I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

Proseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino.Il secondo appuntamento dell’anno è previsto per le ore 10 di sabato 17 febbraio, con un’esibizione del gruppo storico La lavandera e ij lavandè 'd Bertula”.
Le successive visite guidate si svolgeranno nei sabati 17 marzo, 21 aprile, 19 maggio, 16 giugno. Inoltre il palazzo è sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure al numero 011-8617100 il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 17, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.
Il gruppo storico La lavandera e ij lavandè 'd Bertula” rievoca l’attività dei lavandai che operavano nella borgata Bertolla di Torino fino agli anni ’60, quando il loro lavoro venne sostituito dalle lavatrici meccaniche. Il gruppo storico culturale è stato costituito nel 1992 dai figli dei lavandai, per valorizzare le tradizioni del rione. Nel 2000 è entrato a far parte dell’associazione anche il gruppo dei “Teracin del Po”, ampliando l’attività di promozione delle tradizioni, delle usanze e dei personaggi storici di Bertolla attraverso la partecipazione a manifestazioni, feste, carnevali, raduni e sagre paesane. Il gruppo storico realizza e divulga pubblicazioni e materiale storico e culturale, partecipa al Centro di Interpretazione della Circoscrizione 6 ed è inserito nel contesto dell’Ecomuseo urbano della Città di Torino. Ha inoltre allestito nei locali della parrocchia “San Grato” di strada Bertolla il Museo dei Lavandai, che singoli cittadini, gruppi e scolaresche possono visitare su prenotazione. Per saperne di più si può telefonare ai numeri 011- 2731880 e 349-8722649.

PER SAPERNE DI PIÙ SU PALAZZO CISTERNA, SULLA SUA STORIA, SULLE POSSIBILITA’ DI VISITA E PER AMMIRARE LE FOTO PANORAMICHE A 360°

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna/storia-palazzo

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna

http://www.cittametropolitana.torino.it/multimedia/virtual/palazzo_cisterna_esterni.shtml

Cultura

Le note di “New York New York” per allietare il Carnevale chivassese: lunedì 12 febbraio alle 21 al Teatro dell’Oratorio è in programma il nono e penultimo concerto della stagione Chivasso in Musica 2017-18”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Il concerto di Carnevale intitolato “Smoke Gets in Your Eyes” proporrà le più belle musiche da film e alcune operette americane interpretate dagli artisti del Teatro Regio, riuniti nell’ensemble “American Graffiti”.
Il titolo del concerto è ispirato al celebre brano musicale, scritto dal compositore statunitense Jerome Kern e dal paroliere Otto Harbach per la loro operetta del 1933 “Roberta”. La canzone divenne famosa in Italia grazie ai Platters, che nel 1959 furono in testa alle classifiche dei dischi più venduti per undici settimane. L’ensemble sarà formato dai cantanti Manuela Giacomini (soprano) e Alejandro Escobar (tenore), accompagnati da Alessandro Dorella, (clarinetto), Marco Polidori (violino), Davide Ghio (contrabbasso) e Giulio Laguzzi (pianoforte). Gli arrangiamenti dei brani sono di Giulio Laguzzi e Alessandro Dorella.
Il concerto è inserito nel cartellone delle manifestazioni del Carnevale-Carnevalone 2018 ed è organizzato in collaborazione con la Pro Loco Chivasso l’Agricola, con il sostegno dell’amministrazione comunale e della fondazione Live Piemonte dal Vivo.
L’ingresso è a pagamento. Il posto unico costa 10 Euro; ridotto 5 Euro per gli ultrasessantacinquenni e i bambini e ragazzi sotto i 18 anni. I biglietti saranno venduti a partire dalle 20,15 nella biglietteria del Teatro fino a esaurimento dei posti a sedere.
Per saperne di più: www.chivassoinmusica.it

