I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Agricoltura

È entrato nel vivo il programma del circuito GustoValsusa che fino all’8 dicembre proporrà il territorio valsusino attraverso le sagre e le fiere che nel corso del tempo hanno saputo esaltare e valorizzare i prodotti della tradizione, come mele, castagne, patate, vini e formaggi.
Dopo l'inedita Sagra dell’Olio Valsusino del 2 giugno a Borgone Susa,domenica 26 ad Almese sarà di scena la vitivinicoltura, con la Sagra del Baratuciat, vitigno da cui si ottiene l’omonimo vino DOC recentemente riscoperto e già destinatario di prestigiosi riconoscimenti.
L’evento almesino è una delle iniziative che rientrano nel progetto Interreg ALCOTRA “VI.A. Tour”, naturale evoluzione del precedente progetto della Strada dei Vigneti Alpini, che ha delineato, a partire dal 2017, un percorso virtuale di scoperta della viticoltura di montagna tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia. Come sottolinea la Consigliera metropolitana con deleghe allo sviluppo economico, alle attività produttive e al turismo, Sonia Cambursano, “il progetto della Strada dei Vigneti Alpini, di cui il nostro Ente è stato capofila, ha valorizzato nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali, proponendo un itinerario turistico tematico che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale. È un lavoro che, grazie al progetto VI.A. Tour, può e deve continuare, perché i territori hanno compreso l’importanza del fare rete, scambiandosi esperienze e idee e lavorando congiuntamente per la valorizzazione economica e turistica della vitivinicoltura di montagna, in un mercato del turismo enogastronomico in cui si punta sempre più sulla qualità dell’accoglienza e sulla capacità di rispondere agli interessi e alle esigenze dei clienti”.

IL PROGRAMMA

Il programma della Sagra del Baratuciat prevede per venerdì 24 giugno le degustazioni dalle 20 alle 23 nella palestra dell’Istituto comprensivo di Almese, in via Alma Bertolo. Sabato 25 alle 8,30 si aprirà il mercatino dei produttori agroalimentari locali, mentre i banchi dei viticoltori saranno allestiti dalle 14,30 alle 22,30 in piazza Martiri della Libertà, che sarà pedonalizzata a partire dalle 16, per consentire ai visitatori di apprezzare cibo e vino Baratuciat proposti dai commercianti. Alle 17 è in programma la premiazione dei lavori partecipanti al concorso per i loghi e l’etichetta celebrativa del Baratuciat indetto dall’Istituto comprensivo di Almese. Esibizioni di tango alle 18 e musica dal vivo proposta dai Frati Meridiani alle 21,30 animeranno il tardo pomeriggio e la serata.
Domenica 26 giugno nella piazza Martiri della Libertà pedonalizzata dalle 8,30 alle 19,30 si terrà il mercatino dei viticoltori produttori di Baratuciat e dei produttori del “Gusto Valsusa”. In borgata Morando a partire dalle 9 è in programma il concorso estemporaneo di pittura “Arte in Vigna”. Nel pomeriggio, alle 17, sarà possibile partecipare ad un giro in bicicletta dalla piazza alla Via Francigena lungo la Dora. L’aperitivo delle 19 a cura dei banchi dei viticoltori e la musica celtica alle 21 chiuderanno il programma della Sagra.

