Agricoltura
Una sessantina di anni fa, a Cumiana, Giovanni Felizia fondava la sua azienda agricola, proponendo da subito la vendita diretta dei prodotti. Oggi Cascina Felizia è gestita dalla figlia di Giovanni, Tiziana, e dal marito, Roberto Pons, che hanno puntato sull’allevamento ovicolo, in soccida con uno dei marchi leader in Italia.Cascina Felizia, a cui è dedicata la nuova puntata della rubrica “Storie metropolitane” curata dalla Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino, è però molto più che un allevamento a terra con 40.000 polli distribuiti in quattro grandi capannoni. Innanzitutto è stata una delle prime aziende agricole italiane ad aver avviato una coltivazione di paulownie per favorire l'abbattimento dell’anidride carbonica. L’impianto fotovoltaico sui tetti dei capannoni produce energia elettrica per il fabbisogno aziendale e l’eccesso viene ceduto alla rete. Le deiezioni dei polli vengono inviate ad un biodigestore, anche in questo caso per la produzione di energia. Superate le conseguenze di un grave incendio scoppiato nel maggio del 2017, Tiziana Felizia e Roberto Pons hanno ricostruito quanto distrutto dal fuoco e puntato decisamente sull’innovazione tecnologica, sul risparmio energetico e sul benessere animale.
L’aspetto più interessante ai fini del reportage di “Storie metropolitane” sono le attività collaterali, come la fattoria didattica e le iniziative che fanno dell’azienda un polo di innovazione sociale e ambientale. Nel reportage Roberto Pons ci ha raccontato le idee messe in campo per la promozione dell’apicoltura e del benessere degli insetti impollinatori come le api e le farfalle: “Abbiamo dedicato una porzione del parco intorno alla cascina alla floricoltura di base e alla frutticoltura, perché gli insetti impollinatori hanno necessità di disporre per diversi mesi all’anno di moltissimi fiori da cui ricavare il loro nutrimento. Piantare i fiori e alberi per nutrire gli impollinatori significa dare una mano a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema locale”.
Questi progetti e l’ambizione di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente Roberto Pons li racconta periodicamente ai bambini delle scuole che visitano la sua azienda. Le domande che gli alunni pongono a Roberto sono molte, così come lo stupore nell’apprendere dal vivo nozioni, situazioni e curiosità che certamente a scuola e a casa troverebbero solo nei libri. Cascina Felizia è inoltre impegnata in un’iniziativa annuale, che propone nel mese di settembre un concerto il cui ricavato va a vantaggio dei bambini ricoverati nell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Per vedere il reportage nel canale YouTube della Città metropolitana di Torino basta accedere al linkhttps://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=H1xxoxhUEMg

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Nel fine settimana a San Secondo di Pinerolo torna con alcune novità la tradizionale Fiera di San Giuseppe, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e nota agli appassionati di giardinaggio per la presenza di qualificate aziende del settore florovivaistico. Gli eventi in programma sono iniziati giovedì 13 marzo con l’inaugurazione del murale realizzato nella scuola primaria Tonello dall’artista prarostinese Fabio Petani, che ha coinvolto gli allievi nel progetto “Dalla Street-Art alla School-Art”. Sabato 15 alle 15 nella sala consiliare del Municipio si inaugura invece una mostra di radio d’epoca raccolte dal compianto collezionista Ambrogio Ferrero. Contemporaneamente, nell’atrio del Comune si apre un’esposizione di attrezzi per la lavorazione della farina, provenienti dall’ex Molino Bima. Alle 17 nella sala consiliare la sansecondese Carla Andrion presenta il suo libro “Biscotto - L’altra parte di me”.Il richiamo maggiore di domenica 16 marzo è costituito come detto dalla XXIII Rassegna florovivaistica promossa dal Comune, accompagnata dai mercatini creativi e dalle bancarelle di prodotti artigianali, a cura della Pro Loco. Sul versante enogastronomico in piazza XVII Febbraio si possono gustare le frittelle di mele proposte dall’associazione “Friggi Friggi” di Bibiana. Il menù della fiera è proposto nei locali del centro e agli impianti sportivi di via Godino Delio, dove i più allenati si danno invece appuntamento alle 9 per la podistica competitiva e non competitiva Sanse Run, il cui ricavato andrà all’associazione “Fuoco Rosa” di Bricherasio. I sedentari possono invece apprezzare i giochi da tavolo allestiti sotto l’ala di piazza Tonello, a cura dell’associazione “Dice& Swords” (dalle 9). Al centro polivalente di via Roma domenica 16 tutto il giorno e lunedì 17 marzo in mattinata è visitabile la mostra “Unitre manualmente”, con i manufatti realizzati durante i corsi di pittura su ceramica, decoupage, cucito creativo, maglia, patchwork e ricamo. Sempre domenica 16, alle 9,30 nella sala consiliare del Municipio, Valerio Gentile presenta il libro “Il tecnico di Gustavo Rol”, racconto intimo e inedito della conoscenza che da diciannovenne fece con il sensitivo torinese. Lunedì 17 la Fiera di San Giuseppe è allestita nelle vie e nelle piazze di San Secondo fino alle 13.

