I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Agricoltura

Al Circolo Sociale di Pinerolosi sono svolte stamani la presentazione del Piano e la firma dell'accordo per la costituzione di "Terre da tastè - Distretto del Cibo Pinerolese", che sta prendendo forma, con il Comune di Pinerolocome capofila e quello di Cavour tra i promotori, insieme alla Città metropolitana di Torino, ad altri13 Comuni, alla Diocesi di Pinerolo e alla Diaconia Valdese. Il prossimo passo sarà il deposito della richiesta di riconoscimento del Distretto alla Regione Piemonte.
Per la Città metropolitana di Torino ha siglato l'accordo costitutivo del Distretto la Consigliera delegata alle attività produttive, allo sviluppo economico e al turismoSonia Cambursano. “Abbiamo voluto accompagnare un progetto nato dalla volontà dei Comuni e del territorio. - ha sottolineato la Consigliera Cambursano - Promuoviamo questo Distretto perché vorremmo che svolgesse un ruolo pilota nell’intero territorio metropolitano, per la creazione di realtà analoghe. Visto che la transizione ecologica non è un’opzione ma una necessità, su temi come il cambiamento climatico occorre che le aziende agricole non siano lasciate sole ad affrontare sfide inedite e la Città metropolitana vuole supportarle”.

RUOLO E PROGETTI DEL DISTRETTO DEL CIBO

Terre da tasté – Distretto del Cibo Pinerolese include oltre a Pinerolo, i Comuni di Buriasco, Campiglione Fenile, Cantalupa, Cavour, Cercenasco, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Macello, Osasco, Piscina, Scalenghe, Vigone, Villafranca Piemonte.  Il territorio interessato è pari a circa 400 km quadrati e si caratterizza per la presenza di un buon numero di prodotti riconosciuti con i marchi di qualità DOC, IGP e PAT-Prodotti Agroalimentari Tradizionali. A questi si affianca un numero di produzioni di rilevanza locale: Pinerolese DOC (vino), Mela rossa Cuneo (IGP), Tomino del Talucco,  Seirass di latte o Ricotta piemontese, Pasta di meliga, Mele del Piemonte, Mustardela, Genepy.
I Distretti del Cibo promuovono l’organizzazione del settore agricolo e delle sue aziende, in collaborazione con gli enti locali e con tutti gli operatori legati al tema dell’alimentazione e del territorio. Lavorano inoltre per reperire risorse economiche a sostegno dei rispettivi Piani di Distretto a favore del settore agricolo e dei settori che, come il turismo, il commercio, l’industria e l’artigianato agroalimentare, concorrono a valorizzare le produzioni locali. I Distretti tutelano le produzioni e promuovono la nascita di filiere corte, nelle quali il giusto valore dei prodotti deve essere riconosciuto a tutti gli attori coinvolti, in primis alle aziende agricole. I Distretti promuovonoinoltre l’innovazione, l’adattamento ai cambiamenti climaticie l’occupazione, anche attraverso progetti di ricerca, per garantire la competitività delle aziende e per individuare forme innovative di cooperazione tra agricoltori e operatori. La progettazione partecipata prevede il perseguimento di obiettivi relativi alla tutela dell’ambiente, del capitale produttivo, del capitale socialee di quello umano consistente inconoscenze e professionalità. I temi in gioco sono fondamentali: sostenibilità e circolarità delle colture e delle filiere produttive e commerciali, resilienza e adattamento al cambiamento climatico, ricambio generazionale, formazione.
Il Piano del Distretto del Cibo Pinerolese ha una durata triennale e mette a sistema il capitale naturale, inteso come qualcosa di funzionale e sinergico al territorio e alle produzioni agricole; il capitale produttivo cioè tutte le aziende; il capitale umano con le persone che lavorano nelle aziende; il capitale sociale cioè il tessuto socio economico in cui operano le aziende e si sviluppano le filiere agroalimentari. Particolare attenzione è stata data allatransizione ecologica, vista come un’opportunità da cogliere per l’innovazione e l’attivazione di nuove filiere. Il cambiamento climatico richiede capacità di adattarsi alle nuove condizioni per garantire la redditività dell’azienda e la vivibilità dei territori e questo può essere fatto attraverso la formazione, l’innovazione, favorendo il ricambio generazionale e attivando reti e percorsi di collaborazione per massimizzare la resa degli investimenti e ridurre l’impatto sui bilanci aziendali.firma accordo Distretto Cibo Pinerolese 28 07 2023 2

