I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Agricoltura

Da venerdì 1 a domenica 3 settembre a Riva presso Chieri torna la Rassegna zootenica regionale, giunta alla tredicesima edizione. Nella serata del venerdì al ristorante Cascina Speranza si terrà il secondo Simposio sulla Piemontese, a cura di Confagricoltura. A partire dalle 20, saranno illustrati e degustati tre piatti a base della carne della razza bovina più pregiata. Per le prenotazioni occorre telefonare al numero 011-9468186. Sabato 2 settembre alle 17 a Palazzo Grosso, sede del Municipio, si terrà il convegno sul tema “Igp Vitellone piemontese della coscia: un’opportunità in più per il nostro territorio”, organizzato dal Comune in collaborazione con l’assessorato regionale all’agricoltura e con il consorzio Coalvi, che riunisce gli allevatori della razza Piemontese. Oltre all’assessore regionale Giorgio Ferrero, interverranno il vicedirettore del Coalvi Giuseppe Franco e i rappresentanti delle organizzazioni del mondo agricolo, Coldiretti, Cia e Confagricoltura. A moderare il dibattito sarà il giornalista del “Corriere di Chieri” Enrico Bassignana.
Domenica 3 settembre dalle 8 alle 13 nei Giardini di Palazzo Grosso si terrà la Rassegna zootecnica della razza bovina Piemontese. L’illustrazione delle caratteristiche dei capi in concorso e la selezione dei vincitori sarà curata dai tecnici dell’ARA, l’associazione Regionale Allevatori. Gli allievi dell’Istituto professionale agrario di Chieri parteciperanno ad una esercitazione sulle qualità morfologiche degli animali esposti. La premiazione dei capi e degli allevatori è in programma alle 11. A seguire i macellai rivesi offriranno un aperitivo con degustazione di carne cruda, accompagnata dalla Freisa di Chieri della Cantina Terre dei Santi di Castelnuovo Don Bosco. Alle 13 nel salone San Giuseppe del ristorante Cascina Speranza sarà possibile degustare il Gran bollito. La degustazione guidata sarà curata dall’Accademia delle tradizioni enogastronomiche del Piemonte, che nel pomeriggio organizzerà anche una degustazione di formaggi nel cortile dell’ex scuola materna. Per il Gran bollito occorre prenotare, telefonando al numero 331-9304619. Dalle 9 alle 19 si terrà il mercatino dei prodotti tipici del territorio, delle macchine agricole, dei prodotti per il giardinaggio e il florovivaismo e dell’artigianato locale.
Dalle 15 alle 19 sarà possibile partecipare alle visite guidate a Palazzo Grosso, al Museo del paesaggio sonoro e alle chiese del centro storico di Riva. Agli amanti della storia e della cultura è dedicato l’evento “Ozi estivi a Palazzo Grosso–Tableaux Vivant del 700”, proposto alle 15,30, alle 16,30 e alle 17,30 dall’associazione “Vie del tempo”. L’evento rievoca l’epoca in cui le famiglie nobiliari piemontesi possedevano residenze di campagna, in cui si rifugiavano durante la canicola estiva. Erano e sono ancora edifici grandiosi, con decori e arredi di pregio, circondati da giardini lussureggianti. Nei palazzi nobiliari come quello di Riva presso Chieri i passatempi per le famiglie nobiliari e i loro ospiti andavano dalle letture alla musica da camera, dai balli ai banchetti. Il pomeriggio passato tra nobili signori ed eleganti dame sarà l’occasione per “tuffarsi” nel tempo che fu. Sempre nel pomeriggio di domenica 3 settembre è in programma uno spettacolo teatrale in piazza Parrocchia, a cura di Alessandro Marrapodi. Lunedì 4 settembre nei Giardini di Palazzo Grosso si terrà una mostra di piccoli animali con premiazione. A proposito di animali, da segnalare l’iniziativa della Biblioteca civica, che sabato 2 settembre alle 10,30 proporrà “Animalettura in biblioteca. Pagine animate a 4 zampe” e a seguire un laboratorio manuale per i bambini.

Agricoltura

Domenica 3 settembre torna a Torino l’appuntamento con il mercato dei prodotti tipici agroalimentari del “Paniere” in piazza CLN. I prodotti proposti nel mercato sono tutti rigorosamente di stagione o conservati secondo metodi naturali e tradizionali. La prima domenica di settembre i consumatori torinesi e i turisti che visitano il centro città potranno trovare in piazza CLN la Cipolla Piatlina di Andezeno, ortaggio che, nonostante la siccità e la grandine, ha avuto un raccolto molto soddisfacente. Ci sarà anche il Peperone di Carmagnola, che nel fine settimana è il protagonista della sessantottesima edizione della Fiera nazionale a Carmagnola. Ci saranno anche le prime Antiche mele piemontesi della stagione 2017, le farine e i prodotti da forno confezionati con gli Antichi mais piemontesi, i Canestrelli della Valle di Susa, i grissini Rubatà, il miele delle vallate alpine, la Menta di Pancalieri, il Sarass del Fèn, la Toma di Lanzo, il Genepy delle vallate alpine, i vini Doc del Canavese, i Nocciolini di Chivasso, il Salame di Giôra e il Salame di Turgia.

CARTA D’IDENTITÀ DELLA CIPOLLA PIATLINA DI ANDEZENO

Fra le diverse varietà coltivate dagli agricoltori di Andezeno, particolarmente apprezzata è una cipolla piatta e dall'epidermide dorata, nota come Cipolla Piatlina bionda di Andezeno. La polpa tenera e dolce, adatta alle lavorazioni industriali e alle elaborate manipolazioni gastronomiche, la rende particolarmente indicata per la cottura in forno e per la farcitura con il tradizionale ripieno di carne. Raccolta a fine luglio, in autunno la Cipolla Piatlina diviene incontrastata protagonista di una Sagra di grande richiamo, e, grazie alla sua ottima conservabilità, può essere gustata sino alla primavera avanzata.

