I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Agricoltura

Da venerdì 28 a domenica 30 giugno a Beaulard di Oulx torna per la dodicesima edizione la fiera forestale BOSTER-Bosco e Territorio, presentata il 19 giugno in una conferenza stampa nella sede torinese dell'IPLA, l’Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente. Bosco e Territorio è un evento nato 22 anni orsono, per iniziativa dell'allora Provincia di Torino e che ora cammina con le sue gambe, grazie all'imprenditoria privata, come ha sottolineato nel suo intervento il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo. A BOSTER professionisti e hobbisti troveranno tutte le novità in fatto di attrezzature e servizi delle filiere che valorizzano il legno local. Suppo ha annunciato che il sostegno organizzativo della Città metropolitana a BOSTER si concretizzerà anche quest’anno con la presenza delle Guardie Ecologiche Volontarie coordinate e gestite dall’Ente di area vasta, a supporto degli organizzatori e per la divulgazione di informazioni sulla tutela dell’ambiente e sulle aree protette gestite e tutelate dalla Città metropolitana. Anche perché BOSTER si svolge proprio in una di quelle aree protette, l’Oasi Xerotermica di Puy Beaulard, il cui habitat forestale ha una grande valenza sia ambientale che economica.
BOSTER è un evento unico nel panorama fieristico italiano, perché è ambientato in un bosco, con l’esposizione e la dimostrazione pratica delle opportunità offerte da macchine, attrezzature e accessori per l’esbosco, la prima lavorazione del legno e la manutenzione del territorio. Lungo il percorso di visita, tutto all’aperto, vengono predisposte aree per permettere alle aziende espositrici di esprimere al massimo le potenzialità delle proprie attrezzature. Il visitatore ha così modo di vedere il meglio della meccanizzazione forestale al lavoro, verificare direttamente la resa delle macchine, fare confronti diretti e apprezzarne la capacità operativa, grazie alle visite guidate curate dall’organizzazione. BOSTER è anche un'ampia rassegna di prodotti e servizi legati alle filiere che valorizzano il legno quale risorsa rinnovabile: dal bosco al riscaldamento ecologico per la casa ed il legno come materiale per il costruire ecosostenibile. 
L’appuntamento dal 28 al 30 giugno è da non perdere quindi non solo per il mondo professionale, sempre attento all’aggiornamento tecnico, ma anche per i tanti appassionati che a Beaulard possono trovare le migliori attrezzature e gli accessori per il proprio hobby e conoscere tutte le opportunità legate alla valorizzazione della risorsa legno. A compensazione dell’impatto ambientale della fiera sono stati messi a dimora 230 piantini di larice, specie autoctona delle foreste dell’Alta Valle di Susa. Il rimboschimentoha come obiettivo la stabilizzazione di un versante a monte della strada forestale che collega Pierremeanud a Chateau Beaulard, la strada della Fontana del buon vino), itinerario escursionistico particolarmente frequentato nel periodo estivo.

I CONVEGNI E LA VISITA ACCOMPAGNATA

Nell’ambito del palinsesto di incontri pubblici, saranno come sempre numerose le iniziative per l’aggiornamento e l’approfondimento tecnico sulle politiche forestali, i nuovi progetti di filiera, la formazione e la qualificazione professionale. Si comincerà venerdì 28 giugnonella tenda convegni dalle 14,30 alle 15,30 quando i componenti del Comitato Tecnico Regionale incontreranno gli operatori del settore forestaleper presentare il proprio lavoro, il Cluster Legno Piemonte. Dalle 15,30 alle 17 si terrà un incontro di approfondimento sulle attività di pascolo in bosco,in collaborazione con il Consorzio Forestale Alta Val di Susa, il Settore Attuazione Programmi Agroambientali della Regione Piemonte e l’IPLA. Sabato 29 giugnodalle 9 verrà proposto un corso propedeutico per l’apprendimento delle tecniche base per la costruzione in pietra a secco. Per informazioni si può chiamare il numero telefonico 339-4739229. Sempre sabato 29, dalle 9,30 alle 13,45, la tenda convegni ospiterà l'incontro organizzato dalla Regione Piemonte, dall’AIEL-Associazione Italiana Energie Agroforestali e dall’IPLA sul tema “Il futuro è nelle tue mani: accendilo responsabilmente. Strategie di sviluppo, requisiti ambientali e socio-economici, incentivi regionali e buone pratiche". Il moderatore sarà il giornalista e documentarista televisivo Davide Demichelis. Dalle 14 alle 16, sempre nella tenda convegni, sarà la volta dell’incontro sul tema “Catena di custodia PEFC, un confronto tra Italia e Franciaa cura del Consorzio Forestale Alta Val Susa. A seguire Replant proporrà la presentazione del progetto Cloudwood. Domenica 30 giugnodalle 11 nella tenda convegni si discuterà di “Overtourism da risorsa a minaccia, a cura dell’AUSF-Associazione Universitaria Studenti Forestali di Torino.
Tre appuntamenti si terranno, invece, nella sede del Consorzio CATO2 in piazza Grand Hoche. Alle 10,30 si parlerà di “Forest Sharing: la nuova piattaforma innovativa per la gestione aggregata e sostenibile del bosco”, in un incontro organizzato dall’ AUSF Firenze con Bluebiloba. Dalle 11 alle 13 con AUSF Torino si parlerà invece di “Intelligenza Forestale – nuovi approcci digitali – come il mondo forestale risponde alle sfide del futuro. Dalle 14,30 alle 16 gli operatori della filiera legno-energia interessati ad acquisire un’elevata conoscenza tecnica e normativa sui temi della qualità dei biocombustibili legnosi sono invitati a partecipare al convegno “Gestione della qualità e certificazione BIOMASSplusa cura di AIEL e dell’ASOFOR-Associazione Operatori Forestali. 
Sabato 29 giugno a partire dalle 9 si svolgerà una una visita accompagnata alle aree boschive interessate da un progetto di prevenzione incendi per le filiere del legno, in collaborazione con il Consorzio Forestale Alta Val di Susa e con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Si parlerà del progetto PreFeu, visitando il viale tagliafuoco attivo verde nella strada de La Roche a Savoulx, realizzato con le tecniche di selvicoltura preventiva e con la sperimentazione del fuoco prescritto. Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le 9 del mattino alla sede del Consorzio Forestale Alta Val di Susa, in via Pellousiere 35 ad Oulx. Per l’iscrizione occorre accedere al link https://eventisegreteria.it/eventiinformativiforeste/.

