I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Parchi e riserve naturali

Domenica 10 aprile alle 12 nel Parco del Monte San Giorgio a Piossasco saranno inaugurati e presentati ufficialmente gli interventi di risanamento e valorizzazione ambientale realizzati nell’ambito del progetto di governance territoriale “Corona Verde”. Il programma delle iniziative allegato al presente comunicato prevede una passeggiata ciclistica verso il Monte San Giorgio, con partenza simultanea alle 10 da Bruino, Rivalta e Trana. A Bruino alle 10,15 è in programma l’inaugurazione del nuovo tratto di pista ciclabile che collega il paese con Rivalta e degli affacci attrezzati sul Sangonetto. La partenza alla volta del Monte San Giorgio avverrà alle 11,45 dal villaggio “La Quercia”. Il ritrovo per i cittadini di Rivalta è alle 10 in via Piossasco, nel parcheggio del campo sportivo. A Trana il ritrovo dei partecipanti alla pedalata sarà alle 10 in piazza Unità d’Italia. A Sangano il ritrovo sarà alle 11,30 in via Villarbasse, prima del ponte sul Sangone. Come detto, nel parco Naturale del Monte San Giorgio l’inaugurazione ufficiale è prevista alle 12, ma per l’intera giornata sono previste escursioni guidate, attività didattiche e di intrattenimento.

Il progetto Corona Verde occupa un posto centrale nelle politiche per lo sviluppo sostenibile, il miglioramento della qualità della vita e il rafforzamento dell’attrattività e della competitività dell’area metropolitana torinese. L’idea che ne sta alla base è quella di dare continuità alla rete ecologica regionale e provinciale, connettendo tra loro, valorizzando e rendendo maggiormente fruibili le aree naturalistiche, fluviali e agricole, i beni storico-culturali e le residenze sabaude delle località della cintura e di un’ampia fascia pedemontana ad ovest di Torino. Il progetto ha previsto interventi e sistemi di gestione che interessano sei ambiti sovracomunali coordinati dai Comuni capofila: Torino, Venaria Reale, Rivoli, Nichelino, Chieri, Settimo Torinese.

La gestione del progetto “Corona Verde” e il ruolo della Città Metropolitana

“Corona Verde” è stato avviato nell’agosto 2009 con un finanziamento europeo FESR di 10 milioni di Euro. Il progetto è governato da una cabina di regia di cui fanno parte la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, il Parco del Po, il Ministero dei Beni culturali e i Comuni capofila dei sei ambiti in cui sono stati suddivisi gli interventi. La cabina di regia ha esaminato e valutato cinquantasei progetti, stilando la classifica finale che ha permesso di finanziarne dodici, fra i quali due elaborati dall’allora Provincia di Torino per l’ambito di cui è capofila il Comune di Nichelino. Nel marzo 2010 la Giunta regionale ha definito l’elenco dei Comuni interessati e ha approvato lo schema del protocollo di intesa per la realizzazione del progetto, siglato da oltre novanta tra Enti, associazioni, ordini professionali, ecc. La Provincia di Torino - oggi Città Metropolitana - ha aderito ufficialmente a Corona Verde nel febbraio 2011 ed è rappresentata nella cabina di regia dal dirigente e da una funzionaria del Servizio Pianificazione e gestione rete ecologica e aree protette.

Per i due progetti direttamente seguiti dall’Ente, la Città Metropolitana ha assunto il ruolo di stazione appaltante, curando la progettazione e la direzione dei lavori. Il primo progetto è volto alla sistemazione naturalistica e alla valorizzazione ciclopedonale delle sponde del Sangone nel tratto pedemontano. Il secondo riguarda la riqualificazione del Parco provinciale del Monte San Giorgio di Piossasco, il miglioramento della sua accessibilità e la valorizzazione dell’area pedemontana che collega il Parco di Piossasco a quello regionale dei Laghi di Avigliana. La sistemazione naturalistica spondale e la fruizione ciclopedonale del tratto pedemontano del Sangone vanno di pari passo con la valorizzazione del parco dei Laghi di Avigliana e della zona di salvaguardia del torrente, prevedendo una serie di interventi per la riqualificazione delle componenti ecosistemiche di pregio e di rafforzamento della funzione di corridoi ecologici svolta dal Sangone e dalla Gora di Piossasco, o “Sangonetto”, un elemento storico del paesaggio rurale, fondamentale per la regimazione delle acque superficiali che scendono dal Monte San Giorgio. Alla fruizione turistica, naturalistica e storico-culturale contribuiscono il completamento e la razionalizzazione dei percorsi ciclo-pedonali esistenti.

GLI INTERVENTI IN DETTAGLIO

Interventi selvicolturali

Su aree di proprietà della Città metropolitana di Torino (area cava) e del Comune di Piossasco sono stati effettuati diradamenti selettivi sui rimboschimenti di pino nero impiantati all’inizio del ‘900. Gli interventi favoriranno lo sviluppo della vegetazione tipica delle aree collinari pedemontane, in cui dominano i boschi di latifoglie autoctone a prevalenza di querce (roverelle, farnie, roveri), aceri, carpini, ciliegi, frassini. Il regolamento forestale regionale individua sei specie forestali esotiche fortemente invasive, la cui espansione deve essere contrastata poiché rappresenta un rischio per la conservazione della biodiversità. Fra queste compare la quercia rossa, ampiamente presente nei boschi del parco. L’intervento finanziato mira a ridurre l’estensione del nucleo di quercia rossa presente e a prevenirne la futura espansione. Nelle aree in cui sono stati effettuati gli abbattimenti sono state messe a dimora all’inizio di novembre del 2015 circa 5.000 nuove piante provenienti in parte dal vivaio comunale di Piossasco, ripristinato grazie a una convenzione fra il Comune di Piossasco, la Provincia di Torino e Banca Intesa San Paolo. Per contrastare la diffusione della processionaria nei boschi di conifere si è provveduto a eliminare i nidi degli insetti, ad aspergere l’area con il batterio antagonista Bacillus thuringiensis (lo stesso utilizzato per contrastare le zanzare) e a posizionare trappole con feromoni.

