I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Agricoltura

La ventiquattresima edizione della Sagra del Kiwi organizzata dalla Pro Loco di Bibiana e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino si aprirà venerdì 20 ottobre e proporrà serate gastronomiche e musicali, mostre, mercati e tanto altro. Le serate gastronomiche, seguite dalle esibizioni musicali, sono in programma nella palatenda di piazza Vittorio Emanuele.
I festeggiamenti inizieranno venerdì 20 con la cena a base di antipasti alla piemontese e paella, con prenotazione obbligatoria ai numeri telefonici 348-3367322 o 338-8274656. Dalle 15 alle 19 di sabato 21 e dalle 9,30 alle 19 di domenica 22 in piazza Vittorio Emanuele si terrà il mercato dei prodotti della terra e di quelli artigianali. Nel pomeriggio del venerdì, alle 17, è in programma un convegno tecnico sul tema dell’emergenza idrica e sulle azioni messe in campo per contrastarla. Quella di sabato 21 ottobre sarà anche la prima giornata dell’inedito raduno di trattori e macchine agricole, con la possibilità di iscriversi in piazza Marcellino a partire dalle 14, pagando la quota di partecipazione di 5 euro. Conducenti e accompagnatori potranno cenare al self service pagando 20 euro. Domenica 22 alle 10 è in programma la sfilata dei mezzi, seguita dall’aperitivo e dal pranzo dei partecipanti. Il numero telefonico per informazioni e iscrizioni è 348-3367322. Per i bambini sabato 21 è in programma alle 15 la Merenda con i Cartoni, organizzata insieme all’oratorio del paese e con la partecipazione del coro Tanto per Cantare. La serata gastronomica del sabato sarà all’insegna degli agnolotti e del gran bollito misto. Domenica 22 la Pro Loco riproporrà il pranzo “Lòn ch’ai è”, mentre a cena si potranno degustare agnolotti e cosciotto. Esposizioni di pittura e fotografia faranno da cornice alla Sagra. Nel palazzo comunale saranno allestite le mostre “Momenti di creatività” di Maria Luisa La Placa, “Il magico mondo dell’arte del decoupage” con Eva Ollivero Donzino, “Ricamo bandera: passione e ricerca ad ago” a cura dell’associazione Castellinaria, “Una vita dipingendo” di Gianna Santoro. Al palatenda si potranno ammirare le fotografie di Eros Vittone, mentre sotto l’ala comunale la Scuola Malva allestirà l’esposizione “Prodotti della terra”. Le serate musicali saranno venerdì 20 con Bonny e the Bad Garage Company, il 21 con la discoteca mobile di Radio Gran Paradiso e il 22 con Marianna Lanteri. Domenica 22 sarà inoltre possibile visitare il mulino storico di Bibiana.locandina Sagra Kiwi Bibiana 2023 1

Agricoltura

Domenica 15 ottobre è in programma la XXII edizione della Festa rurale del Cevrin di Coazze, un formaggio Presidio Slow Food che, sin dal 2001, fu inserito nel Paniere dei prodotti tipici dell’allora Provincia di Torino. Il legame con l’Ente di area vasta è rimasto, visto che la manifestazione è per tradizione patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. La Festa rurale del Cevrin è la fiera agro-alimentare che celebra i prodotti tipici delle montagne della Valsangone, siano essi specialità gastronomiche o capolavori dell’artigianato locale.

Il Cevrin di Coazze è preparato con latte caprino e bovino. Il latte caprino deve per disciplinare essere quello della razza Camosciata delle Alpi, molto rustica, simile allo stambecco, ma di taglia più piccola e di colore più scuro. Nel confezionamento della toma si utilizzano anche una quantità variabile di latte vaccino e caglio liquido di vitello. Dopo la rottura della cagliata si lascia riposare e, successivamente, si trasferisce nelle fascere, modellandola in forme larghe una ventina di centimetri. Infine si sala a secco su entrambe le facce. Il Cevrin stagiona almeno tre mesi, in alpeggio e in grotte naturali. Le forme necessitano di essere rigirate e pulite quotidianamente. Hanno una forma tonda con una crosta rugosa e umida di colore ambrato. La pasta è leggermente granulosa con un colore giallo verso l’esterno e bianco all’interno. Il peso varia da 8 etti ad un chilo e mezzo.
Le uniche località di produzione sono gli alpeggi e le borgate in quota di Coazze e di Giaveno.





