Agricoltura
Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre a Carignano è in programma la XXV Sagra del Ciapinabò, che offre la possibilità di gustare il caratteristico tubero, cucinato con le ricette della tradizione e in inedite preparazioni.La conferenza stampa di presentazione della manifestazione si terrà martedì 4 ottobre alle 11 nella Sala Marmi di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12.
I colleghi giornalisti sono cordialmente invitati ad intervenire
La Sagra del Ciapinabò è nata agli inizi degli anni ’90 da un'idea del Comitato Manifestazioni carignanese, in modo assolutamente volontaristico e senza motivazioni scientifiche o economiche. L'Helianthus tuberosus, o Topinambur o, in lingua piemontese, Ciapinabò, venne scelto perché è l’ingrediente fondamentale nell'assortimento di verdure che accompagna la bagna caôda: un modo semplice e immediato per coinvolgere il pubblico alla ricerca delle identità gastronomiche regionali.
La Sagra è ormai un evento di portata nazionale ed è un’importante occasione per incontrare e far incontrare contadini e cultura accademica, cuochi, grandi cultori dell'enogastronomia e semplici neofiti, artisti, artigiani e commercianti.
Gli stand gastronomici si affiancano ai laboratori divulgativi dedicati alle proprietà culinarie e salutistiche del tubero, mentre la mostra della razza bovina Frisona offre uno spaccato della realtà zootecnica della ricca pianura torinese. La Sagra continua a crescere nei numeri e nell’attenzione dell’opinione pubblica e, intanto, il Ciapinabò si propone come una valida alternativa all'agricoltura e all'alimentazione tradizionali, alle prese con antichi problemi e con le nuove esigenze di una dieta sana ed equilibrata.
Nel 2015 a Carignano i 30.000 visitatori della Sagra hanno consumato circa 700 Kg di Ciapinabò, che, ormai, non è più considerabile come un tubero spontaneo, perché alcune aziende agricole carignanesi lo propongono ormai sui mercati di tutto il Piemonte e non solo, mentre Slow Food e l’Istituto alberghiero di Carignano ne studiano le proprietà organolettiche e le infinite possibilità di utilizzo innovativo in cucina e per la produzione di bioetanolo. Il Ciapinabò è anche entrato nel “Paniere” dei prodotti tipici istituito quindici anni orsono dall’allora Provincia di Torino.
Per consultare il programma completo della Sagra: www.comune.carignano.to.it
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Tempo di Festa d’Autunno a Pragelato, per un evento che rientra nel circuito “Gusto in Quota”. La kermesse inizierà sabato 24 settembre alle 15,30 con l’inaugurazione ufficiale alla Casa Escartons e con la conferenza “Raccontar di fiori”, in cui la pittrice Gianna Tuninetti racconterà la sua tecnica e la meraviglia della natura attraverso cento immagini floreali.Alle 17,30 il professor Marco Porporato, docente alla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino illustrerà “Le caratteristiche compositive del miele di Pragelato. Quali piante sono bottinate e in quale percentuale partecipano alla formazione del miele locale”. Il successivo incontro su “Il Miele Millefiori di Pragelato: dalla smielatura alla degustazione” sarà a cura del Consorzio Apicoltori Miele di Pragelato. A seguire una degustazione dei distillati Albergian e del digestivo Larice.
Alle 20 i ristoranti pragelatesi proporranno una cena a tema, mentre il formaggio tipico del Parco Alpi Cozie sarà protagonista della cena con degustazione guidata in programma al Mulino di Laval, a cura dei tecnici dell’ONAF, L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi.
Domenica 25 settembre dalle 10 alle 17 sono in programma la Borsa delle patate e il mercatino dei prodotti locali, in piazza Lantelme e nel cortile dell’azienda agricola Balcet. Alle 10 in piazza del Municipio si potrà anche assistere ad una dimostrazione di caseificazione, a cura dell’Alpeggio Troncea e del Parco Alpi Cozie. Alle 11,30 al Museo del Costume e delle Tradizioni delle Genti Alpine si inaugurerà la mostra “Sulle ali delle Api” di Gianna Tuninetti, realizzata in collaborazione con la Fondazione Guiot Bourg. Alle 12,30 in piazza del Municipio è in programma la premiazione del miglior formaggio 2016 dei Parchi delle Alpi Cozie, con successiva degustazione dei formaggi. Dopo il pranzo a tema nei ristoranti locali, alle 14,30 ancora una dimostrazione di caseificazione, a cura dell’Alpeggio Troncea e di Massimo Giletta.
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Si intitola “Feeding you fair”, cioè “Nutrirvi in modo pulito” (o corretto) ed è un decalogo a cui hanno deciso di aderire decine di ristoratori, gestori di bar e di negozi alimentari torinesi attenti alla qualità e sostenibilità dei cibi. L’iniziativa è partita dalla Città Metropolitana di Torino, nell’ambito del progetto “Nutrire Torino Metropolitana” e con la collaborazione di Slow Food e dell’Asl Torino1, in occasione del Salone del Gusto e di “Terra Madre” 2016.I promotori dell’iniziativa ritengono che la qualità del cibo e la salute del consumatore non possano essere appannaggio di chi investe in prestigiose “locations” per i propri locali, in immagine pubblicitaria e in slogan salutistici. Cibo pulito e salute devono essere alla portata di tutti, perché, accanto ai cuochi stellati, ai vini blasonati ed alle etichette pubblicizzate ci sono migliaia di operatori della ristorazione meno visibili ma non per questo meno capaci; operatori che scelgono con cura le materie prime, si preoccupano della genuinità dei loro prodotti e prestano attenzione all’ambiente, alle disuguaglianze sociali e alla promozione della salute; operatori che hanno scelto di passare “dal dire al fare”, con semplicità, con umiltà e con la voglia di dare il loro piccolo-grande contributo in tema di alimentazione.
