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La Città metropolitana di Torino conferma il suo sostegno convinto al Distretto del Cibo del Pinerolese “Terre da tastè”. Lo ha ribadito la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive e al turismo, incontrando nella sede dell’Ente di area vasta il Sindaco di Cavour, Sergio Paschetta, e la Vicesindaca, Marta Ardusso, la Segretaria comunale di Pinerolo, Annamaria Lorenzinoe, collegata in videoconferenza, la Vicesindaca di Pinerolo, Francesca Costarelli. Al centro del confronto l’impegno sul Distretto, nato ufficialmente a fine luglio del 2023 con la firma dell’accordo per la costituzione di “Terre da tastè”. Oltre alla Città di Pinerolo e al Comune di Cavour, al Distretto hanno aderito le amministrazioni comunali di Buriasco, Campiglione Fenile, Cantalupa, Cercenasco, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Macello, Osasco, Piscina, Scalenghe, Vigone e Villafranca Piemonte. Il Distretto si estende su di un territorio di 400 km quadrati, che si caratterizza per la presenza di un buon numero di prodotti agroalimentari riconosciuti con i marchi di qualità DOC, IGP e PAT-Prodotti Agroalimentari Tradizionali, cui si affianca un numero di produzioni di rilevanza locale: Pinerolese DOC (vino), Mela rossa Cuneo (IGP), Tomino del Talucco, Seirass di latte o Ricotta piemontese, Paste di meliga, Mele del Piemonte, Mustardela, Genepy.
“Ho ribadito l’impegno della Città metropolitana ad accompagnare l'avvio del progetto, perché svolga un ruolo pilota nell’intero territorio metropolitano, per la creazione di realtà analoghe. - sottolinea la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano - Stiamo già lavorando nel Canavese, mentre nel Chierese-Carmagnolese, dove siamo partiti prima, la progettazione comune è in corso da tempo". Dal confronto è nata l’esigenza di sollecitare Regione Piemonte affinché preveda linee di finanziamento ad hoc per i Distretti del cibo, che devono poter contare su linee come quelle previste per i GAL.
Frutto di un processo di progettazione partecipata cominciato nel dicembre 2022 con numerosi tavoli di lavoro tra i comuni coinvolti, il piano di “Terre da tastè - Distretto del Cibo Pinerolese” si articola in diversi obiettivi, da raggiungere nell’arco di un triennio: la promozione delle pratiche agronomiche a basso impatto ambientale per la gestione sostenibile e duratura delle risorse naturali, la valorizzazione del territorio, la tutela della redditività delle aziende, l’incremento della resilienza e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
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Il vino non solo come semplice bevanda, da consumare beninteso in maniera consapevole, ma come elemento che caratterizza un territorio, che è cultura ed è capace di generare un movimento turistico importante. Sarà questo il protagonista principale della seconda edizione di “Canavese in un bicchiere”, l’evento organizzato dall’Associazione Canaveis che sabato 25 e domenica 26 novembre tornerà in primo piano al centro fiere dell’ex Manifattura di Cuorgnè. Sulla scia del successo dell’anno passato, quando la risposta di curiosi ed appassionati aveva fatto registrare numeri di tutto rispetto, la manifestazione, che è patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, porterà alla ribalta le eccellenze del Canavese, con ulteriori sorprese, grazie ad un calendario di eventi capaci di coinvolgere anche le famiglie. L’inaugurazione è in programma sabato 25 alle 16, seguita da un evento dedicato all’Erbaluce. Dalle 16,30 alle 21 il pubblico potrà degustare le eccellenze delle aziende vinicolee agroalimentari del territorio. Domenica 26 le degustazioni saranno possibili dalle 11 alle 21. Tra gli avvenimenti previsti nell’ultima domenica di novembre spicca un laboratorio didattico per i più piccini alle 15, grazie alla collaborazione con Slow Food Canavese, ma alle 16,30 e alle 18,30 ci saranno anche due workshop, uno tenuto dai Giovani Vignaioli Canavesani e l’altro a firma ancora di Slow Food Canavese.“Canavese in un bicchiere” nasce per valorizzare un territorio vitivinicolo che è stato in grado negli ultimi anni di risalire la china e di proporre un panorama interessante, visto che sono ormai decine le cantine e i produttori locali, tra marchi conosciuti e altri nuovi, giovani e vogliosi di farsi conoscere, che stanno portando l’attenzione su questo aspetto del territorio canavesano. Saranno inoltre presenti alcuni produttori che arriveranno dalla Sardegna: un modo per far sì che in futuro “Canavese in un bicchiere” possa avere dei palcoscenici nuovi ed ampliare le sue proposte. L’ingresso alla manifestazione è libero, mentre chi vorrà partecipare alle degustazioni dei vini e delle eccellenze gastronomiche dovrà munirsi della tasca con il calice, al costo di 10 euro.
