Viabilità in Val di Lanzo, aggiornamento lavori a Pessinetto e Traves
Aggiornamenti sulla viabilità in Val di Lanzo, in particolare sulla provinciale 30 dopola frana caduta a PessinettoI tecnici del servizio viabilità della Città metropolitana di Torino, precisano che il muro oggetto dello smottamento è un muretto in pietrame a secco di sottoscarpa risalente a metà degli anni '50, realizzato in amministrazione diretta e - a seguito delle segnalazioni ricevute – è stato costantemente vigilato e monitorato dagli addetti territoriali della Città metropolitana.
A seguito del peggioramento visivo delle condizioni, è stato prima parzializzato il transito veicolare con istituzione tramite apposita ordinanza di senso unico alternato, per evitare carichi eccessivi, quindi è stato avviato un intervento di consolidamento con un ordine ad un’ impresa specializzata lo scorso 19.dicembre grazie ad un decreto di lavori in somma urgenza.
L''intervento era in corso, tramite realizzazione di micropali di consolidamento del manufatto. Durante le lavorazioni, le vibrazioni indotte e la cattiva fondazione del muro stesso (non visibile) hanno causato il crollo di una porzione limitata a qualche metro del paramento del muro. I micropali già realizzati hanno garantito il mantenimento della porzione di carreggiata retrostante.
Tutte le lavorazioni sono state condotte e dirette dai tecnici del Servizio Viabilità della Città metropolitana n sicurezza, tramite utilizzo macchinari telecomandati da operatori posizionati sempre in zona sicura.
Per quanto riguarda la frana di sassi che si è abbattuta il 5 febbraio, sulla strada provinciale 1 della Valli di Lanzo, nel Comune di Traves, sono in corso le operazioni di disgaggio ed è stato istituito un senso unico alternato regolato da movieri. Le operazioni si concluderanno solo dopo un’attenta analisi dello stato del versante, per valutare quali e quante rocce siano pericolanti.
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Le temperature negli uffici della Città metropolitana: precisazioni
La sede degli uffici della Città metropolitana di Torino in corso Inghilterra non dispone di una centrale termica dedicata, ma la fornitura del calore da riscaldamento viene garantita attraverso la rete di teleriscaldamento cittadina. Perciò, dal punto di vista dell’inquinamento, non vi sono emissioni in atmosfera. Inoltre, dai circa 300 uffici di cui è composto il Palazzo di corso Inghilterra 7, negli ultimi tre mesi è pervenuta soltanto una segnalazione di alte temperature (per la precisione, il 18 dicembre scorso come registrato dalla procedura interna Sigmanet) dovuta ad un guasto nel funzionamento dal termostato di regolazione del corpo scaldante prontamente riparato l'indomani. Le precisazioni si rendono necessarie a seguito della pubblicazione su Repubblica Torino online delle affermazioni di un assessore di Grugliasco intervenuto mercoledì nel tardo pomeriggio alla riunione del tavolo antismog che ha fotografato un termostato tarato sui 27 gradi di temperatura con il 24 per cento di umidità. "La rilevazione - commentano i tecnici della Città metropolitana - è stata effettuata verosimilmente nelle dirette vicinanze dell’apparecchio scaldante e non rispecchiava le reali condizioni ambientali. L'ufficio dispone di due fancoil separati, regolati e regolabili. Dai grafici riferiti alla rilevazione della temperatura ambiente presente a ridosso della porta di ingresso del locale e del set point di regolazione si può notare che nella stanza - fino all’arrivo delle circa trenta persone per la riunione - la temperatura si attestava intorno ai 21 °C e solo al momento del forte afflusso di partecipanti la temperatura si è innalzata nel tempo, sino a raggiungere verso le ore 20,30 il picco massimo pari a circa 24,5 °C. E' bastato che