Agricoltura

Un fine settimana per festeggiare un vitigno e un vino che hanno rischiato ingiustamente l’oblìo e che invece sono diventati una delle attrattive della Bassa Valle di Susa: tutto questo ad Almese da venerdì 16 a domenica 18 giugno, in occasione della manifestazione Baratuciat Vitigno DiVino, che èorganizzata dal Comune in collaborazione con l’Unione Montana Valle Susa, l’Associazione Tutela del Baratuciat e vitigni storici e il Comitato Fiera Agricola Zootecnica di Milanere. Nata lo scorso anno per mettere sotto i riflettori il vitigno valsusino Baratuciat, da cui ha origine un vino straordinario, la manifestazione è patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e prenderà il via venerdì 16 giugno alle 20,30 alla tenuta Gran Vigna di Rivera con una degustazione di vini e formaggi su invito. Sabato 17 in piazza Martiri della Libertà il mercatino dei produttori locali aprirà i battenti alle 8,30, mentre i banchi dei produttori del Baratuciat saranno allestiti dalle 15,30 alle 22,30. La piazza sarà pedonalizzata a partire dalle 16. Grazie all’iniziativa Menù Baratuciat, sabato 17 e domenica 18 giugno sarà possibile acquistare o consumare cibi, vini e dolci in tema con la manifestazione negli esercizi commerciali del paese. La premiazione dell’etichetta celebrativa per il 2023, realizzata dagli allievi dell’Istituto comprensivo di Almese, è in programma alle 16. Un’esibizione di tango e il concerto della Filarmonica Almesina allieteranno il pomeriggio, mentre la sera alle 21 la musica dal vivo sarà suonata dal gruppo “Pari e dispari”. Domenica 18 giugno piazza Martiri della Libertà sarà pedonalizzata dalle 10 alle 20,30, per consentire l’esposizione dei viticoltori del Baratuciat, dei produttori locali e di quelli che si fregiano del marchio “Gusto Valsusa”. “Come il fiume che scorre” è il titolo dei laboratori naturalistici che saranno proposti in piazza Martiri nell’ambito di un progetto di divulgazione e promozione della Zona Naturale di Salvaguardia delle Dora Riparia, che comprende i Comuni di Almese, Alpignano, Avigliana, Buttigliera Alta, Caselette, Collegno, Pianezza, Rivoli e Rosta. Per maggiori dettagli si può visitare il sito Internet www.parcodelladora.it. A chiudere la manifestazione il momento istituzionale in programma alle 17, l’aperitivo in piazza alle 18 e la musica dal vivo del gruppo Valkanorr dalle 18,30 alle 20,30.

BARATUCIAT, IL BIANCO CHE NON TI ASPETTI IN VALSUSA

Il Baratuciat è un vitigno che produce uva a bacca bianca. È autoctono della Valle di Susa e non ha parentele con i vitigni conosciuti. Era ad un passo dall'estinzione, ma è stato riscoperto e valorizzato a cavallo tra il XX e il XXI secolo. È presente nella bassa valle da almeno 150 anni, dove era diffusamente coltivato fino ai primi del '900. La sua presenza è attestata da un documento inserito nel Bollettino Ampelografico del 1877. Il flagello della fillossera limitò progressivamente l'estensione dei vigneti e l’industrializzazione allontanò dalla campagna la forza lavoro; così i terrazzamenti vitati furono poco alla volta abbandonati. Il suo recupero si deve all'iniziativa di un cittadino di Almese, Giorgio Falca. Lo staff scientifico del CNR e quello del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino hanno intuito le potenzialità enologiche dell'uva e, grazie ad un lavoro di ricerca e sperimentazione, hanno definito con precisione le caratteristiche e le attitudini del vitigno. L'uva ha un acino ellittico, con la buccia molto pruinosa, di colore giallo-verde e dorato in fase di maturazione. La polpa è poco consistente, succosa e non colorata. ll grappolo maturo è di dimensione media. È un vitigno vigoroso, piuttosto precoce e resistente alle principali patologie fungine.

I viticoltori locali, nelle zone ove era tradizionalmente presente, ricordano varianti del nome anche piuttosto distanti dall'attuale, come "Bertacuciàt", o "Berlu 'd ciàt". Riferimenti storici locali risalenti a fine '800 lo citano come "Berlon 'd ciat bianco". Il vitigno è iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite come idoneo alla coltura nella Regione Piemonte. Viene vinificato per ottenere il vino DOC Valsusa Baratuciat. È sempre più diffusamente coltivato nella valle: ad Almese, nella zona di Chiomonte e sulla collina morenica di Rivoli, ma anche nel sud Piemonte. Generalmente vinificato in purezza, il Baratuciat è caratterizzato da un contenuto in estratto secco netto elevato per un vino bianco. Come si riscontra tipicamente negli ambienti montani, l'acidità totale risulta generalmente elevata. Presenta un colore giallo paglierino scarico, con gradevoli tonalità verdi e sentori aromatici: è caratterizzato inizialmente da profumi di frutti bianchi e di miele di acacia, poi sviluppa note di mela verde e ananas e peculiari sentori di eucalipto e fieno. Il Baratuciat è un vino di struttura importante e molto equilibrato, atto ad accompagnare antipasti, pesci di lago o di mare, carni bianche e insalate estive. Sulla collina di Almese, abbandonata negli anni sessanta, erano rimaste piccole produzioni di vino, per lo più destinate al consumo familiare. Grazie al recupero del Baratuciat, la vitivinicoltura ha conosciuto negli ultimi venticinque anni una riscoperta che è innanzitutto culturale, nel senso del recupero delle tradizioni e della cultura materiale locale. Per saperne di più si può visitare il sito Internet www.vinistoricisacra.comlocandina Baratuciat Vitgno DiVino 2023

