I NOSTRI COMUNICATI

 

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Successo dell’attività ornitologica al lago di Candia. Dalla Regione un finanziamento per il SIC

Nel parco del Lago di Candia è stata completata la passerella a disposizione degli ornitologi del GPSO-Gruppo Piemontese studi Ornitologici che, per conto della Città Metropolitana di Torino effettuano i monitoraggi dell’avifauna. “Gli studiosi utilizzano la tecnica della cattura e inanellamento di esemplari di volatili che popolano la palude di Candia, su autorizzazione dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. – spiega la Consigliera metropolitana Elisa Pirro, delegata all’ambiente e alla vigilanza ambientale, alle risorse idriche e qualità dell’aria, alla tutela fauna e flora, ai parchi e alle aree protette - Le linee guida dell’ISPRA prevedono che tali attività siano svolte solo in siti di particolare rilevanza, da esperti individuati e autorizzati, seguendo precise modalità operative, con la limitazione della presenza del pubblico, per non creare pericolosi stress agli esemplari catturati e successivamente liberati”.
La passerella è stata realizzata in legno grezzo, è rustica e compatibile con l'ambiente palustre e consente di collocare le reti senza danneggiare l'ambiente circostante e senza affondare nel terreno torboso e acquitrinoso. La passerella completa la disponibilità di strutture, fra le quali sono presenti anche due capanni di osservazione utilizzabili dagli esperti e dai fruitori dell’area. Il parco del Lago di Candia ospita oltre 200 specie di uccelli, fra i quali i più importanti da un punto di vista ornitologico sono il Tarabuso, il Tarabusino, la Moretta, l’Airone rosso, il Canapino.
Nel primo semestre 2017 nella palude sono stati inanellati 598 esemplari di 42 specie. Il Migliarino di palude è la specie con il maggior numero di esemplari catturati e inanellati: ben 160. Molto numerosi anche gli esemplari di Codibugnolo e Capinera, rispettivamente 65 e 64, così come la Cannaiola verdognola, di cui sono stati inanellati 40 esemplari. Presenti anche il Pettirosso, la Cinciallegra e il Pendolino, rispettivamente con 33, 31 e 30 uccelli. Gli ornitologi hanno anche ricatturato un Usignolo di fiume che era stato inanellato a Casalbeltrame, in provincia di Novara, raccogliendo informazioni utili sugli spostamenti della specie.
Ma la nuova passerella per gli ornitologi non è l’unica buona notizia per il parco del Lago di Candia. “La Regione Piemonte, - annuncia la Consigliera Elisa Pirro - ha riconosciuto alla Città Metropolitana di Torino un finanziamento di 51.240 Euro per l’elaborazione del Piano di Gestione del Sito di Interesse Comunitario del Lago di Candia nell'ambito del Piano di sviluppo rurale 2014-2020”. Il riconoscimento del SIC è motivato dalla presenza di un ambiente lacustre cinto da canneti e adiacente ad un’ampia palude, dall’assenza praticamente completa di insediamenti abitativi, dalla presenza di una fascia forestale sulle rive del lago. Il lago è di tipo eutrofico, cioè eccessivamente ricco di sostanze nutritive a causa delle attività agricole circostanti, ma fortunatamente conserva ancora la zonazione della vegetazione ed è il più ricco di flora idrofila del Piemonte, con oltre quattrocento specie, fra le quali la rara Marsilea quadrifonia, oltre alle più comuni Ninfee, Castagna d’acqua, Limnantemio e Nannufaro. Intorno al lago nidificano e svernano numerose specie di fauna terricola, anfibi e insetti, mentre lo specchio d’acqua ospita specie ittiche di pregio come il Luccio.
Non va dimenticato che esistono purtroppo anche emergenze negative legate alla presenza di specie esotiche invasive come il Gambero rosso della Louisiana, la Nutria e il Fior di Loto che, sia in passato che in occasione di futuri progetti, sono stati e verranno sottoposti a misure di contenimento. Per tali motivi, sia le misure di conservazione del SIC specifiche (recentemente approvate dalla Regione Piemonte) che il futuro Piano di gestione (che verrà realizzato con il contributo degli attori locali) hanno come obiettivo primario la tutela dei valori ambientali esistenti e insostituibili, che le importanti attività antropiche di natura agricola, sportiva e turistica devono rispettare in quanto elementi portanti del loro sviluppo.