IL PROGRAMMA

In occasione della Festa rurale del Cevrin, venerdì 13 ottobre la palestra di arrampicata di via De Fernex ospiterà il contest di arrampicata “Ciapa e tira”, organizzato dal gruppo “Scimmie De Fernex” del CAI Coazze. Per informazioni si può scrivere a ciapaetira@gmail.com. Nel pomeriggio di sabato 14 a partire dalle 14,30 è in programma al Circolo Chalet dei Cusinot di via Italia ‘61 72 il ritrovo dei partecipanti alla settima edizione della CeuRun e alla quarta edizione della Ceurot Run, due corse-passeggiate non competitive lungo l’anello del Running Park Coazze. È un’occasione per fare sport divertendosi in compagnia e partecipare all’estrazione di premi a sorpresa tra tutti i partecipanti. Alle 18 all’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone, al numero civico 1 di viale Italia ‘61, è in programma la presentazione dei pannelli e del nuovo libretto sui sentieri della Resistenza dedicati al compianto Ezio Giaj, consulente e collaboratore del Comune di Coazze e ideatore del nuovo allestimento dell’Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone.
Domenica 15 ottobre alle 10, insieme alla Banda Filarmonica di Coazze e al gruppo majorettes Happy Blue, l’amministrazione comunale darà il via alla fiera, che, fino alle 19, ospiterà gli stand di prodotti agro-alimentari, artigianato e street food, l’esposizione di capi bovini e caprini e quella dei tradizionali “rudùn”, i campanacci. In fiera saranno anche presenti le scuole d’intaglio locali e delle valli vicine e il gruppo “I nostri antichi mestieri”, che terrannodimostrazioni dedicate alle antiche tecniche di filatura e tessitura della canapa. Dalla cuneese Valle Maira arriverà invece Silvano “Degio” Degiovanni, il fabbro di San Damiano Macra che con la sua mula Pioggia sta scalando tutte le vette piemontesi che superano i 3.000 metri di altitudine, compreso il non lontano Rocciamelone. Dalle 10 in avanti in viale Italia ‘61 nei pressi del Circolo Chalet dei Cusinot sarà possibile provare lo sci d’erba con alcuni ex atleti della squadra nazionale e con gli allenatori della Scuola Tecnici Federali della FISI. A partire dalle 10 nelle sale espositive al piano terra dell’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone si potrà visitare la mostra “La filiera del latte e del formaggio”, dedicata agli ingredienti e alle combinazioni dei prodotti caseari e curata dall’Ecomuseo. Alle 11 in viale Italia ‘61 è in programma una dimostrazione di caseificazione, a cura dell’Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie. Per il pranzo, i ristoranti locali proporranno menù dedicati al Cevrin di Coazze e in fiera si troveranno diversi stand di ristorazione e street food. Dalle 14 in avanti, grazie ai volontari del Soccorso Alpino sezione Valsangone e al Gruppo CAI di Coazze, si potrà salire sulla parete di arrampicata in piazza Cordero, mentre in piazza Gramsci l’associazione Balla coi Lupi proporrà le danze occitane. Alle 15 in viale Italia ‘61 i panettieri di Coazze che si fregiano della denominazione comunale De.C.O. proporranno il laboratorio “Il buon pane di Coazze”. Alle 15,30 in piazza Cordero di Pamparato tornerà la simpatica corsa delle rotoballe a squadre miste composte da adulti e bambini, a cui ci si potrà iscrivere fino alle 15 all’ufficio turistico. Alle 16 nella sala conferenze dell’Ecomuseo della Val Sangone si terrà una degustazione guidata dei formaggi d’alpeggio, accompagnata da un breve corso su come degustare e abbinare i pregiati prodotti caseari locali, curato dall’ONAF, l’Organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggio. La quota di partecipazione è di 5 euro e occorre prenotarsi entro le 15 all’ufficio turistico. Alle 17 in piazza Cordero di Pamparato si terranno le premiazioni del concorso “Il banco più bello”, del contest “Ognuno a suo modo style 2023” e l’estrazione dei premi della Caccia al Toponimo. La festa vivrà il suo momento clou alle 17,30 con la discesa delle capre dall’alpeggio e la sfilata lungo viale Italia; al loro arrivo in piazza Cordero si terrà la tradizionale premiazione di Miss Ceura, la capra più bella, a cura dell’Associazione Regionale Allevatori.
Alle iniziative all’interno della fiera si aggiungono le escursioni e le visite guidate. Alle 9 di domenica 15 è previsto il ritrovo all’Aleghe Bike School di Strada Provinciale 190 angolo via Matteotti per il raduno e l’escursione in mountain bike al Col Bione, insieme all’associazione Valsangone Outdoor. Alle 9,30 a Forno di Coazze è invece in programma la visita guidata alla miniera di talco Garida, con prenotazione obbligatoria entro il giorno prima all’ufficio turistico.
Per informazioni sulle escursioni, dettagli sul programma ed eventuali iscrizioni il riferimento è l’ufficio turistico di Coazze, telefono 011-9349681, e-mail turismo@comune.coazze.to.itlocandina Festa Rurale Cevrin Coazze 2023

Agricoltura

Sabato 30 settembre e domenica ottobre ad Usseglio è in programma la nona edizione della Festa della Transumanza e della patata di montagna, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e organizzata in occasione del rientro delle mandrie dall’alpeggio estivo. Con il termine franco-provenzale “dèsarpa” si indica il ritorno dei capi bovini in paese. Per tradizione, quelli a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre sono giorni di festa, che concludono una stagione significativa per la vita degli allevatori, degli animali e di tutta la montagna: cento giorni di duro lavoro, a contatto con gli animali e con i pascoli, per produrre la vera Toma di Lanzo d’alpeggio; un lavoro importante che aiuta a salvaguardare il delicato paesaggio alpino.
Venerdì 29 settembre dalle 10 alle 12 sarà possibile partecipare alle visite guidate alla centrale idroelettrica Crot di Usseglio e al Mulino Vulpot, su prenotazione, chiamando il numero telefonico 338-9726184. Sabato 30 tra le 9,30 e le 12,30 si potrà partecipare ad una facile escursione guidata tra nuovi e vecchi alpeggi a Pian Benot, sempre su prenotazione al 338-9726184. Il ritrovo per il rito della transumanza in discesa è fissato per le 14 nel piazzale dell’albergo Furnasa, dove saranno a disposizione le canne da pastore, i cappelli e le magliette da indossare nel viaggio verso le “muande” (fattorie). Si assisterà al carico di tutto l’occorrente portato in alpeggio sui carri e sui basti di muli e cavalli. Verranno caricati gli ultimi formaggi creati con il latte profumato di erbe alpine. Dopo la merenda per tutti i bambini, si avvierà la sfilata verso il paese, con i margari impegnati ad allacciare al collo delle mucche i grandi rudùn” (campanacci) e i festoni preparati dai bambini. Ad Usseglio si potrà assistere ad una gara di mungitura tra i margari e alla preparazione del burro nella zangola. La distribuzione della “Fiocca” e le animazioni creeranno un clima di aggregazione e allegria, che proseguirà poi nella cena dei margari nel salone polivalente comunale. Domenica 1° ottobre ci sarà mercato contadino con i produttori di patate di montagna, di mele delle antiche varietà piemontesi, dei prodotti degli orti ussegliesi e del formaggi d’alpeggio. Il pranzo del pastore sarà alle 12,30, mentre i ristoranti ussegliesi proporranno un menù tipico valligiano. Alle 14 si potranno gustare le frittelle di mele, mentre alle 15,30 è in programma l’esibizione del gruppo folkloristico “Gli scoiattoli di Mezzenile” e alle 17 ci sarà la premiazione dei produttori di patate.
Per saperne di più si possono consultare i portali Internet www.eventiusseglio.it e www.turismousseglio.itannuncio Festa Transumanza Usseglio 2023