BARATUCIAT, IL BIANCO CHE NON TI ASPETTI IN VALSUSA

Il Baratuciat è un vitigno che produce uva a bacca bianca. È autoctono della Valle di Susa e non ha parentele con i vitigni conosciuti. Era ad un passo dall'estinzione, ma è stato recentemente riscoperto e valorizzato. È presente nella bassa valle da almeno 150 anni, dove era estesamente coltivato fino ai primi del '900. La sua presenza è attestata da un documento inserito nel Bollettino Ampelografico del 1877. Il flagello della fillossera ha progressivamente limitato l'estensione dei vigneti. Il suo recupero si deve all'iniziativa di un cittadino di Almese, Giorgio Falca. Lo staff scientifico del CNR e quello del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino hanno intuito le potenzialità enologiche dell'uva e, grazie ad un lavoro di ricerca e sperimentazione, hanno definito con precisione le caratteristiche del vitigno. L'uva ha un acino ellittico, con la buccia di medio spessore molto pruinosa, di colore giallo-verde e dorato in fase di maturazione. Gli acini hanno la polpa poco consistente, succosa e non colorata. È un vitigno precoce e vigoroso. Il grappolo maturo è medio o medio piccolo, compatto, conico o cilindrico. I viticoltori locali, nelle zone ove era tradizionalmente presente, ricordano varianti del nome anche piuttosto distanti dall'attuale, come "Bertacuciàt", o "Berlu 'd ciàt". Riferimenti storici locali risalenti a fine '800 lo citano come "Berlon 'd ciat bianco". Il vitigno è iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite come idoneo alla coltura
in Piemonte, ma non rientra ancora nella Denominazione di Origine Valsusa DOC. Generalmente vinificato in purezza, il vino Baratuciat nel medio periodo sviluppa sentori aromatici a mezza strada fra il Sauvignon ed il Gewürztraminer. Nel primo anno si presenta con profumi di frutti bianchi ed una netta nota di miele di acacia. È caratterizzato da un contenuto in estratto secco netto elevato per un vino bianco. Come si riscontra tipicamente negli ambienti montani, l'acidità totale risulta piuttosto elevata. Il vino si presenta generalmente di colore giallo paglierino scarico con gradevoli tonalità verdi, con un profumo intenso caratterizzato da note prevalenti di mela verde e ananas e con peculiari sentori di eucalipto e fieno. Il Baratuciat è un vino di struttura importante e molto equilibrato, atto ad accompagnare antipasti, pesci di lago o di mare, carni bianche e insalate estive.
Sulla collina di Almese, abbandonata negli anni Sessanta dai contadini ormai divenuti operai nell'industria del fondovalle nella bassa valle di Susa, erano rimaste piccole produzioni di vino, per lo più destinate al consumo di familiari. Grazie al recupero del vitigno Baratuciat, la vitivinicoltura ha conosciuto negli ultimi vent'anni una riscoperta che è innanzitutto culturale, nel senso del recupero delle tradizioni e della cultura materiale locale. Tra i protagonisti del recupero vi è l'azienda Agriforest della famiglia Bosio. Nei 15 ettari di proprietà sui versanti a solatìo di Almese nel 2004 è nata un'azienda agricola che ha riconvertito 3 ettari di terreno abbandonato in vigneto, uliveto, noceto e frutteto. La conduzione è familiare e la produzione ha numeri limitati e dedicati alla salvaguardia della biodiversità. Le operazioni colturali sono orientate al rispetto dell'ambiente, con l'inerbimento dei filari che evita l'erosione del terreno, l'uso esclusivo di concimi organici, la conduzione dalla potatura e la raccolta rigorosamente manuali.
Per saperne di più si può consultare il sito Internet www.vinistoricisacra.comlocandina Sagra Baratuciat 2022




Agricoltura

Da venerdì 17 a domenica 19 giugno a Pomaretto e a Perosa Argentina tornerà “Vini all’insù”, una rassegna dedicata alle migliori produzioni vitivinicole dell’arco alpino, patrocinata e sostenuta dalla Città Metropolitana di TorinoLa manifestazione organizzata dall’Unione dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca e dalle amministrazioni comunali di Perosa Argentina e di Pomaretto, rientra nel progetto Interreg ALCOTRA “VI.A. Tour”, naturale evoluzione del precedente progetto della Strada dei Vigneti Alpini, che ha delineato, a partire dal 2017, un percorso virtuale di scoperta della viticoltura di montagna tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia. Vini all’insù” sarà l’occasione per fare il punto su alcuni dei risultati del progetto Strada dei Vigneti Alpini, di cui è stata capofila la Città Metropolitana di Torino; progetto che ha consentito al Comune di Pomaretto di valorizzare un itinerario di turismo enologico, con uno spazio di accoglienza panoramico lungo il Sentiero del Ramìe.
Il programma di “Vini all’insù” si aprirà non a caso alle 15 di venerdì 17 giugno al Ciabot di Pomaretto con l’evento “Bouquet Alpini”, durante il quale sarà presentato il Tour della Strada dei Vigneti Alpini, alla scoperta dei vini e dei paesaggi vitati della Città Metropolitana di Torino, della Valle d’Aosta e della Savoia.
La mostra mercato dei vinidi montagna accompagnata dai banchi di assaggio sarà visitabile sabato 18 e domenica 19 giugno dalle 10 alle 19,30 nella splendida Villa Willy di Perosa Argentina. Sabato 18 alle 16 è in programma una degustazione su prenotazione di alcuni dei vini presenti alla rassegna, guidata dal delegato torinese dell’Associazione Italiana Sommellier, Mauro Carosso. Sempre sabato 18, ma alle 11,30 è in programma la degustazione libera “Il Dahu”, dedicata ai formaggi di montagna in abbinamento con i vini del Pinerolese, a cura dell’ONAF, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi. Per prenotare le degustazioni occorre chiamare il numero telefonico 335-7855023.
Nella giornata di sabato 18 e in quella di domenica 19 a Pomaretto sarà possibile partecipare alle visite guidate ai vigneti eroici del Ramìe, che inizieranno alle 15, alle 16 e alle 17. L’aperitivo tra i vigneti del Ramìe sarà servito al Ciabot sabato 18 e domenica 19 giugno alle 19. A Pomaretto la giornata prefestiva si concluderà con il concerto del gruppo Madamè nel complesso degli impianti sportivi.
Domenica 19 alle 15 in piazza Europa 3 a Perosa Argentina prenderà il via lo spettacolo itinerante “I sentieri della storia”, realizzato in collaborazione con l’associazione Poggio Oddone. Di “Cioccolato e Passito” si parlerà invece nella degustazione su prenotazione in programma domenica 19 alle 16 a Villa Willy, con la partecipazione dei sommelier Ilario Manfredini e Sandro Gastaut e del delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, Alberto Negro.
A chiusura delle manifestazioni il Concerto d’Estate della banda musicale di Pomaretto alle 21 al Tempio Valdese.

