I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Agricoltura

Domenica 4 giugno tornerà a Torino l’appuntamento mensile con il Mercato dei prodotti tipici agroalimentari del “Paniere”, che nel 2017 si è spostato da piazza Statuto a piazza CLN. I prodotti proposti nel mercato del “Paniere” sono tutti rigorosamente di stagione o conservati secondo metodi naturali e tradizionali. La prima domenica di giugno i consumatori torinesi e i turisti che visitano il centro città potranno finalmente trovare in piazza CLN le Ciliegie di Pecetto, nel pieno della raccolta. Ci saranno anche le Antiche mele piemontesi, le farine e i prodotti da forno confezionati con gli Antichi mais piemontesi, i Canestrelli della Valle di Susa, i grissini Rubatà, il miele delle vallate alpine, la Menta di Pancalieri, i Giandujotti, il Sarass del Fèn, la Toma di Lanzo, il Genepy delle vallate alpine, i vini Doc del Canavese, i Nocciolini di Chivasso, il Salame di Giôra e il Salame di Turgia.

Carta d’identità delle Ciliegie di Pecetto

Le Ciliegie di Pecetto sono frutti appartenenti a due specie botaniche: il Prunus avium varietà Juliana, a polpa tenera, in italiano ciliegie propriamente dette, in piemontese “cirese” o “cerese”; il Prunus avium varietà Duracina, a polpa consistente, in italiano Duroni, in piemontese “Graffioni”. Nelle colline del Torinese e del Chierese, per le favorevoli caratteristiche del suolo e del clima della zona, si sono diffuse vecchie varietà o cloni, che si sono affermati localmente e sono coltivati secondo tecniche frutticole ecosostenibili e biologiche. In particolare si sono affermate negli anni varietà caratteristiche per il sapore, il colore o la resistenza allo spacco. Le principali sono: “Galucia”, durone di colore rosso scuro, grosso e rotondo, con picciolo lungo e polpa croccante; “Galuciu”, durone con buccia di colore rosso scuro e polpa consistente; “Graffione di Pecetto” o “Grafiun d'la Spirit” o “Graffione Bianco”, durone bianco di ottima consistenza, adatto alla conservazione sotto spirito; “Martini”, frutto cuoriforme, appiattito da una parte, di colore rosso brillante, polpa croccante, sapore molto dolce; “Mollana”, ciliegia resistente allo spacco, con polpa molle e non troppo dolce; “Vigevano”, ciliegia di colore rosso vivo; “Vittona della spiga”, a frutto cuoriforme, di sapore molto dolce; “Vittona”, tenera, dolce, con buccia di colore scuro e polpa di scarsa consistenza.

Sedici anni di progetti e iniziative per la valorizzazione delle produzioni tipiche

Il Paniere dei prodotti tipici, ideato e promosso a partire dal 2001 dall’allora Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, accoglie le specialità agroalimentari e agricole del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche, sono prodotte in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono ottenute con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale. L'identificazione delle caratteristiche organolettiche, tecnologiche e storiche, fa capo a disciplinari di produzione, stilati dalle Associazioni dei produttori o dai Consorzi. Il "Paniere" è stato fornitore ufficiale dei XX Giochi olimpici invernali Torino 2006. Dopo la fase di avvio del progetto, promossa e coordinata dall’allora Provincia, nel 2013 si è costituita ufficialmente l’Associazione dei produttori del Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Ne fanno parte le 34 associazioni di prodotto, che riuniscono gli agricoltori e gli artigiani del settore agro-alimentare, impegnati nella tutela e valorizzazione delle tipicità inserite nel “Paniere”.

Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/prodotti-del-paniere/prodotti-tipiciwww.prodottidelpaniere.it www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/prodottidelpanieretorino/

Agricoltura

Domenica 28 maggio per chi ama e ricerca i prodotti agroalimentari tipici e genuini l’appuntamento è alle porte di Torino, a Fiano, laddove la pianura si “incastona” tra i primi rilievi delle Valli di Lanzo e laddove il Parco della Mandria racchiude un vero e proprio tesoro naturalistico. La fiera “Fiano ci cova”, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Confagricoltura Piemonte, l’azienda agricola Fantolino (che ha i suoi allevamenti nel territorio di Fiano) e la Pro Loco, è nata per valorizzare l’uovo di gallina, uno dei prodotti più tipici della zootecnia piemontese. E, infatti, in quale cascina, che sia dei secoli andati o del terzo millennio, mancano le galline?
L’evento, che alla sua prima edizione ha già ottenuto il patrocinio della Città Metropolitana, sostituisce la vecchia “Fèra d’j caplìn” (che ormai non attraeva più il pubblico e gli espositori), valorizzando gli usi alimentari e non dell’uovo di gallina. Ovviamente saranno presenti anche i produttori di altre specialità agroalimentari locali e ci saranno alcune aziende artigiane e dell’indotto. La Pro Loco allestirà punti di degustazione promozionale dei prodotti tipici e un pranzo take away. La “Cantina Social” proporrà degustazioni di vini, mentre lo chef Stefano Sforza preparerà una crema alla zabajone “da record”, per una degustazione che farà notizia. Nel teatro “Medici del Vascello” sono in programma incontri con gli espositori, che illustreranno le peculiarità dei loro prodotti. Ci saranno anche il concorso e la mostra di pittura “Nel nUovo… l’essenziale”, dedicati alle uova e alle galline. L’associazione “Arcieri d’Arcour” allestirà un campo tendato con figurante in costume medioevale, per richiamare le origini della contea omonima. Saranno allestite anche aree per il gioco e competizioni per i bambini.
Per saperne di più: www.comune.fiano.to.it, numeri telefonici 011-9254302 e 347-1990543, pagina Facebook Fiano ci cova