Miglioramento dell’accessibilità dell’area

Per promuovere il parco come meta di turismo di prossimità e incrementarne la capacità recettiva sono stati rafforzati i collegamenti fra l’area protetta e il territorio circostante, con un particolare riguardo alla viabilità minore dedicata alla mobilità dolce. Sono state realizzate piste ciclabili e strade bianche e alcune connessioni necessarie a mettere in rete quelle già esistenti nei vari Comuni. E’ stato identificato un ingresso principale con adeguato parcheggio nell’area dei Tiri, ove si trovano il vivaio comunale ed il centro. La rete viaria interna all’area protetta è stata oggetto di manutenzione straordinaria ed è stata completamente risistemata la strada carrabile di 5 km che conduce alla vetta del Monte. E’ stato riaperto un vecchio sentiero, di cui si era persa la traccia. E’ stata migliorata la percorribilità di alcuni tratti e sono stati segnalati tutti gli itinerari con un’apposita cartellonistica.

Messa in sicurezza di aree pericolose

All’interno del parco fu attiva fino agli anni ’50 una cava, gestita dall’allora Provincia di Torino, per l’estrazione di pietrisco da utilizzare nella realizzazione e manutenzione della rete stradale. La cava fu chiusa quando ancora la normativa di settore non prevedeva il ripristino ambientale delle aree coltivate e rimase così come era stata lasciata: un unico fronte, alto circa 150 metri, a strapiombo sul piazzale. Il fronte è pericoloso non solo per il potenziale rischio di caduta, ma anche perché presenta, nella porzione superiore, una fratturazione che potrebbe determinare il distacco di blocchi di roccia. Per evitare rischi all’incolumità pubblica si è scelto di delimitare sul piazzale di cava un percorso aperto al pubblico, posto a distanza di sicurezza dal fronte di cava e protetto da una cortina arborea generata da un rimboschimento con specie autoctone miste. Sono state inoltre installate alcune bacheche illustrative della storia del luogo.

Valorizzazione delle caratteristiche ambientali dell’area

Il parco, seppure di modeste dimensioni (meno di 400 ettari), conserva una flora e una fauna frutto di originale commistione fra elementi alpini e mediterranei. La vetta del Monte San Giorgio è un punto di osservazione privilegiato, che consente allo sguardo di spaziare a 360° sulla Collina torinese, sulla Pianura padana e sull’arco alpino occidentale. Per valorizzare il panorama è stato progettato e posizionato sulla cima del Monte un “arco fotografico”, che illustra i profili e indica i nomi delle vette circostanti. Il punto di osservazione della vetta riveste un ruolo particolare nell’ambito di Corona Verde perché consente di osservare monumenti importanti come il Castello di Rivoli e la Basilica di Superga. Le peculiarità naturalistiche e storiche del parco sono illustrate nelle ventiquattro bacheche dislocate agli accessi e lungo i principali itinerari ciclo-pedonali. Uno specifico itinerario botanico, situato lungo un sentiero adatto a tutte le età, conduce il visitatore alla scoperta delle specie forestali presenti nel parco attraverso ventisei pannelli studiati per aiutare a riconoscere le caratteristiche distintive delle piante.

Ampliamento della vasca antincendio

Il progetto ha consentito di ampliare le dimensioni della vasca antincendio, per renderla accessibile agli elicotteri del soccorso forestale. La vasca è stata riprofilata e impermeabilizzata, mantenendone le carattristiche maturalistiche. La recinzione dell’area è stata totalmente sostituita.

Ampliamento delle capacità ricettive del parco

Nei pressi dell’ingresso principale del parco, nell’area Tiri, a poche decine di metri dal parcheggio, è stata allestita una zona per il barbecue, dotata di otto postazioni con griglia, una fontanella con acqua potabile, tavoli con panche e un’isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti. L’area è facilmente accessibile anche alle persone con disabilità motorie. L’immediata vicinanza al vivaio, al centro di ippoterapia e alla cascina didattica offre l’opportunità di partecipare a laboratori e ad attività ludico-motorie.

Parchi e riserve naturali

Nelle ultime settimane numerosi organi di stampa hanno lanciato l’allarme sul proliferare nelle zone montane della Processionaria del Pino, una farfalla parassita delle conifere, in particolare del Pino nero e del Pino silvestre. Durante il periodo invernale le piante infestate si riconoscono per la presenza sui rami di nidi sericei, di colore bianco lucente, al cui interno le femmine adulte depongono le uova. Da queste nascono i bruchi che in primavera escono dal nido in lunghe file indiane – di qui il nome Processionaria - per nutrirsi degli aghi dei pini. I danni alle chiome possono essere evidenti, ma raramente determinano la morte delle piante. Il progressivo aumento delle temperature medie invernali ha favorito lo sviluppo del parassita: ecco perché in un inverno anomalo dal punto di vista delle temperature e della siccità l’infestazione è stata imponente. I bruchi sono dotati di peli urticanti che possono provocare irritazioni della cute, delle mucose e delle vie respiratorie negli uomini e negli animali.

L’autorità competente in materia sanitaria può prevenire i rischi per la salute pubblica disponendo interventi di profilassi, sulla base delle indicazioni tecniche fornite dal Settore Fitosanitario della Regione Piemonte. Tali interventi sono a cura e a spese dei proprietari e dei conduttori dei fondi.

La Città Metropolitana di Torino, Ente gestore del Parco del Monte San Giorgio di Piossasco, insieme all’amministrazione comunale piossaschese, ha provveduto a contrastare l’espansione del fenomeno, attuando una serie di interventi coordinati su proprietà pubbliche e lungo la rete sentieristica del parco. Gli interventi sono avvenuti nell’ambito del progetto “Corona Verde” già dalla primavera scorsa. Si è provveduto a rimuovere e a bruciare i nidi presenti e a trattare le chiome con una soluzione di Bacillus thuringiensis, un batterio antagonista in grado di paralizzare i bruchi della processionaria senza arrecare danni alle piante e ad altre specie animali. Sono state inoltre sistemate alcune trappole con feromoni, capaci di attrarre e catturare i maschi adulti della Processionaria, impedendo loro di riprodursi.