Per ulteriori informazioni sugli eventi e sulle masterclass a numero chiuso si può visitare la pagina Facebook dell’Associazione Canaveis, scrivere ad associazionecanaveis@gmail.comoppure chiamare il numero telefonico 331-3053360.

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La ventisettesima edizione della Sagra del Cavolo Verza di Montalto Dora, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, è in programma da venerdì 24 a domenica 26 novembre, con la giornata clou nella nella quarta domenica del mese. La manifestazione valorizza le eccellenze del territorio canavesano. Nei tre giorni della Sagra passato e presente, gastronomia, cultura e folklore locale si alterneranno, proponendo a migliaia di visitatori emozioni, atmosfere d'antan, sapori autentici della tradizione contadina e spaccati di vita rurale del XX secolo. La Sagra è nata nel 1996 per rilanciare un prodotto che per tantissimi anni è stato il fulcro dell'economia del paese, ma che era quasi scomparso dalle campagne, a causa del richiamo della vicina industria olivettiana. I cavoli invernali di Montalto Dora erano conosciuti in tutto il Canavese per essere il non plus ultra quanto a qualità e sapore: erano l'ingrediente indispensabile per confezionare la migliore zuppa 'd pan e còjed erano perfetti, grazie alle loro foglie croccanti e frastagliate, per raccogliere dai fumanti fojòt (tegamini di coccio) la bagna caôda. Insuperabili, infine, perché consistenti alla cottura, per avvolgere l'impasto dei caponèt canavesani.La Sagra di Montalto Dora proporrà un'offerta commerciale qualificata, con il mercatino dell'artigianato d'eccellenza, i manufatti degli hobbisti, le “Vie del Gusto” con le specialità enogastronomiche piemontesi e valdostane, lamusica e il folklore nelle vie del centro storico e gliappuntamenti gastronomici con i piatti della civiltà contadina. Durante la manifestazione si potrà curiosare tra le vie del gusto, dell’artigianato e dell'antiquariato minore, ammirare i manufatti dell'ingegno hobbistico, fare acquisti di prodotti enogastronomici e assistere agli spettacoli folcloristici e musicali. La novità del 2023 sonogli eventiintitolati “Il 900 - La court”e “Il 900 - I suoi giochi”:sabato 25 dalle 15,30 alle 19 e domenica 26 novembre tutto il giorno in corso Marconi verranno riproposti la ricostruzione filologica della vita contadina e dei giochi nei cortili delle antiche abitazioni e nelle strade del paese. Il tradizionale concorso tra i produttori locali del cavolo verzaprenderà il viain corso Marconi sabato 25 alle 11, quando la giuria inizierà la valutazione degli ortaggi candidati ai premi. Intorno al lago Pistono si potrà andare alla scoperta del Parco Archeologico, con visite guidate da un archeologo, per tornare indietro di 6500 anni e capire come vivevano gli uomini del Neolitico. La prenotazione è obbligatoriasino ad esaurimento dei posti disponibili entro le 16 di sabato 25 novembre, chiamando il numero telefonico 392-1515228 o scrivendo a info@archeolagopistono.it. Oppure si potrà partecipare gratuitamente alle escursioni naturalistiche guidate intitolate“Cavolo che tour!”e dedicate al lago Coniglio, alle Terre Ballerine, all’antica via del castello, all’anello del Montesino, alla salita ai “3 bui”, alla strada delle vigne, al lago Nero e al monte Maggio. Per informazioni e per prenotare la partecipazione occorre chiamare il numero telefonico 349-0074456. Il suggestivo castello di Montalto Dora sarà eccezionalmente aperto al pubblico dalle 9,30 alle 17 di sabato 25 novembre, per iniziativa dei proprietari e senza necessità di prenotare la visita.
