Ambiente
E’ cominciato un nuovo progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolge gli studenti della 3^ liceo scientifico -scienze applicate dell'istituto paritario Mazzarello di Torino sul tema dell’ecologia urbana, a cura dei tecnici dell'Ufficio ciclo integrato rifiuti della Città metropolitana di Torino.
“Un’occasione concreta – commenta il vicesindaco della Città metropolitana Marco Marocco, delegato all’ambiente – per partire da un’approfondita conoscenza del territorio della Circoscrizione 3 di Torino e portare i ragazzi ad individuare i punti critici e le opportunità per contribuire a risolvere un problema piuttosto diffuso: l’abbandono di rifiuti accanto ai cassonetti stradali per la raccolta differenziata”.
Marocco ha salutato nei giorni scorsi gli studenti della 3^ Liceo durante un incontro cui è intervenuto anche l’assessore all’ambiente del Comune di Torino Alberto Unia e la Presidente della Circoscrizione 3 Francesca Troise.
Il progetto si propone, in affiancamento alle attività messe in campo dall’amministrazione Comunale e AMIAT-IREN l’azienda affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti, di sensibilizzare a scala di quartiere il maggior numero di esercizi commerciali e se possibile anche singoli cittadini, al corretto conferimento dei rifiuti nei cassonetti stradali e alla corretta raccolta differenziata. Lo spirito vuole essere collaborativo e non sanzionatorio.
Il percorso di alternanza scuola-lavoro proseguirà anche nel prossimo anno scolastico per poter poi essere replicato in futuro anche in altre realtà del territorio metropolitano.
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È stato raggiunto l’accordo tra il Comune di Torino e la prima cintura al tavolo odierno sulla qualità dell’aria, convocato e presieduto dal vicesindaco metropolitano, che si è svolto nella sede di corso Inghilterra. L’intesa – che sarà operativa già a partire dalla fine della prossima settimana, quando tutti i Comuni avranno adottato l’ordinanza, il cui testo-tipo sarà elaborato in tempi strettissimi dalla Città metropolitana – stabilisce l’uniformità dei controlli al lunedì e al giovedì e l’adozione del dato medio prodotto da tre centraline, due di Torino (Rebaudengo e Lingotto) e una della cintura (Beinasco).L’accordo prevede, livello per livello, una serie di altre misure comuni.
Livello 1 (colore arancione), dopo 4 giorni di sforamento del valore limite di 50µg per m³:
-blocco delle auto private diesel fino a euro 4 compreso e benzina euro 0 tutti i giorni dalle 8 alle 19;
-blocco dei veicoli-merci diesel fino a euro 4 compreso e benzina euro 0 dal lunedì al venerdì con orario 8.30-14 e 16-19, sabato e festivi 8.30-15 e 17-19.
Livello 2 (colore rosso), dopo 10 giorni di sforamento del valore limite di 50µg per m³:
-blocco delle auto private diesel fino a euro 5 compreso (immatricolate prima del 1° gennaio 2013) e benzina fino a euro 1 tutti i giorni dalle 8 alle 19;
-blocco dei veicoli-merci diesel fino a euro 5 compreso (immatricolate prima del 1° gennaio 2013) e benzina fino a euro 1 dal lunedì al venerdì con orario 8.30-14 e 16-19, sabato e festivi 8.30-15 e 17-19.
Livello 3 (colore viola), dopo 20 giorni di sforamento del valore limite di 50µg per m³:
-blocco di tutti i veicoli (privati e merci) fino a euro 5 compreso (senza esenzioni, quindi anche i mezzi immatricolati dal 1° gennaio 2013) e benzina fino a euro 1 tutti i giorni con orario 7-20.
I partecipanti al tavolo hanno anche concordato di preparare una lettera da recapitare all’incontro che sarà convocato dal Ministero dell’Ambiente a fine mese a Milano in cui richiedere al governo centrale sostegno economico per lo sviluppo di misure strutturali straordinarie sul territorio metropolitano (nuovi mezzi, infrastrutture e aumento dell’offerta del trasporto pubblico, incentivi per sostituire i vecchi veicoli, incentivi per rendere gratuiti i mezzi pubblici nei giorni di blocco del traffico).
“Esprimiamo grande soddisfazioni per l’accordo raggiunto stasera” commenta il vicesindaco metropolitano. “Il merito del risultato appartiene a tutti i partecipanti, i quali hanno dimostrato che quando si persegue l’interesse comune e il benessere dei cittadini è possibile trovare un’intesa”.