Agricoltura

A Pertusio prenderanno il via nella serata di venerdì 29 settembre le manifestazioni nell’ambito della festa di San Firmino, patrocinate dalla Città metropolitana di Torino e organizzate dalla Pro Loco e dal Comune. Nel padiglione gastronomico è in programma la quarta edizione del Beer Festival San Firmino, con la possibilità di immergersi nell’atmosfera dell’Oktoberfest di Monaco e gustarne le specialità. A creare la giusta atmosfera contribuiranno il raduno delle moto Harley Davidson e quelli dedicati alle auto americane e da rally. Sabato 30 al centro della serata gastronomica saranno il fritto di pesce e la pizza. L’intrattenimento musicale sarà a cura dell’orchestra di Titti Bianchi e Ruggero Scanduzzi. Domenica 1° ottobre la 24ª edizione della Fiera di San Firmino inizierà alle 8 del mattino e sarà dedicata ai fiori, alle api e al miele. Oltre ai prodotti del mercato “Campagna Amica” della Coldiretti, saranno in mostra capi bovini e caprini, macchine agricole di ultima generazione e d’epoca. Queste ultime sfileranno nelle vie del paese a partire dalle 11 e si sfideranno in gare di abilità nel pomeriggio. Particolarmente interessanti la decima edizione della Mostra del fischietto in terracotta intitolata “Fammi un fischio”, la mostra “Pertusio tra passato e presente” e la rassegna dall’artigianato. Alle 10 il centro cinofilo Grangese effettuerà una dimostrazione di difesa e obbedienza, mentre nel prato dedicato alla fiera si potrà effettuare un giro in carrozza. La prima edizione della Cicloscalata dei due Santuari è in programma alle 10,30, mentre per pranzare alle 12,30 con fasoj e quaiette (fagioli a rolatine) ci si dovrà prenotare, chiamando i numeri telefonici 348-5549221 o 335-7269000. Lunedì 2 ottobre alle 19,30 è in programma la presentazione della squadra di calcio dell’asd Pertusio, seguita da un’apericena. “La salma da sutrar” è il titolo della commedia dialettale che la compagnia Sud-Ovest presenterà mercoledì 4 ottobre alle 21. Venerdì 6 ottobre alle 19,30 ci sarà la cena della bagna caôda, seguita dalla serata con la musica da discoteca. Sabato 7 si disputerà una gara di bocce a coppie fisse e in serata si potrà cenare ascoltando l’orchestra di Pietro Galassi. Domenica 8 ottobre torneranno la mostra “Fammi un fischio”, con premiazione finale alle 17,30, e la mostra “Pertusio tra passato e presente”. Sarà celebrata la Messa solenne in occasione della festa di San Firmino, si potrà pranzare con le “Delizie d’autunno”, gustare le castagne arrostite nel pomeriggio e ascoltare i nuovi talenti in gara nella sesta edizione della Rassegna canora di San Firmino, che sarà presentata da due star di Telecupole, Piero Montanaro e Sonia De Castelli. locandina Festa San Firmino Pertusio 2023

Agricoltura

La Sagra del Pane di Piobesi Torinese continua il suo percorso di crescita, con l’ormai tradizionale patrocinio della Città metropolitana di Torino. La Sagra, nata quasi timidamente attorno all’antico forno della borgata di Tetti Cavalloni, è giunta alla ventunesima edizione e si è ricavata un suo spazio nel panorama delle manifestazioni legate ai prodotti tipici e alle tradizioni locali.
Domenica 24 settembre il cuore della manifestazione sarà ancora una volta la frazione Tetti Cavalloni, dove a partire dalle 10 saranno allestite la mostra mercato dei prodotti tipici legati alla tradizione e alle radici popolari agricole e un’esposizione di trattori d’epoca. La Filiera della Farina di Stupinigi proporrà gratuitamente i laboratori didattici di panificazione per adulti e bambini. Sarà possibile assistere alla dimostrazione della produzione del pane a partire dal chicco di grano e fino alla cottura nello storico forno a legna dei Tetti Cavalloni. La Filiera in Fiera porta in piazza l’intero processo che dal chicco di grano porta alla pagnotta. Si parte dai covoni di grano tenero raccolti in campo con la mietitura e, passando attraverso la trebbiatura con una trebbia d’epoca, si arriva alla separazione dei chicchi di grano dalla paglia. I chicchi poi vengono macinati a pietra per farne farina integrale o semintegrale di tipo 2 o tipo 1 che, impastata con acqua, sale e pasta madre può diventare pane, focaccia o pizza. Gli impasti dopo essere lievitati vengono cotti in un forno a legna. Il processo è raccontato dagli attori della filiera: agricoltori, mugnai, panificatori e produttori di formaggi. Immancabili la presentazione e la degustazione del dolce“Caritôn”, che si fregia della Denominazione Comunale. Nella prima edizione del concorso “Pane & Fantasia” i panettieri si sfideranno per dare forme e sapori nuovi al re della cucina mediterranea. La premiazione è in programma alle 17. “AllegraMENTE con le mani in pasta” è invece lo slogan di un laboratorio di manipolazione con la pasta di sale per bambini dai 3 ai 10 anni, tenuto gratuitamente da Enrica Corso a partire dalle 14. “I giochi di Joy” in legno saranno a disposizione nelle strade della frazione a partire dalle 10, mentre dalle 15 alle ore 18 la musica itinerante sarà a cura della Junior Band della Filarmonica Piobesina. La partecipazione al concorso fotografico “Pane in Fiera” è gratuita e libera. I vincitori verranno premiati in occasione della Fiera Autunnale di Piobesi del 19 novembre. I moduli d’iscrizione e il regolamento saranno a disposizione al punto Informativo di Tetti Cavalloni. La foto vincitrice sarà pubblicata negli opuscoli informativi della Sagra del Pane 2024.
Nel centro storico di Piobesi, in piazza Papa Giovanni XXIII è in programma alle 9 la partenza della corsa podistica di 5 Km non competitiva Strapiobesi organizzata da Sportinsieme, a cui ci si potrà iscrivere a partire dalle 8, pagando 5 euro. La corsa si concluderà alla canonica di Tetti Cavalloni. Inizierà invece alle 9,30 in piazza Vittorio Veneto il raduno delle Vespe Piaggio. I partecipanti potranno salire gratuitamente sulle torre del castello medioevale e partecipare alla passeggiata guidata da Dario Vernassa e intitolata “Il parco e i 4 sensi”. Si potrà anche visitare la mostra “La Sagra in uno scatto”, con le immagini scattate a partire dal 2015 in occasione del concorso “Pane in Fiera”. Interessanti anche le visite guidate alla chiesa di San Giovanni ai Campi, risalente al X secolo. Le visite inizieranno alle 14,30 e saranno curate da Carignano Progetto Cultura e Turismo.