VIVERE IL TRAMONTO SUL LAGO

L’associazione “Vivere i parchi”, che, su incarico della Città Metropolitana di Torino, gestisce una serie di attività didattiche nel parco del Lago di Candia, organizza per sabato 15 e sabato 29 luglio l’evento “Tramonto sul Lago”, che propone la navigazione al tramonto sulle placide acque dello specchio d’acqua del Canavese, alla scoperta dei suoni e dei colori al crepuscolo. Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le 20 al ristorante Lido Molo. È previsto un brindisi a bordo ed è necessaria la prenotazione, perché i posti disponibili per ciascuna delle due escursioni sono solo 14. Per informazioni si può telefonare al numero 345-7796413 oppure scrivere a vivereiparchi@gmail.com          

Contro la tratta, formazione delle polizie locali e sensibilizzazione ai Comuni

La Città metropolitana di Torino parteciperà al progetto della Regione Piemonte per formare contro il fenomeno della tratta le polizie locali e lo diffonderà a tutti i Comuni del territorio: una mozione in tal senso, presentata dalla consigliera metropolitana Maria Grazia Grippo, è stata approvata questa mattina all'unanimità dal Consiglio metropolitano, riunito sotto la presidenza della sindaca metropolitana Chiara Appendino.

La Regione Piemonte infatti in accordo con Procura della Repubblica di Torino, offre la possibilità a personale delle Polizie locali piemontesi di effettuare uno stage di 4 mesi.

Particolarmente favorevole ad aderire e diffondere il progetto regionale di formazione delle polizie locali anche la consigliera metropolitana delegata alle politiche di parità Carlotta Trevisan che ha annunciato come la Città metropoltana abbia proprio di recente vinto il bando della Regione Piemonte - presentato insieme alla Pastorale Migranti della diocesi di Torino - per il finanziamento del progetto N.O.R.A.  (Nuove Opportunità di Riscatto e Autonomia per le donne vittime di sfruttamento e tratta)  che a breve sarà avviato nel concreto.

Proseguono gli incontri con i Sindaci delle Zone omogenee sulla bozza del Piano Strategico

Trasparenza, partecipazione ed equilibrate opportunità fra le diverse zone omogenee sono le parole chiave che hanno guidato la redazione della bozza del primo Piano Strategico triennale della Città Metropolitana di Torino. La proposta è pronta e attende che entro il prossimo 30 giugno i Comuni, i Sindaci in prima persona, gli amministratori pubblici, le associazioni e i singoli cittadini formulino osservazioni sul merito e sull’ampio contenuto.
Il lavoro di redazione e confronto sull’importante atto di indirizzo e di programmazione per lo sviluppo socioeconomico e ambientale di tutto il territorio metropolitano era cominciato all’inizio del 2016.
La bozza di piano è già stata adottata dal Consiglio metropolitano, ha ottenuto il parere obbligatorio dell'assemblea dei sindaci delle Zone omogenee e il parere vincolante della Conferenza metropolitana composta dai 315 Sindaci del territorio. Dopo una prima fase di ascolto e confronto si è giunti alla proposta che è articolata in 5 piattaforme progettuali, 21 strategie e 50 azioni principali rivolte alla totalità dei Comuni del territorio.
Il link da digitare per consultare il documento è  
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2017/piano_strategico_triennale/

