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Entro la fine del 2020 partiranno i lavori che nei prossimi tre anni consentiranno la realizzazione a Grugliasco del nuovo polo scientifico universitario, un nuovo insediamento che ospiterà i Dipartimenti di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e che - insieme all'adiacente complesso edilizio dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e di Scienze Veterinarie, formerà un nuovo modello di Campus Universitario Metropolitano.Un'operazione importante per la formazione, la ricerca, lo sviluppo territoriale di un'area strategica alle porte di Torino: tutto è nato da un accordo di programma, siglato da Regione Piemonte, Città di Grugliasco e Università di Torino nel marzo 2017 con un finanziamento anticipato da Intesa San Paolo per la realizzazione e la gestione del Campus che verrà restituito dall'Università mediante un canone annuale ventennale.
Nella sede del grattacielo San Paolo a Torino venerdì 17 luglio i protagonisti dell'intesa hanno fatto il punto sul crono programma e le prospettive di sviluppo: il nuovo Campus porterà ad un significativo aumento della popolazione universitaria a Grugliasco raddoppiando le attuali 5.000 unità e prevede la realizzazione di attività complementari e di servizio con infrastrutture pubbliche strettamente connesse.
L'Università degli Studi di Torino ha affidato l'appalto per il nuovo polo scientifico al raggruppamento di imprese costituito da Itinera S.p.A.(capogruppo), Mediocredito Italiano S.p.A.del gruppo Intesa Sanpaolo), Costruzioni Generali Gilardi S.p.A. di Torino, Euroimpianti S.p.A. e Semana S.r.l.. La realizzazione sarà interamente finanziata dal Gruppo Intesa Sanpaolo, che si impegna così a sostenere un'operazione strategica per la crescita del territorio.
Le imprese affidatarie si occuperanno della progettazione definitiva ed esecutiva del nuovo Polo, della sua realizzazione, comprensiva dei lavori e delle forniture degli arredi, del finanziamento attraverso lo strumento della locazione finanziaria immobiliare in costruendo, della manutenzione e gestione dell'opera per un periodo di 20 anni.
Sono previsti 18mila mq per la didattica e lo studio, spazi comuni e servizi per studenti mentre 40mila mq saranno destinati alla ricerca.
Al CUS Torino saranno affidate le attività sportive multiple in 6mila mq, non mancherà una grande piazza attrezzata, spazi per la ristorazione, caffetterie e aree relax all'interno degli edifici ma soprattutto un grande nuovo parco urbano di 40mila mq, infine a completamento dell'opera la passerella sulla ferrovia, la viabilità di accesso e l'implementazione del sistema delle piste ciclabili.
Il Rettore dell'Università di Torino Stefano Geuna ha ricordato come il percorso progettuale, inserito nell'ambito del piano edilizio dell'Università, sia finalizzato al riordino del sistema universitario mediante la costituzione di poli tematici.
E' anche prevista la sottoscrizione di un Protocollo di intesa che intende favorire la maggiore interazione possibile tra le sfere di interesse dell'Università agli studi di Torino, degli Atenei della Città, della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Grugliasco, sulle questioni che riguardano il territorio, lo sviluppo economico e sociale e la mobilità sostenibile. Temi sui quali hanno insistito la sindaca metropolitana Chiara Appendino e il sindaco di Grugliasco Roberto Montà, consigliere metropolitano: richiamando la volontà di un ampio coinvolgimento di tutti i soggetti portatori di interessi per assicurare la maggior condivisione delle scelte in ordine ai bisogni comuni, per individuare modalità di intervento efficaci, raccordate e coordinate tra istituzioni.
"La realizzazione a Grugliasco di un nuovo polo universitario è coerente con le strategie di sviluppo della Città metropolitana, che da tempo opera per creare relazioni virtuose fra sostegno all'innovazione, alla formazione e all'istruzione dei cittadini" ha detto tra l'altro Chiara Appendino.