IL “CARITÔN” DI PIOBESI, DOLCE “POVERO” DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE

Il termine “Caritôn” affonda le sue radici nelle tradizioni rurali locali, abbinato, con alcune varianti nel nome, al dolce anticipatore del tradizionale panettone natalizio. Un tempo veniva confezionato con gli avanzi della pasta preparata per il pane, a cui si aggiungevano un po’ di zucchero e l’uva fragola. Gli acini interi, inseriti nell’impasto, conferiscono alla fetta appena tagliata una colorazione vivace e caratteristica. Il “Caritôn” non è una esclusività di Piobesi Torinese, poiché viene confezionato anche dai panettieri e pasticceri dei paesi limitrofi: Castagnole Piemonte, Carignano, Pancalieri, Vinovo, Virle e Osasio.
La produzione del "Caritôn" è il frutto dell’ingegno degli affiliati alle confraternite laiche, che, fin dal 1700, producevano i cosiddetti "Pani della carità", utilizzando l’uva fragola in autunno e nella prima parte dell’inverno. I Pani della carità venivano benedetti ed elargiti ai poveri dalla chiesa e dalle confraternite in occasioni particolari: in genere durante le festività maggiori o le feste patronali. Il termine che designa il dolce è diffuso in una vasta area, che va dal Po alle Langhe, dal Roero all’Astigiano.
Tuttavia il termine "Caritôn" si riferisce a dolci di vario genere che, pur avendo un’origine comune, si differenziano per la forma e gli ingredienti. Inizialmente confezionato con pasta di pane, a volte addizionato di burro, il "Caritôn" è diventato col tempo un vero e proprio dolce, con l’utilizzo di un impasto di farina dolcificata. Si presenta oggi come una focaccia piatta. Per confezionarlo, su un piatto di pasta lievitata si pone un coperchio anch’esso di pasta, saldato alla base col risvolto dei bordi. Sul fondo si pongono a spirale o a cerchi concentrici gli acini di uva fragola. Durante la cottura in forno, gli acini rilasciano il succo, il quale, in parte, va a legarsi all’impasto. Il “coperchio” del Caritôn è arricchito da una glassatura o spolveratura esterna di zucchero in granelli.
In questo il Caritôn si differenzia nettamente da un dolce simile, prodotto in Toscana, nel quale però l’uva è mescolata all’impasto. L’utilizzo dell’uva fragola o talvolta delle mele cotogne, ha probabilmente sostituito in tempi recenti l’uso antico di acini di uve adattate alla pianura, la cui coltura è ampiamente documentata in Piemonte nei secoli scorsi. La forma più antica di Caritôn è ancora oggi confezionata a Castagnole Piemonte e nella borgata Tetti Cavalloni di Piobesi, dove alla pasta del pane, posta a lievitare, vengono aggiunti gli acini e lo zucchero. Gli ingredienti per l’impasto sono: pasta del pane (preparata con farina 00, acqua, sale fino e lievito di birra, eventuale strutto), burro, zucchero, uva fragola (Vitis lambrusca o Vitis vinifera) fresca o appassita naturalmente per poche ore, olio d’oliva, scorza di limone, eventuali uova fresche. Il Caritôn viene venduto a peso nel tradizionale sacchetto del pane o avvolto in cellophane da confezione.Depliant Sagra del pane 2023 1

Agricoltura

Settembre è tempo di vendemmia e nel territorio della Città metropolitana di Torino le sagre e le feste dedicate all’uva e al vino non mancano di certo. Ne proponiamo due tra le più significative, entrambe patrocinate dall’Ente di area vasta.

IL SETTEMBRE BRICHERASIESE

Domenica 3 settembre si è aperto con la ormai tradizionale “Mangia e cammina” il Settembre Bricherasiese patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, che culmina con la 55ª edizione della Sagra dell'Uva. Come sempre, il programma degli eventi, pubblicato sul sito www.comune.bricherasio.to.it è fittissimo e culmina sabato 23 e e domenica 24 settembre con la Sagra dell’Uva, la mostra ortofrutticola, la Piazza del Gusto e il Gran mercato d’Autunno.