Cultura

Dante Alighieri era a conoscenza di segreti esoterici degni della Massoneria o dei rosacrociani dei secoli successivi al XIII? Quei segreti li avrebbe rivelati, accennati o indicati, a esclusivo vantaggio dei più accorti e dotti lettori della Divina Commedia? Certamente le tre cantiche della Commedia sono la “summa” di millenni di cultura, teologia, scienza e letteratura egizia, greca, romana, araba e cristiana. Certamente il primo e più illustre capolavoro della letteratura italiana ha più livelli di interpretazione, e cela dietro alle moltissime allegorie quei concetti, riflessioni, dottrine filosofoche e teologiche che il Sommo Poeta aveva studiato e meditato per decenni. Certamente la Divina Commedia è una sorta di enciclopedia del sapere antico e medievale, in cui i miti, la storia, la cronaca politica, la filosofia, la letteratura e la teologia sono il fondamento su cui si basa una potente ispirazione poetica ed etica.
Di questo e altro si è parlato nella serata di mercoledì 7 febbraio nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna, nell’incontro che l'associazione Cromìe-Vivere a colori ha voluto dedicare alla modernità del Sommo Poeta. La conferenza intitolata “Attualità di Dante” era patrocinata dalla Città Metropolitana e dal Comitato torinese della Società Dante Alighieri. Hellen Alterio, già professoressa di lettere al Liceo Ettore Majorana di Moncalieri, ha introdotto e guidato l’incontro, proponendo una lettura del fenomeno della corruzione, vista non come un allontanamento da una legge ma come incapacità dell'uomo di dare ascolto alla propria coscienza. La Divina Commedia contiene un forte messaggio di rinnovamento e di esortazione rivolto all’umanità e propone un viaggio escatologico alla ricerca della salvezza, per ritrovare la forma dell’umana felicità, redimendo un mondo che “mal vive”, giunto ormai sull’orlo della rovina. La tensione - etica e politica a un tempo - verso il rinnovamento della società medievale e l’utilizzo di una simbologia talvolta esoterica hanno indotto alcuni commentatori moderni ad ipotizzare che il poeta fosse affiliato a qualche gruppo o società segreta che perseguiva l’elevazione dell’animo umano: una Massoneria o un gruppo di rosacrociani ante litteram (ammesso che i rosacrociani siamo mai esisititi). A corredare e a introdurre l’analisi del testo e del messaggio morale e politico di Dante è stata la proiezione di alcune scene tratte dal film “Il mistero di Dante”, interpretato nel 2014 dai premi Oscar Murray Abraham e Taylor Hackford e diretto dal regista torinese Louis Nero. Nel film tutti i dubbi e le supposizioni su di un Dante in qualche modo “esoterico” sono passati in rassegna, grazie alle testimonianze di autorevoli studiosi italiani, francesi e anglosassoni. Il film e l’incontro a Palazzo Cisterna non hanno svelato chissà quali misteri, ma hanno proposto al numeroso pubblico presente in Sala Consiglieri interrogativi che rimangono aperti e che forse una risposta definitiva non potranno mai averla.