L’INTRATTENIMENTO

A BOSTER non mancheranno le occasioni di intrattenimento e spettacolo, come il Pentathlon del Boscaioloa cura della Federazione Italiana Boscaioli, con la partecipazione di atleti e supporter da tutto l’arco alpino. Si tratta di una gara di abilità forestale suddivisa in cinque prove tecniche: il cambio catena, l'abbattimento, la sramatura, il taglio combinato e il taglio di precisione, il taglio con accetta. A completare il programma le prove di test drive, il raduno della Panda 4x4e il mercatino Wood & Foodcon una selezione di produttori di specialità enogastronomiche della Valle di Susa, artigiani e scultori del legno locale. Ulteriori informazioni e tutti gli aggiornamenti sono disponibili sul sito www.fieraboster.it e sugli account social www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/fiera.boster e www.8dc6460bbbb088757ed67ed8fb316b1b-gdprlock/fieraboster/
Il biglietto d’ingresso giornaliero costa 6 euro e l’abbonamento per tre giorni 12 euro, con riduzioni per i gruppi superiori a 10 persone e gratuità con gli ingressi omaggio forniti dalle aziende espositrici per gli adulti over 70 anni, i ragazzi fino ai 12 anni e le persone diversamente abili con accompagnatore.IMG 20210702 150934 

Agricoltura

Serate musicali, show cooking, sfilate storiche e folcloristiche, mostre, mercatini, visite guidate, conferenze, presentazioni di libri e giochi medievali. Il tutto per celebrare il “Re della tavola” di primavera, l’asparago, che sarà possibile gustare tutti i giorni in una ricca offerta di piatti, dagli antipasti ai primi e secondi, fino ad insaporire addirittura la panna cotta. È il variegato programma della 91 a edizione della Sagra dell’Asparago di Santena, che si terrà da venerdì 17 maggio a domenica 26. È stato presentato oggi, lunedì 13 maggio, nella sala conferenze della Città Metropolitana di Torino. Sono intervenuti il sindaco di Santena, il vicesindaco e assessore ai grandi eventi di Santena, il presidente della Commissione regionale cultura, turismo e sport, il presidente della pro loco di Santena Pier Matteo Varrone, la presidente dell’Associazione dei produttori dell’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto Agostina Genero e lo chef della Sagra dell’Asparago Mauro Bosco. Dieci giorni nei quali la centralissima piazza Martiri della Libertà si vestirà a festa in onore del germoglio eredità di Camillo Benso conte di Cavour, che qui visse nella Villa di famiglia. In piazza ci saranno infatti il palco delle esibizioni e il PalAsparago, che quest’anno è stato ampliato di 150 metri quadrati e garantirà fino a 750 metri quadri al coperto, in grado di ospitare un numero ancora maggiore di persone per i pranzi e le cene a base di asparago, senza doversi preoccupare del meteo.