Agricoltura

Domenica 21 maggio a Coazze la filiera del legno sarà protagonista della terza edizione della fiera agricola e forestale “Lu bo e la fejri”. La manifestazione è organizzata dal Comune con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino ed è orientata ad esplorare le potenzialità delle attività forestali e la loro sostenibilità.
I temi portanti della terza edizione saranno la bioedilizia e le applicazioni d’avanguardia nel campo della costruzione e dell’isolamento attraverso l’uso di biomateriali. Negli stand tematici sarà possibile seguire una serie di workshop sulla bioedilizia (organizzati da Casa Clima) e sulle tecniche di costruzione innovative. Agli addetti forestali saranno proposte dimostrazioni con macchine e attrezzature del settore, come una segheria mobile e una scortecciatrice; il tutto in sicurezza con la supervisione della Croce Rossa di Coazze. Ospite della manifestazione sarà il Comune di Usseax, che ha ospitato le prime edizioni della fiera nazionale “Bosco & Territorio” e organizza da alcuni anni la manifestazione “LegnoinValle”.
“Lu Bo e la Fejri” è anche una manifestazione popolare che con il contributo dell’associazione commercianti “Giütumse” e della Pro Loco di Coazze, che proporranno una serie di iniziative per far trascorrere ai visitatori una piacevole giornata in alta Val Sangone. In viale Italia saranno allestiti banchi enogastronomici per gli acquisti a km 0, ma ci saranno anche i vivaisti, l’artigianato di qualità con hobbisti e professionisti e gli intrattenimenti musicali. I più piccoli potranno divertirsi con i giochi tradizionali in piazza I Maggio, con le passeggiate a cavallo in piazza Cordero e con le esibizioni di volo libero dei rapaci. Grande interesse anche per la gara di scultura del legno con le motoseghe e per la presenza di numerose scuole di intaglio della Val Susa e della Val Sangone. I più grandi che potranno cimentarsi con la gara della “satula” - la trottola tradizionale – gironzolare tra le bancarelle, degustare lo street food e i menù tradizionali.
Tra gli eventi della giornata, da segnalare, alle 11, l’inaugurazione della nuova sede della Coop Piccoli Frutti, in via de Fernex 17. L’evento sarà anticipato venerdì 19 alle 20,30 da un incontro tra operatori, aziende forestali ed Enti locali, che si svolgerà presso la sala dell’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone in Viale Italia ’61 1. I temi della serata saranno le iniziative per un utilizzo sostenibile e remunerativo dei boschi: l’affidamento pluriennale dei boschi del demanio, la gestione associata, le certificazioni, la ricomposizione fondiaria, la gestione del calore, la bioedilizia, le risorse per gli interventi nella gestione delle foreste, i bandi PSR e GAL. Tra i relatori Marco Corgnati (della Direzione difesa del suolo, montagna foreste- Regione Piemonte), Igor Boni (dell’IPLA), Paolo Maria Terzolo (Coordinatore ufficio forestali Val Chisone Germanasca e Val Pellice) e il Sindaco di Usseaux.

Agricoltura

Domenica 7 maggio tornerà a Torino l’appuntamento mensile con il Mercato dei prodotti tipici agroalimentari del “Paniere”, che nel 2017 si è spostato da piazza Statuto a piazza CLN. I prodotti proposti nel mercato del “Paniere” sono tutti rigorosamente di stagione o conservati secondo metodi naturali e tradizionali.
La prima domenica di maggio i consumatori torinesi e i turisti che visitano il centro città potranno trovare in piazza CLN l’Asparago di Santena, ma ci saranno anche le Antiche Mele piemontesi, le farine e i prodotti da forno confezionati con gli Antichi Mais piemontesi, i Canestrelli della Valle di Susa, i grissini Rubatà, il Miele delle vallate alpine, la Menta di Pancalieri, le Ciliegie di Pecetto (in prodotti trasformati, in attesa dei frutti freschi, che saranno protagonisti del mercato di giugno), i Giandujotti, il Sarass del Fèn, la Toma di Lanzo, il Genepy delle vallate alpine, i vini Doc del Canavese, i Nocciolini di Chivasso, i Grissini Stirati e Rubatà, il Salame di Giôra, il Salame di Turgia, il Salampatata del Canavese.