UNA TISANA AL GIORNO PER CURARSI IN MODO NATURALE: I SEGRETI DELLE ERBE SI IMPARANO CON “CROMÌE” A PALAZZO CISTERNA

Tisane, infusi e decotti sono un semplice ma prezioso aiuto per la nostra salute in quanto consentono di estrarre da erbe e piante i principi attivi, rendendoli disponibili per il nostro organismo. Piccoli disturbi possono così essere risolti in modo dolce proprio con l’aiuto della giusta tisana. È fondamentale però conoscere le proprietàdelle piante e saperne estrarne in modo ottimale le virtù. Il workshop che l’associazione “Cromìe” organizza nelle giornate di martedì 13, mercoledì 21 e mercoledì 28 febbraio alle 18,15 a Palazzo Cisterna è indirizzato a quanti desiderano accrescere le proprie conoscenze sulle erbe che possono essere utilizzate a scopo terapeutico. La naturopata Nadia Pesce, che tiene conferenze su temi del benessere ad ampio raggio, illustrerà le proprietà delle piante sulla base delle loro azioni sui diversi apparati dell’organismo umano. Verranno spiegati i diversi metodi di preparazione e le mille proprietà delle singole varietà. Si andrà alla scoperta dei decotti che possono aiutare a contrastare i piccoli problemi di salute.
Ogni incontro si concluderà con un momento conviviale, in cui verranno degustate le tisane servite in modo “regale”, accompagnate da una selezione di dolcetti. Al termine del percorso, i partecipanti riceveranno le dispense con tutte le preparazioni che saranno state illustrate durante il corso e una tisana personalizzata, elaborata dalla naturopata in collaborazione con l’Erboristeria Ferraiolo di Torino.
Le quote di partecipazione per i tre incontri sono di 50 euro per i soci di “Cromìe” e 60 euro i non soci, con acconto 20 euro rimborsabili in caso di annullamento da parte di Cromìe. Le iscrizioni si raccolgono entro sabato 10 febbraio.
Per informazioni si può telefonare ai numeri 338-5077618 o 347-0932577 (anche SMS e WhatsApp).



Cultura

Mercoledì 7 febbraio alle 18 nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12, l'associazione Cromìe-Vivere a colori proporrà un incontro dedicato alla modernità del “Sommo Poeta”, intitolato “Attualità di Dante”. L’iniziativa è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e dal Comitato torinese della Società Dante Alighieri.
Sarà Hellen Alterio, professoressa di lettere al Liceo Ettore Majorana di Moncalieri, ad introdurre e guidare l’incontro, proponendo una lettura del fenomeno della corruzione, vistA non come un allontanamento da una legge ma come incapacità dell'uomo di dare ascolto alla propria coscienza, impedendo a se stesso un riscatto morale. “La Divina Commedia, - sottolinea la professoressa Alterio - contiene un messaggio di rinnovamento e di esortazione rivolto all’umanità, un viaggio escatologico alla ricerca della salvezza, per ritrovare la forma dell’umana felicità, redimendo un mondo che ‘mal vive’, giunto ormai sull’orlo della rovina, per portarlo appunto  verso una redenzione individuale e sociale, morale e politica”.
A corredare e ad introdurre l’analisi del testo e del messaggio morale e politico di Dante sarà la proiezione di alcune scene tratte dal film “Il mistero di Dante”, interpretato nel 2014 dai premi OscarMurray Abraham e Taylor Hackford e diretto dal regista torinese Louis Nero, reduce dal successo internazionale del suo ultimo film, "The broken key". Saranno presenti a Palazzo Cisterna il regista e due degli interpreti del film, Diana Dell'Erba e Diego Casale. Al termine il pubblico potrà confrontarsi con i protagonisti e gli organizzatori dell'incontro.
L'ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al numero telefonico 338-2539740.