Tra il 20 e il 30 giugno sono stati programmati incontri sul testo della proposta definitiva con i sindaci delle Zone omogenee. Negli ultimi giorni il calendario degli incontri ha subìto alcune variazioni. I prossimi incontri in programma sono i seguenti:
- venerdì 23 giugno alle 18 a Pinerolo per la Zona 5 Pinerolese
- martedì 27 giugno alle 18 nella Sala Dorata del Municipio di Ivrea per la Zona 9 Eporediese
- mercoledì 28 giugno alle 18,30 nella sala consiliare del Comune di Settimo Torinese per la Zona 4 Area Metropolitana Torino Nord
- giovedì 29 giugno alle 18,30 nella sala consiliare del Comune di Chivasso per la Zona 10 Chivassese
- venerdì 30 giugno alle 18,30 nella sala consiliare del Comune di Sant’Ambrogio per la Zona 6 Valli di Susa e Sangone.
Restano da confermare gli incontri a Collegno per la Zona 2 Area Metropolitana Torino Ovest e a Ciriè per la Zona 7 Ciriacese-Valli di Lanzo.

 

Le proposte estive dell'Ecomuseo delle Miniere della Val Germanasca

Sulla scorta del successo delle visite guidate primaverili e dei laboratori didattici per le scolaresche, lo staff dell'Ecomuseo delle Miniere della Val Germanasca ha preparato quattro interessanti proposte per la stagione estiva. Le proposte sono state studiate per cercare di accontentare le esigenze e le aspettative di pubblici diversi, e provare così a offrire quante più opportunità possibili per una visita in Val Germanasca, alla scoperta dei percorsi ludico-didattici delle miniere di talco Paola e Gianna, ma anche della natura, della storia e della cultura di una valle verde e incontaminata, a poco più di un'ora di viaggio da Torino.

Estate ragazzi in miniera
Da metà giugno a metà settembre, visto il successo ottenuto nel 2016, l'Ecomuseo ripropone ai centri estivi interessati - oltre alle visite in miniera – la possibilità di scegliere fra tre differenti proposte logistiche e di animazione che permettano di articolare facilmente la loro giornata di soggiorno in valle.

Piemonte archeominerario
Sabato 24 giugno verrà inaugurata, negli spazi museali dell’Ecomuseo delle Miniere la mostra “Piemonte Archeominerario” a cura dell’associazione culturale Aipsam di Torino. La mostra è dedicata all’illustrazione di un quinquennio di interventi di ricerca e recupero che hanno portato alla luce una serie di interessantissimi siti minerari di epoca medioevale nelle vallate piemontesi di Sesserà, Viù, Susa e Grana. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 9 settembre.

“Canti di lavoro e miniera”
Domenica 25 giugno alle 17,30 l'Ecomuseo delle Miniere ospiterà nella miniera Paola un concerto-spettacolo del Gruppo Corale “Eiminâl”, nell’ambito dei festeggiamenti per i trent’anni di attività del coro. La serata sarà l'occasione per rinverdire il sodalizio fra l'Ecomuseo e il coro, con la novità della presenza del coretto dei bambini. L’ingresso sarà gratuito, ma con prenotazione obbligatoria.


“Il Piccolo Principe” all'Ecomuseo
Sabato 1° luglio il piazzale esterno della miniera Paola ospiterà la storica “pièce” della compagnia Assemblea Teatro. La serata sarà l'occasione per ricordare, a un anno dalla prematura scomparsa, Gino Baral, “deus ex machina” della nascita di ScopriMIniera e dell’Ecomuseo. L’ingresso costerà 10 euro e l’incasso e le eventuali offerte saranno devoluti al progetto “piccola biblioteca” per il reparto oncologico dell’ospedale San Luigi di Orbassano.

Per tutte le informazioni & prenotazioni: telefono e fax 0121-806987, e mail info@ecomuseominiere.it, web ecomuseominiere.it

La galleria del Pino chiude nella notte tra il 16 e il 17 maggio

La galleria di Pino Torinese, sulla strada provinciale 10 “Padana Inferiore”, chiuderà al traffico nella notte compresa tra martedì 16 e mercoledì 17 maggio, dalle 23.45 alle 5. La sospensione della circolazione di tutte le categorie di utenti è stata decisa dalla Città metropolitana di Torino per consentire la manutenzione dell'impianto TV a circuito chiuso, dell'impianto SOS, della segnaletica luminosa e dei ventilatori.