GLI IMPEGNI MINIMI DEI LOCALI ADERENTI AL DECALOGO
I locali aderenti si impegnano a rispettare i seguenti requisiti:
Requisiti ambientali
- concorrere alla raccolta differenziata con elementi di premialità (da definire a cura della Città di Torino)
- utilizzare bicchieri, piatti e posate compostabili o lavabili
- non utilizzare acqua in contenitori di plastica e/o servire la cosiddetta “acqua del Sindaco” (esclusa l’acqua da asporto)
Requisiti sociali
- evitare distinzioni di genere, razza o ceto sociale tra i clienti e i fornitori
- aderire ad iniziative di riduzione degli sprechi alimentari volte a ridurre il volume dei prodotti da destinare alle discariche, mettendo a disposizione gli alimenti non consumati e ancora commestibili
- rispettare gli abitanti del proprio quartiere e sollecitare i nostri clienti a fare altrettanto
Requisiti alimentari
- evitare cibi contenenti polifosfati aggiunti
- evitare grassi idrogenati e oli tropicali
- evitare cibi precotti
- evitare formaggi fusi (ad esempio le sottilette)
- utilizzare solo uova provenienti da allevamenti biologici o da galline allevate a terra
- utilizzare almeno il 70% di pane fresco di giornata (cioè non cotto a partire da prodotto surgelato), proveniente da forni locali o regionali o prodotto nei ristoranti
- scegliere carni frollate per almeno 7 giorni
- utilizzare nei bar succhi di frutta contenenti il 100% di frutta, senza zuccheri o conservanti aggiunti, secondo i dettami della Direttiva 2012/2012 dell’Unione Europea in corso di recepimento in Italia
GLI IMPEGNI FACOLTATIVI DEI LOCALI ADERENTI AL DECALOGO
- utilizzare solo frutta e verdura di stagione, che non ha subito trattamenti post raccolta e non è stata congelata o surgelata. È invece consentita la frutta o verdura conservata in atmosfera modificata
- utilizzare frutta e verdura locale o regionale se presente nell’area regionale
- utilizzare solo formaggi artigianali, provenienti da piccoli produttori (caseifici aziendali) e tradizionali, inseriti nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali o in altri elenchi certificati se extra nazionali
GLI IMPEGNI NON IN ESCLUSIVA DEI LOCALI ADERENTI AL DECALOGO
- proporre ai clienti il pane “mezzo sale” e informarli sulle panetterie di Torino Città che lo producono
- utilizzare (in maniera non esclusiva) farine integrali o di grani antichi per la produzione di pane o dolci
- proporre ai clienti birre artigianali
- proporre ai clienti menù speciali, vegetariani o senza glutine
- produrre e proporre nei bar centrifugati di frutta e verdure fresche
- adottare una birra di Terra Madre Salone del Gusto per l’intera durata della manifestazione
- proporre nei locali beverage menù dedicati ai drink solo con frutta fresca di stagione
- proporre produzioni nazionali e di piccoli produttori nei negozi di formaggi
- utilizzare nelle panetterie anche farine di grano di tipo 2 o integrali e antiche varietà di cereali o di mais
- proporre facoltativamente un’offerta proteica alternativa alla carne: pesce azzurro, latticini, legumi
- adottare facoltativamente un Presidio Slow Food e/o un prodotto dell’Arca del Gusto di Slow Food e/o un produttore di Terra Madre Salone del Gusto per l’intera durata della manifestazione
GLI IMPEGNI SCRITTI DEI LOCALI ADERENTI AL DECALOGO
- indicare, ove possibile, l’origine della materia prima o dei prodotti di prima trasformazione come i formaggi, i salumi, le carni, ortofrutta, i vini, il pesce. Si indica nome e luogo di provenienza del produttore o allevatore o pescatore o trasformatore nel caso di salumi
- indicare le caratteristiche della materia prima: se il formaggio è crudo, se i latticini sono prodotti con latte nobile, se il prodotto proviene da agricoltura biologica, se le carni provengono da animali allevati con sistemi estensivi, se sono presenti conservanti non necessari ad assicurare la salubrità del prodotto, se sono presenti prodotti artigianali o prodotti in caseificio aziendale o poco processati, se le farine sono integrali e utilizzano cereali di antiche varietà
- indicare l’utilizzo dell’olio per frittura se mono seme o di arachide
- indicare le calorie delle bevande nei locali beverage
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La nuova veste del Salone del Gusto, allestito all’aperto in diversi luoghi della città, è una grande sfida per gli organizzatori: i cibi tradizionali tornano nelle strade per essere venduti direttamente, come nei mercati popolari. Nella vetrina a cielo aperto dedicata agli alimenti coltivati, prodotti e cucinati, Torino riserva una piazza ai propri territori. Per iniziativa della Camera di commercio, in piazzale Valdo Fusi si raccoglieranno i “Maestri del gusto” e alcuni produttori vitivinicoli del “Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino” e della “Strada Reale dei vini Torinesi”.Per valorizzare le produzioni locali realizzate secondo le consuetudini del passato e con materie prime del territorio saranno presenti numerose tipologie alimentari, che rappresenteranno le diverse aree della Città Metropolitana e le differenti arti della loro preparazione. L’Enoteca regionale dei vini della Provincia di Torino proporrà ai visitatori del Salone i migliori vini del territorio: l’Erbaluce Docg nelle sue diverse declinazioni, il Freisa Doc, il Valsusa Doc, il Pinerolese Doc e altre tipologie dal variegato panorama enologico torinese.