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È stata convocata per venerdì 16 febbraio alle 16, nella sede della Città metropolitana di corso Inghilterra a Torino, una nuova riunione del tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell’aria, per “una posizione comune fra Torino e i Comuni della prima cintura per l’attuazione delle misure di limitazione della circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti”.L’incontro sarà presieduto dal vicesindaco metropolitano Marco Marocco, a cui è stata conferita la delega all’ambiente da parte della sindaca metropolitana Chiara Appendino, dopo la rinuncia comunicata dalla consigliera Elisa Pirro per impegni connessi alla candidatura alle prossime elezioni politiche del 4 marzo.
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Si è riunito giovedì 11 gennaio 2018 il tavolo della qualità dell'aria coordinato dalla Città metropolitana di Torino.Sono state esaminate le principali criticità emerse nei primi due mesi di applicazione del protocollo del "bacino padano" ; ed è stato ribadito che da tutte le analisi e valutazioni scientifiche il traffico veicolare è considerato il principale responsabile dell’inquinamento da Pm10, ma è stato riconosciuto come la disomogeneità di applicazione del protocollo determini una situazione di confusione nei cittadini.
È stato anche evidenziato che fare riferimento a diverse centraline di rilevamento della qualità dell’aria determina di fatto una disomogeneità intrinseca del protocollo regionale che si pensa possa essere corretta.
La richiesta sostanzialmente unanime di tutti i Comuni è stata quella di cercare di uniformare il più possibile orari, giorni di attivazione e per quanto possibile tipologia di veicoli fermati.
A conclusione del tavolo le proposte condivise sono state:
- uniformare il più possibile i giorni di rilevazione nelle centraline di riferimento nei due giorni di lunedì e giovedì;
- istituire un tavolo permanente sul blocco del traffico che individui misure a livello tecnico, monitori l’andamento del protocollo e faccia proposte per un miglioramento continuo nella sua attuazione;
- prevedere l’agevolazione del biglietto unico nei giorni di blocco del traffico;
- incentivare misure strutturali quali il miglioramento e l’ampliamento dei parcheggi di interscambio.
Il Comune di Torino con gli altri Comuni che partecipano al tavolo formuleranno entro dieci giorni una proposta e verrà riconvocato a breve il tavolo per arrivare, con il coordinamento della Città metropolitana, alla condivisione di un documento che definisca una linea comune.
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È convocato per giovedì 11 gennaio alle 17.30, nella sede della Città metropolitana di corso Inghilterra, il tavolo dei Comuni per la qualità dell’aria, coordinato dalla consigliera metropolitana all’ambiente Elisa Pirro. All’ordine del giorno: fare il punto della situazione sulle problematiche e sulle modalità applicative del Protocollo antismog per il bacino padano.“Gli intenti sono quelli di esaminare le criticità emerse in questo primo periodo, per trovare delle soluzioni condivise, e di armonizzare le misure adottate dal capoluogo con quelle decise dalle amministrazioni comunali dell’hinterland” anticipa la consigliera Pirro, “tenendo conto della situazione e delle esigenze dei centri più piccoli, che spesso sono serviti con maggiore difficoltà dai mezzi del servizio pubblico”.
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La Città metropolitana di Torino aderisce al progetto “Cit ma bun”, l’iniziativa promossa dalla cooperativa Triciclo in tema di riuso degli oggetti che non servono più. Negli appositi “box del riuso”, forniti dalla stessa cooperativa (semplici cassette in plastica, come quelle dei banchi del mercato, con una copertura in cartone), anche i dipendenti di Torino Metropoli, a partire dai prossimi giorni, potranno conferire, affinché siano recuperati e avviati al riutilizzo, tutti quegli oggetti di piccola e media dimensione che sono ancora utilizzabili e che, per la loro composizione, andrebbero gettati tra i rifiuti non recuperabili. Si tratta di quelle cose, ancora in buono stato, che solitamente rimangono depositate e impolverate per anni nei cassetti, nelle cantine o negli sgabuzzini: soprammobili, giocattoli, casalinghi, piccoli elettrodomestici, vasellame, pentole, libri, quadretti, vestiti (mentre sono esclusi generi alimentari, materiali pericolosi, pile e oggetti troppo grandi per entrare nella cassetta).Dopo il ritiro dei box, i materiali vengono portati nell’area gestita da Triciclo presso l’ecocentro di Via Arbe, 12a Torino, dove gli operatori li controllano e li selezionano individuando la strada migliore per riutilizzarli: vendita nei mercati gestiti dalla cooperativa o trasformazione nei laboratori, tra cui falegnameria, sartoria, riparazione, creazione di oggetti di design.