qualcuno pensasse di poter mitigare il calore all’interno del locale andando ad agire sulla regolazione, causando invece un aumento del valore che ha raggiunto comunque un limite massimo non superabile di 24 gradi. Una riunione certamente calda, come ha commentato il consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici, non per le temperature quanto per il tema affrontato, quello dello smog, che preoccupa tutti gli amministratori pubblici del territorio Torinese ed ha invitato i colleghi a collaborare nel merito e cercare insieme di individuare soluzioni utili a contrastare l'inquinamento atmosferico, senza voler sollevare polemiche pretestuose.- Dettagli
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Dopo il collaudo, riaperto al traffico il ponte sul Po a Castiglione Torinese
Completato il collaudo statico al ponte sul fiume Po a Castiglione Torinese, venerdì 26 gennaio la riapertura al traffico nella tarda mattinata .I tecnici del Servizio Viabilità della Città metropolitana di Torino hanno confermato il rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma dei lavori, concordato con i sindaci del territorio ed hanno provveduto ad analizzare tutti i dati delle prove di carico statiche eseguite fino al primo pomeriggio del 25 gennaio.Il ponte era stato chiuso al traffico a fine dicembre 2016 per i danni causati dall’alluvione del mese di novembre 2016: i lavori sono stati finanziati sia dalla Regione Piemonte che dalla stessa Città metropolitana di Torino: è stato necessario prima demolire le campate a rischio e mettere in sicurezza le fondazioni, poi ricostruire la parte demolita ed installare un ponte prefabbricato a due campate
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Acqua pubblica: mercoledì 24 gennaio a Torino sindaci, Smat e docenti universitari a confronto
La Città metropolitana di Torino organizza per mercoledì 24 gennaio (ore 17, corso Inghilterra 7, sala del XV piano) un confronto sul tema dell'acqua pubblica, vantaggi e motivazioni della ripubblicizzazione di SMAT.
Un incontro per cercare di comprendere insieme ai sindaci del territorio Torinese quali saranno le conseguenze per i Comuni soci di ATO3 e per il
Servizio Idrico Integrato; un confronto sulle tempistiche, i passi già compiuti e quelli necessari per la definitiva trasformazione di SMAT in azienda di diritto pubblico.
Interverranno insieme al presidente di SMAT Paolo Romano anche i docenti dell'Università di Torino Sergio Foà e di Napoli Alberto Lucarelli.
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Ambiente: dalla Città metropolitana di Torino contributi per i piccoli Comuni
Un bando per l’erogazione di contributi per iniziative di sviluppo sostenibile, tutela del territorio, valorizzazione e recupero ambientale: lo ha deciso la Città metropolitana di Torino che lo rivolge ad associazioni impegnate in campo ambientale, ma anche ai Comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti per la realizzazione di iniziative quali ad esempio la pulizia dei fiumi, torrenti ed alvei, interventi che tendano a favorire sia la tutela che il restauro ed il ripristino della vegetazione autoctona del territorio, attività di censimento, monitoraggio e protezione della fauna, azioni di pulizia/recupero di aree degradate.E’ importante che le iniziative - che dovranno attuarsi nel corso del 2018 - contemplino momenti di divulgazione e coinvolgimento della cittadinanza e delle scolaresche.
Una Commissione appositamente formata provvederà all’esame delle domande pervenute ed all’assegnazione dei contributi: i soggetti interessati devono presentare domanda di contributo alla Città metropolitana entro e non oltre il prossimo 15 marzo.
Un piccolo, ma concreto segno di attenzione per il territorio, condiviso da tutto il Consiglio metropolitano.