La viticoltura ci conduce al vino ma anche all’apprezzamento del panorama che la connota. Per questo, a fianco del bancone di mescita, sarà presente uno spazio espositivo che proporrà al pubblico la “Strada Reale dei vini torinesi”, le bellezze del territorio e le occasioni per goderne. Saranno distribuiti materiali promozionali per favorire la conoscenza e la visita delle zone vitivinicole e dei parchi provinciali. Presso lo stand, inoltre, sarà presente un hot spot che consentirà la connessione a Internet.
UN’OCCASIONE DI PROMOZIONE PER IL CAREMA DOC E IL SUO TERRITORIO
Tra i protagonisti della promozione delle eccellenze vitivinicole al Salone del Gusto non poteva mancare il Carema Doc, uno degli otto vini italiani Presìdi Slow Food. In concomitanza con la kermesse torinese, a Carema è in programma la Festa dell’uva e del vino. Il programma completo è consultabile nel portale Internet www.comune.carema.to.it Nella serata di sabato 24 settembre nel suggestivo centro storico, illuminato dalle fiaccole e animato da intrattenimenti musicali, si svolgerà la passeggiata enogastronomica "Andar per cantine antiche". Sarà una cena itinerante, in cui si assaporeranno i vini di Carema e i migliori vini piemontesi, si gusteranno i piatti della tradizione e si visiteranno le caratteristiche e antiche cantine (“crote”) del paese.
A Carema il termine “viticoltura eroica” trova un’espressione adeguata alla natura dei luoghi e alla fatica del lavoro. Le vigne disegnano un paesaggio unico, in virtù della coltivazione su terrazzamenti aggrappati alla montagna tra i 350 ed i 700 metri d’altitudine. I caratteri di questo paesaggio si sono definiti e rafforzati in un lungo e lento processo, basato su regole riconosciute e accettate da tutti. La costruzione e la conduzione del vigneto sono guidate da leggi dettate dai fenomeni naturali. Nella conca soleggiata di Carema la sapiente e antica opera dell’uomo ha realizzato una scenografica “architettura verde”, vanto per gli uomini che ne tramandano l’arte costruttiva e concreta prova del sacrificio di coltivare una terra dura e difficile. Si tratta di pergole, chiamate in dialetto “topia” o “tupiun”, costruite su muraglioni a secco con funzioni di sostegno e schiere di “pilun”, pilastrini in pietra a vista o intonacati, dalla forma tronco-conica.Su tali colonne, sormontate da un “cappello” di pietra, poggiano i graticci in legno che sostengono i tralci. Questi materiali svolgono l’importante funzione di immagazzinare il calore del sole, rilasciandolo durante la notte e attenuando così l’escursione termica. Il vitigno principe a Carema e nei comuni limitrofi è il Nebbiolo, chiamato “Picotener”. Originario probabilmente delle vallate alpine, è uno dei vitigni più antichi presenti in Piemonte: lo testimonia la grande varietà di sotto-cultivar o biotipi del vitigno, risultato della diversificazione indotta dai diversi ambienti di coltivazione. Essendo un vitigno vigoroso, ben si adatta alla caratteristica forma d’allevamento espansa. Le viti mantengono le gemme produttive distanti dal suolo, così da sfuggire alle gelate tardive, frequenti negli ambienti montani. I grappoli sono costantemente controllati dai viticoltori, per garantire un’ottimale esposizione al sole e la naturale maturazione tardiva delle uve. Solo i grappoli migliori vengono raccolti per la produzione del Carema Doc, dando origine a un vino che ben si presta all’invecchiamento.
LA CARTA D’IDENTITÀ DEL CAREMA
Nel contesto montano il Nebbiolo offre produzioni enologiche molto particolari, caratterizzate da un insieme di componenti strutturali che ne fanno un vino dotato di un colore più stabile nel tempo dei Nebbioli ottenuti in altre aree viticole. Il sapore morbido, vellutato e corposo, insieme alla sua longevità, lo rendono un elemento cardine della cultura enologica del Canavese. Le tipologie sono due. Il Carema Doc ha un colore rosso rubino intenso, tendente al granato, un odore fine e caratteristico che ricorda la rosa macerata, un sapore morbido, vellutato al palato e di corpo. È obbligatorio l’invecchiamento di due anni, di cui uno in botte di rovere o castagno. Il Carema Riserva Doc ha colore rosso granato, odore fine e caratteristico, sapore morbido, vellutato e corposo. È obbligatorio l’invecchiamento di tre anni, di cui uno in botte di rovere o castagno.
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Il Gruppo Amici della Montagna della frazione Grange di Bovile del Comune di Perrero, in Val Germanasca, organizza per sabato 3 e domenica 4 settembre l’ottava edizione della Rassegna dei formaggi d’alpeggio e la seconda edizione della Rassegna dei prodotti della montagna. L’iniziativa è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e si aprirà nella serata di sabato 3 settembre con una cena ed una serata blues. Domenica 4 alle 10 si apriranno le rassegne dei formaggi e dei prodotti della montagna e alle 12,30 ci sarà un pranzo con gli Amici della Montagna. Per informazioni e prenotazioni si può scrivere all’indirizzo info@gamboville.net o telefonare ai numeri 345-5155386 e 349-3824679.L'associazione Gruppo Amici della Montagna è nata nel 1973 dall'integrazione di due gruppi spontanei nati nelle diverse borgate: uno a Vrocchi, costituito da un gruppo di ragazzi che si riunivano in una ex stalla nell'allora casa della Vicaria; l’altro, costituito da giovani e meno giovani delle borgate e di Grange e Peyrone, che avevano allestito un campo per il gioco delle bocce e un fabbricato di legno in località Pellenc.