“Ricordiamoci che nella graduatoria di preferenza delle 4 R – riduzione, riuso, riciclo e recupero energetico – il riuso è la seconda miglior opzione” commenta la consigliera delegata per l’ambiente della Città metropolitana Elisa Pirro. “Quindi voglio esprimere tutto il nostro plauso per un’iniziativa di economia circolare che mira a ridurre gli sprechi educando tutti a essere attenti ai nostri piccoli gesti quotidiani”.
L’iniziativa, per ora, è attiva sul territorio di Torino e prima cintura.
Per maggiori informazioni:
http://www.triciclo.com/notizie/diventa-campione-del-riuso-adotta-cit-ma-bun.html
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Sono operativi da oggi, in molti Comuni dell’area metropolitana, i provvedimenti antismog previsti dal cosiddetto Accordo padano per il contenimento delle emissioni di sostanze inquinanti. Per sapere giorno per giorno quali limitazioni sono attive è necessario aprire il sito Internet della Regione Piemonte (http://www.regione.piemonte.it/) e cliccare sul riquadro “Qualità dell’aria in Piemonte”: una tabella riporta tutti i Comuni coinvolti e il relativo colore del “semaforo” (verde/arancione/rosso). I provvedimenti scattano a seconda del colore del semaforo del singolo Comune. La Città di Torino adotta provvedimenti diversi in termini di orario e tipologia di veicoli bloccati, per gli altri la situazione è relativamente omogenea.
I Comuni che a oggi hanno emesso l’ordinanza di adesione all’Accordo padano sono: Torino, Alpignano, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Carignano, Carmagnola, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Leinì, Moncalieri, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, Santena, Settimo Torinese, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.
Come funziona il semaforo
Le limitazioni sono temporanee e scattano in funzione del grado di allerta-smog, che prevede tre livelli: verde (nessuna criticità), arancione (criticità media) e rosso (criticità elevata). Le limitazioni sono attive il giorno successivo a quello di controllo (lunedì e giovedì) e restano in vigore fino al giorno di controllo successivo (dal martedì al giovedì e dal venerdì al lunedì). Ovviamente, se permane il livello di allerta, le limitazioni sono prorogate.
Limitazioni
In caso di semaforo verde: nessuna limitazione specifica.Rimangono in vigore solo le limitazioni permanenti, se presenti (diesel fino all'euro 2 compreso, benzina ante euro 1).
In caso di semaforo arancione (dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei valori limite del PM10) il divieto di circolazione riguarda:
- dalle ore 8:30-18:30 i veicoli adibiti al trasporto di persone diesel fino all'euro 4 compreso.
- dalle ore 8,30-12,30 i veicoli adibiti al trasporto merci diesel fino all'euro 3 compreso.
In caso di semaforo rosso (dopo 10 giorni consecutivi di superamento dei valori limite del PM10)il divieto di circolazione riguarda:
- dalle ore 8:30-18:30 i veicoli adibiti al trasporto di persone diesel fino all'euro 4 compreso.
- dalle ore 8:30-18:30 i veicoli adibiti al trasporto merci diesel fino all'euro 3 compreso.
- dalle ore 8,30-12,30 i veicoli adibiti al trasporto merci diesel fino all'euro 4 compreso.
Per maggiori dettagli http://www.regione.piemonte.it/ambiente/ e i siti internet dei singoli Comuni.
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Venerdì 24 novembre a partire dalle 9 nella sala della biblioteca dell’Istituto Vittone, in via Montessori 4/6 a Chieri, si celebra la Giornata Nazionale dell’Albero con il convegno sul tema “Alberi, siepi e filari campestri, sfide e opportunità per il paesaggio e l’agricoltura chierese”. Intervengono il professor Marco De Vecchi del Dipartimento di ScienzeAgrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino; Maria Quarta, funzionaria della Direzione Ambiente dellaRegione Piemonte; Giovanni Rolle, vicedirettore della Federazione Coldiretti di Torino; Claudia Bertolotto, funzionaria del Settore Verde Pubblico della Città di Torino, la professoressa Silvia Brunoe gli studenti della classe seconda C dell’Istituto di istruzione superiore “Bernardo Vittone” di Chieri.La scelta di celebrare la Festa Nazionale dell’Albero a Chieri non è casuale, perché il territorio è interessato da tre progetti di tutela ambientale di cui la Città Metropolitana di Torino è protagonista. Grazie al progetto “Boschi E.ON per i condomini ANACI”, nello scorso mese di aprile sono stati messi a dimora cinque alberi per ognuno dei condomini aderenti all’Associazione nazionale amministratori condominiali immobiliari che hanno sottoscritto le offerte E.ON AttivaGas Verde e E.ON SicuraGas Verde per la fornitura di gas naturale. E’ stata piantumata un’area di circa tre ettari in via dell’Industria, in zona Fontaneto, nella quale sono stati collocati cinquemila giovani alberi di specie autoctone tra cui il Frassino maggiore, il Pioppo bianco, la Quercia e il Salice. In questo modo i condomini contribuiranno a ridurre le emissioni di CO2 derivanti dal consumo di gas a uso domestico e parteciperanno a un più complessivo progetto di rimboschimento del verde in Italia. La Città Metropolitana di Torino ha coordinato l’intervento di riforestazione, in accordo con la società di consulenza ambientale Azzero Co2.