Nonostante gli interventi, l’infestazione è progredita, favorita, come detto, da un inverno particolarmente mite. Le tecniche di contenimento attualmente disponibili non sono quindi risolutive e si dimostrano molto onerose. A lungo termine, soprattutto in un’area posta a bassa quota come il Monte San Giorgio, la soluzione più efficace è la conversione della pineta in un bosco misto di latifoglie. Tale attività è stata avviata con i diradamenti selettivi effettuati sulla Collina di San Valeriano e nell’area dei Tiri. Anche in questo caso gli interventi sono stati finanziati dal progetto “Corona Verde”, ma anche grazie alla misura 227 del PSR, il Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte.

COSA FARE PER EVITARE RISCHI ALLA SALUTE

In attesa che l’autorità sanitaria disponga la lotta obbligatoria alla processionaria, è possibile suggerire alcuni comportamenti che possono ridurre il rischio per la salute pubblica:

- evitare di sostare sotto le piante infestate dai nidi

- non toccare a mani nude nidi, bruchi, rami e cortecce di piante infestate

- nel caso sia necessario effettuare lavori durante i quali si possono diffondere i peli nell’aria (rastrellamento di foglie, sfalcio di erba) proteggersi con abbigliamento adeguato (tuta, guanti, occhiali, ecc)

- in caso di contatto sciacquare immediatamente con acqua e lavare gli indumenti a temperatura elevata.

Parchi e riserve naturali

“Scopri la Tua Natura”… a due passi dalla città”: è lo slogan che il Parco Naturale del Monte San Giorgio di Piossasco ha scelto per un’interessante serie di appuntamenti didattici e ricreativi che nei mesi di febbraio e marzo vengono proposti ai bambini e agli adulti, ai gruppi organizzati e alle famiglie, per conoscere da vicino una delle più suggestive e interessanti aree protette del territorio della Città Metropolitana di Torino. Tutte le iniziative vengono realizzate con il sostegno e la collaborazione del Servizio Pianificazione e Gestione Rete Ecologica, Aree Protette e Vigilanza Ambientale della Città Metropolitana. Gli eventi sono suddivisi in quattro sezioni: appuntamenti al Vivaio, attività per adulti, per famiglie e per ragazzi. Uno degli appuntamenti si è già svolto e si trattava di una salita notturna al San Giorgio. Il prossimo evento, rivolto alle famiglie, è previsto nel pomeriggio di sabato 28 febbraio. Tutti gli altri eventi si terranno nel mese di marzo.

Tutte le escursioni e gli eventi sono a prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Fondazione Cruto, telefono 011-9027289, e-mail info@fondazionecruto.it; Associazione Studio ArteNa, telefono 338-1804165, e-mail artena.info@gmail.com

Il calendario completo degli eventi è disponibile nel portale Internet della Fondazione Cruto alla pagina www.fondazionecruto.it/nuovi-appuntamenti-nel-parco-del-monte-san-giorgio-2/


Il Monte San Giorgio, “balcone naturale” sulla pianura torinese

Elevandosi sino ad 837 metri di quota, il Monte San Giorgio è la propaggine più avanzata della catena alpina occidentale: un vero e proprio “balcone naturale” verso la pianura torinese. L'area ha un importante valore storico-culturale poiché porta i segni delle popolazioni che l'abitarono negli ultimi millenni. Nei pressi della vetta sono infatti state scoperte alcune decine di coppelle incise nei massi. Sulla cima si erge una cappelletta risalente all’XI secolo e vi sono i resti di un'antica cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e di un monastero. La flora presenta specie interessanti per la loro rarità e distribuzione tra cui numerose Felci, il Leccio e la bellissima Paeonia officinalis. La fauna è ricca soprattutto di uccelli: a specie tipiche delle foreste montane e sub-alpine quali la Cincia dal ciuffo, il Crociere e il Gallo forcello si uniscono specie mediterranee, quali l'Occhiocotto e la Bigia grossa. Non mancano infine rapaci come il Biancone e il Falco pellegrino. Il Parco Naturale del Monte San Giorgio è raggiungibile dalla Valle di Susa con la Strada Provinciale 589 dei Laghi di Avigliana fino a Sangano, proseguendo poi in direzione Bruino. Provenendo da Torino o dal Cuneese, si può utilizzare l'autostrada A55 Torino-Pinerolo, uscire a Volvera e proseguire in direzione di Piossasco.

Per saperne di più sul Parco del Monte San Giorgio:

www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/parchi-aree-protette/aree-naturali-protette/parco-naturale-monte-san-giorgio



Appuntamenti al Vivaio

- Sabato 19 marzo alle 14,30 inaugurazione dell’apiariodidattico, visita all’arnia con proiezioni, giochi e merenda. Quota di partecipazione: adulti 10 Euro, bambini 8 Euro

- sabato 26 marzo dalle 14.30 alle 17,30 visita guidata al vivaio didattico, esercitazionipratiche e laboratori. Quota di partecipazione: adulti8 Euro, bambini 6 Euro

- giovedì 31 marzo dalle 16 alle 18 inaugurazione dell’Hub Vivaistico per vivaisti privati

Per informazioni e prenotazioni: e-mail vivaio.labottega@gmail.com, telefono 320-7795419

Attività per adulti

- sabato 20 febbraio alle 20,30 salita notturna al Monte San Giorgio, a cura degli Amici del Monte San Giorgio

- domenica 13 marzo alle 8,30 Giro delle grotte: dai boschi del Campetto fino al Colle della Serva, alla scoperta delle grotte, alcune delle quali usate dai partigiani durante la guerra di Liberazione. Ritrovo presso la Casa David Bertrand. A cura degli Amici del Monte San Giorgio

- Giovedì 31 marzo alle 21 serata fotografica naturalisticasul Lupo al teatro Il Mulino, in via Riva Po 9, con Marco Costantin e RobertoVezzani, nell’ambito del progettoLIFE-WolfAlps. Ingresso libero. A cura degli Amici del Monte S. Giorgio

Attività per famiglie

- domenica 28 febbraio dalle 15 alle 18 “Occhio al dettaglio”, percorso avventuroso lungo i sentieridel Parco alla ricerca di dettagli daimmortalare, con partenza dal Vivaio del Monta San Giorgio. Per famiglie con bambini di età superiore ai cinque anni 5 anni. Quota di partecipazione 5 Euro. A cura di ArteNa e Fondazione Cruto