Agricoltura

Domenica 4 giugno a Pecetto Torinese si celebra la 108ªedizione della Festa delle Ciliegie, con la mostra mercato dei prelibati frutti e di altri prodotti agricoli del territorio. All’esposizione dei cestelli artistici di ciliegie seguirà la premiazione della migliore produzione. Sono anche in programma una mostra pomologica delle migliori varietà di ciliegie e una dedicata ai 40 anni dell’associazione FACOLT-Frutticoltori Associati Collina Torinese. In mostra anche idisegni degli allievi delle scuole di Pecetto, le “Pennellate tra i ciliegi” del Circolo degli Artisti di Torino e i lavori dei soci dell’Unitre. Tra i laboratori in programma “Il gusto delle Ciliegie di Pecetto” a cura della FACOLT e “Della ciliegia non si spreca niente!” nell’ambito del progetto circOlare!
La passeggiata tra le ciliegie con FACOLT è in programma sabato 3 giugno alle 16,30 e alle 18,30 e domenica 4 alle 10,30. Venerdì 2 giugno è in programma la serata organizzata dalla locale sezione dell’Avis con street food e beat party, mentre sabato 3 la proposta enogastronomica è la Cena in Rosso e quella musicale del Pecetto Music Festival è il concerto degli Standing Ovation con tributo a Vasco Rossi.
Venerdì 9 giugno in chiusura della Festa delle Ciliegie è un programma unconcerto bandistico di due complessi musicali nell’ambito della rassegna itinerante Festival Bande giunta alla sesta edizione. La banda musicale La Ceresera di Pecetto Torinese, tra i fondatori del Festival, suonerà insieme alla Banda Montanarese. Festival Bande coinvolge sei formazioni musicali di tutto il Piemonte con sei appuntamenti musicali tra maggio e novembre, in sei località differenti, creando un interscambio musicale e culturale.
Tutti i dettagli sul programma della Festa delle Ciliegie sono reperibili nel file pubblicato sul sito Internet del Comune di Pecetto all’indirizzo https://urly.it/3vmb3ciliegie Pecetto 4

Agricoltura

Domenica 4 giugno per chi ama e ricerca i prodotti agroalimentari tipici e genuini l’appuntamento è alle porte di Torino, a Fiano, laddove la pianura si “incastona” tra i primi rilievi delle Valli di Lanzo e il parco della Mandria racchiude un vero e proprio tesoro naturalistico. La fiera “Fiano ci cova” è patrocinata dalla Città metropolitana di Torino ed è organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Coldiretti, l’azienda agricola Fantolino (che ha i suoi allevamenti nel territorio di Fiano) e la Pro Loco, per valorizzare l’uovo di gallina, uno dei prodotti più tipici della zootecnia piemontese. E, infatti, in quale cascina, che sia dei secoli andati o del terzo millennio, mancano le galline?
Dal 2017 “Fiano ci cova” ha sostituito la vecchia Fèra d’j caplìn, valorizzando gli usi alimentari e non dell’uovo di gallina. Ovviamente nella fiera agro-artigianale in piazza Borla e nelle vie del paese saranno presenti anche i produttori di altre specialità agroalimentari locali e ci saranno alcune aziende artigiane e dell’indotto. Tra gli eventi collaterali ci sono la manifestazione “I borghi in gioco” che ricorda lo storico Palio di Fiano, la “Giornata del Vespista” con giro turistico in sella, il Ludobus con i giochi in legno, attività e laboratori, le esibizioni degli sbandieratori di Fiano, la musica della Filarmonica Fianese e il saggio di fine corso degli allievi dei corsi di MusicLand-Sporkids. L’associazione Amici della Biblioteca di Venaria Reale propone “Una covata di libri”, con la distribuzione gratuita di volumi, mentre nella biblioteca di Fiano è allestita la mostra “Bizzarre visioni”, con opere provenienti dal Centro di Documentazione sulla Psichiatria dell’Asl TO3. “Strass & Barat” è invece il mercatino del riuso, organizzato all’insegna dello slogan “Non si compra e non si vende, ma si scambia oppur si prende”. Da non dimenticare il Food and Drink proposto dalla Pro Loco nel cortile della cappella di Sant’Anna.
Per saperne di più si può visitare il sito Internet del Comune www.comune.fiano.to.it o la pagina Facebook Fiano ci cova, chiamare i numeri telefonici 011-9254302 e 347-1990543 o scrivere a fianocicova@comune.fiano.to.itmanifesto Fiano ci cova 2023 1

