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Il convegno “Smart mobility, strong economy: il ridisegno della mobilità a partire dai poli aziendali e universitari” che si è svolto lunedì 15 maggio nell’auditorium della Città metropolitana di Torino, è stato l’occasione per premiare le 36 aziende vincitrici della “Bike Challenge 2016”, competizione rivolta alle aziende e ai loro dipendenti: una vera e propria gara tra luoghi di lavoro a chi avrebbe messo in sella più dipendenti, svoltasi tra il 16 settembre e il 31 ottobre 2016 (e proseguita fino al 31 marzo per l’assegnazione dei premi internazionali). Per la cronaca, primi a pari merito sono arrivati Csi e Arpa Piemonte (con il 9,9% di dipendenti in gara), seguiti da General Motors, Edf Fenice e Ospedale Mauriziano (l’elenco completo dei vincitori è nell’allegato).
I premi sono consisititi in 40 abbonamenti al To-Bike messi a disposizione da BicinCittà srl, mantelline per ciclisti e altri gadget. Le prime tre aziende per ogni categoria hanno ricevuto anche un pernottamento in un albergo del circuito Albergabici.
Il progetto Bike2Work
La Bike Challenge ha rappresentato il momento centrale del progetto europeo“Bike2Work – il cui partner italiano è la F.I.A.B. (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) – che è stato portato sul territorio dalla Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di trasferire quote di mobilità dall'auto alla bicicletta, attraverso un programma di cambiamento della visione collettiva di lavoratori, pendolari e aziende.
Mentre nel 2015 la campagna era stata portata da F.I.A.B. sul solo territorio di Milano, nel 2016 ha assunto una dimensione nazionale (“Bike Challenge Italia”) e, grazie al coordinamento del territorio svolto da Città metropolitana(col contributo di Città di Torino, Regione Piemonte, Agenzia per la mobilità Piemontese, 5T e Università di Torino), è stato possibile diffondere la competizione e creare nel 2016 una piattaforma totalmente dedicata alla provincia di Torino, “LoveToRide Torino”.
Complessivamente, in provincia di Torino hanno preso parte alla Bike Challenge 202 organizzazioni (divise in sei categorie a seconda del numero di addetti), con oltre 3mila partecipanti.
Un’indagine sugli spostamenti casa-lavoro
Il convegno “Smart mobility, strong economy” organizzato dalla Città metropolitana di Torino in collaborazione con Città di Torino e Regione Piemonte, è stato anche l’occasione per avviare per la prima volta un’indagine in merito agli spostamenti casa-lavoro su tutto il territorio provinciale.
Si tratta di una ricercarivolta in particolare agli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti e alle imprese con oltre 800 dipendenti finalizzata alla redazione del Piano spostamenti casa-lavoro, reso obbligatorio dal decreto interministeriale del 27 marzo 1998 "Mobilità sostenibile nelle aree urbane". L’invito, tuttavia, è esteso a tutte le aziende, istituzioni e organizzazioni del territorio che vorranno aderirvi con l’obiettivo di supportare sia la redazione del Piano spostamenti e l’avvio di azioni migliorative della mobilità dei propri dipendenti, sia la redazione e l’aggiornamento dei Piani dei trasporti e dei Piani urbani di mobilità sostenibile degli Enti, per favorire la ripianificazione della mobilità a partire da dati aggiornati e reali.
Durante il convegno sono state inoltre presentate le opportunità, i corsi di formazione e i nuovi strumenti premiali per le aziende che intendano sviluppare azioni di mobilità sostenibile.