La galleria di Pino Torinese chiude nella notte tra il 20 e il 21 marzo

La galleria di Pino Torinese, sulla strada provinciale 10 “Padana Inferiore”, chiuderà al traffico nella notte compresa tra lunedì 20 e martedì 21 marzo, dalle 23.45 alle 5. La sospensione della circolazione di tutte le categorie di utenti è stata decisa dalla Città metropolitana di Torino per consentire la manutenzione dell'impianto TV a circuito chiuso, dell'impianto SOS, della segnaletica luminosa e dei ventilatori.

La tradizionale visita dell’Abbà e della Bela Tôlera del Carnevale di Chivasso a Palazzo Cisterna

Si chiamano Lucilla Gultieri e Claudio Viano e, nello storico Gran Carnevalone di Chivasso, impersonano “La Bela Tôlera” e “L’Abbà”. I due personaggi principali del Carnevale sono stati ricevuti stamani a Palazzo Cisterna dal Vice Sindaco metropolitano Marco Marocco e dalla Consigliera metropolitana Carlotta Trevisan, delegata ai Diritti sociali e parità, Welfare e minoranze linguistiche,, insieme alle Dame, agli Alfieri, ai Paggetti e al Presidente della Pro Loco Chivasso “L’Agricola”, Davide Chiolerio.

La consueta visita dei personaggi del Carnevale di Chivasso a Palazzo Cisterna ha coinciso anche quest’anno con il “Martedì grasso” ed è stata l’occasione per ribadire quanto sia importante mantenere e tramandare le tradizioni di una comunità locale.

L’appuntamento più importante del 2017 con l’Abbà, la Tôlera e la corte è per domenica 5 marzo a partire dalle 14,30, quando le vie del centro storico di Chivasso ospiteranno il Gran Carnevalone, la sfilata di carri allegorici la cui prima edizione risale al 1951, anno in cui le condizioni climatiche avverse non permisero lo svolgersi della tradizionale sfilata di Carnevale. Il rimedio fu presto trovato: la sfilata fu rimandata alla prima domenica di Quaresima ed il Carnevale divenne Carnevalone, una manifestazione che ha conosciuto negli anni un'evoluzione ed un incremento così ampio da coinvolgere carri allegorici, maschere e bande provenienti da tutta Europa.

Per saperne di più: www.carnevalonedichivasso.it

A nome del Consiglio Metropolitano, il Vice Sindaco Marocco e la Consigliera Trevisan hanno ringraziato l’amministrazione comunale, gli organizzatori ed i protagonisti del Carnevale per l’impegno nel portare avanti le tradizioni, per la presenza oggi a Torino e per il fitto calendario di impegni e visite che affrontano con entusiasmo in queste settimane nella loro città, a testimonianza dell’attaccamento e dell’interesse dei chivassesi per le vicende politiche e sociali e le tradizioni culturali del loro passato. Quello che si vive in questi giorni a Chivasso è un entusiasmo che contagia anche e soprattutto i giovani, che imparano ad amare le tradizioni, la storia e la cultura della propria comunità, preparandosi così a diventare cittadini che si indentificano con il territorio, lo amano e ne difendono l’identità.

Il Vice Sindaco Marocco e la Consigliera Trevisan hanno ricordato che la Città Metropolitana di Torino patrocina l’evento, proseguendo l’impegno e l’attenzione che la Provincia ha sempre avuto per il patrimonio storico e culturale locale.

I PROTAGONISTI DEL CARNEVALE DI CHIVASSO

La Bela Tôlera

Il personaggio della Bela Tôlera nacque nel 1905 per iniziativa dell’allora Circolo di Agricoltura, Industria e Commercio “L’Agricola”, progenitore dell’attuale Pro Loco Chivasso “L’Agricola”. A quel tempo erano di moda le feste di mercato, con lo scopo di valorizzare le produzioni locali. In quell’ambito nacque l’idea di nominare una vera e propria Regina del mercato di Chivasso: la Bela Tôlera. Il nome trae origine dal simpatico appellativo di “face ‘d tola”, affibbiato ai Chivassesi perché, in passato, il campanile del Duomo era sormontato da una guglia fasciata di latta, che rifletteva i raggi del sole, poi abbattuta in seguito ai danni subìti nel corso dell’assedio del 1705. A partire dal 1948 la Bela Tôlera è accompagnata dall’Abbà e, da qualche anno a questa parte, da quattro Damigelle, quattro Alfieri e due Paggetti.

