I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Istituzionale


Domenica 19 dicembre i sindaci e i consiglieri dei 312 Comuni del territorio torinese eleggeranno il nuovo Consiglio metropolitano di Torino.
Sul sito internet di Città metropolitana http://www.cittametropolitana.torino.it/istituzionale/elezioni_consiglio/liste.shtml
da oggi è online una sezione dedicata al voto, che contiene tutto il materiale e le indicazioni per sindaci e consiglieri dei 312 Comuni chiamati al voto il 19 dicembre: ci sono le istruzioni operative, i moduli da scaricare, il calendario degli adempimenti, come si vota, la normativa di riferimento e le indicazioni per la presentazione delle liste 
Le liste dei candidati si presenteranno al segretario generale della Città Metropolitana tra domenica 28 e lunedì 29 novembre.
Il nuovo consiglio sarà composto dal sindaco metropolitano - che per legge è anche il sindaco del capoluogo e da 18 consiglieri, tutti amministratori locali.  
I Comuni sono suddivisi in fasce demografiche, a seconda della loro popolazione. Il voto di ciascun sindaco o consigliere elettore è ponderato, cioèviene moltiplicato per un indice determinato in base al numero di abitanti del rispettivo Comune.
Si voterà in 11 seggi sul territorio: a Torino la sezione centrale sarà allestita nella sede di corso Inghilterra 7 mentre le sezioni distaccate saranno al Comune di Chieri, di Chivasso, di Cirié, di Collegno, di Ivrea, di Moncalieri, di Pinerolo, di Rivarolo, di Settimo Torinese e di Susa.


Istituzionale

Tredici nuovi webinar su acquisti e appalti nella Pubblica Amministrazione. E’ un’iniziativa promossa dalla Città metropolitana di Torino con il supporto del Consip, la società del Ministero dell’Ecomomia e delle Finanze che opera come centrale acquisti della PA, in collaborazione con l’ANCI, rivolta ad amministratori e dipendenti degli Enti locali piemontesi.
Al centro degli incontri le ultime novità normative e le misure introdotte dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Per poter partecipare, occorre registrarsi ai singoli appuntamenti. Dopo la registrazione, gli iscritti riceveranno via mail le coordinate per collegarsi in autonomia agli incontri.

Sono tre gli appuntamenti già calendarizzati: 18 e 23 novembre e 1° dicembre 2021.

L’incontro del 18 novembre, che si svolgerà dalle 9 alle 12,30 tratterà di “Appalti pubblici ed il PNRR: il quadro normativo”, con l’introduzione di Mario Lupo, della Direzione Sviluppo Economico RUP PINQUA CmTO, Donata Rancati, dirigente della Centrale unica appalti e contratti della Città metropolitana di Torino, sul quadro normativo, “la convenzione tipo per il supporto agli Enti locali”. Le conclusioni saranno affidate al Vice sindaco della Città metropolitana Roberto Montà.
Il 23 novembre si parlerà di “MEPA, la trattativa diretta”, con Silvia Baietto della Centrale unica appalti e contratti Città Metropolitana di Torino e Vania Rostagno, key account manager della Divisione Promozione e Gestione strumenti di acquisto di Consip.
Le stesse relatrici condurranno l’incontro del primo dicembre dedicato a “RDO al prezzo più basso.
Info e modalità di iscrizione su
https://www.anci.piemonte.it/13-nuovi-webinar-su-acquisti-e-appalti-con-il-supporto-consip-iscrizioni/

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Anche una delegazione dell'UPI Piemonte (l'Unione delle Province) ha partecipato a Parma in questi giorni ai lavori della 38^ Assemblea Nazionale di ANCI, l'Associazione dei Comuni italiani.

"Si è parlato della legge di bilancio 2022, di riforma delle Province e delle elezioni di secondo livello del prossimo dicembre - spiega il presidente dell'UPI Piemonte Paolo Lanfranco, presidente della Provincia di Asti. Per noi è stata l'occasione di confontarci anche sui progetti per le "Case dei Comuni" alla presenza del ministro per gli affari regionali Maria Stella Gelmini, del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e del sottosegretario al ministero dell'interno Ivan Scalfarotto".