UNA VITIVINICOLTURA CHE È TRADIZIONE E DIFESA DEL TERRITORIO

Nonostante la crisi economica che ha caratterizzato gli ultimi dodici anni, quella della riscoperta e valorizzazione del Ramìe nelle valli Chisone e Germanasca è la storia di una piccola iniziativa economica di successo. Le vigne da cui proviene l’uva vinificata nel Ramìe sono state impiantate con grande fatica nei secoli scorsi a una quota tra i 600 e i 900 metri, lungo pendii estremamente ripidi, contraddistinti da terrazzamenti a secco. All’imbocco della Val Germanasca è impossibile non notare le vigne che incombono sulla strada di fondovalle, quasi “strappate” alla montagna, sul versante pietroso esposto a meridione. La tradizione vinicola locale risale all’epoca medievale e, anche se con grande fatica, ha resistito alla diffusione della fillossera alla fine del XIX secolo, per poi rinascere nel secondo dopoguerra raggiungendo discreti livelli qualitativi. Tanto che Luigi Veronelli scrisse a proposito di quello che però chiamò erroneamente “Ramiè”, che aveva un “colore rosso rubino e delicato profumo. Sapore giustamente asciutto, fine, gustoso”. Il recupero dei terrazzamenti abbandonati e il superamento della produzione per il semplice autoconsumo sono però recenti, anche se la denominazione Doc nell’ambito della famiglia “Pinerolese” risale al 1996. I “profeti” della ricoperta del Ramìe sono stati Daniele Coutandin e l’agriturismo La Chabranda, che furono i primi promotori, insieme all’assessorato provinciale all’agricoltura e montagna dell’allora Provincia di Torino, che finanziò nel 2003 la costruzione di una monorotaia per facilitare il lavoro e la vendemmia, riprendendo il modello già applicato con successo nelle Cinque Terre. Dal 2009 il Comune di Pomaretto ha promosso la costituzione di un consorzio tra i piccoli contadini che ancora coltivavano le terrazze. Il nome ufficiale della Doc è “Pinerolese Ramìe”, per un prodotto che scaturisce prevalentemente dalla fermentazione delle uve di un vitigno particolare e di estrazione montana come l’Avarengo. A queste uve possono essere aggiunte minori quantità di Neretto di Bairo e Avanà. La vinificazione è stata condotta per tre anni in maniera sperimentale a Chieri, presso l’Istituto Bonafous della Facoltà di agraria dell’Università di Torino. Successivamente il consorzio ha trasferito il processo di trasformazione delle uve in vino all’Istituto Malva Arnaldi di Bibiana. La collaborazione con l’Università ha consentito al consorzio di migliorare la qualità del vino e di aumentare progressivamente la produzione da 1000 a 4000 bottiglie. Il consorzio si occupa della gestione collettiva della vendita del vino e dell’accesso a finanziamenti per la manutenzione dei muri a secco e delle vigne. Oggi il Ramìe è proposto nei bar, nelle osterie e nei ristoranti delle valli Chisone e Germanasca e offre ai turisti un’esperienza aggiuntiva di conoscenza delle eccellenze del territorio. Per i giovani di Pomaretto, forse, vivere esclusivamente di vitivinicoltura non sarà mai possibile, ma il Ramìe può costituire un’interessante integrazione al reddito e l’occasione per realizzare una manutenzione del territorio che fa bene sia all’ambiente che all’economia locale. locandina Vini allinsù Perosa Argentina 18-19 06 2022