Cultura

È stata inaugurata nella serata di lunedì 29 gennaio e prosegue sino a venerdì 9 febbraio la mostra dedicata a Ludwik Zamenhof, ebreo polacco, iniziatore e instancabile promotore della lingua Esperanto, allestita in occasione del Giorno della Memoria a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città Metropolitana di Torino. La mostra è visitabile nei giorni feriali (sabato escluso) dalle 9 alle 18.
Con l’esposizione dedicata a Zamenhof prosegue la collaborazione culturale tra la Citta Metropolitana di Torino e l’Ambasciata polacca a Roma, iniziata nel 2016 con la mostra “A rischio della propria vita” e proseguita nel 2017 con quella dedicata a Jan Karski. L’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia ha scelto la figura di Zamenhof perché è uno dei più illustri rappresentanti della comunità ebraica di Polonia, che diede un enorme contributo alla vita sociale, economica e culturale polacca e mondiale e che, dopo nove secoli di storia, scomparve nella Shoah. Nel 2017 è caduto il centesimo anniversario della scomparsa dello studioso polacco e l’anno che si è appena concluso era stato dichiarato dall’UNESCO come l’anno di Zamenhof.
La mostra consiste in diciotto pannelli, con testi e didascalie in italiano e in esperanto. L’allestimento a Palazzo Cisterna è stato realizzato per iniziativa dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma, del Consolato onorario di Polonia in Torino, della Città Metropolitana di Torino, della Federazione Esperantista Italiana, della Comunità Ebraica e della Comunità Polacca di Torino-Ognisko Polskie w Turynie e del Gruppo Studi Ebraici.
A completare l’allestimento vi è una sezione bibliografica curata dal Centro Esperanto di Torino, che comprende sia opere di letteratura originale in esperanto sia capolavori della letteratura mondiale tradotti in lingua internazionale, materiale didattico (manuali di grammatica e vocabolari) e informativo sulla diffusione dell'esperanto nel mondo.
Per informazioni: Ufficio Stampa Città Metropolitana di Torino, telefono 011-8612705 (Michele Fassinotti), e-mail stampa@cittametropolitana.torino.it

CHI ERA ZAMENHOF

Ludwik Zamenhof nacque il 15 dicembre 1859 a Białystok, città che all’epoca faceva parte dell’impero russo, dopo la spartizione della Polonia. A Białystok viveva un’eterogenea popolazione di molte nazionalità: polacchi, russi, ebrei e tedeschi. Già a 10 anni Ludovico scrisse un dramma intitolato “La Torre di Babele - una tragedia di Białystok”. Il titolo indica chiaramente che la vita non era facile per i singoli gruppi etnici, a causa tra l’altro della difficile intercomprensione linguistica. Per questa ragione Zamenhof a scuola curò lo studio delle lingue e al tempo stesso pensò costantemente alla creazione di un idioma comune, che potesse risolvere molti problemi delle società multietniche. I primi tentativi di creazione di un idioma internazionale, “Lingwe Uniwersala”, risalgono agli anni degli studi ginnasiali, ma la proposta definitiva di lingua ausiliaria internazionale fu presentata da Zamenhof nel 1887 in un libretto intitolato “Lingvo internacia. Antaŭparolo kaj kompleta lernolibro”-“Lingua internazionale. Prefazione e manuale completo per l’apprendimento”, pubblicato con lo pseudonimo Doktoro Esperanto, che significa “dottore che spera”. Quella parola divenne il nome della lingua, che ebbe un rapido successo. Il suo creatore rinunciò a tutti i diritti d’autore, volendo che la lingua appartenesse a tutta l’umanità.
Il primo Congresso Mondiale di Esperanto ebbe luogo nel 1905 in Francia, dove Zamenhof fu insignito dell’Ordine della Legion d’Onore. In suo omaggio fu illuminata la Torre Eiffel. Il movimento esperantista lanciato da Zamenhof si diffuse rapidamente ed ebbe riconoscimenti da molti insigni esponenti della cultura dell’epoca. In Polonia, il primo che apprezzò l’idea di una lingua internazionale fu Antoni Grabowski, ingegnere e poliglotta, che conosceva e utilizzava quindici lingue, il quale curò la traduzione nella lingua internazionale dei poemi “Signor Taddeo” di Adam Mickiewicz e “Mazepa” di Juliusz Słowacki e di altre opere letterarie. La fama del creatore dell’esperanto crebbe e per otto volte fu candidato al Premio Nobel per la Pace. Nel 1912 fu organizzato a Cracovia il Congresso Mondiale di Esperanto. Zamenhof scrisse queste parole agli organizzatori: “Se proprio doveste parlare di me, potreste chiamarmi ‘figlio della terra polacca’, perché nessuno può contestare che la terra in cui sono sepolti i miei genitori e dove lavoro stabilmente ed ho intenzione di lavorare fino al termine della mia vita – è la mia casa…”.  
Ludwik Zamenhof morì il 14 aprile 1917 a Varsavia e durante la cerimonia funebre si disse: “Verrà un giorno, in cui tutta la terra polacca capirà quale radiosa fama ha dato questo gran figlio alla sua Patria.” Poco più di vent’anni dopo la sua scomparsa, anche la famiglia di Zamenhof dette il duo tributo di sangue all’orrore della Shoah: durante la Seconda Guerra mondiale, i familiari dello studioso, compresi tre bambini, furono uccisi. Si salvò soltanto suo nipote Cristoforo, figlio di Adamo. Zamenhof e la sua creazione sono onorati da circa 1600 monumenti e siti che recano il suo nome o quello dell’Esperanto in tutti i continenti e persino nello spazio. Per tre volte l’UNESCO ha approvato risoluzioni che confermano i suoi meriti verso l’Umanità: nel 1954, nel 1985 e nel 2015.

