I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

La rassegna di musica classica "Organalia 2017 in tour” si concluderà sabato 7 ottobre alle 21 nel Duomo dei Santi Giovanni Battista e Martino a Ciriè con il concerto “À la française”. L’organista canavesano Paolo Tarizzo inaugurerà il restauro dell’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1897, collocato in controfacciata, dotato di due manuali e pedaliera, a trasmissione pneumatica. Il restauro è stato curato dalla ditta svizzera Orgelbau Thomas Wälti di Gümlingen, in collaborazione con Alessandro Rigola.
Tarizzo svilupperà un programma francese, con brani di Charles-Marie Widor, Marco Enrico Bossi, Joseph Bonnet, Marcel Dupré, Alexandre Guilmant, Sergej Rachmaninov, Jehan Alain, Léon Boëllmann. Presenterà la serata Michele Chiadò. Il concerto è patrocinato dalla Città di Ciriè ed è organizzato in collaborazione con la parrocchia, guidata da don Ernesto Toniolo.
Tutti i dettagli sui concerti nel portale Internet www.organalia.org

 

Cultura

Si terrà sabato 30 settembre a Oulx presso l’auditorium dell’IISS “Luigi Des Ambrois” (Via Martin Luther King, 10) la sesta Giornata delle minoranze linguistiche storiche (occitana, francoprovenzale e francese).
Inserita organicamente all’interno della 523esima Fiera Franca del Grande Escarton, la Giornata è organizzata dalla Città metropolitana di Torino e dall’associazione culturale Chambra d’Oc in collaborazione con il Comune di Oulx.


L’origine della Fiera Franca

La Fiera nacque quando nel 1494 per le strade di Oulx transitarono gli eserciti di Carlo VIIIdiretti alla conquista del Regno di Napoli. Le schiere di Re Carlo imposero sacrifici enormi alla popolazione. Per compensare la comunità dei danni subiti, il sovrano permise all'abitato di Oulx di tenere, ogni anno negli ultimi giorni d'estate a partire dal 15 settembre, una fiera franca, libera cioè dalle tasse foranee. Più tardi, nel marzo 1529, Francesco I concederà alla comunità di Oulx di tenere unmercato settimanale nella giornata di sabato. Da allora la fiera è un evento di grande richiamo, che nel tempo è diventato anche occasione per una rassegna zootecnica e soprattutto per valorizzare i tesori del territorio, fra degustazioni della produzione enogastronomica locale, mostre degli antichi mestieri e dei mastri artigiani e occasioni di divertimento con i balli e la musica del folclore. Ovviamente la Fiera Franca è anche la sede ideale per dare spazio a un’altra tipicità del territorio, la diffusione del patois e di conseguenza agli studi e alle attività legate alla diffusione e valorizzazione delle lingue minoritarie.
Tutti gli anni la Fiera Franca di Oulx ha un tema centrale, che quest’anno è  il “Costume d’antan”. La Chambra d’Oc, in sintonia con il tema, allestirà, domenica primo ottobre,  nei locali adiacenti al comune una mostra sul costume tradizionale dell’Escarton di Oulx e dell’area francoprovenzale della valle Susa. Sarà aperto lo Sportello linguistico delle lingue occitana, francoprovenzale e francese e si potranno trovare libri, cd, dvd dedicati alla lingua e alla cultura occitana, tra cui il libro fresco di stampa di Marco Rey “La roba savoiarda dla Coumba de Souiza”.

La Giornata delle minoranze

Il programma della sesta Giornata delle minoranze inizia alle ore 10 con un incontro dedicato agli studenti dell’Istituto Des Ambrois con Maria Soresina, autrice del libro “Libertà va cercando: il catarismo nella Commedia di Dante” e la proiezione del video di Andrea Fantino “Dante e la lingua d’Oc”. Un momento molto interessante per riflettere sulla figura di Dante Alighieri attraverso un percorso del tutto inedito e per riscoprire l’importanza che la lingua e la cultura occitane rivestivano nel pensiero del grande poeta fiorentino.
Alle ore 15.30 i saluti istituzionali del sindaco del comune di Oulx Paolo De Marchis introdurranno il convegno culturale che si aprirà con l’intervento di Teresa Geninatti, responsabile degli sportelli linguistici francoprovenzali delle Valli di Lanzo, dedicato al suo libro La Voueulp e lou Chin… e aoutre counte” (La Volpe e il Cane… e altri racconti), raccolta di favole di Esopo tradotte in francoprovenzale. Un testo dall’alto valore didattico che unisce la conoscenza del patrimonio favolistico dell’eccelso scrittore greco alla lettura e all’insegnamento della lingua francoprovenzale.     
Si proseguirà con la presentazione del libro “La roba savouiarda dla Coumba de Souiza” (“L’abito savoiardo della Valle di Susa”) curata dall’autore Marco Rey, scrittore francoprovenzale di Giaglione. Nel volume vengono descritte le peculiarità degli abiti tradizionali della media Valle di Susa con riferimenti specifici all’area savoiarda dell’alta Moriana legata culturalmente e linguisticamente alle comunità francoprovenzali del versante piemontese.   
Seguirà quindi l’intervento di Agnès Dijaux dello sportello linguistico francese della Valle di Susa la quale presenterà “100 mots du Trésor de la langue” (100 parole del Tesoro della lingua). Un’importante collezione di video didattici nei quali la sportellista propone la descrizione in francese di 100 parole chiave.
Una parte importante del pomeriggio è dedicato alla scrittrice Maria Soresina che parlerà sul tema di Dante e il catarismo cercando di rispondere a domande quali: cos’era il catarismo? Quanto era diffuso in Italia? E in Occitania?. Molto conosciuta nell’area occitana della Provincia di Cuneo,la scrittrice per la prima volta sarà presente in valle Susa.
Alle ore 21, sempre presso l’auditorium, avrà luogo il concerto con ballo cantato del gruppo occitano “La Mesquia”. Uno spettacolo di poesia, danza, canto e musica che vuole coniugare le intense emozioni del ballo e dell’ascolto con una radicata identificazione nella cultura tradizionale.
Durante tutto il fine settimana per la Fiera Franca, i ristoranti di Oulx in rete, contraddistinti  con la bandiera occitana proporranno i piatti della tradizione occitana.