Nella prima fase della sua attività l’associazione ha realizzato la struttura della “Crotto d' Pellenc”. Oggi il Gruppo Amici della Montagna privilegia le iniziative culturali ed è impagnata nella conservazione del patrimonio locale, grazie al recupero delle scuole Beckwith e al loro riuso come musei (Museo delle diaconesse di Vrocchi), al recupero dei lavatoi e della cappella della Visitazione di Vrocchi, con la tinteggiatura del campanile e il restauro dei quadranti dell'orologio.
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Come da tradizione l’ultimo mercoledì del mese, 31 agosto, a Chivasso avrà luogo la Fiera Regionale del Beato Angelo Carletti. Una festa dell’agricoltura e della zootecnia nella quale affondano le radici contadine e commerciali del nostro territorio. Dall’anno 2000 la sede della fiera è il parco del Mauriziano e da sette anni la fiera è stata riconosciuta come regionale.
La plurisecolare manifestazione è una vetrina per l’imprenditorialità agro-zootecnica e per le produzioni locali. Una manifestazione che da sempre favorisce la conoscenza, i contatti e gli scambi tra le aziende, gli Enti e le associazioni per migliorare e attivare collaborazioni nel settore. Ricco e variegato il calendario dei festeggiamenti patronali organizzati dalla Pro Loco Chivasso “L’Agricola”che fino a domenica 11 settembre animeranno la Città.
Al taglio del nastro della Fiera Regionale mercoledì 31 agosto alle ore 11,30 parteciperà per la Città metropolitana di Torino il consigliere Alberto Avetta.
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“Peperò”, la 67esima Sagra del Peperone di Carmagnola, si svolgerà dal 26 agosto al 4 settembre a Carmagnola con il patrocinio e il sostegno della Città metropolitana di Torino. Da 67 anni Carmagnola, in occasione della Sagra del Peperone, stupisce i numerosissimi visitatori per l’ospitalità, per i suoi prodotti d’eccellenza e per l’accoglienza unica, frutto di un’organizzazione che vede il lavoro congiunto dell’amministrazione comunale, della Pro Loco, di decine di volontari e di scuole, commercianti, agricoltori, associazioni e istituzioni cittadine. La gestione e la ricerca degli espositori sono a cura dell’agenzia Totem di Chiavari che, in collaborazione con l’associazione nazionale “La Compagnia dei Sapori”, collabora dallo scorso anno a un progetto di rilancio dell’evento, che vede esaltate e maggiormente selezionate le aree enogastronomiche con espositori di alta qualità. L’ultima edizione ha registrato oltre 250mila visitatori in 10 giorni e una ricaduta economica sul territorio di 2.630.200 Euro certificata da una qualificata ricerca universitaria. Riconosciuta da sei anni come manifestazione fieristica di livello nazionale, “Peperò” è a tutti gli effetti un Festival, che propone dieci giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici e spettacolari ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età. I visitatori troveranno la Piazza dei sapori e altre aree in cui ristorarsi, la Piazza Peperò con show cooking, concorsi culinari, laboratori e talk show con il giornalista Paolo Massobrio, la rassegna commerciale con oltre 200 espositori, spettacoli di cabaret e teatro, i concerti con ospiti del calibro di Irene Fornaciari, serate danzanti, esibizioni sportive, un raduno di trattori d'epoca, un concorso di eleganza per Vespe, la Festa di Re Peperone e della Bela Povronera con centinaia di personaggi e maschere del Piemonte e di altre regioni, mostre di arte contemporanea, convegni, spazi bimbi e tanto altro ancora. Peperò è organizzata dal Comune di Carmagnola in collaborazione con Pro Loco, Ascom, Coldiretti e grazie al prezioso contributo di numerosi volontari e di sponsor privati ai quali si aggiunge quest’anno il nuovo main sponsor Amaro Averna. “Averna & Don Salvatore in tour“ porterà a Peperò il personaggio ispirato al fondatore della marca e interpretato dall’attore hollywoodiano Andy Garcia, con uno stand in cui sarà possibile fare giochi a tema, scattare foto ricordo e degustare lo storico liquore.I LUOGHI TRADIZIONALI E IL CONCORSO
Come di consueto verranno allestite la Piazza dei sapori, una vasta area dedicata alla rassegna commerciale con circa 200 stand e lo spazio “Peperone in piazza”, dedicato ai mille modi diversi di preparare e gustare il prodotto simbolo della città. Ci saranno il concorso mostra-mercato del Peperone riservato ai produttori locali e, naturalmente, le specialità agroalimentari del Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, con una selezione dei migliori produttori locali, l’esposizione dei quattro ecotipi del Peperone di Carmagnola, laboratori, degustazioni e il Pane della Sagra al Peperone venduto a scopo benefico.
LA PIAZZA PEPERÒ
In piazza Berti sarà allestita una tensostruttura, dentro la quale si svolgeranno cooking class e workshop ludo-didattici di educazione alimentare, sia per bambini che per adulti. Talk show e show cooking avranno come protagonisti il giornalista Paolo Massobrio, testimonial di un’iniziativa resa possibile dal sostegno della Bcc-Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano Stura. Alcune cene vedranno protagoniste le scuole alberghiere, che si sfideranno ai fornelli. Tra i partecipanti ci saranno anche provetti cuochi diversamente abili. Gli eventi saranno condotti dalla Fata Peperò, la giornalista Renata Cantamessa, che con Telecupole Piemonte documenterà l’intero programma della Piazza Peperò.