Agricoltura

Sono un centinaio i Comuni del Canavese, dell’Eporediese e della pianura ai piedi della Collina Torinese potenzialmente interessati alla costituzione del Distretto del Cibo della pianura canavesana, i cui amministratori sono stati invitati dalla Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica ad una riunione preliminare, convocata per oggi pomeriggio alle 15 nel Municipio di Strambino. L’ipotesi su cui si confronterà con i colleghi amministratori la Consigliera metropolitana, che è anche Sindaca di Strambino, è quella di un progetto che potrebbe valorizzare le produzioni cerealicole del territorio, ma anche la loro sostenibilità ecologica, soprattutto per quanto riguarda il contenimento dei consumi idrici.
La costituzione del Distretti del Cibo è disciplinata da una Legge regionale del 2019 e dal successivo regolamento di attuazione. Alla riunione saranno presenti i funzionari regionali, proprio al fine di valutare le modalità di elaborazione del progetto del nuovo Distretto del Cibo.

Agricoltura

Da venerdì 13 a domenica 15 maggio sarà fortemente legata alla natura e ai suoi tesori da tutelare la dodicesima edizione di “Di Freisa in Freisa”, la manifestazione regionale organizzata dal Comune di Chieri e dal Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Ad aprire “Di Freisa in Freisa”, venerdì 13 maggio, sarà ilconvegno realizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e l’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino, dedicato ai cambiamenti climatici e al loro impatto sull’agricoltura e sulla produzione vitivinicola ma anche sul sistema sociale, economico e turistico.
Nel centro storico della “Città delle 100 Torri” ci sarà un tripudio di profumi e colori, eccellenze enogastronomiche da assaporare, momenti di festa e di approfondimento, workshop e seminari a tema, vino, aperitivi, esposizioni artistiche, proposte musicali, iniziative di charity e altre dedicate ai più piccoli.
Protagonista principale dell’evento sarà naturalmente il Freisa, appena eletto vitigno dell’anno 2022 del Piemonte: un vitigno autoctono con più di cinque secoli di storia, che metterà in mostra tutte le sue diverse anime, le sue etichette e i suoi produttori, tra degustazioni guidate, abbinamenti con altre golosità tipiche del territorio e laboratori multisensoriali di approfondimento.
La novità dell’edizione 2022 è la mostra florovivaistica, realizzata in collaborazione con Asproflor, che sabato 14 e domenica 15 maggio colorerà il centro di Chieri, proponendo le migliori eccellenze floreali del territorio e rimarcando la filosofia “green” che da sempre identifica la produzione e le attività portate avanti dal Consorzio e dai suoi produttori.
Durante Di Freisa in Freisa, il mondo del vino si sposerà anche con la cultura, grazie ad un itinerario alla scoperta dei principali monumenti, musei e chiese di Chieri.
I più piccoli saranno coinvolti nella festa con l’iniziativa “Freisa bimbi”, che proporrà laboratori per bambini dai 3 ai 6 anni e dai 6 ai 12 anni, per insegnare attraverso il gioco la rilevanza ecologica e paesaggistica delle vigne e l’importanza di un frutto come l’uva.
Alla manifestazione è abbinata l’iniziativa “Cantine aperte”, che vedrà alcune aziende vitivinicole del territorio ospitare visite guidate nel cuore della loro produzione. “Freisa & Food” che coinvolgerà invece i ristoranti e i locali di somministrazione di Chieri nella realizzazione di menù a tema.
Per saperne di più si possono consultare i siti Internet www.comune.chieri.to.it e www.freisadichieri.comlocandina Di Freisa in Freisa 2022 1.jpg