AL RIENTRO DALLE VACANZE LA FIERA DEL PEPERONE A CARMAGNOLA CON I PRODOTTI DEL “PANIERE”

Da venerdì 1 a domenica10 settembretorna la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola-Peperò, una delle più grandi e qualificate manifestazioni italiane nel settore dell’enogastronomia, un grande Festival con dieci giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici, sportivi ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età. Dall’edizione 2017, che è la sessantottesima, la manifestazione non si chiama più Sagra ma Fiera Nazionale del Peperone, come riconoscimento della crescita che la kermesse ha conosciuto negli ultimi anni, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Da sette anni l’evento carmagnolese, patrocinato e sostenuto dalla Città Metropolitana di Torino, è riconosciuto come manifestazione di livello nazionale, poiché è la più grande fiera italiana dedicata ad un prodotto agricolo. Com’è tradizione, nel salone della chiesa di San Filippo è presente il Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, con una selezione dei migliori produttori locali e l’esposizione dei quattro ecotipi del Peperone di Carmagnola: Quadrato, Corno di bue, Tumaticot e Trottola.

IL “PANIERE”: SEDICI ANNI DI PROGETTI E INIZIATIVE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI TIPICHE

Il Paniere dei prodotti tipici, ideato e promosso a partire dal 2001 dall’allora Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, accoglie le specialità agroalimentari e agricole del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche, sono prodotte in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono ottenute con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale. L'identificazione delle caratteristiche organolettiche, tecnologiche e storiche, fa capo a disciplinari di produzione, stilati dalle associazioni dei produttori o dai Consorzi. Il "Paniere" è stato fornitore ufficiale dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Dopo la fase di avvio del progetto, promossa e coordinata dall’allora Provincia, nel 2013 si è costituita ufficialmente l’Associazione dei produttori del Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Ne fanno parte le associazioni di prodotto, che riuniscono gli agricoltori e gli artigiani del settore agro-alimentare, impegnati nella tutela e valorizzazione delle tipicità inserite nel “Paniere”.
Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/prodotti-del-paniere/prodotti-tipici   www.prodottidelpaniere.it www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/prodottidelpanieretorino/

Agricoltura

A Sestriere quello di agosto sarà un mese di “Gusto in Quota”: da giovedì 3 a mercoledì 23 a Casa Olimpia - l’ex Casa cantoniera di Sestriere di proprietà della Città Metropolitana di Torino - l’amministrazione comunale, l’Unione Montana dei Comuni olimpici della Via Lattea e l’Atl “Turismo Torino e provincia” proporranno un itinerario tra i sapori e la cultura tradizionale del Piemonte, con presentazioni di libri e di manifestazioni enogastronomiche, conferenze sui prodotti tipici e degustazioni delle specialità agroalimentari dei territori montani e rurali della Città Metropolitana.

IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

Venerdì 4 agosto alle 18 sarà presentato il libro “C’era una volta la villeggiatura” di Gianbattista Aimino, Gian Vittorio Avondo e Andrea Rebora, che racconta la nascita e lo sviluppo del turismo estivo e invernale, dell’alpinismo e dello sci nelle valli alpine piemontesi. Tra la fine del XIX secolo e la metà del XX la costruzione della rete di rifugi e bivacchi del CAI e la realizzazione di linee ferroviarie e di strade adatte alle automobili e agli autobus resero possibili i viaggi a una fascia sempre più ampia della popolazione, favorendo la crescita delle stazioni turistiche come Sestriere, di alberghi e ristoranti anche nelle più remote località delle Alpi, mutandone l’aspetto, l’economia, il tessuto sociale. Nacquero nuove professioni per soddisfare le esigenze dei turisti montani, mentre parallelamente, cresceva la “Riviera piemontese” del Lago Maggiore e dei laghi di Viverone, d’Orta e di Avigliana e si assisteva al boom delle cure idroterapiche. “C’era una volta la villeggiatura” racconta le vicende di progetti ambiziosi, di personaggi lungimiranti che intuirono le potenzialità della nuova moda delle vacanze, di una società che si evolveva rapidamente e di territori che mutavano in modo radicale. La presentazione è proposta dal Museo civico etnografico del Pinerolese.
Sempre il 4 agosto a Casa Olimpia l’Alta Val Sangone presenterà “La strada del Cevrin” e le sue bontà, in vista della diciassettesima edizione della Fiera d’Autunno del Cevrin di Coazze. Da non perdere la degustazione finale del formaggio, presidio Slow Food e inserito sin dal 2001 nel Paniere dei prodotti tipici promosso dall’allora Provincia di Torino.
Sabato 5 agosto alle 18 il  direttore dell’Asl Torino3, Flavio Boraso, presenterà la guida “Caseifici d’alpeggio”. Al termine è prevista una degustazione di formaggi. “La merenda sinoira: una tradizione piemontese” sarà il tema del successivo incontro, curato dal delegato dell’Accademia Italiana della Cucina Alberto Negro e dagli chef del CFIQ, il Consorzio per la formazione, l’innovazione e la qualità di Pinerolo. Da non mancare la degustazione finale.
Domenica 6 agosto alle 18 a Casa Olimpia saranno protagonisti i prodotti e i produttori del circuito “Campagna Amica” di Coldiretti Torino, anche in questo caso con degustazione finale.
Mercoledì 9, giovedì 17 e mercoledì 23 sarà possibile partecipare ad una passeggiata con accompagnatori naturalistici, con la partenza alle 16 da Casa Olimpia Sestriere e la visita ad un alpeggio e a un caseificio. La prenotazione è obbligatoria.
Giovedì 10 agosto alle 16 il CFIQ di Pinerolo proporrà ai bambini e ai loro genitori l’iniziativa “Piccoli Chef per un giorno”, mentre alle 18 Alberto Negro e il CFIQ terranno un incontro su “Le patate di montagna: storia e tradizione nelle ricette”. È obbligatorio prenotarsi per la degustazione.
Venerdì 11 agosto alle 18, per iniziativa del Museo Civico Etnografico del Pinerolese, Emanuela Genre presenterà il suo libro “Chi va al mulino…acque, mulini e mugnai delle valli piemontesi”, uscito per i tipi della Neos Edizionicon la prefazione di Gian Vittorio Avondo. Con una tesi sul mulino di Bobbio Pellice Emanuela Genre ha conseguito la laurea magistrale in Antropologia culturale ed etnologia. Il suo lavoro è stato successivamente pubblicato nel 2016 sulla rivista delle Valli Valdesi “La Beidana”.Partendo da ricerche documentali negli archivi comunali delle Valli Pellice, Chisone e Germanasca, la studiosa pinerolese ha esteso le sue ricerche alla cuneese Valle Maira, alla Valle di Susa, alle pianure e alle colline del Pinerolese, da Prali a Usseaux, da Torre Pellice a Dronero, da Pancalieri a Bussoleno. Anche l’aspetto iconografico ha una sua importanza nel libro, con molte foto a colori o in bianco e nero realizzate dall’autrice e immagini di documenti d’epoca ritrovati negli archivi. “Pane, Farine, Funghi e Cioccolato” è il tema del successivo incontro, nel corso del quale la Città di Giaveno presenterà a Casa Olimpia due delle iniziative che l’hanno resa famosa tra i cultori dei prodotti tipici: “Il Fungo in Festa” e “Città del Buon Pane”. Saranno presenti i panificatori che possono fregiarsi della Denominazione comunale De.Co. con le farine del Mulino della Bernardina e le associazioni di raccoglitori di funghi della Val Sangone.
Domenica 13 agosto alle 18 la Strada Reale dei vini torinesi presenterà i vitivinicoltori associati e i loro vini, mentre Coldiretti Torino riproporrà i prodotti e i produttori di Campagna Amica, ovviamente con degustazione finale.
Lunedì 14 agosto alle 18 si terrà l’incontro su “Come si degustano i formaggi”, a cura di Giuseppe Zeppa, docente del Dipartimento di scienze Agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino. A seguire una degustazione guidata del Ramìe, vino d’eccellenza ed “eroico” di Pomaretto, a cura del Consorzio dei produttori.
Venerdì 18 agosto alle 18 la Città di Carmagnola presenterà la sessantottesima Fiera Nazionale del Peperone, il Comune di Rivalta la sua Sagra del Tomino e la Cascina Rollè di Villafranca Piemonte la carne piemontese dei propri allevamenti.