IL PROGRAMMA

Si comincerà venerdì 17 maggio alle 18, con uno Show Cooking a cura dell’Associazione Cuochi di Torino e Provincia (ACT). Alle 18,30 si terrà la cerimonia di inaugurazione, con il taglio del nastro da parte della Miss Italia Francesca Bergesio, alla sua prima apparizione pubblica dopo l’infortunio che l’aveva costretta a ritirarsi prematuramente dal programma di Canale 5 L’Isola dei Famosi, ad aprile. Presenterà l’evento la cantante e intrattenitrice Sonia De Castelli; sono previsti gli interventi di organizzatori e amministratori. Alle 19 aprirà lo stand gastronomico nel PalAsparago. Alle 20,30, sfilata folcloristica con i personaggi storici del Piemonte, mentre alle 21 ci sarà la 62 a investitura della Bela Sparsera e ‘l so Ciatarin, le maschere tipiche di Santena. Alle 21,30, serata musicale con MainD the GAP. Sabato 18 maggio si partirà con i pranzi alle 12, per poi proseguire alle 16 con l’esibizione dell’Accademia di ballo ASD Master di Marino Gomez, sul palco di piazza Martiri. Sempre alle 16, nella vicina biblioteca civica (piazza Visconti Venosta 1) il giornalista e inviato di guerra Domenico Quirico presenterà il suo ultimo libro Kalashnikov, edito da Rizzoli. Alle 19 aprirà lo stand gastronomico. Dalle 21 comincerà la Notte Tricolore, con dj set di Voyager la fabbrica del suono, che farà ballare i presenti con i grandi successi del “Capitano” Gigi D’Agostino, rientrato sulle scene musicali proprio quest’anno. Il tutto si svolgerà in piazza Martiri. In contemporanea, ci sarà anche il mercatino in piazza Martiri, via Cavour, via Sambuy, via Tetti Agostino e via Tana. Domenica 19 maggio il via alla manifestazione verrà dato già al mattino: alle 9 aprirà il mercatino e la fiera commerciale per le vie del centro cittadino (piazza Martiri, via Cavour, via Sambuy, via Tetti Agostino e via Tana), che proseguirà per tutta la giornata. In orario 10-18, piazza Plombières-les-Bains diventerà teatro delle dimostrazioni dei falconieri con i loro rapaci, a cura della Fattoria didattica Fantaparco. Sempre dalle 10 alle 18, in piazza Cosma e Damiano ci sarà Pompieropoli: si tratterà di percorsi per bambini, momenti di formazione e informazione sulla sicurezza condotti dall’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco. Contemporaneamente, il comitato di Santena della Croce Rossa svolgerà simulazioni d’intervento e dimostrazioni delle tecniche di soccorso. Alle 11 e alle 15,30 passeggiata con il direttore della Fondazione Cavour alla scoperta di Camillo Benso conte di Cavour innovatore agricolo e di spazi del complesso solitamente non compresi nel percorso di visita. In orario 12-13, in piazza Martiri si potranno scoprire i prodotti e le attività del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese o, in alternativa, partecipare alla dimostrazione, con degustazione, sulla focaccia artigianale, a cura del bakery chef Sergio Scovazzo, che nel 2023 ha ricevuto il riconoscimento dei tre Pani del Gambero Rosso per la sua panetteria a Santena. Dalle 12 si potrà tornare a mangiare nel PalAsparago. Dalle 14 alle 18, in piazza Martiri intrattenimento per i bambini, mentre alle 14,30, nella stessa piazza, balli country con il gruppo Riding West. Alle 16, nell’area media in piazza Martiri, ci sarà la premiazione dei vincitori del contest gastronomico che ad aprile si era tenuto in Liguria, durante il Festival nazionale della Cucina con i fiori di Alassio. Chef e artigiani del cibo provenienti da diverse regioni si erano sfidati a colpi di piatti originali, innovativi e gustosi utilizzando come base l’asparago santenese, combinato con i fiori eduli della cittadina ligure. Alle 19 aprirà lo stand gastronomico e alle 21, sul palco di piazza Martiri, comincerà la musica del dj Tony Mix, seguito alle 21,30 dagli Abba Dream, con tributo alla mitica band pop svedese, particolarmente famosa negli anni Settanta-Ottanta. Da lunedì 20 a venerdì 24 maggio, tutte le sere alle 19 aprirà lo stand gastronomico al PalAsparago, fino alle 23. Sono anche previsti momenti di intrattenimento, sul palco di piazza Martiri: lunedì 20 maggio, alle 20,30, sfilata di moda a cura dell’Unitre di Santena-Cambiano, mentre alle 21,30 ci sarà il tributo a Ligabue degli Oro nero. Martedì 21 maggio, alle 21,30 si esibiranno i cantautori del gruppo Magazzino San Salvario. Mercoledì 22 maggio, alle 21,30 toccherà all’orchestra Liscio Simpatia, mentre giovedì 23 maggio, sempre alle 21,30, è prevista la serata di musica latina e bachata con La Notte Bachatera. Venerdì 24 maggio, alle 16,45 nella vicina biblioteca civica (piazza Visconti Venosta 1) è in programma il laboratorio BolT! sulla transizione ecologica e il cambiamento climatico, per i bambini dai 7 anni in su. Alle 20,30, sul palco di piazza Martiri semifinale del concorso di canto e ballo del Festival Arte&Bellezza, organizzato da Angela Costabile insieme alla pro loco di Santena. Gran finale tra sabato 25 e domenica 26 maggio. Al sabato, con partenze alle 9,30, alle 11,30, alle 14 e alle 16,30 pedalata cicloturistica ideata da Pistaaa! La blue Way Piemontese. Alle 11 e alle 15,30 passeggiata con il direttore della Fondazione Cavour alla scoperta di Camillo Benso conte di Cavour innovatore agricolo e di spazi del complesso solitamente non compresi nel percorso di visita (anche in questo caso, per i dettagli si rimanda al comunicato di Turismo Torino in allegato). Alle 12 aprirà lo stand gastronomico. Poi, alle 14,30, sul palco di piazza Martiri è in programma lo show cooking “Asparagi e uova d’autore” in cucina con Gisella, a cura di Eat like an Italian, food blogger torinese affiliata Aifb (Associazione italiana food blogger). Alle 16 sarà la volta dell’esibizione musicale degli allievi della scuola Associazione Carpe Diem. Alle 17,30 tornerà di nuovo Eat like an Italian con uno show cooking intitolato “Mosaico di asparagi” in cucina con Gisella. Alle 19 apriranno gli stand gastronomici e alle 21,30 si darà il via alla Notte Bianca, con la party band Disco Inferno e il dj Matt Joe, sul palco di piazza Martiri. In contemporanea, ci sarà anche il mercatino in piazza Martiri, via Cavour, via Sambuy, via Tetti Agostino e via Tana. Domenica dalle 9 mercatino per le vie cittadine (piazza Martiri, via Cavour, via Sambuy, via Tetti Agostino e via Tana) e spazio ai Libri in Fiera, in piazza Visconti Venosta: ci sarà un mini mercato del libro, con la presenza di alcune librerie del territorio, e iniziative all’interno della biblioteca civica, che si affaccia sulla medesima piazza. Alle 10 comincerà il Baccanale di Alba per le piazze del centro città (piazza Martiri, piazza Visconti Venosta, piazza Plombières-les-Bains, piazza Forchino): un tuffo nel Medioevo tra figuranti in costume e giochi storici, un momento di divertimento per tutte le età. Alla stessa ora, conferenza sulla Comunità di supporto all’agricoltura, a cura dell’Associazione Reciprocamensa e dell’Associazione CiòCheVale di Chieri, sul palco di piazza Martiri. Alle 10,30 funzione religiosa nella chiesa parrocchiale che si affaccia su piazza Martiri, mentre alle 11 nella vicina biblioteca presentazione del libro Il vombato dal sedere quadrato di Haider Bucar, con a seguire laboratorio a tema; evento adatto ai bambini dai 3 anni in su. In orario 12-13, in piazza Martiri si andrà alla scoperta del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese, mentre alle 15 sfilata storica per le vie cittadine (partenza da piazza Santi Cosma e Damiano, passaggio in via Sambuy, via Amateis, via Cavour e arrivo in piazza Martiri), con la banda musicale santenese Canonico don A. Serra e la banda musicale di Vigone, accompagnate dalle majorette, dalle Asparagette di Santena, dagli sbandieratori e musici di Alba e dal gruppo folcloristico “Voce di Calabria”. Alle 17, in piazza Martiri pesa dei mazzi di asparagi del concorso “Indovina quanto pesa il mazzo”, che si svolgerà nell’intera giornata di domenica: il vincitore si porterà a casa l’intero mazzo oggetto dell’indovinello. Alle 21 chiusura della Sagra al PalAsparago, con la premiazione dell’Asparago d’oro 2024, premio che viene conferito ogni anno a una personalità cittadina che si è distinta per l’impegno a favore della comunità. Alle 21,30 spazio conclusivo dedicato alla musica con l’orchestra Diego Zamboni, sul palco di piazza Martiri. Durante la Sagra troveranno spazio anche tre mostre: nella biblioteca civica è in programma l’esposizione del concorso internazionale di illustrazione BoIT!, visitabile da lunedì a venerdì in orario 9,30-12,30 e 15-19 e il sabato solo 9,30-12,30; apertura speciale domenica 26 maggio per l’intera giornata. Dal 17 al 20 maggio, mostra dal titolo “Colori” nella sala consiliare del Municipio (via Cavour 39), a cura dell’artista santenese Giuseppe Migliore; visitabile dalle 10 alle 20. Infine, esposizione “La leggerezza e la forza dell’acquerello tra paesaggi e ritratti”, di Simone Trotta, sempre nel salone consiliare del Comune nei giorni 25 e 26 maggio, in orario 10-20. Saranno tutte a ingresso libero.

IL MENÙ DI PRANZI E CENE

Sabato 18 e domenica 19 e di nuovo sabato 25 e domenica 26, sarà possibile mangiare dentro il PalAsparago sia a pranzo (orario 12-15) sia a cena (19-23); tutti gli altri giorni (17, 20, 21, 22, 23 e 24 maggio) soltanto a cena (orario 19-23). Il menù prevede una scelta fra tre antipasti (insalatina di asparigina e uova sode; asparagi con salse e flan di asparagi con fonduta), quattro primi (risotto agli asparagi; agnolotti Laigueglia con asparagi burro e salvia; lasagne agli asparagi e pasta al ragù), cinque secondi (asparagi con bagna caoda e uovo fritto; asparagi burro; parmigiano e uovo fritto; involtini di asparagi e prosciutto; spezzatino di pollo, tacchino e vitello con patate e asparagi; selezione di tome con confettura) e tre dolci (bonet; panna cotta con asparagi e torta di nocciole); il tutto potrà essere innaffiato dai vini Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba doc superiore, Barolo docg, Langhe doc Chardonnay e Moscato d’Asti docg. Per i bambini possibilità di scegliere hamburger e patatine, wurstel e patatine o solo patatine fritte. «Nel menù abbiamo mantenuto i grandi classici, a partire dall'insalata di asparagina con uovo sodo, gli immancabili asparagi con salse e il flan con fonduta di Toma piemontese - sottolinea Mauro Bosco, per il secondo anno consecutivo chef della Sagra, lui che dall’anno scorso gestisce insieme alla compagna Doina la cucina del rifugio Combe d’Imbert Vittoria, a Cesana Torinese - Non può mancare il risotto, mentre le novità di quest'anno saranno sicuramente gli asparagi con bagna caoda e uovo fritto. Infine i dolci, con gli intramontabili bonet, torta di nocciole di Langa e la divertente panna cotta al gusto di asparagi. Il filo conduttore della Sagra, come del resto della mia cucina, è sicuramente la valorizzazione del territorio attraverso i prodotti che ci dona». E aggiunge: «Ringrazio la pro loco per aver chiesto nuovamente a noi di cucinare alla Sagra. Sarà un bella sfida e una grande responsabilità, ma non vediamo l'ora di iniziare. È sempre un’emozione, specialmente per un santenese doc come me, nato in mezzo alle campagne di Santena e del Pianalto».