Agricoltura

Coltivare l’ulivo e produrre olio in Valle di Susa? A prima vista sembra una stranezza e invece da alcuni anni è una realtà. Del resto i toponimi come “Olivero”, “Oliva” e “Olivetta” presenti in molte vallate delle Alpi Occidentali testimoniano come l’olivicoltura sia stata praticata con successo nei secolo passati, soprattutto in quello che i climatologi chiamano Optimum climatico medioevale tra il IX e il XIV secolo, un periodo in cui il clima era caldo tanto quanto quello attuale. Le temperature medie decisamente più basse della Piccola Era Glaciale, che iniziò alla meta del XIV secolo e si prolungò sino al XIX, resero l’olivicoltura alpina un lontano ricordo, ma da qualche anno a Borgone Susa, come in molte altre vallate del Piemonte e del Ticino e nella Collina Torinese, alcuni appassionati hanno ripreso a piantare ulivi e a produrre olio. A Borgone Susa la Pro Loco e il Comune da qualche anno organizzano la Sagra dell’Olio Valsusa, che, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, prende il via giovedì 1° giugno alle 14,30 con il più tradizionale degli eventi sportivi, una gara a bocce a baraonda aperta a tutti alla Bocciofila Borgonese. Alle 20 nella tensostruttura allestita nel piazzale della scuola primaria in via Guido Bobba 33 c’è la serata dedicata alla pizza e alla musica con il Fly Duo. Alle 23 la spaghettata con aglio e olio Evo ad offerta libera. Venerdì 2 giugno ancora gare alla Bocciofila Borgonese, già dalle 9, mentre gli appassionati dei giochi di carte si sfidano alla pinnacola nella tensostruttura, che la sera ospita la cena a base di porchetta e l’intrattenimento musicale con Melo. Sabato 3 la serata gastronomica è dedicata alla grigliata mista. Domenica 4 la Sagra propone gli stand con l’olio e i prodotti locali a partire dalle 9 nel piazzale della scuola primaria. Dalle 9,15 è possibile iscriversi all’escursione sui sentieri della Roceja organizzata dal Gruppo di Cammino, mentre alle 10 in piazza Montabone inizia il raduno di auto storiche “Motor Vej ‘dla Valsusa”, che prevede dalle 11 in poi un giro turistico con le “veterane” nei paesi vicini. Alle 13 il momento clou della Sagra, il pranzo nella tensostruttura, per il quale occorre prenotare ai numeri telefonici 347-2434571 o 351-8339278. Nel pomeriggio alle 15 è in programma la tavola rotonda sul tema “Conoscere l’olio Evo”, a cura dell’Associazione Piemontese Olivicoltori e degli olivicoltori valsusini.manfesto Sagra Olio Borgone 2023

Agricoltura

Rinviata nel terzo fine settimana di maggio a causa delle situazione meteorologica critica, da venerdì 26 a domenica 28 a Chieri torna la manifestazione “Di Freisa in Freisa”, per celebrare uno dei vini simbolo del Piemonte. La XIII edizione dell’evento rende omaggio al vino di Torino e della sua Collina e promuove le eccellenze gastronomiche e culturali di un territorio ricco di tesori attraverso degustazioni, abbinamenti enogastronomici, spettacoli e iniziative per un pubblico di ogni età. Una vetrina importante per il Freisa di Chieri, che nel 2023 festeggia 50 anni della DOC.
Tema principale dell’edizione 2023 è la sostenibilità in tutte le sue forme, vero e proprio fil rouge che lega le numerose iniziative in programma. Da venerdì 26 a domenica 28 maggio la festa ha come teatro le strade e le piazze di Chieri, vestite con i colori e i profumi della natura grazie alla mostra florovivaistica curata da Sartorelli Vivai Valpasano, che porta la bellezza della primavera in città creando un vero e proprio giardino urbano. Fulcro di “Di Freisa in Freisa” è come sempre l'area dedicata ai produttori, che propongono in degustazione le loro migliori etichette in un contesto elegante e completamente rinnovato. La Freisa Lounge in piazza Cavour ospita masterclass, degustazioni, showcooking, incontri e approfondimenti dedicati al mondo del Freisa e più in generale del vino, con un occhio attento alla sostenibilità: dal bere consapevole attraverso la mixology di qualità in un aperitivo musicale, agli abbinamenti gastronomici in collaborazione con i Maestri del Gusto di Torino; dalla degustazione di diverse produzioni di Freisa con caratteristiche di sostenibilità insieme a Vincenzo Gerbi, alla verticale per conoscere l'associazione Albugnano 549 e i suoi vini fino a un approfondimento sui volti inediti del Freisa; dalla scoperta delle Sbarbatelle, giovani produttrici di vino italiane che si sono unite in un’associazione per proporre il vino al femminile, a un incontro per celebrare i 50 anni della Doc Freisa di Chieri insieme a Gianpiero Gerbi. L’appuntamento conclusivo di domenica 28 a partire dalle 18 è invece con le atlete della squadra di volley Reale Mutua Fenera Chieri 76, in un aperitivo all’insegna dello sport e delle bollicine.
Il programma completo della manifestazione e degli innumerevoli eventi collaterali è consultabile sul sito Internet www.comune.chieri.to.itDi Freisa in Freisa nuove date 2023