Agricoltura

Dal 28 al 30 luglio ad Usseaux è in programma la sesta edizione della manifestazione “Legninvalle”, evento fieristico dedicato alla promozione e valorizzazione della filiera foresta-legno locale. Quello delle risorse forestali è un tema di particolare importanza per le valli del Pinerolese e nell’intero Piemonte, che vanta una superficie boschiva superiore a 900.000 ettari, ovvero il 40% circa della superficie complessiva. Circa il 70% delle aree boscate si trova in ambito montano e rappresenta un’opportunità di crescita e sviluppo per le comunità locali e non solo.
Come nelle passate edizioni, per la realizzazione dell’evento sono state strette importanti collaborazioni con il CasaClima Network Piemonte e Valle d’Aosta, l’UNCEM Piemonte, la Segheria mobile Boratt Petrolo del Canton Ticino, le associazioni LegnoUrbano e Naturalmente Paglia, l’impresa SaDiLegno/12-to-Many del Friuli Venezia Giulia e con il GAL Escarton e Valli Valdesi. Si rinnova inoltre la collaborazione con l’Ufficio forestale delle Valli Chisone e Germanasca. Ospite della manifestazione sarà il Comune di Coazze, con cui è stata avviata una collaborazione sul tema della valorizzazione e promozione del legno locale. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dall’Unione Montana dei Comuni olimpici della Via Lattea e dall’Atl “Turismo Torino e provincia”.
Accanto all’esposizione di macchinari e attrezzature forestali e ai convegni tematici verranno riproposti il raduno internazionale delle segherie mobili e alcuni workshop teorici e pratici. La giornata del venerdì 28 luglio sarà dedicata ai professionisti (geometri, architetti e ingegneri), con l’organizzazione di un workshop teorico-pratico sul tema “Efficienza energetica e qualità edilizia nei territori alpini”, organizzato dal CasaClima Network Piemonte Valle d’Aosta e da alcune aziende del territorio. Il workshop sarà suddiviso in due sessioni, una teorica e una pratica, in cui i professionisti potranno confrontarsi direttamente in prove dirette su sistemi e soluzioni tecnologiche. Il seminario riconoscerà crediti formativi per i professionisti e avrà una durata di sei ore.
Nella mattina di sabato 29 luglio si terrà il convegno su “Strategie e prospettive per la filiera foresta-legno locale”, a cui saranno invitati a intervenire l’assessore regionale alla montagna Alberto Valmaggia, il vicepresidente di Uncem Piemonte Marco Bussone, Franco Gottero dell’IPLA Piemonte, la presidente del Gal Escarton e Valli Valdesi Patrizia Giachero, Paolo Terzolo responsabile dell’ufficio forestale delle Valli Chisone e Germanasca e Samuele Giacometti dell’impresa SaDiLegno / 12-to-Many.
Si parlerà delle opportunità di finanziamento offerte alle imprese del settore dal Piano di sviluppo rurale e dal Piano di sviluppo locale, ma anche dell’associazionismo fondiario, con un focus di approfondimento sulla Legge regionale 21 del 2016. Saranno anche illustrati i servizi messi a disposizione del territorio dal nuovo Ufficio forestale di Valle. Come da tradizione, l’ospite della manifestazione e del convegno sarà l’ingegner Samuele Giacometti che parlerà della filiera foresta-legno locale, delle reti di imprese e del “Condominio forestale”, che sono i punti di forza della Strategia nazionale Aree Interne, da poco approvata per il territorio dell’Alta Carnia in Friuli Venezia Giulia.
L’animazione principale della manifestazione sarà garantita dalla presenza della Segheria mobile del Canton Ticino Boratt Petrolo, che organizzerà il raduno internazionale di segherie mobili nello spazio centrale dell’area fieristica. Verranno messi a disposizione diversi tronchi di legname proveniente dai boschi locali, che potranno così essere trasformati in semilavorati e prodotti finiti, applicando tecniche di carpenteria tradizionale e utilizzando macchinari innovativi. I materiali della lavorazione delle segherie mobili saranno utilizzati dai falegnami presenti e dall’associazione Naturalmente Paglia, che organizzerà un workshop gratuito per l’autocostruzione di pareti in legno-paglia. Accanto all’area delle lavorazioni verranno inoltre allestite le cataste per l’asta-expo del materiale di maggior pregio proveniente dai boschi delle vallate del Pinerolese: larice, abete bianco cirmolo, castagno.
Novità dell’edizione 2017 sarà la gara di squadratura a mano di tronchi per carpenteria edile, proposta per la prima volta in Italia e organizzata dalla Segheria mobile del Canton Ticino Boratt Petrolo. Il venerdì e sabato gli aspiranti partecipanti potranno sperimentare e allenarsi con le tecniche di squadratura. La gara si svolgerà invece a partire dalle 14.30 della domenica.
All’interno della fiera troveranno spazio aree di intrattenimento per le famiglie e per i più piccoli. La pittrice Rita Conti, autrice di moltissimi dei murales che rendono uniche le borgate di Usseaux, proporrà un laboratorio di pittura su legno. Il 3° Reggimento Alpini allestirà una palestra di roccia con istruttori qualificati. In fiera saranno inoltre ospitati gli scultori locali Enrico Challier, Allegra Bianciotto, Paolo Usseglio e Fulvio Pasero, che eseguiranno pannelli in legno, che verranno poi utilizzati per completare il percorso del legno nella borgata del Fraisse. Lo scultore Daniele Viglianco realizzerà con la motosega una scultura che verrà poi donata al Comune di Usseaux.
A “Legninvalle” verranno anche presentate le eccellenze enogastronomiche del territorioe la domenica pomeriggio i Mansia di Fraisse, Usseaux e Pourrieres produrranno i “gofri”, il cui ricavato sarà utilizzato per lavori di manutenzione delle borgate alpine di Usseaux. Completa il programma il terzo appuntamento del progetto “Usseaux for Bike”. Domenica 30 luglio verrà riproposta la gara cicloturistica non competitiva tra le cinque borgate Laux, Usseaux capoluogo, Balboutet, Pourrieres, Fraisse e Pourrieres di Pragelato, con partenza alle 10 dal campeggio “Magic Forest” e arrivo in fiera. La manifestazione è organizzata dal gruppo sportivo Alpina e dalla società Bikecafè di Pinerolo.