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In Italia è stato istituito da alcuni anni il Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali, nel quale sono stati recentemente iscritti i paesaggi terrazzati viticoli alla falde del Mombarone, nell’Anfiteatro Morenico di Ivrea e nei territori dei Comuni di Carema, Settimo Vittone, Nomaglio e Borgofranco d’Ivrea. Sull’importanza del riconoscimento si confronteranno venerdì 14 marzo gli esperti di paesaggio rurale, nel corso di un convegno promosso dal Centro studi per lo sviluppo rurale della Collina dell'Università di Torino, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio. L’appuntamento è a partire dalle 9,45 nella sala panoramica della sede di corso Inghilterra della Città metropolitana. La candidatura all’iscrizione nel Registro nazionale era stata voluta e perseguita dall'Unione Montana Mombaronee la Città metropolitana aveva sostenuto l'iniziativa affidando all’esperto Enrico Pomatto l’incarico per uno studio preliminare, finanziato con le risorse del progetto Alcotra “Strada dei Vigneti Alpini”. Il report dell'incarico è consultabile nel sito Internet della Città metropolitana al link bit.ly/4kghDZWIL PROGRAMMA DELLA GIORNATA DI STUDIO
La giornata di studio del 14 marzo è organizzata dalla Città metropolitana di Torino, dall’Unione Montana Mombarone, dai Comuni di Borgofranco di Ivrea, Carema, Nomaglio e Settimo Vittone, dal Centro Studi per lo Sviluppo Rurale della Collina e dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. A introdurre i lavori sarà Enrico Pomatto, responsabile e coordinatore della candidatura al Registro Nazionale.
A seguire sono previsti i saluti istituzionali e le riflessioni introduttive dei rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Forestee della Regione Piemonte, della Consigliera metropolitana delegata alle attività produttive, allo sviluppo economico e al turismo Sonia Cambursano, del Presidente dell’Unione Montana Mombarone e sindaco di Settimo Vittone, Ivo Peretto, dei Sindaci di Nomaglio, Carema, e Borgofranco d’Ivrea, Ellade Giacinta Peller, Fabio Peretto e Fausto Francisca, della Prorettrice dell’Università di Torino, Giulia Anastasia Carluccio, del direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, Andrea Schubert, della professoressa Claudia Cassatella, docente al Politecnico di Torino.
La prima sessione è dedicata al tema “Il riconoscimento del valore del paesaggio del Mombarone nel contesto delle prospettive e delle esperienze virtuose nazionali ed internazionali per la valorizzazione dei paesaggi rurali storici”. Le relazioni in programma riguarderanno l’iter di candidatura dei Paesaggi Terrazzati Viticoli e Agricoli del Mombarone al Registro nazionale dei paesaggi rurali storici, l’indagine conoscitiva del patrimonio viticolo ed enologico del Mombarone, i sistemi innovativi di monitoraggio ambientale utilizzati per fornire un supporto scientifico alla candidatura nell’ambito del progetto nazionale iXem Wine, il Registro nazionale come occasione per promuovere un modello di agricoltura che va oltre la produzione di cibo, la valorizzazione tramite le mappe dei paesaggi rurali storici e la messa a punto di buone pratiche per la biodiversità in vigneto, i vigneti storici ed eroici inseriti a livello normativo nel Testo Unico della Vite e del Vino e infine alcuni casi studio virtuosi a livello internazionale.
La sessione pomeridiana sarà dedicata alla valorizzazione del sistema agricolo del Mombarone nella prospettiva del programma Globally Important Agricultural Heritage Systems della FAO, a cui da 7 anni aderisce il sistema agricolo dei Vigneti Tradizionali del Soave. “Quali azioni intraprendere per la conservazione dinamica del sistema agricolo del Mombarone” è il tema della tavola rotonda conclusiva.

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Sabato 8 e domenica 9 marzo a Carmagnola ritorna il consueto appuntamento con la Fiera di Primavera, giunta alla 561a edizione, organizzata dal Comune e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. La Fiera coniuga spazi dedicati all’agricoltura, alle macchine agricole, ai prodotti del territorio e all’allevamento e quest’anno è preceduta dall’evento speciale “Il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese presenta la 561a Fiera Primaverile”, in programma venerdì 7 marzo dalle 17,30 alle 19,30 ad ingresso libero nel salone fieristico di viale Garibaldi 27-29. L’incontro sarà condotto da Simona Riccio, digital strategist della filiera agroalimentare: sarà un’occasione per conoscere da vicino il lavoro e le tradizioni di casari, produttori agricoli e macellai del territorio, che racconteranno le loro esperienze legate alla trasformazione di prodotti come miele, peperoni, pasta, vino e birra, con un focus particolare su latte e carne. Gli studenti della sezione di Agraria dell’Istituto Baldessano-Roccati, dell’Istituto Alberghiero Norberto Bobbio di Carignano e dell’AgenForm-Formazione e specializzazione nel settore della trasformazione della carne e del latte di Moretta offriranno il loro contributo pratico e didattico. Al termine verrà offerta una degustazione gratuita.Seguendo lo schema consolidato delle precedenti edizioni, il cuore della fiera sarà piazza Italia, sede del foro boario, dove si terranno le mostre zootecniche provinciali della razza bovina Piemontese e Frisona Italiana, giunte alla 44ª edizione. L'ARA-Associazione Regionale Allevatori Piemonte curerà l’organizzazione in collaborazione con leassociazioni degli allevatori delle due razze, offrendo un punto di riferimento per gli operatori del settore zootecnico, i quali esporranno i migliori capi bovini allevati nel territorio della Città metropolitana di Torino e iscritti agli albi genealogici dell’ARA. I capi arriveranno sin dalle 14 di venerdì 7 marzo.