Un tuffo nella storia con l'Asparago di Santena e il Conte di Cavour

La rinnovata presenza dei produttori santenesi dell’Asparago sarà l’occasione per approfondire la conoscenza botanica di questa specie appartenente alla famiglia delle Lilliacee. L’Asparago fa parte della storia e della cultura di Santena, la città di Camillo Benso conte di Cavour, il principale artefice dell’Unità d’Italia, produttore e grande buongustaio dei prelibati germogli. Santena da secoli è specializzata nella coltivazione di questo ortaggio di eccellenza della cucina italiana e piemontese, al quale è riconosciuta la qualifica di PAT-Prodotto Agroalimentare Tradizionale. In occasione del Mercato del “Paniere” in piazza CLN sarà nuovamente allestita temporaneamente la mostra “Cavour e il suo tempo”, che illustra gli ambienti e i contesti in cui si formò ed agì Camillo Benso di Cavour evidenziando lo spirito e il metodo caratteristici della sua azione politica. La mostra venne realizzata nel 2010, con il contributo dell’allora Provincia di Torino, in vista delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Ambientata a Torino, prima capitale d’Italia, propone la figura e l’opera del “Tessitore” come guida per ripercorrere pagine significative del Risorgimento, inquadrate nella dimensione italiana, europea e mondiale. I processi di cambiamento scientifici, tecnologici, agronomici, sociali, istituzionali, economici, produttivi, commerciali, trasportistici e culturali sono posti in rilievo per illustrare le complessità del quadro internazionale e interno di metà Ottocento. L’epopea della nascita del nuovo Stato nel cuore dell’Europa e del Mediterraneo è ripercorsa mettendo in luce i problemi e le difficoltà che il Paese dovette affrontare prima e dopo l’Unificazione. La mostra è permanentemente esposta a Santena nel percorso di visita che comprende la tomba dello statista, il Castello Cavour, il parco monumentale e la Torre delle corone.

Come detto, l’Asparago fa parte della famiglia botanica delle Lilliacee, la stessa del Porro, del Giglio, dell’Aglio e del Tulipano. Di questo ortaggio si mangiano i teneri e dolci germogli, che emergono dal terreno sabbioso caratteristico del Bacino della Banna. A fine marzo o nei primi giorni di aprile, a seconda della temperatura della terra e dell’aria, i primi asparagi si slanciano verso il cielo alla ricerca dei raggi del sole che, con la fotosintesi clorofilliana, conferiscono la tipica colorazione verde, con striature violacee. Inizia così, ogni primavera, una campagna straordinaria che dura più di sessanta giorni e termina verso la metà di giugno. Il segreto della bontà dell'Asparago sta nel saper fare dell’agricoltore, nell’attenta raccolta e soprattutto nel consumo a tempo zero. Trattandosi di un tenero, delicato e dolce germoglio il tempo trascorso tra la raccolta e il consumo fa la differenza. Gli ortaggi santenesi si acquistano al dettaglio direttamente dalle aziende agricole aderenti all’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto o in qualificati negozi e bancarelle. oppure si possono gustare nei ristoranti e nelle trattorie che esibiscono il marchio dell'associazione. L'84° Sagra dell’Asparago di Santena è in programma quest'anno dal 5 al 14 maggio.

Sedici anni di progetti e iniziative per la valorizzazione delle produzioni tipiche

Il Paniere dei prodotti tipici, ideato e promosso a partire dal 2001 dall’allora Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, accoglie le specialità agroalimentari e agricole del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche, sono prodotte in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono ottenute con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale. L'identificazione delle caratteristiche organolettiche, tecnologiche e storiche, fa capo a disciplinari di produzione, stilati dalle Associazioni dei produttori o dai Consorzi. Il "Paniere" è stato fornitore ufficiale dei XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006.
Dopo la fase di avvio del progetto, promossa e coordinata dall’allora Provincia, nel 2013 si è costituita ufficialmente l’Associazione dei produttori del Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Ne fanno parte le 34 associazioni di prodotto, che riuniscono gli agricoltori e gli artigiani del settore agro-alimentare, impegnati nella tutela e valorizzazione delle tipicità inserite nel “Paniere”.

Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/prodotti-del-paniere/prodotti-tipiciwww.prodottidelpaniere.it www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/prodottidelpanieretorino/

Agricoltura

Tre giorni dedicati alla carne bovina, quella della Razza Piemontese, quella di eccellenza e di qualità che non fa male alla salute e che, se consumata nelle dosi adeguate, non dovrebbe mai mancare in una dieta equilibrata. La proposta di riscoprire la Razza Piemontese e la sua carne viene da Cavour, dove l’ultimo fine settimana di aprile è dedicato alle degustazioni e alla vendita dell’eccellenza zootecnica del Pinerolese e della porzione della provincia di Cuneo al confine con la Città metropolitana di Torino.

La rassegna “Cavour, Carne di razza Piemontese, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, da diciassette anni esalta la filiera dell’Oro rosso, con pranzi, cene, degustazioni, illustrazioni delle caratteristiche organolettiche della carne della “Piemontese”, ma anche con la Fiera di Primavera e le visite al suggestivo centro storico ai piedi della Rocca.

IL PROGRAMMA

Venerdì 28 aprile alle 19 sotto l’ala comunale di piazza Sforzini la kermesse gastronomica cavourese inizierà con “Ala del Gusto: i sapori della carne”, una cena self-service organizzata dall’associazione CavourCommercio, con decine di piatti sfiziosi, dall’antipasto al dessert.