"Si tratta di un progetto importante e ambizioso non solo perché prevede un rilevante ampliamento e ammodernamento dell'insediamento esistente, ma soprattutto perché contribuirà a favorire lo sviluppo economico e sociale, la mobilità sostenibile e altri aspetti della vita nel nostro territorio. Un obiettivo di valorizzazione delle potenzialità di questo progetto, per il cui conseguimento è corso di definizione tra l'Università agli studi di Torino, il Politecnico di Torino, la Regione Piemonte, la Città Metropolitana e il Comune di Grugliasco, un protocollo di intesa che possa far convergere gli interessi di tutti gli attori su alcune linee di sviluppo specifiche, quali il piano dello sviluppo economico e la sua connessione con il tessuto produttivo e lo sviluppo territoriale locale"
Non tutto è già stato definito: oltre agli spazi dedicati alla didattica ed alla ricerca, sono infatti ancora disponibili altri 50 mila mq destinabili a specifiche iniziative connesse allo sviluppo economico in raccordo con aziende per il rafforzamento del trasferimento tecnologico da Atenei e centri di ricerca verso le imprese; per lo sviluppo di progetti di innovazione offrendo al sistema di imprese l'accesso a laboratori, tecnologie e professionalità avanzate; per partnership strategiche capaci di attrarre finanziamenti pubblici e privati ed infine per la formazione delle competenze professionali indispensabili per il settore manifatturiero 4.0.
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C'è voluto quasi un anno, ma ora tutte le delicate procedure sono andate a buon fine.
La Città metropolitana di Torino ha finalmente ricevuto l'assegnazione formale - da parte dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata - della villa confiscata a San Giusto Canavese al boss Nicola Assisi.
Il documento firmato dal direttore generale dell'Agenzia Bruno Frattasi era indispensabile per ricevere i 100mila euro stanziati nel bilancio 2020 dalla Regione Piemonte necessari ad avviare i lavori per rimediare ai danni dell'incendio doloso appiccato nell'estate del 2018 con la volontà di renderla inagibile.
Nel frattempo, la Città metropolitana aveva chiuso nel novembre scorso il bando per raccogliere manifestazioni d'interesse tra associazioni interessata ad avere la villa in concessione d'uso a titolo gratuito per destinarla ad attività di utilità sociale: fra le tre offerte arrivate, era stata individuata da una Commissione la miglior proposta che ora può giungere a compimento. La villa confiscata sarà assegnata per un periodo di sei anni e dovrà essere destinata ad attività di interesse generale per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale,senza scopo di lucro.
Era lo scorso 8 agosto quando a San Giusto Canavese proprio nel cortile della villa confiscata al boss fu firmata l'intesa tra l'Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Prefettura di Torino, Regione Piemonte, Città metropolitana e Comune di San Giusto Canavese: il bene risultava ancora di proprietà dell'erario ed è stato gestita dall'Agenzia ANBSC fino ad ora.
La Città metropolitana di Torino adesso può formalizzarne l'acquisizione al proprio patrimonio e porre in essere gli interventi di ripristino che consentono di concretizzare il progetto che tanto interesse ed entusiasmo ha suscitato sul territorio non solo Canavesano: la restituzione alla collettività del bene sequestrato segna un passo simbolico della vittoria contro le mafie.
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Cibo, solidarietà, innovazione, ambiente sostenibile sono i temi su cui si concentrano le idee proposte da diverse associazioni dei territori di Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Rivoli e Venaria che hanno risposto alla call for Ideas aperta da Città metropolitana di Torino con il bando Top Metro "Fa bene" - nel quadro del Bando Periferie ella presidenza del Consiglio dei Ministri - che si è chiusa nei giorni scorsi.
Sono 17 le proposte presentate e che guardano al benessere dei cittadini, mettendo al centro il cambiamento del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse delle sue comunità di riferimento.
Idee diverse, da cui si potrà partire per arrivare a veri e propri progetti che saranno seguiti da un percorso di formazione dedicato: le migliori giungeranno in autunno alla fase più operativa dove le idee potranno diventare veri e propri progetti: i 5 progetti finali, che saranno stati giudicati più interessanti e di maggiore impatto, beneficeranno di un percorso di accompagnamento con professionisti ed esperti di innovazione sociale, economia circolare e sostenibilità, ma soprattutto di 30 mila euro per concretizzare la sperimentazione sui territori.
Il periodo di crisi faceva temere una risposta distratta, invece associazioni, amministrazioni locali e cittadini dei territori coinvolti nella prima cintura Torinese hanno risposto con entusiasmo.
Sono arrivate 4 proposte che coinvolgono insieme i Comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli, 1 che comprende tutti e cinque i territori, 1 che mette insieme Collego e Grugliasco, 1 che lavora allo stesso tempo su Collegno e Moncalieri, 2 su Rivoli, 2 su Venaria, 2 su Grugliasco, 3 su Moncalieri ed infine 1 su Collegno.
Quali gli spunti proposti?
