Ambiente
Il tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria istituito presso la Città Metropolitana di Torino si è riunito nel pomeriggio di martedì 19 giugno per un’analisi dei provvedimenti adottati nella stagione invernale 2017-2018 e per definire la proposta di un ordine del giorno del Consiglio Metropolitano che dovrebbe impegnare la Sindaca Chiara Appendino ad adoperarsi per la definizione di un pacchetto di misure straordinarie che affrontino il tema della qualità dell’aria in maniera sistematica.La bozza dell’ordine del giorno che dovrebbe presto essere discusso in Consiglio metropolitano elenca gli interventi considerati prioritari:
- un finanziamento sistematico per il sistema di trasporto pubblico locale che consenta un significativo miglioramento della qualità del servizio in termini di offerta e di rinnovo del materiale viaggiante. Le amministrazioni locali, dal canto loro, si dovranno impegnare a promuovere la mobilità pedonale e ciclabile, utilizzando gli spazi resi disponibili dalla riduzione dal traffico privato
- l’attivazione di incentivi per la sostituzione dei veicoli commerciali più vecchi ante Euro 4
- l’avvio di una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini e alle associazioni di categoria, che illustri le misure previste dall’accordo del Bacino Padano e faciliti le amministrazioni nella loro applicazione, in particolare per quanto riguarda le limitazioni previste per l’uso e la sostituzione degli impianti termici a biomasse
- la costituzione di un fondo per garantire la gratuità del trasporto pubblico o un’incentivazione nelle giornate di blocco totale del traffico privato a seguito di un’emergenza ambientale da inquinamento.
Sono state inoltre presentate le misure di limitazione delle emissioni previste in una Delibera della Giunta Regionale dell’ottobre 2017. Tali misure entreranno in vigore a partire dal 1° ottobre prossimo e le amministrazioni locali saranno chiamate ad adottarle in modo uniforme e coordinato sul territorio. L’accordo del Bacino Padano prevede il blocco dal lunedì al venerdì delle autovetture e dei veicoli commerciali con motori diesel fino alla categoria Euro 3. In linea di massima il blocco è previsto dalle 8,30 del mattino alle 18,30, ma proprio l’estensione oraria dello stop ai veicoli più inquinanti dovrà essere oggetto di una concertazione tra i Comuni per rendere l’applicazione della misura omogenea sul territorio e coerente con gli orari dei blocchi stabili ed emergenziali già in vigore e per semplificare l’informazione ai cittadini. Il blocco dei veicoli più inquinanti nel suo complesso - benzina e gas Euro 0 e diesel fino ad Euro 3 - riguarda il 20% del parco dei veicoli immatricolati nei 33 Comuni interessati: 258.000 auto e veicoli commerciali, che sono responsabili rispettivamente del 26% delle emissioni totali di biossido di azoto e del 9% delle emissioni totali di particolato PM10, i due inquinanti per i quali l’area metropolitana torinese non rispetta i limiti, tanto da essere soggetta a procedure di infrazione da parte della Commissione Europea.
UN INVERNO 2017-2018 A DUE FACCE
Sul versante dell’inquinamento atmosferico a Torino e nell’intera area metropolitana la stagione invernale 2017-2018 è iniziata male, ma la situazione è migliorata a partire dal mese di febbraio, grazie alle condizioni meteorologiche più favorevoli, tipiche del periodo tardo-invernale e primaverile. I giorni in cui l’inquinamento a Torino città ha raggiunto il livello 1 sono stati in tutto 39, ma allontanandosi dal centro del capoluogo la situazione migliorava. Nel 67% delle giornate della stagione invernale a Torino l’allarme è stato a livello zero e il livello 2 si è raggiunto solo nel 7% delle giornate. Come detto, la situazione è stata critica soprattutto nella prima fase dell’inverno, nei mesi da novembre a gennaio. La pianura padana e in particolare l’area metropolitana torinese scontano una situazione geografica e una circolazione atmosferica particolarmente penalizzanti, il che richiede uno sforzo se possibile maggiore per evitare l’applicazione delle sanzioni previste dalla Commissione Europea, riducendo l’inquinamento da traffico ma anche quello derivante dalla combustione delle biomasse (legna, pellet) e del gasolio. In questo senso è considerata strategica l’estensione della metanizzazione all’intero territorio.