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“Smart mobility, strong economy: il ridisegno della mobilità a partire dai poli aziendali e universitari” è il titolo del convegno che si svolgerà lunedì 15 maggio dalle 14 alle 17.30 nella sede di corso Inghilterra 7 a Torino. L’incontro, organizzato dalla Città metropolitana di Torino in collaborazione con Città di Torino e Regione Piemonte, è dedicato alle aziende del territorio. Sarà l’occasione per avviare per la prima volta un’indagine in merito agli spostamenti casa-lavoro su tutto il territorio provinciale.Al termine del convegno saranno premiate 36 aziende vincitrici della “Bike Challenge 2016”, competizione rivolta alle aziende e ai loro dipendenti: una vera e propria gara tra luoghi di lavoro a chi avrebbe messo in sella più dipendenti, svoltasi tra il 16 settembre e il 31 ottobre 2016 (e proseguita fino al 31 marzo per l’assegnazione dei premi internazionali). La Bike Challenge ha rappresentato il momento centrale del progetto europeo“Bike2Work – Smart choice for commuters” – il cui partner italiano è la F.I.A.B. (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) – che è stato portato sul territorio dalla Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di trasferire quote di mobilità dall'auto alla bicicletta, attraverso un programma di cambiamento della visione collettiva di lavoratori, pendolari e aziende.
Il programma del convegno
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Il concorso della Città metropolitana che ha sostituito “A scuola camminando”
La scuola d’infanzia “Don Campagna” di Avigliana, la scuola primaria “C. Battisti” di Pinerolo e la scuola secondaria di 1° grado di Candiolo: sono questi i vincitori del concorso della Città metropolitana di Torino “Il paesaggio vien camminando”, una delle sezioni del premio “Incubatori di green education”, promosso dalla Regione Piemonte, in collaborazione con il Miur, il Mibact e Torino Metropoli, e rivolto a tutte le scuole di ordine e grado per valorizzare e stimolare percorsi didattici sui temi della sostenibilità e dei temi della green e circular economy. Seguono, al secondo posto, la scuola d’infanzia “Villa Genero” di Torino, la primaria “E. De Amicis” di Luserna San Giovanni e la secondaria di 1° grado “S. Pellico” di Pinerolo. Terza piazza per la scuola d’infanzia “Santa Margherita” di Torino, la primaria “C.I. Giulio” di San Giorgio Canavese e la secondaria di 1° grado “F. Brignone” di Pinerolo.
La premiazione si terrà al Salone del Libro giovedì 18 maggio dalle 10 alle 12 nell’Arena della Regione Piemonte.
Il concorso “Incubatori di green education” è una delle azioni del protocollo d’intesa “La Regione Piemonte per la green education", firmato lo scorso dicembre a Palazzo Lascaris da 26 soggetti pubblici e privati, tra i quali la Città metropolitana di Torino. Obiettivo del protocollo è favorire il processo di cambiamento culturale e di competenze delle nuove generazioni verso i principi della green economy e dell’economia circolare, dando avvio a nuovi percorsi di sviluppo e inserimento nel mondo del lavoro basati sulla sostenibilità ambientale.
“Il premio ‘Il paesaggio vien camminando’ – spiega la consigliera metropolitana delegata all’ambiente – è l’innovazione di ‘A scuola camminando’, che per 11 edizioni consecutive ha diffuso, con successo, tra i bambini e i ragazzi una modalità sostenibile di spostamento casa-scuola. Quest’anno hanno partecipato 24 istituti scolastici presentando 27 progetti”.
Qui la classifica di tutte le scuole che hanno partecipato al premio, con una sintesi dei progetti presentati.
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Mercoledì 5 aprile alle 10 con una cerimonia nella sala consiliare della Città di Chieri sarà inaugurato ufficialmente il progetto “Boschi E.ON per i condomini ANACI”, che prevede la messa a dimora di cinque alberi per ognuno dei condomini aderenti all’Associazione nazionale amministratori condominiali immobiliari che sottoscriveranno le offerte E.ON AttivaGas Verde e E.ON SicuraGas Verde per la fornitura di gas naturale.Il progetto sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa a cui interverranno il Sindaco Claudio Martano, la Consigliera metropolitana delegata ambiente e vigilanza ambientale Elisa Pirro, il Chief sales officer di E.ON Italia Cristian Acquistapace, il Presidente nazionale di ANACI Francesco Burrelli e il Sales & marketing manager di AzzeroCO2 Alessandro Vezzil.