La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Piemontese prevede per sabato 8 a partire dalle 14,30 la valutazione dei soggetti esposti, mentre domenica 9 alle 11,30 inizierà la valutazione finale. La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Frisona Italiana prevede per sabato 8 marzo a partire dalle 17 il concorso Junior Show riservato ai giovani allevatori. Domenica 9 marzo alle 9,30 inizierà la valutazione dei soggetti giovani, a cui seguirà, alle 14,30, quella dei soggetti adulti. Le premiazioni e i saluti istituzionali sono in programma alle 17,30.
Le vie e le piazze attorno al Foro Boario si trasformeranno in un grande spazio espositivo, accogliendo il meglio della produzione di macchine e attrezzature agricole provenienti da tutto il Nord Italia. Durante le due giornate di Fiera, in collaborazione con la SOMS, la Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero”, le rotonde di viale Garibaldi nei pressi del Foro Boario e lo spazio esterno del salone fieristico di fronte al mercato del bestiame ospiteranno il Mercato dei produttori agricoli e degli artigiani del cibo, con degustazioni di prodotti tipici. Nei giardini del castello, gli artigiani aderenti alla SOMS esporranno le loro creazioni in una mostra mercato dedicata all’ingegno e alla tradizione artigiana. Domenica 9 marzo i visitatori troveranno anche la Fattoria in Città nei giardini del castello sul prolungamento di via Silvio Pellico, con conigli, esemplari avicoli ornamentali e altri animali di piccola taglia. Nel mercato fieristico nel centro cittadino esporranno le loro merci oltre 200 ambulanti e ci sarà anche il Mercantico, con articoli di antiquariato, l’oggettistica e l’hobbismo in piazza IV Martiri e in corso Matteotti.
Per ulteriori dettagli si può consultare il portale Internet www.comune.carmagnola.to.it

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Nelle vallate del Pinerolese, in Valle di Susa e nell’Alto Canavese c’è un patrimonio ambientale, paesaggistico e rurale che merita di essere difeso e trasmesso alle future generazioni, perché è la testimonianza di un’antica sapienza nella coltivazione di vigneti e di vitigni che vengono definiti come eroici.La Città metropolitana di Torino ha promosso e sostenuto uno studio i cui risultati sono stati sintetizzati nella Guida transfrontaliera per la conservazione e il recupero dei paesaggi viticoli alpini, curata dalla docente del Politecnico Claudia Cassatella.
Della guida si parla da sabato 1 a lunedì 3 marzo anche al Salone del Vino, organizzato alle OGR da Klug aps e patrocinato e sostenuto dalla Città metropolitana di Torino. L’ambizione degli organizzatori è quella di raccontare il patrimonio vitivinicolo del Piemonte in ogni sua sfaccettatura, coinvolgendo tutti i territori del vino, approfondendone tipicità e unicità, analizzando i nuovi trend e le sfide del futuro.
La Città metropolitana di Torino ha scelto di essere presente alle OGR con un desk dedicato al lavoro scientifico curato dalla professoressa Cassatella e commissionato nell’ambito del progetto europeo Interreg Alcotra “Strada dei Vigneti Alpini”. Scansionando il QRCode riprodotto nella parete alle spalle del desk della Città metropolitana è possibile accedere alla sezione del sito Internet dell’Ente dedicata all’interessante studio scientifico sul valore paesaggistico e naturalistico della vitivinicoltura “eroica” delle Alpi Occidentali. Il link è http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2025/salone_del_vino/
La ricerca analizza le caratteristiche paesistiche impresse al territorio dall’attività vitivinicola, con l’attenzione rivolta all’evoluzione secolare delle coltivazioni e all’impatto che hanno avuto sull’aspetto dei territori alpini. Sono interessanti sia le tecniche di coltivazione che quelle utilizzate per difendere i terreni scoscesi dall’erosione, tant’è che i muretti a secco sono inseriti nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale riconosciuto dell’UNESCO.
LE AZIONI PROPOSTE
La guida curata dalla professoressa Cassatella identifica alcuni indirizzi che le amministrazioni pubbliche dovrebbero seguire per tutelare i paesaggi vitati alpini, che devono essere innanzitutto preservati dall’abbandono e dalla frammentazione, incentivandone il recupero. Una serie di campagne conoscitive e mappature sono inoltre indispensabili per individuare i fattori strutturanti del paesaggio viticolo tradizionale. Non è un caso quindi se gli indirizzi che la guida ha previsto per le amministrazioni pubbliche sono stati recepiti nel PTGM, il Piano Territoriale Generale di cui la Città metropolitana di Torino si è dotata negli anni scorsi.
Occorre preservare le aree vitate dalle trasformazioni d’uso del suolo e dalla diminuzione della biodiversità, adattarle ai cambiamenti climatici, mantenere la riconoscibilità dei borghi storici, recuperare le costruzioni connesse con la viticoltura (i tradizionali “ciabòt”), valorizzare la qualità scenica dei paesaggi viticoli, mitigare le interferenze visive da parte di nuove costruzioni ad uso civile o produttivo non coerenti con il paesaggio tradizionale, ma anche da parte di strade, elettrodotti, muri di contenimento, recinzioni, segnaletica stradale e cartellonistica pubblicitaria. I privati devono essere accompagnati nel recupero e nella gestione degli appezzamenti vitati abbandonati, nell’impianto di nuovi vigneti e nel rinnovo di quelli in abbandono, nella riqualificazione e gestione di edifici storici e indispensabili come le cantine e i tradizionali capanni per il ricovero degli attrezzi. I muri e i muretti presenti nelle vigne, la biodiversità vegetale intorno e nelle vigne sono elementi da tutelare e valorizzare, anche perché influiscono sulla qualità dell’ecosistema del vigneto.