Agricoltura

Domenica 8 maggio torna a Coazze la fiera agricolo-forestale “Lu Bo e la Fejri”, cancellata negli ultimi due anni a causa della pandemia. Il programma della manifestazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, è ricco di attività legate al tema forestale e soprattutto al territorio: si parte sabato 7 alle 17 nella sala conferenze dell’Ecomuseo dell’Alta Valsangone, con la presentazione dell’ultimo libro di Tiziano Fratus, poeta e scrittore bergamasco residente a Trana. Come suggerisce il titolo “Alberi millenari d’Italia”, propone un viaggio alla scoperta degli alberi più antichi del Bel Paese, un argomento che si addice perfettamente a “Lu Bo”, il bosco-legno in lingua francoprovenzale. Insieme alla presentazione del libro, l’Ecomuseo dell’Alta Valsangone inaugura la mostra di Tiziano Fratus dedicata agli alberi monumentali, concessa in prestito dal Giardino Botanico Rea e visitabile gratuitamente.
Domenica 8 maggio lungo Viale Italia ’61, nelle piazze principali e nel parco comunale a partire dalle 10 la fiera propone stand di prodotti locali e artigianato, vivai con piante e fiori e street food, attività e spettacoli per grandi e piccoli: dalla realizzazione di sculture in legno con la motosega, alle dimostrazioni a cura delle scuole d’intaglio della Valsangone e della Valle di Susa, dall’esposizione delle attrezzature forestali a cura della cooperativa Silva alla possibilità di arrampicare sulla parete allestita in piazza Cordero di Pamparato, dalle passeggiate a cavallo insieme all’associazione “Ognuno a Suo Modo” alla dimostrazione di tree climbing alle 15,30 nel parco comunale.
Durante l’intera giornata davanti all’ufficio turistico il gruppo “I nostri antichi mestieri” mostra come si filava e si tesseva la canapa un tempo, mentre alle 15 nello stand allestito in viale Italia i panificatori De.C.O. tengono un laboratorio di panificazione. A partire dalle 10 nelle sale espositive al piano terra dell’Ecomuseo dell’Alta Valsangone è possibile visitare la mostra sugli alberi monumentali realizzata da Tiziano Fratus, mentre al primo piano è aperto al pubblico il Museo della Resistenza della Valsangone, riallestito da pochi mesi. Sempre dalle 10 in piazza Gramsci si può visitare l’esposizione illustrata sulle erbe spontanee e officinali, mentre nel parco comunale si possono ammirare gli spaventapasseri realizzati con materiali di recupero dai bambini della scuola dell’infanzia Erminio Macario e della scuola primaria Luigi Pirandello di Coazze, che partecipano al concorso “Lo spaventapasseri più stravagante”. Si può votare lo spaventapasseri preferito all’ufficio turistico entro le 16,30, mentre la proclamazione dei vincitori e la premiazione sono in programma dopo le 17 in piazza Cordero di Pamparato, dove vengono anche estratti i premi in palio per la Caccia al Toponimo Invernale.
Il gruppo AIB di Coazze e Aleghe Mountain Guide organizzano invece un’escursione guidata lungo il Sentiero delle Macine, con partecipazione ad offerta libera, il cui ricavato andrà interamente all’associazione AIB per l’acquisto di attrezzatura e di un nuovo mezzo antincendio. Per informazioni e prenotazioni si possono chiamare i numeri telefonici 376-0091377 e 011-9349681. È anche possibile percorrere in mountain bike i sentieri di Coazze accompagnati dall’associazione Valsangone Outdoor. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 339-5341172. Inoltre, a partire dalle 9,15, a Forno di Coazze è possibile visitare oltre un chilometro di gallerie della miniera di talco Garida e scoprire la storia dell’estrazione del talco in Valsangone, oltre a conoscere la flora e la fauna presenti nelle gallerie. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 011-9349681 o scrivere a turismo@comune.coazze.to.it
A partire dalle 9 a Forno di Coazze si tengono le celebrazioni per la commemorazione dei caduti della Resistenza all’Ossario e alla Fossa Comune, seguite dalla Messa alle 10,30.lu bo e la fejri a4 tutti loghi