- domenica 20 marzo dalle 15 alle 18 “Storia di una goccia”, attività didattiche al Vivaio, con filmati e piccoli esperimenti, in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua. Per famiglie con bambini di età superiore ai sei anni. Quota di partecipazione 6 Euro. A cura di ArteNa e Fondazione Cruto

Attività per ragazzi

- giovedì 24 e venerdì 25 marzo dalle 8 alle 17 “Piccoli esploratori in erba”, giochi ed esplorazioni nella natura del Parco. Attività per bambini dai sette agli undici anni di età. Quota di partecipazione: per una giornata 20 Euro, per due giornate 38 Euro, con riduzioni per gruppi. A cura di ArteNa e Fondazione Cruto

Parchi e riserve naturali

Si intitola “I misteri delle migrazioni” la giornata didattica che l’associazione “Vivere i parchi” ha organizzato per domenica 13 dicembre nel Parco naturale di interesse provinciale del Lago di Candia. Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti alle 8,30 al Centro Visite del Parco, in via Vische a Candia Canavese (zona Cascine). E’ prevista la partecipazione a una sessione di inanellamento a scopo scientifico degli uccelli migratori: gli ornitologi del Parco accompagneranno i partecipanti alla scoperta dell’avifauna, per imparare a riconoscere le specie e scoprire le loro caratteristiche e abitudini. Dopo il pic-nic nell’ara attrezzata del Centro Visite, alle 14 è in programma una escursione guidata nel parco. Per informazioni: telefono 345-7796413, e-mail vivereiparchi@gmail.com

UN ANNO DI LAVORO DELLA CITTA’ METROPOLITANA NEL PARCO DEL LAGO DI CANDIA

Nel 2015, nonostante le ristrettezze di bilancio, la Città Metropolitana di Torino ha realizzato nel Parco provinciale del Lago di Candia una lunga serie di interventi migliorativi, sia in aree direttamente gestite dall’Ente che in zone attualmente di competenza del Comune, per il quale è previsto il passaggio in gestione all’Ente gestore grazie ad un’integrazione dell’attuale convenzione. Il rapporto proficuo con il territorio e con i Comuni interessati all’area protetta del Lago di Candia è in fase di ridefinizione, dal momento che la riforma istituzionale delle autonomie locali comporta un riassetto del ruolo degli Enti di area vasta come la Città Metropolitana. Ma le relazioni tra la Città Metropolitana e i Comuni non si sono interrotte e la gestione complessiva dell'area non ha certamente risentito della situazione attuale. L’area protetta si presenta come sempre in condizioni ottimali.  Come nei precedenti anni, le attività e gli interventi nel Parco del Lago di Candia sono stati ideati, coordinati e finanziati dal Servizio Aree protette della Città Metropolitana per supportare i Comuni (che non hanno dovuto sostenere costi) nella gestione del territorio, nell’eliminazione di rischi per la pubblica incolumità e nel miglioramento della fruibilità dell’area da parte dei cittadini e delle associazioni locali. Si tratta di operazioni che proseguono l’ambizioso programma di investimenti per oltre 2 milioni di Euro, realizzato a partire dal 1995 (anno di istituzione del Parco di interesse provinciale del Lago di Candia con la Legge regionale 25) dalla Provincia di Torino, di cui la Città Metropolitana ha raccolto l’eredità amministrativa.

Ecco l’elenco degli interventi manutentivi e gestionali realizzati nel 2015 per consentire al parco di mantenere le caratteristiche di pregio naturalistico, fruitivo e sportivo che lo caratterizzano:

- Ripristino funzionale e messa in sicurezza dell’area del pontile natanti, con il consolidamento della massicciata in fase di erosione e la collocazione di una pavimentazione antiscivolo sull’intero tratto, la riprofilatura e la risemina dell’area verde nuovi soggetti arborei, per incrementare la sicurezza di atleti, operatori e studenti

- Ripristino e messa in sicurezza della paratoia Caravino, con il rinsaldamento della struttura in cemento degradata e l’incamiciamento con strutture in acciaio antierosione

- Rifacimento della paratoia Traversaro-Rossi, con il montaggio di una doppia paratoia a griglia e a lama, per regolare sia il deflusso idrico che il passaggio della fauna ittica

- Consolidamento della struttura in cemento della paratoia Traversaro, attraverso il rinsaldamento delle ali laterali e del tratto di strada sovrastante e la quintatura con palizzate in legno

- Manutenzione  del Centro visite, con decespugliamento delle infestanti, sostituzione delle staccionate in legno e delle quintature in cannicciato degradate, ripulitura dei tetti, manutenzione di panche e tavoli, riprofilatura e riporto di ghiaia nei vialetti, il montaggio di un capanno di osservazione (in collaborazione con i volontari GPSO)

- Manutenzione dei percorsi visita della palude, del centro visite, della stazione di inanellamento e dell’area verde del pontile

- Sfalcio ripetuto del fior di loto per ridurne l’invasività

- Montaggio stagionale del nuovo rospodotto lungo la Strada Provinciale 84

- Monitoraggio del gambero della Louisiana, in continuità con l’intervento effettuato nel 2014, realizzato nei mesi di luglio, agosto ed ottobre da personale della Città Metropolitana, con la verifica dell’incremento numerico dei soggetti catturati

- Interventi vari di manutenzione degli impianti elettrici e telefonici della sede, a seguito di danni provocati da eventi atmosferici

- Sessioni di inanellamento realizzate dai volontari del GPSO.

- Vigilanza ittica e ambientale effettuata dal personale di polizia giudiziaria e dalle Guardie Ecologiche Volontarie

- Pubblicizzazione delle nuove attività di coltivazione della canapa su riviste e in occasione di eventi pubblici

- Affidamento a titolo oneroso all’associazione “Vivere i Parchi” della gestione del Centro Visite e delle attività didattiche, con l’organizzazione di due eventi pubblici rivolti al territorio, “Puliamo il lago” e, prossimamente, “Camminiamo intorno al lago”

Sono inoltre stati finanziati ulteriori interventi di manutenzione di passerelle e pontili in legno nella palude e la potatura di alberi. Si stanno valutando eventuali interventi sulla fauna che, se necessari, dovranno essere preceduti dalla predisposizione di un piano dettagliato, da sottoporre all’approvazione dell’ISPRA-Istituto Superiore di Protezione dell’Ambiente. A tal fine è già stato contattato l’Istituto per lo studio degli Ecosistemi del CNR, che nei primi anni 2000 aveva collaborato con il parco e che a breve interverrà per supportare da un punto di vista scientifico la Città Metropolitana nelle scelte di gestione idrologica, floristica e faunistica del parco.