Cultura

Nel prossimo fine settimana la rassegna di musica classica "Organalia 2017 in tour” approda a Cocconato e al Colle Don Bosco.Sabato 30 settembre alle 21 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Consolazione a Cocconato d’Asti si ascolteranno le “Suggestioni per tromba e organo”, con Maurizio Fornero all’organo e Alessandro Caruana alla tromba. Alessandro Caruana è stato chiamato a sostituire il trombettista Daniele Greco D’Alceo, impegnato a Venezia nella stessa sera con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Il giovane concertista si è diplomato nel 2008 al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, collaborando, successivamente con l’orchestra dei “Pomeriggi Musicali” di Milano, con la “Toscanini” di Parma, con l’orchestra da camera di Mantova e con quella della Svizzera Italiana, con la Sinfonica Nazionale della Rai, con l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e con le orchestre dei teatri lirici “La Fenice” di Venezia e Regio di Torino. Dal 2005 è prima tromba dell’orchestra sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano. Il celebre organista Maurizio Fornero siederà alla consolle dello strumento costruito dai Fratelli Lingiardi nel 1860, inaugurato dall’organista e compositore padre Davide da Bergamo. Il programma prevede musiche di Torelli, Bach, Vivaldi e Alessandro Scarlatti.
Domenica 1° ottobre alle 15,30 nella basilica pontificia del Colle Don Bosco è invece in programma il concerto “L’organo contemporaneo”. Alla consolle del grandioso strumento costruito dai fratelli Pinchi di Foligno nel 2000 siederà Gianfranco Luca, per un appuntamento dedicato alla memoria dell’indimenticabile Massimo Nosetti. Il programma è costruito intorno ad autori contemporanei, con brani di Guilmant, Lindberg, Stamm, Peeters, Burtonwood, Nathias, Cooman, Young e Bedard. Di Massimo Nosetti sarà eseguito “Elegy on an American folk tune”.
I concerti sono patrocinati dalla Provincia di Asti e dai Comuni di Cocconato e Castelnuovo don Bosco, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e in collaborazione con il parroco di Cocconato don Igor Peruch e con il rettore della Basilica pontificia del Colle Don Bosco don Ezio Orsini.
"Organalia 2017 in tour” si concluderà sabato 7 ottobre alle 21 nel duomo dei Santi Giovanni Battista e Martino a Ciriè con il concerto “À la française”. Paolo Tarizzo inaugurerà il restauro dell’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1897. Il restauro è stato curato dalla ditta svizzera Orgelbau Thomas Wälti di Gümlingen, in collaborazione con Alessandro Rigola. Tarizzo svilupperà un programma francese con brani di Widor, Bossi, Bonnet, Dupré, Guilmant, Rachmaninov, Alain, Boëllmann. Presenterà la serata Michele Chiadò.