Nel secondo fine settimana di settembre, da venerdì 8 a domenica 10 a partire dalle 19 è possibile partecipare al picnic in vigna alla Cascina San Giorgio. Sabato 9 alle 16 ritorna l’iniziativa Porte aperte alla Casa di Riposo, con merenda sinoira aperta a tutti. Alla stessa ora nel salone polivalente di piazza Don Morero inizia il Brikmusic Festival organizzato dall’associazione Sciascia, dall’AVIS e dalla Croce Verde. Domenica 10 dalle 14 alle 19 nel salone polivalente è il momento dell’eventoPorte Aperte allo Sport. L’appuntamento di sabato 15 settembre alle 17,15 è con la corsa-camminata non competitiva di 5 Km “Coloriamo Bricherasio”, durante la quale i partecipanti verranno colorati e concluderanno il percorso con la musica e l’aperitivo a cura della Croce Verde. Domenica 17 l’iniziativa “Cascine a porte Aperte” offrirà l’occasione di partecipare a visite guidate. Alle 11,30 nel Municipio si inaugureranno una mostra di pittura a tema libero, una mostra di arti varie e la Bacheca delle Comunità amiche delle persone con demenza in Val Pellice. Alle 20,30 nel salone polivalente è in programma lo spettacolo di burattini “Fantaghirò persona bella”, con la partecipazione dei rifugiati afghani e ucraini ospiti della Diaconia Valdese. Venerdì 22 settembre alle 19 la Cena in Verde sarà al PalaUva in piazza Castelvecchio, mentre alle 21 in piazza Santa Maria il gruppo Airs proporrà le danze occitane. L’inaugurazione ufficiale della 55ª Sagra dell’Uva e della mostra ortofrutticola è in programma al PalaUva alle 18,30 di sabato 23 settembre. Ad animare il paese nella serata prefestiva ci saranno la merenda sinoira e l’osservazione del cielo nel parco del palazzo dei Conti di Bricherasio, mentre al PalaUva ci sarà la Piazza del Gusto, con una cena self service. Domenica 24 il Gran Mercato d’Autunno agroalimentare sarà allestito dalle 9 alle 18. I bambini e i ragazzi potranno scegliere tra l’attività sensoriale nella chiesa del Castello, i laboratori proposti dalla merceria Ago e Filo, i giochi da tavolo in via Vittorio Emanuele e le dimostrazioni di volo dei rapaci a cura della fattoria didattica Fantaparco. A completare il programma della giornata di festa la Piazza del Gusto, le visite guidate alle dimore storiche e alla chiesa di Santa Maria Assunta, la sfilata pomeridiana dei carri allegorici, dei carretti, delle maschere cittadine, delle dame, dei balestrieri, degli sbandieratori e dei tamburini di Roccapiatta, della Filarmonica San Bernardino e dell’associazione danza sportiva Panda. Interessante per i bambini, ma anche per i grandi, lo spettacolo “Le fiabe. Calvino e il giardino incantato”, con musica, canto e narrazione, che andrà in scena alle 16,15 nel parco del Belvedere. In piazza Santa Maria alle 17è invece in programma il concerto del coro gospel Castagnole Community Choir. La Sagra dell’Uva avrà una “coda” venerdì 29 settembre alle 20,45 nel salone polivalente con la degustazione guidata di vini rossi “Pinareulvin”, a cura di Slowfood Pinerolese.


A CALUSO I 90 ANNI DELLA FESTA DELL’UVA ERBALUCE

La storica Festa dell’Uva di Caluso, patrocinata anch’essa dalla Città metropolitana di Torino, è nata quasi 90 anni orsono per celebrare la vendemmia e la produzione dell’Erbaluce. Nel 1934 la neonata Festa fu patrocinata dal quotidiano La Stampa, che organizzò un treno speciale per portare a Caluso i visitatori provenienti da Torino e dintorni. Nel dopoguerra, l’Erbaluce fu uno dei primi vini a ottenere la Denominazione di Origine Controllata in Italia, nel 1967, mentre la più recente Docg risale al 2011. Oltre all’Erbaluce, la Festa celebra il Passito di Caluso e il Cuveè Erbaluce spumante. L’edizione 2023 ha l’ambizione di proporre una serie di carri dedicati alla vendemmia e una sfilata in costume dei rioni e delle frazioni che siano all'altezza di un evento di valenza regionale. Il Palio dell'Uva, sfida tra i rioni e le frazioni, si disputerà nella centrale piazza Ubertini, con il rito della pigiatura dell'uva: vincerà la squadra che produrrà più mosto. La promozione vitivinicola proporrà la prima edizione della rassegna dei Passiti d'Italia, curata dall'Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino.
Gli eventi inseriti nel programma della Festa inizieranno domenica 10 settembre con un torneo di bocce organizzato dalla società “Il Boccio” all’oratorio Sant’Andrea, mentre mercoledì13 settembre a partire dalle 15,30 è in programma la kermesse +Sport x Tutti, con gli stand delle associazioni sportive che offriranno la possibilità di provare le varie discipline al Parco Spurgazzi, dove alle 18 partirà la Passeggiata tra i vigneti dell’Erbaluce. All’arrivo sarà possibile cenare nel padiglione enogastronomico, durante un pasta party organizzato dalla Pro Loco Caluso. Giovedì 14 alle 19 ci sarà la cena delle associazioni protagoniste della Festa. Venerdì 15 è invece in programma la cena del Palio dei Bambini, che si disputerà alle 21. Alle 20,30 da piazza Ninfa Albaluce partirà la sfilata di apertura della manifestazione nelle vie del centro storico, con la partecipazione della Banda Musicale di Caluso e della Ninfa Albaluce 2022, accompagnata dalla Credenza Vinicola, dall’Ordine delle Ninfe, dai rappresentanti dei rioni, delle frazioni e dell’amministrazione comunale. Sabato 16 settembre alle 9,30 si insedierà la commissione di valutazione dei vini per l’assegnazione del Grappolo dOro 2023, mentre alle 16 si inaugurerà la mostra fotografica “La Ninfa Albaluce dal 1948 ad oggi e sarà presentato il progetto di tesi sul tema “La leggenda della Ninfa Albaluce”. Alle 19 apriranno i battenti le Veje Piole e il percorso enogastronomico “Quadrilatero del Gusto” sarà accompagnato da un intrattenimento musicale dal vivo. La cena del sabato sarà organizzata dalla Pro Loco Caluso nel padiglione enogastronomico del Parco Spurgazzi a partire dalle 19, mentre nelle vie del paese si esibiranno Ij Sonador e Ij Danseur dël Pilon. La Via degli Artisti proporrà intrattenimenti per adulti e bambini in via Bettoja e nel Quadrilatero del gusto. Domenica 17 settembre dalle 10 alle 20 è in programma la nona edizione dell’evento “DiVino Canavese” dedicato ai passiti d’Italia, con le degustazioni nel Parco Spurgazzi. Il mercato dei produttori a Km 0 e degli hobbisti sarà in piazza Mazzini e in viale Alberato. Alle 11,30 in piazza Ubertini sono in programma la premiazione del Grappolo d’Oro e la proclamazione della Ninfa Albaluce 2023. Le Veje Piole saranno aperte a partire dalle 12,30, mentre l’evento più importante del pomeriggio sarà la sfilata dei carri allegorici dei rioni e delle frazioni a partire dalle 15, seguita dal Palio dei rioni e delle frazioni alle 17. Alle 19 una cena festeggerà i 90 anni della Festa Dell’Uva. La sfilata di chiusura dei rioni e delle frazioni con la Ninfa Albaluce partirà alle 20,30 di lunedì 18 da piazza Ubertini settembre e sarà accompagnata dalla banda musicale di Caluso e dall’Ordine delle Ninfe.