PER SAPERNE DI PIÙ SUL LAGO DI CANDIA

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/parchi-aree-protette/aree-naturali-protette/parco-lago-candia/



Parchi e riserve naturali

Sabato 7 novembre a Cumiana nella sala incontri “Felice Carena” in via Ferrero 14 è in programma l’assemblea generale annuale delle Guardie Ecologiche Volontarie della Città Metropolitana di Torino.

I lavori si apriranno alle 9 con il saluto di benvenuto del Sindaco di Cumiana Paolo Poggio e con il saluto di commiato dell’architetto Paolo Foietta, che nei mesi scorsi ha lasciato l’incarico di direttore dell’area Territorio, trasporti e protezione civile della Città Metropolitana, essendo stato nominato commissario di governo per la Torino-Lione.

La relazione introduttiva sul tema La vigilanza volontaria verso il 2016 - consuntivi e prospettive” sarà tenuta dal dirigente del Servizio aree protette e vigilanza ambientale della Città MetropolitanaGabriele Bovo e da Daria Oggero, responsabile vigilanza della Città Metropolitana. Per quanto riguarda i contributi tecnici di aggiornamento sono previste relazioni su “La gestione di sentieri ed itinerari” a cura del funzionario della Città Metropolitana Massimo Bazzetta, La gestione forestale delle aree protette della Città Metropolitana” a cura del funzionario Guido Bogo, Il progetto regionale Corona Verde” a cura della funzionaria Alessandra Pucci, “L’accertamento delle violazioni all’articolo 11 della Legge regionale 32 del 1982” (riguardante la circolazione dei mezzi fuoristrada) a cura del funzionario Antonio Lingua. Seguirà la proiezione di un filmato naturalistico. Elisa Ramassa, guardiaparco Parco Regionale Alpi Cozie, terrà poi una relazione su “Il progetto LIFE WolfAlps - Il Lupo nelle Alpi”.

A chiusura dei lavori le considerazioni finali di Gemma Amprino, Consigliera metropolitana delegata ai Parchi e aree protette.

Parchi e riserve naturali

Sabato 24 ottobre nel parco naturale del lago di Candia si è svolta l’edizione autunnale 2015 dell’iniziativa “Puliamo il Lago”, coordinata dalla Città Metropolitana di Torino - Ente gestore dell' area protetta - attraverso l’associazione “Vivere i Parchi”, che ha curato la parte organizzativaed operativa con la collaborazione dei Comuni di Candia Canavese, Vische e Mazzè. All’iniziativa hanno dato il loro contributo, come ogni anno, le Guardie Ecologiche Volontarie ed il Servizio aree protette della Città Metropolitana. Le squadre di lavoro composte da volontari sono state impegnate in attività di raccolta e differenziamento dei rifiuti. Al termine dell’attività, i soci della COOP hanno offerto i loro prodotti ai volontari.

UN ANNO DI LAVORO DELLA CITTA’ METROPOLITANA NEL PARCO DEL LAGO DI CANDIA

Come sottolinea Gemma Amprino, Consigliera metropolitana delegata ai parchi e aree protette e alla vigilanza volontaria, “l’iniziativa ‘Puliamo il Lago’ ha chiuso idealmente un anno di attività in cui, nonostante le ristrettezze di bilancio, la Città Metropolitana di Torino ha realizzato nel Parco provinciale una lunga serie di interventi migliorativi, sia in aree direttamente gestite dall’Ente che in zone attualmente di competenza del Comune di Candia, per il quale è previsto il passaggio in gestione all’Ente gestore grazie ad un’integrazione dell’attuale convenzione. Il rapporto proficuo con il territorio e con i Comuni interessati all’area protetta del Lago di Candia è in fase di ridefinizione, dal momento che la riforma istituzionale delle autonomie locali comporta un riassetto del ruolo degli Enti di area vasta come la Città Metropolitana. Ma le relazioni tra la Città Metropolitana e i Comuni non si sono interrotte e la gestione complessiva dell'area non ha certamente risentito della situazione attuale. L’area protetta si presenta come sempre in condizioni ottimali”. “Come nei precedenti anni, - spiega la Consigliera Amprino - le attività e gli interventi nel Parco del Lago di Candia sono stati ideati, coordinati e finanziati dal Servizio Aree protette della Città Metropolitana per supportare i Comuni (che non hanno dovuto sostenere costi) nella gestione del territorio, nell’eliminazione di rischi per la pubblica incolumità e nel miglioramento della fruibilità dell’area da parte dei cittadini e delle associazioni locali. Si tratta di operazioni che proseguono l’ambizioso programma di investimenti per oltre 2 milioni di Euro, realizzato a partire dal 1995 (anno di istituzione del Parco di interesse provinciale del Lago di Candia con la Legge regionale 25) dalla Provincia di Torino, di cui la Città Metropolitana ha raccolto l’eredità amministrativa”.