Dalla creazione di un magazzino virtuale che metta in rete le associazioni del territorio per favorire la donazione di cibo e di altri prodotti di prima necessità, alla promozione di un canale diretto tra le aziende agricole e i cittadini per favorire una maggiore conoscenza della quantità e qualità di cibo disponibile e delle stagionalità; ma c'è anche chi ha invece agli orti come luoghi di attività e formazione da cui attingere per cucinare i pasti di una mensa e rendere il circuito sostenibile economicamente. E' stato proposto anche di lavorare con soggetti richiedenti protezione internazionale nella costruzione di un apiario nel quale produrre miele e altri prodotti da rivendere per finanziare ulteriori progetti professionalizzanti.
Tutti e 17 i soggetti candidati hanno partecipato con il necessario grado di innovazione e in parecchi caso hanno ripensato il concetto di cibo come attivatore di processi di trasformazione del territorio, ripartendo dai luoghi di aggregazione come i mercati ed i centri polifunzionali.
L'idea alla base del progetto Top Metro "Fa Bene" è quella di promuovere iniziative per incentivare la partecipazione attiva delle comunità, valorizzando le risorse materiali e immateriali locali: la disponibilità dei cittadini a donare tempo, competenze e risorse in favore della propria comunità, la condivisione di beni primari di qualità, fondamentali per il benessere del singolo
Città metropolitana di Torino ha affidato a S-Nodi, braccio operativo della Caritas diocesana torinese, la facilitazione dello sviluppo di questa esperienza affinché possa diventare un modello per altre esperienze.
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La Città metropolitana è pronta ad impegnare fondi dell'avanzo 2019, ma con attenzione a non pregiudicare gli equilibri di bilancio condizionato dagli effetti dell'emergenza covid19.Le competenze di Città metropolitana di Torino che evidenziano nel secondo semestre dell'anno un maggior sforzo in materia di investimenti sono viabilità ed edilizia scolastica, quest'ultima con particolare riferimento al fabbisogno di interventi connessi alle disposizioni di sicurezza nell'uso degli edifici scolastici.
La programmazione delle opere pubbliche secondo il piano triennale prevede per il 2020 oltre 64 milioni e 200 mila euro per la viabilità per un totale di 124 opere ed altri 101 milioni e 800 mila euro per l'edilizia scolastica (di cui 70 milioni per opere in graduatoria in attesa del finanziamento) con un totale di 66 opere.
Una parte consistente dei fondi dell'avanzo serviranno per riequilibrare il bilancio e far fronte alle spese fisse: le sole perdite di metà primo semestre legate alle entrate tributarie(come Ipt e Rcauto) si attestano intorno ai 22 milioni e sono destinate ad aumentare nei prossimi mesi. Trattandosi di mancati introiti, e non di ritardi nei pagamenti, occorre guardare in prospettiva non al solo 2020 ma anche al 2021.
In quest'ottica la cifra al momento disponibile da utilizzare per investimenti si attesta sui 10 milioni di euro.
Nella riunione congiunta delle Commissioni I e II che si è tenuta mercoledì 8 luglio il consigliere delegato ai lavori pubblici Fabio Bianco ha presentato una "lista dei lavori" in materia di edilizia scolastica e viabilità che comprende opere da realizzare con priorità, tenendo conto, soprattutto per quanto riguarda gli interventi di viabilità, delle richieste avanzate nella mozione "Indirizzi in merito alle priorità di intervento per quanto attiene opere ed attività a seguito dell'accertamento dell'avanzo e per la predisposizione della prima variazione di bilancio dell'esercizio 2020" approvata dal Consiglio metropolitano di Torino nel mese di marzo 2020.
"Si è aperto un percorso condiviso - commenta il vicesindaco metropolitano Marco Marocco - che non si può concludere oggi ma che ci porterà a un pieno utilizzo dell'avanzo disponibile".
Accanto all'elenco delle opere prese in esame, c'è anche da considerare la situazione in evoluzione dell'intervento sul ponte sulla Ceronda a Venaria che ha un cofinanziamento da 400.000 euro da parte della Città metropolitana a completamente del contributo erogato di Regione Piemontee da finanziare nel 2020 o nel 2021, a seconda di quando partirà l'appalto che non è in capo al nostro Ente.
Queste le principali opere in esame, un elenco comunque non esaustivo delle richieste dei territori:
Edilizia scolastica
Fra gli interventi presentati vi sono:
- Villa 6 a Collegno, per completare gli spazi didattici dell'Istituto Curie per circa 2,5 milioni di euro.
- Istituto Dalmasso di Pianezza per 1 milione di euro.