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Informare le pubbliche amministrazioni piemontesi sui nuovi obblighi in materia di acquisti verdi.È questo l’obiettivo del convegno “Sos acquisti verdi: strumenti per il territorio” che si terrà giovedì 6 aprile dalle 9.30 alle 17 nell’auditorium della Città metropolitana in corso Inghilterra 7 a Torino. L’evento è organizzato da Consip Punto PA in collaborazione con il progetto A.P.E.-Acquisti pubblici ecologici e con la Città metropolitana. Apriranno i lavori il vicesindaco metropolitano Marco Marocco e la consigliera delegata all’ambiente Elisa Pirro.
Tutte le amministrazioni pubbliche sono invitate a partecipare.
In tutta Europa gli acquisti pubblici ecologici (green public procurement) continuano ad affermarsi come uno strumento chiave per ridurre i consumi di energia e per orientare la domanda e l’offerta verso beni e servizi a minore impatto ambientale. L’obbligatorietà per le pubbliche amministrazioni, incluse le centrali di committenza, di contribuire al conseguimento degli obiettivi ambientali attraverso l’inserimento nei documenti di gara dei criteri ambientali minimi è stata sancita dal nuovo Codice degli appalti.
Il progetto A.P.E., avviato nel 2003 dall’allora Provincia di Torino con il supporto tecnico di Arpa Piemonte, ha l'obiettivo di supportare gli uffici acquisti e ambiente degli enti del territorio provinciale per integrare criteri ambientali nelle procedure di acquisto di sempre più numerose tipologie di prodotti e servizi.
La Città metropolitana di Torino con A.P.E. è partner del Progetto Europeo Spp Regions.
Per iscrizioni alla mattinata: chi non ha mai eseguito la registrazione sul sito www.acquistinretepa.itdovrà effettuarla dal link “Non sei ancora registrato” presente in home page. É sufficiente effettuare la registrazione di base. Successivamente occorre collegarsi alla sezione Eventi e formazione, scegliere la voce “Sos acquisti verdi”e iscriversi.
Per iscrizioni al pomeriggio: gpp@cittametropolitana.torino.it.
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Si chiama “ MagicLandscapes” (Management of Green Infrastructure in Central European Landscapes) il progetto europeo guidato dall’Università tedesca di Dresda che vede la Città metropolitana di Torino tra i partner e che è stato approvato e finanziato nei giorni scorsi nell’ambito della programmazione Interreg Central Europe.L’obiettivo principale è quello di tutelare ed incrementare la biodiversità e la funzionalità ecologica del territorio dell'Europa Centrale tramite l'individuazione e la realizzazione di "corridoi verdi" o di "corridoi blu" di connessione ecologica tra le varie aree protette o aree della Rete Natura 2000.
Il progetto svilupperà nuovi strumenti, metodi, strategie ed azioni finalizzate alla gestione ambientale partecipata e alla protezione, passando attraverso la valorizzazione e la creazione di infrastrutture verdi e blu (GI / BI), nel territorio dell'Europa centrale.
La ricerca di una connettività delle Aree Protette (AP) con le aree naturali circostanti è stata spesso trascurata nella pianificazione del territorio e nella gestione del paesaggio. L’acquisizione di maggiori conoscenze sul valore ecologico del territorio naturale al di fuori delle aree protette è una parte essenziale della attività previste. Saranno inoltre individuate le principali infrastrutture verdi che hanno un carattere strategico per migliorare la connettività ecologica tra le aree protette puntando a promuovere una loro gestione più sostenibile anche tramite la consultazione e la collaborazione con i proprietari terrieri e gli stakeholder.
La Città metropolitana di Torino si farà carico (oltre alla ricognizione della legislazione e normativa vigente in materia di Rete Natura 200 ed infrastrutture verdi a livello nazionale e regionale) della valutazione della funzionalità ecologica all’interno dell'area di studio costituita dalla collina di Torino e dal territorio del Chierese. I risultati confluiranno nell’output di progetto che diventerà un vero e proprio manuale di valutazione della funzionalità delle Green Infrastructure.