Per gli amanti dei cavalliil richiamo è costituito dallo spettacolare Palio dei Comuni, che vedrà confrontarsi ipaesi canavesani, abbinati con la formula del sorteggio, in gare di attacchi su carrozze sportive trainate da pariglie. La prima manche è in programma a partire dalle 10,30 di domenica 26 nella nuova arena fieristica adiacente alla chiesa parrocchiale, mentre la seconda inizierà alle 13,30. La premiazione finale è prevista per le 16. Nel quarto fine settimana di novembre sarà naturalmente possibile gustare i piatti della tradizione contadina a base di cavolo verza e non solo, sia nei punti di ristorazione gestiti dalle associazioni locali che in ristoranti, pizzerie, bar e nei punti ristoro collocati nel cuore della fiera. Iristoratori della tradizione canavesanasaranno i protagonisti del gran galà in programma venerdì 24 novembre nell’anfiteatro Angelo Burbatti. L'area dedicata agli espositori sarà concentrata in un quadrilatero del gusto con due varchi d'ingresso. Sarà possibile acquistare il cavolo verza direttamente dai produttori.
Per ulteriori dettagli e per consultare il programma completo della Sagra del Cavolo Verza basta andare sul sito Internet del Comune di Montalto Dora alla pagina www.comune.montalto-dora.to.it/it-it/appuntamenti/27-sagra-del-cavolo-verza-45568-1-bdaa73c71753e1ee080fc3cb4972a712

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Nel terzo fine settimana di novembre la Città di Santena è pronta ad accogliere la Sagra della Zucca, con due giorni di street food, eventi, mercatini e talk nel cuore della città, in piazza Martiri della Libertà, organizzati dall’associazione Santena E20 con il patrocinio del Comune di Santena. Sabato 18 novembre alle 12,30 si potrà pranzare al PalaZucca e nel pomeriggio ci saranno animazioni per i bambini. Dalle 19 sarà possibile cenare al PalaZucca e, alle 21, seguire il concerto della band MainD THE GAP. Domenica 19 la giornata inizierà con il mercatino artigianale, agricolo e commerciale. Alle 11 l’inaugurazione ufficiale della Sagra, con la madrina dell’evento Renata Cantamessa. A seguire il talk “La ricetta di un buon Distretto”, promosso dal Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese e dal Distretto Diffuso del Chierese. Durante l’evento, verrà presentato il mini libro “Zuccami”, che racconta la favola del cibo di Fata Zucchina, realizzata con i disegni degli allievi delle scuole di Santena. Seguirà la premiazione del contest tra le vetrine dei negozi addobbate in tema con la Sagra. Dopo il pranzo al PalaZucca riprenderanno le attività di animazione per i bambini. Con il progetto Zuccami, realizzato in collaborazione con Renata Cantamessa, gli organizzatori hanno coinvolto le scuole di Santena e i commercianti locali, invitandoli a decorare la città con il simbolo della Sagra. . Il contest delle vetrine unisce la creatività dei bambini a quella dei negozianti. Il ricavato della vendita del libro Zuccami, sarà devoluto all’associazione Amici Neonatologia Moncalieri Onlus.Per saperne di più si può consultare il sito Internet del Comune di Santena alla pagina https://comune.santena.to.it/eventi/2195092/sagra-zucca

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Sabato 18 novembre a Pomaretto tornerà la Fiero dâ Paî dâ Ramìe, ovvero la Fiera del paese famoso per il vino Ramìe, prodotto dell’enologia eroica che si pratica tra Val Chisone e Val Germanasca. Gli organizzatori hanno annunciato nei giorni scorsi la partecipazione di una cinquantina di allevatori e di oltre 1000 capi di bestiame provenienti dalle Valli Chisone e Germanasca e dall’intero Pinerolese. Il paese si riempirà di bancarelle con ogni genere di prodotti, presentati da oltre 130 espositori. La fiera, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, inizierà alle 8, quando gli espositori si disporranno lungo la via Carlo Alberto, in piazza Libertà e nelle vie laterali. L'organizzazione della manifestazione vede collaborare fianco a fianco l’amministrazione comunale, la Pro Loco, il gruppo