I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Istituzionale

La Città metropolitana di Torino esprime solidarietà ai sindaci insultati sui social da alcuni studenti che hanno commentato con un linguaggio da odiatori la decisione di non chiudere le scuole lunedi, dopo le intense precipitazioni del fine settimana.
"E' una situazione preoccupante, su cui riflettere - commenta con preoccupazione la consigliera metropolitana Barbara Azzarà delegata a istruzione e politiche giovanili - perchè le azioni di formazione in atto sono importanti ma chiaramente non sono sufficienti. Il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna è stato bersagliato da giovani odiatori social che hanno bisogno di essere aiutati a comprendere i rischi e le conseguenze del cyber bullismo".
L'impegno delle istituzioni è già presente in Piemonte: gli Enti pubblici e lo stesso Ufficio scolastico territoriale hanno attivato risorse per la formazione contro l'hate speech.
Anche la Città metropolitana di Torino ha aderito a questo impegno ed ha in corso interventi di formazione per studenti ed insegnanti in questo anno scolastico sull'uso consapevole dei social: "il catalogo dell'offerta formativa che predispone il nostro Centro servizi scolastici - aggiunge Azzarà - nel nuovo anno scolastico già dedica molta attenzione al contrasto al cyber bullismo, dobbiamo insistere con la formazione per aiutare i giovani nella consapevolezza".

Istituzionale

La villa di San Giusto canavese sequestrata al boss del narcotraffico Nicola Assisi avrà un futuro e sarà sede di attività sociali per i prossimi sei anni.
Si sono chiuse il 14 novembre infatti le procedure del bando di Città metropolitana di Torino per cercare manifestazioni d'interesse nel mondo associativo ed assegnare la concessione d’uso a titolo gratuito con questa destinazione: sono tre le manifestazioni di interesse giunte ed ora sarà insediata la commissione per la valutazione dei progetti.
Nel mese di agosto era stata firmata proprio nel cortile della villa l'intesa tra l'Agenzia nazionale dei bene sequestrati, Prefettura di TorinoRegione Piemonte,  Città metropolitana e Comune di San Giusto Canavese sulla destinazione del bene di proprietà dell'erario.
La Città metropolitana di Torino ne entrerà in possesso e la assegnerà in concessione alla miglior proposta presentata per attività di interesse generale per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, senza scopo di lucro con servizi al territorio.

Istituzionale

La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha assegnato le deleghe a lavori pubblici, gare e contratti, infrastrutture al consigliere metropolitano Fabio Bianco.   

Fabio Bianco, che siede nel Consiglio metropolitano di Torino dal giugno scorso, è consigliere comunale a Trofarello; ha ricevuto le deleghe lasciate da Antonino Iaria con la sua nomina come assessore della Città di Torino.














Istituzionale

Dopo la firma che l'8 agosto 2019 aveva registrato l'intesa tra l’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Prefettura di Torino, Regione Piemonte, Città metropolitana e Comune di San Giusto Canavese sulla destinazione della villa sequestrata al boss del narcotraffico Nicola Assisi, è stato pubblicato oggi lunedì 30 settembre  il bando con il quale la Città metropolitana di Torino cerca manifestazioni d'interesse tra associazioni per assegnarla in concessione d’uso a titolo gratuito con la destinazione ad attività di utilità sociale.

Nel bando,  la Città metropolitana di Torino precisa la sua intenzione di procedere alla richiesta di acquisizione al proprio patrimonio dell'immobile confiscato alla criminalità organizzata: la villa infatti attualmente risulta ancora di proprietà dell’erario ed è gestita dall’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). 

La villa confiscata sarà assegnata per un periodo di sei anni e dovrà essere destinata ad attività di interesse generale per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, senza scopo di lucro; non potrà essere utilizzato come mera sede sociale e dovrà ospitare attività a servizio del territorio.