Si tratterà anche di costituire in collaborazione con i partner uno strumento per la valutazione dei benefici pubblici che verrà poi testato nell’area di studio tramite la predisposizione di un piano d’azione per la salvaguardia e la realizzazione di Green Infrastructure.
Il Servizio della Città metropolitana coinvolto direttamente nell’attuazione di questa progettualità europea è quello dei parchi e aree protette.
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Dopo la liberalizzazione del mercato del gas, per rendere omogeneo il servizio e ridurre i costi a carico degli utenti finali, la Città metropolitana di Torino tra i primi enti in Italia giàalla fine dell'anno 2015aveva banditoper l'Ambito territoriale Torino 2 l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas naturale.Ora si è giunti alla sottoscrizione delle convenzioni per la gestione in forma associata per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale in altri due ambiti e ieri, martedì 7 marzo, i sindaci di 104 Comuni degli ambiti Torino 4 e 6 hanno siglato con il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco l’intesa.
Viene definitivamente avviato così un complesso e delicato processo che porterà all’individuazione di un solo gestoreperambito che opererà in regime di concessione per ben dodici anni, gestendo importanti infrastrutture funzionali all’erogazione di un servizio pubblico locale di primaria importanza come quello della distribuzione del gas.
I Comuni hanno accordato fiducia alla Città metropolitana che fin dall’inizio della liberalizzazione del gas si è sempre posta al servizio delle comunità locali ed ha svolto il delicato ruolo di stazione appaltante proprio per l’affidamento del servizio e dello svolgimento della funzione di controparte del servizio nell’ambito della concessione.
Nei prossimi mesi sarà infatti avviata una complessa e fondamentale attività di raccolta dati e di analisi degli elementi programmatici di sviluppo del territorio che porterà prima alla stesura del bando di gara e poi alla consegna degli impianti al nuovo gestore.
La Città metropolitana ora continua il suo impegno: insieme ai Comuni individuerà sul territorio gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento della rete, oltre che gli interventi di efficientamento energetico che saranno realizzati dal gestore aggiudicatario. Grazie a questa opportunità, i Comuni potranno realizzare questi interventi a costo zero in quanto saranno finanziati dal gestore aggiudicatario.
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Sono 90 i milioni di euro spesi nel 2015 per l’acquisto di beni e servizi a basso impatto ambientale dai soggetti pubblici e privati che aderiscono al progetto Ape - Acquisti pubblici ecologici, coordinato dalla Città metropolitana di Torino. I 46 enti che nel 2015 facevano parte della Rete Ape (oggi sono 48 tra Comuni e Comunità montane, istituti scolastici, enti parco, consorzi di servizi pubblici, agenzie per lo sviluppo del territorio, associazioni culturali e ambientaliste, la Camera di Commercio di Torino, l’Università, il Politecnico, Scr-Società di committenza regionale e Gtt) hanno destinato tale cifra agli acquisti ecologici a fronte di una spesa complessiva dichiarata di 142,6 milioni di euro, raggiungendo il 63,2% di conformità al protocollo per la promozione del Green public procurement (Gpp). Rispetto al 2014, si registra un aumento del 4,3% di spesa verde a fronte di una diminuzione dell’1,7% di spesa complessiva: cifre che sembrano denotare una maggior consapevolezza negli acquisti degli enti pubblici, che in presenza di budget sempre più ridotti programmano acquisti più responsabili.“Si può stimare che con gli acquisti ecologici effettuati nel 2015” commenta la consigliera metropolitana delegata all’ambiente Elisa Pirro “si è riusciti a evitare l'emissione di 7.419 tonnellate di gas climalteranti come l’anidride carbonica, mentre grazie ai servizi di ristorazione sostenibile è stato possibile risparmiare 529 tonnellate di plastica e 3.235 tonnellate di CO2”.