Alle 20,30 nella chiesa del Residence San Lorenzo, in piazza IV Novembre,“Musica per la scuola”, un concerto della banda musicale San Lorenzo, con la partecipazione speciale di piccoli musicisti cavouresi e del coro “Accademia delle note sparse” e con la collaborazione del Comitato Genitori. L’ingresso è a offerta libera e il ricavato sarà utilizzato per la scuola elementare di Cavour.

Sabato 29 aprile per tutta la giornata in via Roma e in piazza Sforzini ci saranno le bancarelle dei prodotti della terra, a cura delle aziende aderenti a Coldiretti, Cia e Confagricoltura. Macellerie e negozi saranno ovviamente aperti e i commercianti di Cavour inviteranno a scoprire il centro naturale commerciale. In piazza III Alpini si terrà la Mostra zootecnica regionale organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori. In piazza Solferino ci sarà invece la mostra della meccanizzazione agricola. “La carne piemontese in tavola” è invece un’iniziativa dei ristoranti cavouresi, che proporranno menù a base di carne di razza bovina piemontese. Anche sabato 29 tornerà “Ala del Gusto” in piazza Sforzini: si degusterà a self service il Bollito misto alla Piemontese, a pranzo a partire dalle 11.30, mentre la cena inizierà alle 18. Alle 14,30 in piazza III Alpini si terrà l’inaugurazione ufficiale della XVIII rassegna “Cavour Carne di Razza Piemontese”, con l’intrattenimento musicale della banda San Lorenzo di Cavour. Si potrà anche partecipare a Cascine aperte”, un tour nelle campagne a bordo della navetta della Cavourese spa, per scoprire alcuni allevamenti di razza bovina Piemontese del territorio: cascina Monache di Cavour, azienda agricola La Maddalena di Cavour e cascina San Nazario di Bibiana. La navetta costerà 3 Euro (gratis bambini e ragazzi fino a 14 anni, se accompagnati dai genitori) e partirà da piazza Re Umberto alle 10, alle 14,30 e alle 16, con prenotazione obbligatoria all’Infopoint Procavour in piazza Sforzini. Si potrà anche scoprire il centro storico di Cavour con il “Pedibus”, una passeggiata con l’accompagnamento dei volontari della Procavour, alla scoperta delle tradizioni e delle curiosità di una cittadina con oltre duemila anni di storia, con partenze alle 15 e alle 16. La prenotazione gratuita è obbligatoria (sino a esaurimento dei posti) all’Infopoint Procavour in piazza Sforzini. Alle 21 in piazza Sforzini intrattenimento musicale a ingresso libero sotto l’Ala comunale.

Domenica 30 aprile torneranno il tour “Cascine Aperte” e il “Pedibus” nel centro storico e la Fiera di Primavera, con centinaia di bancarelle e stand per uno shopping economico, variopinto e multietnico. In via Roma e piazza Sforzini ci saranno i prodotti della terra a cura delle aziende aderenti a Coldiretti, CIA e Confagricoltura, macellerie e negozi saranno aperti, in piazza III Alpini ci sarà la Mostra zootecnica e in piazza Solferino quella della meccanizzazione agricola. Per i bambini la festa sarà sotto il porticato di piazza IV Novembre, dove verrà allestita la “Fiera in miniatura”, con l’esposizione dei modellini di trattori “Bruder”, a cura del gruppo Amici dei Bruderini di San Nicola di Villafranca. I bambini e i ragazzi appassionati di modellismo si sfideranno nell’allestimento delle scenografie delle aziende agricole. Torneranno ovviamente “La Carne Piemontese in tavola” nei ristoranti e l’Ala del Gusto in piazza Sforzini, dove, dalle 11 alle 13, si potrà anche provare l’Aperitivo con la Piemontese, a cura di Confagricoltura Torino, in abbinamento ai vini Doc del territorio provinciale. Dalle 14,30 in piazza Sforzini ci sarà anche l’animazione per bimbi con Monica Ghigo. Il gran finale della kermesse è affidato alla cena di gala “La Fassona”, a cura dei ristoranti “La Nicchia”, “Vetta della Rocca” e “Al 47”. La prenotazione è obbligatoria entro venerdì 28 aprile direttamente nei ristoranti o nella sede della Procavour. Durante la rassegna si terrà anche la mostra mercato dei piccoli animali, allestita in piazza Solferino in collaborazione con l’Associazione Ornitologica Pinerolese e l’azienda agricola Ghidella di Pancalieri. La mostra di pittura del 2017 sarà una personale di Maria Magnano intitolata “Quando d’inverno dormivo su di un assito nella stalla”: la si potrà visitare in via Re Umberto 4. La mostra personale di Michele Morello sarà invece allestita nella galleria d’arte di via Giolitti 5. Durante la manifestazione saranno aperti al pubblico la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, il Museo d'arte sacra di Via Giolitti e l’Abbazia di Santa Maria, con possibilità di visite guidate a cura dell’Associazione “Anno Mille”, su prenotazione al numero 334-9774348.