- Istituto Bobbio a Carignano per 600.000 euro.
- Istituto Bosso Monti a Torino per 700.000 euro.
- Istituto Monti di Chieri per 300.000 euro.
- Istituto Passoni a Torino per 300.000 euro.
- Istituto Juvarra a Venaria per 250.000 euro.
- Istituto Beccari di Torino per 250.000 euro.
- Istituto Porporato di Pinerolo per 300.000 euro.
- Istituto Cattaneo a Torino per1,5 milioni da destinare ad un primo lotto di lavori.
Viabilità
Fra le opere proposte:
- Intervento sulla Sp 265 nei pressi della discarica di Vespia per 200.000 euro.
- Intervento per la rotonda Castellamonte per 200.000 Euro.
- Rotonda di Vestignè per 350.000,
- Sp.500 all'incrocio con via Pisa a Volpiano per 400.000 euro
- Rotonda di Lauriano sulla ex 590 per 370.000 euro
- Rotatoria di Avigliana sulla Ss.24.
- Sp. 158 tra Macello e Garzigliana 250.000 euro
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Dal 1 luglio con la nomina del comandante Massimo Linarello è stato istituito il Corpo di Polizia Locale della Città metropolitana di Torino per svolgere attività di vigilanza nell'ambito delle funzioni proprie o delegate dalla Regione Piemonte in materia di tutela e valorizzazione dell'ambiente, tutela e gestione della fauna nonché di controllo del trasporto privato sulla viabilità metropolitana.
Rappresenta per l'amministrazione metropolitana un importante traguardo sia in termini di organizzazione che di riconoscimento e valorizzazione delle professionalità degli agenti che finora hanno svolto un fondamentale ruolo di controllo del territorio.
Incontrando il comandante Linarello, la sindaca metropolitana Chiara Appendino ha voluto sottolineare come il nostro Ente possa finalmente vantare di avere un corpo di Polizia Locale. "L'istituzione della Polizia metropolitana rientra a pieno titolo nel percorso di riorganizzazione dell'Ente avviata nel 2018 per rispondere sempre più efficacemente alle sfide di un Ente di area vasta con un territorio così articolato. Abbiamo deciso di rafforzare il coordinamento degli agenti metropolitani e delle centinaia di volontari che ogni giorno svolgono la loro preziosa attività di controllo del territorio".
Appendino ha augurato buon lavoro al comandante, agli agenti ed ai volontari "che in questi anni non facili hanno prestato il loro servizio con impegno ed abnegazione, nella certezza che il neo costituito corpo saprà dare un importante valore aggiunto alla funzione della Città metropolitana di tutela del nostro territorio."
Aggiunge il vicesindaco metropolitano Marco Marocco quanto fosse importante l'assunzione di un comandante di significativa esperienza: "questo passaggio non può che rappresentare l'inizio di una nuova corso che vedrà un accresciuto riconoscimento delle capacità degli agenti che facevano capo ai singoli Dipartimenti. Ora faranno riferimento ad un Comandante che abbiamo selezionato accuratamente e che siamo convinti che saprà guidarli verso obiettivi di crescita professionale e risultati sul territorio".
Massimo Linarello vanta un'esperienza ventennale nella polizia locale, dalla città di Valenza a quella di Perugia, per finire con Ciriè e quella di Borgaro Torinese: "sono orgoglioso di aver superato la selezione per diventare il primo comandante del corpo della Polizia metropolitana torinese. E' un onore per me ricoprire questo ruolo così prestigioso e farò il possibile per valorizzare il personale che mi è stato affidato. Il territorio è vasto ma attraverso l'organizzazione e la pianificazione delle strategie di miglioramento delle attività a noi affidate cercherò di portare la mia esperienza al servizio di questa grande comunità territoriale".
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Domenica 5 luglio al Colle del Lys si onorerà a partire dalle 10 la memoria dei 2024 caduti per la libertà nelle Valli di Susa, Lanzo, Sangone e Chisone.Alle celebrazioni sarà presente il gonfalone della Città Metropolitana di Torino, decorato della medaglia d'oro al valor civile, conferita nel 2005 dal Presidente della Repubblica per il contributo offerto dal territorio e dalle sue popolazioni alla guerra di Liberazione nazionale e alla Resistenza.
A causa del Covid-19, quest'anno la commemorazione si svolgerà seguendo un programma ridotto, senza il tradizionale concerto, le fiaccolate del sabato sera, le competizioni sportive e il mercato delle tipicità locali della domenica, ma con immutato impegno.