locale dell’Associazione Nazionale Alpini, la Protezione Civile di valle, l’Uncem, gli insegnanti delle scuole locali e le aziende agricole.Alle 12,30 è in programma il tradizionale pranzo, allietato da musica e canti, occitani e non solo. La partecipazione al pranzo è prenotabile entro giovedì 16 novembre presso i bar Chez Nous e Decanter, oppure chiamando i numeri telefonici 349-4124057 e 320-1833725. Alle 15sono in programma la premiazione degli allevatori e l’asta dei roudoun, i tradizionali e artistici campanacci delle mucche. È annunciata la partecipazione della Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata alle attività produttive, allo sviluppo economico e al turismo. Saranno presenti delegazioni di allevatori e produttori agricoli e agroalimentari di Avezzano (L’Aquila), Brondello (Cuneo), Collarmele (L’Aquila), Montefortino (Fermo), Montiano (Forlì - Cesena), Monticello d’Alba (Cuneo), Mirabel-et-Blancons (Dipartimento della Drôme - Francia), Ostana (Cuneo), Suzzara (Mantova) e della vicina Usseaux. Saranno presenti Daniele Viglianco e Renato Giachero, artisti della scultura in legno con le motoseghe. Tra i cantanti e i gruppi musicali che si esibiranno i Parlapà, Loris Gallo ed Elisabetta Pia Gedda, Gli Allegri Sognatori, Emilio Minà, Beppe e Marcelli, I Quattro Più Uno. Elia Tarantino registrerà uno speciale per Primantenna dedicato alla manifestazione.

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Da venerdì 10 a martedì 14 novembre a Chieri torna la Fiera Nazionale di San Martino, un’importante vetrina di promozione del territorio e delle sue risorse: agricoltura e prodotti tipici, paesaggio, storia, tradizioni, cultura e sostenibilità. Ad aprire la manifestazione, patrocinata come sempre dalla Città metropolitana di Torino, saranno le musiche dal repertorio popolare dei Musicanti di Riva presso Chieri, che venerdì 10 alle 21 nella sala Conceria proporranno i loro quadri teatrali e musicali in piemontese, per poi animare il pomeriggio di sabato 11 nella chiesa di San Filippo. Sempre nella giornata di sabato 11 sarà presentata unaricerca sulla religiosità popolare che ha coinvolto diverse amministrazioni comunali del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e le associazioni del territorio.La Fiera sarà inaugurata ufficialmente sabato 11 novembre alle 15 in piazza Cavour, alla presenza del Sindaco e Consigliere metropolitano Alessandro Sicchiero, dell’Assessora Elena Comollo e degli altri amministratori locali, con la partecipazione della Filarmonica Chierese.
Saranno molte le occasioni per gustare la cucina locale: il Pala Bagnacaoda di piazza Cavour, a cura della Pro Chieri e della Pro Loco di Andezeno; le cucine di strada sempre in piazza Cavour, con i piatti della tradizione locale rivisitati in chiave moderna; gli stand delle Pro Loco del territorio; il Piatto di San Martino, che sarà proposto dai ristoratori per promuovere i prodotti d’eccellenza del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese. In piazza Umberto sarà possibile degustare il Freisa e i vini della collina torinese, grazie all’expertise del Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e vini della Collina Torinese.
Si potrà partecipare gratuitamente alle attività proposte dalle fattorie didattiche locali presenti in via Vittorio Emanuele II e ai laboratori di CAMST per le famiglie. Si potranno approfondire la conoscenza della tradizione rurale con il Museo Diffuso della Vita Contadina, a cura dell’associazione “La barca nel bosco”. Non mancheranno passeggiate, biciclettate, degustazioni e visite guidate alla scoperta di Chieri e del suo contado. Il Welcome Chieri è un itinerario che consente di entrare nel cuore della città, tra storia, miti, leggende e luoghi da non perdere, scoprendo chiese di notevole pregio, tra le quali la cappella Gallieri all’interno del Duomo, le tracce della storia ebraica della Città e le specialità tipiche. Per partecipare è necessario prenotarsi sul sito Internet www.turismoturino.org.