DIAMO I NUMERI

Nonostante le numerose giornate di pioggia durante il periodo della Sagra, nel 2023 hanno mangiato nel PalAsparago 6.000 persone, con punte di 800 coperti nei pranzi della domenica. I volontari impegnati durante la manifestazione saranno 200, in crescita di anno in anno. Nelle ultime edizioni si è assistito a un incremento degli arrivi da fuori Piemonte, in particolare da Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta, sia in termini di visitatori sia di banchi degli espositori. Come già indicato in precedenza, il PalAsparago quest’anno amplierà la sua superficie coperta, passando da 600 a 750 metri quadrati. L’aspettativa e l’auspicio sono di incrementare il numero di coperti fatto segnare nel 2023. Per quanto riguarda la produzione di asparagi a Santena, negli ultimi dieci anni l’Associazione dei produttori ha visto lievitare il numero degli associati, che sono quasi raddoppiati. Oggi ne conta 24 distribuiti fra i nove Comuni del Pat (Prodotto agroalimentare tradizionale), nel quale rientra l’asparago santenese: Agriturismo l’Antico Pioppo, Bartolomeo Migliore, Giovanni Battista Tosco, Cascina Rubina, le società agricole Fratelli Tallone e Lo Scoiattolo, e le aziende agricole di Gianluca Avataneo, Giuseppina Avataneo, Luca Gola, Giovanni Mosso, Marco Raimondo, Roberto Rocca, Giovanni Sacchetto, Roberto Tosco, Domenico Vassallo, Giuseppe Vassallo, Carlo Vercellino, Edoardo Principi, Maria Crivello, Laura Sapino, Adriano Tortone, Ornella Tuninetti, Pierangelo Burzio e Giovanni Fabaro. Quattordici su 24 sono produttori di Santena, mentre gli altri hanno sede fra Villastellone (1), Carmagnola (5) e Poirino (4). Gli aderenti all’Associazione rappresentano circa il 50% di tutte le aziende che coltivano l’asparago santenese nell’area. Dal 2013 a oggi, l’Associazione ha anche osservato un aumento degli ettari impegnati da asparagiaie: sono passati da 15 a 25. L’estensione è cresciuta sia per effetto dell’incremento del numero di soci (che hanno portato in dote i loro appezzamenti), sia per i nuovi terreni che, in questi anni, sono stati destinati alla coltivazione del gustoso germoglio. La siccità degli ultimi anni aveva causato una riduzione del 15-20% del peso degli asparagi, perché meno ricchi di acqua, e accorciato il periodo di raccolta. Al contrario, la primavera 2024 è stata caratterizzata da abbondanza di precipitazioni. Dunque si dovrebbe tornare ai livelli delle annate migliori, con una media produttiva di 60 quintali all’ettaro. Nei due mesi di produzione dell’asparago, che vanno da inizio aprile a inizio giugno, si stima che i 24 associati arrivino a commercializzare circa 150 tonnellate di germogli. Quasi esclusivamente attraverso la vendita diretta in cascina, oppure attraverso i piatti cucinati nei ristoranti, nelle trattorie e nei bar di Santena e dintorni, specializzati in portate della tradizione (come gli asparagi con la salsa Pinin) o in preparazioni più moderne (come l’insalatina di asparagina o il gelato all’asparago).Maschere santenesi pro loco e chef Sagra

 

Agricoltura

La stagione di coltivazione dell'Asparago di Santena è iniziata a metà aprile, con previsioni di una produzione abbondante e di alta qualità. La 91ª edizione della Sagra dell’Asparago di Santena in programma da venerdì 17 a domenica 26 maggio, sarà presentata ufficialmente in una conferenza stampa lunedì 13 maggio 2024 alle 11 nella sala panoramica della sede di corso Inghilterra 7 della Città metropolitana di Torino. Il programma dettagliato della Sagra dell’Asparago sarà consultabile nei siti Internet www.prosantena.it e www.asparisagra.it
Come sempre numerosi eventi culturali e gastronomici accompagneranno la rassegna che valorizza l’ortaggio simbolo della patria del conte Camillo Cavour, tutelato dall’Associazione Produttori dell'Asparago di Santena e delle Terre del PianaltoNella serata di venerdì 17 maggio, in occasione dell’inaugurazione, sono in programma uno show cooking e la tradizionale cerimonia di investitura delle maschere santenesi, la Bela Sparsera e ‘l so Ciatarin. Per tutta la durata dell’Asparisagra a partire dalle 19 in piazza Martiri si potranno assaggiare prelibati piatti a base di Asparago; il sabato e la domenica anche a pranzo a partire dalle 12. Le serate all’insegna del ballo soddisferanno i più diversi gusti musicali, dal liscio alla dance ispirata a Gigi D’Agostino. Nei sabati 18 e 25 maggio sono in programma la Notte Tricolore e la Notte Bianca, mentre nelle domeniche 19 e 26 il mercatinoanimerà le vie della città. Il 19 si potranno scoprire le specialità agroalimentari del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese, mentre nell’ultima domenica di maggio due sfilate storiche, una mattutina e una pomeridiana, spazieranno dal Medioevo al Risorgimento di cavouriana memoria e dal Piemonte alla Calabria.locandina Sagra Asparago Santena 2024

Agricoltura

Due fine settimana dedicati alla scoperta di alcune delle produzioni vitivinicole di pregio delle montagne del Pinerolese: la cornice è quella dell’ormai consolidato evento “Vini all’Insù”, che torna in una versione primaverile, la cui anteprima è in programma sabato 27 aprile alle 17 al Ciabot di Pomaretto, con la degustazione guidata del Ramìe, la meraviglia della vitivinicoltura eroica all’imbocco della Val Germanasca, recuperata negli ultimi vent’anni grazie al sostegno degli Enti locali, ma soprattutto grazie all’entusiasmo e alla professionalità delle aziende agricole che il 27 proporranno i loro vini: Giro di Vite Arcansiel, Daniele Coutandin, La Chabranda, Lou Peui-Consorzio Produttori Terre del Ramìe, Refourn di Natalia Pons, Troi-Azienda agricola Ognissanti. Per le prenotazioni si deve chiamare il numero telefonico 349-1889748.
Sabato 4 e domenica 5 maggio le degustazioni guidate della kermesse “Vini all’Insù” sono in programma nella splendida Villa Willy di Perosa Argentina, dove sarà allestita per due giorni la mostra mercato dei vini di montagna, con i banchi di assaggio. Si potranno anche degustare e acquistare i formaggi tipici delle valli pinerolesi, abbinati ai vini locali. Nel pomeriggio di sabato 4 e domenica 5 si potranno visitare i vigneti del Ramìe a Pomaretto, e alle 19 del giorno prefestivo si potrà partecipare all’aperitivo serale al Ciabot, con prenotazione al numero telefonico 349-1889748. La domenica pomeriggio alle 16 è anche in programma una degustazione dedicata all’abbinamento tra cioccolato e vino passito.degustazione Vini allInsù repertorio 3