La guida non è un libro dei sogni, perché si chiude passando in rassegna progetti già realizzati con successo nei territori della Città metropolitana di Torino, della Valle d’Aosta e del Dipartimento francese della Savoia. Si tratta di progetti-pilota che, sull’esempio del recupero della casaforte Gran Masun a Carema e dei “ciabòt” lungo il Sentiero del Ramìe a Pomaretto, dimostrano che un’economia rurale e turistica può scaturire dal recupero dell’antica sapienza vitivinicola alpina.
“Siamo in una prospettiva di sviluppo rurale e sociale delle comunità alpine, ma anche di messa in sicurezza e manutenzione del territorio. - sottolinea la professoressa Cassatella - I territori vitati alpini sono interessanti per un turismo che cerca un’esperienza non di massa. La prospettiva produttiva è interessante anche in considerazione del cambiamento climatico a cui andiamo incontro: già oggi si stanno spostando più in alto alcuni areali di coltivazione di determinati vigneti”. L’elemento che fa ben sperare per il futuro è il fatto che vi siano nuove aziende condotte da giovani imprenditori e che nei tavoli di concertazione istituiti nelle quattro aree vitivinicole della Città metropolitana di Torino è emerso un interesse ad avviare nuovi progetti aziendali.
È possibile approfondire il lavoro portato avanti nell’ambito del progetto della Strada dei Vigneti Alpini accedendo nel sito Internet della Città metropolitana al link http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/strada-vigneti-alpini/attivita-risultati/wp-31
La video intervista alla professoressa Cassatella è invece pubblicata nel canale YouTube della Città metropolitana di Torino al link https://youtu.be/TX0ufqa673U
DIECI ANNI DI PROGETTI EUROPEI A SOSTEGNO DELLA VITICOLTURA ALPINA
Il progetto della Strada dei Vigneti Alpini e la Guida transfrontaliera per la conservazione e il recupero dei paesaggi viticoli alpini rientrano in un filone di studi e azioni iniziati con Vin'Alp, il primo progetto realizzato dall’allora Provincia di Torino (e concluso nel 2013) per la valorizzazione della viticoltura alpina e dei vitigni tradizionalmente coltivati nei territori montani. L’obiettivo era la caratterizzazione dei “terroirs”, la conoscenza e la conservazione del patrimonio genetico, in un momento storico in cui la viticoltura italiana stava rivolgendo crescente attenzione ai vitigni minori. Il territorio montano e pedemontano torinese è storicamente ricco di biodiversità, conservata nei tradizionali vigneti plurivarietali. L’impegno della Provincia era rivolto alla caratterizzazione delle peculiarità enologiche distintive di queste uve. La valutazione della loro potenzialità enologica era stata sondata anche grazie al lavoro dell’Università di Torino, che aveva indagato le attitudini per la produzione di vini speciali di alcuni vitigni montani.
Il successivo progetto della Strada dei Vigneti Alpini, condotto tra il 2017 e il 2021, aveva tra i suoi obiettivi il rafforzamento dell'identità dei territori vitati alpini, la qualificazione e la promozione del patrimonio paesaggistico, culturale e di biodiversità, l’impulso all'economia turistica facendo leva sulle produzioni di vini locali e sulle peculiarità del territorio. Una specifica linea di azione del progetto ha indagato l’evoluzione e la caratterizzazione degli areali paesaggistici vitati del Canavese, Pinerolese e Valle di Susa e ha identificato le criticità e le esigenze di protezione. Gli obiettivi concreti del lavoro erano l’individuazione di indirizzi e strategie per la pianificazione urbanistico-territoriale della Città metropolitana e la valutazione dell'opportunità di una certificazione del paesaggio vitato.
In accordo con l’Unione Montana del Mombarone, per valorizzare le specificità paesaggistiche di quel territorio e predisporre la scheda di segnalazione per la candidatura nel Registro nazionale del paesaggio rurale storico, era stata effettuata una valutazione della rilevanza, dello stato di conservazione e della vulnerabilità del paesaggio storico nei territori agricoli dei Comuni di Carema, Settimo Vittone, Nomaglio e Borgofranco di Ivrea, delle tradizionali pratiche colturali e delle relazioni con gli strumenti di pianificazione territoriale e di sviluppo rurale, che ha consentito un rilevamento territoriale e fotografico e l’individuazione degli elementi di significatività del paesaggio, della loro integrità, conservazione e vulnerabilità e delle pratiche tradizionali legate alle colture agricole.
L’ultimo progetto tematico è stato il Tour della Strada dei Vigneti Alpini, realizzato nel 2022 e 2023, con lo scopo di elaborare prodotti turistici sostenibili per la fruizione dei territori vitati in percorsi escursionistici o ciclo-escursionistici, con il coinvolgimento degli attori economici delle singole zone.