Cultura

Domenica 4 febbraio alle 15,30 nel Duomo Collegiata di Santa Maria Assunta sarà celebrata la Messa solenne per l'investitura del 65° Abbà del Carnevale di Chivasso, al secolo Piergiacomo Verga. L'Eucarestia sarà presieduta dal vescovo di Ivrea, monsignor Edoardo Aldo Cerrato. I canti saranno eseguiti dal coro “La Genzianella” di Tonengo di Mazzé, diretto da Renato Giovannini. Alla consolle dell'organo “Felice Bossi” del 1843 siederà il concertista e compositore Sandro Frola. L'evento è inserito nel cartellone della stagione “Chivasso in Musica 2017-18” patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino ed è organizzato in collaborazione con la Pro Loco Chivasso l'Agricola, che cura tutte le iniziative carnevalesche chivassesi.Il coro “La Genzianella” di Tonengo di Mazzé è stato costituito nel 1987, attingendo i migliori elementi dalla cantoria parrocchiale del paese. L’attuale formazione conta una trentina di elementi, provenienti da vari paesi del circondario, accompagnati alla tastiera e quando è possibile all’organo a canne da Sandro Frola, di cui vengono anche eseguite alcune armonizzazioni, vocali e strumentali. Frola, diplomato in organo al Conservatorio “Ghedini” di Cuneo, è stato allievo di organo e composizione del maestro Guido Donati di Torino. Ha tenuto negli ultimi anni numerosi concerti d’organo, come solista e come accompagnatore di varie formazioni strumentali e vocali. Ha frequentato i corsi di musica antica a Magnano sotto la guida del maestro Luca Scandali. Come compositore ha al suo attivo la realizzazione delle musiche originali e degli arrangiamenti dello spettacolo “Cantarkaicos” e le musiche dello spettacolo “Alla Corte di Re Leone” dedicato ai bambini.

Cultura

Questa mattina la Biblioteca di storia e cultura del Piemonte Giuseppe Grosso ha ospitato la direttrice della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta Monica Grossi. La soprintendente, nominata da pochi mesi, ha voluto visitare la biblioteca e conoscerne il patrimonio bibliografico e archivistico anche per rendersi conto delle criticità: “Ho finalmente l’occasione di approfondire realtà così particolari come questa Biblioteca” ha spiegato.

La visita è stata occasione per passare in rassegna il patrimonio acquisito dalla biblioteca a partire dalla metà degli anni Sessanta: 130.000 volumi e opuscoli; 11incunaboli ; 350 edizioni del Cinquecento; 150 manoscritti; 254 spartiti musicali; 1.200 tesi di laurea; 2.273 periodici, di cui un centinaio correnti; 347 carte geografiche; 482 stampe; 375 unità di grafica d'autore; 1.000 fotografie; 43 fondi archivistici. Ma anche per spigolare fra alcune rarità e curiosità, come i preziosi incunaboli fotografici di Luigi Sacchi, che a metà Ottocento mise a punto una tecnica che può essere considerata alle origini della fotografia, o come il “libro più piccolo al mondo”, un volume che ha le dimensioni di un cioccolatino. 