Per tutte le informazioni sulle manifestazioni cavouresi si può telefonare ai numeri 0121-68194 e 0121-6114, oppure scrivere procavour@cavour.info o consultare il sito Internet www.cavourcarne.it

Agricoltura

Sabato 8 e domenica 9 aprile l’indirizzo giusto per chi cerca piantine, semi, bulbi, attrezzature consigli per far “ripartire” il proprio giardino è il parco della Cascina Vigna, in via San Francesco di Sales 188 a Carmagnola. Nella rilassante e suggestiva area verde urbana ogni anno vengono allestiti gli stand di “Ortoflora & Natura”, un’esposizione che nel 2017 festeggia la ventinovesima edizione e si ripropone agli appassionati di giardinaggio con oltre 150 espositori provenienti dal Piemonte e da molte altre regioni italiane.
Nell’area espositiva di 25.000 metri quadrati i visitatori troveranno anche degustazioni, laboratori, una mostra mercato di piccoli animali, street food, esposizione e vendita di eccellenze agroalimentari e di produzioni artigianali. Si potranno inoltre visitare il Museo Civico di storia naturale e l’Incubatoio Ittico.
Il fulcro dell’evento, patrocinato alla Città Metropolitana, è l’esposizione florovivaistica ed orticola, con annesse attrezzature e arredi per l’orto e il giardino. Saranno in vendita piante verdi e da fiori, sementi e piantine, erbe aromatiche, fiori di montagna, tappeti verdi, arredi per giardino e parco, attrezzature e impianti per orti e giardini, impianti e arredo per il verde urbano, alimenti naturali, manuali per il giardinaggio.


UN FITTO PROGRAMMA DI EVENTI COLLATERALI
Il secondo fine settimana di aprile a Carmagnola offrirà proposte per tutti i gusti e gli interessi, dalla zootecnia alla cooperazione allo sviluppo. Domenica 9 aprile alle 11sarà presentato il progetto di piscicoltura nella regione di Ronkh in Senegal, in cui il Comune di Carmagnola (capofila della Recosol, la Rete dei Comuni Solidali) insieme alle associazioni Pescatori carmagnolesi e Giav, all’Istituto Agrario Baldessano Roccati e ad alcune associazioni internazionali, intende avviare un allevamento ittico per lo sviluppo locale. Verrà anche presentato il Tilapia, pesce che vive in acque tropicali dell’Africa, Sud America e Asia e che sarà l’oggetto del progetto di allevamento.
Sabato 8 e domenica 9 al Foro Boario di piazza Italiasi terrà la Mostra provinciale dei bovini di razza piemontese. Domenica 9 alle 12,30 si terrà una degustazione gratuita del Gran Cotto Piemontese, a cura del Co.Al.Vi. e delle macellerie carmagnolesi associate al Consorzio. Per tutta la giornata al Foro Boario ci sarà il mercato dei produttori agricoli e degli artigiani della Società Orticola di Mutuo Soccorso. Ci sarà anche l’Oasi medica, con visite gratuite odontoiatriche e di medicina generale. Lo spazio gioco per i bambini sarà gestito con il supporto dell’associazione Emergenza Radio Carmagnola.
Alle 12 si terrà la presentazione di “Parlapà - 9 sapori per 9 storie”, un nuovo prodotto made in Carmagnola tutto da scoprire e degustare.
Sabato 8 aprile nell’area del gioco di bocce del parco Cascina Vigna si terrà invece la prima edizione del concorso di scultura su legnoCittà di Carmagnola, con premiazione finale alle 18,30.
Domenica 9 aprile a partire dalle 9 si terranno dimostrazioni della scuola di scultura lignea “Artesana” di San Giorio di Susa. Alle 17 ci sarà un’asta benefica delle opere vincitrici del concorso, il cui ricavato verrà devoluto alle popolazioni terremotate del Centro Italia.
Per i buongustai l’appuntamento da non perdere è sotto la tettoia della Cascina Vigna, dove l’Istituto professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “Baldessano-Roccati” e la Pro Loco Carmagnola proporranno le degustazioni “Ravanin e Porro, dall’orto al pinzimonio”.
Ad “Ortoflora & Natura” non mancheranno inoltre i punti di ristoro e lo street food. “Fior di photo” è invece la mostra curata dall’associazione Obiettivo Photo, che sarà allestita all’interno del Museo di cultura contadina. Sarà anche allestito un set per chi volesse farsi fotografare tra i fiori.
Nel cortile della Cascina Vigna si terranno anche laboratori florovivaistici gratuiti, a cura degli studenti e degli insegnanti dell’istituto “Baldessano Roccati“. Ci saranno anche dimostrazioni pratiche di ippoterapia, con il metodo A.N.I.R.E. riconosciuto dal Ministero della Salute, a cura dell’Associazione “Natural farm” di Carmagnola.

Agricoltura

Domenica 9 aprile tornerà a Caselette la tradizionale Fiera agricola di San Giorgio, a cui è abbinata la Mostra della Pezzata rossa, pregiata razza bovina allevata in molte zone del Piemonte. La mostra è giunta alla quarta edizione, essendo stata organizzata per la prima volta nel 1994, ripetuta l’anno successivo, sospesa per un ventennio e ripresa nel 2016 per rilanciare la filiera zootecnica locale.