UN MIX DI DIVIETI E PRESCRIZIONI PER RIPULIRE L’ARIA DELL’INTERA AREA METROPOLITANA
Dal confronto tra gli amministratori locali è anche emerso che un miglioramento della qualità dell’aria potrebbe derivare dall’abolizione dei caselli sulla Tangenziale che, a Bruere, a Settimo e a Beinasco creano “tappi” della circolazione. In materia di controllo e limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti, l’Assessore all’ambiente Alberto Unia ha annunciato che la Città di Torino intende richiedere finanziamenti per il controllo elettronico di tali veicoli.
Nei prossimi mesi il lavoro del tavolo sulla qualità dell’aria sarà dedicato ad alcune priorità: attivare, coordinare e uniformare le misure di limitazione della circolazione dei veicoli inquinanti e le misure in caso di emergenza nei Comuni individuati dal protocollo d’intesa del Bacino Padano; coinvolgere nella concertazione il nuovo Comune di Mappano; valutare la possibilità di estendere l’accordo metropolitano all’area più esterna, sia per la rilevazione della qualità dell’aria che quelle di limitazione della circolazione; predisporre sia per i Comuni che aderiscono al protocollo metropolitano (Torino e prima cintura) che per quelli che aderiscono al protocollo padano (Comuni più esterni) ordinanze-tipo con misure stabili ed emergenziali coordinate; confrontarsi con la Regione Piemonte per definire quali limitazioni devono ancora essere inserite nelle ordinanze in materia di biomasse; vietare l’uso generatori di calore con prestazioni inferiori al livello 3 stelle nelle giornate contrassegnate dal bollino arancione o rosso; vietare le combustioni all’aperto nel periodo invernale, introdurre nelle giornate critiche il limite di 19° della temperatura media interna degli edifici; vietare la sosta degli autoveicoli a motore acceso; vietare gli spandimenti zootecnici; introdurre l’obbligo di utilizzare pellet di categoria A1.
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Venerdì 25 maggio, nella sede dell’Unione di Comuni Montani Valchiusella ad Alice Superiore (via Provinciale Valchiusella 10), si svolge la Festa del fiume, momento centrale delle attività del progetto Interreg Alcotra EauConcert2, durante la quale sarà firmato il protocollo d’intesa in preparazione del Contratto di Fiume della Dora Baltea da parte dei partner e delle istituzioni, tra cui la Città metropolitana di Torino, che sarà rappresentata dal Vicesindaco. La festa prevede, inoltre, uno spazio di informazione e dibattito sui temi della gestione dei corsi d’acqua, oltre a spettacoli teatrali e di danza, la premiazione del concorso fotografico con le scuole e momenti dedicati all’enogastronomia e alle tradizioni locali.
Dopo i saluti istituzionali, il programma prevede alle 10.15 la videoproiezione di “Eau Concert 2 - Verso il Contratto di Fiume della Dora Baltea”.Si aprirà poi la sessione plenaria della 2ª assemblea di bacino, preceduta dall’intervento narrativo “Acqua, da dove vieni?” di Francesca Brizzolara, della Compagnia Tecnologia Filosofica, al termine della quale sarà sottoscritto il protocollo d’intesa del Contratto di Fiume da parte di tutti gli enti, le associazioni e gli stakeholders interessati.
A chiudere la mattinata la proclamazione dei vincitori del concorso fotografico “I luoghi della biodiversità”, dove sono in lizza le opere fotografiche realizzate dai giovani delle scuole secondarie di primo grado partecipanti alle attività di sensibilizzazione ambientale del progetto Eau Concert 2.