Cultura

Nel pomeriggio di sabato 3 febbraio la Squadra degli Aranceri Scorpioni d'Arduino organizza “A Spasso nella Storia”, un pomeriggio culturale all'insegna della riscoperta della Città di Ivrea. L'iniziativa prevede una passeggiata in compagnia dell'archeologa Lorenza Boni e, a seguire, lo spettacolo teatrale “Diamantinus e il Manoscritto ritrovato”, a cura di Paolo Lova e Davide Mindo. Il ritrovo è per le 14,30 nella nuova sede degli Arduini, in via Peana 1. Si visiteranno i ruderi dell'antico teatro romano e altre testimonianze dell’antica città di Eporedia, come ad esempio la zona portuale in riva alla Dora Baltea. Seguendo le trasformazioni della città e del suo paesaggio tra età romana e medioevale, particolare attenzione verrà riservata alla cittadella vescovile, con la visita alla cripta e al chiostro del Duomo. Il rientro nella sede della Squadra degli Aranceri Scorpioni d'Arduino è previsto intorno alle 17,15.
A seguire, l’attore Davide Mindo e il musicista Paolo Lova, proporranno il loro spettacolo, frutto di una ricerca storica condotta su antichi testi medievali. Il viandante Diamantinus (Davide Mindo) guiderà lo spettatore nel mondo medievale attraverso l’accompagnamento musicale di Paolo Lova, che eseguirà al liuto brani risalenti all’epoca compresa tra il X e il XV secolo. Musica e parole creeranno il giusto connubio per rievocare le suggestioni e le atmosfere del tempo che fu, offrendo diversi punti di contatto e riflessione tra passato e presente. Davide Mindo, ideatore e interprete della suggestiva Passione di Cristo di Ivrea - la cui terza edizione si terrà il 24 marzo - in occasione del cinquantennale degli Arduini aveva ideato lo spettacolo "Aggiungi una casacca in piazza", una commedia basata sulla storia della squadra che ha gettato le basi per costituire la Compagnia Teatrale dello Scorpione. Paolo Lova, liutista di fama internazionale, recentemente designato direttore artistico della manifestazione Medieval Italy, è stato definito goliardicamente il “Diavolo Arduino” da Giancarlo Maffeo. Con Davide Mindo ha stretto da tempo un’intensa collaborazione artistica, proponendo spettacoli basati sul suggestivo connubio liuto-voce. Lorenza Boni da diversi anni collabora con la Sovraintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte, occupandosi di indagine e divulgazione su diversi scavi in corso nel territorio canavesano, come ad esempio la Pieve di San Lorenzo a Settimo Vittone e numerosi siti di archeologia urbana eporediese e dell'Anfiteatro Morenico. La partecipazione al pomeriggio culturale è aperta e gratuita a tutti. È gradita la prenotazione al numero telefonico 349-1272524.