GLI SPETTACOLI
In piazza Sant’Agostino ci sarà il principale palco che avrà come ospite di richiamo la cantante Irene Fornaciari e poi concerti di musica rock, jazz, occitana e tradizionale piemontese. In piazza Raineri ci sarà lo spazio cabaret, che ospiterà tutte le sere comici del Cab 41, storico locale torinese nato nei primi anni ’90 e grande fucina di nuovi comici. L’area di piazza Manzoni quella di via Bobba saranno dedicate al ballo: liscio, balli di gruppo, esibizioni di ballo country, latino-americano e rueda.
BAMBINI IN SAGRA
Da quattro edizioni viene anche proposta l’iniziativa “Bambini in Sagra” con ampi spazi dedicati a piccini e ragazzi nei giardini Unità d’Italia, con laboratori, giochi, letture, spettacoli, animazioni e area attrezzata per allattamento e cambio pannolini. Il Cai Monviso di Carmagnola allestirà “Sport & Avventura”, un mini parco con arrampicata, tunnel e ponte tibetano dedicato ai ragazzi dai 6 ai 13 anni. “Uniti per proteggere” sarà invece proposto dalle associazioni di Protezione civile, con le forze di intervento carmagnolesi che insegneranno in maniera divertente ai bambini alcune importanti norme sulla sicurezza.
LE MOSTRE
Come sempre saranno allestite alcune mostre a Palazzo Lomellini, nella Biblioteca civica e in altri luoghi d’interesse storico e artistico.
LA SOLIDARIETÀ
Sarà presente la Fondazione Forma Onlus dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, che proporrà eventi e giochi per far conoscere la sua attività e raccogliere fondi. Sarà inoltre organizzata “Carmagnola, la Città, il Mondo”, una tradizionale esposizione di artigianato a cura di associazioni locali che raccolgono fondi per i loro progetti nelle aree più bisognose del mondo.
I CONVEGNI
Torneranno anche nel 2016 i convegni su temi di attualità legati al mondo del lavoro in genere e dell’agricoltura in particolare.
I MEDIA PARTNER
Per il secondo anno la manifestazione avrà come importanti media-partner Radio Number One e il quotidiano La Stampa, in collaborazione con il quale il Comune di Carmagnola ha indetto un concorso per l’ideazione grafica del materiale promozionale.
LA RICADUTA ECONOMICA SUL TERRITORIO DELLA PASSATA EDIZIONE
La Sagra del Peperone è un evento virtuoso anche dal punto di vista economico, poiché pesa poco sulle casse dell’amministrazione comunale e dei cittadini, visto che gode di oltre 90mila euro di sponsorizzazioni da parte di aziende private. L’ultima edizione ha registrato oltre 250mila visitatori ed è stata oggetto di una ricerca universitaria sugli effetti economici, sociali e turistici legati alla valorizzazione del territorio, che ha stimato in circa 2.630.200 euro il volume minimo della ricchezza prodotta dalla manifestazione. L’indagine intitolata “Effetti economici, sociologi e turistici della valorizzazione del patrimonio culturale piemontese: il ruolo della Sagra del Peperone” è stata condotta nel corso della 66esima edizione, dal team del dottor Giuseppe Attanasi - ricercatore dell’Université de Strasbourg (Francia), Direttore del Lees (Laboratoire d'Économie Expérimentale de Strasbourg), docente a contratto presso il Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi di Milano - e dalla dottoressa Valentina Rotondi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha curato il progetto di ricerca in collaborazione con l’Universitat Jaume I di Castellón de La Plana (Spagna) e con l’associazione “Cultura è Trasparenza” di Soleto (Lecce).
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La Mostra regionale della Toma di Lanzo e dei formaggi d’alpeggi, che sarà inaugurata domani, venerdì 15 luglio alle 17,30, è una scommessa vincente che compie vent’anni e anima come sempre il piccolo – per numero di abitanti – ma dinamico Comune di Usseglio, che si trova a 1300 metri di quota e a soli 65 km da Torino.Dal 15 al 17 luglio, con replica il 23 e il 24, saranno protagoniste a Usseglio la Toma, il Blu di Lanzo, la Toma del Lait Brusc, il Salame di Turgia e una rigorosa selezione di prodotti caseari piemontesi e italiani. Ci saranno anche i Torcetti di Lanzo, le paste di meliga, le confetture di frutti di bosco, i grissini e il Genepy.
L’evento, patrocinato e sostenuto dalla Città Metropolitana di Torino, vedrà radunarsi un centinaio di produttori provenienti da diverse regioni della Penisola che animeranno la mostra mercato, cuore pulsante della manifestazione, con la consueta vasta gamma di formaggi e prodotti tipici da degustare e acquistare. Oltre ai prodotti tipici delle Valli di Lanzo, i visitatori potranno degustare la Fontina d’Aosta, il Tête de Moine, i formaggi sardi, trentini, calabresi, caprini ed ovini, il Testun, il Murazzano, la Robiola di Roccaverano, il Castelmagno, il Lardo di Colonnata, il prosciutto stagionato sotto cenere, la mortadella di Prato, i taralli pugliesi, la ’Nduja calabrese, i prodotti tirolesi e gli arancini siciliani. Ci sarà anche l’esposizione di oggetti di artigianato e delle tradizioni locali, in linea con quell’attenzione al territorio che è lo spirito dell’iniziativa.
Sono molti gli eventi collaterali della manifestazione: tavole rotonde, convegni, mostrefotografiche, degustazioni guidate, un concorso di scultura su Toma di Lanzo, spettacoli, il “Mani in pasta day” e l'alpeggio didattico.
Gli espositori caseari prenderanno posizione all’interno del nuovo Villaggio dei Pastori, contraddistinto da caratteristiche casette di legno, mentre gli artigiani si potranno incontrare nell’adiacente area dedicata. Tornerà anche il Concorso Nazionale di Scultura su Toma, organizzato in collaborazione con la CNA. La tavola rotonda inaugurale sarà dedicata al tema “Lo sviluppo del territorio attraverso il Programma di sviluppo rurale e il Programma di sviluppo locale”. Seguirà una degustazione di prodotti valligiani offerta dal Consorzio operatori turistici Valli di Lanzo.