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"Ho piena consapevolezza e credo moltissimo nel ruolo della Città metropolitana come ente di area vasta. Questo Ente sconta limiti istituzionali  importanti, risulta schiacciato tra Comune di Torino e Regione Piemonte ma il presidente Cirio si è già mostrato  disponibile a ragionare sul ruolo importante della Città metropolitna di Torino. Faremo sistema perchè Torino e il territorio dovranno tornare ad essere il centro del Piemonte".
Lo ha detto il sindaco metropolitano di Torino Stefano Lo Russo incontrando questa mattina i dirigenti nella sede di corso Inghilterra insieme a Roberto Montà che da qualche giorno ha designato come vicesindaco metropolitano, con tutte le deleghe, nelle more dellle elezioni di secondo livello che il prossimo 19 dicembre indicheranno il nuovo Consiglio metropolitano.
"Entro la fine dell'anno la Città metropolitana avrà una giunta ed un governo stabili, con la collaborazione ed il rispetto verso tutte le forze politiche che saranno la rappresentazione del territorio" ha assicurato il sindaco.
"Viviamo una stagione importante - ha detto tra l'altro Lo Russo -  perché il PNRR darà a Città metropolitana di Torino una dotazione finanziaria a gestione diretta molto rilevante: dovremo spendere i soldi e spenderli bene per far ripartire il territorio".Lo Russo dirigenti 08 11 2021

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Il sindaco metropolitano di Torino Stefano lo Russo ha delegato Roberto Montà come vicesindaco della Città metropolitana di Torino e lo ha nominato oggi con decreto.
Roberto Montà, primo cittadino di Grugliasco, è consigliere metropolitano in carica dall'ottobre del 2016 ed attuale capogruppo della lista Città di Città, che rappresenta in Consiglio metropolitano il centrosinistra. 
"La dimensione per lo sviluppo e il futuro di Torino deve comprendere anche l’area metropolitana - commenta il sindaco Stefano Lo Russo  - e cogliere questa potenzialità̀ sarà̀ una delle sfide più̀ importanti per il futuro della città in senso vasto. La Città Metropolitana deve essere alla base di molteplici processi di sviluppo, penso ad esempio alle trasformazioni socio economiche e culturali in corso e alle infrastrutture. È necessario rafforzare il ruolo e la capacità effettiva della Città metropolitana di essere al servizio dei Comuni  attraverso una pianificazione che sappia guardare alla varietà territoriale come a una risorsa".
Concorda con lui Roberto Montà che aggiunge "siamo impegnati a fianco di tutti i Comuni, da quelli piccoli e piccolissimi delle nostre montagne a quelli della prima cintura torinese per offrire a ciascuno le competenze e il supporto che l'Ente di area vasta può e deve garantire".  
Intanto sono previste per domenica 19 dicembre (ore 8/22) le elezioni di secondo livello nei 312 Comuni del territorio per formare il futuro Consiglio metropolitano di Torino: saranno chiamati al voto i sindaci e i consiglieri comunali con voto ponderato, come prevede la Legge Del Rio che ha istituito le Città metropolitane. 

 


 

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Stamani nella sede di corso Inghilterra sono stati ufficialmente riconosciuti i nuovi profili professionali degli appartenenti al corpo di Polizia locale della Città Metropolitana di Torino, il cui iter di costituzione era stato avviato due anni orsono con l’approvazione all’unanimità del regolamento da parte del Consiglio metropolitano.
Il provvedimento di attribuzione del nuovo profilo è stato molto atteso sin dalle prime fasi di costituzione del corpo. L'iter formale si è concluso nelle settimane scorse dopo una serie di incontri di approfondimento richiesti dalla Regione.
Da oggi, quindi, è ufficiale l’inquadramento a tutti gli effetti nei ruoli della Polizia locale per 19 dei dipendenti della Città Metropolitana di Torino in avvalimento regionale dotati della qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria e/o di agente di pubblica sicurezza che svolgevano funzioni non fondamentali di polizia amministrativa locale, con il prevalente profilo di agente faunistico-ambientale. Altri due agenti entrati a far parte della Polizia locale della Città Metropolitana erano incaricati delle funzioni di vigilanza nelle funzioni fondamentali dell’Ente.
Alla cerimonia di riconoscimento del profilo di appartenente al corpo di Polizia locale della Città Metropolitana, che si è conclusa con la consegna delle pergamene agli agenti, hanno partecipato alcuni membri del Consiglio metropolitano uscente: il Vicesindaco Marco Marocco del Movimento 5 Stelle, la Consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo della lista Città di Città e il Consigliere Antonio Castello della Lista civica per il territorio. Il complesso iter che si è concluso con il riconoscimento dei profili professionali agli agenti è stato ripercorso dai Consiglieri intervenuti, dalla senatrice Elisa Pirro, già Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora, dal Direttore generale e dal Segretario generale della Città Metropolitana, Filippo Dani e Alberto Bignone, dal rappresentante delle RSU dei sindacati CGIL-CISL-UIL Francesco Nannetti.
Come è stato sottolineato da alcuni degli intervenuti, il complesso meccanismo dell’avvalimento di personale che opera in seno alla Città Metropolitana di Torino e alle Province piemontesi, consentendo l’esercizio di funzione delegate dalla Regione agli Enti di area vasta, è tuttora oggetto di confronto, allo scopo di garantire il turnover del personale che conclude la propria carriera e viene collocato in pensione.
Tra i numerosi compiti esercitati dal corpo di Polizia locale della Città Metropolitana di Torino vi sono: le iniziative di educazione ambientale rivolte alla cittadinanza, la prevenzione, il contrasto e la repressione dei comportamenti previsti e puniti da leggi, regolamenti e disposizioni riguardanti la tutela e la valorizzazione dell'ambiente (aria, acque, rifiuti, energia, aree protette e siti Rete Natura 2000, incendi boschivi, cave e attività estrattive), la vigilanza sull’esercizio della caccia e della pesca, i controlli inerenti la fauna selvatica e gli animali da affezione, la vigilanza sulla raccolta dei funghi epigei e ipogei, sulla raccolta dei minerali, sull’assetto forestale, sul patrimonio escursionistico, sulla sicurezza degli sport montani, i controlli di polizia idraulica e quelli di polizia stradale sulla viabilità metropolitana. agenti Polizia metropolitana e comandante 1