Cultura

Si addestrarono sulle Alpi Occidentali prima di affrontare la Campagna di Russia, raccontata in pagine memorabili da scrittori del calibro di Mario Rigoni Stern, Nuto Revelli e Giulio Bedeschi: erano gli Alpini della Divisione Tridentina, che sarebbe stata mandata al massacro dal regime fascista e dalla monarchia sabauda tra le steppe dell’Unione Sovietica, insieme alla Cuneense, alla Julia e al Battaglione Alpini Sciatori “Monte Cervino” del capitano Giuseppe Lamberti. Li mandarono ad affrontare il terribile inverno russo e le truppe sovietiche che difendevano la propria patria con equipaggiamenti, mezzi e armamenti inadeguati, in un teatro di guerra in cui si contrapponevano otto milioni di soldati, nello scontro militare più imponente che la storia avesse mai conosciuto. Quando i sovietici scatenarono l’attacco alla linea difensiva tenuta dai reparti italiani dell’ARMIR gran parte dello schieramento non resse l’urto e gli attaccanti dilagarono nelle retrovie del fronte. I reparti alpini furono trattenuti sulle loro linee di combattimento per espresso ordine di Hitler. Quando lasciarono le postazioni l’intero corpo d’armata alpino si trovò accerchiato e il ripiegamento si trasformò in una ritirata caotica e tragica.
Dal 17 al 26 gennaio 1943 gli alpini affrontarono dieci giorni di scontri continui in condizioni ambientali estreme. Le Divisioni Julia e Cuneense non riuscirono a superare gli sbarramenti e furono quasi totalmente annientate, mentre gli uomini della Tridentina, giunti il 26 gennaio alle porte di Nikolajewka, ultimo sbarramento della “sacca” del Don, riuscirono ad aprire un varco per se stessi e per molti altri reparti sbandati italiani, tedeschi e ungheresi.
“Ricordo della Tridentina in Piemonte” è il titolo di una manifestazione commemorativa che il Comitato Tridentina 1942-2018, costituito dalle Sezioni di Torino, Asti e Val Susa dell’Associazione Nazionale Alpini, sta organizzando per il mese di luglio, con il patrocinio e il sostegno della Città Metropolitana di Torino. Giovedì 18 gennaio nella Sala delle Colonne del Comune di Torino si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, che intende tenere viva la memoria del soggiorno degli Alpini della Tridentina in Piemonte e della loro partenza nel luglio 1942 dalle stazioni di Torino, Asti, Avigliana, Collegno e Chivasso alla volta del fronte russo, dopo un anno di impegnativo addestramento.
Giunti nel nord del Piemonte nel luglio del 1941, di ritorno dalla campagna di Grecia, i militari della Tridentina soggiornarono per quasi tre mesi in alta Valle di Susa, per poi acquartierarsi in pianura nel mese di ottobre, in varie zone del Torinese e dell’Astigiano, dove rimasero fino alla partenza per la Russia. I soldati stabilirono con le popolazioni locali forti rapporti di amicizia e di affetto, vivendo in Piemonte un periodo sereno della vita militare, prima che su di loro si scatenasse l’inferno della guerra. Nelle città e nei paesi nacquero anche alcuni amori tra ragazze piemontesi e alpini lombardi e veneti, alcuni dei quali, usciti vivi da quella disastrosa guerra, tornarono in Piemonte per sposarsi.
Il programma delle manifestazioni organizzate dall’ANA si concluderà domenica 15 luglio, con la partenza di un treno storico dalla stazione di Porta Nuova per ricordare la partenza per la Russia di numerose tradotte alpine, tra le quali quella dello scrittore Mario Rigoni Stern, sergente del battaglione Vestone, partita da Porta Nuova il 26 luglio 1942.

UN LIBRO, UNO SPETTACOLO E TARGHE COMMEMORATIVE DEL SACRIFICIO DEGLI ALPINI

Franco Voghera, con la collaborazione di Beppe Barbero, di Pier Giorgio Longo e dello storico Gianni Oliva, ha lavorato a una ricerca incentrata sulla permanenza tra il 1941 e il 1942 della divisione Tridentina in Piemonte prima della partenza per la Russia. I risultati di questo lavoro sono sintetizzati nel libro “La Tridentina in Piemonte. Dalla permanenza tra le genti del Torinese e dell’Astigiano alla tragica ritirata di Russia”. Il 26 ottobre scorso, all’auditorium Antonio Vivaldi di Torino, si è tenuto lo spettacolo musicale “Alpini in Russia”, con le voci narranti di Alfatre Gruppo Teatro e l’orchestra fiati giovanile Giovanni XXIII di Pianezza. La prima replica dello spettacolo, organizzata dalla sezione astigiana dell’ANA, si svolgerà il 21 aprile alle 21 al teatro Alfieri di Asti, e sarà preceduta da un concerto di una fanfara alpina per le vie della città. Il secondo spettacolo, organizzato dalla sezione ANA di Susa, si terrà il 26 maggio alle 21 nel centro polivalente di Bussoleno, mentre il terzo è in programma la sera del 14 luglio a Rivoli, nel cortile della caserma Ceccaroni.
Nei prossimi mesi saranno poste tre targhe nelle stazioni ferroviarie di Asti, Chivasso e Torino Porta Nuova, per ricordare la partenza per la Russia degli alpini da quelle stazioni. Da Asti partirono 12 tradotte, da Torino 16 (11 da Torino Smistamento e 5 da Torino Dora) e da Chivasso altre 5. Ad Asti lo scoprimento avverrà il 21 aprile alle 18,15, a Chivasso il 25 aprile alle 10,30 e a Torino Porta Nuova giovedì 12 luglio alle 10,30.