A Caselette operano numerose aziende che allevano la Pezzata rossa, per un totale di circa 1500 capi. In Valsusa l’allevamento è presente anche in altri Comuni e la mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e organizzata dall’amministrazione comunale e dalla Coldiretti, è un’occasione di confronto tra gli allevatori e di valorizzazione della razza.

La Fiera di San Giorgio mette anche in mostra macchine ed attrezzature agricole e proporne il mercato dei prodotti locali di “Campagna Amica” in via Val della Torre. Il bestiame sarà esposto dalle 9,30 alle 16,30 in una struttura coperta e sarà valutato da una giuria dell’Associazione Regionale Allevatori durante la sfilata dei migliori capi sul ring. Durante la tradizionale cena degli allevatori saranno assegnati le gualdrappe e i premi in denaro agli allevatori dei capi vincitori del concorso.



Agricoltura

Domenica 2 aprile tornerà a Torino l’appuntamento mensile con il Mercato dei prodotti tipici agroalimentari del “Paniere”, che nel 2017 si è spostato da piazza Statuto a piazza CLN. I prodotti proposti nel mercato del “Paniere” sono tutti rigorosamente di stagione o conservati secondo metodi naturali e tradizionali. La prima domenica di aprile i consumatori torinesi e i turisti che visitano il centro città potranno trovare in piazza CLN l’Asparago di Santena, ma ci saranno anche le Antiche Mele piemontesi, le farine e i prodotti da forno confezionati con gli Antichi Mais, i Canestrelli della Valle di Susa, , il Miele delle vallate alpine, la Menta di Pancalieri, la Menta di Pancalieri, i Giandujotti, la Toma di Lanzo, il Genepy delle vallate alpine, i Nocciolini di Chivasso, i Grissini Stirati e Rubatà, il Salampatata del Canavese e il Sarass del Fèn.

Un tuffo nella storia con l'Asparago di Santena e il Conte di Cavour

La presenza dei produttori santenesi dell’Asparago sarà l’occasione per approfondire la conoscenza botanica di questa specie appartenente alla famiglia delle Lilliacee. L’Asparago fa parte della storia e della cultura di Santena, la città di Camillo Benso conte di Cavour, il principale artefice dell’Unità d’Italia, produttore e grande buongustaio dei prelibati germogli. Santena da secoli è specializzata nella coltivazione di questo prodotto di eccellenza della cucina italiana e piemontese al quale è riconosciuta la qualifica di PAT, Prodotto Agroalimentare Tradizionale. In occasione del Mercato del “Paniere” in piazza CLN sarà allestita temporaneamente la mostra “Cavour e il suo tempo”, che illustra gli ambienti e i contesti in cui si formò ed agì Camillo Benso di Cavour evidenziando lo spirito, il metodo e gli ingranaggi caratteristici della sua azione politica. La mostra venne realizzata nel 2010, con il contributo dell’allora Provincia di Torino, in vista delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Ambientata a Torino, prima capitale d’Italia, propone la figura e l’opera del “Tessitore” come guida per ripercorrere pagine significative del Risorgimento, inquadrate nella dimensione italiana, europea e mondiale. I processi di cambiamento scientifici, tecnologici, agronomici, sociali, istituzionali, economici, produttivi, commerciali, trasportistici e culturali sono posti in rilievo per illustrare le complessità del quadro internazionale e interno di metà Ottocento. L’epopea della nascita del nuovo Stato nel cuore dell’Europa e del Mediterraneo è ripercorsa mettendo in luce i problemi e le difficoltà che il Paese dovette affrontare prima e dopo l’Unificazione. La mostra è permanentemente esposta a Santena nel percorso di visita che comprende la tomba dello statista, il Castello Cavour, il parco monumentale e la Torre delle corone.
Come detto, l’Asparago fa parte della famiglia botanica delle Lilliacee, la stessa del Porro, del Giglio, dell’Aglio e del Tulipano. Di questo ortaggio si mangiano i teneri dolci germogli che emergono dal terreno sabbioso caratteristico del Bacino della Banna. A fine marzo o nei primi giorni di aprile, a seconda della temperatura della terra e dell’aria, i primi asparagi si slanciano verso il cielo alla ricerca dei raggi del sole che, con la fotosintesi clorofilliana, conferiscono la tipica colorazione verde, con striature violacee. Inizia così, ogni primavera, una campagna straordinaria che dura più di sessanta giorni e termina verso la metà di giugno. Il segreto della bontà dell'Asparago sta nel saper fare dell’agricoltore, nell’attenta raccolta e soprattutto nel consumo a tempo zero. Trattandosi di un tenero, delicato e dolce germoglio il tempo trascorso tra la raccolta e il consumo fa la differenza. Gli ortaggi santenesi si acquistano al dettaglio direttamente dalle aziende agricole aderenti all’associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto o in qualificati negozi e bancarelle. oppure si possono gustare nei ristoranti e nelle trattorie che esibiscono il Marchio dell'associazione. L'84° sagra dell’Asparago di Santena è in programma quest'anno dal 5 al 14 maggio.