Agricoltura

Da venerdì 19 a domenica 21 maggio sarà fortemente legata alla natura e ai suoi tesori la tredicesima edizione della manifestazione “Di Freisa in Freisa”, organizzata dal Comune di Chieri e dal Consorzio di tutela del Freisa di Chieri e Collina Torinese, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino. Si tratta di una vetrina molto importante per il Freisa di Chieri, che nel 2023 festeggia i 50 anni del riconoscimento della DOC.
Il programma prevede per venerdì 19 maggio la Piazza del Gusto in piazza Cavour dalle 17 alle 24, con prodotti d’eccellenza e piatti tipici regionali da tutta Italia. Dalle 18 alle 24 sarà aperta l’Enoteca del Freisa, con la selezione delle migliori etichette, a cura del Consorzio di tutela. Alle 20,45 nel Chiostro di Sant’Antonio in via Vittorio Emanuele 33 andrà in scena lo spettacolo reading di Giorgio Lupano tratto da L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono, in collaborazione con l'associazione Mulino Ad Arte. Grazie al Teatro a Pedali si realizzerà lo spettacolo dal vivo ad impatto zero, alimentando la scena con un sistema di co-generazione elettrica azionata da biciclette.
Sabato 20 e domenica 21 maggio dalle 10 alle 20 in via Palazzo di Città si terrà la mostra mercato delle eccellenze piemontesi e italianea cura di Emerald, mentre in via Vittorio Emanuele II ci saranno la mostra di piante e fiori “Chieri, un giardino urbano. Passeggiando nel verde in città” e un’esposizione fotografica, pittorica e di arti varie, a cura dell’Unione Artisti del Chierese. Nei giardini Cardinal Martini ci sarà “Freisa Bimbi”, con animazioni e ludicità in campagna dalle 10,30 alle 12 e dalle 16 alle 17,30. Durante l’evento “Ritmicando” i bimbi costruiranno invece uno strumento musicale, utilizzando gli elementi naturali e imparando ad utilizzarlo associandolo al ritmo e alla musica. Bimbi in pasta” sarà invece in piazza Cavour a cura di Pro Chieri e CIOFS alle 16, per imparare a preparare la focaccia dolce chierese.

DEGUSTAZIONI E SHOW COOKING PER SCOPRIRE LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO

La Freisa Lounge aprirà i banchi di degustazione in piazza Cavour alle 11 di sabato 20 maggio, mentre lo show cooking a cura di Fabrizio Martella, titolare della pasticceria Dolci & Dolci, abbinerà le stuzzicherie ai vini dell’azienda del Maestro del Gusto Matteo Rossotto. La cerimonia ufficiale di inaugurazione è in programma alle 15,30. Alle 17 inizierà il convegno sul tema “Freisa di Chieri Doc: un successo lungo 50 anni”, con il racconto e la degustazione guidate dall’enologoGianpiero Gerbi. Alle 18,30 è invece la degustazione guidata “Verticale Albugnano 549. L’Alto Nebbiolo del Monferrato si racconta”. Alle 20 ci sarà l’aperitivo musicale “Freisa Fun”, animato dal DJ The Taste e dedicato all’arte della mixology, a cura di Francesca Tigano, bartender del ristorante Ex Mattatoio.
Domenica 21 maggio dalle 9 alle 13 in piazza Europa angolo via Vittorio Emanuele II è in programma l’evento “Avignazapp: riscoprire l'antica cultura del vino e della vigna chierese”. La Piazza del Gusto sarà allestita dalle 11 alle 23, mentre l’Enoteca del Freisa aprirà i battenti dalle 11 alle 22. Per i più piccoli dalle 10 alle 19 da non mancare l’appuntamento con il CiclOtto”, una ciclo-giostra a pedali adattata a bambini dai 3 ai 10 anni in piazza Umberto. Il laboratorio di “Bimbi in Pasta” sarà dedicato alla pizza alle 11 e ai grissini Rubatà alle 15,30. Nell’evento “Pittori in natura” i bambini si cimenteranno con elementi naturali come rametti, fiori e foglie. Alle 14 si terrà invece un laboratorio di botanica, in cui i piccoli avranno a disposizione un vasetto e alcuni semini di pomodoro da piantare e portarsi a casa, con il compito di prendersene cura per far crescere la piantina. Alle 16 ci sarà un laboratorio di lettura in collaborazione con la libreria Mondadori di Chieri, a cura di Luciana Ciliento e Carola Benedetto, autrici del libro "Storie per ragazze e ragazzi che vogliono salvare il mondo".
Nella Freisa Lounge di piazza Cavour alle 11 di domenica 21 maggio è in programma il workshop sul tema La Sostenibile purezza del Freisa. Percorsi virtuosi per risultati virtuosi”, con degustazione guidata dal professorVincenzo Gerbi con i produttori Emanuele Miglioretti e Matteo Rossotto. Alle 12,30 ci sarà lo show cooking tra Piemonte e Argentina a cura di Davide Di Bilio, chef di Fuoritempo-Il bistrot dei Lievitati e Luca Balbiano, produttore e Maestro del Gusto. La degustazione sarà guidata da Fabrizio Gallino. Alle 15,30 si parlerà de I volti inediti del Freisa. Progettualità, passione e territori dal vigneto al calice”, con una degustazione guidata da Fabrizio Gallino con i produttori Gaetano Liscio enologo della Cantina Sperimentale Bonafous, Gabriele Mattalia de “La Vigna della Rocchetta” e Alex Dellerba della Cantina Dellerba.Alle 17 sarà la volta della presentazione del progetto “Le Sbarbatelle. Il vino fatto dalle donne”, con Michela Adriano, Elisa Carossa e Beatrice Gaudio e la degustazione guidata da Fabrizio Gallino. Alle 18,30 la conclusione del programma di eventi sarà affidata a In alto le coppe”, tra musica e bollicine di Freisa, con la partecipazione speciale delle atlete della squadra di volley Reale Mutua Fenera Chieri 76.