 

Agricoltura

Sabato 22 e domenica 23 luglio a Usseglio è in programma il secondo fine settimana dedicato alla Mostra Regionale della Toma di Lanzo e dei formaggi d’alpeggio. L’evento è stato inaugurato venerdì 14 luglio, con l’ormai tradizionale taglio della toma da parte delle autorità.
Il programma prevede degustazioni guidate, convegni, incontri e dibattiti, mostre fotografiche, alpeggi didattici per bambini e adulti, concorsi, passeggiate gastronomiche. Durante l’inaugurazione è stato anche svelato il nome della vincitrice del concorso “Disegna la tua maglietta per la ventunesima edizione della Mostra regionale della toma di Lanzo e dei formaggi d’alpeggio”, a cui hanno partecipato 185 alunni: si tratta di Miriam Aimo Boot, che ha abbinato in modo spiritoso e spontaneo le montagne con una sorridente mucca in alpeggio e con una forma di toma. Il disegno premiato è presente sulla maglietta ufficiale della ventunesima edizione della mostra.
Nel prato antistante il Municipio è stata anche inaugurata la scultura lignea “La Fonte del latte”, realizzata dalla scultrice e architetto Maria Primolan e dal marito Gregorio Balestra, che hanno voluto dedicare il loro estro artistico ai margari della valle di Viù.
Il programma del secondo fine settimana della kermesse ussegliese prevede per sabato 22 luglio alle 15,30 l’inaugurazione della mostra “L’uomo e le Alpi. Cesare Biscarra e la scultura piemontese tra Ottocento e Novecento” e la presentazione delle nuove acquisizioni del Civico Museo Tazzetti. Sarà possibile consumare il pranzo del montanaro nei ristoranti locali e nell’area fiera. Alle 15.30 si terrà il convegno sul tema “Lo sviluppo del territorio nelle città del buon vivere”, mentre in serata ci saranno la cena con “I sapori della carne. Porchetta Day” e le migliori birre del Piemonte; quindi il concerto dei “Controvento”, tribute band dei Nomadi. È anche in programma la mostra agricola in miniatura dei trattorini Bruder. Sempre sabato 22, dalle 10,30 in poi adulti e bambini potranno partecipare al “Mani in pasta day” nella borgata Perinera, con il rito dell’accensione del forno comunitario. Verrà spiegato come tenere in vita il lievito naturale, che sarà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti. Si terrà un laboratorio per la creazione dell’impasto con pasta madre, la preparazione di pizze e focacce e la cottura nel forno a legna della borgata. Alle 15 ci sarà “Mani in pasta piccoli chef!”: i bambini impareranno a preparare pigotte, che saranno cotte nel forno e portate a casa a ricordo della giornata. Si potrà anche assistere alla macinazione nel mulino a pietra della Perinera. Sarà un’occasione per dibattere di cereali e farine con particolare attenzione alle varie tipologie di grano.
Domenica 23 luglioper l’intera giornata ci saranno “Fattoria in fiera” e il mercato del contadino e del biologico. Tutti gli elaborati che hanno partecipato al concorso “Vota la maglietta”saranno esposti al pubblico, che potrà votare la grafica preferita. I tre elaborati più votati dalla giuria popolare riceveranno alle 18,30 un premio individuale in tema con la manifestazione e un buono acquisto di materiale didattico da 100 Euro per la scuola di riferimento. Alla classe dell’allievo vincitore verrà aggiudicata una lavagna interattiva “Lim” del valore di 1.500 Euro. A seguire si terrà anche la premiazione della mostra zootecnica, a cui parteciperanno capi delle razze bovine Barà, Valdostana, Pezzata Rossa e Grigia Alpina, delle razze caprine Alpina, Camosciata delle Alpi Roccaverano, Vallesana, Girgentana e Bruna delle Valli di Lanzo e delle razze ovine Biellese, Frabosana, Sambucana e Savoiarda. Un riconoscimento speciale verrà assegnato a un animale di una razza a rischio di estinzione. Un altro premio andrà al “rudùn” (campanaccio) più originale. Al termine delle premiazioni ci sarà la tradizionale “rudunà”, la sfilata dei capi con i tradizionali campanacci. Alle 12 nell’area fiera e nei ristoranti ussegliesi ci saranno il “Disnè d’la Duminica con i sapori della carne” e il gran risotto, preparato in una maxi padella, con la Toma di Lanzo e il salame di Turgia. Alle 15 Linus dei “Farinei ‘d la Brigna” intratterrà il pubblico con canti dialettali e non solo. Per tutta la giornata si potranno effettuare voli panoramici in elicottero per ammirare il Rocciamelone, la Lera e Usseglio dall’alto.

