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Conferenza internazionale il 19 novembre in corso Inghilterra
Giovedì 19 novembre la Città metropolitana di Torino ospiterà, nella sede di corso Inghilterra, una conferenza internazionale intitolata “Promozione della sostenibilità energetica”. Si tratta di un evento che si colloca nell’ambito del Patto dei sindaci – Covenant of mayors – e del progetto europeo Data4action, nel corso del quale una serie di rilevanti istituzioni portano in luce esempi di successo sul supporto all’azione locale per promuovere la sostenibilità energetica.
Sono oltre 6.300 in Europa, di cui 3.100 in Italia e 60 nel territorio della Città metropolitana, i Comuni che hanno sottoscritto l’iniziativa promossa dal Patto dei sindaci, impegnandosi ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridurre le emissioni di CO2 nel loro territorio per raggiungere gli obiettivi fissati al 2020 dall’Unione Europea.
Lo strumento chiave per il raggiungimento di tali obiettivi è l’adozione del Piano d’azione per l’energia sostenibile – Paes, il documento che identifica le politiche e gli interventi che i Comuni intendono mettere in atto nel corso del tempo. La Città metropolitana, continuando il lavoro della Provincia, supporta tutti i Comuni che aderiscono al Patto nella redazione, attuazione e monitoraggio dei piani.
“L’evento rappresenta un’occasione preziosa per i Comuni che fanno già parte del Patto dei sindaci” spiega il vicesindaco metropolitano Alberto Avetta, “perché potranno trarne indicazioni e spunti preziosi per procedere sulla strada dell’attuazione della pianificazione sostenibile dell’energia. Ma sarà ancora più utile per quei Comuni che, pur non avendo ancora aderito al Patto, hanno a cuore il futuro sostenibile del loro territorio”.
Il programma della conferenza
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Un ente virtuoso che nel 2014 ha superato, con ben 6 anni di anticipo, l’obiettivo UE fissato per il 2020 del 50% di avvio a riciclo dei rifiuti urbani. E’ con questa motivazione che la Città metropolitana di Torino è stata premiata a Roma nel corso della presentazione del V Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti. Fra le 3.141 amministrazioni pubbliche locali - il 40% in più rispetto al 2013 - che hanno raggiunto l’obiettivo “2020” della direttiva europea del 1998, la Città metropolitana di Torino si è classificata al secondo posto fra le new entry nella sua classe demografica, con il 50,50% di rifiuti avviati a riciclo.“Tutti indicatori - ha spiegato il delegato Anci ad Energia e Rifiuti, Filippo Bernocchi - che mettono in luce come l'Italia sia un sistema virtuoso che non solo non ha niente da invidiare agli altri paesi ritenuti a torto migliori, ma che oggi costituisce, all'interno dello stesso contesto europeo, un modello da imitare. E questo è vero anche in una situazione di crisi strutturale delle regioni del Sud, dove però iniziano a vedersi dei segnali di miglioramento. E’ quindi un’Italia pronta a cogliere la sfida del passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare, un Paese nel quale molti Comuni hanno già sviluppato un’industria del riciclo efficiente che ha trasformato i rifiuti in una reale opportunità di sviluppo per i territori”.
La Città metropolitana di Torino è stata premiata, insieme ad altri 8 enti locali, con un Ovetto, un cestino per la raccolta differenziata prodotto dalla Soldi Design.
“E’ un riconoscimento che ci riempie di legittima soddisfazione – ha detto il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Alberto Avetta – perché premia l’impegno del nostro ente, ieri nelle vesti di Provincia di Torino, oggi in quelle di Città metropolitana – nel promuovere da più di dieci anni la raccolta differenziata sia dal punto di vista della quantità sia della qualità. Crediamo che l'obiettivo europeo di puntare a massimizzare il riciclo di materiale sia la sfida da perseguire nei prossimi anni.
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Colpo grosso della Città metropolitana di Torino, che quest’anno si porta a casa ben due premi nell’ambito della IX edizione di CompraVerde, il forum internazionale degli acquisti verdi che si tiene a Roma il 1° e il 2 ottobre.Grazie al progetto Ape - Acquisti pubblici ecologici, che prima la Provincia di Torino e poi la Città metropolitana coordinano dal 2003, l’Ente di Palazzo Cisterna si è aggiudicata il Premio Compraverde, dedicato alla migliore politica di Gpp (Green public procurement), e il Premio Green ProcA, dedicato alle amministrazioni locali che si siano distinte per aver attivamente incluso e implementato gli acquisti verdi attraverso lo strumento dei Paes, i Piani d’azione per l’energia sostenibile messi a punto dai firmatari del Patto dei sindaci (il movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori).