La manifestazione vedrà alternarsi momenti di folklore e spettacolo. Ci saranno degustazioni guidate, visite agli alpeggi, pranzi valligiani organizzati dai ristoranti ussegliesi (da segnalare la cena della tradizione a cura della maestra di cucina Giovanna Ruo Berchera di sabato 16 luglio), lezioni di cucina, la grande risottata di domenica 17 nella maxi padella di due metri di diametro, l’apprezzata area di street food con i micro birrifici piemontesi e con specialità come le miasse della tradizione canavesana, i gofri della Val Chisone, le crêpes al Salame di Turgia ed i churros. Per il secondo anno la Toma di Lanzo sarà protagonista di abbinamenti con i migliori vini del Piemonte grazie all’enoteca “Sotto la Lera”, aperta per l’evento. Tra gli eventi collaterali l’alpeggio didattico per i bambini, l’Ort d’Usseil per promuovere la cultura del saper fare l’orto e le mostre fotografiche. Il 23 e il 24 luglio si terrà la XIII Mostra bovina, caprina, ovina di razze alpine, durante la quale i malgari faranno sfilare i loro capi bardati a festa con i classici rôdun. Durante il fine settimana si terrà anche il raduno dei camperisti La Granda oltre al Mani in Pasta Day in frazione Perinera, in collaborazione con l’associazione LieviTO. Nella location della manifestazione sarà allestito il Country Village dove si potranno assaggiare le carni di razza piemontese Coalvi in abbinamento a birre artigianali.
Il programma completo della manifestazione è nel portale Internet www.sagradellatoma.it
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Giovedì 30 giugno a Palazzo Cisterna si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di “Peperò”, la 67esima Sagra del Peperone di Carmagnola, che si svolgerà dal 26 agosto al 4 settembre, con il patrocinio e il sostegno della Città metropolitana di Torino. Da 67 anni Carmagnola, in occasione della Sagra del Peperone, stupisce i numerosissimi visitatori per l’ospitalità, per i suoi prodotti d’eccellenza e per l’accoglienza unica, frutto di un’organizzazione che vede il lavoro congiunto dell’amministrazione comunale, della Pro Loco, di decine di volontari e di scuole, commercianti, agricoltori, associazioni e istituzioni cittadine. La gestione e la ricerca degli espositori sono a cura dell’agenzia Totem di Chiavari che, in collaborazione con l’associazione nazionale “La Compagnia dei Sapori”, collabora dallo scorso anno a un progetto di rilancio dell’evento, che vede esaltate e maggiormente selezionate le aree enogastronomiche con espositori di alta qualità. L’ultima edizione ha registrato oltre 250mila visitatori in 10 giorni e una ricaduta economica sul territorio di 2.630.200 Euro certificata da una qualificata ricerca universitaria. Riconosciuta da sei anni come manifestazione fieristica di livello nazionale, “Peperò” è a tutti gli effetti un Festival, che propone dieci giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici e spettacolari ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età. I visitatori troveranno la Piazza dei sapori e altre aree in cui ristorarsi, la Piazza Peperò con show cooking, concorsi culinari, laboratori e talk show con il giornalista Paolo Massobrio, la rassegna commerciale con oltre 200 espositori, spettacoli di cabaret e teatro, i concerti con ospiti del calibro di Irene Fornaciari, serate danzanti, esibizioni sportive, un raduno di trattori d'epoca, un concorso di eleganza per Vespe, la Festa di Re Peperone e della Bela Povronera con centinaia di personaggi e maschere del Piemonte e di altre regioni, mostre di arte contemporanea, convegni, spazi bimbi e tanto altro ancora. Peperò è organizzata dal Comune di Carmagnola in collaborazione con Pro Loco, Ascom, Coldiretti e grazie al prezioso contributo di numerosi volontari e di sponsor privati ai quali si aggiunge quest’anno il nuovo main sponsor Amaro Averna. “Averna & Don Salvatore in tour“ porterà a Peperò il personaggio ispirato al fondatore della marca e interpretato dall’attore hollywoodiano Andy Garcia, con uno stand in cui sarà possibile fare giochi a tema, scattare foto ricordo e degustare lo storico liquore.I LUOGHI TRADIZIONALI E IL CONCORSO
Come di consueto verranno allestite la Piazza dei sapori, una vasta area dedicata alla rassegna commerciale con circa 200 stand e lo spazio “Peperone in piazza”, dedicato ai mille modi diversi di preparare e gustare il prodotto simbolo della città. Ci saranno il concorso mostra-mercato del Peperone riservato ai produttori locali e, naturalmente, le specialità agroalimentari del Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, con una selezione dei migliori produttori locali, l’esposizione dei quattro ecotipi del Peperone di Carmagnola, laboratori, degustazioni e il Pane della Sagra al Peperone venduto a scopo benefico.
LA PIAZZA PEPERÒ
In piazza Berti sarà allestita una tensostruttura, dentro la quale si svolgeranno cooking class e workshop ludo-didattici di educazione alimentare, sia per bambini che per adulti. Talk show e show cooking avranno come protagonisti il giornalista Paolo Massobrio, testimonial di un’iniziativa resa possibile dal sostegno della Bcc-Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano Stura. Alcune cene vedranno protagoniste le scuole alberghiere, che si sfideranno ai fornelli. Tra i partecipanti ci saranno anche provetti cuochi diversamente abili. Gli eventi saranno condotti dalla Fata Peperò, la giornalista Renata Cantamessa, che con Telecupole Piemonte documenterà l’intero programma della Piazza Peperò.