Tornerà la mostra mercato delle eccellenze agro-alimentari piemontesi e italiane in via Vittorio Emanuele II e via Palazzo di Città. La Fiera agricola sarà allestita dalla Pro Chieri nel parcheggio Scotti e al Campo Archero, con in mostra le macchine, gli impianti e i prodotti per l’alimentazione zootecnica e “La fattoria in fiera”, con l’esposizione di piccoli animali da cortile. Il tradizionale Mercatone si terrà domenica 12 e martedì 14 novembre nell’area di piazza Europa. Il luna park sarà allestito in piazzale Quarini.
Il programma completo della Fiera di San Martino è disponibile sul sito ufficiale del Comune di Chieri www.comune.chieri.to.it, ma per seguire da vicino la Fiera è possibile collegarsi alle pagine Facebook @fierasanmartinochieri e @comunechieri

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Una festa tipicamente paesana come nella migliore delle tradizioni contadine di un tempo: è questo lo spirito con cui a Druento è nata l’idea di dedicare una sagra alla rapa locale, giunta alla sua seconda edizione. L’organizzazione da parte del Comune di Druento, con la collaborazione del gruppo locale dell’Associazione Nazionale Alpini e della Pro Loco, punta a proporre al pubblico un evento in cui storia e modernità, passato e presente si fondono, in nome dell’antico e nobile ortaggio, chiamato in piemontese “ravot”.Il fulcro della Sagra della Rapa, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, è l’ortaggio in tutte le sue declinazioni, da degustare in un ampio stand gastronomico in viale Papa Giovanni XXIII. Dalla serata di venerdì 10 novembre i visitatori potranno allietare il loro palato con i classici “ravotti”, succulenti ravioli con salsiccia e rape rigorosamente locali, da servire con burro e salvia.
La rapa, già nota e preparata prima della patata, si presta bene alla cucina di piatti prelibati ma molto semplici, in cui si apprezzano le doti organolettiche dell’ortaggio. La radice carnosa è particolarmente indicata nelle diete ipocaloriche ed è ricca di sali minerali, mentre le foglie verdi forniscono un prezioso apporto delle vitamine A e K, importanti per le ossa. In omeopatia lo sciroppo di rapa è considerato un ottimo rimedio naturale contro la tosse secca e aiuta in caso di stanchezza e bronchite. Non mancano le curiosità legate all’arrivo della rapa a Druento, che in paese divenne celebre per la sua somiglianza con la parte terminale del campanile della chiesa di San Sebastiano, oggi sconsacrata. Nel weekend della Sagra della Rapa di Druento nella zona della tensostruttura in viale Papa Giovanni XXIII sarà anche allestita un’area bimbi, con giochi e animazione a cura di Circo Wow, ci sarà l’esposizione dei prodotti locali e, domenica 12 novembre, si terrà la Fiera autunnale, con bancarelle di artigianato, hobbisti, e produttori a km zero.
Venerdì 10 novembre in occasione dell’inizio della sagra è in programma alle 17 la lettura animata “La Rapa Magica” a cura de “I Retroscena”, con merenda finale per i bambini. Lo stand gastronomico proporrà un menù storico a partire dalle 19,30, ci sarà l’esposizione dei prodotti locali e i balli occitani saranno proposti dall’Unitre di Druento. Nella serata di sabato 11 riaprirà lo stand gastronomico e si terrà l’estrazione dei premi offerti dall’Associazione Commercianti. Domenica 12 lo stand gastronomico sarà aperto per il pranzo a partire dalle 12,30 e si terrà la premiazione del concorso “La Rava d’Or”. Per saperne di più si può consultare il sito Internet del Comune www.comune.druento.to.it

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Mele di tutte le forme e colori, ma anche l’insieme delle eccellenze della frutticoltura del Pinerolese: è questo il richiamo principale della kermesse Tuttomele, la cui 44ª edizione si inaugurerà sabato 4 novembre alle 14,30. Tra le autorità che parteciperanno al tradizionale taglio del nastro in piazza Sforzini ci sarà la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata alle attività produttive, allo sviluppo economico e al turismo. Tuttomele, da sempre patrocinata dalla Città metropolitana, anche quando l’Ente di area vasta si chiamava Provincia di Torino, è da qualche anno una manifestazione di rilevanza nazionale, a cui i produttori frutticoli piemontesi e non solo guardano per capire qual è l’evoluzione del settore e come evolvono i gusti dei consumatori.I produttori di mele presenti a Tuttomele da sabato 4 a a domenica 12 novembre quest'anno hanno creato, in collaborazione con la ProCavour due nuove cassette in cartone per il trasporto e la vendita: una è per la frutta standard, l’altra per quella biologica. Entrambe le scatole aiutano il consumatore a riconoscere immediatamente il prodotto locale, grazie ad una grafica chiara e attraente, con i loghi di Tuttomele, del CIFOP-Centro Incremento Frutticoltura Ovest Piemonte, della Strada delle Mele del Pinerolese e dei 14 Comuni associati.