Nel pomeriggio va in scena la rappresentazione di “Paesaggi lungo il fiume - Paysages le long de la rivière”,a cura di Associazione Didee - arti e comunicazione, lo spettacolo di danza per bambini di tutte le età, con la partecipazione dei bambini della Scuola primaria di Tavagnasco.
Le attività di spettacolo con il coinvolgimento delle scuole, a seguito delle attività laboratoriali svolte nell’ambito del progetto EauConcert2 presso gli istituti scolastici, si terranno anche:
-lunedì 4 giugno alle 17 nell’Auditorium “Dante Conrero” di Quincinetto, azione teatrale con i bambini della Scuola primaria di Quincinetto a cura di Compagnia Tecnologia Filosofica, e replica di “Paesaggi lungo il fiume - Paysages le long de la rivière”;
-venerdì 8 giugno alle 17 nel Salone pluriuso di Rueglio, azione teatrale con i bambini della Scuola primaria di Rueglio a cura di Compagnia Tecnologia Filosofica, e replica di “Paesaggi lungo il fiume - Paysages le long de la rivière”.
Il progetto Eau Concert 2 è finanziato dall’Unione Europea - Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Francia - Italia Alcotra 2014 – 2020
Maggiori info su www.eauconcert.eu
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Si è concluso mercoledì 23 maggio 2018 presso l’Aula Magna dell’I.T.I.S. Amedeo Avogadro "Clim’Foot" un progetto europeo, finanziato nell’ambito di Life 14, per calcolare le emissioni di gas a effetto serra prodotte da società e enti.Al progetto hanno partecipato Le istituzioni scientifiche di cinque paesi europei - Italia, Francia, Croazia, Grecia e Ungheria – con il coordinamento dell'Agenzia per l'ambiente francese (Agence de l'Environnement et de
“Clim’Foot” prevedeva che una serie di organizzazioni partecipassero al programma volontario e
Il calcolo, oltre a tenere conto dei consumi energetici ed elettrici delle scuole coinvolte, ha anche considerato categorie specifiche quali i trasporti e la mobilità sostenibile, i rifiuti e la raccolta differenziata organizzata al loro interno. Gli studenti hanno lavorato in particolare sul tema della mobilità casa-scuola, consumo di bottiglie di plastica, raccolta dei rifiuti prodotti con l’obiettivo di individuare una serie di buone pratiche per la riduzione dei consumi e delle emissioni atmosferiche e individuando un modello di sostenibilità per le scuole.
Gli stessi istituti proseguiranno nel progetto con la fase successiva, a cura di Città metropolitana, "Ci basta un pianeta", per la realizzazione di azioni di miglioramento finalizzate alla riduzione dei consumi nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.
Con
Nel portare i saluti istituzionali della Città metropolitana di Torino, il consigliere delegato ai lavori pubblici ha scherzosamente ammonito i ragazzi: “Tutti noi ci sentiamo paladini dell’ambiente e non ci accorgiamo invece di comportarci da temibili parassiti. Ciò che avete appreso con questo progetto è un passo verso una cultura della sostenibilità che richiede da subito un impegno di tutti e che fra qualche anno, quanso sarete nel mondo del lavoro, toccherà a voi applicare”:
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Inoltre è stato inserito tra i 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030
Il progetto A.P.P. VER.-Apprendere per produrre verde ha vinto il premio come miglior progetto per l’ambito “Ambiente, energia, capitale naturale” ed è stato inserito nella lista dei 100 progetti scelti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Lo si è appreso oggi a Roma durante il convegno “Italia 2030: come portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile”, organizzato nell’ambito del Forum PA 2018, a cui ha preso parte, in rappresentanza della Città metropolitana di Torino, il Vicesindaco, titolare della delega all’ambiente.