Il programma completo della mostra è consultabile nel portale Internet www.sagradellatoma.it

Agricoltura

Nei due fine settimana centrali di luglio ad Usseglio torna la Mostra Regionale della Toma di Lanzo e dei formaggi d’alpeggio. L’appuntamento è da venerdì 14 a domenica 16, sabato 22 e domenica 23 luglio. L’evento è come sempre organizzato dal Comune di Usseglio e dall’associazione turistica Pro Loco, con il patrocinio del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e di molti Enti locali, tra i quali ovviamente la Città Metropolitana di Torino.
Alla Mostra saranno presenti oltre cento espositori selezionati, provenienti da tutta Italia e non solo, che faranno da corona ad una serie di appuntamenti tematici legati alla Toma di Lanzo. Sono stati invitati quattro produttori delle zone terremotate di Marche e Abruzzo, per sostenere la ripresa del loro territorio e trovare forme di collaborazione con i produttori piemontesi.
Il programma completo è consultabile nel portale Internet www.sagradellatoma.it e nella locandina allegata al presente comunicato. Sono previste degustazioni guidate, convegni, incontri e dibattiti, mostre fotografiche, alpeggi didattici per bambini e adulti, concorsi, passeggiate gastronomiche e, novità di quest’anno, la Casa del Margaro.
Negli ultimi anni gli organizzatori hanno fatto un grande sforzo per rinnovare la formula della manifestazione e per promuoverla nel mondo dell’informazione, individuando come media partner il quotidiano “La Stampa” e il settimanale “Il Risveglio”.
All’inaugurazione dell’evento, che si terrà venerdì 14 luglio alle 17,30, sarà svelato il vincitore del concorso “Disegna la tua maglietta per la ventunesima edizione della Mostra Regionale della Toma di Lanzo e dei formaggi d’alpeggio”, a cui hanno partecipato 185 alunni. Il disegno premiato sarà presente sulla maglietta ufficiale della ventunesima edizione.
Sabato 15 luglio nell’antico complesso parrocchiale di Usseglio è in programma l’evento “Valli di Lanzo-Valli di Latte”, organizzato dal Museo civico “Arnaldo Tazzetti”, che ha invitato i piccoli produttori artigianali di formaggi delle Valli di Lanzo a proporre i loro prodotti caseari in degustazioni guidate. Con il supporto di autorevoli esperti si discuteranno temi cruciali per la promozione di una rinnovata filiera del latte. Tradizione e innovazione saranno alla base del programma presentato dal museo “Tazzetti”, che vuole proporre una rivisitazione della tradizione locale attraverso l’uso di nuove tecniche per migliorare la produzione. Il “Tazzetti” si è ormai esteso da Usseglio a Lemie e Viù e si pone come un elemento di stimolo per la crescita culturale dell’intera valle. La giornata si aprirà alle 10,30 e proseguirà alle 11 con un dibattito, a cui faranno seguito la degustazione e il mercato dei formaggi.

Agricoltura

Da venerdì 1 a domenica 10 settembre a Carmagnola tornerà “Peperò”, la Fiera Nazionale del Peperone, la più grande in Italia dedicata a un singolo prodotto agricolo, con un’area espositiva di 14.000 metri quadrati. La fiera è a tutti gli effetti un festival, che propone 10 giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età. Giovedì 29 giugno alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2017 ha partecipato la Consigliera metropolitana delegata al turismo Anna Merlin. Gli organizzatori e gli amministratori comunali carmagnolesi hanno sottolineato che nel 2016 “Peperò” ha registrato oltre 250.000 visitatori e una ricaduta economica sul territorio di circa 4.900.000 euro, certificata da una ricerca universitaria. Tra i numerosissimi appuntamenti in programma vi sono i talk show condotti dal giornalista Paolo Massobrio e il concerto di Bianca Atzei. Vista la crescita qualitativa e quantitativa che “Peperò” ha vissuto negli ultimi anni, l’amministrazione comunale di Carmagnola ha deciso di cambiare il nome della manifestazione da “Sagra” a “Fiera Nazionale del Peperone”.

Proposte per tutti i gusti, i pubblici e gli interessi

Come accade ormai da alcuni anni, a settembre a Carmagnola i visitatori troveranno la Piazza dei sapori e diverse aree enogastronomiche, potranno partecipare a talk show ed eventi, degustare lo street food, visitare una grande rassegna commerciale con 220 espositori, assistere a spettacoli di teatro e cabaret e a esibizioni sportive, ascoltare concerti e partecipare alla tradizionale Festa di Re Peperone e della Bela Povronera, con la sfilata di centinaia di personaggi in costume. Tornerà l’apprezzato spazio per i bambini, con attività, giochi e spettacoli. La Fiera del Peperone è anche una delle più grandi manifestazioni urbane in Italia, con vie e piazze che vengono trasformate nell’aspetto e nel nome e con una attenta ricerca sulla qualità e sul legame con i territori, che consente di proporre le eccellenze nazionali e accontentare tutti i gusti.
Ma il protagonista principale è il Peperone di Carmagnola, che viene raccolto manualmente a partire dalla fine di luglio, rispettando un severo disciplinare di produzione. È un prodotto apprezzato in tutta Italia per la sua qualità e genuinità e per il fatto che si presta alle più svariate preparazioni. I visitatori potranno acquistare e gustare le quattro tipologie morfologiche riconosciute dal Consorzio dei produttori: il Quadrato a forma cubica e tre o quattro punte, il Corno di Bue dalla forma allungata, il Trottola a forma di cuore e il Tumaticot tondeggiante e schiacciato ai poli. Per tradizione, nella prima domenica della manifestazione viene organizzato il concorso mostra-mercato del peperone riservato ai produttori locali, con gli esemplari vincitori che vengono battuti all’asta per beneficenza. Oltre a valorizzare al massimo il Re Peperone, la Fiera si pone da sempre anche l’obiettivo di porre in risalto l’intera produzione agricola del territorio, dagli ortaggi (porri, asparagi, pomodori) ai formaggi (tome, formaggi del fieno), dalle carni bovine della razza Piemontese a quelle del pollame e dei conigli.