Il progetto Ape è costituito da una rete di 45 sottoscrittori pubblici e privati che hanno deciso di utilizzare criteri ecocompatibili negli acquisti per i propri uffici; una rete che comprende Comuni e Comunità montane, istituti scolastici, enti parco, consorzi di servizi pubblici, agenzie per lo sviluppo del territorio, associazioni culturali e ambientaliste, la Camera di Commercio di Torino, il Politecnico, l’Università e la Scr - Società di committenza regionale, e che nel 2014 ha speso oltre 78 milioni di euro in acquisti di beni e servizi verdi: dall’energia elettrica da fonti rinnovabili ai servizi di ristorazione con prodotti biologici e stagionali, dai servizi di pulizia con prodotti ecologici alle attrezzature informatiche a ridotto consumo energetico.
“Siamo felicissimi di questo doppio riconoscimento” commenta la consigliera metropolitana delegata all’ambiente Gemma Amprino “giunto a premiare un progetto che va avanti ormai da 13 anni e che nel tempo ha sempre saputo arricchirsi di nuovi partners e di nuove categorie di prodotti. Con Ape attuiamo una politica che l’Europa ritiene strategica sia perché riduce l’impatto ambientale sia perché orienta il mercato verso un’economia sempre più verde”.
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In occasione dell'incontro del 15 settembre 2015 i Comuni che avevano manifestato interesse a partecipare al progetto tramite la predisposizione di un nuovo atto urbanistico -redatto in copianificazione e teso alla sperimentazione dei risultati di Sam4Cp- hanno fornito informazioni integrative per la selezione definitiva.
Alla luce di questo aggiornamento la Città metropolitana di Torino e il Politecnico di Torino–Dipartimento Dist hanno selezionato 3 Comuni che, per gli atti di pianificazione urbanistica proposti, risultano essere quelli che meglio rispondono ai requisiti necessari alla sperimentazione: si tratta di Settimo Torinese (comune metropolitano); None (comune rurale) e Chieri (comune collinare)
Il prossimo passo sarà richiedere a questi comuni di formalizzare il loro impegno.
I Comuni non selezionati (Candiolo; Casalborgone; Ciriè; Ivrea; Montanaro; Pavarolo; Piossasco; Rivalta; Rivoli) ma che hanno manifestato il loro interesse ai contenuti del progetto Life Sam4cp, saranno comunque coinvolti nelle attività di disseminazione del progetto e costantemente informati sul suo sviluppo.
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Al termine di quattro anni di percorso, Tyrec4life è giunto al traguardo. La conferenza finale, intitolata “Pneumatici in polvere. Come gli pneumatici esausti diventano pavimentazioni stradali innovative: opportunità per imprese, ricerca, enti locali, territorio”, si è tenuta venerdì 18 settembre al Castello del Valentino, aperta dai saluti, tra gli altri, della consigliera delegata all’Ambiente della Città metropolitana Gemma Amprimo.Il progetto europeo Tyrec4life, finanziato nell’ambito del programma europeo Life+ (LIFE10ENV/IT/000390) con tre milioni e mezzo di euro, è nato nel dicembre 2011 per valorizzare la risorsa-rifiuto degli pneumatici dismessi (400mila tonnellate all’anno solo in Italia). Obiettivo principale: sviluppare e implementare tecnologie innovative in grado di estendere l’utilizzo del polverino da pneumatici fuori uso nelle pavimentazioni stradali.
Capofila del progetto è ora la Città metropolitana di Torino; dal 2011 al 2014 la titolarità è stata della Provincia di Torino, che già da prima della nascita diTyrec4life si occupava dei bitumi modificati con polverino di gomma: sulla base di una complessa e articolata ricerca, commissionata al Politecnico di Torino, nell’autunno del 2011 erano stati realizzati circa 1600 metri della circonvallazione Borgaro-Venaria con quel tipo di asfalto.
Nel corso della sperimentazione si è giunti alla validazione di miscele di bitume arricchito con polverino con l’obiettivo di migliorare drenabilità, aderenza e assorbimento acustico e di minimizzare i consumi energetici nelle fasi di realizzazione e stesa. Per la parte pratica sono stati realizzati tre chilometri di pavimentazione stradale con i nuovi bitumi: le stese di prova sono state effettuate sulle strade provinciali 53 e 503, nella zona del Canavese.