Ecco l’elenco degli interventi manutentivi e gestionali realizzati nel 2015 per consentire al parco di mantenere le caratteristiche di pregio naturalistico, fruitivo e sportivo che lo caratterizzano:

- Ripristino funzionale e messa in sicurezza dell’area del pontile natanti, con il consolidamento della massicciata in fase di erosione e la collocazione di una pavimentazione antiscivolo sull’intero tratto, la riprofilatura e la risemina dell’area verde nuovi soggetti arborei, per incrementare la sicurezza di atleti, operatori e studenti

- Ripristino e messa in sicurezza della paratoia Caravino, con il rinsaldamento della struttura in cemento degradata e l’incamiciamento con strutture in acciaio antierosione

- Rifacimento della paratoia Traversaro-Rossi, con il montaggio di una doppia paratoia a griglia e a lama, per regolare sia il deflusso idrico che il passaggio della fauna ittica

- Consolidamento della struttura in cemento della paratoia Traversaro, attraverso il rinsaldamento delle ali laterali e del tratto di strada sovrastante e la quintatura con palizzate in legno

- Manutenzione  del Centro visite, con decespugliamento delle infestanti, sostituzione delle staccionate in legno e delle quintature in cannicciato degradate, ripulitura dei tetti, manutenzione di panche e tavoli, riprofilatura e riporto di ghiaia nei vialetti, il montaggio di un capanno di osservazione (in collaborazione con i volontari GPSO)

- Manutenzione dei percorsi visita della palude, del centro visite, della stazione di inanellamento e dell’area verde del pontile

- Sfalcio ripetuto del fior di loto per ridurne l’invasività

- Montaggio stagionale del nuovo rospodotto lungo la Strada Provinciale 84

- Monitoraggio del gambero della Louisiana, in continuità con l’intervento effettuato nel 2014, realizzato nei mesi di luglio, agosto ed ottobre da personale della Città Metropolitana, con la verifica dell’incremento numerico dei soggetti catturati

- Interventi vari di manutenzione degli impianti elettrici e telefonici della sede, a seguito di danni provocati da eventi atmosferici

- Sessioni di inanellamento realizzate dai volontari del GPSO.

- Vigilanza ittica e ambientale effettuata dal personale di polizia giudiziaria e dalle Guardie Ecologiche Volontarie

- Pubblicizzazione delle nuove attività di coltivazione della canapa su riviste e in occasione di eventi pubblici

- Affidamento a titolo oneroso all’associazione “Vivere i Parchi” della gestione del Centro Visite e delle attività didattiche, con l’organizzazione di due eventi pubblici rivolti al territorio, “Puliamo il lago” e, prossimamente, “Camminiamo intorno al lago”

Sono inoltre in previsione ed in attesa di finanziamento ulteriori interventi di manutenzione di passerelle e pontili in legno nella palude, la potatura di alberi, il monitoraggio del cinghiale e della nutria per valutare l’eventuale necessità di operazioni di contenimento delle popolazioni, il monitoraggio della fauna ittica per valutare l’eventuale necessità di reintroduzione di specie autoctone. Gli interventi sulla fauna, se necessari, dovranno essere preceduti dalla predisposizione di un piano dettagliato, da sottoporre all’approvazione dell’ISPRA-Istituto Superiore di Protezione dell’Ambiente. A tal fine è già stato contattato l’Istituto per lo studio degli Ecosistemi del CNR, che nei primi anni 2000 aveva collaborato con il parco e che a breve interverrà per supportare da un punto di vista scientifico la Città Metropolitana nelle scelte di gestione idrologica, floristica e faunistica del parco.

PER SAPERNE DI PIÙ SUL LAGO DI CANDIA

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/parchi-aree-protette/aree-naturali-protette/parco-lago-candia/

Parchi e riserve naturali

A pochi km da Torino, allo sbocco della Valle di Susa nella Pianura Padana piemontese, è possibile osservare le fasi salienti della storia delle Alpi, gli effetti degli eventi geologici e paleo-climatici più recenti e le testimonianze lasciate dalla storia umana in loco: le coppelle druidiche, le vie militari e commerciali, le antiche miniere, i sentieri percorsi dai partigiani nella Seconda guerra mondiale, i segni dell’urbanizzazione e dell’abbandono della montagna a partire dagli anni ’50 del XX secolo.

In occasione della terza edizione della Settimana del Pianeta Terra, in programma dal 18 al 25 ottobre, il Dipartimento tematico Geologia e Dissesto dell’Arpa Piemonte, l’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi reali e l’Istituto di geoscienze e georisorse del CNR propongono per domenica 18 l’escursione "Dalla Tetide alle Alpi", che consente di scoprire le testimonianze geologiche e storiche del territorio. Il percorso è facile, è lungo 5 Kilometri ed ha un dislivello di 300 metri, con partenza dalla sede del Parco provinciale del Colle del Lys, in borgata Favella di Rubiana. In caso di condizioni meteo avverse l’escursione sarà rimandata a domenica 25 ottobre.

Durante l’escursione sarà possibile conoscere le fasi salienti della storia geologica delle Alpi: l’infiltrazione dei primi fusi basaltici che risalirono lungo il mantello terrestre in distensione e dettero origine alla crosta oceanica della Tetide, la strutturazione della catena alpina caratterizzata dal metamorfismo della crosta oceanica e dei suoi depositi e dalla tettonica duttile e fragile, che ha assemblato anche elementi della crosta continentale. In Valsusa è possibile osservare anche gli effetti degli eventi geologici e paleo-climatici più recenti, legati alla costruzione dell'anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana, al modellamento dei versanti, all'evoluzione dei block stream ed al terrazzamento dei depositi alluvionali nei fondovalle e in pianura.

L’iscrizione all’escursione è gratuita ed obbligatoria entro il 15 ottobre inviando una mail a l.paro@arpa.piemonte.it

Per maggiori informazioni sulla Settimana del Pianeta Terra: www.settimanaterra.org



Parchi e riserve naturali

Su quattro palchi per oltre trenta gruppi di artisti provenienti da ogni parte d'Italia debutta sabato 12 e domenica 13 settembre a Cumiana la prima edizione del Cumiana Folk, Jazz & Blues Festival, con una carrellata di nomi di alto livello: Kamod Raj, Marcello Capra, Mattia Cigalini, Filippo Cosentino, Ciaran Ward, Sergio Di Gennaro. Realizzato dal mondo del volontariato cumianese in collaborazione con l'associazione culturale NotaBene e con l'Onlus torinese CISV (che da 50 anni lavora per lo sviluppo e i diritti dei popoli), il Festival aderisce ai valori e ai princìpi ispiratori del protocollo Zif-Zero Imprint Festival di Jazzit: assenza totale di contributi pubblici alla manifestazione, sostenibilità ambientale, direzione artistica "open source", realizzazione di residenze creative, economia collaborativa, inclusione sociale, turismo culturale, volontariato attivo e mobilità alternativa.