Alla scoperta dei tesori della città

Per i visitatori che giungono a Carmagnola da molte parti d’Italia (rilevante, ad esempio, la presenza di liguri e lombardi) la Fiera del peperone è la “porta d’accesso” a un mondo di tradizioni, valori, sapori e conoscenze, che caratterizzano il territorio carmagnolese. Eventi, mostre e allestimenti organizzati durante la Fiera puntano a far conoscere e a valorizzare il patrimonio architettonico e culturale della città: il castello del XII secolo che ospita la sede del Comune; il seicentesco Palazzo Lomellini; la Civica Galleria di arte contemporanea, che ospita mostre, concerti, incontri e dibattiti; l’abbazia di Santa Maria Assunta a Casanova risalente al XII secolo, con la chiesa, il monastero e la cripta; il Ghetto ebraico e la Sinagoga; l’antica dimora quattrocentesca di Casa Cavassa; molte chiese antiche e numerosi musei tra i quali l’Ecomuseo della cultura della lavorazione della Canapa. Carmagnola è dunque una città ricca di storia, di mercati e di manifestazioni tradizionali legate alla cultura popolare locale, in cui è bello passeggiare per ore, non solamente in occasione della Fiera del Peperone.

Le novità dell’edizione 2017

Tra le novità della sessantottesima edizione l’assegnazione di premi agli espositori che avranno le idee più innovative sulla valorizzazione del peperone, l’iniziativa “La tradizione... col Peperone!" che coinvolgerà dieci foodblogger provenienti da diverse regioni in un "contest" che prevede la rivisitazione di una ricetta della tradizione culinaria del territorio di provenienza di ciascuno, riproponendola con l'inserimento del peperone di Carmagnola come protagonista. Le ricette verranno valutate da una giuria presieduta da Paolo Massobrio e da una giuria popolare “social” che si esprimerà attraverso Facebook.
Nel Salone della Chiesa di San Filippo tornerà anche quest’anno il Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino con una selezione dei migliori produttori locali e il Pane della Sagra al peperone preparato in collaborazione con l’Unitre e venduto a scopo benefico. In San Filippo saranno presenti anche una ventina di aziende provenienti dai Comuni terremotati del Centro Italia, per iniziativa di CIA e Coldiretti.
La Fiera Nazionale del Peperone è organizzata dal Comune di Carmagnola in collaborazione con Pro Loco, Ascom, Coldiretti e grazie al prezioso contributo di sponsor privati e di numerosi volontari. La Città Metropolitana di Torino ha concesso anche quest’anno il patrocinio all’evento. La gestione e la ricerca degli espositori sono a cura dell’agenzia Totem di Chiavari (Genova) che, in collaborazione con l’associazione nazionale “La Compagnia dei Sapori”, collabora per il terzo anno al nuovo progetto di rinnovamento della storica manifestazione.

Agricoltura

Conto alla rovescia ormai iniziato per il weekend dell’ottava edizione della manifestazione “Di Freisa in Freisa”, in programma sabato 17 e domenica 18 giugno nel centro storico di Chieri. Quest’anno l’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, si preannuncia ancora più “pop”, per festeggiare i cinque secoli di un vino che non è mai stato così giovane.
“Di Freisa in Freisa” è organizzato dalla Città di Chieri in collaborazione con il Consorzio del Freisa di Chieri e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, con il supporto della società Totem per la parte tecnico-logistica e la segreteria organizzativa.

TRA STORIA E SCIENZA VITIVINICOLA

È del 1517 la bolla doganale che cita per la prima volta una delle denominazioni piemontesi più eclettiche: “pro qualibet carrata fresearorum solidum unum, denarios sex”. Il Freisa è un vitigno versatile e con geni decisamente nobili, visto che recenti studi del CNR lo indicano come diretto discendente del Nebbiolo. Oggi il Freisa è coltivato quasi esclusivamente in Piemonte, dove interessa una superficie di 854 ettari, quasi il 2% dell’area vitata regionale. I vigneti si estendono dalle colline a sud di Torino, che vanno da Chieri ad Asti, al Casalese alessandrino e in piccole aree della Langa Cuneese, nel Tortonese, nel Pinerolese, Canavese e nei Colli Novaresi.
È un vitigno autoctono e poliedrico, le cui uve rosse si prestano a stili di vinificazione profondamente diversi, dando vita a vini frizzanti, secchi, dolci, giovani, ma anche adatti a invecchiare.