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Lunedì 25 ottobre  nella sede di corso Inghilterra a Torino saranno ufficialmente riconosciuti i nuovi profili professionali degli appartenenti al Corpo di polizia locale della Città metropolitana, una struttura nata due anni fa con il regolamento approvato all’unanimità dal Consiglio metropolitano.

Il provvedimento di attribuzione del nuovo profilo è stato molto atteso sin dalle prime fasi di costituzione del Corpo. L'iter formale si è concluso in questi giorni dopo una serie di incontri di approfondimento richiesti dalla Regione.

Dal 25 ottobre per 19 dei dipendenti della Città metropolitana di Torino in avvalimento regionale dotati di qualifica di agente/ufficiale di polizia giudiziaria e/o di agente di pubblica sicurezza che svolgevano funzioni non fondamentali di polizia amministrativa locale con il prevalente profilo di agente faunistico ambientale, unitamente ad altri due dipendenti dell’ente incaricati delle funzioni di vigilanza nelle funzioni fondamentali - sarà definito l’inquadramento a tutti gli effetti nei ruoli della polizia locale.

Numerosi sono i compiti affidati al Corpo di polizia metropolitana: assicurare l’educazione, la prevenzione, il contrasto e la repressione dei comportamenti previsti e puniti da leggi, regolamenti e disposizioni riguardanti la tutela e la valorizzazione dell'ambiente (aria, acque, rifiuti, energia, aree protette e siti Rete Natura 2000, incendi boschivi, cave e attività estrattive), la vigilanza sull’esercizio della caccia e della pesca, i controlli inerenti la fauna selvatica e gli animali da affezione, la vigilanza sulla raccolta dei funghi epigei e ipogei, sulla raccolta dei minerali, sull’assetto forestale, sul patrimonio escursionistico, sulla sicurezza degli sport montani, i controlli di polizia idraulica oltre quelli di polizia stradale sulla viabilità metropolitana.

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Un allarme dalle Province piemontesi e Città metropolitana di Torino nei confronti di Regione Piemonte in materia di assegnazione di risorse umane e professionali per dare attuazione al PNRR.
Il direttivo dell'UPI Piemonte nel pomeriggio di lunedi 18 ottobre  durante la riunione dell'Osservatorio regionale Enti Locali ha rivendicato con forza il ruolo degli Enti di area vasta nella programmazione e gestione di fondi e risorse professionali che arriveranno dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Un ruolo a vantaggio soprattutto dei Comuni, in particolare quelli piccoli e medi (che in Piemonte sono la stragrande maggioranza) privi di personale e risorse tecniche.
Il presidente di UPI Piemonte Paolo Lanfranco, presidente della Provincia di Asti, ha ribadito come gli enti di area vasta siano pronti a mettersi in gioco sui progetti territoriali "sui quali - ha detto - mettiamo la faccia a livello locale, a condizione che Regione Piemonte ci riconosca un ruolo. Non vogliamo che da Regione Piemonte arrivino super consulenti strapagati, dei quali non sentiamo affatto la necessità: vorremo insomma poter condividere procedure e fabbisogni. Le Province piemontesi e Città metropolitana di Torino  hanno bisogno di integrare ed affiancare il proprio personale in modo stabile e continuativo. I piccoli e medi Comuni in particolare vedono negli Enti di area vasta delle realtà di riferimento e l'occasione di lavorare al PNRR è imperdibile per il nostri territori. Se le Province e Città metropolitana non saranno ritenute da Regione Piemonte il braccio operativo per vincere la sfida del PNRR, perdiamo una grande opportunità". 