"Quello di Cumiana è un vero festival dal basso, organizzato grazie al lavoro volontario di associazioni, gruppi e persone, con una modalità di finanziamento basata su donazioni spontanee, sponsor privati, servizi di ristorazione e crowdfunding. - spiega il Sindaco di Cumiana, Paolo Poggio - Tutta Cumiana e tutti i cumianesi sono chiamati a dare il proprio apporto, per far conoscere al maggior numero di persone quello che di bello il nostro paese ha da offrire". I musicisti condividono le loro esibizioni, i tecnici le loro competenze, gli abitanti gli alloggi e il paese si apre a chi viene da fuori; il tutto senza gravare sulle casse pubbliche. Si tratta di un modello culturale innovativo, in continuità con il Jazzit Fest di Collescipoli (Terni), evento ormai tradizionale per gli amanti della musica sostenibile, che attira ogni anno migliaia di partecipanti e offre una "residenza artistica" a musicisti e gruppi attivi soprattutto nei centri minori e nei piccoli borghi rurali, spesso ai margini dell'attività culturale italiana. La rassegna prevede anche workshop gratuiti il sabato pomeriggio con i musicisti Kamod Raj, Mattia Cigalini, Filippo Cosentino e Claudio Dina, ma anche una mostra dei fotografi Leonardo Schiavone e Antonello Putignani.

Il Servizio Rete Ecologica e Aree protette della Città Metropolitana partecipa alla Fiera dell'agricoltura familiare e contadina

Il Cumiana Folk, Jazz & Blues Festival è l'occasione per incrociare le esperienze di artisti, fonici, produttori discografici, manager, fotografi, promoter, blogger, creativi e... agricoltori. Il Festival è infatti organizzato nell'ambito della Cumianafest, una manifestazione nata per riaffermare la sovranità alimentare, artistica, culturale e popolare, con la prima edizione della Fiera dell'agricoltura familiare e contadina. La manifestazione propone laboratori, mostre, conferenze e soprattutto cibo buono, sano e del territorio. Gli animatori delle attività vivono tutti della loro attività agricola familiare, dimostrando nella pratica che questo sistema produttivo alternativo, pur tra mille difficoltà, può funzionare e costituire una reale alternativa al modello della produzione agricola industriale. "La Città Metropolitana di Torino, - spiega la Consigliera metropolitana Gemma Amprino, delegata all'agricoltura e all'ambiente – sarà presente con il suo Servizio pianificazione e gestione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale. Svolgeremo attività di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali; in particolare sulla tutela delle aree dei parchi provinciali, come quello del Monte Tre Denti-Freidour, istituito nel 2004 proprio nel territorio del Comune di Cumiana". "Di mercati contadini ne esistono tanti, ma la particolarità di questa iniziativa è che nasce da decine di realtà che CISV ha contribuito a mettere in rete: da Aiab a Civiltà Contadina, da Antichi Mais a Genuino Clandestino, alle realtà del commercio equo e solidale" spiega Davide Giachino di CISV, associazione che ha all'attivo oltre 50 anni di esperienza con i contadini di Africa e America Latina. "Occorre dare voce a chi opera sui temi della sovranità alimentare, della tutela della biodiversità, di un'agricoltura rispettosa dell'ambiente e dei consumatori" sottolinea Vittorio Bosser Peverelli, Assessore all'agricoltura e all'ambiente del Comune di Cumiana.

Tra gli appuntamenti più interessanti di sabato 12 settembre vi sono i laboratori "Apicoltura per principianti", "I grani antichi e le loro farine", "Progettazione di un piccolo orto" e la tavola rotonda sul "Ritorno alla Terra" dei giovani, raccontato dagli stessi agricoltori con i contributi di Mag4, Regione Piemonte e con l'intervento di contadini da Africa e America Latina. Domenica 13 è in programma il mercato, con una cinquantina di produttori che propongono ortaggi, miele, salumi, formaggi, cibi di stagione. Sono inoltre previsti il laboratorio "La spesa che salva gli animali" promosso dal bioparco Zoom e l'allestimento di un'area espositiva di razze animali autoctone, antiche cultivar e banche dei semi, con il contributo della Scuola Malva Arnaldi di Bibiana. Il Museo Regionale di Scienze Naturali propone invece una mostra sulla biodiversità.

Per saperne di più: www.cumianafest.it

Parchi e riserve naturali

GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI: AL LAGO DI CANDIA UNA GARA INTERREGIONALE DI CANOA-KAJAK

Nell'ambito della Giornata europea dei parchi, domenica 24 maggio dalle 9,30 alle 16 al Lago di Candia sono in programma una gara interregionale di velocità canoa-kajak (su distanze che vanno dai 200 ai 1.000 metri) e una gara di paracanoa per atleti disabili (200 metri). Le competizioni sono inserite nel calendario nazionale della Federazione Italiana Canoa-Kajak. La manifestazione è un'ottima occasione per scoprire gli itinerari e la bellezza della natura e del paesaggio all'interno del parco provinciale gestito dalla Città Metropolitana di Torino, un'area protetta che è stata riconosciuta dall'Unione Europea per le sue peculiarità faunistiche e botaniche come SIC (Sito di importanza comunitaria) e come Zona a protezione speciale. La Città Metropolitana di Torino con il supporto delle G.E.V. e dell'associazione "Vivere i parchi" allestirà stand informativi per la distribuzione di materiali relativi alla gestione delle aree protette provinciali ed alle attività di valorizzazione, promozione e didattica naturalistica all'interno del parco di Candia. Per informazioni: società sportiva Lago di Candia Sport srl, sito Internet www.lagodicandiasport.jimdo.com, telefono 348-2506174, e-mail lagodicandiasport@vodafone.it; associazione "Vivere i parchi", sito Internet www.vivereiparchi.eu, telefono 345-7796413, email vivereiparchi@gmail.com

NEL PARCO DEL MONTE SAN GIORGIO C'È "ASSAPORANDO PIOSSASCO"