Tutti i dettagli sui concerti nel portale Internet www.organalia.org

Cultura

Proseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino. Il settimo appuntamento dell’anno è previsto per le ore 10 di sabato 23 settembre. La visita si aprirà con un’esibizione del gruppo storico “Nova Militia Templi” di Lessolo. Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.
“Nova Militia Templi” è un gruppo di rievocazione storica dedicato all’ordine religioso-militare dei Templari, oggetto di leggende che spesso ne hanno deformato l’immagine. I promotori del gruppo sono lontani dal voler inneggiare a dottrine neotemplari o dal riproporre le guerre di religione. Sono invece interessati a proporre una ricostruzione storiograficamente valida della vita quotidiana dei monaci cavalieri, sfatando i numerosi luoghi comuni solitamente ad essi associati. Una grande cura è prestata all’equipaggiamento, cercando di renderlo sempre più preciso e dettagliato sulla base della documentazione storiografica, della Regola Templare, dellla Bibbia Maciejosky, di affreschi come quelli di San Bevignate a Perugia e di monumenti dell’epoca. Ogni volta che i responsabili del gruppo si trovano di fronte ad una nuova fonte ne valutano attentamente l’attendibilità, confrontandola con le altre fonti e cercando di capire le possibili motivazioni ai fini pratici o simbolici di un particolare. Il gruppo è interessato alla ricostruzione di episodi come l’investitura di un nuovo fratello, la morte del Gran Maestro, la vita da campo, l’addestramento e il duro lavoro dei “fratelli di mestiere” che supportavano l’economia dell’Ordine.

PER SAPERNE DI PIÙ SU PALAZZO CISTERNA, SULLA SUA STORIA, SULLE POSSIBILITA’ DI VISITA E PER AMMIRARE LE FOTO PANORAMICHE A 360°

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna/storia-palazzo

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna

http://www.cittametropolitana.torino.it/multimedia/virtual/palazzo_cisterna_esterni.shtml

Cultura

La mostra dedicata a Jan Karski, dopo essere stata allestita a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna in occasione del Giorno della Memoria e successivamente a Collegno e a Druento, sarà nuovamente visitabile da martedì 19 settembre a sabato 14 ottobre nell’atrio del Municipio di Rivoli, in corso Francia 98, dal lunedì al giovedì dalle 8,30 alle 16, il venerdì e sabato dalle 8,30 alle 13.
La mostra rievoca la figura e le vicende di cui fu testimone e protagonista il corriere dello Stato “segreto” polacco e del Governo in esilio della Repubblica Polacca durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’allestimento a Rivoli sarà inaugurato martedì 19 settembre alle 12 alla presenza del Sindaco della Città Franco Dessì, dell’Assessore alla cultura Laura Ghersi, del Console onorario della Repubblica di Polonia in Torino Ulrico Leiss de Leimburg, del Presidente della Comunità Ebraica di Torino Dario Disegni e della Presidente della Comunità Polacca di Torino Elzbieta Grzyb.
La mostra è itinerante ed è stata realizzata dal Museo della Storia della Polonia e dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia. L’allestimento a Torino nel mese di gennaio è stato realizzato in collaborazione con la Città Metropolitana, il Consolato Generale di Polonia a Milano, l’Istituto Polacco di Roma, il Consolato onorario di Polonia a Torino, la Comunità Ebraica di Torino e la Comunità Polacca di Torino-Ognisko Polskie w Turynie.

UN TESTIMONE INASCOLTATO DELL’ORRORE DELLA SHOAH

Nel 1943 Jan Karski venne inviato presso i rappresentanti degli Alleati con la missione di raccontare il terroreseminato dai tedeschi in Polonia, compreso il genocidio degli ebrei. Karski fu tra i primi a informare il mondo sulla politica tedesca di sterminio sistematico degli ebrei. I suoi interlocutori, purtroppo, non compresero le dimensioni dell’immane tragedia che si stava consumando nella Polonia occupata dalle armate di Hitler. Il settimanale americano “Newsweek” ha inserito Jan Karski nel novero delle figure eccellenti del XX secolo, riconoscendo la missione da lui compiuta durante la guerra come una delle pietre miliari nell’etica della civiltà. Negli ultimi anni sono stati pubblicati in Italia: la prima edizione italiana dellibro di Jan Karski “La mia testimonianza davanti al mondo. Storia di uno stato segreto”(Adelphi 2013) a cura e con la traduzione di Luca Bernardini; il fumetto Jan Karski “L’uomo che scoprì l’Olocausto” di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (Rizzoli-Lizard 2014).

Cultura

Venerdì 15 settembre alle 17,30 a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, si inaugura la mostra di pittura “L’Arte incontra la poesia”, che sarà visitabile con ingresso libero sino a sabato 23, per iniziativa delle associazioni “Arte Città Amica” e “Immagine e Poesia”. All’inaugurazione sarà presente la Consigliera metropolitana Anna Merlin, delegata a comunicazione istituzionale, turismo, relazioni e progetti europei ed internazionali. L’esposizione comprende una serie di opere a tema libero, ma, soprattutto, alcune opere ispirate da una poesia di Lawrence Ferlinghetti, esponente della “Beat Generation” americana, tratta dal “Libro dei sogni di Greenpeace”. Sono in tutto cinquantasei gli artisti che esporranno a Palazzo Cisterna.