A.P.P. VER è un progetto europeo, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia Interreg ALCOTRA, pensato per promuovere la green economy sul territorio transfrontaliero, anche aumentando l'offerta educativa e formativa sul tema, ma soprattutto attraverso lo sviluppo di una rete di collaborazione tra scuole, aziende e istituzioni dei territori italiani e francesi. Capofila di A.P.P. VER è la Città metropolitana di Torino, il soggetto attuatore è IRES Piemonte, e ne sono partner per il versante italiano il Comune di Pinerolo e il CFIQ-Consorzio per la Formazione, l'Innovazione e la Qualità di Pinerolo (realtà specializzata nella formazione di giovani e adulti, sia occupati che disoccupati) mentre per il versante francese il gruppo di interesse pubblico per la formazione professionale e inserimento GIP FIPAN, un'agenzia pubblica costituita da esperti in formazione con sede a Nizza.
Il progetto, approvato e finanziato con un budget complessivo di 1 milione e 400mila euro, ha una durata triennale 2017/2020.
“Esprimiamo grande soddisfazione per questo doppio riconoscimento che ci giunge oggi dal Forum PA 2018” ha detto il Vicesindaco metropolitano alla consegna del premio “e che corona gli sforzi messi in campo in tanti anni dalla Provincia di Torino in passato e oggi dalla Città metropolitana. Siamo fieri che questo progetto, di cui siamo capofila, possa contribuire al cammino verso uno sviluppo sostenibile dell’Italia”.
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Mercoledì 23 maggio 2018 dalle 9.30 alle 13 presso l’Aula Magna dell’I.T.I.S. Amedeo Avogadro (corso San Maurizio, 8 ingresso da via Rossini, 18 Torino) si terrà lincontro conclusivo di "Clim’Foot".È un progetto europeo Life14 è finalizzato allo sviluppo di politiche per il calcolo e la riduzione dell'impronta di carbonio nelle organizzazioni, a cui ha partecipato anche la Città metropolitana di Torino individuando 5 istituti scolastici del territorio presso i quali effettuare il calcolo dell'impronta carbonica: I.T.C.G. "Buniva" di Pinerolo; L.C. "Cavour" di Torino; I.T.I.S. "Maxwell" di Nichelino; L.A. "Primo" di Torino; L.S. "Scafdi" di Sangano
Il calcolo, oltre a tenere conto dei consumi energetici ed elettrici delle scuole coinvolte, ha anche considerato categorie specifiche quali i trasporti e la mobilità sostenibile, i rifiuti e la raccolta differenziata organizzata al loro interno.
Gli stessi istituti proseguiranno nel progetto con la fase successiva, a cura di Città metropolitana, "Ci basta un pianeta", per la realizzazione di azioni di miglioramento finalizzate alla riduzione dei consumi nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.
La Scuola di management ed economia dell'Università degli studi di Torino è stata coinvolta anch'essa nel progetto e presenterà i propri risultati. Saranno presenti all'evento conclusivo, oltre alla Città metropolitana di Torino e a Enea-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile- i partner del progetto, la Regione Piemonte, che ha promosso il protocollo d'intesa sulla green education, il direttore del Festival Cinemambiente e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado coinvolti nel progetto.
Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali della Città metropolitana, interventi di:
Simona Scalbi - Erika Mancuso Enea Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile -“Calcolo e riduzione della carbon footprint nelle organizzazioni: progetto Clim'Foot”
Gaetano Capizzi, direttore del Festival Cinemambiente -introduce la visione del film “Il signor Meier e l’impronta ecologica”;
Moreno Zanini, Città metropolitana di Torino “Perché la carbon footprint delle scuole. 5 esperienze del territorio”
Intervento musicale realizzato dagli allievi del Liceo musicale Cavour
Coffee Break
Studenti delle scuole secondarie di secondo grado: I.T.C.G. Buniva Pinerolo, L.C. Cavour Torino, I.T.I.S. Maxwell Nichelino, L.A. Primo Torino, L.S. Vito Scafidi Sangano: “Le scuole condividono l’esperienza realizzata”
Jacopo Chiara Regione Piemonte Settore progettazione strategica e green economy: il protocollo d’intesa “La Regione Piemonte per la green education”
Enrica Vesce-Riccardo Beltramo Dipartimento di management, Università degli studi di Torino “La stima dei consumi per il riscaldamento della Scuola di management ed economia (Università di Torino) ai fni del calcolo della Carbon Footprint”
Finale musicale realizzato dagli allievi del Liceo musicale Cavour
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Buone notizie per le attività di vigilanza territoriale che la Città Metropolitana di Torino svolge a tutela dell’ambiente. Il Tribunale di Asti, competente per territorio, ha dato ragione alla Città Metropolitana nel processo relativo ad un illecito conferimento di rifiuti nell’impianto di una ditta di Carmagnola che, sebbene autorizzato, consentiva al proprio interno uno smaltimento illecito di rifiuti non pericolosi.Nel 2012, grazie alla collaborazione tra i funzionari con qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria del Servizio Aree protette e vigilanza ambientale della Città Metropolitana, il Corpo Forestale e la Polizia di Stato, era stata realizzata un’azione congiunta, con verifiche presso la ditta e blocchi stradali, che avevano consentito di scoprire l’attività illecita.
Quattro imprese che avevano conferito i rifiuti nella ditta di Carmagnola erano state destinatarie di sanzioni per oltre 12.000 Euro, regolarmente pagate. La società che gestiva l’impianto aveva opposto ricorso in Tribunale alle ingiunzioni della Città Metropolitana, poiché la sanzione prevedeva anche la sospensione per alcuni mesi del rappresentante legale della società.
“Con la sentenza emessa nei giorni scorsi, - spiega il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, che ha la delega all’ambiente e alla vigilanza ambientale - il Tribunale di Asti ha condannato la società al pagamento di una sanzione di oltre 15.000 Euro, riconoscendo la validità delle indagini e delle conseguenti procedure amministrative messe in atto dal nostro Ente. È un risultato positivo, che scaturisce dalla collaborazione tra i nostri ufficiali di polizia giudiziaria e il Servizio contenzioso dell’Area Ambiente, che ha rappresentato la Città Metropolitana nel processo”.
“Ogni anno, - spiega il Vicesindaco Marocco – nell’ambito del contrasto all’abbandono o all’illecita gestione dei rifiuti, i nostri agenti redigono oltre cinquanta verbali e notizie di reato, che comportano sanzioni per oltre 50.000 Euro. Nel 2017, ad esempio, le sanzioni sono state 61, per un totale di 51.000 Euro”.
Nell’attività di vigilanza rientrano anche gli interventi lungo alcune strade provinciali, avviati nel 2016 e proseguiti nel 2017 e 2018, per il contrasto all’abbandono di rifiuti. “Oltre al danno ambientale, - sottolinea il Vicesindaco metropolitano - l’abbandono di rifiuti lungo le strade è un fenomeno negativo anche dal punto di vista estetico e paesaggistico, che influisce negativamente sull’attrattività turistica del nostro territorio e quindi, indirettamente, sulle attività economiche”.
Nella vigilanza sulle strade, gli agenti della Città Metropolitana sono supportati dalle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), coordinate dal Servizio Aree protette e vigilanza ambientale. Le GEV contribuiscono alla raccolta di indizi per il prosieguo delle indagini e, con la loro presenza, svolgono anche un’azione di deterrenza nelle piazzole e nelle banchine stradali maggiormente interessate dal fenomeno. Negli ultimi mesi, l’attività di vigilanza ha riguardato in particolare la Strada Provinciale 460, la Provinciale 24 nella zona dell’Interporto di Orbassano. A seguito di un accordo con la Città di Chieri e con il locale Consorzio Chierese per i servizi, è inoltre proseguita l’attività di monitoraggio e registrazione del fenomeno degli abbandoni di rifiuti lungo le strade comunali minori della zona.