Davanti al Giardino della Resistenza e della Pace il trombettiere della banda di Mompantero intonerà "Bella ciao" alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e delle sezioni ANPI e di tutti coloro che vorranno condividere un'occasione di memoria a 75 anni dalla fine della lotta di Liberazione.
Verrà ricordata la strage del 2 luglio 1944 e saranno letti i nomi dei 32 partigiani della 17a Brigata Garibaldi "Felice Cima" uccisi dai nazifascisti. Si deporranno le corone alla base della torre monumento progettata dal comandante partigiano Franco Berlanda, eretta 65 anni fa e dedicata ai soli caduti della Brigata Garibaldi, diventata nel 1977 il monumento unitario dei 2024 caduti delle quattro valli: 718 della Val di Susa, 704 delle Valli di Lanzo, 422 della Val Sangone e 180 della Val Chisone.
Seguirà la lettura del documento d'intenti, proposto da Comitato Colle del Lys e ANPI provinciale, discusso e approvato a distanza dai rappresentanti delle istituzioni. Il documento 2020 riflette sul tema della sanità e della salute come diritto personale e al tempo stesso interesse collettivo, rappresentato dalla Costituzione repubblicana nell'articolo 32: per questo l'oratore ufficiale nella commemorazione sarà il dottor Oscar Bertetto, direttore della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta,
Il territorio del Parco del Colle del Lys (istituito nel 2004 per volontà dell'allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana) figura tra quelli coinvolti nel Piano integrato tematico PaCE-Patrimonio, Cultura, Economia, finanziato dal programma Alcotra Italia-Francia. Nell'ambito del piano, l'intervento della Città Metropolitana per coordinare la valorizzazione della memoria storica della Resistenza metterà in rete percorsi, italiani e francesi di rilevanza storica, in una prospettiva di turismo sostenibile, compresa la promozione del percorso "Sentieri Resistenti"
Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2020/25aprile/

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Massimo Linarello 44 anni è il primo comandante della polizia locale metropolitana di Torino; arriva dal comando dei vigili urbani di Borgaro Torinese e prima ancora da Ciriè.
Ha preso servizio oggi nella sede di Città metropolitana di Torino in corso Inghilterra 7, dove ha incontrato il vicesindaco metropolitano Marco Marocco e dove nei prossimi giorni vedrà anche la sindaca metropolitana Chiara Appendino.
Il regolamento che istituisce la polizia locale metropolitana era stato approvato a fine 2019 dal Consiglio metropolitano con la soddisfazione del personale di vigilanza della Città Metropolitana – una ventina di unità dipendenti e circa 250 volontari – per un atto atteso da tempo.
Il corpo di Polizia locale metropolitana, assegnato gerarchicamente alla Direzione Generale dell'Ente, svolgerà la sua attività in tre ambiti di competenza di Città metropolitana : fauna e flora, ambiente e viabilità.
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Tra le misure del Governo per rispondere alle esigenze dei territori dopo l'emergenza covid19, il Decreto Rilancio ha previsto una accelerazione del pagamento dei debiti degli Enti Locali: ne beneficeranno le imprese e gli altri creditori della PA.
La Città metropolitana di Torino in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti organizza per giovedì 2 luglio h 12 un seminario online rivolto ai Comuni del territorio per approfondire le modalità di accesso alle anticipazioni di liquidità da parte degli enti locali previste dal Decreto Rilancio, che ha previsto un forte ruolo di Cassa Depositi e Prestiti in convenzione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli Enti locali maturati alla data del 31 dicembre 2019 e relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali.
Nel webinar online del 2 luglio saranno Mauro Sambugaro e Angelo Pizzulo di CDP, Coverage Pubblica Amministrazione ad illustrare ai sindaci e ai Comuni collegati tutti i dettagli per presentare le richieste delle anticipazioni, che avranno durata fino ad un massimo di trent'anni con un tasso fisso dell'1,226% e che dovranno pervenire entro il 7 luglio 2020.
Per collegarsi come partecipanti al webinar
https://cittametropolitanatorino.webex.com/cittametropolitanatorino-it/onstage/g.php?MTID=e965c41326bb67eaf2715e532cd2d4654
PWD Torino2020
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Da lunedì 15 giugno la Città metropolitana riattiva gli sportelli al pubblico su appuntamento nella sede di corso Inghilterra: un parziale ritorno alla operatività precedente la pandemia, nel rispetto delle norme di sicurezza sia per gli operatori che per gli utenti.Benchè le attività verso l'utenza non si siano mai interrotte durante i mesi di smart working, dalla prossima settimana torneranno ad essere operative quattro postazioni in presenza, collocate al piano terra della sede centrale dell'Ente in corso Inghilterra 7 dedicate al ricevimento dell'utenza esterna esclusivamente su appuntamento per tutte le pratiche che non è possibile svolgere in modalità di lavoro agile.