Cavour si conferma così come una delle capitali dell’agricoltura torinese, grazie al suo impegno nel nascente Distretto del Cibo “Le 5 Terre da scoprire”e nel Distretto interprovinciale della Frutta, appena costituito insieme a 44 Comuni del Saluzzese. Delle prospettive della frutticoltura pinerolese e saluzzese si parlerà nel convegno in programma mercoledì 8 novembre sul tema “Frutta Piemonte, Italia, Europa, dinamiche produttive e commerciali”.
LE PROPOSTE PER CONSUMATORI, AGRICOLTORI, TURISTI E SPORTIVI
L’anteprima sportiva di Tuttomele sarà ancora una volta la 16ª edizione della corsa podistica AppleRun, in programma mercoledì 1° novembre alle 10 su di un percorso ad anello di 10 Km nelle vie del centro e sulla pista ciclopedonale intorno alla Rocca: un tracciato facile e veloce che attrae ogni anno oltre un migliaio di partecipanti allo start da piazza Solferino. Naturalmente a tutti i partecipanti e soprattutto ai vincitori andranno le sempre gradite scorte di mele cavouresi, acquistate nelle aziende locali dallo staff organizzativo guidato da Marco Isoardi, presidente dell’asd AppleRun.
Tutti i dettagli sulle proposte e sul programma di Tuttomele si trovano nel sito internet www.tuttomele.info, ma, sinteticamente, si può ricordare che tra le iniziative consolidate della manifestazione si segnalano: l’esposizione e la vendita diretta delle migliori qualità di mele prodotte da oltre 200 frutticoltori e 2 cooperative, lo stand promozionale del Presidio Slow Food delle Antiche Mele piemontesi, la Settimana Gastronomica della Mela nei ristoranti locali, la distribuzione di frittelle di mele ai visitatori, i dibattiti sulle politiche agricole, sulle problematiche di sviluppo dell’agricoltura e sulle tecniche di coltivazione, la presentazione di studi e ricerche da parte degli Istituti professionali per l’agricoltura, la rassegna commerciale con circa 200 stand, gli stand di alcune Pro Loco italiane e di paesi ospiti, la presenza dei 18 Comuni aderenti al CIFOP, alla Strada delle Mele Pinerolese e al Distretto del Cibo, l’esposizione di macchine agricole, i concorsi come “La mela in vetrina”, gli spettacoli musicali, culturali e folkloristici, i tour guidati per gruppi aziendali, associazioni, centri anziani e Circoscrizioni, con iniziative di promozione turistica curate dalla Pro Cavour.

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Nell’ultimo fine settimana di ottobre al Castello Reale di Moncalieri ritorna l’edizione autunnale di “Fiorile - Orti & Fiori in mostra”, manifestazione culturale e vivaistica patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e dedicata al verde in tutte le sue declinazioni. A Moncalieri si potrà apprezzare un’accurata scelta di vivaisti specializzati, di produttori agricoli, di artigiani e di designer, che animeranno il Giardino delle Rose del Castello Reale con una kermesse volta al racconto della stagionalità e dell’eccellenza, a corollario di un ricco programma a ciclo continuo.“Fiorile – Orti & Fiori in mostra” è curata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri, in collaborazione con l’associazione Giardino Forbito e sarà visitabile sabato 28 ottobre dalle 10 alle 22 e domenica 29 dalle 10 alle 18. Nei suggestivi porticati del Giardino delle Rose i visitatori troveranno un’esposizione di artigianato sostenibile, manualità e creatività, ma anche l’Angolo dei Saperi e dei Sapori, con esperienze immersive nei mondi del design, dell’arte, del gusto e della consapevolezza alimentare. I produttori e i vivaisti del territorio, selezionati per stagionalità ed eccellenza, racconteranno l’autunno in tutto il suo splendore. Gli incontri approfondiranno temi legati all’arte, alla storia, alle tradizioni, alla natura, alla letteratura e alla biodiversità; a cominciare dal territorio e dalla sua memoria, con una particolare attenzione alla più tipica delle produzioni florovivaistiche locali: il crisantemo, il fiore d’oro, pianta che ricopre nel mondo significati differenti, visto che in Italia rappresenta un omaggio ai defunti e in Oriente celebra l’amore e la vita.