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Da mercoledì 20 a domenica 24 novembre a Montalto Dora torna la Sagra del Cavolo Verza, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. Il pregiato ortaggio canavesano è alla base di molte ricette che si possono gustare durante la manifestazione: la Supa ‘d pan e còj, la Bagna caôda, il Capônèt. La Sagra è una vetrina che valorizza le eccellenze del territorio: passato e presente, gastronomia, cultura e folklore locale si alternano, proponendo a migliaia di visitatori emozioni, atmosfere d'antan e sapori autentici della tradizione contadina. Domenica 24 novembre con la Grande Fiera il paese si animerà con gli espositori commerciali, la musica, il folklore e le delizie gastronomiche.Il programma ufficiale della Sagra si aprirà mercoledì 20 novembre alle 20 nell’anfiteatro comunale Angelo Burbatti con la cena “A tavola con le eccellenze del territorio”, a cura dell’associazione Ristoranti della Tradizione Canavesana. La prenotazione è obbligatoria, chiamando il numero telefonico 393-9089733. Giovedi 21 novembre alle 20 nell’anfiteatro comunale è invece in programma la cena del fritto misto piemontese, mentre venerdi 22 ci sarà la serata della bagna caôda con lo chef Francesco Venturino; organizza l’associazione sportiva Castlerun di Montalto Dora e la prenotazione è obbligatoria ai numeri 347-4150203 o 349-3373374. Sabato 23 novembre alle 10,30 è in programma il convegno sul tema “Il Parco dei 5 laghi: un’opportunità o un problema?” promosso dalla Città Metropolitana di Torino e dai 5 Comuni interessati. Sempre nella giornata prefestiva intorno al vecchio torchio alle 15 inizierà l’esposizione-concorso delle migliori produzioni locali di Cavolo Verza. La premiazione è prevista alle 16, dopo la valutazione da parte della giuria. Alle 16, inoltre, spazio alla musica nella chiesetta di San Rocco, per un concerto di chitarra classica a cura dell’Accademia Artistica di Torino Guitare Actuelle. L’ingresso è gratuito sino ad esaurimento dei posti. Per l’intero fine settimana sarà possibile partecipare all’iniziativa “Il 900 e i suoi giochi”, con la partecipazione della scuola primaria Gianni Rodari e del corpo insegnante. I bambini potranno inoltre vivere il battesimo della sella organizzato dal circolo ippico L’Arca di Noah.
Domenica 24 novembre la Grande Fiera della Domenica a partire dalle 7,45 animerà il centro storico, corso Marconi e l’area di fronte all’anfiteatro comunale con i prodotti agroalimentari, le vie del gusto proporranno le specialità enogastronomiche piemontesi e valdostane e il mercatino vintage richiamerà gli appassionati del genere, mentre musiche e folklore animeranno il paese.
Il 5° Palio dei Comuni proporrà alle 10,30 e alle 13,30 spettacolari gare equestri tra le rappresentanze di 18 paesi canavesani, impegnati in una gara di attacchi con due manche a tempo su carrozze sportive trascinate da pariglie di cavalli. La novità della Sagra 2024 è però il 1° Trofeo del Cavolo, una gara di speed carving con 10 artisti della motosega che si sfideranno in una gara entusiasmante di velocità e bravura.
Nel week end della Sagra a Montalto Dora si potrà cenare sabato 23 o pranzare domenica 24 nel Ristorante Centrale della Sagra a cura dell’asd Pallavolo Montalto nell’anfiteatro comunale. Dietro la chiesa parrocchiale l’associazione dei produttori del cavolo verza nel Ristorante dei Contadini proporrà specialità a base di cavolo, anche da asporto. Il Ristoro dell’Oratorio sarà aperto sia per la cena del sabato che per il pranzo della domenica, con le specialità tradizionali piemontesi e altre gustose novità. Infine, saranno presenti in Fiera le Proloco del territorio con i loro prodotti tipici.
CULTURA ED ESCURSIONI TRA LAGHI, COLLINE, BOSCHI E VIGNETI DI MONTALTO DORA
Il programma della Sagra del Cavolo Verza prevede anche una serie di appuntamenti culturali. Il Parco Archeologico del Lago Pistono proporrà “Un tuffo nella Preistoria” alle 10,30 e alle 14,30 di domenica 24 novembre, per osservare la ricostruzione di un villaggio su palafitte di 6500 anni fa, con fedeli riproduzioni degli utensili e degli oggetti della vita quotidiana. I laboratori per tutte le età saranno dedicati alle tecniche di intreccio di fibre vegetali e alla pittura con pigmenti naturali. Le visite e le passeggiate guidate partiranno dal Municipio, con prenotazione obbligatoria sino ad esaurimento dei posti disponibili entro sabato 23 novembre alle 18, scrivendo a info@archeolagopistono.it oppure chiamando il numero telefonico 342-0629619. Sabato 23 e domenica 24 novembre sono in programma escursioni naturalistiche guidate tra le colline, i vigneti e i laghi di Montalto Dora, organizzate dall’associazione Informatori Turistici Volontari. Sabato 23 alle 14 è in programma l’escursione “Alla ricerca del Lago Coniglio e delle Terre Ballerine” adatta per famiglie con bambini e della durata di tre ore. È invece più adatta agli adulti “L’antica via del Castello”, una passeggiata di due ore e mezza con salite di lieve difficoltà. Domenica 24 alle 9 si potrà percorrere l’Anello del Montesino, con la salita ai “3 bui”. L’escursione dura tre ore ed è adatta a persone esperte e allenate. Alle 10inizierà invece l’escursione “Strada delle vigne e Lago Pistono”, della durata di due ore, adatta per famiglie con bambini. Alle 14 è in programma l’itinerario “Lago Nero tra miti e leggende e salita al Monte del Maggio”, con durata di tre ore con salite di lieve difficoltà. Per tutte le escursioni si raccomandano scarpe da trekking. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero Infosagra 349-0074456 tra le 9 e le 12 e tra le 15 e le 19. I camperisti saranno i benvenuti a Montalto Dora, grazie al tradizionale raduno organizzato dal gruppo In Camper e avranno a disposizione un’area parcheggio non attrezzata su erba, in via Ferruccio Martinis, al costo di 10 euro. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 351-7772001. Durante la Sagra sarà attivo il punto di informazione turistica nella Lea degli Alpini in via Marconi, ma gli aggiornamenti sono anche consultabili nel sito Internet del Comune www.comune.montalto-dora.to.it