Agricoltura

Noto ai gourmet come il "Formaggio delle viole", il Plaisentif della Val Chisone è una prelibata tometta che si confeziona nel mese di giugno, quando i fiori che ingentiliscono i prati degli alpeggi rendono il latte particolarmente profumato. La terza domenica di settembre, durante la rievocazione storica "Poggio Oddone Terra di Confine", le vie di Perosa Argentina ospitano la Fiera del Plaisentif, che ha origine proprio nel tempo in cui i margari, scendendo a fine estate dagli alpeggi, sostavano a Poggio Oddone, dando vita al più importante mercato della valle. La piazza di Perosa era il luogo giusto per cercare e acquistare il Plaisentif, perché, anche allora, se ne producevano poche migliaia di forme. Negli ultimi secoli del Medioevo nobili e alti funzionari non facevano mai mancare il Plaisentif sulle loro tavole, mentre i margari del Delfinato (che comprendeva l'Alta Valle Chisone) lo offrivano ai governanti come donativo, affinché anche in territorio sabaudo ne fosse consentito lo smercio. Giovedì 18 aprile si è parlato della venticinquesima edizione della Fiera del Plaisentif e della rievocazione storica nel corso di un incontro nella sala panoramica al 15° piano della sede della Città metropolitana. È stato anche proposto un breve inquadramento storico dedicato alle origini del formaggio e alla sua importanza commerciale e sociale dal Medioevo ad oggi.

UN PROGETTO DI RECUPERO E TUTELA

In Val Chisone i margari producono da secoli il Plaisentif, ma questa vera e propria rarità ha rischiato di scomparire ed è stata salvata grazie a un progetto di riscoperta e valorizzazione dell'allora Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e del Comune di Perosa Argentina, sostenuto dall'Assessorato all'Agricoltura e Montagna dell'allora Provincia di Torino. Oggi se ne producono ogni anno poche migliaia di forme, confezionate con latte crudo intero, stagionate per una settantina di giorni, numerate e marchiate a fuoco. L’allora Provincia nel 2009 inserì il Plaisentif nel proprio Paniere dei prodotti tipici, mentre l'anno successivo si costituì l'associazione dei produttori. Tra i protagonisti del progetto di riscoperta e valorizzazione vi fu uno dei margari che negli anni '90 tramandavano ancora l'antica sapienza casearia, il compianto Ivano Challier, allevatore e produttore nella frazione Balboutet del Comune di Usseaux, padre dell’attuale presidente dell’associazione dei produttori. Fu con la fondamentale collaborazione del Baffo (così lo chiamavano compaesani e valligiani) che venne stilato il disciplinare di produzione, che prevede che il latte utilizzato per produrre le forme sia solo quello munto quando le mucche si nutrono del fieno e delle viole che fioriscono nel mese di giugno. A garantire ai consumatori la qualità del Plaisentif sono il marchio registrato, che è custodito in una teca posta nell'ufficio del Sindaco di Perosa, la rigorosa scelta delle forme che meritano di essere marchiate a caldo da parte del dottor Guido Tallone del Consorzio di formazione Agenform di Moretta (Cuneo) e la stagionatura per 70 giorni in locali idonei. La selezione e la marchiatura avvengono presso le aziende dei margari. Le forme che possono fregiarsi del marchio riportano impressi a caldo anche il nome dell'azienda produttrice e le date di caseificazione e di inizio della stagionatura.
Il vero e proprio momento di gloria per il Plaisentif arriva con la
fiera che si tiene nel terzo fine settimana di settembre a Perosa. I produttori impegnati al rispetto del disciplinare e riuniti nell'associazione presieduta da Alex Challier, figlio di Ivano, sono tenuti a mettere in vendita in tale occasione (e non prima) il Plaisentif che ha appena terminato la stagionatura.


Nel corso dell’incontro che si è tenuto nella sede della Città metropolitana Fabrizio Bertalotto, presidente dell’Associazione Culturale Poggio Oddone, ha sottolineato l’entusiasmo dei figuranti del gruppo storico e di tutti i volontari che ogni anno collaborano all’organizzazione della rievocazione, che è diventata nel tempo un richiamo turistico, con interessanti ricadute sulle attività commerciali locali, che peraltro sostengono l’organizzazione dell’evento. Il Plaisentif, la fiera e la rievocazione sono diventati un’occasione per rinsaldare l'identità collettiva della comunità locale. Ma, visto che occorre rinnovarsi costantemente, nel 2024 verrà organizzato un convegno storico dedicato alle origini di una produzione casearia che per secoli ebbe un significato che andava ben oltre il semplice valore commerciale. Oggi, come ha spiegato Alex Challier, la tometta riscoperta 25 anni orsono “è diventato un formaggio di nicchia famoso e molto richiesto, portando ricchezza sul territorio. Ci sono giovani come me che portano avanti il progetto, e la speranza è che nei prossimi anni se ne aggiungano altri”. Visto che, se si parla di Plaisentif, è buona norma prenotarlo per tempo(anche se la consegna avverrà durante la fiera), il consiglio è di contattare uno dei produttori indicati nell’elenco pubblicato nel sito dell’associazione Poggio Oddone alla pagina www.poggiooddone.it/associazione-produttori-plaisentif/
Per vedere il primo filmato della serie dedicata al Plaisentif e alla storia di cui è emblematico basta andare sul canale Youtube della Città metropolitana di Torino all'indirizzo https://youtu.be/1mCmG_RsL4A