A “Fiorile” ci sarà spazio anche per il mondo della vitivinicoltura, in occasione e in collaborazione con la manifestazione “Vendemmia a Torino - Grapes in Town”, con incontri e masterclass dedicati alle degustazioni e alle esperienze sensoriali. Sul versante gastronomico, in compagnia dello chef Marco Massaia del ristorante “Radici a Mura Mura” di Costigliole d’Asti e del critico e scrittore Luca Iaccarino, si riprenderanno brani del libro “Frattaglie. Viaggio di memorie culinarie e biografiche” del compiantoEgisto Volterrani. Il tempo dedicato alla lettura accoglierà la casa editrice Neos con due libri che ben si inseriscono in un programma dedicato ad ambiente e territorio. L’autrice Franca Rizzi Martini sarà presente con la sua raccolta di racconti “Di Castello in castello”, a cura di Riccardo Marchina. Per approfondire nuovamente la relazione possibile tra la sfera umana e quella vegetale, lo spazio dell’arte ospiterà le opere di Maura Banfo, evocative foto polaroid a tema floreale.
In tema di ecosistemi e biodiversità, il corner didattico curato dagli Impollinatori metropolitani e da Beesù, rappresenterà il meraviglioso e necessario mondo delle api, approfondendo anche le cause della rarefazionedelle popolazioni dei preziosi insetti. Lo spazio dedicato alla divulgazione ospiterà un incontro esperienziale con Fulvio Piccinino, ambasciatore del Vermouthe autore del libro “Il re era una regina”, Graphot edizioni. Infine, in occasione e in collaborazione con Moncalieri Jazz 2023, tornerà la musica con il duo Cora-Picchioni.
Come sempre tutti i dettagli sulla manifestazione sono reperibili nel sito Internet www.fiorilemoncalieri.it

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Nel Canavese, come in tutte le zone rurali del Piemonte, la polenta era un tempo alimento quotidiano e si seminavano grandi superfici di mais per uso zootecnico, riservando le parti migliori dei campi per la semina della “meliga” da polenta. La meliga era il frutto di lunghe selezioni, effettuate dai contadini per ottenere un mais eccellente; a differenza di quello a uso zootecnico che doveva – allora come oggi – essere una varietà assai produttiva dal punto di vista quantitativo. Nel Canavese si selezionarono le varietà Ottofile, Pignoletto, Ostenga, Marano e Quarantina. Negli anni ‘60 e ’70 del XX secolo il consumo di polenta preparata con le antiche varietà di mais iniziò a diminuire, a favore di farine industriali, dai tempi di cottura più brevi, ma dalle caratteristiche piuttosto anonime. Fortunatamente, tra la fine degli anni ‘70 e gli anni ’80, iniziò un paziente lavoro di ricerca delle varietà di meliga antiche, che vide tra i protagonisti, oltre al Comune di Banchette e alle associazioni degli agricoltori, l’allora Provincia di Torino - oggi Città metropolitana - che mise a disposizione i mezzi per la bonifica del terreno e la consulenza tecnico-scientifica. Il Pignoletto rosso e altre varietà di Antichi mais piemontesi furono inseriti nel Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, un marchio-ombrello istituito e promosso a partire dal 2001 per raccogliere, far conoscere e tutelare i prodotti agroalimentari della tradizione locale. L’associazione Pignoletto Rosso di Banchette promuove ogni anno il tradizionale Evento del biologico, che è giunto alla diciassettesima edizione ed è patrocinato dalla Città metropolitana, oltre che dal Comune di Banchette.Per informazioni si può scrivere a pignolettorosso@alice.it o chiamare i numeri telefonici 333-3271763 e 347-1269097.
IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
La manifestazione si aprirà sabato 28 ottobre alle 15 nel salone Emilio Pinchia con l’inaugurazione della mostra di modellismo statico “La Regia Aeronautica 1923-1945”, organizzata dall’associazione Promozione Turistica Volvera. La mostra sarà visitabile anche domenica 19 a partire dalle 9. Alle 16 è in programma la presentazione del libro “Amedeo Duca d’Aosta, il Principe Aviatore” alla presenza dell’autore Dino Ramella e dei responsabili della casa editrice Priuli & Verlucca. Dalle 18,30 al bocciodromo di via Roma sarà possibile partecipare alla degustazione di piatti a base di polenta di mais rosso del raccolto 2023, accompagnata da salsiccia, spezzatino di vitello, brasato, pollo in umido, formaggi, suet gris (polenta concia con le erbe) e altre specialità, con la possibilità dell’asporto. Domenica 29 ottobre la degustazione inizierà alle 11, mentre la mostra mercato dei prodotti tipici agroalimentari, artigianali e commerciali locali sarà visitabile a partire dalle 9. Nella mostra si potranno degustare le miasse, i friceui ‘d pôm, lo zabaglione, le caldarroste, la cioccolata calda, il caffè, i biscotti, i dolci artigianali, il vin brulé, i vini canavesani Doc e le birre artigianali. I “Gieugh-ëd na vòlta” saranno proposti dal gruppo storico Allodieri di Cuorgnè, mentre l’associazione Scuderie Cavalchiusella consentirà ai bambini il battesimo della sella. Sarà allestito un accampamento della Quarta Legio Consolare, con dimostrazioni di centuriazione effettuata utilizzando lo strumento della groma. L’associazione “Il Diamante” proporrà addestramenti e visite guidate dell’accampamento. Ci saranno anche una mostra di quadri realizzati con pagliuzze d’oro e polvere di pietre macinate provenienti dal torrente Orco, a cura di Gian Piero e Francesco Ricciardi. È in programma un’esposizione di aeromodelli e auto d’epoca. L’Automobile Club Torino consentirà di provare un simulatore di guida, mentre il gruppo modellistico Eolo di Banchette proporrà il pilotaggio di aereomodelli con un simulatore di volo. Si potrà anche ammirare la mostra fotografica “Banchette, immagini del passato”, curata Da Maria Paola Capra.
ATTENTI AL MARCHIO!
Il mais Pignoletto rosso del Canavese ha la sua origine nell’omonimo territorio, e fino agli anni ’50 del ‘900 è stato il principale ingrediente di tanti prodotti dell’alimentazione locale, per poi lasciare spazio ad altri tipi di cereali. Era la principale fonte di sostentamento alimentare poiché accessibile a tutti per il suo basso costo. Da molti anni gli agricoltori locali sono impegnati nella tutela delle diverse varietà disponibili, dopo che il Pignoletto rosso aveva rischiato la totale estinzione nel secondo dopoguerra. Agricoltori appassionati con il supporto dell’amministrazione comunale di Banchette e della Confagricoltura di Torino, hanno consentito di recuperare l’antica varietà di mais da agricoltura biologica. Il consumatore che vuole essere sicuro di aver acquistato la vera farina di Pignoletto Rosso deve fare attenzione all’etichetta, imparando a leggerla. Il mais rosso di Banchette con il marchio biologico certificato dall’organismo di controllo Ecocert è garantito a partire dal seme autoctono, che viene selezionato accuratamente di anno in anno. La semina viene effettuata su un terreno circondato da boschi, che costituiscono una barriera naturale contro l’impollinazione con altri mais ibridi. I processi produttivi sono eseguiti con metodo biologico certificato. La raccolta viene eseguita come un tempo, in pannocchie. Durante la cernita tutte le pannocchie vengono selezionate e solo le migliori vanno alla sgranatura. L’essiccazione viene eseguita con un bruciatore a metano a bassa temperatura, per mantenere inalterate le proprietà del prodotto. La macinatura viene eseguita con un mulino a pietra. Questo tipo di macinazione è più lento e riscalda meno la farina, mantenendo in questo modo intatto il contenuto di vitamine e di grassi insaturi del germe.

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