Ogni giorno dal 15 giugno sarà presente in sede il personale dedicato al monitoraggio della formazione professionale , il lunedi mattina e mercoledì pomeriggio lo Sportello Ambiente, il lunedi mattina e il giovedi pomeriggio lo sportello MIP Mettersi in proprio, il martedì mattina l'Urp ufficio relazioni con il pubblico e lo sportello concessioni viabilità, il mercoledì pomeriggio e il giovedi mattina lo sportello per le tessere di libera circolazione e l'Ufficio del traffico, il martedi pomeriggio e il giovedi pomeriggio lo sportello dell'ufficio tecnico viabilità, il giovedi mattina l'ufficio pubblica tutela ed infine il venerdi mattina lo sportello concessioni turistiche.
La presenza operativa dei vari sportelli si aggiornerà di continuo, a seconda delle richieste dell'utenza e delle necessità dei cittadini di incontrare in presenza gli operatori: si tratta di un primo avvio della ripresa nei contatti con l'utenza, all'interno del percorso graduale di ritorno alla normalità operativa che tutto il personale di Città metropolitana auspica.
Dal 15 giugno torna operativa anche la Biblioteca di storia e cultura del Piemonte a Palazzo Cisterna: rinviata per il momento la riapertura della sala lettura al pubblico ma previsto l'ingresso degli utenti esterni con appuntamenti singoli da programmare. Un contributo anche come Città metropolitana di Torino verso la ripresa dell'attività culturale al pari di quanto stanno facendo tutte le altre Biblioteche, Musei, Archivi del territorio. Per contattare la Biblioteca, richiedere scansioni di materiale e programmare appuntamenti in presenza, si può inviare mail a biblioteca_storica@cittametropolitana.torino.it
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Una lettera della sindaca metropolitana Chiara Appendino alle ASL del territorio torinese affinchè si facciano carico delle esigenze dei Comuni collegati al protocollo sicurezza covid19: una presa di posizione urgente per consentire di procedere all'avvio dei centri estivi (per età compresa fra i 3 e i 17 anni) . La lettera parte oggi stesso perchè senza il supporto delle Asl di zona, i sindaci non hanno modo di ottenere garanzie che i gestori dei centri estivi siano in grado di ripartire.Il dato è emerso in tutta evidenza questa mattina durante la videoriunione che Città metropolitana di Torino ha organizzato con le zone omogenee in cui è suddiviso il nostro vasto territorio di 312 Comuni le organizzazione sindacali, l'ufficio scolastico territoriale.
"La delibera della Regione Piemonte - spiega la consigliera metropolitana Barbara Azzarà delegata all'istruzione - ha lasciato irrisolti aspetti come il protocollo sulla sicurezza che ora è in capo alle ASL, la formazione per i gestori dei centri estivi, il protocollo in caso di rilevazione di sintomi riconducibili al covid durante la giornata nel centro: Città metropolitana se ne è fatta carico, per supportare i Ciomuni e le scuole e attraverso di loro tutte le famiglie che attendono l'avvio dei centri estivi e la ripartenza delle scuole a settembre ".
Entro il 9 giugno i gestori dei centri estivi dovranno inviare una modulistica compilata alla Regione per poter accedere ai contributi stanziati dal Governo: "è urgente che le ASL diano disponibilità sul protocollo sicurezza e la lettera della sindaca Appendino vuole essere proprio una sollecitazione in tal senso" conclude Azzarà.
Sulle soluzioni per i bambini da 0 a 3 anni non sono ancora definite: "ci faremo portavoce presso il Governo - aggiunge Azzarà - per capire se nel nuovo Dpcm atteso per il 14 giugno sarà fatta chiarezza sulla riapertura dei servizi educati".
Anche il consigliere metropolitano delegato all'edilizia scolastica Fabio Bianco ha fatto il punto sulle necessità dei Comuni, ma in vista della ripresa dell'anno scolastico a settembre: "coordineremo come Città metropolitana la ricognizione urgente che ogni sindaco sta facendo sul proprio territorio per rilevare spazi culturali o associativi utili ad integrare quelli scolastici" spiega Bianco.
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