Il programma completo della manifestazione è consultabile nel sito Internet www.festadelluvacaluso.itlocandina Sagra Uva Bricherasio 2023manifesto Festa Erbaluce Caluso 2023

Agricoltura

Nel terzo fine settimana di settembre a Chiusa San Michele tornerà la manifestazione Gusto di Meliga, che propone la degustazione di prodotti tipici e una grande polentata in piazza la domenica alle 18,30. L’evento gastronomico in programma domenica 17 è stato ideato 16 anni orsono per promuovere e valorizzare il tradizionale Pan ëd melia e gli altri prodotti legati al mondo del mais. La festa del Pan ëd melia prevede una mostra mercato dei prodotti tipici e dell’artigianato locali, con numerose bancarelle disposte nella piazza principale e nelle vie del paese. Sarà l’occasione per assaggiare e acquistare il Pan ëd melia, le paste di meliga e altri prodotti tipici della Val Susa e per assistere alla dimostrazione della sgranatura del mais con macchine agricole d’epoca. Saranno in esposizione anche piatti realizzati con il mais secondo le tradizioni di diversi paesi del mondo. Completano la manifestazione momenti musicali, attrazioni e intrattenimenti per tutte le età. Sarà possibile visitare il museo “Tradizioni di vita contadina” nella ex Latteria, il planetario in cui sono previste proiezioni guidate della volta celeste e il sito archeologico della ex cappella di San Giuseppe.

IL PAN ËD MELIA

Il Pan ëd melia è il dolce tipico di Chiusa di San Michele e vanta un'origine antica. Un tempo era preparato nel mese di dicembre e doveva allietare il Natale, ma anche il Capodanno e il Carnevale: per questo veniva consumato con molta parsimonia. Il Comune di Chiusa ha ottenuto per questo dolce a forma di stirottino, che ricorda una piccola pannocchia, il marchio collettivo "Pan ëd Melia dla Ciusa". Oltre alla tradizionale versione dolce, ne viene proposta una salata. Grazie alla manifestazione Gusto di Meliga, nel cui programma è previsto un concorso per il migliore Pan ëd Melia dla Ciusa, nelle famiglie si è ripresa l'abitudine di prepararlo più spesso, e non solo d'inverno com'era consuetudine. Il concorso richiede l'utilizzo degli ingredienti principali - farina di mais, zucchero, uva passa, semi di finocchio e latte - a cui se ne possono aggiungere tre facoltativi.Gli stirottini sono valutati da una giuria tecnica, che sceglie i primi tre classificati. Dalla prima edizione del concorso ad oggi, i cittadini di Chiusa si sono documentati sulla diffusione della coltivazione del granoturco nel mondo e sulla preparazione di cibi dolci e salati. La rassegna “Ricette di mais dal mondo", propone quei piatti, preparati con l'impiego di mais dalle donne straniere residenti a Chiusa e offerti in degustazione ai visitatori della sagra.