L'Abbà

Il personaggio dell’Abbà, sebbene abbia assunto solo dal 1948 il ruolo di Signore del Carnevale, vanta origini ben più remote, che sono legate a feste in un primo tempo pagane e successivamente cristiane. Risalgono al XIV secolo le prime notizie sulla figura dell’Abbà, scelto per guidare la “Confraternita o Società degli Stolti”, nata sul modello di analoghe iniziative sorte in varie parti d’Italia (ad esempio “l’Abbazia dei Pazzi” di Torino). Nel 1434, dopo gli inutili tentativi per sciogliere d’autorità la Società, furono gli argomenti persuasivi del Prevosto, don Giacobino Cresti, ad indurre i soci a mutare costume. Da quel momento la festa della Società assunse il carattere e la natura di cerimonia religiosa. Fu assunto come protettore San Sebastiano e fu eretta in Duomo una cappella della Società, che nel frattempo aveva assunto la denominazione ufficiale di “Società di San Sebastiano”. Da quel momento l’Abbà assunse la veste di patrocinatore e, successivamente, di mecenate della festa. In occasione della festa patronale di San Sebastiano, il 20 gennaio, egli, dopo aver assistito al Vespro solenne in Duomo, sfilava per la città acclamato dalla popolazione, alla quale lanciava dolciumi ed arance. In forza del pubblico riconoscimento, avvenuto nel 1452 da parte della Credenza Pubblica della Città, nel periodo carnevalesco l’Abbà godeva di speciali prerogative, tra le quali il potere di giudicare su tutte le controversie tra i Chivassesi e liberare, se possibile, i carcerati. I mutamenti sociali e di costume portarono al declino della figura dell’Abbà, che scomparve definitivamente nel 1878. Fu nuovamente riproposta nel 1948, quando le fu attribuito il ruolo di Signore del Carnevale, accanto alla la Bela Tôlera. A ricordo delle prerogative di cui godeva un tempo, dopo la sua investitura l’Abbà legge il Proclama contenente le sue volontà sullo svolgimento della festa e, in tono scherzoso, esprime pareri sull’andamento della vita pubblica cittadina. L’Abbà veste attualmente la divisa originale ottocentesca della “Veneranda Società di San Sebastiano”.

L’appuntamento con la Sagra del Ciapinabò è a Carignano da venerdì 7 a domenica 9 ottobre

Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre a Carignano è in programma la XXV Sagra del Ciapinabò, che offre la possibilità di gustare il caratteristico tubero preparato con le ricette della tradizione e in inedite preparazioni. La Sagra è nata agli inizi degli anni ’90 da un'idea del Comitato Manifestazioni carignanese, in modo assolutamente volontaristico e senza motivazioni scientifiche o economiche. L'Helianthus tuberosus, o Topinambur o, in lingua piemontese, Ciapinabò, venne scelto perché è l’ingrediente fondamentale nell'assortimento di verdure che accompagna la bagna caôda: un modo semplice e immediato per coinvolgere il pubblico alla ricerca delle identità gastronomiche regionali.

Nata nel 1992 un po’ un sordina e all’insegna di un understatement tipicamente piemontese, oggi la Sagra è un evento di portata nazionale ed è un’importante occasione per incontrare e far incontrare contadini e cultura accademica, cuochi, grandi cultori dell'enogastronomia e semplici neofiti, artisti, artigiani e commercianti.