COSA DICE IL DISCIPLINARE

Il marchio a fuoco "Plaisentif" può essere apposto sui formaggi che rispettano le regole indicate nel disciplinare e sono prodotti in Val Chisone nei Comuni di Fenestrelle, Usseaux, Pragelato, Roure e Perosa Argentina. In Alta Valle di Susa i Comuni interessati sono Cesana Torinese, Exilles, Oulx, Salbertrand, Sauze di Cesana, Sauze d'Oulx e Sestriere. Il latte deve essere prodotto negli alpeggi ad una altitudine minima di 1.800 metri, mentre la trasformazione e la stagionatura possono avvenire ad una quota non inferiore a 1.400 metri. La stagionatura minima è di 70 giorni. I produttori devono comunicare direttamente all'organismo tecnico incaricato della marchiatura la data di inizio della produzione e la previsione del numero di forme prodotte. Alla fine della produzione, che può andare dall'inizio di giugno alla fine di luglio (in base a quando il produttore sale in alpeggio), devono essere comunicati la data di fine produzione e il numero di forme prodotte e destinate alla stagionatura. La marchiatura a fuoco si effettua verso la fine della stagionatura, di solito nei 10 giorni precedenti alla rievocazione storica di Poggio Oddone, data dalla quale è possibile iniziare a vendere il prodotto. Il controllo delle forme avviene da parte dell'organismo tecnico incaricato. Viene valutato il rispetto delle dimensioni e del peso (da un minimo di 1,8 kg a un massimo di 2,3 kg). La valutazione organolettica riguarda aspetti visivi esterni (la crosta deve essere liscia e di colore grigio ocraceo e si valuta se vi è uno scalzo non dritto o formaggi troppo alti o larghi, o con buchi, ecc.) e la pasta interna (a campione), che deve essere di colore giallo dorato con occhiatura minuta, poco abbondante e ben diffusa. L'aroma deve essere intenso e persistente, con leggeri sentori di lipolisi e burro; il gusto intenso, giustamente sapido e non amaro; la struttura morbida, leggermente elastica o adesiva. Il latte di alpeggio utilizzato per produrre il Plaisentif deve essere intero, crudo ed esclusivamente vaccino. Il latte della mungitura precedente (intero) viene lasciato riposare fino al mattino a temperatura non superiore ai 10 gradi in tank o contenitori, con raffreddamento il più rapido possibile, aggiunto alla munta del mattino e scaldato a 33°-36°. Per la coagulazione si usa caglio di vitello e la durata è di circa un'ora. La rottura della cagliata si effettua rompendola a granuli grossi come una nocciola. Dopo una prima rottura è possibile effettuare una sosta di 5-10 minuti, a cui far seguire una agitazione della cagliata per 5-15 minuti, a seconda della consistenza, in modo da arrivare al momento dell'estrazione con una cagliata ben dissierata e con un buon grado di consistenza. La cagliata viene poi estratta dal siero e posta in forme cilindriche, lisce, per favorire l'ulteriore spurgo del siero. La durata di permanenza della cagliata nelle forme può raggiungere al massimo le 12 ore. Non è prevista pressatura. La salatura avviene "a secco" con sale grosso, distribuito per 12 ore per faccia oppure in salamoia. La maturazione deve avvenire in cantine naturali, oppure in locali condizionati nei quali siano garantite le condizioni ottimali di temperatura e umidità. I rivoltamenti e la pulizia della crosta devono essere frequenti, in modo da non avere croste umide o piene di muffa. La maturazione minima è di 70 giorni. A seguito del controllo di fine stagionatura, il formaggio ritenuto idoneo per la vendita viene marchiato a fuoco su una delle due facce, apponendo la lettera P di Plaisentif e un logo che riporta una violetta stilizzata.gruppo storico associazione culturale Poggio Oddone 1

Agricoltura

Con l’ormai tradizionale cena dei commercianti in programma venerdì 19 aprile si apre la ventiquattresima edizione della manifestazione Cavour Carne di Razza Piemontese, dedicata alla carne della pregiata Fassona. Cavour Carne di Razza Piemontese apre la lunga stagione degli eventi cavouresi, dando il benvenuto ai tantissimi visitatori che nel corso dell’anno frequentano la cittadina ai piedi della Rocca e al confine tra Città metropolitana di Torino e Provincia di Cuneo. La carne di Cavour proviene da una filiera che gli allevatori curano con particolare sapienza, per mantenere la tradizione della Piemontese e per offrire un prodotto che, assunto con moderazione, completa la dieta con i nutrienti necessari.
La mostra zootecnica, che è uno dei momenti clou della kermesse patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, è curata dall’ARA-Associazione Regionale Allevatori, mentre la Procavour coordina l’esposizione dei macchinari agricoli, la disposizione delle bancarelle commerciali e gli appuntamenti gastronomici sotto l’Ala del Gusto, dove il bollito e la battuta di Fassona sono i protagonisti di una kermesse incentrata sui sapori genuini del Pinerolese. A Cavour nel terzo fine settimana di aprile i ristoranti e gli agriturismi locali vanno a gara per offrire il menù più gustoso e completo a base della pregiata carne della Piemontese. La novità del 2024 è la serata dedicata alla tradizione argentina, in cui la carne locale viene cucinata secondo le ricette della Pampa.
Per sgranchire le gambe dopo un buon pranzo a base di carne si può andare alla scoperta della storia, delle tradizioni e delle curiosità del centro storico di Cavour grazie al Pedibus. La prenotazione è obbligatoria gratuita sino ad esaurimento posti all’Infopoint Procavour in piazza Sforzini: si parte il sabato 20 e la domenica 21 aprile alle 15 e alle 16 per una passeggiata con i volontari della Procavour. La domenica c’è anche una partenza alle 11, per stimolare l’appetito. Alle 10,30, alle 14,30 e alle 15 è anche possibile partecipare alle visite naturalistiche sui sentieri della Rocca, a cura dell’associazione “Vivi la Rocca”.
Domenica 21 aprile la manifestazione coincide con la centenaria “Ferà di rastej”, la Fiera dei rastrelli, che si teneva un tempo in occasione della prima fienagione.
Per consultare il programma completo della manifestazione basta andare sul sito Internet www.cavour.info, ma si può anche scrivere a procavour@cavour.info o chiamare il numero telefonico 0121-68194.

FLOROVIVAISTI DA TUTTA ITALIA DIFFONDONO LA CULTURA DEL BELLO

Nel primo fine settimana di maggio sotto la Rocca ci sarà invece “Cavour in fiore”, una manifestazione patrocinata anch’essa della Città metropolitana di Torino e organizzata da una piccola associazione che in ventidue edizioni è riuscita a trasformare un semplice concorso locale in una vera e propria mostra-mercato florovivaistica, che ha assunto una rilevanza nazionale ed è portatrice di importanti messaggi formativi e informativi. Gli oltre cento espositori giungono ormai un po’ da tutta Italia e l’iniziativa è arricchita da eventi collaterali, incontri formativi, corsi gratuiti di composizione floreale, mostre allestite all’Abbazia di Santa Maria. Sabato 4 maggio la rassegna florovivaistica sarà visitabile dalle 10 alle 20 nelle vie del centro storico. L’inaugurazione ufficiale è prevista alle 15 e, sempre alle 15, si inaugurerà la mostra “Il carbone vegetale, una grande risorsa tra storia ed utilizzi diversi”, curata dall’associazione Amici di Cavour e della Rocca e dal Centro Arti e tradizioni popolari del Pinerolese. La mostra sarà visitabile sino a domenica 12 maggio, è curata da Eraldo Quero ed è dedicata alla memoria del compianto organizzatore e animatore culturale Ezio Giaj. Molto interessante anche la mostra “La religiosità nelle campagne cavouresi”, che gli Amici di Cavour e della Rocca propongono nella chiesa di Santa Croce in via Giolitti. Sotto l’ala comunale Caterina Bruno e Maurizio Rossi esporranno invece i loro quadri e organizzeranno, alle 17 di sabato 4, alle 10,30 e alle 16 di domenica 5 maggio, un laboratorio gratuito di acquerello, aperto ad adulti e bambini. Alle 10 e alle 12, le letture dedicate ai fiori saranno curate dalle volontarie della biblioteca comunale di piazza Sforzini. Per tutta la durata della manifestazione nella sala lettura della biblioteca sarà aperto il mercatino dei libri usati.
Domenica 5 a partire dalle 9 in via Conte Cavoursi potrà visitare “Cavour in piuma”, una mostra mercato di piccoli animali organizzata in collaborazione con l’Associazione Ornitologica Pinerolese. Alle 10 e alle 18 si potrà salire sul trenino itinerante in partenza in piazza Petitti vicino al Bar del Tramvai. In piazza Solferino nell’area Gerbido il Circolo Ippico Antares proporrà a partire dalle 10 i giochi e il battesimo della sella su pony e cavalli. Alle 15,30sarà possibile partecipare ad un minicorso gratuito sulla composizione floreale con Graziana Priotto. Le iscrizioni ai corsi si raccolgono alla reception di Cavour in Fiore sotto l’ala comunale. Per prenotare le visite guidate al complesso museale dell’Abbazia di Santa Maria si può invece chiamare il numero telefonico 348-5472944 o scrivere a info@abbaziasantamaria.itCavour carne di razza Piemontese 19-21 04 2024 r