Ci si può anche rivolgere all’ufficio turistico del Comune, chiamando il numero 0125-650014 interno 6 negli orari di apertura al pubblico o scrivendo a omnia@comune.montalto-dora.to.it

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Sabato 16 novembre a Pomaretto torna la Fiero dâ Paî dâ Ramìe, ovvero la Fiera del paese famoso per il vino Ramìe, prodotto dell’enologia eroica che si pratica tra Val Chisone e Val Germanasca. All’edizione 2023, beneficiata da un’assolata giornata autunnale, di quelle che solo le vallate alpine sanno regalare ai visitatori, avevano partecipato una cinquantina di allevatori, che avevano portato in esposizione e in concorso oltre 1000 capi di bestiame provenienti dalle Valli Chisone e Germanasca e dall’intero Pinerolese. Meteo permettendo, il successo della Fiero è sin d’ora assicurato.Oltre all’esposizione degli animali, l’interesse commerciale della manifestazione è dato dalle oltre 150 bancarelle su cui sono esposte le più diverse tipologie di prodotti. La fiera, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, inizierà alle 8, quando gli espositori si disporranno lungo la via Carlo Alberto, in piazza Libertà e nelle vie laterali. L'organizzazione della manifestazione vede collaborare fianco a fianco l’amministrazione comunale, la Pro Loco, il gruppo locale dell’Associazione Nazionale Alpini, la Protezione civile di valle, l’Uncem, gli insegnanti delle scuole locali e le aziende agricole.
Alle 12,30 è in programma il tradizionale pranzo, allietato da musica e canti, occitani e non solo. La partecipazione al pranzo è prenotabile entro giovedì 14 novembre presso i bar Chez Nous e Decanter, oppure chiamando il numero telefonico 347-9183206. Alle 15 sono in programma la premiazione degli allevatori, dei balconi e dei giardini fioriti e l’asta dei roudoun, i tradizionali e artistici campanacci delle mucche.
Alla manifestazione saranno presenti le delegazioni dei Comuni montani e rurali di Anconetta (Vicenza), Collarmele (L’Aquila, con i tipici arrosticini abruzzesi), Montefortino (Fermo), Mirabel-et-Blacons (Dipartimento della Drôme, Francia), Suzzara (Mantova) e Venegono Superiore (Varese), gli artigiani valdostani del legno Giangiuseppe Barmasse e Mauro Savin, gli scultori piemontesi con la motosega Daniele Vigliano e Renato Giachero. La conduttrice Elia Tarantino registrerà una puntata della trasmissione “Musica in Piazza” di Primantenna, mentre l’animazione musicale e l’intrattenimento saranno assicurati dal duo Loris Gallo-Elisabetta Pia Gedda, dal gruppo dei Gatt Ross di Farigliano (Cuneo), da Martina Richard e dalle Voci del Tanaro.

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Sabato 16 e domenica 17 novembre a Santena torna la Sagra della Zucca, evento che, al pari della primaverile kermesse dedicata all’Asparago, valorizza il territorio e le sue eccellenze, con un focus sul legame tra cibo, ambiente e cultura locale. Alla riuscita della manifestazione, promossa dal Comune di Santena con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, collaborano la Pro Loco di Santena e il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, interessato a consolidare una filiera radicata nelle tradizioni agricole, sensibilizzando i cittadini sul valore della sostenibilità. L’agricoltura responsabile e il consumo consapevole sono del resto due delle missioni del Distretto, che propone attività per far scoprire e apprezzare quei prodotti che i cittadini possono reperire letteralmente “sulla porta di casa”.La giornata di sabato 16 novembre si aprirà con una serie di mostre, visitabili anche domenica 17. Nella biblioteca comunale si potrà vedere dalle 9,30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 un’esposizione curata dall’associazione Francesca Caparelli, mentre nella sala consiliare del Municipio sarà visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 la mostra “Dopo l’acqua c’è vita”, a cura di Gres e dell’associazione Radici La Memoria. Sempre sabato 16, dalle 12 alle 21 la piazza Martiri della Libertà si trasformerà in un’area street food, offrendo prodotti tipici e piatti a base di zucca. Nel pomeriggio è in programma l’animazione per bambini, a cura dell’azienda agricola La Collina in collaborazione con il Distretto del Cibo. In piazza Forchino, a partire dalle 14,30, verranno esposte macchine e attrezzature agricole, simbolo del legame della città con il settore primario. Il pomeriggio continuerà con l’evento “Un mondo di voci-Zucca edition”, che proporrà, nell’area media, racconti e interviste in collaborazione con Radiobase 2.0. L’appuntamento sarà replicato anche nella giornata di domenica 17. La giornata prefestiva si concluderà con il concerto serale del Marina Gallo Jazz 4set nel palatenda.Domenica 17 novembre a partire dalle 9 il centro storico di Santena accoglierà i visitatori con una fiera commerciale e con l’esposizione di macchinari agricoli in piazza Forchino. L’inaugurazione ufficiale della sagra, alla presenza delle autorità locali, è in programma alle 11 nell’area media, seguita dalla conferenza “È tutto Bio? Dalle Bioplastiche allo spreco di cibo”, organizzata nella sala diplomatica del complesso cavouriano in collaborazione con il Consorzio Chierese per i Servizi e Biorepack. L'area street food di piazza Martiri sarà aperta dalle 12 alle 21, mentre l’animazione per i bambini nel pomeriggio sarà a cura di Cascina Creativa e del Distretto del Cibo.