“Siamo molto interessati ai risultati finali di questo importante progetto” ha detto Gemma Amprino. “Il tema ci è caro da anni e abbiamo già potuto toccare con mano i vantaggi del bitume addittivato con polverino: vantaggi di duplice portata, visto che sono riscontrabili sia sul piano ambientale sia su quello economico”.
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Lunedì 15 giugno nella saletta incontri al 15° piano della sede della Città Metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7, si terrà un seminario pubblico dedicato al progetto "LIFE+ SAM4CP - Soil Administration Model for Community Profit", cofinanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Life+ 2013 e coordinato dalla Città Metropolitana di Torino insieme all'ISPRA, all'INEA e al Politecnico di Torino – DIST. L'iniziativa è rivolta ad amministratori e funzionari di tutti i Comuni della Città Metropolitana, con l'intento di dimostrare come una pianificazione del territorio che tenga conto nei processi decisionali della valutazione dei benefici ambientali ed economici assicurati dal suolo libero garantisca alla collettività un risparmio complessivo delle risorse naturali e delle risorse finanziarie pubbliche.Lo scorso 24 ottobre, sempre presso la sede della Città Metropolitana di Torino, si è svolto l'evento pubblico di avvio del progetto. La prosecuzione delle attività prevede ora un nuovo momento seminariale rivolto ai Comuni, per dare conto dei primi risultati raggiunti ma, soprattutto, per invogliare gli amministratori locali a presentare nuove candidature al ruolo di Comuni pilota, al fine di sperimentare gli strumenti elaborati nella prima fase del progetto.
Al seminario del 15 giugno interverranno i rappresentanti dei partner che collaborano al progetto. A portare il saluto istituzionale della Città Metropolitana di Torino sarà Gemma Amprino, Consigliera metropolitana con deleghe all'Ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela della fauna e della flora, parchi e aree protette.
Paolo Foietta, Direttore dell'Area Territorio, Trasporti e Protezione Civile, inquadrerà il progetto LIFE+ SAM4CP nel più complessivo quadro delle politiche che la Provincia di Torino – oggi Città Metropolitana – ha dedicato (prima in Italia) e dedica alla tutela dell'ambiente, del territorio e dei suoli agricoli.
Nel pomeriggio verranno fornite ai partecipanti al seminario alcune indicazioni sulle modalità di utilizzo delle Linee Guida per il Sistema del Verde, redatte dal Servizio pianificazione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale in collaborazione con l'ENEA e con il Politecnico di Torino – DIST, in attuazione dell'articolo 35 delle norme di attuazione del PTC2, il Piano Territoriale di Coordinamento approvato nel 2011 dall'allora Provincia di Torino. Le Linee Guida sono state approvate dalla Giunta provinciale nell'agosto del 2014 e sono consultabili sul sito web dell'Ente all'indirizzo
http://www.provincia.torino.gov.it/territorio/sezioni/pian_territoriale/rete_ecologica/sistema_del_verde
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La Scuola primaria "Carlo Ignazio Giulio" di San Giorgio Canavese per la sezione "Kilometrinsieme", la Scuola primaria di Vaie per la sezione "Piedilinea", la Scuola primaria "Pietro Guglielmo" di Luserna San Giovanni per la sezione "Patti per camminare" e la Scuola secondaria di primo grado "Salvador Allende" di Robassomero per la sezione "ProMUOVIAMO autonomia". Sono questi i vincitori della decima edizione di "A scuola camminando", il progetto di mobilità sostenibile - ideato nel 2005 dalla Provincia di Torino nell'ambito del tavolo di Agenda 21 sulla mobilità sostenibile e ora ereditato dalla Città metropolitana - per diffondere e incentivare, con la collaborazione delle Amministrazioni locali, i percorsi casa-scuola dei bambini, a piedi o in bicicletta, riducendo l'uso dell'automobile. La premiazione ha avuto luogo stamattina nel Teatro Vittoria di via Gramsci, che il Comune ha messo a disposizione della Città metropolitana.Inoltre, alla Scuola primaria "Principi di Piemonte" di Villarbasse è andato il trofeo "Locandina", destinato agli autori della immagine pubblicitaria prescelta dalla giuria per simboleggiare la prossima edizione del concorso.