Agricoltura

Noto ai gourmet come il “Formaggio delle viole”, il Plaisentifdella Val Chisone è una prelibata tometta che si confeziona nel mese di giugno, quando i fiori che ingentiliscono i prati degli alpeggi rendono il latte particolarmente profumato.
La terza domenica di settembre, durante la rievocazione storica “Poggio Oddone Terra di Confine”, le vie di Perosa Argentina ospitano la Fiera del Plaisentif, che ha origine proprio nel tempo in cui i margari, scendendo a fine estate dagli alpeggi, sostavano a Poggio Oddone, dando vita al più importante mercato della valle.
Si parlerà della venticinquesima edizione della Fiera del Plaisentif e della rievocazione storica, ma non solo, nel corso della conferenza stampa in programma giovedì 18 aprile alle 11 nella sala panoramica al 15° piano della sede della Città metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7.
Alla conferenza stampa parteciperanno amministratori locali e metropolitani, i rappresentanti dell'associazione culturale Poggio Oddone (che, per conto del Comune, ha mantenuto viva la tradizione della Fiera del Plaisentif negli ultimi 25 anni),  il giornalista del settimanale “L’Eco del Chisone” Luca Prot, il Presidente del Consorzio dei produttori del Plaisentif Alex Challier, lo storico Ettore Peyronel.
La conferenza stampa sarà dedicata anche all’impegno degli Enti locali – Comune di Perosa Argentina in primis – per la tutela del Plaisentif e della sua tradizione produttiva. Non è un caso se il marchio a fuoco che viene applicato sulle forme che rispettano il disciplinare di produzione è custodito nell’ufficio del Sindaco di Perosa Argentina. Verrà anche proposto un breveinquadramento storico dedicato alle origini del formaggio e alla sua importanza commerciale e sociale dal Medioevo ad oggi.

Agricoltura

Domenica 14 aprile a Caselette agricoltura, zootecnia e cultura si fonderanno in un interessante mix in occasione della Fiera di San Giorgio. La manifestazione, organizzata dall’amministrazione comunale e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, si aprirà alle 9,30 e proporrà una mostra della meccanizzazione agricola, con esposizione di trattori, attrezzature e prodotti del settore primario. I prodotti a km 0 saranno proposti dalle aziende aderenti al circuito “Campagna Amica” della Coldiretti. La fiera storica si aprirà alle 10 nell’area La Piota, dove sarà possibile pranzare tra le 12 e le 14. La settima edizione della Mostra regionale di bovini di razza Pezzata Rossa Italiana inizierà alle 11, con l’organizzazione curata dall’ARA, l’Associazione Regionale Allevatori, che proporrà la sfilata e la valutazione morfologica dei capi in concorso a cura del giudice ufficiale. Le premiazioni dei capi sono in programma nel pomeriggio ed è anche prevista un’asta di vitelle di razza Pezzata Rossa italiana dall’elevato valore genetico. Non mancheranno intrattenimenti musicali, giochi per bambini e una dimostrazione di caseificazione. La fiera e la mostra zootecnica si chiuderanno alle 18,30 e in serata i coltivatori di Caselette si ritroveranno per la cena in un ristorante locale, con prenotazione al numero telefonico 338-9656901.
Sul versante culturale, di particolare interesse la possibilità di visitare nel pomeriggio, tra le 14,30 e le 18, la Villa Romana di Caselette e l’area naturalistica di Primavalle. Le visite ai resti delle ville romane di Caselette e Almese si svolgono da aprile ad ottobre, sono gratuite e sono condotte da un archeologo supportato dai volontari dell’associazione ArCA-Arte, Archeologia e cultura ad Almese, con il patrocinio dei Comuni di Almese e Caselette, in collaborazione con Fondazione Magnetto, Finder spa, Univoca, Tesori d’arte e cultura alpina e Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino. Le visite propongono un’immersione nell’archeologia per conoscere la storia e la cultura locali nel contesto della romanità in Valle di Susa. Le ville di Almese e Caselette, risalenti al I secolo dopo Cristo, sono tra i più importanti complessi residenziali extraurbani di epoca romana in Piemonte. Tutte le informazioni per prenotare le visite sono disponibili nel sito Internet www.arcalmese.itlocandina Fiera Pezzata Rossa Caselette 2024

Agricoltura

Dopo Giaveno e Coazze, approda a Trana domenica 14 aprile la terza edizione della Fiera Agricola della Valsangone, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. Sui prati tra San Bernardino e Colombè, e con lo slogan “Dalla terra alla tavola”, la fiera organizzata dall’associazione “100% Valsangone” punterà sui temi della sostenibilità, della biodiversità e della trasformazione dei prodotti della valle in cucina, oltre alla valorizzazione dei prodotti e dei produttori del territorio. Dopo il successo dei primi due anni e un fruttuoso rodaggio, la fiera ha l’ambizione di confermare la vitalità del settore agricolo in valle e la capacità di creare rapporti sinergici efficaci con istituzioni, associazioni, enti di ricerca, come è stato spiegato il 21 marzo nella conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta al giardino botanico Rea di San Bernardino.
La manifestazione può contare su partner importanti come l’Università di Torino e la Fondazione Zoom, perché la fiera sarà il punto di partenza di un tavolo di lavoro per la salvaguardia delle api e degli insetti impollinatori, che vedrà in prima linea soprattutto il giardino Rea. L’area fieristica si estenderà su una superficie di 14.000 metri quadrati e comprenderà un settore dedicato alle api e alla biodiversità della Val Sangone, che sarà curato dalla professoressa Ferrazzi, docente all’Ateneo torinese. A Trana saranno presenti 110 produttori agricoli, 45 espositori di macchine e attrezzature agricole e 18 allevatori di capi bovini, ovini e caprini. Ci saranno due aree dedicate al cibo perché, come ha spiegato nella conferenza stampa il presidente di “100% Valsangone”, Alessandro Payra, “quest’anno puntiamo ad un itinerario dalla terra alla tavola, con noti chef che interpreteranno con uno show cooking i prodotti del territorio”. Un’attenzione particolare sarà riservata alle famiglie e ai bambini, con la cascina didattica di Coldiretti e tanti appuntamenti pensati per loro, come il laboratori sulle api”.
Il programma della Fiera Agricola Valsangone prevede un prologo sabato 13 aprile, a partire dalle 16, con l’esposizione zootecnica e della meccanizzazione agricola, la vendita di animali da cortile, i giochi gonfiabili per i bambini e, alle 18, un aperitivo rurale con prodotti del territorio. Domenica 14 dalle 9 saranno disponibili stand di prodotti enogastronomici, artigianato locale, attrezzature agricole, piante e fiori. Ci sarà un’esposizione zootecnica e saranno disponibili l’Agri Street Food con un’area ristoro e bar, la degustazione di vini locali e gli show cooking. Sono anche in programma una dimostrazione degli antichi mestieri, un laboratorio di caseificazione e un appuntamento con le scuole di intaglio del legno.
Maggiori dettagli sono reperibili nel sito Internet www.fieraagricolavalsangone.itFiera Agricola Val Sangone 2024