IL PROGRAMMA

Il programma di Gusto di Meliga si aprirà mercoledì 13 settembre alle 21 nel salone polivalente di via generale Cantore con la serata intitolata “Melia: storie e leggende degli uomini del mais” proposta da Alberto Borgatta. Nell’occasione è in programma la premiazione del concorso Chiusa Fiorita. Nella serata di giovedì 14 settembre si correrà la Meliga Run non competitiva di 5 Km, organizzata dall’Unione Sportiva San Michele. Le iscrizioni si raccoglieranno a partire dalle 17,30 in piazza della Repubblica. Alle 18,30 partirà la corsa dei bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari, mentre i ragazzi e gli adulti partiranno alle 19. Le preiscrizioni saranno possibili scrivendo a corriepedala@gmail.com o chiamando i numeri telefonici 339-1361276 e 338-6319662. Sabato 16 settembre tra le 15 e le 18 sono in programma l’apertura del planetario, del sito archeologico, del Museo di Vita Contadina e di una serie di mostre di pittura. Tra le 17,30 e le 19,30 sono in programma gli intrattenimenti per i bambini, con baby dance, palloncini e truccabimbi. Il punto ristoro aprirà alle 20 e alle 21 è in programma il concerto del gruppo “I 60 Beat”. Domenica 17 settembre la mostra mercato dei prodotti tipici e dell’artigianato sarà visitabile a partire dalle 10, così come le mostre di pittura, il planetario, il museo e il sito archeologico. Sarà anche possibile visitare una rassegna storico-fotografica e la mostra “La Repubblica si fa Arte”, proposta dai bambini della scuola primaria Sandro Pertini. Il gruppo Lancia di San Michele proporrà un campo con animazioni medioevali. Si potrà assistere alle esibizioni degli sbandieratori del Palio di Avigliana, degli intagliatori del legno e della scuola “Emozione Danza”. L’intrattenimento musicale sarà affidato alla Filarmonica Chiusina e alla Borgatta’s Factory.locandina Gusto di Meliga 2023 1

Agricoltura

In 120 anni è diventato il simbolo di una città e del suo territorio: all’inizio del XX secolo la pianta peruviana del peperone giunse a Carmagnola, introdotta dal lungimirante orticoltore Domenico Ferrero di Salsasio. Iniziava una storia di lavoro e passione che ha reso la Fiera del Peperone di Carmagnola il più importante evento in Italia tra quelli dedicati ad un singolo prodotto della terra. Il Consorzio di tutela e valorizzazione del Peperone di Carmagnolahapredisposto un marchio e un disciplinare di produzione e ha ottenuto nel tempo l’inserimento nel Paniere dei prodotti tipici dell’allora Provincia di Torino, il riconoscimento europeo dell’Indicazione Geografica Protetta e l’istituzione di un presidio Slow Food.
Nella nuova puntata delle Storie metropolitane, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi che vengono pubblicati nel canale Youtube dell’Ente, abbiamo voluto andare a scoprire i segreti della coltivazione del Peperone di Carmagnola, facendoceli raccontare da chi se ne occupa 12 mesi l’anno e ha fatto della qualità del prodotto una missione. Renata Fiorina è la vicepresidente del Consorzio di tutela e valorizzazione del Peperone di Carmagnola e ci ha spiegato che il primo passo per la tutela della qualità e per la produzione di un ortaggio che è una vera e propria esplosione di colori e sapori è il recupero dei semi dalle migliori bacche, accuratamente selezionate per il loro sapore e il loro aspetto. I semi vengono asciugati e conservati sino al mese di gennaio, quando vengono inviati a vivai altamente specializzati, che si occupano di produrre le piantine che verranno poi collocate nelle serre a partire dalla prima settimana di aprile. La messa a dimora delle piantine prosegue poi nella prima settimana di maggio e nella prima di giugno, in modo da distribuire la produzione lungo un periodo adeguato alla richiesta sul mercato. Ad esempio, i peperoni venduti a Carmagnola durante la Fiera Nazionale all’inizio di settembre sono il frutto di piantine messe a dimora ad inizio giugno, mentre la semina è avvenuta nel mese di marzo.
Come tutte le colture orticole, il peperone necessita di essere protetto da parassiti e virosi che, se non contrastati, potrebbero azzerare o fortemente compromettere il raccolto. Renata Fiorina ci ha spiegato che “da alcuni anni a Carmagnola si praticano la lotta integrata e l’agricoltura simbiotica (per agricoltura simbiotica si intende una certificazione di processo delle produzioni agroalimentari di qualità che mira a ripristinare, mantenere e migliorare la biodiversità e funzionalità microbica dei suoli – N.d.r.). Evitiamo il più possibile l’uso di anticrittogamici e di insetticidi, avvalendoci di insetti antagonisti, come l’Orius laevigatus, predatore utilizzato per il controllo dei tripidi, che sono vettori di virosi”.
Al consumatore interessato ad acquistare il prodotto fresco e di stagione cosa consigliano i produttori? “Per trovare il prodotto fresco consigliamo di venire a Carmagnola tra l’inizio di luglio e la fine di novembre nelle nostre aziende, ma anche nei banchetti che si trovano in città e nelle strade del circondario e nei negozi locali” risponde Renata Fiorina.
Se si chiede alla vicepresidente del Consorzio di tutela del Peperone di Carmagnola qual è la sua ricetta preferita lei risponde senza indugi “i peperoni arrostiti, magari nel forno a legna, accompagnati dalle acciughe, nella migliore tradizione piemontese!”. E allora, buon appetito!
Per vedere il reportage video sul Peperone di Carmagnola:
https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=ovX03xdqysg&list=PLvp_c1wxO4mTQABwWOfklrab9jN7VGqLl&index=11&t=15sCarmagnolaPeperoneStorieMetropolitane