CANTINE APERTE, EVENTI CULTURALI E PASSEGGIATE

Le Cantine Aperte che accoglieranno i visitatori per le visite e le degustazioni sono l’azienda agricola Stefano Rossotto di Cinzano, la Balbiano Melchiorre di Andezeno, la Guido Rubatto di Chieri, la cooperativa agricola Terre Dei Santi e la Cascina Gilli di Castelnuovo Don Bosco. Sarà anche possibile visitare il vignetoe la cantina dell’Università di Torino al centro Bonafous di strada Pecetto 34 a Chieri.
Per saperne di più sulle mostre e i monumenti aperti, gli eventi collaterali e le proposte di camminate alla scoperta del territorio si possono consultare i siti Internet www.comune.chieri.to.it e www.freisadichieri.comlocandina Di Freisa in Freisa 2023

Agricoltura

La Sagra dell'Asparago di Santena torna da venerdì 12 a domenica 21 maggio nella centralissima piazza Martiri della Libertà. Quest'anno si celebra un'edizione importante per il paese, che da molti decenni dedica questa manifestazione al proprio prodotto gastronomico di eccellenza. La sagra, giunta alla novantesima edizione, rappresenta un momento di grande valore culturale ed economico per il territorio, in cui il prodotto viene valorizzato attraverso un fitto programma di eventi culturali, musicali e gastronomici. La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco Santena e patrocinata dal Comune, dalla Città metropolitana di Torino e dalla Regione Piemonte, prevede per 10 giorni l'apertura degli stand gastronomici in cui sarà possibile gustare i piatti a base di asparagi. Sin dal 2001 l’allora Provincia di Torino inserì nel proprio Paniere dei prodotti tipici l’Asparago di Santena, uno degli ortaggi più prelibati del territorio, la cui coltivazione venne sperimentata e promossa nel XIX secolo dal conte Camillo Benso di Cavour e Isolabella. La famiglia del primo Presidente del Consiglio dell’Italia unita è stata per secoli proprietari del castello di Santena e proprio alle porte di Torino il conte Camillo portò avanti una delle sue innovative sperimentazioni agronomiche.
La serata d’apertura della Sagra dell’Asparago proporrà un show cooking a cura dell'Associazione Cuochi di Torino e provincia e l'inaugurazione ufficiale, con il taglio del nastro da parte della madrina Sonia De Castelli al PalAsparago. A seguire, in piazza Martiri della Libertà, l’investitura della “Bela Sparsera e 'l so Ciatarin”, i personaggi che sintetizzano la storia e le tradizioni santenesi. Il programma degli eventi e delle proposte spazia dalle lezioni di yoga e fitness alle sfilate di moda, dalle danze popolari e di sala alle esibizioni musicali. Venerdì 19 maggio è in programma la semifinale del Festival Arte & Bellezza, la cui finale è invece in programma sabato 10 giugno, sempre a Santena. Tra le iniziative culturali da segnalare la presentazione del libro “Purgatorio dei vinti” dello storico Gianni Oliva e il convegno su “Cibo, Acqua e Paesaggio del Pianalto sul Distretto del Cibo” a cura dell'Associazione Produttori Asparago di Santena e del Pianalto, nel Salone diplomatico del Castello Cavour di Santena. Interessanti anche la partenza e l’arrivo in piazza Martiri del Tour ciclistico Gravel dell'Asparago e il Raduno di Vespe ed auto d’epoca in piazza Forchino. Dopo tre anni di sospensione dovuti alla pandemia, domenica 21 maggio dalle 15 alle 18 tornerà a disputarsi il Palio dei Borghi, a cui parteciperanno le squadre di Carolina, Case Nuove, Centro, Taggia, Tetti Giro e Trinità. Nelle vie cittadine si terranno il mercatino e la sfilata storica con le bande musicali La Santenese e Rivese, i Pifferi di Santhià, gli sbandieratori di San Damiano e di Villastellone e il gruppo folcloristico Voce di Calabria. Non mancheranno le animazioni in piazza e gli spettacoli per i bambini, come quello dei Liocorni Kids intitolato “Zuppa di Sasso”, organizzato dalla Biblioteca di Santena. Le serate musicali proporrano alcune tribute band, esibizioni di DJ e serate danzanti in piazza Martiri. Nella Notte Tricolore si esibiranno Sonia De Castelli, Enzo e Piero.
Tutti i dettagli sulla manifestazione e sul programma sono reperibili nel sito Internet www.asparisagra.it