GLI SPETTACOLI
In piazza Sant’Agostino ci sarà il principale palco che avrà come ospite di richiamo la cantante Irene Fornaciari e poi concerti di musica rock, jazz, occitana e tradizionale piemontese. In piazza Raineri ci sarà lo spazio cabaret, che ospiterà tutte le sere comici del Cab 41, storico locale torinese nato nei primi anni ’90 e grande fucina di nuovi comici. L’area di piazza Manzoni quella di via Bobba saranno dedicate al ballo: liscio, balli di gruppo, esibizioni di ballo country, latino-americano e rueda.
BAMBINI IN SAGRA
Da quattro edizioni viene anche proposta l’iniziativa “Bambini in Sagra” con ampi spazi dedicati a piccini e ragazzi nei giardini Unità d’Italia, con laboratori, giochi, letture, spettacoli, animazioni e area attrezzata per allattamento e cambio pannolini. Il Cai Monviso di Carmagnola allestirà “Sport & Avventura”, un mini parco con arrampicata, tunnel e ponte tibetano dedicato ai ragazzi dai 6 ai 13 anni. “Uniti per proteggere” sarà invece proposto dalle associazioni di Protezione civile, con le forze di intervento carmagnolesi che insegneranno in maniera divertente ai bambini alcune importanti norme sulla sicurezza.
LE MOSTRE
Come sempre saranno allestite alcune mostre a Palazzo Lomellini, nella Biblioteca civica e in altri luoghi d’interesse storico e artistico.
LA SOLIDARIETÀ
Sarà presente la Fondazione Forma Onlus dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, che proporrà eventi e giochi per far conoscere la sua attività e raccogliere fondi. Sarà inoltre organizzata “Carmagnola, la Città, il Mondo”, una tradizionale esposizione di artigianato a cura di associazioni locali che raccolgono fondi per i loro progetti nelle aree più bisognose del mondo.
I CONVEGNI
Torneranno anche nel 2016 i convegni su temi di attualità legati al mondo del lavoro in genere e dell’agricoltura in particolare.
I MEDIA PARTNER
Per il secondo anno la manifestazione avrà come importanti media-partner Radio Number One e il quotidiano La Stampa, in collaborazione con il quale il Comune di Carmagnola ha indetto un concorso per l’ideazione grafica del materiale promozionale.
LA RICADUTA ECONOMICA SUL TERRITORIO DELLA PASSATA EDIZIONE
La Sagra del Peperone è un evento virtuoso anche dal punto di vista economico, poiché pesa poco sulle casse dell’amministrazione comunale e dei cittadini, visto che gode di oltre 90mila euro di sponsorizzazioni da parte di aziende private. L’ultima edizione ha registrato oltre 250mila visitatori ed è stata oggetto di una ricerca universitaria sugli effetti economici, sociali e turistici legati alla valorizzazione del territorio, che ha stimato in circa 2.630.200 euro il volume minimo della ricchezza prodotta dalla manifestazione. L’indagine intitolata “Effetti economici, sociologi e turistici della valorizzazione del patrimonio culturale piemontese: il ruolo della Sagra del Peperone” è stata condotta nel corso della 66esima edizione, dal team del dottor Giuseppe Attanasi - ricercatore dell’Université de Strasbourg (Francia), Direttore del Lees (Laboratoire d'Économie Expérimentale de Strasbourg), docente a contratto presso il Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi di Milano - e dalla dottoressa Valentina Rotondi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha curato il progetto di ricerca in collaborazione con l’Universitat Jaume I di Castellón de La Plana (Spagna) e con l’associazione “Cultura è Trasparenza” di Soleto (Lecce).
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Agricoltura
Giovedì 30 giugno alle 11 nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, si terrà la conferenza stampa di presentazione di "Peperò", la 67esima Sagra del Peperone di Carmagnola, che si svolgerà dal 26 agosto al 4 settembre.
E' gradito un cenno di conferma della partecipazione dei giornalisti all'indirizzo e-mail pressoffice@lp-press.com oppure telefonando al collega Luigi Piga al cellulare 348-0420650 o alla Città di Carmagnola al numero 011-9724222/270.
Da 67 anni Carmagnola in occasione della Sagra del Peperone stupisce i numerosissimi visitatori per l’ospitalità, per i suoi prodotti d’eccellenza e per l’accoglienza unica, frutto di un’organizzazione che vede il lavoro congiunto dell’amministrazione comunale, della Pro Loco, di decine di volontari e di scuole, commercianti, agricoltori, associazioni e istituzioni cittadine. La gestione e la ricerca degli espositori sono a cura dell’agenzia Totem di Chiavari che, in collaborazione con l’associazione nazionale “La Compagnia dei Sapori”, collabora dallo scorso anno ad un progetto di rilancio dell’evento, che vede esaltate e maggiormente selezionate le aree enogastronomiche con espositori di alta qualità. L’ultima edizione ha registrato oltre 250.000 visitatori in 10 giorni e una ricaduta economica sul territorio di 2.630.200 Euro certificata da una qualificata ricerca universitaria. Riconosciuta da sei anni come manifestazione fieristica di livello nazionale, “Peperò” è a tutti gli effetti un Festival, che propone dieci giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici e spettacolari ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età. I visitatori troveranno la Piazza dei sapori ed altre aree in cui ristorarsi, la Piazza Peperò con show cooking, concorsi culinari, laboratori e talk show con il giornalista Paolo Massobrio, la rassegna commerciale con oltre 200 espositori, spettacoli di cabaret e teatro, i concerti con ospiti del calibro di Irene Fornaciari, serate danzanti, esibizioni sportive, un raduno di trattori d'epoca, un concorso di eleganza per Vespe, la Festa di Re Peperone e della Bela Povronera con centinaia di personaggi e maschere del Piemonte e di altre regioni, mostre di arte contemporanea, convegni, spazi bimbi e tanto altro ancora. Peperò è organizzata dal Comune di Carmagnola in collaborazione con Pro Loco, Ascom, Coldiretti e grazie al prezioso contributo di numerosi volontari e di sponsor privati ai quali si aggiunge quest’anno il nuovo main sponsor Amaro Averna. “Averna & Don Salvatore in tour“ porterà a Peperò il personaggio ispirato al fondatore della marca ed interpretato dall’attore hollywoodiano Andy Garcia, con uno stand in cui sarà possibile fare giochi a tema, scattare foto ricordo e degustare lo storico liquore.