Per info www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2018/azioni_campo_ambientale/
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Giorno Memoria: il gonfalone della Città Metropolitana alla fiaccolata in memoria dei deportati
Nell’ottantesimo anniversario delle vergognose leggi razziali (approvate con Regio Decreto Legge del 17 novembre 1938), nel settantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana (1° gennaio 1948) e in occasione del Giorno della Memoria 2018 la Onlus “Nessun uomo è un’isola” di Torino onorerà tutti i deportati italiani, ebrei e stranieri nei campi di concentramento e di sterminio nazisti; specialmente quelle donne e quegli uomini che furono rinchiusi dalle SS nel carcere “Le Nuove” e di cui si perse ogni traccia.Dei prigionieri rinchiusi dai nazifascisti nel penitenziario torinese non è possibile precisare nemmeno il numero, fatta eccezione per le 138 detenute israelite ricordate da Suor Giuseppina De Muro nella sua relazione sull’occupazione germanica del carcere tra il 1943 e il 1945, inviata il 26 febbraio 1946 al cardinale Maurilio Fossati. Alcuni registri di matricola delle “Nuove” durante la Guerra di Liberazione riportano nomi di prigionieri, politici e non, che furono deportati in Germania. Molti erano operai, artigiani; altri erano studenti, impiegati, laureati, militari, professionisti. Quasi tutti erano coniugati con figli. Tanti persero la vita, lasciando la famiglia priva di qualsiasi sostegno materiale e morale. Sono queste le storie tragiche che l’associazione “Nessun uomo è un’isola”, che gestisce il museo del carcere “Le Nuove”, intende ricordare durante la fiaccolata organizzata per venerdì 26 gennaio in corso Vittorio Emanuele II, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
Il ritrovo dei partecipanti sarà alle 9,45 davanti alla lapide posta dall’ANED al binario 17 della stazione di Porta Nuova per ricordare i deportati in Germania. Dopo la deposizione di una corona d’alloro in memoria dei deportati, il corteo percorrerà via Sacchi, il controviale di corso Vittorio Emanuele e via Paolo Borsellino, dove ha sede il museo del carcere. Lungo il corteo alcuni cartelloni ricorderanno i deportati ignoti e dimenticati. La Città Metropolitana di Torino sarà presente con il suo gonfalone. In strada di Ronda il corteo sosterà davanti alle fotoceramiche che ricordano le deportate, verranno lette alcune memorie scritte da donne sopravvissute e ci sarà la testimonianza di Nedelia Tedeschi. Seguirà un omaggio floreale a tutti bambini italiani ed ebrei imprigionati alle “Nuove” e alle donne detenute e deportate nei lager nazisti. Nel vestibolo sono in programma un ricordo di Suor Giuseppina De Muro e una testimonianza di Adriana Cantore. Nel famigerato “Braccio Tedesco” del primo piano si farà l’appello dei deportati dimenticati e sono previste testimonianze di Roberto Zargani e di Beppe Pastore. Davanti alla cella del Beato Giuseppe Girotti (annoverato tra i Giusti tra le Nazioni per la sua azione a favore degli ebrei durante l'Olocausto, per la quale sacrificò la propria vita con la deportazione e la morte nel campo di concentramento di Dachau) la testimonianza sarà a cura della professoressa Florinda Diena. L’appello dei deportati dimenticati si farà anche nella cappella maschile del carcere e sarà seguito da una testimonianza dei Coniugi Mario e Carla. L’evento si concluderà alle 12 davanti alle celle dei condannati a morte, con la deposizione dei lumini e con la recita della Preghiera del deportato.
Sempre in occasione del Giorno della Memoria 2018, sabato 27 gennaio la compagnia teatrale “Lontani dal Centro” proporrà al museo del carcere “Le Nuove” di via Paolo Borsellino lo spettacolo “Il flebile filo della memoria”, della durata di circa mezz’ora. Le rappresentazioni sono in programma alle 19, alle 20 e alle 21. Il biglietto d’ingresso costa 5 Euro. Le prenotazioni dei biglietti possono essere effettuate telefonando ai numeri 011-3090115, 327-8188145 e 347-8814139.
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La Città Metropolitana affianca gli istituti superiori per l'inclusione scolastica dei disabili
Garantire il diritto all’istruzione degli studenti delle scuole medie superiori portatori di disabilità o con esigenze educative speciali: è lo scopo di una serie di progetti di inclusione, realizzati dalle istituzioni scolastiche secondarie o da altri Enti gestori efinanziati dalla Città Metropolitana di Torino, su delega della Regione Piemonte, come previsto dalla Legge regionale 28 del 2007.Il modo in cui i finanziamenti possono essere richiesti ed erogati è recentemente cambiato: i contributi non sono più strettamente collegati all’anno scolastico in corso, consentendo agli istituti di programmare e progettare al meglio l’impiego delle risorse su più annualità.