ASPARAGO E TINCA DI SCENA A POIRINO

La Tinca Gobba dorata del Pianalto di Poirino si fregia, unica in Italia, del marchio Dop e, come l’Asparago di Santena, venne inserita nel 2001 nel Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Sin dai primi anni del dopoguerra a Poirino la Tinca e l’Asparago sono, insieme e indissolubilmente, i protagonisti di una fiera che è giunta alla sessantaseiesima edizione e che quest’anno è in calendario da venerdì 12 a lunedì 15 maggio. Poirino è a metà strada tra la collina torinese, l’Albese e l’Astigiano, nel punto in cui si incontrano e confinano la Città metropolitana di Torino, la Provincia di Cuneo e quella di Asti. La Fiera dell’Asparago e della Tinca, patrocinata dalla Città metropolitana, è una piccola ma significativa rassegna campionaria di tutte le prelibatezze del gusto e dei prodotti artigianali del territorio. L’Asparago da oltre un secolo segna il paesaggio delle “Terre rosse” argillose dell’altopiano su cui si trova Poirino, mentre la Tinca Gobba Dorata del Pianalto ha trovato il suo habitat ideale in quelle che in piemontese si chiamano le “peschére”, i laghetti che costellano il paesaggio e che sono gestiti con antica sapienza dagli allevatori ittici, che in molti casi sono gli stessi coltivatori di asparagi. Oltre ad acquistarli a Km zero sulle bancarelle e nello stand gastronomico allestito per l’occasione, nei giorni della Fiera si possono gustare l’Asparago e la Tinca nelle trattorie e nei ristoranti poirinesi, scoprendo l’abbinamento più classico, la Tinca fritta con gli asparagi in pastella, o il saporito carpione che nobilita le morbide carni del pesce. Alla Fiera dell’Asparago e della Tinca gli addetti ai lavori si contendono anche i premi per i migliori esemplari, i più grandi e i più appariscenti. Concerti, mercatini e un concorso di pittura en plein air fanno da contorno alla manifestazione, che quest’anno si aprirà venerdì 12 maggio con la musica del gruppo Divina alle 21 in piazza Italia, con ingresso libero. Sabato 13 lo stand gastronomico in piazza Italia aprirà i battenti alle 19 e la serata sarà animata dal concerto ad ingresso libero di Sonia De Castelli e Piero Montanaro. Domenica 13 l’inaugurazione della Fiera è in programma alle 10. Tra gli elementi di richiamo della giornata ci saranno anche la Vetrina del bovino di Razza Piemontese, un raduno di trattori d’epoca nelle vie XX Settembre e Indipendenza, un altro raduno in via Risorgimento, intitolato “Cuntadìn a Puirìn”, un concorso di pittura e il concerto serale della band “The Tripals” in piazza Italia alle 21. Il pranzo di beneficienza di lunedì 15 maggio alle 12 in piazza Italia è organizzato per raccogliere fondi da devolvere alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, con prenotazione al numero telefonico 011-94550114 interno 1. Il concerto di Edoardo Vianello alle 21 in piazza Italia chiuderà in bellezza la manifestazione.Asparago Santena 1

Agricoltura

Domenica 7 maggio torna a Coazze la fiera agricolo-forestale “Lu Bo e la Fejri”, organizzata, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, dal Comune in collaborazione con la Pro loco, l'associazione commercianti Giütumse, i volontari del gruppo Aib, della Croce Rossa, del gruppo della Protezione Civile, del Cai e del Soccorso Alpino Val Sangone. Il programma prevede per sabato 6 maggio alle 16 a Forno di Coazzela passeggiata intitolata “Cercatori d'erbe-Aspettando la Giornata mondiale delle api", alla scoperta delle erbe, dei fiori e degli alberi da cui provengono i mieli di montagna, seguita da una degustazione di mieli locali e dall’apericena alla Casa Alpina Ostorero di borgata Ferria 12. La quota di partecipazione è di 15 euro ed occorreprenotarsi obbligatoria entro il 5 maggio all'Ufficio Turistico di Coazze, chiamando il numero telefonico 011-9349681 o scrivendo a turismo@comune. coazze.to.it