LAWRENCE FERLINGHETTI, POETA E PITTORE DELLA “BEAT GENERATION”

Il poeta e pittore statunitense Lawrence Ferlinghetti, ormai novantottenne ma ancora attivo sulla scena culturale internazionale, è una vera icona della “Beat Generation” ed è la fonte ispiratrice di un progetto che “Arte Città Amica” porta avanti da alcuni anni, con il movimento artistico letterario “Immagine & poesia”. Nato nel 1919 da un immigrato italiano di origini bresciane e da un’ebrea sefardita franco-portoghese, Ferlinghetti ha dedicato gran parte della sua produzione letteraria alla protesta contro la guerra e la violenza. La critica letteraria ha individuato tra le sue fonti di ispirazione il surrealismo francese degli anni Trenta, Walt Whitman e il populismo americano. La sua produzione non è priva d'uno schietto lirismo, ma più spesso è satirica e venata di un vivace umorismo. La sua prima raccolta di poesie, “Pictures of the Gone World”, fu pubblicata nel 1955. Nel corso degli studi per ottenere un dottorato alla Sorbona di Parigi, incontrò Kenneth Rexroth, che in seguito lo persuase a recarsi a San Francisco per conoscere la nascente scena letteraria della città. Dopo aver sposato Selden Kirby-Smith nel 1951 nella contea di Duval in Florida, fra il 1951 e il 1953 insegnò francese, fu critico letterario, dipinse ed infine si stabilì a San Francisco, dove fondò la libreria e casa editrice City Lights. Finì in prigione e fece notizia a livello nazionale per aver pubblicato Urlo, di Allen Ginsberg, libro condannato nel 1956 per oscenità. Pubblicò in seguito i primi lavori letterari dei principali esponenti della “Beat Generation”, tra cui Jack Kerouac e, appunto, Allen Ginsberg. Ferlinghetti è molto legato al Paese d’origine del padre, che peraltro non conobbe, perché morì prima della sua nascita. Dal 2009 è socio onorario del movimento internazionale artistico letterario “Immagine & Poesia, fondato a Torino sotto la presidenza di Aeronwy Thomas. Nel 2011 ha collaborato alle celebrazioni del 150º anniversario dell'Unità Italiana con l'invio di due poesie che sono state la fonte d'ispirazione per numerosi artisti nella mostra “Lawrence Ferlinghetti e i 150 anni dell'Unità d'Italia”, allestita a Torino nel maggio-giugno 2011. “60 anni di pittura” è il nome della mostra di dipinti di Ferlinghetti che si è tenuta prima a Roma e a Reggio Calabria nel 2010, a testimoniare un percorso creativo che riflette sui temi sociali e politici del XX secolo. Ferlinghetti ha un luogo di ritiro in una zona piuttosto selvaggia della costa della California, Big Sur, è un amante della natura e ha una singolare spiritualità liberale permeata di dolcezza. Questi aspetti del suo carattere lo hano portato a strngere legami d amicizia con alcuni buddhisti praticanti americani, fra cui Ginsberg e Gary Snyder. Politicamente parlando, si è descritto come un anarchico nel cuore - un anarchico etico e orientato alla comunità - giunto ad accettare che l'uomo comune non è ancora pronto a vivere nell'anarchismo. Per questo si è dichiarato sostenitore del modello socialdemocratico dei paesi scandinavi.

“ARTE CITTÀ AMICA”, PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEMOCRATICA

“Arte Città Amica” è un’associazione, apartitica, apolitica e senza fini di lucro, con scopi esclusivamente culturali, che intende proporre momenti di incontro e confronto tra artisti e tra artisti e amanti dell'arte. Opera a Torino e nel resto del Piemonte, ma si propone di promuovere incontri e gemellaggi su tutto il territorio nazionale. Promuove una visione della cultura come valore e bene collettivo, universale, democratico e non elitario. Crea e mantiene una rete di contatti e di relazioni tra persone che studiano e fanno arte, generando stimoli reciproci, scambi di idee, tecniche e confronti costruttivi. Organizza incontri per la divulgazione dell'arte e della letteratura. Possiede propri spazi espositivi, in cui allestisce mostre, promuove serate di lettura di poesia, presentazioni di libri e conferenze. Organizza concorsi letterari e di pittura.
Per saperne di più: www.artecittaamica.it

Cultura

Domenica 17 settembre alle 14,30 al PalaMila di Ceresole Realedebutterà ufficialmente la nuova Orchestra Sinfonica del Gran Paradiso, promossa dall’associazione “Amici del Gran Paradiso” e diretta dal maestro Antonio Tappero Merlo, già direttore dell’orchestra “Bartolomeo Bruni” di Cuneo.

Il programma del concerto di debutto del nuovo complesso orchestrale comprende le sinfonie dalle opere di Gioacchino Rossini “La cambiale di matrimonio” e “Il Signor Bruschino”. Di Beethoven sarà eseguito “Ah perfido!”, scena e aria per soprano e orchestra opera 65, con la partecipazione della giovane soprano ligure Luana Lauro. La seconda parte del concerto sarà dedicata alla celeberrima Sinfonia 40 in sol minore K 550 di Mozart.