EVENTI E ANIMAZIONI PER TUTTI I GUSTI E GLI INTERESSI

Saranno le innumerevoli sfumature del Freisa ad essere valorizzate dall’evento chierese, con laboratori, degustazioni e contaminazioni che vedranno il vino duettare con la musica, la letteratura e i prodotti d’eccellenza dell’enogastronomia locale. Protagoniste assolute saranno le cinque Doc del Piemonte: Freisa di Chieri, Freisa d’Asti, Monferrato Freisa, Langhe Freisa e Colli Tortonesi Freisa. Sarà possibile degustarle andando letteralmente “Di Freisa in Freisa” per le vie del centro storico di Chieri, passeggiando lungo l’Enoteca itinerante che proporrà una selezione delle migliori etichette. Il costo del coupon che dà diritto a quattro assaggi è di 8 Euro più 2 Euro di cauzione per il calice.
L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 17 giugno alle 12, con un’anteprima già nel pomeriggio di venerdì 16 alle 18, quando, in occasione dell’incontro a Chieri delle Città del Piemonte di Terra Madre, Carlo Petrini riceverà nel cortile del Municipio la cittadinanza onoraria della città capitale del Freisa. Sempre venerdì pomeriggio, piazza Cavour si trasformerà nella Piazza del Gusto che, per l’intero weekend, ospiterà i prodotti d’eccellenza dei Maestri del Gusto di Torino e piatti tipici regionali da tutta Italia, ma anche laboratori di panificazione per adulti e bambini, dedicati ai tradizionali grissini Rubatà e alla Focaccia dolce di Chieri. In piazza Umberto I sarà invece allestita la “Freisa Lounge", che accoglierà i numerosi workshop aperti al pubblico. A partire dalle 14 di sabato 17 si parlerà di riscatto dei vitigni autoctoni e delle piccole Doc, ma anche di terroir e di effervescenza, di legami tra fotografia e vino, di abbinamenti e mix, come quello che vedrà la storia del Freisa e del Vermouth “miscelate” in un’edizione speciale della Martini Bar Academy.
Domenica 18 spazio al racconto delle più belle storie sul Freisa, alle degustazioni alla cieca e agli approfondimento su temi di attualità, come le intolleranze alimentari nel mondo del vino. Per partecipare ai workshop è consigliata la prenotazione online all’indirizzo bit.ly/2slFYq1 oppure sul posto presso le casse di vendita dei carnet degustazione. Non mancheranno le contaminazioni artistiche. Domenica 18 alle 11 la Freisa Lounge ospiterà i “Foodscape” di Patrizia Piga, artista internazionale che ha vinto recentemente a Londra il Fine Art Photography Award e il One Eyeland Photography Award in India, la quale presenterà un’opera inedita realizzata in occasione del 500° anniversario del Freisa. Alle 18 si terrà la premiazione del contest fotografico e verrà svelata l’opera di bodypainting dedicata al Freisa, realizzata dagli artisti della Gv Professional Make Up Academy.
Per l’intero weekend lungo via Vittorio Emanuele II sarà possibile ammirare la mostra "I Colori della nostra Terra”, curata dall’Unione Artisti Chierese e dal Circolo degli Artisti di Torino. Durante le giornate della manifestazione ci sarà anche la “Musica on the wine’s road”, proposta dagli allievi del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. Sabato 17 alle 21 andrà in scena il “Freisa sound”, con il concerto del Quintetto di Ottoni Pentabrass del Teatro Regio di Torino, accompagnato da "spiriti" di Freisa. Alle 22 ci sarà invece “Freisa on the rocks: I giardini del Vermouth”, in un mix tra erbe, piante aromatiche, vermouth, Freisa, ghiaccio e grande sound.
Domenica 18 alle 20 la Freisa Lounge ospiterà l’incontro “Sconfinando tra vino, racconti e musica”, un reading musicale dedicato a Carmelo Bertagna con Giorgio Conte e Paolo Massobrio, che si concluderà con il brindisi finale dell’ottava edizione della manifestazione.

UN’OCCASIONE PER SCOPRIRE CHIERI, LA COLLINA TORINESE E LA SUA ENOGASTRONOMIA

L’intero weekend sarà una grande festa, con negozi aperti e l’occasione per andare alla scoperta della città delle Cento Torri e delle sue colline: i monumenti cittadini, il Museo del Tessile e quello di Storia dell’Enologia di Casa Martini e, qualche chilometro più in là, il Museo del Gesso di Moncucco Torinese.
Sabato 17 alle 17 ci sarà anche l’appuntamento con “L’ora dell’Aperitivo”, una passeggiata guidata nel centro storico di Chieri, con degustazioni pensate anche per coloro che sono intolleranti al glutine (per informazioni e prenotazioni: chieri@coopitur.com – 011.9428440).
Ristoranti ed enoteche locali proporranno menu a tema, mentre sette cantine a cavallo tra le colline chieresi e astigiane apriranno le porte ai visitatori: Rubatto, Balbiano, Il Girapoggio, La Borgarella, Terra dei Santi, Cascina Gilli e Rossotto. Sarà inoltre possibile visitare il vigneto sperimentale dell’Università di Torino, presso il centro Bonafous di strada Pecetto, domenica 18 alle 10, con prenotazione obbligatoria scrivendo a cantina.sperimentale@unito.it
Durante le giornate della manifestazione si potrà richiedere anche lo speciale annullo filatelico di Poste Italiane dedicato al cinquecentenario del Freisa.
Per arricchire il calendario di “Di Freisa in Freisa” quest’anno il programma prevede anche quattro appuntamenti off. Dopo il primo incontro dedicato alla mixology lo scorso 30 maggio e quello con l’alta cucina di Villa Somis del 6 giugno, lunedì 12 giugno Casa Martini ospiterà un evento riservato a giornalisti e blogger, mentre il 27 giugno il Freisa incontrerà la cucina sperimentale del giovane chef del “Geranio” di Chieri, Christian Mandura.

Agricoltura

Domenica 11 giugno appuntamento a Foglizzo, dove la Pro Loco organizza la tradizionale Sagra del Côssot (zucchina) in collaborazione con le altre associazioni del paese e con il patrocinio della Città Metropolitana.
Il programma prevede per le 8,30 un incontro turistico per gli appassionati di quad, per le 9 la camminata a passo libero "Cossot in cammino", un concerto di musica classica alle 10 nella chiesa di San Giovanni, alle 11,30 l'apertura dello stand gastronomico della Pro Loco con piatti a base di côssot, alle 11,45 nel castello la premiazione del concorso "L'angolo che ti è rimasto più impresso delle precedenti edizioni della Sagra del Côssot". Alle 15,30 si terrà un incontro di tennis, mentre alle 16 ci sarà l'inaugurazione del restauro del portale storico nella piazza del mercato. Alle 17 la cooperativa sociale Pier Giorgio Frassati e la scuola secondaria di primo grado di Foglizzo presenteranno "Non solo parole", una festa per l'inaugurazione del murale realizzato nella residenza sanitaria assistenziale Hospice di via Olivero 19, con musica e merenda insieme.
Durante tutta la giornata si svolgerà una maratona musicale organizzata da alcuni organisti canavesani, allo scopo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione di un autentico gioiello dell'arte organaria settecentesca: l'organo Landesio 1743 della chiesa della Confraternita di San Giovanni.
Sarà aperto e visitabile il museo "La Ramassa" e si terranno dimostrazioni della lavorazione della saggina, sino al raggiungimento del prodotto finito. Non mancheranno la preparazione e la cottura dei tradizionali Canestrelli canavesani e si potrà visitare il Mulino di Pietro Querio, che risale al 1387.
Il mercatino dei prodotti del territorio proporrà formaggi, salumi, verdure e miele, mentre gli hobbisti esporranno gli oggetti frutto della loro creatività. Vi saranno aree dedicate ai giochi dei bambini e si potranno cavalcare i cavalli allevati e addestrati dal Circolo Arci "Il Pioppeto" di Volpiano. È anche in programma un'esposizione di auto d'epoca. Ci si potrà far controllare gratuitamente la pressione sanguigna e, se a digiuno, la glicemia, per iniziativa delle sezioni di Foglizzo della Croce Rossa e dell'AVIS. Saranno allestite mostre nella sala consiliare del Castello, mentre i negozi del paese saranno tutti aperti e la musica allieterà le strade principali di Foglizzo.