Le candidature dovranno pervenire entro giovedì 14 novembre 2019 esclusivamente mediante la piattaforma accessibile al link: https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_cittametropolitanatorino

Info  e bando su http://www.cittametropolitana.torino.it/servizi/appalti/gare.shtml

Istituzionale

Il via al trasferimento dei fondi con un decreto della Città metropolitana

Con un decreto del vicesindaco Marco Marocco, la Città metropolitana di Torino ha dato il via ai contributi da erogare a favore dei Comuni sede di distaccamento dei Vigili del Fuoco. Il provvedimento fa riferimento alle norme che hanno trasferito a Città metropolitane e Province l’attuazione degli interventi urgenti in caso di crisi causata da calamità naturali, oltre ai primi interventi tecnici per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita delle aree colpite, e all’organizzazione e all’impiego dei volontari. Le stesse norme prevedono anche l’acquisizione di forniture e la prestazione di servizi per migliorare l’efficacia degli interventi di Protezione civile.
“Abbiamo impegnato per l’attribuzione di questi contributi” spiega il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco“un importo complessivo di 200 mila euro (5 mila euro a ogni Comune). Sono comprese dal decreto 40 amministrazioni comunali che ospitano una sede di distaccamento dei Vigili del Fuoco. È un passo importante per consentire, in caso di emergenza e non solo, lo svolgimento di tutte le attività di pronto intervento a opera dei Vigili del Fuoco, comprendendo anche il prezioso contributo delle organizzazioni di volontari, divenute negli anni indispensabili, a favore dei cittadini e del territorio.
“Desidero ricordare, tra l’altro" conclude Marocco "che il nostro decreto è stato sollecitato anche da una lettera di Paolo Ruzzola, capogruppo della Lista civica per il territorio del Consiglio metropolitano”.
Ecco l’elenco completo dei Comuni ai quali è stato assegnato il contributo di 5 mila euro:

ALMESE

ALPIGNANO

AVIGLIANA

BARDONECCHIA

BORGONE DI SUSA

BOSCONERO

BUSSOLENO

CARIGNANO

CARMAGNOLA

CASELLE TORINESE

CASTELLAMONTE

CHIOMONTE

CHIVASSO

CONDOVE

CUORGNÈ

FENESTRELLE

GIAVENO

GRUGLIASCO

LANZO TORINE SE

LUSERNA SAN GIOVANNI

MATHI

MONTANARO

NOLE

RIVA PRESSO CHIERI

OULX

SALBERTRAND

SAUZE D’OULX

RIVALTA DI TORINO

RIVAROLO CANAVESE

RIVOLI

SAN MAURIZIO CANAVESE

SANT’ANTONINO DI SUSA

SANTENA

SESTRIERE

SUSA

TORRE PELLICE

VENARIA REALE

VINOVO

VIU’

VOLPIANO.

Istituzionale

Il Consiglio metropolitano presieduto dalla sindaca metropolitana Chiara Appendino ha approvato all'unanimità l'integrazione al piano di alienazioni per la vendita di "Ponte Mosca", l'area torinese ricompresa tra via Aosta, Lungo Dora Firenze, C.so G. Cesare e C.so Brescia, di cui l'Ente è proprietario e che da diversi anni era sul mercato.
Dopo progressivi ribassi della base d’asta, è pervenuta una proposta di acquisto per il prezzo di 7 milioni e 308 mila euro.
Numerosi gli interventi dei consiglieri metropolitani: Silvio Magliano, Roberto Montà, Antonino Iaria, Paolo Ruzzola, Mauro Carena e la stessa sindaca Chiara Appendino per dichiararsi soddisfatti per la valorizzazione dell'area e per sottolineare la necessità che Città metropolitana venga coinvolta nella futura progettualità sulla destinazione di un'area così centrale per Torino. 