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È partita ufficialmente il 18 aprile “Mosaico Verde”, un’operazione di rimboschimento a livello nazionale che coinvolge Enti pubblici e aziende in un progetto condiviso di adattamento ai cambiamenti climatici. La campagna ideata e promossa da AzzeroCO2 e da Legambiente ha l’ambizioso obiettivo di piantare almeno 300.000 nuovi alberi e promuovere la tutela e il recupero di 30.000 ettari di boschi abbandonati nei prossimi tre anni.Il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, FSC Italia (articolazione italiana del Forest Stewardship Council), il Kyoto Club, l’associazione Foreste di Pianura, le Università di Padova e della Tuscia, il CREA-Centro Servizi di Ateneo per l’innovazione e l’imprenditorialità, la Città Metropolitana di Torino e l’Ambasciata Britannica di Roma credono nella bontà dell’iniziativa e hanno scelto di patrocinarla. Gli scenari elaborati dal Ministero dell’Ambiente per il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici prevedono che l'Italia soffrirà nei prossimi anni da 8 a 20 giornate in più con temperature superiori ai 30°C, con un calo delle precipitazioni associato all'aumento degli eventi estremi. La sfida è far fronte a questi eventi con piani di adattamento climatico, vere e proprie strategie durevoli per prevenire oggi i rischi di domani.
I Comuni hanno difficoltà nel reperire le risorse economiche, oppure non hanno le competenze tecniche necessarie per far fronte al progressivo degrado dei territori e per mettere a sistema gli studi e gli strumenti di gestione disponibili. “Mosaico Verde” mette a disposizione di enti e aziende una piattaforma per regolare l'incontro tra l’offerta di aree comunali disponibili per la forestazione e/o aree boschive da tutelare e il desiderio delle aziende di investire risorse in progetti di rimboschimento come misura di responsabilità sociale di impresa.
L’azienda che vuole investire in progetti di responsabilità sociale d’impresa potrà sostenere la realizzazione di nuove aree verdi o il recupero di boschi abbandonati in uno o più Comuni aderenti alla campagna. Gli Enti locali o gli Enti parco faranno la loro parte impegnandosi a redigere uno studio strategico per l'adattamento ai cambiamenti climatici, beneficiando della riqualificazione degli spazi verdi esistenti nell’ambito di una strategia di contrasto delle isole di calore. I progetti di riqualificazione finanziati dalle aziende potranno essere realizzati in aree urbane, extraurbane e a rischio di dissesto idrogeologico, sempre rispettando i requisiti di sostenibilità ambientale e le normative vigenti in tema di vincoli paesaggistici.
La campagna prevede inoltre un piano di comunicazione strutturato e condiviso con gli Enti pubblici e le aziende coinvolte, che diventerà uno strumento a supporto dei piani strategici di marketing e comunicazione delle aziende al fine di moltiplicare la visibilità del progetto.
Per approfondimenti sulla campagna si può consultare il sito www.mosaicoverde.it. Per informazioni e adesioni è possibile scrivere a info@mosaicoverde.it
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Si chiama “Sensibilmente” il progetto didattico, nato nell’ambito del processo di Contratto di lago del bacino dei Laghi di Avigliana, condotto dal servizio Risorse idriche della Città metropolitana con le scuole del territorio, avvalendosi dei volontari del Servizio civile nazionale. Le attività hanno riguardato incontri in classe, focalizzati sulle peculiarità territoriali e ambientali del bacino dei laghi -con approfondimenti sui temi legati a flora e fauna, ecosistemi, risorsa acqua e inquinamento-, e uscite didattiche sui due laghi, svolte nell'autunno 2017 e nei mesi di febbraio e marzo 2018 con la fattiva collaborazione dei Guardiaparco.A conclusione del progetto, si è svolto giovedì 22 marzo un evento di condivisione dedicato ai 440 studenti che hanno preso parte alle attività, a cui ha partecipato anche il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, insieme ai Sindaci e agli amministratori dei Comuni e del Parco Alpi Cozie. La "Festa dei laghi" si è tenuta nell'area antistante il Lago Piccolo: il Parco, insieme ai Comuni di Avigliana, Giaveno, Sant'Ambrogio e Trana e con la fattiva collaborazione dell'IIS Galilei di Avigliana (sezioni Turistico e Geometri), ha curato l'organizzazione pratica delle attività della giornata, con il supporto della Città metropolitana.