Sempre in concomitanza con la Giornata europea dei parchi, sabato 23 e domenica 24 maggio il Parco provinciale del Monte San Giorgio è la suggestiva cornice della settima edizione di "Assaporando Piossasco", un'iniziativa organizzata dalla locale Proloco e dalla Fondazione Cruto. Durante le due giornate si potrà passeggiare ai margini tra pianura e montagna, in un ambiente, che - grazie al suo particolare microclima secco e caldo - ospita specie vegetali e animali insolite per la posizione geografica. Osservazioni e scoperte si alterneranno a pause enogastronomiche. Nella zona "Tiri" sarà allestito un punto informativo sui parchi gestiti dalla Città Metropolitana di Torino. Sabato 23 in mattinata si potrà partecipare ad un'escursione guidata in mountain bike all'interno del Parco. Nel pomeriggio è in programma una pedalata lungo l'anello delle cascine per conoscere l'eccellenza delle produzioni locali. Domenica 24 a partire dalle 9 è in programma la camminata enogstronomica "Assaporando Piossasco", con partenze scaglionate presso la Casa David Bertrand (o casa Martignona) a Campetto. Il ritrovo dei partecipanti è previsto dalle 8,15 al parcheggio di piazza Pertini, con successivo trasferimento su bus navetta fino al luogo di partenza. Sono previsti tre percorsi guidati di varia difficoltà, con punti di ristoro e degustazione. Nel pomeriggio musica, giochi e animazione. Il costo della camminata è di 15 Euro per gli adulti e 9 Euro per i bambini fino a 10 anni. Per le informazioni dettagliate sul programma si può consultare il sito Internet www.prolocopiossasco.it o telefonare al 340-4673383.

A CUMIANA DOMENICA 31 MAGGIO "PRIMAVERNANDO"

Domenica 31 maggio dalle 10 alle 18 in strada Verna 37 a Cumiana, si svolgerà la terza edizione di "Primavernando", la festa di primavera organizzata dall'associazione "Vivere la Montagna". La manifestazione propone una mostra mercato dedicata all'artigianato, all'ecologia, alla natura e alle cose buone del territorio da gustare. E' previsto l'allestimento di un punto informativo gestito dalla Città Metropolitana di Torino e dal Comune di Cumiana, per la promozione dell'attività di gestione delle aree protette provinciali e di valorizzazione delle bellezze naturali paesaggistiche e culturali del parco provinciale "Tre Denti – Freidour" e delle aree limitrofe di collina e montagna. Gli spazi espositivi sono a disposizione ad offerta libera. Per informazioni si può consultare il sito Internet www.viverelamontagna.org telefonare al numero 011-198.36.595 o inviare un'e-mail a info@viverelamontagna.org

Parchi e riserve naturali

Nei giorni scorsi la collaborazione tra gli agenti del Servizio pianificazione e gestione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale della Città Metropolitana di Torino, le Guardie Ecologiche Volontarie e le guardie venatorie-ambientali della LAC (Lega per l'Abolizione della Caccia), ha nuovamente consentito una efficace azione di contrasto all'attività fuoristradistica illegale nei boschi di Cumiana e del Parco provinciale "Tre Denti – Freidour".

Sabato 25 aprile le Guardie Ecologiche Volontarie hanno perlustrato la zona montana, in quel momento interessata da un notevole traffico motociclistico. Percorrendo a piedi in discesa la pista forestale dal colle Prà l'Abbà verso la località Pian Pomè, le G.E.V. hanno incontrato un gruppo di quattro escursionisti che scendevano a piedi dal monte Freidour. Subito dopo sono giunti sul posto quattro motociclisti, i quali non si sono fermati all'alt intimato con palette segnaletiche e fischietti dalle GEV, hanno accelerato ed effettuato manovre spericolate, rischiando di travolgere le guardie, obbligate a repentini spostamenti per evitare di essere investite. Due dei quattro motociclisti, dopo aver volutamente ignorato l'alt, hanno evitato uno scontro con l'auto di servizio delle GEV passando a forte velocità sul ciglio della pista forestale, in quel punto larga solo due metri e mezzo. Un terzo motociclista, identificato successivamente, si è scontrato frontalmente con l'auto, mentre il quarto si è fermato ad un successivo posto di blocco. Dopo avere verificato che il motociclista che si era scontrato con l'auto delle GEV non aveva riportato danni, i due fuoristradisti fermati sono stati entrambi multati. E' risultato che erano già stati più volte sanzionati per la stessa violazione negli scorsi anni. Sono in coso le indagini per identificare gli altri due motociclisti, che sono riusciti a far perdere le proprie tracce. La pista forestale su cui si è verificato l'episodio, è compresa nell'area del Parco provinciale Tre Denti-Freidour, è interdetta al transito motorizzato, è regolarmente segnalata da cartelli di divieto e coincide con il sentiero David Bertrand, intitolato al volontario A.I.B. perito nel tentativo di spegnere il grande incendio del Monte San Giorgio del 1999. La pista è molto frequentata da escursionisti a piedi ed in bicicletta ed è caratterizzata da tratti ripidi o incassati, che non permettono il transito in sicurezza dei veicoli motorizzati, comunque riservato agli operatori forestali, ai mezzi antincendio e di vigilanza.

L'episodio ripropone il tema dell'attività motociclistica fuoristrada in violazione delle normative, che ha notevoli ripercussioni sull'ambiente, crea pericolo per gli escursionisti e disturba la fauna selvatica. Il passaggio delle moto in zone non consentite danneggia i sentieri ed innesca fenomeni erosivi nelle zone più ripide, con conseguente pericolo di frane, danneggiamento delle piste percorse dai mezzi utilizzati per le attività forestali e maggiori costi di gestione e manutenzione delle piste stesse.

Da tempo gli agenti del Servizio pianificazione e gestione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale della Città Metropolitana di Torino curano la vigilanza nel parco provinciale "Tre Denti – Freidour" e in altri territori, coadiuvati dalle Guardie Ecologiche Volontarie e da alcune guardie ambientali volontarie della LAC, mantenendo efficienti le strutture del parco, le aree attrezzate e la segnaletica dei sentieri. La Legge regionale 32 del 1982 prevede il divieto di attività fuoristradistica motorizzata sui sentieri, mulattiere e piste forestali. Sono ormai molte le sanzioni da 333 Euro contestate ai motociclisti negli ultimi mesi nel territorio del Comune di Cumiana e nelle zone montane fino al Monte San Giorgio di Piossasco, grazie al pattugliamento dei numerosi sentieri esistenti.