La Città di Chieri è coinvolta anche nel progetto europeo MaGICLandscapes-Management of Green Infrastructure in Central European Landscapes, guidato dall’Università tedesca di Dresda. La Città Metropolitana di Torino è uno dei partner del progetto, approvato e finanziato nell’ambito della programmazione Interreg Central Europe. Gli obiettivi principali di MaGICLandscapes sono la tutela e l’incremento della biodiversità e della funzionalità ecologica del territorio dell'Europa Centrale, tramite l'individuazione e la realizzazione di “corridoi verdi” o di “corridoi blu” di connessione ecologica tra le varie aree protette e tra le aree della Rete Natura 2000.Il progetto è l’occasione per sviluppare nuovi strumenti, metodi, strategie e azioni finalizzate alla gestione ambientale partecipata e alla protezione, passando attraverso la valorizzazione e la creazione di infrastrutture verdi e blu (GI / BI). La ricerca di una connettività delle Aree Protette (AP) con le aree naturali circostanti è stata spesso trascurata nella pianificazione del territorio e nella gestione del paesaggio. L’acquisizione di maggiori conoscenze sul valore ecologico del territorio naturale al di fuori delle aree protette è una parte essenziale delle attività previste. È prevista l’individuazione delle principali infrastrutture verdi, che hanno un carattere strategico per migliorare la connettività ecologica tra le aree protette. Si punta a promuovere una loro gestione più sostenibile, anche tramite la consultazione e la collaborazione con i proprietari terrieri e gli stakeholder del territorio. La Città Metropolitana di Torino si è fatta carico sia della ricognizione della legislazione e normativa vigente in materia di Rete Natura 2000 e infrastrutture verdi a livello nazionale e regionale, sia della valutazione della funzionalità ecologica all’interno dell'area di studio costituita dalla collina di Torino e dal territorio del Chierese. I risultati confluiranno in un vero e proprio manuale di valutazione della funzionalità delle Green Infrastructure. Con la collaborazione dei partner del progetto si costruirà uno strumento per la valutazione dei benefici pubblici, che verrà poi testato nell’area del Chierese, predisponendo un piano d’azione per la salvaguardia e la realizzazione di Green Infrastructure. La Città Metropolitana di Torino tramite il Servizio pianificazione rete ecologica lavora a questo progetto, in stretta collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Chierie il Parco del Po per supportare gli amministratori nei processi decisionali attuando le Linee Guida per il Sistema del Verde elaborate nel 2014 in collaborazione con l’ENEA e con il Politecnico di Torino-DIST, relative all’articolo 35 delle norme di attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento approvato nel 2011 dall’allora Provincia di Torino.
La Città di Chieri è infine coinvolta nel progetto “LIFE+ SAM4CP - Soil Administration Model for Community Profit”, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Life+ 2013 e coordinato dalla Città Metropolitana di Torino insieme all’ISPRA, all’INEA e al Politecnico di Torino-Dipartimento interateneo di scienze, progetto e politiche del territorio. Il progetto è rivolto ad amministratori e funzionari di tutti i 316 Comuni del territorio metropolitano. L’intento è di dimostrare come una pianificazione del territorio che tenga conto nei processi decisionali della valutazione dei benefici ambientali ed economici assicurati dal suolo libero garantisca alla collettività un risparmio complessivo delle risorse naturali e delle risorse finanziarie pubbliche.