Agricoltura

Da venerdì 6 a domenica 15 maggio l’orticoltura d’eccellenza del Pianalto torna protagonista della tavola e degli eventi santenesi, con l’89ª edizione della Sagra dell’Asparago di Santena, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Il taglio del nastro inaugurale è in programma alle 18,30 di venerdì 6 maggio con Sonia De Castelli al PalAsparago in piazza Martiri della Libertà, struttura in cui ogni sera saranno servite ricette tipiche, che nei weekend sarà possibile gustare anche a pranzo. Dopo la sfilata folkoristica con i personaggi storici del Piemonte saranno presentati quei personaggi che, a livello locale, simboleggiano la Sagra: la Bela Sparsera e so’ Ciatarin. Nei dieci giorni della manifestazione, oltre al tradizionale stand gastronomico, sono in programma mercatini, presentazioni di libri ed eventi turistici. Delle serate musicali ad ingresso gratuito saranno protagonisti dj come Tony Mix e band come i Non Plus Ultra e i Divina.
La Sagra dell’Asparago non celebra solo un prodotto d’eccellenza: sottolinea anche la ricchezza storica e culturale del territorio. Il primo weekend della manifestazione sarà più tradizionale, con un programma che ripercorre quello delle edizioni passate: esibizioni sportive e musicali, raduni di Fiat 500 e Vespa Piaggio d’epoca, animazioni per bambini e serate dj set. Venerdì 6 maggio la Notte Tricolore proporrà il mercatino per le strade cittadine, attività per i più piccoli e il dj set in piazza Forchino.
Il secondo fine settimana inizierà venerdì 13 maggio con la semi-finale del festival Arte&Bellezza, presentato da Alessia Perrone e Carlo Mosso. La finale è programmata per il 18 giugno. Sabato 14 Santena si tingerà di rosa, in vista della tappa del Giro di Italia che partirà giovedì 21 alla volta di Torino, con un percorso interamente dedicato alle collina torinese e chierese. La Notte in Rosa di sabato 14 maggio proporrà una serie di punti musicali nelle piazze, l’esposizione di biciclette d’epoca e un mercatino nelle vie principali della città. Domenica 15 tra i molti eventi in programma ci sono l’estrazione della lotteria per il Giro di Italia, la premiazione dell’Asparago d’Oro e l’esposizione di macchine in legno a pedali. Sempre domenica 15 alle 8,30 partirà un giro turistico in bicicletta alla scoperta del territorio.
Per informazioni si può chiamare il numero telefonico 392-4531719, consultare il sito www.prosantena.it o scrivere a prolocosantena@gmail.com o a prolocosantena@pec.it Tutti i dettagli della manifestazione si possono scoprire nel sito Internet www.asparisagra.itAsparisagra Locandina 2022 10 Marzo compressed page-0001

Agricoltura

Con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino nel fine settimana a cavallo tra aprile e maggio ai piedi della Rocca torna la manifestazione “Cavour in Fiore”, la cui inaugurazione è in programma sabato 30 alle 15. Nel pomeriggio della giornata prefestiva si possono ammirare i fiori e le piante che abbelliscono case e giardini, ma anche le opere degli artisti Caterina Bruno e Maurizio Rossi sotto l’ala comunale e di Maria Magnano in via Re Umberto 4. Alle 17 sotto l’ala comunale Caterina Bruno e Maurizio Rossi tengono il laboratorio per adulti e bambini “Impariamo l’arte”.
La rassegna florovivaistica di domenica 1° maggio si apre alle 9 ed è abbinata alla mostra mercato di piccoli animali “Cavour in piume” in via Conte Cavour. Alle 9, alle 10,30 e alle 16 sotto l’ala comunale Caterina Bruno e Maurizio Rossi tengono laboratori gratuiti di acquerello per adulti e bambini, mentre alle 15,30 Graziana Priotto propone il laboratorio “Impariamo a comporre i fiori”. La passeggiata enogastronomica “GiRocca” inizia invece alle 10 e propone un’escursione sui sentieri che da paese portano in cima al rilievo, la cui sagoma inconfondibile spicca nel panorama della pianura pinerolese.logo Cavour in fiore 2022