Gli stand gastronomici si affiancano ai laboratori divulgativi dedicati alle proprietà culinarie e salutistiche del tubero, mentre la mostra della razza bovina Frisona offre uno spaccato della realtà zootecnica della ricca pianura torinese. La Sagra continua a crescere nei numeri e nell’attenzione dell’opinione pubblica e, intanto, il Ciapinabò si propone come una valida alternativa all'agricoltura e all'alimentazione tradizionali, alle prese con antichi problemi e con le nuove esigenze di una dieta sana ed equilibrata.

Nel 2015 a Carignano i 30.000 visitatori della Sagra hanno consumato circa 700 Kg di Ciapinabò, che, ormai, non è più considerabile come un tubero spontaneo, perché alcune aziende agricole carignanesi lo propongono ormai sui mercati di tutto il Piemonte e non solo, mentre Slow Food e l’Istituto alberghiero di Carignano ne studiano le proprietà organolettiche e le infinite possibilità di utilizzo innovativo in cucina e per la produzione di bioetanolo. Il Ciapinabò è anche entrato nel “Paniere” dei prodotti tipici istituito quindici anni orsono dall’allora Provincia di Torino.

Per consultare il programma completo della Sagra: www.comune.carignano.to.it

Tre milioni di euro per la riqualificazione energetica di 18 edifici pubblici

Aggiudicata la prima gara del progetto europeo 2020Together


E’ stata aggiudicata alla Bosch Energy and Building Solutions Italy srl la prima gara del progetto europeo 2020Together, Programma Energia Intelligente Europa, per la riqualificazione energetica di 18 edifici pubblici, di cui 15 scuole, 1 municipio e 2 palestre.
La Città metropolitana di Torino, con il supporto degli altri partner (Regione Piemonte, Città di Torino e Environment Park), ha svolto con successo le funzioni di stazione appaltante per conto  di 5 Comuni: Bruino, None, Orbassano, Piossasco e Volvera, aiutando le amministrazioni locali a ottenere importanti economie di scala e la massa critica di investimenti necessaria per ottenere migliori condizioni contrattuali.
Il valore complessivo dell’investimento offerto da Bosch per gli interventi sugli edifici ammonta a oltre 2,9 milioni di euro, e garantirà un risparmio energetico medio maggiore del 60% rispetto ai consumi attuali.
Saranno ora direttamente i Comuni a sottoscrivere i contratti con la Energy Service Companies (ESCo) aggiudicataria, beneficiando da subito in media di un risparmio economico dell’11,53% all’anno, rispetto a quanto speso fino a oggi per il pagamento delle bollette energetiche. Terminato il periodo di concessione alla ESCo, la spesa storica subirà una ulteriore decisa riduzione.  Estremamente interessanti sono gli interventi proposti: in ben 15 casi verrà realizzato un intervento strutturale con isolamento termico delle pareti esterne e dei tetti degli edifici, in altri casi sarà effettuata anche la sostituzione degli infissi e l’installazione di impianti fotovoltaici abbinati a pompe di calore, oltre alla revisione di tutte le centrali termiche. Due edifici saranno certificati a energia quasi zero (nearly energy zero building), anticipando l’obiettivo di efficienza energetica  previsto dalla normativa per gli edifici pubblici a partire dal 2018.
Il bando di gara  del progetto 2020Together ha propostoun’innovativa modalità di finanziamento: una partnership tra amministrazioni pubbliche e ESCo nell’ambito della quale queste ultime realizzano degli interventi di riqualificazione energetica a proprie spese che vengono remunerati nel corso degli anni in funzione del risparmio energetico effettivamente realizzato.
Ora, grazie all’individuazione dell’investitore privato le amministrazioni comunali potranno avviare quegli importanti interventi sui loro edifici che diversamente non si sarebbero potuti realizzare a causa della limitata capacità di spesa.
Il progetto, presentato con successo lo scorso 19 settembre all’Infoday del Programma Europeo Horizon2020, prosegue il suo percorso con l’obiettivo di attivare altre due gare: una sull’illuminazione pubblica (oltre 3mila punti luce in 6 Comuni), e un’altra sempre sugli edifici  (30 edifici in 13 Comuni).