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Fino al 31 dicembre una sfida a colpi di pedale tra enti e aziende
Mettere in sella il maggior numero possibile di dipendenti e di studenti in una divertente sfida tra luoghi di lavoro e tra poli universitari: è questo l’obiettivo della campagna Torino BikeTOwork 2017, partita lunedì 6 novembre. Fino al 31 dicembre, grazie alla piattaforma messa a disposizione dal progetto, tutte le organizzazioni pubbliche e private possono iscriversi alla competizione, e invitare i loro dipendenti a registrarsi e a scaricare l’app "Seta Tracking" .
Il concorso, avviato nel 2016 con la partecipazione di Fiab, è finanziato quest’anno nell’ambito del progetto Seta - programma Horizon2020 - di cui è partner la Città di Torino, ed è sostenuto da Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Università di Torino, Politecnico di Torino, 5T srl e Fondazione Torino Wireless.
Seta è un progetto di ricerca che mira a creare una tecnologia e una metodologia per una mobilità intelligente e sostenibile nelle aree metropolitane, basata su dati raccolti in tempo reale su larga scala. L’obiettivo è quello di fornire servizi ottimali ai cittadini e alle imprese per supportare una mobilità sicura, efficace e sostenibile. Il progetto può vantare una ricca partnership con protagonisti tre istituti di ricerca, un’azienda, cinque piccole e medie imprese e tre città pilota (Torino, Birmingham, Santander).
Per le amministrazioni, è l’occasione per una migliore comprensione dei bisogni dei cittadini e per studiare le abitudini di mobilità, sperimentare azioni migliorative e ri-pianificare la mobilità a partire da dati aggiornati e reali. Trattandosi di un progetto di ricerca, la cooperazione dei cittadini e il monitoraggio in tempo reale degli spostamenti saranno fondamentali per arrivare, attraverso passaggi successivi, alla definizione stabile di strumenti utili per le pubbliche amministrazioni, e per la partecipazione dei cittadini stessi alla costruzione di servizi di mobilità.
L’app registrerà, attraverso lo smartphone, i minuti totalizzati per spostamento per mezzo, le calorie "bruciate" e tutti i tracciati compiuti da ogni singolo partecipante, che abbiano una durata di almenocinque minuti continuativi, in qualunque giorno della settimana, in qualunque luogo. Ci si potrà iscrivere anche a sfida iniziata, fino al 30 dicembre.
Enti e aziende saranno divisi in sei categorie a seconda del numero di dipendenti, e vinceranno le prime classificate in ogni categoria, sulla base della partecipazione innescata (la maggior percentuale di dipendenti pedalatori coinvolti, studenti nel caso dei poli universitari) e del numero di minuti totalizzati negli spostamenti in bicicletta casa-lavoro o casa-scuola.
“La Città metropolitana è entusiasta di partecipare nuovamente a BikeTOwork” commenta la consigliera delegata all’ambiente di Palazzo Cisterna Elisa Pirro. “È un’iniziativa che sosteniamo incondizionatamente perché ha solo aspetti positivi: promuove i comportamenti sostenibili, il benessere e la salute, favorisce la socialità e aiuta a ridurre i problemi di parcheggio e di congestione stradale”.
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Nuova riunione oggi del Tavolo di coordinamento dei Comuni per la qualità dell’aria, convocato dalla consigliera all’ambiente della Città metropolitana Elisa Pirro nella sede dell’assessorato regionale all’ambiente. Come è noto, l’Accordo di bacino padano, sottoscritto nel giugno di quest’anno a Bologna dal ministro dell’ambiente e dai presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, obbliga i Comuni a sottostare alle disposizioni in esso contenute, e tutte le amministrazioni presenti all’incontro si sono dichiarate pronte a emanare le ordinanze: per facilitare l’uniformità degli atti, la Città metropolitana ha elaborato un’ordinanza-tipo utilizzabile da tutti.“Non credo che le misure aggiuntive decise e praticate fin dall’anno scorso da alcuni Comuni, come per esempio Torino” ha spiegato la consigliera Pirro, “siano in contrasto con lo spirito dell’accordo padano, ma ci faremo comunque portavoce dell’esigenza, espressa oggi da diversi Comuni del tavolo, di una maggiore uniformità di decisione tra le diverse amministrazioni per non ingenerare confusione tra i cittadini che devono spostarsi tra un Comune e l’altro”.
La riunione del Tavolo è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione, insieme alla dirigente dell’Arpa Antonella Pannocchia, sul notevole incremento di polveri sottili causato in questi ultimi giorni dagli incendi che hanno funestato ampie zone della provincia torinese, le cui concentrazioni sono tornate entro i limiti di guardia grazie alle piogge delle ultime ore.
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