Tutti i dettagli sulla manifestazione saranno disponibili nel sito Internet del Comune www.comune.santena.to.it

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La Città di Chieri si prepara ad accogliere la Fiera Nazionale di San Martino dal 9 al 12 novembre. L’evento è patrocinato dalla Città metropolitana di Torino e affonda le sue radici nella tradizione agricola locale. La fiera unisce la celebrazione del passato con una visione proiettata al futuro, ponendo l’accento su temi cruciali come l’agricoltura sostenibile, la tutela dell’ambiente, l’etica in agricoltura e la valorizzazione delle risorse locali. Il programma di quest’anno è pensato per coinvolgere cittadini e visitatori di tutte le età, attraverso una serie di eventi culturali, spettacoli, degustazioni e incontri di approfondimento, alcuni moderati dall’attrice torinese Lorena Antonioni, volto del programma televisivo Donnavventura e della soap Centovetrine. Il tutto all’insegna dell’eccellenza del territorio, per promuovere e valorizzare le radici culturali e agricole del Piemonte, con uno sguardo attento alla sostenibilità e all’innovazione.Protagonista della Fiera sarà tutto il territorio chierese, con i suoi prodotti tipici, le tradizioni culinarie e le eccellenze culturali, artistiche, storiche e paesaggistiche. Il cuore pulsante degli eventi sarà la storica piazza Cavour, con lo spazio dedicato ai Sapori in Fiera e con tante proposte per tutta la famiglia: dalle biciclettate agli spettacoli itineranti, dai laboratori alle master class per aspiranti birrai, dalle dimostrazioni culinarie alle degustazioni; senza dimenticare, naturalmente, la promozione del dolce Galucio 'd Cher.
Ad aprire ufficialmente la manifestazione sarà lo spettacolo “Badola” del duo comico Marco & Mauro, venerdì 8 novembre alle 21 all’Auditorium Leo Chiosso di via della Conceria 2. I biglietti sono già disponibili presso MailBoxes Chieri o potranno essere acquistati direttamente all’ingresso fino a esaurimento posti.
L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 9 novembre alle 12 in piazza Cavour, alla presenza del Sindaco e Consigliere metropolitano Alessandro Sicchiero e dell’Assessora alla promozione del territorio Antonella Giordano. “Sapori in Fiera” darà appuntamento ai visitatori sabato 9 e domenica 10 novembre in piazza Cavour, con uno spazio dedicato alle tradizioni culinarie del territorio, proposte dalle Pro Loco del territorio e abbinate ai vini come il Freisa, emblema della viticoltura locale. Di particolare rilevanza sarà il convegno sul tema “Il nuovo ruolo dell’agricoltura al servizio delle comunità e dell’ambiente: la gestione sostenibile delle risorse naturali e il presidio del territorio”, in programma sabato 9 novembre alle 10,30 alla San Martino Lounge di via Vittorio Emanuele II angolo via Palazzo di Città. Organizzato dal Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e con il Politecnico subalpino, l’incontro coinvolgerà esperti e ricercatori del settore primario, affrontando i temi della sostenibilità delle colture, della gestione delle risorse naturali e della tutela del territorio, in un’ottica di preservazione ambientale e crescita sostenibile. Di notevole interesse anche il convegno “Coltivare il futuro: etica e innovazione nell’agricoltura sostenibile”, organizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino.
Saranno numerose le iniziative volte a valorizzare il commercio e l’imprenditoria locale. Ad esempio, sabato 9 novembre dalle 16 alle 17 è in programma l’evento “Commercio e Giovani - Nuovo modo di fare impresa”, in collaborazione con la Fondazione Don Mario Opert. A seguire si terrà una masterclass con il Birraio sugli stili e le tecniche di spillatura, in collaborazione con Filodilana.
Tra i protagonisti della Fiera di San Martino 2024 il Galucio ‘d Cher, dolce a forma di galletto che fino agli anni ‘70 era molto apprezzato come merenda da tutti i bambini e che l’associazione Carreum Potentia ODV ha appena rilanciato, grazie alla memoria e all’esperienza di alcuni panettieri e pasticceri di Chieri e dei comuni vicini. Domenica 10 novembre alle 11 l’associazione presenterà il progetto e dalle 16 alle 17 il Galucio sarà nuovamente protagonista in “Dolcissima Off”, evento di accompagnamento alla manifestazione torinese, durante il quale verrà organizzato uno show cooking con la partecipazione delle pasticcerie Dolci&Dolci e Avidano. Per tutto il week-end i visitatori della fiera potranno assaporare i sapori del territorio grazie ai ristoranti e ai locali che proporranno nel proprio menù “Il piatto di San Martino”, con i prodotti del Distretto del Cibo come ingredienti principali.
Domenica 10 novembre sono anche in programma interessanti appuntamenti culturali. Alle 11 e alle 15,30 lo spettacolo itinerante con partenza dalla chiesa di San Filippo Neri “Il mistero di Gallieri, un’eredità medievale”, a cura dell’associazione Art.Ò, consentirà ai turisti di scoprire la Chieri antica e le sue bellezze nascoste. Alle 10 e alle 10,30 sono invece in programma due biciclettate, una a cura di Turismo Torino in collaborazione con Il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese per pedalatori esperti, l’altra a cura di Fiab Muoviti Chieri e Strade Colori e Sapori per famiglie e amatori.