Il Comune di Torino è l’ente che nel 2015 ha speso maggiormente secondo i criteri ambientali: oltre 56 milioni di euro (pari al 62,2% del totale della spesa di tutta la Rete Ape), seguito dalla Città metropolitana di Torino, che supera i 6 milioni di euro (pari a circa il 6,8%) e dal Comune di Collegno (4,7 milioni pari al 5,2%).
Come sempre, il ruolo fondamentale nella spesa complessiva Ape è costituito dalla fornitura di energia elettrica (oltre 50 milioni di euro), seguita dai servizi di ristorazione (circa 19 milioni di euro) e dai servizi di pulizia (quasi 17 milioni di euro).
Il 97% della spesa che rispetta i criteri Ape si è concentrata principalmente sui 13 enti che hanno dichiarato nelle categorie di acquisto previste dal monitoraggio un volume di spesa complessiva superiore al milione ciascuno: i Comuni di Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Piossasco, Rivoli e Torino, Acea Pinerolese, Cidiu, Arpa Piemonte, Città metropolitana di Torino, Politecnico e Università di Torino. Comune di Collegno e Acea Pinerolese raggiungono quasi il 100% di conformità al protocollo.
Migliora notevolmente il risultato della Città metropolitana di Torino, che dall'8,3% passa all' 87,2% grazie all'appalto per l'energia elettrica, che dal 2015 rispetta il protocollo Ape, e dell'Arpa Piemonte, che dall'11,4% passa al 63,2% grazie al nuovo appalto per le pulizie stipulato nel rispetto dei criteri Ape.
Tra gli enti con un volume di spesa totale al di sotto del milione di euro e superiore al mezzo milione di euro, il Comune di Avigliana raggiunge il 97,9%. Nel novero degli enti con un volume di spesa totale al di sotto del mezzo milione di euro e superiore a 100mila euro, il Parco Regionale della Mandria ha registrato il 100% di acquisti verdi, il Consorzio dei servizi socio-assistenziali del Chierese ha raggiunto il 99,9% e il Comune di Bardonecchia è risultato conforme al protocollo per il 98,8% degli acquisti effettuati.
Si segnalano infine l’Ente Aree Protette Alpi Cozie, l’Ato-R (Associazione d'ambito torinese per il governo dei rifiuti) e la Fondazione Torino Smart City che, anche se con spese totali di importo ridotto, raggiungono il 100% di conformità al protocollo Ape.
Il progetto Acquisti pubblici ecologici, avviato nel 2003 dall’allora Provincia di Torino in collaborazione con Arpa Piemonte, ha l'obiettivo di sensibilizzare gli uffici acquisti e ambiente degli enti del territorio provinciale, e di supportarli nella definizione e integrazione di criteri ambientali nelle procedure di acquisto di sempre più numerose tipologie di prodotti e servizi. Il progetto acquisisce ulteriore valore alla luce dell’obbligatorietà di applicazione del Gpp, sancita dal nuovo Codice degli appalti. Elemento distintivo del progetto è il monitoraggio sull'attuazione degli impegni presi, che dal 2015 si svolge nell'ambito del progetto europeo Spp Regions (www.sppregions.eu) per la valorizzazione, la creazione e il rafforzamento delle reti di autorità pubbliche in materia di appalti sostenibili e innovativi in sette regioni europee.
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Sarà la Città Metropolitana di Torino a progettare per conto della Regione Piemonte la ciclostrada del Canale Cavour, grazie alle capacità di coordinamento e delle professionalità tecniche interne che negli anni trascorsi hanno portato alla realizzazione di una rete ciclabile di livello europeo, con oltre 600 km di ciclopiste e ciclostrade già realizzate.Per la costruzione dei primi tratti funzionali, la Regione Piemonte ha stanziato un finanziamento di 2 milioni di euro, che verranno affidati alla Città Metropolitana di Torino in qualità di Ente progettista e realizzatore.