 

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Un appello al ministro Brunetta per ribadire che la strutturazione ben regolamentata dello smart working è la strada giusta per aumentare la produttività della pubblica amministrazione. Questo il contenuto principale della lettera inviata oggi dal Vicesindaco della Città metropolitana di Torino al titolare del dicastero per la semplificazione e la Pubblica amministrazione per invitarlo a concentrarsi sull’incremento dell’efficienza della PA, dopo le dichiarazioni del ministro secondo cui il ritorno dei lavoratori in presenza, con i relativi effetti come l’aumento dei consumi legati alla pausa pranzo, produrrà risultati benefici per il Pil del Paese.
“È noto infatti che la strutturazione ben regolamentata del lavoro agile” scrive il Vicesindaco, “come la sperimentazione attuata nei mesi di lockdown ha ben dimostrato, rappresenta un incontestabile aumento della produttività, dato che si lavora per obiettivi e non per incombenze e compiti fini a sé stessi”.
La lettera del Vicesindaco metropolitano cita anche altri aspetti positivi del lavoro agile, come le ore di spostamenti risparmiate e la riduzione degli assembramenti sui mezzi pubblici, oltre alla contrazione del traffico sulle strade, con evidenti vantaggi per la qualità dell’aria e quindi per la salute delle persone, senza contare la diminuzione degli incidenti stradali. “Come Città metropolitana di Torino siamo disponibili a sottoporLe le nostre riflessioni e valutazioni maturate sul tema del lavoro agile” conclude il Vicesindaco, sottolineando che "l’incremento del Pil si collega più a una PA in grado di accrescere efficienza e produttività, piuttosto che ai piattini consumati dai dipendenti”.

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L’invito del Vicesindaco metropolitano in una lettera

Chiedere la proroga della concessione all’associazione San Carlo onlus coinvolgendo nel direttivo Città metropolitana di Torino e guadagnare tempo con il Demanio per immaginare una gestione partecipata ma economicamente sostenibile del Forte di Fenestrelle: è questo l’invito che il Vicesindaco della Città metropolitana di Torino ha rivolto al Comune di Fenestrelle e all’associazione San Carlo in una lettera inviata oggi.

“La Città metropolitana di Torino, consapevole del valore inestimabile del Forte di Fenestrelle che abbiamo riconfermato come monumento simbolo dell’Ente, rileva con preoccupazione la difficile situazione in corso circa le prospettive di gestione del Forte” si legge nel testo della lettera. “Ora che il Comune di Fenestrelle ha confermato con lettera al Demanio la volontà di diventare proprietaria del Forte ricorrendo al federalismo fiscale e quindi a titolo non oneroso pur di scongiurare l’emissione di un bando internazionale, non possiamo non rilevare come il Comune stesso non possa contare al momento sul supporto economico e gestionale di altre realtà istituzionali”.

“Sappiamo bene che la proroga concessa dal Demanio all’associazione San Carlo Onlus” continua la riflessione del Vicesindaco metropolitano “scadrà in dicembre: tempi strettissimi che rischiano di creare un vuoto nella gestione del Forte, nella programmazione delle attività per il 2022 e soprattutto nella indispensabile manutenzione generale”.

La lettera continua spiegando che con l’obiettivo di individuare una strategia che consenta sia una piena ripresa delle attività del Forte di Fenestrelle in vista della stagione turistica nel 2022 a beneficio di tutto il territorio, sia di consolidare il necessario confronto fra tutti gli enti territoriali per arrivare a una gestione condivisa, la Città metropolitana di Torino ritiene auspicabile l’ingresso nel direttivo dell’associazione San Carlo onlus di rappresentanti del Comune di Fenestrelle e della stessa Città metropolitana di Torino. L’ingresso di rappresentanti delle istituzioni nel direttivo infatti consentirebbe una proroga nella concessione al Progetto San Carlo onlus con il diretto coinvolgimento del territorio locale e delle istituzioni, in vista di un assetto futuro.

“Confidiamo che questo possa essere lo spunto su cui riflettere in un prossimo confronto durante una seduta della cabina di regia da convocare al più presto” conclude il Vicesindaco nella missiva.