Per illustrare agli addetti ai lavori le novità, lunedì 15 gennaio la Città Metropolitana di Torino e l'Ufficio Scolastico Provinciale hanno organizzato un seminario al Liceo Alfieri di Torino, a cui hanno partecipato la Consigliera metropolitana delegata all’istruzione, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Torino, il direttore dell’Area Istruzione e Formazione professionale della Città Metropolitana e i funzionari che si occupano di accogliere le domande di contributi delle scuole e di accompagnare gli istituti nella programmazione degli interventi.
Per ogni allievo bisognoso di sostegno la scuola di riferimento redige un Piano educativo individualizzato ed è in base a tale documento che il contributo viene erogato. Ai dirigenti scolastici e agli insegnanti è dedicata una guida operativa per l’inclusione degli allievi disabili preparata dall’Area istruzione e formazione professionale della Città Metropolitana. Come ha spiegato Arturo Faggio, direttore dell’Area istruzione e formazione professionale, è importante che l’educatore che deve affiancare l’allievo disabile ed i suoi insegnanti operi sin dall’inizio di ogni anno scolastico con un programma di intervento ben definito. La nuova procedura per l’erogazione dei contributi consente alle scuole di effettuare affidamenti pluriennali del servizio. Stefano Suraniti, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Torino, ha sottolineato che il Ministero dell’Istruzione ha effettuato negli ultimi anni notevoli investimenti per il sostegno ai disabili, migliorando il rapporto tra allievi e docenti di sostegno, che è passato da 2 a 1 a 1,4 a 1. La Consigliera metropolitana delegata all’istruzione ha spiegato che, oltre a curare la raccolta e l’esame delle domande di contributi da parte delle scuole e della rendicontazione delle spese, gli uffici della Città Metropolitana sostengono gli istituti presenti sul territorio nella progettazione dei servizi di educazione specialistica. Il progetto di inclusione scolastica si svolge non solo attraverso l’attività degli insegnanti curriculari e di quelli di sostegno, ma anche attraverso l’intervento di educatori che possono seguire gli allievi nel passaggio da un ciclo di studi all’altro e nel difficile approdo al mondo del lavoro.
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Riprenderanno a breve i lavori di ripristino del manto stradale sulla SP37 Rivarossa - Rivarolo
Riprenderanno a breve i lavori di ripristino del manto stradale sulla SP37 Rivarossa-Rivarolo.
Lo conferma il consigliere della Città metropolitana di Torino delegato alle opere pubbliche Antonino Iaria rispondendo così alla petizione sottoscritta dai residenti e dagli automobilisti preoccupati per le cattive condizioni del manto stradale e riportata da un settimanale locale.
"I lavori di asfaltatura non si possono realizzare in ogni condizione climatica: li abbiamo iniziati perchè quel tratto stradale presenta evidente la necessità di intervento, ma la nevicata ci ha indotto a sospendere temporaneamente i lavori. Asfaltare ugualmente avrebbe significato solo sprecare denaro pubblico. Non appena le condizioni climatiche miglioreranno e lo consentiranno, i lavori di asfaltatura saranno ripresi" conclude Iaria che aggiunge : "spiace davvero che nessuno abbia pensato di informarsi prima di accusare la Città metropolitana di aver lavorato male. Una semplice telefonata ci avrebbe consentito di chiarire e di evitare polemiche davvero poco utili. Il nostro Ente si occupa della manutenzione di oltre 3mila km di strade sull'intero territorio e nonostante le note difficoltà finanziarie abbiamo un piano di interventi stradali dettagliato e puntuale nel quale anche la SP 37 rientra come prioritaria".