Sabato 18 luglio la visita guidata a Palazzo Cisterna, con il gruppo storico “Historia Subalpina” e i cimeli della biblioteca “Grosso” dedicati a Don Bosco

Proseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna. Il sesto appuntamento dell'anno è previsto per le ore 10 di sabato 18 luglio nella sede storica della Provincia di Torino, ora Città metropolitana.

Nel 2015 le visite a Palazzo Cisterna si svolgono il terzo sabato di ogni mese, escluso agosto. Gli appuntamenti successivi a quello del 18 luglio sono quindi: 19 settembre, 17 ottobre, 21 novembre, 19 dicembre.

Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644. Si può prenotare telefonando dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13, oppure inviando una e-mail all'indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it

Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, il mattino dalle scuole (dalle 9,30 alle 13), il pomeriggio da associazioni e gruppi di cittadini (dalle 14 alle 17).

Oltre all'ormai collaudata presenza dei gruppi storici, quest'anno le visite propongono una novità: ogni appuntamento ha un tema che mette in risalto un'eccellenza del Palazzo (dalla Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte "Giuseppe Grosso" al giardino) o, semplicemente, prende spunto da eventi concomitanti.

Anche sabato 18 luglio i visitatori potranno ammirare testi ed immagini conservati a Palazzo Cisterna nella Biblioteca "Giuseppe Grosso" e dedicati alla figura di Don Bosco, nell'anno in cui si celebra il bicentenario della nascita del Santo sociale piemontese per antonomasia. Il documento indubbiamente più importante, di cui si propongono alcuni pezzi, è rappresentato da un carteggio di 22 lettere autografe del Santo al barone Feliciano Ricci des Ferres, nobile cattolico impegnato nel sociale, suo amico e benefattore. Dal carteggio emerge con evidenza il leit-motiv della continua richiesta di aiuti economici al nobile piemontese: dal denaro ai più svariati oggetti che potessero essere di utilità per gli oratori, le case salesiane, gli stabilimenti di lavoro e le altre opere di don Bosco. In primo piano, anche l'attività di Don Bosco scrittore e compilatore fecondissimo: le biografie di santi come Martino di Tours e quelle esemplari di ragazzi morti in età adolescenziale come Michele Magone e Domenico Savio, i compendi come la "Storia sacra per uso delle scuole utile ad ogni stato di persone arricchita di analoghe incisioni" (Torino 1853), "La storia d'Italia raccontata alla gioventù" (Torino, 1863) e la "Storia ecclesiastica ad uso della gioventù" (Torino, 1893). Nei testi esposti vi sono anche testimonianze sulla costruzione della Basilica di Maria Ausiliatrice, sulle grazie ottenute e sulle solennità, oltre ad una rara prima edizione degli "Episodi ameni e contemporanei ricavati da pubblici documenti" (Torino, 1864), proveniente dal Fondo Parenti.

La visita di sabato 18 luglio sarà accompagnata come sempre da un gruppo storico iscritto all'Albo della Provincia di Torino, "Historia Subalpina", un'associazione storico-culturale senza scopo di lucro, autonoma e apolitica, che ha per scopo la ricerca storica, l'organizzazione e lo svolgimento di attività culturali, divulgative, rievocative e ricreative inerenti i secoli compresi tra il XVI e il XIX. L'associazione intende promuovere le potenzialità e le risorse del territorio, contribuendo allo sviluppo, allo studio ed alla divulgazione (anche in ambito scolastico) della conoscenza del patrimonio storico-culturale locale, organizzando animazioni, danze, spettacoli e rievocazioni di episodi significativi della storia torinese. Per organizzare al meglio la propria attività, "Historia Subalpina" ha creato due sezioni: "Corte Gioconda" dedicata al XVIII secolo (i cui figuranti si esibiranno sabato 12 luglio a Palazzo Cisterna) e "Contessa di Castiglione", che rievoca le vicende risorgimentali torinesi del XIX secolo. Per saperne di più: www.historiasubalpina.it