Il concerto della Sinfonica del Gran Paradiso concluderà il fitto calendario estivo di “460-GranParadiso Festival”, che ha proposto oltre trenta eventi da giugno a settembre, con musica, teatro, cinema e presentazioni librarie all’insegna dello slogan “Lo spettacolo si fa strada”. L’Orchestra del Gran Paradiso nasce non solo per fare musica, ma anche per essere “testimonial” di un territorio d’eccellenza, che dal 1922 è compreso nei confini del decano dei parchi nazionali italiani: 70.000 ettari di natura viva, che abbracciano Piemonte e Valle d’Aosta e che dal 17 settembre avranno un complesso musicale che li rappresenterà non solo nelle sale da concerto tradizionali ma anche lungo i sentieri di montagna, alla ricerca di auditorirum naturali. Quella intitolata al Gran Paradiso è un’orchestra che vuole diventare la colonna sonora  dei principali eventi organizzati sui due versanti del Parco, contribuendo, attraverso la musica, ad unirli ancora di più, offrendo ai tanti giovani musicisti del territorio piemontese e valdostano nuove occasioni per produrre ed “esportare” musica di qualità.

Cultura

Ogni anno al Villaggio Leumann di Collegno – interessante esempio di tutela e recupero di un monumento della storia industriale e sociale italiana - si tiene la manifestazione “Filo lungo filo, un nodo si farà”, una mostra-mercato che propone un incontro tra artigiani, produttori, operatori del settore e semplici appassionati della tessitura.
Nel 2017 l’appuntamento per la ventitreesima edizione è per venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 settembre. Con “Filo lungo filo un nodo si farà” l’associazione Amici della Scuola Leumann propone un evento che richiama tessitori da tutto il mondo e diffonde tra gli adulti (ma anche tra i bambini) la conoscenza sulle materie prime (lana, canapa, lino), sulle tecniche di tessitura, sull’evoluzione tecnologica della produzione di tessuti, semilavorati, abbigliamento e complementi d’abbigliamento e d’arredo. La manifestazione è nata nel 1995 con il proposito di valorizzare il Villaggio Leumann quale raro esempio di archeologia industriale e come un momento di riflessione e incontro per artigiani tessitori ed esperti di arte tessile. La continuazione dell’evento nel corso degli anni ha reso possibile costruire rapporti di amicizia con molti espositori, i quali hanno alimentato e alimentano l’esperienza propulsiva del loro sapere e della loro arte. Il filo della tessitura è metafora di relazione e lavoro continuo che unisce persone idealmente molto diverse tra loro, pur sempre accomunate dal desiderio e dalla volontà di promuovere un modo di vita diverso e sostenibile. Ritornare alle origini e documentare l’evoluzione della tessitura nel corso del tempo significa in realtà guardare alla storia dell’uomo da un particolare punto di vista che appartiene a tutti. “Filo lungo filo, un nodo si farà” è un evento unico in Italia ed è diventato un appuntamento fondamentale per chi esercita questa attività. La riscoperta della canapa da parte di Bruno Tessa, il “legarsi alla montagna” di Maria Lai,la ripresa dell’antica filiera della gelsibachicoltura della cooperativa Nido di Seta, la salvaguardia del bisso (seta di mare) e del tessuto marino da parte di Chiara Vigo, il recupero di tecniche antiche della tradizione tessile garganica di Maria Voto, i molti progetti nell’America Latina o in Vietnam, che mirano a dare un lavoro e l’indipendenza economica alle donne: sono tutti esempi che hanno arricchito negli anni la manifestazione e hanno dimostrato e dimostrano come la tessitura possa, ancora oggi, rappresentare un futuro più a misura d’uomo. Al Villaggio Leumann di Collegno artigiani e artisti del tessile provenienti da tutta Italia, da Paesi europei ed extraeuropei hanno l’occasione di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze attraverso un convegno, una mostra-mercato e la sfilata di abiti e accessori realizzati dagli stessi espositori.

IL PROGRAMMA

Il convegno inaugurale di quest’anno è in programma venerdì 22 settembre alle 17 ed è dedicato al tema “Artigiani nell’era digitale”, con l’intento di tessere un dialogo a più voci tra artigiani, operatori del settore, imprenditori sociali, innovatori e studiosi, per condividere storie di rinascita e di esperienza che, grazie ai nuovi linguaggi e alle nuove opportunità offerte dal digitale e dai social network, hanno intrecciato i fili di una comunità estesa, ricca di stimoli e progettualità condivisa. La mostra mercato aprirà i battenti sabato 23 settembre alle 15 in corso Francia 313 e sarà ospitata in una struttura allestita nel parcheggio messo a disposizione dall’azienda Diffusione Tessile, all'interno dell'ex Cotonificio Leumann. Oltre all’esposizione e vendita, sono previste anche dimostrazioni pratiche e l’attivazione di laboratori dedicati ai bambini, sia sabato che domenica. L’evento si concluderà nel pomeriggio di domenica 24 con una sfilata di modelli prodotti dagli espositori e la consegna del premio allo stand più originale. Nel Centro di interpretazione dell’Ecomuseo Villaggio Leumann, in corso Francia 349, saranno allestite le mostre, che saranno inaugurate sabato 23 alle 11:
- “Ricordi”, con gli arazzi ad alto liccio di Dorina Dron                                                        
- “Biofelt lightings. - Emozione che nasce dall'incontro di feltro e luce”, con le creazioni in feltro di Judith Byberg
- “Noi dell’Arte e …. Storie tessili”, a cura dell’associazione Noi dell’Arte
- “Infernus, la Divina Commedia in patchwork”, a cura del Gruppo Quilters italiane.
Sono inoltre presenti all’aperto le mostre:
- “Chroma, intrecciare mondi per sconFilare”: workshop e installazione a cura delle “Artenaute” del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea
- “Il viaggio continua ….”, a cura del gruppo knit-cafè di Collegno, “Donne ai ferri corti”
- “Tutti i colori del verde: piante tintorie”, a cura dell’azienda agricola Fratelli Gramaglia.
“Filo lungo filo, un nodo si farà” rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.C.A. e ha ottenuto il patrocinio della Città di Collegno, della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte.