Non mancheranno momenti di intrattenimento itinerante con la musica della Filarmonica Street Band, la Cucina Errante, che porterà in strada canti, storie, giocoleria, clownerie muovendosi con uno strampalato veicolo e le interviste in diretta degli speaker radiofonici Marco&Giò di RadioGRP.
Per i più piccoli ci sarà il laboratorio organizzato da CAMST, che offrirà attività per tutta la famiglia, promuovendo la cultura del cibo e del mangiar sano. I laboratori di panificazione saranno invece dedicati al grissino Rubatà, alla Focaccia di Chieri e alla pizza, a cura di Pro Chieri e CIOFS-FP-Centro italiano opere femminili salesiane-Formazione professionale.
La Compagnia Microcirco Acquarone Ferraris consentirà ai bimbi di provare i giochi di una volta in un’atmosfera romantica.
L’offerta fieristica sarà arricchita da numerosi espositori e mercati, tra cui la mostra mercato delle eccellenze agro-alimentari piemontesi e italiane, mentre la tradizionale Fiera agricola proporrà l’esposizione di piccoli animali da cortile, la Cascina didattica e la mostra delle macchine agricole. Il tradizionale Mercatone della domenica e del martedì è in programma invece in piazza Europa, via Vittone e via Roma, mentre il luna park sarà in piazza Quarini e il mercatino degli hobbisti e del vintage sarà allestito in via Vittorio Emanuele e piazza Umberto, a cura dell’Associazione 360.
Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale del Comune di Chieri www.comune.chieri.to.it

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Mele di tutte le forme e colori, ma anche l’insieme delle eccellenze della frutticoltura del Pinerolese: è questo il richiamo principale della kermesse Tuttomele, la cui 45ª edizione si inaugurerà sabato 9 novembre alle 14,30 e proseguirà sino a domenica 17. Tuttomele, da sempre patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, anche quando l’Ente di area vasta si chiamava Provincia di Torino, è una manifestazione di rilevanza nazionale, a cui i produttori frutticoli piemontesi e non solo guardano per capire qual è l’evoluzione del settore e come evolvono i gusti dei consumatori.Per l’edizione 2024 gli organizzatori della Procavour e dell’amministrazione comunale si sono dati tre precisi obiettivi: ampliare ulteriormente l’esposizione commerciale e artigiana nei piazzali di via Goito, dedicata ai beni e servizi per la casa, l’azienda e la persona; ampliare l’area espositiva esterna riservata ai prodotti tipici enogastronomici; sviluppare una nuova area espositiva tecnica, dedicata alla mela e alla frutticoltura, dove gli addetti ai lavori troveranno le novità e le proposte di operatori specializzati in campo di tecnologie, meccanizzazione e sistemi produttivi.
Cavour si conferma così come una delle capitali dell’agricoltura torinese, anche grazie al suo impegno nel Distretto del Cibo “Terre da tasté”e nel Distretto Interprovinciale della Frutta, costituito insieme a 44 Comuni del Saluzzese. Delle prospettive della frutticoltura si parlerà nel convegno in programma giovedì 14 novembre a partire dalle 9,30 sul tema “Frutta e clima che cambia: possibili strategie di adattamento”.
LE PROPOSTE PER CONSUMATORI, AGRICOLTORI, TURISTI E SPORTIVI
L’anteprima sportiva di Tuttomele sarà ancora una volta la 17ª edizione della corsa podistica AppleRun, in programma venerdì 1° novembre alle 10 su di un percorso ad anello di 10 km nelle vie del centro e sulla pista ciclopedonale intorno alla Rocca: un tracciato facile e veloce che attrae ogni anno oltre un migliaio di partecipanti allo start da piazza Solferino. A tutti i partecipanti e soprattutto ai vincitori andranno le sempre gradite scorte di mele cavouresi, acquistate nelle aziende locali dallo staff organizzativo guidato da Marco Isoardi, presidente dell’asd AppleRun.
Tutti i dettagli sulle proposte e sul programma si trovano nel sito Internet www.tuttomele.info, ma, sinteticamente, si può ricordare che tra le iniziative consolidate della manifestazione si segnalano l’esposizione e la vendita diretta delle migliori qualità di mele prodotte da oltre 200 frutticoltori e 2 cooperative, lo stand promozionale del Presidio Slow Food delle Antiche Mele piemontesi, la Settimana Gastronomica della Mela nei ristoranti locali, la distribuzione di frittelle di mele ai visitatori, i dibattiti sulle politiche agricole, sulle problematiche di sviluppo dell’agricoltura e sulle tecniche di coltivazione, la presentazione di studi e ricerche da parte degli Istituti professionali per l’agricoltura, la rassegna commerciale con circa 200 stand, gli stand di alcune Pro Loco italiane e di paesi ospiti, la presenza dei 18 Comuni aderenti al CIFOP, alla Strada delle Mele Pinerolese e al Distretto del Cibo, l’esposizione di macchine agricole, i concorsi come “La mela in vetrina”, gli spettacoli musicali, culturali e folkloristici, i tour guidati per gruppi aziendali, associazioni, centri anziani e Circoscrizioni, con iniziative di promozione turistica curate dalla Pro Cavour.
L’Expo sarà visitabile dalle 10 alle 23 sabato 9 e domenica 10, sabato 16, domenica 17 novembre, martedì 12 (in occasione della Fiera di San Martino) e venerdì 15 novembre.

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