Per saperne di più si può consultare il portale Internet www.prolocofoglizzo.it o scrivere a info@prolocofoglizzo.it

Agricoltura

Uno dei prodotti più tipici della vitivinicoltura “eroica” di montagna, il Ramìe, si “racconterà” insieme ai suoi produttori martedì 30 maggio alle 21 nella sala consiliare del Comune di Pomaretto. Si farà un po’ di storia di un vino e di un vigneto oggetto di una riscoperta forse insperata negli ultimi quindici anni, ma si parlerà anche del futuro, cioè della salvaguardia dei vigneti eroici e storici, grazie alla Legge 238 del 2016.
Le voci che “racconteranno” il Ramìe saranno quelle dei titolari delle aziende “La Chabranda”, Daniele Coutandin e “La Rivà” e del Consorzio produttori Terre del Ramìe. Interverranno anche l’agronomo e produttore Nicolò Refourn; Giulio Re, ricercatore e agronomo presso la Scuola Malva Arnaldi di Bibiana; Elena Di Bella, dirigente del Servizio sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche della Città metropolitana; Ettore Ponzo, vicepresidente del Comitato professionale ArevRegioni vitivinicole europee. La serata si concluderà con una degustazione di Ramìe.

UNA VITIVINICOLTURA CHE È TRADIZIONE E DIFESA DEL TERRITORIO

Nonostante la crisi economica che ha caratterizzato l’ultimo decennio, quella della riscoperta e valorizzazione del Ramìe nelle valli Chisone e Germanasca è la storia di una piccola iniziativa economica di successo. Le vigne da cui proviene l’uva vinificata nel Ramìe sono state impiantate con grande fatica nei secoli scorsi a una quota tra i 600 e i 900 metri, lungo pendii estremamente ripidi, contraddistinti da terrazzamenti a secco. All’imbocco della Val Germanasca è impossibile non notare le vigne che incombono sulla strada di fondovalle, quasi “strappate” alla montagna, sul versante pietroso esposto a meridione.
La tradizione vinicola locale risale all’epoca medievale e, anche se con grande fatica, ha resistito alla diffusione della Filossera alla fine del XIX secolo, per poi rinascere nel secondo dopoguerra raggiungendo discreti livelli qualitativi. Tanto che Luigi Veronelli scrisse a proposito di quello che però chiamò erroneamente “Ramiè”, che aveva un “colore rosso rubino e delicato profumo. Sapore giustamente asciutto, fine, gustoso”.
Il recupero dei terrazzamenti abbandonati e il superamento della produzione per il semplice autoconsumo sono però recenti, anche se la denominazione Doc nell’ambito della famiglia “Pinerolese” risale al 1996. I “profeti” della ricoperta del Ramìe sono stati Daniele Coutandin e l’agriturismo La Chabranda, che furono i primi promotori, insieme all’assessorato provinciale all’agricoltura e montagna della Provincia di Torino, che finanziò nel 2003 la costruzione di una monorotaia per facilitare il lavoro e la vendemmia, riprendendo il modello già applicato con successo nelle Cinque Terre.
Dal 2009 il Comune di Pomaretto ha promosso la costituzione di un consorzio tra i piccoli contadini che ancora coltivavano le terrazze. Il nome ufficiale della Doc è “Pinerolese Ramie”, per un prodotto che scaturisce prevalentemente dalla fermentazione delle uve di un vitigno particolare e di estrazione montana come l’Avarengo. A queste uve possono essere aggiunte minori quantità di Neretto di Bairo e Avanà. La vinificazione è stata condotta per tre anni in maniera sperimentale a Chieri, presso l’Istituto Bonafous della Facoltà di agraria dell’Università di Torino. Successivamente il consorzio ha trasferito il processo di trasformazione delle uve in vino all’Istituto Malva Arnaldi di Bibiana. La collaborazione con l’Università ha consentito al consorzio di migliorare la qualità del vino e di aumentare progressivamente la produzione da 1000 a 4000 bottiglie. Il consorzio si occupa della gestione collettiva della vendita del vino e dell’accesso a finanziamenti per la manutenzione dei muri a secco e delle vigne.
Oggi il Ramie è proposto nei bar, nelle osterie e nei ristoranti delle valli Chisone e Germanasca e offre ai turisti un’esperienza aggiuntiva di conoscenza delle eccellenze del territorio. Il GAL è riuscito a ottenere finanziamenti europei per la manutenzione dei versanti su cui crescono le viti. La Città Metropolitana di Torino, grazie al progetto europeo “Strada dei vigneti alpini”, finanzierà al Comune di Pomaretto la valorizzazione di un itinerario di turismo enologico, con punti tappa che si dipaneranno lungo i versanti vitati, accompagnando il percorso della monorotaia.
Per i giovani di Pomaretto, forse, vivere esclusivamente di vitivinicoltura non sarà mai possibile, ma il Ramìe può costituire un’interessante integrazione al reddito e l’occasione per realizzare una manutenzione del territorio che fa bene sia all’ambiente che all’economia locale.