Domenica 7 maggio dalle 10 alle 19 lungo viale Italia 61saranno allestiti i banchi della fiera, che proporràprodotti artigianali ed enogastronomici, stand di ristorazione e street food con i prodotti tipici, stand vivaistici con piante e fiori, dimostrazioni di filatura e tessitura a cura del gruppo “I Nostri Antichi Mestieri”, dimostrazioni di scultura in legno con la motosega, dimostrazioni delle scuole d'intaglio della val Sangone e val Susa con esposizione delle opere, l’esposizione di mezzi e la dimostrazione di utilizzo delle attrezzature forestali a cura di cooperativa Silva. Dalle 10 in piazza Gramsci si terranno gli eventi "La primavera nel piatto", con l’esposizione dierbe spontanee e officinali, e "Aspettando la Giornata mondiale delle api", un viaggio tra i mieli della val Sangone e d'Italia. A partire dalle 10 avanti all'Ecomuseo dell'Alta val Sangonedi viale Italia 61 sarà possibile visitare la mostra fotografica "Natura in val Sangone" di Liliana Goncean e l’esposizione di bonsai a cura dell'Associazione Bonsai Valsangone. Sarà anche visitabile l’Ecomuseo della Resistenza di viale Italia ‘61 3, aperto al pubblico al primo piano con ingresso libero. Dalle 14 in avanti in piazza Cordero di Pamparato i volontari del Soccorso Alpino Speleologicoassisteranno coloro che vorranno provare a salire sulla parete di arrampicata esterna. Alle 15 in viale Italia 61 e in piazza I Maggio si terrà il laboratorio "Il buon pane di Coazze", a cura dei panettieri Deco. Alle 15,30 in viale Italia 61 si terrà la dimostrazione "Colori naturali", dedicata alla tintura con cipolla e prezzemolo, a cura dell'associazione DonneDiValle, che presenterà anche le sue attività, che spaziano dai laboratori alle decorazioni, dagli incontri alle letture e attività per bambini e famiglie. Da non perdere poi la domenica dalle 9,30 in poi le visite guidate alla miniera di Garida a Forno di Coazze, a cura dell'associazione Geco, con prenotazione obbligatoria all'Ufficio turistico. Sono anche possibili escursioni in mountain bike con accompagnatore, a cura dell'asd Valsangone Outdoor, conil ritrovo alle 9 al campo scuola dell’Aleghe Bike School, in strada provinciale 190 angolo via Matteotti, informazioni e prenotazioni al numero339-2813910, all’indirizzovalsangoneoutdoor@gmail.como all’Ufficio turistico.locandina Lu Bo e la feiri Coazze 2023 1

Agricoltura

Domenica 23 aprile a Caselette agricoltura, zootecnia e cultura si fonderanno in un interessante mix in occasione della Fiera di San Giorgio. La manifestazione, organizzata dall’amministrazione comunale e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, si aprirà alle 9,30 e proporrà una mostra della meccanizzazione agricola, con esposizione di trattori, attrezzature e prodotti del settore primario. I prodotti a Km 0 saranno proposti dalle aziende aderenti al circuito “Campagna Amica” della Coldiretti. La fiera storica si aprirà alle 10 nell’area La Piota. La sesta edizione della Mostra regionale di bovini di razza Pezzata Rossa Italiana inizierà alle 11, con l’organizzazione curata dall’ARA, l’Associazione Regionale Allevatori, che proporrà la sfilata e la valutazione morfologica dei capi in concorso a cura del giudice ufficiale. Le premiazioni dei capi sono in programma nel pomeriggio.
Sul versante culturale, di particolare interesse la possibilità di visitare nel pomeriggio la Villa Romana di Caselette e l’area naturalistica di Primavalle. Le visite ai resti delle ville romane di Caselette e Almese si svolgono da aprile a novembre, sono gratuite e sono condotte da un archeologo supportato dai volontari dell’associazione ArCA-Arte, Archeologia e cultura ad Almese, con il patrocinio dei Comuni di Almese e Caselette, in collaborazione con Fondazione Magnetto, Finder spa, Univoca, Tesori d’arte e cultura alpina e Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino. Le visite propongono un’immersione nell’archeologia per conoscere la storia e la cultura locali nel contesto della romanità in Valle di Susa. Le ville di Almese e Caselette, risalenti al I secolo dopo Cristo, sono tra i più importanti complessi residenziali extraurbani di epoca romana in Piemonte. Tutte le informazioni per prenotare le visite sono disponibili nel sito Internet www.arcalmese.itlocandina Fiera Caselette 23 04 2023