Sedici anni di progetti e iniziative per la valorizzazione delle produzioni tipiche

Il Paniere dei prodotti tipici, ideato e promosso a partire dal 2001 dall’allora Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, accoglie le specialità agroalimentari e agricole del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche, sono prodotte in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono ottenute con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale. L'identificazione delle caratteristiche organolettiche, tecnologiche e storiche, fa capo a disciplinari di produzione, stilati dalle Associazioni dei produttori o dai Consorzi. Il "Paniere" è stato fornitore ufficiale dei XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006.

Dopo la fase di avvio del progetto, promossa e coordinata dall’allora Provincia, nel 2013 si è costituita ufficialmente l’Associazione dei produttori del Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Ne fanno parte le 34 associazioni di prodotto, che riuniscono gli agricoltori e gli artigiani del settore agro-alimentare, impegnati nella tutela e valorizzazione delle tipicità inserite nel “Paniere”.

Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/prodotti-del-paniere/prodotti-tipici   www.prodottidelpaniere.it,    https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/prodottidelpanieretorino/?fref=ts

Agricoltura

Valorizzare nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali: è l’obiettivo del progetto della Strada dei Vigneti Alpini che, dopo un lavoro preparatorio durato due anni, mercoledì 15 marzo è entrato nella fase operativa. Nella sede di corso Inghilterra della Città Metropolitana i partner della Strada dei Vigneti Alpini hanno partecipato ad una riunione per il coordinamento delle attività del progetto, che saranno distribuite in un triennio.

La Strada coinvolge amministrazioni pubbliche e agenzie torinesi, valdostane e savoiarde, che hanno candidato il progetto al sostegno da parte dell’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2010. L’Asse 3 del programma riguarda in particolare l’attrattività del territorio ed uno degli obiettivi da perseguire è l’incremento del turismo sostenibile.

La Strada dei Vigneti Alpini intende proporre un itinerario turistico tematico transfrontaliero, che valorizzi le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.

Un lavoro congiunto di molti partner pubblici e privati

Gli Enti promotori del progetto sono la Città Metropolitana di Torino come capofila, i Comuni di Carema e Pomaretto, la Regione Valle d’Aosta, l’Institut Agricole Regional della valle d’Aosta, il Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura di montagna, il Conseil Savoie Mont Blanc (organismo a cui hanno dato vita nel 2001 i Consigli Generali dei Dipartimenti della Savoia e dell’Alta Savoia, nell’ottica di una possibile riunificazione in una nuova Regione), la Comunità dei comuni Cœur de Savoie, la Comunità dei Comuni del Lac du Bourget, l’agenzia Savoie Mont Blanc Tourisme. Il piano di lavoro aggregherà una nutrita squadra di soggetti attuatori: i Comuni di Aymavilles, Donnas, Morgex e Montmelian, la Cantina Mont Blanc Morgex et La Salle, l’Associazione viticoltori della Valle d'Aosta, il Comitato interprofessionale dei Vini di Savoia, il Consiglio Dipartimentale della Savoia, l’Agenzia turistica dipartimentale della Savoia, la Camera Regionale d'Agricoltura Rhône-Alpes, alcuni Dipartimenti dell’Università degli Studi di Torino e dell’Università degli Studi di Aosta. L’elenco dei partner e degli Enti che collaboreranno alle attività può sembrare a prima vista sproporzionato, ma lo sviluppo del turismo enogastronomico, esige che operatori di differenti categorie facciano sistema: i produttori del vino, i ristoratori, gli albergatori, gli operatori turistici professionali, le amministrazioni che governano il territorio e le organizzazioni che promuovono e animano il territorio.

Il piano di attività

Il piano di attività è molto intenso. Per una migliore conoscenza del mercato turistico, della domanda e dell’offerta, è previsto uno studio di marketing integrato. Un secondo filone di attività è dedicato all’identificazione e alla diffusione dei valori comuni e condivisi dagli abitanti e gli operatori economici dei territori viticoli. Un ambito di lavoro si concentra sul paesaggio e sulle eccellenze del patrimonio esistente, attraverso lo studio, la conservazione e il recupero del territorio vitato, per la salvaguardia e la valorizzazione dei suoi panorami. Un altro gruppo di azioni sarà rivolto allo sviluppo di nuovi itinerari di scoperta enoturistica, alla valorizzazione dei luoghi emblematici e del patrimonio storico. Lo strumento principale per la fruizione dei territori sarà una App che offrirà informazioni sull’offerta turistica per i tre territori. Per accrescere le competenze e la consapevolezza dei valori culturali, produttivi e naturalistici dei territori, sono previste azioni di sensibilizzazione, comunicazione, promozione e formazione degli operatori. La sperimentazione di nuovi prodotti turistici dovrà passare anche attraverso l’ideazione e l’organizzazione di nuove iniziative e manifestazioni, coordinate in una programmazione transfrontaliera e rivolte al pubblico dei consumatori, alla stampa e agli operatori turistici

Agricoltura

Li chiamano “piccoli Comuni”, ma, sovente, per vitalità e fervore di iniziative culturali, commerciali d enogastronomiche, hanno molto da insegnare ai centri più importanti e blasonati. Nel primo fine settimana di marzo gli eventi nel territorio della Città Metropolitana di Torino saranno molti, ma abbiamo scelto di concentrarci su due, patrocinati dall’Ente di area vasta.