L''intesa è stata firmata tra l'Assessore al turismo della Regione Piemonte Antonella Parigi e il Vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, Marco Marocco. All’accordo aderiscono anche la Provincia di Vercelli e la Provincia di Novara, i due Parchi interessati dal tracciato della ciclostrada, il Parco del Ticino e del Lago Maggiore e il Parco del Po e Collina Torinese, oltre alla Coutenza Canale Cavour e i Consorzi Est Sesia e Ovest Sesia, proprietari dell’infrastruttura.
Il Canale Cavour, realizzato tra il 1863 e 1866 a supporto dell’agricoltura e delle risaie piemontesi, trae origine dal Po a Chivasso e si sviluppa per una lunghezza di oltre 82 km, attraverso i territori del Torinese, Vercellese e Novarese per terminare nel Ticino al confine con la Lombardia.
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Si chiama P.A.S.Ca.L. il nuovo progetto di mobilità sostenibile lanciato dalla Città metropolitana di Torino in partenariato con 16 Comuni*. P.A.S.Ca.L. è l’acronimo di Percorsi pArtecipati Scuola-CAsa-Lavoro, e può contare su un finanziamento complessivo di 2.584.688 euro, di cui 1 milione da cofinanziamento statale (il progetto è stato presentato al Ministero dell’Ambiente nell’ambito del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”) e il rimanente dai contributi dei diversi soggetti attuatori. La Città metropolitana di Torino, oltre che capofila di progetto, è soggetto attuatore del sottoprogetto Citymetromob.Il progetto complessivo P.A.S.Ca.L. si sviluppa su 3 assi portanti:
1) realizzazione di programmi di formazione, educazione, e progettazione partecipata; formazione di mobility manager scolastici e aziendali, programmi educativi in almeno 40 scuole e disseminazione sul territorio delle esperienze pilota dei Piani di mobilità scolastica sostenibile;
2) la realizzazione, da parte di tutti i soggetti attuatori, di servizi e/o infrastrutture di mobilità collettiva e/o condivisa: a) pedibus; b) messa in sicurezza di percorsi pedonali; c) realizzazione di piste o percorsi ciclabili/ciclovie nei comuni di Almese, Avigliana, Caprie, Chieri, Chivasso, Mombello di Torino, Pinerolo; d) estensione del bike sharing e sperimentazione delle biciclette a pedalata assistita in diversi Comuni; e) avvio del car sharing a Carmagnola; f) estensione del trasporto a chiamata Mebus della Collina Chierese fino a Mombello di Torino; g) sperimentazione dei buoni mobilità con sconti per l’acquisto di beni, sconti per il trasporto pubblico locale per almeno due istituti scolastici, riconoscimenti (ai dipendenti delle aziende/enti del territorio coinvolto) di incentivazioni economiche accessorie allo stipendio proporzionate ai km percorsi;
3) nell’ambito del sottoprogetto Citymetromob: a) sperimentazione del car pooling aziendale e scolastico; b) implementazione di strumenti di mobility management aziendale e di area, più efficienti ed efficaci rispetto a quelli già in uso, dialoganti con le centrali della mobilità della Regione Piemonte e della Città di Torino, e istituzione di una piattaforma pubblica per la mobilità condivisa, avviando la sperimentazione di un servizio di “mobility as a service”; c) comunicazione interna, esterna e rivolta ai diversi target di progetto; d) il monitoraggio delle azioni e del processo.
“Prevediamo di incidere sulle abitudini di almeno il 7% della popolazione delle aree interessate” spiega il vicesindaco metropolitano Marco Marocco “e del 20% degli utenti dei poli universitari e aziendali coinvolti, portando oltre 20mila persone a scegliere modalità di spostamento più sostenibili rispetto al veicolo privato”.
* Almese, Avigliana, Beinasco, Borgofranco d’Ivrea, Caprie, Carmagnola, Chieri, Chivasso, Ivrea, Mombello di Torino, Moncalieri, Pecetto T.se, Pinerolo, Pino T.se, Piossasco, Pralormo.
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