Nell’occasione sono stati illustrati i risultati del progetto ed è stato votato il logo destinato a rappresentare il Contratto di Lago: si tratta della proposta della classe 2° della scuola media Defendente Ferrari di Avigliana Le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, infatti, sono state coinvolte, insieme ai loro insegnanti, in un concorso creativo per l'ideazione e la realizzazione del logo, dopo un momento di formazione/informazione in cui è stato illustrato il processo del Contratto di Lago. Il logo scelto sarà poi rielaborato graficamente dai ragazzi dell’Istituto Casa di Carità di Avigliana, anch’essi coinvolti nel progetto didattico.
“L’incontro di oggi è una grande occasione di partecipazione” ha detto il vicesindaco Marocco durante la premiazione, “ma anche di sensibilizzazione verso il tema della difesa dell’ambiente, e questo vale non solo per gli studenti oggi qui presenti, ma anche per gli adulti, insegnanti o amministratori pubblici che siano”.
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Ogni piano della sede di corso Inghilterra della Città Metropolitana di Torino è stato dotato di due contenitori per la raccolta della plastica anche in ufficio: una buona pratica che fino ad oggi era limitata alle sole salette ristoro e all’iniziativa virtuosa in alcuni uffici. In tutto l’edificio sono stati quindi collocati i nuovi contenitori di colore verde ai due lati dei corridoi di ogni piano, nelle salette ristoro e negli spazi al piano terra. Per agevolare il conferimento, ogni contenitore è provvisto di un cartello che indica sinteticamente quali rifiuti possono essere conferiti anche perchè una buona raccolta differenziata è fondamentale per rendere possibile il riciclo e la produzione di nuovi beni e imballaggi.
"La Città metropolitana - sottolinea con soddisfazione il vicesindaco Marco Marocco - conferma la sua sensibilità al tema della sostenibilità ambientale anche mediante azioni dirette sui nostri uffici e con il coinvolgimento del personale: grazie a tutti per la collaborazione"
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Corepla, il Consorzio Nazionale per la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica con cui sono convenzionati tutti i Comuni della Città metropolitana di Torino al quale conferiscono la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, a marzo 2017, ha effettuato un ricalcolo delle distanze tra centro di selezione e baricentro del bacino di origine della raccolta, sulla base delle quali vengono riconosciuti ai convenzionati i corrispettivi chilometrici.
Le nuove modalità di ricalcolo hanno comportato nella stragrande dei casi italiani e nella totalità dei casi torinesi, una riduzione della distanza e dunque un minore introito da parte dei Comuni convenzionati.
Da una ricognizione puntuale sul territorio metropolitano emerge che i Comuni interessati dal ricalcolo sono complessivamente 249, appartenenti alle aree Alta Val Susa, Canavese ed Eporediese, Ciriacese, Chierese e Pinerolese. Nel 2017 il ricalcolo delle distanze ha portato a un minore introito di circa 140.000 euro e si stima che nel 2018 il minore introito sarà di oltre 150.000 euro.
"La Città metropolitana di Torino - dice il vicesindaco metropolitano Marco Marocco - intende tutelare le amministrazioni comunali penalizzate da queste modalità di ricalcolo: vogliamo condividere la grave situazione con Anci Piemonte e Regione Piemonte ai quali chiediamo di attivare un’iniziativa comune. La nostra richiesta è l’immediata sospensione dell’applicazione del nuovo strumento di calcolo e la restituzione dei contributi chilometrici non riconosciuti nell’anno 2017 e nei primi due mesi del 2018".
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