La Sagra del Brut & Brut di Villareggia

Villareggia è un Comune di 1.000 abitanti nella vasta pianura del Vercellese, che inizia proprio dal paese che è ancora nel territorio della Città Metropolitana, là dove le colline della Morena Frontale, tagliate dalla Dora Baltea, lasciano il posto ad una pianura adatta alle più diverse colture agricole. Il Comune di Villareggia, in collaborazione con le associazioni locali e la parrocchia, organizza per sabato 4 e domenica 5 marzo la quinta Sagra del Brut & Brut. Il Brut è un insaccato tipico della cultura culinaria di questo angolo di Piemonte. I maiali, dalla cui carne si ricava il Brut, vengono alimentati in modo tradizionale, con mais e crusca. Dal grasso del maiale tagliato a cubetti e fatto cuocere a fuoco lento, si ottengono le “brise” o ciccioli, che vengono schiacciate e asciugate per eliminare lo strutto, poi utilizzato per conservare sotto grasso i salami e per la realizzazione di sapone e dolci. Le brise vengono mescolate con pasta di salame, sangue, testa di maiale bollita e una moderata quantità di spezie. Il tutto viene messo a cuocere a fuoco lento per pochi minuti. Poi l’impasto caldo viene insaccato a mano in un budello di cavallo. Dopo una breve stagionatura, di ventiquattro ore, il Brut può essere gustato come antipasto o come merenda, accompagnato da una fetta di pane e da un bicchiere di vino rosso. Il Brut è lungo tra i 12 e i 20 cm, con un diametro medio di 5, è di colore marrone scuro, con venature chiare a causa della cottura dell’impasto, del sangue suino, dei ciccioli e della trippa. Il suo profumo e il suo sapore risentono degli aromi delle spezie. Il Brut di Villareggia è recentemente entrato nell'Arca del Gusto di Slowfood.

Nel programma della Sagra del Brut & Brut sono previste anche una mostra d’arte nella biblioteca comunale e un’esposizione di magliette realizzate dagli alunni della scuola primaria a sostegno del progetto “Coloriamo la Speranza”, in collaborazione con la biblioteca e la sezione AVIS. A Villareggia ci saranno anche uno stand informativo di Slowfood e la web radio “La voce del vino”. Lo stand gastronomico sarà disponibile dalla serata di sabato 4 marzo nel salone polivalente del Comune. Si potrà cenare e ascoltare i “Farinei d'la Brigna”, con le loro canzoni umoristiche in piemontese. Domenica 5 marzo alle 9,30nell’antico Ricetto e nelle vie limitrofe inizierà il mercatino agroalimentare dell'artigianato e vintage, accompagnato dalla musica itinerante dei “Lupi di Strada”. Alle 14,30 si terrà una dimostrazione pratica della preparazione del Brut, mentre alle 15,30 nella sala consiliare la Biblioteca comunale e i coscritti del paese proporranno “Dal Brut al Bel”, giochi di manualità creativa per i bambini. La degustazione del Brut alle 15 sarà guidata dagli esperti dell’ONAS-Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi e dell’ONAF-Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi. Per saperne di più: www.comune.villareggia.to.it

La Fiera Vivaistica Pancalierese

Pancalieri (“Pancalé” in piemontese) è un Comune di circa 2000 abitanti nella pianura a sud di Torino, sulla sponda sinistra del Po. Il capoluogo subalpino è a 31 Km da Pancalieri, mentre Pinerolo dista 22 Km e Carmagnola 11. Centro prevalentemente agricolo, Pancalieri è noto come il paese della Menta, perché nel suo territorio si produce quasi il 50% di tutte le piante officinali coltivate in Italia, tra le quali spicca la Menta piperita, introdotta fin dal 1862 dal farmacista Chiaffredo Gamba. La Menta prodotta a Pancalieri e in altri Comuni della pianura torinese e cuneese viene distillata nei “lambicc” (in italiano "alambicchi") e destinata ad usi alimentari (dolciumi, sciroppi, ecc.), cosmetici e farmaceutici. A Pancalieri domenica 5 marzo dalle 8 alle 17 è in programma la terza edizione della Fiera Vivaistica Pancalierese, che propone prodotti agroalimentari tradizionali e tipici piemontesi e liguri. I vivai di fiori e piante ornamentali e da frutto sono i protagonisti della kermesse, ma ci sono anche le tante specialità enogastronomiche che arricchiscono la cultura materiale di paesi e città dell’Italia intera. Nelle due edizioni precedenti la fiera ha avuto un buon successo commerciale, testimoniato dalla conferma della presenza di molti espositori già protagonisti della Fiera nel 2015 e nel 2016 e dall’annuncio di molte “new entry”. Ad aggiungere interesse alla giornata il sarà il raduno delle Fiat 500 d'epoca, un sicuro richiamo per qualsiasi manifestazione fieristica. Per saperne di più: www.comune.pancalieri.to.it