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Un anziano lupo ferito recuperato a Borgone di Susa dal Servizio Tutela Fauna e Flora
Sembra quasi una favola natalizia, ma è la realtà quotidiana del lavoro del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino. Nel pomeriggio di venerdì 22 dicembre agli agenti faunistico-ambientali è giunta la segnalazione di un canide zoppicante che si aggirava nei pressi dell'abitato della località Costa, nel Comune di Borgone di Susa. Giunti sul posto gli agenti della Città Metropolitana hanno verificato che si trattava di un lupo. Le condizioni dell'animale, che è molto magro e si spostava continuamente, non permettevano l'utilizzo della telenarcosi con il fucile lancia siringhe. Si è deciso di procedere all’immobilizzazione con l'ausilio di aste munite di laccio da cattura.Una volta bloccato, l'animale è stato sedato dal professor Giuseppe Quaranta, del CANC, il Centro Animali Non Convenzionali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino. Alla cattura e alla sedazione ha collaborato il dottor Berno dell'Asl di zona.
Il lupo è stato trasportato al CANC, che ha sede a Grugliasco ed è convenzionato con la Città Metropolitana, dove i veterinari hanno appurato che si tratta di un esemplare anziano, del peso di 24 Kg, probabilmente errante perché scacciato dal branco. Le radiografie hanno confermato che un impatto con un'autovettura aveva provocato una sicura frattura all'anteriore destro e un'altra, probabile, alle zampe posteriori. L'animale ha reagito bene alle prime cure e in mattinata viene sottoposto alla riduzione chirurgica della frattura all'arto anteriore, con l'apposizione di una placca metallica. Inoltre verrà effettuata una radiografia del bacino.
L'augurio di Elisa Pirro Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna e della flora, e dei tecnici che hanno operato nel pomeriggio di ieri per recuperare lupo è che, nel periodo delle festività, l’animale si possa riprendere, trattandosi di una specie selvatica che gode della massima tutela da parte dello Stato.
A CHI RIVOLGERSI QUANDO SI RINVENGONO ANIMALI FERITI O IN DIFFICOLTÀ: IL PROGETTO “SALVIAMOLI INSIEME” DELLA CITTÀ METROPOLITANA
- Città Metropolitana di Torino-Servizio Tutela della Fauna e della Flora, corso Inghilterra 7, Torino, telefono 011-8616987, cellulare 349-4163347; dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 14,30, il venerdì dalle 9 alle 13
- Centro Animali Non Convenzionali dell’Ospedale Veterinario della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, largo Braccini 2, Grugliasco, telefono accettazione 011-6709053 e 366-6867428. In orario notturno l’accesso avviene dal numero civico 44 di via Leonardo da Vinci.
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Pianezza regala ai commercianti 150 abeti rossi destinati poi ai boschi della ValSusa
Un gesto concreto di solidarietà da parte del Comune di Pianezza nei confronti del territorio Valsusino danneggiato dai recenti incendi: lo ha deciso il sindaco Antonio Castello, consigliere della Città metropolitana di Torino, che ha distribuito oltre 150 abeti rossi ai commercianti per abbellire l'esterno dei vari punti vendita locali, in collaborazione con l'Unione commercianti e la Pro Loco di Pianezza.
"Al termine delle festività - spiega Castello - ognuno degli abeti rossi che l'Amministrazione comunale ha donato ai commercianti di Pianezza, insieme a quelli che privati cittadini e le scuole stanno allestendo, saranno ritirati dal Comune che provvederà a piantarli nei territorio della Valle di Susa interessati dai recenti, drammatici incendi".
Un gesto concreto di solidarietà da parte di un Comune che non era stato coinvolto dagli incendi: "proprio per questo - aggiunge Castello - abbiamo pensato di intervenire: il senso di appartenza alla comunità passa anche da questi piccoli gesti simbolici. Abbiamo chiesto alla Regione Piemonte, alla Città metropolitana di Torino e all'Uncem Piemonte di individuare insieme a gennaio il Comune cui portare gli abeti per essere trapiantati. Vogliamo contribuire nel concreto a sostenere l'azione indispensabile di rimboschimento".
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