Istituzionale

 

E' una notizia importante quella dell'arresto in Brasile di Nicola Assisi, tra i più grandi traffianti di cocaina del mondo, condannato a 30 anni di carcere dal Tribunale di Ivrea.
"Una vittoria delle forze dell'ordine e della legalità - commenta il vicesindaco di Città Metropolitana di TorinoMarco Marocco - che ripropone con forza la necessità di un progetto condiviso sulla destinazione della villa di san Giusto Canavese. Chiunque abbia a cuore la legalità, vorrebbe dare al bene confiscato una destinazione anche simbolica importante per il territorio, ma non dobbiamo nasconderci allo stesso tempo le grandi difficoltà che gli Enti pubblici incontrano in questi casi".
Una progettazione pubblica condivisa sulla miglior destinazione per la villa di San Giusto Canavese, che non lasci quel bene confiscato senza un destino ma assicuri allo stesso tempo l'impegno di una rete di istituzioni  pubbliche piemontesi e nazionali potrebbe rappresentare una soluzione.  






 

 

Istituzionale

Il vicesindaco metropolitano a nome di tutta l"amministrazione di Città metropolitana esprime la massima  solidarietà a Chiara Appendino, ancora una volta raggiunta da vergognose  minacce  per il suo impegno e il suo ruolo politico amministrativo.
Commenta il vicesindaco metropolitano: la sindaca di Torino e della Città metropolitana svolge un ruolo amministrativo e politico delicato ed impegnativo insieme al suo ruolo di mamma: prenderla di.mira con continue minacce è un gesto inqualificabile che rafforzerà ancora di più la sua determinazione .

Istituzionale

Un Ente come la Città metropolitana di Torino che eroga servizi di area vasta a più di 2,2 milioni di cittadini e 312 Comuni può e vuole interpretare al meglio il ruolo di propulsore allo sviluppo che analoghe realtà territoriali già svolgono in Europa: l'Associazione nazionale dei Comuni italiani è una delle sedi dove esaminare le criticità della cosiddetta Legge Delrio e trovare una sintesi condivisa.
La sindaca metropolitana di Torino Chiara Appendino nei giorni scorsi a Roma ha partecipato al coordinamento dei sindaci metropolitani e coglierà l'occasione dell' assemblea regionale di ANCI Piemonte - in programma l unedì mattina 18 febbraio a Palazzo Cisterna - per sottolineare i punti forti del suo pensiero a partire dalla certezza di finanziamenti, funzioni delegate, fondamento della rappresentatività nel voto dei cittadini, istituzione di una conferenza permanente Stato-Città metropolitane.