Agricoltura

Al Vinitaly di Verona nello stand della Regione Autonoma Valle d’Aosta l’Assessorato regionale all’agricoltura e risorse naturali e la Città Metropolitana di Torino hanno presentato il progetto Interreg ALCOTRA “VI.A. Tour”, naturale evoluzione del precedente progetto della Strada dei Vigneti Alpini, che ha delineato, a partire dal 2017, un percorso virtuale di scoperta della viticoltura di montagna tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia. Nei prossimi mesi la Strada dei Vigneti Alpini sarà arricchita da una serie di itinerari “a menù”, che permetteranno ai visitatori di creare percorsi personalizzati alla scoperta dei territori vitivinicoli delle Alpi Occidentali, con le loro bellezze naturali e la loro cultura, abbinando paesaggi mozzafiato e luoghi storici con la degustazione di vini rari e preziosi e prodotti gastronomici locali.
Oltre alla Valle d’Aosta e alla Città Metropolitana di Torino, il progetto coinvolge il CERVIM-Centro di ricerche, studi e valorizzazione per la viticoltura montana, l’Institut Agricole Régional di Aosta e, per la Francia, la Communauté des Communes Coeurs de Savoie e il Comitato Interprofessionale dei Vini della Savoia.
All’evento al Vinitaly sono intervenuti l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta Davide Sapinet e la Consigliera della Città metropolitana di Torino con delega al turismo Sonia Cambursano, i quali hanno spiegato che Via Tour è un progetto “ponte” che capitalizza e rafforza i risultati della Strada dei Vigneti Alpini, elaborando proposte e destinazioni turistiche nelle aree vitate alpine, per promuovere i vini e le cantine, il paesaggio e il patrimonio enologico dei territori della Savoia, della Valle d’Aosta e, nella Città Metropolitana di Torino, del Canavese, del Pinerolese e della Valle di Susa. Le azioni previste da Via Tour si collocano nell’ambito della Misura 3-obiettivo 3.1 del progetto ALCOTRA e possono contare su di un budget di 510.435 euro, di cui 121.000 euro spendibili entro il marzo 2023 nel territorio della Città metropolitana di Torino.
Come sottolinea la Consigliera Cambursano, “il progetto della Strada dei Vigneti Alpini, di cui il nostro Ente è stato capofila, ha valorizzato nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali, proponendo un itinerario turistico tematico che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale. È un lavoro che, grazie al progetto Via Tour può e deve continuare, perché i territori hanno compreso l’importanza del fare rete, scambiandosi esperienze e idee e lavorando congiuntamente per la valorizzazione economica e turistica della vitivinicoltura di montagna, in un mercato del turismo enogastronomico in cui si punta sempre più sulla qualità dell’accoglienza e sulla capacità di rispondere agli interessi e alle esigenze dei clienti”.
Tra le azioni figura l’elaborazione di proposte di turismo enologico sostenibile esperienziale che promuovano percorsi in cui sia possibile utilizzare congiuntamente le ferrovie e la bicicletta, oppure effettuare trekking raggiungendo le zone montane con il treno. La prenotazione di pacchetti turistici à la carte, predisposti da tour operator specializzati, dovrà essere facilitata da una piattaforma digitale. È prevista la partecipazione congiunta a fiere come il Vinitaly di Verona e “Vinum” ad Alba, la realizzazione e la partecipazione congiunta ad eventi come Vini all’insù” in programma a Pomaretto nel mese di giugno, “Vini in vigna” in Valle d’Aosta ad agosto, “Fascinant week end” nella Communauté des Communes Coeurs de Savoie a fine ottobre, “Cantine aperte Fascinant” sui territori vitati alpini della Città Metropolitana di Torino, “Vins extremes” a Bard nel novembre e un evento finale in Valle d’Aosta. È prevista la pubblicizzazione della WebApp realizzata con il progetto dei Vigneti Alpini. Saranno programmati tour promozionali per blogger e giornalisti in Valle d’Aosta, mentre la Città Metropolitana di Torino organizzerà un workshop con guide e tour operator per illustrare l’analisi di marketing condotta nell’ambito del progetto della Strada dei Vigneti Alpini per valutare le mutazioni del sistema turistico, discutere e condividere l’analisi SWOT, raccogliere le osservazioni, elaborare gli elementi discussi per la proposizione di strategie e programmi. Per il rafforzamento delle destinazioni di offerta turistica e per la definizione dei prodotti turistici è prevista una serie di macro-azioni, tre per ciascuna regione e almeno una finale a carattere transfrontaliero. L’elenco comprende il progetto Chiomonte-Cels che riguarda un itinerario a piedi tra le vigne, la formazione dei viticoltori sulla qualità dei vitigni, lo studio di nuove proposte turistiche, lo studio, l’inserimento sul mercato e la promozione dei prodotti à la carte o di pacchetti turistici adeguati alla domanda, sia a scala locale che transfrontaliera. I prodotti turistici e cicloturistici per ognuna delle tre regioni (Città Metropolitana di Torino, Valle d’Aosta, Savoia), saranno promossi da consorzi di operatori turistici e coinvolgeranno accompagnatori naturalistici o cicloturistici, amministrazioni locali, noleggiatori, cantine, operatori della ricettività, della ristorazione e dei trasporti.