Agricoltura

La valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del territorio, l’intrattenimento per tutte le età e il giusto connubio fra tradizione e innovazione sono gli elementi chiave della 74ª edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, inaugurata nella serata di venerdì 1° settembre. A rappresentare ufficialmente la Città metropolitana di Torino durante la cerimonia di inaugurazione è stata la Consigliera delegata alle politiche sociali e giovanili Valentina Cera, la quale ha sottolineato che “il nostro Ente è vicino ai territori come il Carmagnolese, sia partecipando alla creazione dei Distretti del Cibo, sia agevolando la crescita culturale e la consapevolezza alimentare delle nuove generazioni, perché il modo di consumare il cibo ha molto a che fare con il nostro modo di vivere in maniera ambientalmente sostenibile il proprio territorio. I Distretti sono uno strumento importante per riavvicinare i produttori ai consumatori e promuovere un senso di comunità incentrato sulle produzioni tipiche, stagionali e a Km zero. Nella Fiera di Carmagnola sono centrali i temi della cura del territorio e della valorizzazione dei suoi prodottie questo è un segnale importante. Come è importante che vi siano giovani che tornano alla terra o proseguono l’attività agricola delle loro famiglia: dobbiamo trovare il modo di sostenerli e valorizzare le loro produzioni”.
Carmagnola, città ricca di storia ed eventi legati alle tradizioni e alla cultura popolare si trasforma fino a domenica 10 settembre in un’unica grande area espositiva di oltre 10.000 metri quadrati, con 8 piazze dedicate, di cui 6 enogastronomiche, 2.500 posti e sedere e oltre 200 espositori. Tra palazzi storici e musei da scoprire, sono in programma la fiera agricola, ma anche mostre, concerti e spettacoli. 
La Fiera Nazionale del Peperone è una delle più grandi e qualificate nel settore dell’enogastronomia ed è la più grande in Italia tra quelle dedicate ad un singolo prodotto agricolo. Nella capitale italiana del peperone, il protagonista assoluto si p degustare ed acquistare nelle sue cinque tipologie riconosciute dal consorzio dei produttori: il Quadrato, il Trottola, il Lungo o Corno di bue, il Tumaticot e il Quadrato allungato. Le prime quattro varietà sono autoctone, mentre l’ultima è una tipologia ibrida che ha una resa superiore in quanto più tollerante alle virosi. I peperoni di Carmagnola vengono raccolti manualmente dalla fine di luglio rispettando un severo disciplinare di produzione e sono apprezzati in tutta Italia. 
Il programma completo e i dettagli sulle iniziative collaterali sono consultabili nel sito Internet www.fieradelpeperone.itValentina Cera Carmagnola 01 09 2023 2

Agricoltura

Con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, domenica 3 settembre a partire dalle 9 nell’antico complesso parrocchiale di Usseglio torna la festaMiele in Vetta”, dedicata ai mieli di montagna  e dei frutti del sottobosco che, nella prima edizione tenutasi lo scorso anno, aveva ottenuto un ottimo successo. Oltre all’esposizione e vendita di mieli di montagna e derivati e dei prodotti del sottobosco, è in programma alle 11una tavola rotonda  sul tema “Agricoltura  e cambiamenti climatici. Quale futuro?”, con la partecipazione di Andrea Beretta, esponente dell’Autostrada delle api e degli Impollinatori selvatici diurni e notturni, di Guido Cortese, apicoltore  e rappresentante  degli impollinatori metropolitani, e diClaudia Ruggero, apicoltrice,ricercatrice del Dipartimento di Scienze Agricole e Forestali dell’Università di Torino e delegata provinciale della Coldiretti. La salvaguardia della superfamiglia degli apoidei è un tema sempre più attuale e cruciale, poiché questi insetti svolgono  un ruolo fondamentale nella conservazione degli equilibri naturali. Le poche specie allevate o gestite garantiscono, grazie all’impollinazione, una parte considerevole delle produzioni agricole. L’amministrazione comunalee la Pro Loco di Ussegliosono impegnate nella diffusione tra gli allievi delle scuole e tra i turisti delle conoscenze sull’importanza della biodiversitàe sullecaratteristiche degli insetti, con particolare riguardo ai quattro principali ordini di insetti pronubi: Imenotteri, Ditteri, Lepidotteri e Coleotteri. In collaborazione conl’associazione fondiaria “La Chiara”, è stata allestita una mostra temporanea, patrocinata dal Consiglio regionale e  intitolata  “Il sentiero  degli impollinatori”, i cui pannelli illustrativi descrivono gli insetti impollinatori diurni e notturni e le diverse tipologie di vegetazione che beneficiano della loro azione. La mostra sarà visitabile sino al 3 ottobre ed è accompagnata da un apiario didattico, in cui si possono approfondire le conoscenze sulle api e assaggiare le diverse tipologie di mieli prodotti nelle Valli di Lanzo.
A fare da corollario alla Fiera del Miele i tour promozionali con le e-bike, con l’accompagnamento di una guida escursionistica del progetto Green Mobility lungo i sentieri di Lemie e di Usseglio, ma anche i  menù a tema nei ristoranti locali e il concerto pomeridiano del gruppo Kalendamaya, nell’ambito del XV Festival Internazionale  di cultura e musica.
Nel primo fine settimana di settembre, sabato 2, ad Usseglio è anche in programma la Via di Annibale Sky Marathon, che ripercorre uno degli itinerari che il condottiero cartaginese avrebbe seguito per valicare le Alpi. Si correrà come sempre in un ambiente naturalmente integro, in cui l’altitudine, il sole, il vento e la neve sono i dominatori e padroni. La corsa parte ed arriva ad Usseglio, toccandodue passi ad oltre 3000 metri di quota e il nevaio dell'ex ghiacciaio Bertà. La Maratona di 42,2 kmè la più alta d'Europa, culmina ai 3.305 metri della Punta Costanepresenta un dislivello positivo di 3588 metri, concinque chilometri di percorso oltre quota 3.000 su nevai e conche glaciali. La Race di 33 km ha un dislivello positivo di 2425 metri e propone ai partecipanti un valico a quota 3070, con un passaggio su nevaio.
La stagione turistica estiva di Usseglio si concluderà con due appuntamenti: sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre la Festa della Transumanza e della patata di Montagna, domenica 8 ottobre la Caccia ai Tesori Arancioni.
I dettagli delle manifestazioni sono pubblicati sul portale Internet www.turismousseglio.ite per informazioni e prenotazioni si può contattare l’ufficio turistico, chiamando il numero telefonico 0123-738174 o scrivendo a iat.usseglio@gmail.comFiera Miele in Vetta Usseglio 2023 esterno