Agricoltura

L’appuntamento è per sabato 6 e domenica 7 aprile dalle 9 alle 19,30 nei giardini del castello e nei giardini Unità d’Italia a Carmagnola. Parliamo di Ortoflora & Natura, una tra le rassegne più importanti in Piemonte per i settori florovivaistico e orticolo, patrocinata come sempre dalla Città metropolitana di Torino. In grandi aree verdi e in altri spazi del centro città i visitatori troveranno stand con espositori provenienti da tutto il Piemonte, dalla Lombardia e dalla Sicilia, la tradizionale degustazione del Ravanin e del Porro dolce e di altre eccellenze del territorio, il lancio del contest “Peperone Urbano”, laboratori e intrattenimenti vari per grandi e piccini con sbandieratori, balli country, bolle di sapone, gli animali dell’associazione Natural Farm, luna park, una mostra dell’artista Cristiano Scano, l’esposizione dei trattori d’epoca, il mercatino degli hobbisti, la mostra-mercato di piccoli animali “Fattoria in Città” e stand con anticipazioni su “Bricks & Friends”, il festival dei mattoncini Lego in programma il 25 e 26 maggio. Domenica 7 è inoltre in programma il Welcome Tour Carmagnola, una visita guidata della città in collaborazione con Turismo Torino e provincia.
Con l’obiettivo di offrire al visitatore una città ancora più bella ed elegante, le aree della manifestazione vengono in questi giorni abbellite con aiuole e allestimenti floreali curati dai vivaisti carmagnolesi sul tema “Aspettando il Tour de France”.
Tutte le aree sono ad ingresso libero e i visitatori troveranno inoltre la Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero” con i suoi prodotti locali, la tradizionale degustazione del Ravanin e del Porro. Nel centro cittadino saranno presenti, in entrambe le giornate, le bancarelle del mercato ambulante con la partecipazione dei commercianti carmagnolesi, mentre le attività di ristorazione proporranno menù a tema.
La quindicesima edizione di “Ravanin e porro, dall’orto al pinzimonio” proporrà i prelibati ortaggi serviti in insalata o in pinzimonio dai volontari della Pro Loco sino ad esaurimento delle scorte. I due prodotti tipici del territorio vengono colti dall’orto della Cascina Vigna da parte dagli studenti della sezione Agraria dell'Istituto Baldessano Roccati, che presentano ogni anno studi e laboratori (dal seme alla coltivazione e alle varie qualità) sui due prodotti.
La Pro Loco proporrà inoltre una degustazione con la Toma piemontese e la marmellata di Porro. Ci sarà inoltre un’area dedicata alle eccellenze enogastronomiche del territorio, con stand riservati a Comuni aderenti al Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e alla Società Orticolo di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero”, che potranno esporre e vendere le loro eccellenze agroalimentari. Numerosi ristoranti carmagnolesi proporranno menù a tema che prevedono l’utilizzo di erbe aromatiche e fiori.
Visto il notevole successo degli scorsi anni e in avvicinamento alla 75ª Fiera Nazionale del Peperone, in programma dal 30 agosto all’8 settembre, ad Ortoflora & Natura verrà lanciata la terza edizione del contest “Peperone Urbano”, a cura del Consorzio del Peperone di Carmagnola e dell’Ufficio Agricoltura del Comune. Si tratta di un’amichevole sfida nella coltivazione biologica del peperone tra i produttori del Consorzio e i cittadini, che si cimenteranno nel coltivare il prelibato ortaggio nei propri balconi e giardini, attenendosi a un preciso disciplinare.
Per quanto riguarda i laboratori, sabato 6 e domenica 7 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 nei giardini Unità d’Italia è in programma “Botanica-mente”, a cura degli studenti dell’Istituto Professionale e Tecnico Agrario di Carmagnola. Nei giardini del Castello si svolgeranno invece interessanti laboratori: “I colori naturali” sabato alle 14,30 e domenica alle 15; creazione di colori con materiali naturali (vicino all’area pic-nic, con prenotazione al numero telefonico 340-0733420; “Erbologia” sabato alle 16,30 e domenica alle 11,30 e alle 16,30; erbe officinali (vicino all’area pic-nic), a cura del Paiolo Fiorito, con prenotazione al numero telefonico 340-0733420; “Natural Farm all’Ortoflora”, per la conoscenza e presentazione di alcuni animali dell’associazione Natural Farm.
La mostra personale di Cristiano Scano nel salone fieristico di viale Garibaldi sarà visitabile sabato 6 e domenica 7 aprile dalle 10 alle 19,30. Le creazioni dell’artista in resina su policarbonato sono un trionfo di colore, luce e texture. Ogni opera è un dialogo tra la tradizione del disegno e la modernità dei materiali, un ponte tra il passato e il futuro dell’arte. Il vernissage della mostra è in programma venerdì 5 aprile alle 18.
Sabato 6 dalle 15 alle 18 nel cortile del Municipio andrà in scena “La fabbrica delle bolle” del clown Idà, uno spettacolo che unisce la magia delle bolle di mille forme e colori a trucchi col fuoco e intrattenimenti. Domenica 7 dalle 15 alle 18 nella piastra polivalente dei giardini Unità d’Italia si terranno esibizioni accompagnate dai tamburi degli Sbandieratori e Musici del Borgo Santa Rosalia di Alba. Domenica 7 dalle 15 alle 18 nel cortile del Municipio è inoltre in programma l’esibizione “Country Western Dance”, a cura della Scuola di danza Riding West.
In piazza Italia ci sarà “Fattoria in Città”, una mostra mercato di esemplari avicunicoli e pet animals, con l’esposizione di conigli di diverse razze, avicoli ornamentali e animali di piccola taglia. Non mancherà il luna park nelle piazze Bobba e Mazzini.
Tutti i dettagli della manifestazione sono consultabili nel sito Internet della Città di Carmagnola www.comune.carmagnola.to.itManifesto-Ortoflora-Natura-Carmagnola-2024