Cambursano Vinitaly Verona 12 04 2022

Agricoltura

Domenica 10 aprile a Caselette agricoltura, zootecnia e cultura si fondono in un interessante mix in occasione della Fiera di San Giorgio. La manifestazione, organizzata dall’amministrazione comunale e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, si apre alle 9,30 e propone una mostra della meccanizzazione agricola, con esposizione di trattori, attrezzature e prodotti del settore primario. I prodotti a Km 0 sono proposti dalle aziende aderenti al circuito “Campagna Amica” della Coldiretti. La fiera storica si apre alle 10 nell’area La Piota. La quarta edizione della Mostra regionale di bovini di razza Pezzata Rossa Italiana inizia alle 11 ed è organizzata dall’ARA, l’associazione regionale degli allevatori, che propone la sfilata e la valutazione morfologica dei capi in concorso a cura del giudice ufficiale. Le premiazioni dei capi sono in programma nel pomeriggio. Prima dell’apertura della mostra, alle 9,30 nella Sala dei 500 in strada Contessa 86 l’ARA tiene l’assemblea della sua sezione dedicata alla razza Pezzata Rossa Italiana.
In concomitanza con la fiera il CAI di Alpignano è presente con un proprio stand informativo e consente ai ragazzi di provare ad arrampicare in sicurezza nella palestra di roccia allestita sul masso erratico di piazza Cays (strada dei Gerbidi).
Sul versante culturale, di particolare interesse la possibilità di visitare nel pomeriggio la Villa Romana di Caselette. Le visite ai resti delle ville romane di Caselette e Almese si svolgono da aprile a novembre, sono gratuite e sono condotte da un archeologo supportato dai volontari dell’associazione ArCA-Arte, Archeologia e cultura ad Almese, con il patrocinio dei Comuni di Almese e Caselette, in collaborazione con Fondazione Magnetto, Finder spa, Univoca, Tesori d’arte e cultura alpina e Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino. Le visite propongono un’immersione nell’archeologia per conoscere la storia e la cultura locali nel contesto della romanità in Valle di Susa. Le ville di Almese e Caselette, risalenti al I secolo dopo Cristo, sono tra i più importanti complessi residenziali extraurbani di epoca romana in Piemonte. Tutte le informazioni per prenotare le visite sono disponibili nel sito Internet www.arcalmese.itFiera-di-San-Giorgio-Caselette-724x1024




Agricoltura

Dopo un anno di sospensione dovuto all'emergenza pandemica, nell'ultimo fine settimana di febbraio torna a Vigone la Fiera della meccanizzazione agricola, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e organizzata dall'Associazione manifestazioni agricole vigonesi.
I numeri delle adesioni degli operatori del settore testimoniano che l'evento espositivo è più che mai interessante per il territorio del Pinerolese e per quelli vicini del Carmagnolese e del Saluzzese. Tutti gli spazi espositivi sono andati esauriti con largo anticipo, a conferma del grande interesse dei produttori e venditori di macchinari e di attrezzature agricole nel presentarsi al pubblico ed ai clienti con le loro proposte. Saranno quindi presenti circa 130 espositori di macchine agricole e una trentina di produttori agricoli locali, in un'area espositiva di oltre 20.000 metri quadrati tra piazza Clemente Corte, il piazzale antistante l'ex stazione ferroviaria e la grande area merci acquisita di recente dal Comune. Tra le iniziative collaterali l'area commerciale con gli ambulanti di domenica 27 febbraio, la tradizionale distribuzione del minestrone e dei salamini caldi, la mostra "La Fiera in miniatura" al Salone del Cavallo e il battesimo della sella con i pony.

Per saperne di più si può consultare il sito Internet www.amav.it o scrivere a info@amav.itFiera Meccanizzazione Agricola Vigone 26-27 02 2022