AL VILLAGGIO LEUMANN LA STORIA DELL’INDUSTRIA E DELL’ARTIGIANATO TESSILE D’ECCELLENZA

A Collegno, alle porte di Torino, si possono ripercorrere le vicende storiche e capire il valore economico e sociale di uno storico complesso produttivo e urbanistico, fondato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 dall’industriale tessile e filantropo svizzero Napoleone Leumann. Anche se l’industria tessile ha cessato l’attività nell’ormai lontano 1972, nel Villaggio Leumann vivono tuttora centinaia di persone, tra cui molti ex dipendenti o figli di dipendenti del Cotonificio. Il Villaggio rientra nel progetto sulla cultura materiale ed è stato inserito alcuni anni orsono nella rete ecomuseale creata dall’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana. Si tratta di un raro esempio, insieme agli analoghi complessi di Crespi d'Adda e di Schio, di un quartiere (in realtà grande come un piccolo paese) voluto da un imprenditore illuminato per offrire una vita socialmente ed economicamente dignitosa alla classe operaia, con tutti i servizi necessari alle famiglie dei lavoratori: scuola, asilo, chiesa, ambulatorio medico, palestra, albergo, convitto per le giovani operaie, circolo ricreativo, spaccio alimentare, ufficio postale. L’Ecomuseo copre tutta l’area del Villaggio, valorizzando le memorie della vita quotidiana della comunità di operai, impiegati e dirigenti del Cotonificio: il lavoro, la famiglia, la scuola, la religione, il tempo libero, le relazioni sociali e la loro evoluzione nel tempo. Riscoprire l’esperienza industriale del Cotonificio, le idee e le aspirazioni sociali e morali del suo fondatore consente di scrivere una pagina importante della storia del Piemonte, che ha tuttora una sua validità in termini di organizzazione del mondo produttivo e della vita sociale e di programmazione dei servizi collettivi e individuali. Anche oggi il Villaggio è un laboratorio sociale a disposizione dei suoi abitanti e di tutti i cittadini collegnesi, con il Centro di documentazione, le attività didattiche dedicate alla cultura della tessitura, la restaurata Stazionetta Leumann, che sorgeva lungo la linea ferroviaria a scartamento ridotto che univa Torino e Rivoli. Per conoscere nel dettaglio la storia del Villaggio, le opportunità di visita e le iniziative di divulgazione: www.villaggioleumann.it
Al Villaggio Leumann, alle figure del suo fondatore e di altri imprenditori elvetici artefici del primo sviluppo industriale nel Piemonte del XIX secolo la Radiotelevisione della Svizzera Italiana ha dedicato l’interessante documentario intitolato “La Torino rossocrociata”: lo si può visionare nel portale Internet www.rsi.ch alla pagina https://www.rsi.ch/play/tv/svizzera-e-dintorni/video/la-torino-rossocrociata?id=2195783