I luoghi tradizionali e il concorso
Come di consueto verranno allestite la Piazza dei Sapori, una vasta area dedicata alla rassegna commerciale con circa 200 stand e lo spazio “Peperone in piazza”, dedicato ai mille modi diversi di preparare e gustare il prodotto simbolo della città. Ci saranno il concorso mostra-mercato del Peperone riservato ai produttori locali e, naturalmente, le specialità agroalimentari del Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, con una selezione dei migliori produttori locali, l’esposizione dei quattro ecotipi del Peperone di Carmagnola, laboratori, degustazioni e il Pane della Sagra al Peperone venduto a scopo benefico.
La Piazza Peperò
In piazza Berti sarà allestita una tensostruttura, dentro la quale si svolgeranno cooking class e workshop ludo-didattici di educazione alimentare, sia per bambini che per adulti. Talk show e show cooking avranno come protagonisti il giornalista Paolo Massobrio, testimonial di un’iniziativa resa possibile dal sostegno della BCC-Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano Stura. Alcune cene vedranno protagoniste le scuole alberghiere, che si sfideranno ai fornelli. Tra i partecipanti ci saranno anche provetti cuochi diversamente abili. Gli eventi saranno condotti dalla Fata Peperò, la giornalista Renata Cantamessa, che con Telecupole Piemonte documenterà l’intero programma della Piazza Peperò.
Gli spettacoli
In piazza Sant’Agostino ci sarà il principale palco che avrà come ospite di richiamo la cantante Irene Fornaciari e poi concerti di musica rock, jazz, occitana e tradizionale piemontese. In piazza Raineri ci sarà lo spazio cabaret, che ospiterà tutte le sere comici del CAB 41, storico locale torinese nato nei primi anni ’90 e grande fucina di nuovi comici. L’area di piazza Manzoni quella di via Bobba saranno dedicate al ballo: liscio, balli di gruppo, esibizioni di ballo country, latino-americano e rueda.
Bambini in sagra
Da quattro edizioni viene anche proposta l’iniziativa “Bambini in Sagra” con ampi spazi dedicati a piccini e ragazzi nei giardini Unità d’Italia, con laboratori, giochi, letture, spettacoli, animazioni e area attrezzata per allattamento e cambio pannolini. Il CAI Monviso di Carmagnola allestirà “Sport &Avventura”, un mini parco con arrampicata, tunnel e ponte tibetano dedicato ai ragazzi dai 6 ai 13 anni. “Uniti per proteggere” sarà invece proposto dalle associazioni di Protezione Civile, con le forze di intervento carmagnolesi che insegneranno in maniera divertente ai bambini alcune importanti norme sulla sicurezza.
Le mostre
Come sempre saranno allestite alcune mostre a Palazzo Lomellini, nella Biblioteca Civica ed in altri luoghi d’interesse storico ed artistico.
La solidarietà
Sarà presente la Fondazione FORMA Onlus dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, che proporrà eventi e giochi per far conoscere la sua attività e raccogliere fondi. Sarà inoltre organizzata “Carmagnola, la Città, il Mondo”, una tradizionale esposizione di artigianato a cura di associazioni locali che raccolgono fondi per i loro progetti nelle aree più bisognose del mondo.
I convegni
Torneranno anche nel 2016 i convegni su temi di attualità legati al mondo del lavoro in genere e dell’agricoltura in particolare.
I media partner
Per il secondo anno la manifestazione avrà come importanti media-partner Radio Number One e il quotidiano La Stampa, in collaborazione con il quale il Comune di Carmagnola ha indetto un concorso per l’ideazione grafica del materiale promozionale.
La ricaduta economica sul territorio della passata edizione
La Sagra del Peperone è un evento virtuoso anche dal punto di vista economico, poiché pesa poco sulle casse dell’amministrazione comunale e dei cittadini, visto che gode di oltre 90.000 Euro di sponsorizzazioni da parte di aziende private. L’ultima edizione ha registrato oltre 250.000 visitatori ed è stata oggetto di una ricerca universitaria sugli effetti economici, sociali e turistici legati alla valorizzazione del territorio, che ha stimato in circa 2.630.200 Euro il volume minimo della ricchezza prodotta dalla manifestazione. L’indagine intitolata “Effetti economici, sociologi e turistici della valorizzazione del patrimonio culturale Piemontese: il ruolo della Sagra del Peperone” è stata condotta nel corso della 66esima edizione, dal team del dottor Giuseppe Attanasi - ricercatore dell’Université de Strasbourg (Francia), Direttore del LEES (Laboratoire d'Économie Expérimentale de Strasbourg), docente a contratto presso il Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi di Milano - e dalla dottoressa Valentina Rotondi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha curato il progetto di ricerca in collaborazione con l’Universitat Jaume I di Castellón de La Plana (Spagna) e con l’associazione “Cultura è Trasparenza” di Soleto (Lecce).
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- Categoria: Agricoltura