Infine, è risultata vincitrice del premio "Raccogli-Albero – Treesbookfamily – Scuole a bordo" la Scuola primaria di Montalto Dora. In questo caso si trattava di realizzare un "Albero dei percorsi sicuri casa-scuola" i cui frutti sono le parole-chiave con le quali i bambini e i ragazzi sintetizzano i benefici del loro andare a scuola a piedi. Le diverse fasi creative dovevano essere illustrate in un diario di bordo, il "Treesbookfamily", utile per lo scambio di esperienze che avverrà tra le varie scuole durante la premiazione.
Quest'anno i premi consistono nell'erogazione di interventi educativo–formativi legati al tema del concorso o della sostenibilità ambientale che verranno concordati con le Scuole vincitrici. Tali interventi, la cui durata e intensità formativa sarà concordata anche in base alla posizione ottenuta dalla Scuola in graduatoria finale del concorso, verteranno su svariate tematiche (aria e mobilità sostenibile, energia, protezione e valorizzazione delle risorse idriche, rifiuti e consumi, conoscere l'Europa) e potranno essere rivolte agli studenti o in alternativa agli insegnanti. Durante la premiazione c'è stato un momento dedicato allo scambio, tra gli allievi delle diverse scuole partecipanti, di gadget realizzati dagli stessi.
Sono 26 le scuole che hanno partecipato al concorso 2014-2015. Quasi 2mila i bambini che in media hanno preso parte ad ognuna delle giornate del "pedibus", il che ha permesso un risparmio di emissioni di CO2 reale (considerando che un'auto in media emette 140g/km) di 6,5 tonnellate.
"Cari bambini e ragazzi, oggi vi nominiamo ambasciatori dell'andare a piedi, a scuola, ma non solo" ha detto la consigliera delegata all'ambiente della Città metropolitana Gemma Amprino durante la premiazione". Un futuro migliore è possibile, ed è nelle vostre mani: convincete genitori, parenti e amici a lasciare a casa l'automobile".
I premi scuola per scuola
Scuole vincitrici della sezione "KILOMETRINSIEME"
1° premio alla Scuola primaria "Carlo Ignazio Giulio" di San Giorgio Canavese (Direzione didattica di San Giorgio Canavese);
2° premio alla Scuola primaria "Gianni Rodari" di Borgofranco d'Ivrea (Istituto comprensivo di Settimo Vittone).
Scuole vincitrici della sezione "PIEDILINEA"
1° premio alla Scuola primaria di Vaie (Istituto comprensivo di Sant'Antonino di Susa);
2° premio alla Scuola primaria di Villastellone (Istituto comprensivo di Carmagnola III).
Scuole vincitrici della sezione "PATTI PER CAMMINARE"
1° premio alla Scuola primaria "Pietro Guglielmo" (Istituto comprensivo De Amicis di Luserna San Giovanni);
2° premio alla Scuola d'infanzia Bambi (3° Circolo didattico di Chivasso).
Scuole vincitrici della sezione "ProMUOVIAMO autonomia"
1° premio alla Scuola secondaria di primo grado "Salvador Allende" di Robassomero (Istituto comprensivo di Fiano);
2° premio alla Scuola secondaria di primo grado "Filippo Brignone" di Pinerolo.
Premio "LOCANDINA" alla Scuola primaria "Principi di Piemonte" di Villarbasse (Istituto comprensivo di Rivoli).
Premio "RACCOGLI-ALBERO–TREESBOOKFAMILY–SCUOLE A BORDO" alla Scuola primaria di Montalto Dora (Istituto comprensivo Ivrea II).
Menzioni speciali alla Scuola secondaria di primo grado "Filippo Brignone" di Pinerolo, alla Scuola primaria "Carlo Ignazio Giulio" di San Giorgio Canavese e alla Scuola primaria "Arturo Toscanini" di Torino.
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Andrà in scena domani, nella tradizionale data del 5 giugno, Giornata mondiale dell'ambiente, la premiazione della decima edizione di "A scuola camminando". La cerimonia si terrà al Teatro Vittoria di Torino (via Gramsci 4) dalle 9.30 alle 12.30 e sarà allietata dalle performance degli allievi del Liceo coreutico e teatrale di Torino "Germana Erba"."A scuola camminando" è il concorso il per le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado ideato dieci anni fa dalla Provincia di Torino - nell'ambito del tavolo di Agenda 21 sulla mobilità sostenibile intorno ai plessi scolastici – e quest'anno ereditato dalla Città metropolitana. L'edizione 2014-2015 si avvale del patrocinio della Città di Torino.