UNA GIORNATA AL VILLAGGIO LEUMANN

Le visite guidate al Villaggio sono organizzate e curate dall’associazione Amici della Scuola Leumann e dal gruppo Ciceroni della Città di Collegno. Per i visitatori singoli è prevista una visita guidata,  la prima domenica di ogni mese escluso agosto e gennaio, con partenza alle 15 dalla chiesa di Santa Elisabetta di corso Francia 347. E’ richiesta la prenotazione.Per gruppi di almeno 8 persone è possibile organizzare la visita in qualsiasi giorno, previa prenotazione. Per le scuole l’itinerario è preceduto da un breve incontro per introdurre la storia del Villaggio Leumann. Alle scuole con sede fuori Collegno si richiede un contributo di 2,50 Euro per ciascun allievo. Ad ogni classe viene fornita la pubblicazione curata da Mauro Agodi "Leumann,   storia di una famiglia e di un villaggio operaio”, il libro "Cento Anni di Vita al Villaggio” e  altro materiale didattico. Ad ogni alunno viene consegnato il pieghevole "Una  Giornata al Villaggio Leumann”.Si visitano le mostre e il plastico del Villaggio nella sede dell’Ecomuseo, le abitazioni per gli impiegati, la casa-museo e la chiesa Santa Elisabetta. Nei pressi della chiesa si può vedere ancora un tratto della bealera, un corso d’acqua derivato dalla Dora Riparia, che una chiusa deviava verso la fabbrica per essere utilizzata a fini produttivi.L’itinerario prosegue poi su corso Francia con soste all’ufficio postale, all’ingresso del Cotonificio Leumann,  al Convitto delle Operaie, ai bagni e alle case del comprensorio est. La durata della visita è di circa due ore ed è inserita nel programma della Città di Torino "Gran Tour”. La visita è gratuita, ma è gradito un contributo a favore delle attività dell’associazione. Sono disponibili gadget e set di cartoline.È inoltre possibile visitare autonomamente gli esterni del Villaggio Leumann poiché vicino a tutti gli edifici più significativi sono state posizionate targhe che ne raccontano la storia e ne descrivono la funzione originaria. Nelle domeniche in cui sono previste le visite guidate, la Casa Museo è aperta per visite individuali dalle 15 alle 18.Per informazioni: Amici della Scuola Leumann, corso Francia 345 Collegno, telefono 011-4159543 oppure 3473596056  (orari: 10-12 15-18), fax 011-4059511, e-mail info@villaggioleumann.it    

Cultura

Dopo il successo di sabato 9 settembre a Vigliano Biellese, la rassegna di musica classica "Organalia 2017 In tour” approda a Vercelli sabato 16 settembre, con il concerto intitolato “I colori dell’organo”. Alle 21 alla consolle dell’organo della cappella di Sant’Eusebio della basilica cattedrale (costruito dal lombardo Giovanni Tonoli nel 1882) si siederà l’organista italiano naturalizzato olandese Matteo Imbruno, che eseguirà un programma antologico dedicato ad autori del XVIII e XIX secolo. La serata sarà aperta dalla Suite in Re minore “Uranie”, dedicata dal compositore Johann Caspar Ferdinand Fischer alla Musa dell’astronomia. Scritta per tastiere (clavicembalo o organo), la Suite, dopo il “Praeludium” di impostazione solenne, è sviluppata su una serie di danze tipiche dell’epoca barocca: Allemande, Courrente, Sarabande, Gavotte, Gigue, Menuet. La conclusione è su una Passacaglia. Seguirà il Concerto in Do RV 265 di Antonio Vivaldi, nella trascrizione per organo di Johann Sebastian Bach, che nel catalogo bachiano è catalogato come BWV 976. Di Domenico Zipoli sarà poi eseguita l’Elevazione in Fa maggiore, di Giovanni Battista Cervellini la Sonata in Fa, di Bach il Preludio al Corale “Wer nur den lieben gott lässt walten” BWV 691 e la Fuga sopra il Magnificat. La parte finale dell’appuntamento vercellese prevede il Rondò di Gaetano Valerj e il Concerto dall’Oratorio “Judas Maccabeus” di Georg Frederick Händel.Il concerto è ad ingresso con libera offerta, ha il patrocinio della Provincia e della Città di Vercelli ed un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione di monsignor Giuseppe Cavallone, di monsignor Denis Silano e della Società del Quartetto di Vercelli.
Sabato 23 settembre alle 21 nella cattedrale di San Giusto a Susa sarà la volta della “Civiltà strumentale italiana tra XIX e XX Secolo”. Alla consolle dell’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1890, ripreso nel 1934 da Francesco Vegezzi Bossi, restaurato da Italo Marzi nel 2001, siederà il concertista siciliano Diego Cannizzaro, che presenterà il quarto CD del marchio Elegia dedicato all’opera omnia per organo di Pietro Alessandro Yon.
Sabato 30 settembre alle 21 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Consolazione a Cocconato d’Asti si ascolteranno le “Suggestioni per tromba e organo”, con Maurizio Fornero all’organo e Daniele Greco D’Alceo alla tromba. In programma musiche di Torelli, Bach, Alessandro Scarlatti e Froldi.
Domenica 1° ottobre alle 15,30 nella basilica pontificia del Colle Don Bosco è in programma il concerto “L’organo contemporaneo”. Alla consolle del grandioso strumento costruito dai fratelli Pinchi di Foligno nel 2000 siederà Gianfranco Luca, per un appuntamento dedicato alla memoria dell’indimenticabile Massimo Nosetti. Il programma è costruito intorno ad autori contemporanei, con brani di Guilmant, Lindberg, Stamm, Peeters, Burtonwood, Mathias, Cooman, Young e Bedard. Di Massimo Nosetti sarà eseguito “Elegy on an American folk tune”.
Sabato 7 ottobre alle 21 nel duomo dei Santi Giovanni Battista e Martino a Ciriè si terrà il concerto “À la française”, con Paolo Tarizzo che inaugurerà il restauro dell’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1897, restaurato dall’elvetica Orgelbau Thomas Wälti di Gümlingen in collaborazione con Alessandro Rigola. Tarizzo svilupperà un programma francese con brani di Widor, Bossi, Bonnet, Dupré, Guilmant, Rachmaninov, Alain, Boëllmann. Presenterà la serata Michele Chiadò.