L’intervento della sindaca metropolitana di Torino

Martedì 12 si è svolto a Roma il coordinamento dei Sindaci metropolitani promosso da ANCI nel corso del quale si è trattato il tema della revisione organica dell’ordinamento delle Città metropolitane. E’ infatti sentita fortemente la necessità di avviare una riforma della vigente disciplina degli enti di area vasta e delle Città metropolitane in particolare per segnare un momento di discontinuità rispetto ai diversi limiti imposti dalla legge n. 56 del 2014, la cosiddetta riforma Delrio. In quella sede, anche a seguito di incontri politici e tecnici, è stato possibile far emergere le maggiori criticità, condividendo le proposte di soluzione e le linee direttive di una riforma auspicata in modo unanime. In primo luogo deve essere affrontato il tema delle risorse finanziarie; solo con un sistema di finanziamento adeguato le Città metropolitane potranno essere in grado di realizzare quegli interventi incisivi per la competitività e lo sviluppo del territorio. E’ fondamentale ribadire il principio secondo il quale le funzioni assegnate, per poter essere esercitate, devono essere coperte da risorse adeguate e certe. Altro tema riguarda l’identità della Città metropolitana come istituzione il cui governo è incentrato sui Comuni del suo territorio che ne costituisco l’elemento fondativo, avendo il legislatore correttamente assegnato la titolarità fondamentale della pianificazione strategica considerata come documento di governo e programmazione dello sviluppo degli ambiti locali. Deve poi essere ulteriormente precisato l’elenco delle funzioni fondamentali attribuite alle Città metropolitane soprattutto in quelle materie che appaiono oggi troppo generiche; in tale ambito deve essere promossa l’esclusiva competenza delle Città metropolitane nella gestione strategica dei servizi di rete in un’ottica di massima semplificazione ed eliminazione di duplicazioni; vanno quindi eliminati quei soggetti ed organismi che svolgono competenze nelle materie rientranti nelle funzioni fondamentali che – diversamente – rischiano di generare sovrapposizioni di competenze, duplicazioni di costi ed inefficienze gestionali. Sempre in questa direzione occorre rafforzare il principio di delega delle funzioni da parte delle Regioni valorizzando la connessione con gli strumenti di programmazione territoriale a livello comunale. Le funzioni delegate devono essere concordate con le Regioni e soprattutto sostenute con risorse umane e finanziare adeguate e stabili nel tempo, preventivamente concertate e condivise nelle sedi istituzionali previste. La Città metropolitana ha quindi una vocazione forte di coordinamento, programmazione e gestione di servizi di area vasta; il maggior limite nell’esercizio di questo ruolo è costituito dall’assetto istituzionale disegnato dalla cosiddetta Legge Delrio, che ha generato risultati diversi su territori metropolitani molto disomogenei tra loro per collocazione, conformità territoriale, condizioni economiche ed assetti politici. Per quello che riguarda l’esperienza del territorio piemontese e di sindaca metropolitana -come ho affermato anche in altre sedi - il fondamento della rappresentatività non può che essere individuato nel voto dei cittadini che devono tornare a poter scegliere chi li rappresenta. Questo è un tema di dibattito aperto anche in ambito di riforma degli altri enti di area vasta (Province) che riteniamo debba essere affrontato in modo omogeneo per evitare disparità e paradossi tra due enti certamente non sovrapponibili ma con forti analogie in termini di ruolo di governance del territorio e servizi gestiti. Sempre in merito agli organi di governo è sentita comunemente da parte di tutti i sindaci metropolitani la necessità di dotare questi enti di una vera e propria Giunta (con assessori scelti anche al di fuori dei consiglieri metropolitani) che collabori collegialmente con il Sindaco nel governo dell’ente. Va poi nuovamente estesa la disciplina prevista dal Testo unico per gli amministratori locali in termini di doveri e condizione giuridica, permessi e licenze , nonché mediante la previsione di un’indennità di funzione per i componenti della Giunta perché non è ragionevole chiedere di amministrare gratuitamente (assumendo le relative responsabilità) un ente che nel nostro caso eroga servizi a più di 2,2 milioni di abitanti. L’ultimo tema riguarda i rapporti con lo Stato con il quale è imprescindibile la condivisione di modalità di collaborazione e raccordo, per le quali da tempo stiamo sostenendo l’istituzione di una conferenza permanente Stato-Città Metropolitane quale sede istituzionale paritetica di concertazione degli obiettivi di comune interesse.

Chiara Appendino

sindaca della Città metropolitana di Torino











 

Istituzionale

Sono stati fissati i funerali dei due cantonieri della Città metropolitana travolti dall'automobilista giovedì mattina a Villareggia sulla strada provinciale 595 mentre erano al lavoro.
Il rito funebre per Giuseppe Butera si celebrerà lunedì pomeriggio 11 febbraio nella chiesa di San Giuseppe lavoratore alle ore 15.30 con partenza un'ora prima dalla camera mortuaria di Strambino.
Il rito funebre per Giuseppe Rubino si celebrerà martedi pomeriggio alle  ore 14.30 nella chiesa  parrocchiale di Caluso.
La Città metropolitana sarà presente in forma ufficiale ai riti funebri con il gonfalone, una delegazione di consiglieri metropolitani ed i colleghi dell'Ente.
La tragica morte dei due cantonieri, molto conosciuti  e stimati, ha destato grande emozione e profonda commozione all'interno dell'Ente.