delle discriminazioni e assistenza alle vittime, in accordo con l’Unar (l’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri), gli enti locali piemontesi, l'associazionismo e le parti sociali.

Il lavoro congiunto su questo tema tra la Regione Piemonte e la Città metropolitana di Torino, già avviato in passato, è stato formalizzato attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa  .

Nel corso dell’incontro di parlerà dell’obiettivo del protocollo, ovvero la creazione di uno sportello di accoglienza, orientamento, presa in carico delle persone segnalanti e gestione dei casi di discriminazione presso Palazzo Cisterna e dell’attivazione della rete dei Nodi e dei Punti informativi sul territorio metropolitano.

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In merito alla sentenza emessa dalla Gip Alessandra Cecchelli che configura come atti osceni e non come violenza sessuale l’atto di un uomo ripreso dalle telecamere su un bus della linea Gtt intento a masturbarsi accanto a una donna, la consigliera metropolitana delegata alle pari opportunità Carlotta Trevisan, anche in qualità di vicepresidente del Coordinamento contro la violenza sulle donne, commenta: "Se non è provato che l'uomo, per masturbarsi, si è appoggiato al corpo della donna si è trattato, per il tribunale, solo di atti osceni. Come vicepresidente sono molto delusa da queste parole”

 “Queste sentenze sono un boomerang che rischia di mandare all'aria tutto il grande lavoro quotidiano che portiamo avanti come Coordinamento contro la violenza e come Tavolo maltrattanti. Non sono ammissibili parole del genere. Siamo davanti all'ennesima sconfitta”.

E continua: “Per noi è violenza tutto ciò che viene fatto senza consenso. Per questo motivo esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alla ragazza che ha subito questa ingiustizia. Con la speranza che sia la politica nazionale che la giustizia attuino non poi, ma ora, azioni a tutela delle donne che subiscono violenza”.

Pari opportunità

La Consigliera delegata  ai diritti sociali e parità della Città metropolitana ha inviato una lettera ai Sindaci del territorio per invitarli a partecipare con una delegazione alla manifestazione del Torino Pride che si terrà il 17 giugno.
“Le indicazioni della realtà LGBTTIQ (lesbica, gay, bisessuale, transessuale, transgender, intersessuale, queer) sono molteplici e ancora purtroppo inascoltate” ha scritto la consigliera, ricordando che la Città metropolitana ha dato il patrocinio alla manifestazione.
“Il Pride è una delle maggiori occasioni per esprimere la richiesta degli stessi diritti per tutti; dando ad essi forma e voce. Partecipando abbiamo la possibilità di dare un forte segnale di attenzione alla lotta per i diritti”.
L’indirizzo a cui mandare le adesioni è segreteria@torinopride.it

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Sono passati vent’anni da quando, nel 1997, l'allora Provincia di Torino istituì un Servizio per genitori separati, introducendo la mediazione familiare come risorsa per i genitori in separazione e per i loro figli. La Città Metropolitana di Torino intende rilanciare le attività e i progetti a sostegno della continuità dei legami, portati avanti dai soggetti coinvolti nel Tavolo permanente di coordinamento dei mediatori familiari e dei conduttori di Gruppi di parola per i figli di coppie divise.
L’impegno è stato ribadito da Carlotta Trevisan, Consigliera metropolitana delegata ai diritti sociali, parità e Welfare, nel corso di un incontro tra i soggetti coinvolti nel Tavolo e gli operatori dei Luoghi neutri facilitanti, che si è svolto nella sede del Ce.se.di. – il Centro servizi didattici della Città Metropolitana – in via Gaudenzio Ferrari 1 a Torino.
L’incontro è servito a fare il punto sulle attività di mediazione familiare e sul “Progetto Piccoli” avviato nel 2010 dall’Ufficio Servizio sociale del Tribunale di Torino in collaborazione con i Centri per le famiglie dei territori.
“Sono orgogliosa, - ha sottolineato la Consigliera Trevisan - di poter portare avanti il lavoro intrapreso nel 2011 quando l’allora Provincia promosse l'esperienza dei gruppi di parola per figli di coppie divise, non solo investendo risorse nella formazione degli operatori  dei territori per consentire loro di dotarsi di questo nuovo strumento, ma anche facendo ricerca e offrendo ai gruppi in partenza l’affiancamento dei suoi operatori”.
Trevisan ha sottolineato l’impegno a salvaguardare - anche nella delicata fase del passaggio istituzionale dalla Provincia alla Città Metropolitana di Torino - il patrimonio di conoscenze e di esperienze sedimentate negli anni. “È un patrimonio, - ha ricordato la Consigliera metropolitana delegata ai diritti sociali e alla parità - da cui sono scaturite nuove proposte operative come quella dei seminari sulla bigenitorialità e dei Gruppi di parola per i bambini che frequentano i Luoghi neutri. Intendiamo far rientrare a pieno titolo nell'ambito delle politiche di parità del nostro Ente la valenza sociale della mediazione familiare, non  solo come salvaguardia del diritto delle bambini e dei bambini di crescere al riparo dal conflitto familiare, ma anche come presupposto per l'esistenza di una reale e paritetica ‘democrazia familiare’, nella quale ciascuno  possa pacificamente vedere riconosciuto il diritto di far sentire la propria voce. È nostra intenzione istituire un Ufficio mediazione e sviluppo risorse familiari all’interno del Servizio Pari opportunità”.
La Città Metropolitana intende portare le esperienze e le proposte dei suoi operatori nel convegno sulla mediazione familiare che la Regione Piemonte organizzerà l’11 maggio prossimo a Torino.