Tutti i dettagli sui concerti nel portale Internet www.organalia.org

Cultura

Terminata con successo la rassegna primaverile, ritorna a partire dal 7 settembre il circuito concertistico “Organalia in tour”, che nel 2017 coinvolge il territorio della Città Metropolitana di Torino e le province di Vercelli, Asti e Biella. Come avviene tradizionalmente nella rassegna di promavera, l’ingresso a tutti concerti è ad offerta libera. Organalia è un progetto di valorizzazione dei luoghi di culto della Città Metropolitana di Torino attraverso il linguaggio universale della musica, avviato sin dal 2002 dall’allora Provincia di Torino. Fin dall’inizio il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione CRT, che ha creduto nella validità di un’iniziativa volta a far conoscere al grande pubblico la musica organistica, gli organi, le chiese e le moltissime località del territorio provinciale.
Per saperne di più: www.organalia.org

I CONCERTI DI “ORGANALIA IN TOUR” 2017

Giovedì 7 settembre alle 21 nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo a Pavone Canavese è in programma il concerto “Dai trionfi del Barocco ai primi moti risorgimentali”, con Stefano Pellini all’organo e Pietro Tagliaferri al saxofono soprano. Sarà l’ultima occasione, prima del restauro, di ascoltare la “voce” dell’organo costruito da Felice Bossi insieme al figlio Giacomo nel 1855. Lo strumento sarà successivamente restaurato dalla Bottega Organara Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto. Avendo questo strumento il corista a 458 Hertz, la stessa Bottega Dell’Orto & Lanzini ha messo a disposizione un proprio organo portativo, attualmente collocato nella cattedrale di Novara, grazie al quale saranno possibili le esecuzioni con i due strumenti musicali.
Sabato 9 settembre alle 21 nella chiesa parrocchiale dell’Assunta a Vigliano Biellese è in programma un “Omaggio a Bach”. Alla consolle dell’organo costruito dalla Bottega Dell’Orto & Lanzini nel 2007 e ripassato quest’anno in occasione del decennale, siederà una delle icone della musica organistica, l’austriaco Michael Radulescu al quale sarà consegnato il Premio Organalia alla carriera.
Sabato 16 settembre alle 21 nella cattedrale di Sant’Eusebio a Vercelli si terrà il concerto “I colori dell'organo”. Alla consolle dell’organo costruito dal lombardo Giovanni Tonoli nel 1882, suonerà l’organista italiano naturalizzato olandese Matteo Imbruno, che eseguirà un programma antologico che toccherà autori del XVIII e XIX secolo.
Sabato 23 settembre alle 21 nella cattedrale di San Giusto a Susa sarà la volta della “Civiltà strumentale italiana tra XIX e XX Secolo”. Alla consolle dell’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1890, ripreso nel 1934 da Francesco Vegezzi Bossi, restaurato da Italo Marzi nel 2001, siederà l’organista siciliano Diego Cannizzaro, che presenterà il quarto CD del marchio Elegia dedicato all’opera omnia per organo di Pietro Alessandro Yon.
Sabato 30 settembre alle 21 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Consolazione a Cocconato d’Asti si ascolteranno le “Suggestioni per tromba e organo”, con Maurizio Fornero all’organo e Daniele Greco D’Alceo alla tromba. In programma musiche di Torelli, Bach, Alessandro Scarlatti e Froldi.
Domenica 1° ottobre alle 15,30 nella basilica pontificia del Colle Don Bosco è in programma il concerto “L’organo contemporaneo”. Alla consolle del grandioso strumento costruito dai fratelli Pinchi di Foligno nel 2000 siederà Gianfranco Luca, per un appuntamento dedicato alla memoria dell’indimenticabile Massimo Nosetti. Il programma è costruito intorno ad autori contemporanei, con brani di Guilmant, Lindberg, Stamm, Peeters, Burtonwood, Mathias, Cooman, Young e Bedard. Di Massimo Nosetti sarà eseguito “Elegy on an American folk tune”.
Sabato 7 ottobre alle 21 nel duomo dei Santi Giovanni Battista e Martino a Ciriè si terrà il concerto “À la française”, con Paolo Tarizzo che inaugurerà il restauro dell’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1897, restaurato dall’elvetica Orgelbau Thomas Wälti di Gümlingen in collaborazione con Alessandro Rigola. Tarizzo il quale svilupperà un programma francese con brani di Widor, Bossi, Bonnet, Dupré, Guilmant, Rachmaninov, Alain, Boëllmann. Presenterà la serata Michele Chiadò.