In allegato: la locandina-invito
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Venerdì 29 maggio la Città metropolitana di Torino presenta a un gruppo di studenti americani, che seguono un corso universitario organizzato dal Politecnico di Torino e dall'Università del Maryland, le sue più recenti realizzazioni in ambito di green buildings: dal tratto di circonvallazione di Venaria e Borgaro realizzato con asfalto contenente polverino di gomma da pneumatici fuori uso all'Istituto scolastico "Vito Scafidi" di Sangano, edificato utilizzando materiali naturali, riciclabili ed ecocompatibili, senza tralasciare un'analisi approfondita del progetto "Green school", che ha per tema lo sviluppo di metodi e strumenti per favorire la trasformazione del patrimonio edilizio scolastico esistente in edifici che offrono ambienti salutari e confortevoli.
Il seminario di studio si terrà a Palazzo Cisterna (Sala Consiglieri) a partire dalle 9, e comincerà con i saluti di Alberto Avetta, vicesindaco della Città metropolitana, e di Dimitri Goulias, docente della Maryland University. Nel pomeriggio avranno luogo le visite guidate alle opere illustrate durante la mattinata e alla sede di corso Inghilterra della Città metropolitana di Torino.
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Prosegue senza soste il lavoro degli agenti addetti alla vigilanza ambientale appartenenti al Servizio pianificazione e gestione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale della Città Metropolitana di Torino. Di fondamentale importanza è la collaborazione delle Guardie Ecologiche Volontarie, la cui attività è coordinata dal personale del Servizio. Grazie all'apporto delle G.E.V. e delle guardie delle associazioni ambientali come la L.A.C. (Lega Anti Caccia) nelle ultime settimane sono state accertate e quindi interrotte attività illecite di smaltimento di rifiuti dati alle fiamme. Pur non avendo raggiunto le dimensioni e la diffusione tristemente note in altre Regioni, il fenomeno ha effetti negativi sull'ambiente e sulla qualità dell'aria, che si accumulano nel tempo.Recentemente sono stati accertati casi di incendi dolosi e illegali di rifiuti in un'azienda agricola di Cavour e in una di Piossasco, i cui titolari incenerivano il nylon dell'imballaggio delle rotoballe dei cereali insieme ad altri rifiuti, quali farmaci veterinari scaduti o addirittura filtri dell'aria e dell'olio dei trattori. I rifiuti incendiati emettevano fumi molto dannosi e fastidiosi e polveri inquinanti che ricadevano sulle vicine colture.
A Roletto, invece è stata scoperta l'attività illecita di un'azienda autorizzata al recupero di rottami ferrosi, nella quale, a tarda sera, venivano bruciati cospicui cumuli di cartoni verniciati e scarti di stoffe sintetiche che provenivano da un'industria di confezionamento di alimenti.
La settimana scorsa, in seguito alle lamentele di persone infastidite da continui odori e fumi molesti nelle ore serali e dopo settimane di appostamenti e rilievi fotografici, il Servizio vigilanza ambientale della Città Metropolitana è intervenuto presso una importante azienda pinerolese che commercia materiali per l'edilizia. Nella ditta veniva utilizzata una grande caldaia per smaltire col fuoco tutti i rifiuti prodotti: gli imballaggi in plastica, cartone e nylon, scarpe usate e rifiuti degli uffici. Invece di conferirli alla raccolta differenziata, due dipendenti dell'azienda addetti alle pulizie incenerivano i rifiuti nella caldaia, che era priva di qualunque impianto di abbattimento dei fumi. I due addetti coltivavano il loro orto proprio sotto il camino da cui usciva il fumo carico di veleni e polveri, con ceneri le sparse nel vicino pioppeto e forse anche nell'orto. Poiché l'attività era continua, riguardava grandi quantità di imballaggi e risultava assai molesta per gli abitanti della zona, gli agenti della Città Metropolitana hanno posto sotto sequestro giudiziario e sigillato l'impianto. Il titolare dell'azienda è stato denunciato all'autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati previsti dall'articolo 256 comma 1 e dall'articolo 256 bis del Decreto Legislativo 152 del 2006 e dall'articolo 674 del Codice Penale, che prevedono pene da due a cinque anni di reclusione. Tali reati sono peraltro puniti in modo più severo a partire dal 2014, quando, con il cosiddetto "Decreto Terra dei Fuochi" le sanzioni sono state aggravate. Tra le aggravanti segnalate nella denuncia alla magistratura vi è la presenza a meno di cento metri sottovento all'area dell'azienda sequestrata di alcuni meleti molto produttivi e di un'azienda zootecnica che produce latte, utilizzando il foraggio coltivato nei pressi della ditta.
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