IL PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI DEL 14 E 15 LUGLIO

Sabato 14 luglio

In mattinata arrivo e sistemazione in albergo a Torino dei partecipanti provenienti da altre regioni e degli ospiti che seguiranno il programma previsto a Rivoli per il pomeriggio e la sera di sabato 14 luglio. Alcuni Alpini potrebbero già arrivare venerdì 13 luglio per una visita alla città di Torino. Alle 15,30 cerimonia ufficiale di apertura della manifestazione a Rivoli, con alzabandiera e deposizione di una corona al locale monumento agli Alpini in largo Susa. Alle 16 presentazione nella sala consiliare della Città di Rivoli del libro sulla permanenza della divisione Tridentina in Piemonte. Alle 19 cena nella caserma Ceccaroni e, a seguire, spettacolo “Alpini in Russia”.

Domenica 15 luglio

Alle 8,30 ritrovo alla stazione di Torino Porta Nuova al binario da cui partirà il treno storico e breve cerimonia per ricordare la partenza da Torino per la Russia delle tradotte alpine. Interventi di autorità alla presenza dei vessilli e dei gagliardetti alpini. Alle 9,50 arrivo del treno ad Avigliana e ammassamento presso il piazzale della stazione ferroviaria per la deposizione di una corona alla lapide all’ingresso della stazione in ricordo della partenza di 11 tradotte della divisione Tridentina. Breve cerimonia con interventi delle autorità alla presenza di una banda musicale e dei vessilli e dei gagliardetti alpini. Alle 10,30 sfilata lungo corso Laghi e verso piazza del Popolo, dove alle 11 è previsto un concerto della Fanfara alpina Montenero. Alle 11,45 Messa in suffragio degli alpini caduti e dispersi nella campagna di Russia e dei caduti di tutte le guerre, con la partecipazione del coro della sezione ANA di Torino. Il successivo rancio militare sarà preparato dalla cucina da campo del Gruppo Alpini di Giaveno e servito sotto una grande tensostruttura. Alle 14,30 ritrovo allo scalo ferroviario, luogo di partenza dei reparti alpini. Alle 15 inizio della visita del treno storico e dei mezzi militari d’epoca, con l’intervento di animatori in divisa alpina. Rievocazione del momento della partenza delle tradotte con Alpini in divisa, muli, materiali e mezzi militari dell’epoca e la partecipazione di gruppi storici. Alle 16,30 spostamento a piedi o con navette fino alla stazione ferroviaria di Avigliana, da dove alle 17,05 partirà il treno storico diretto a Torino, con sosta intermedia a Collegno alle 17,25 per la deposizione di una corona alla lapide in ricordo della partenza di 4 tradotte della divisione Tridentina. Alle 18,30 arrivo del treno a Porta Nuova e termine della manifestazione. A Rivoli, in contemporanea, si terrà una breve cerimonia ufficiale di chiusura con ammainabandiera al monumento degli Alpini in largo Susa.

Cultura

L’ottavo concerto della stagione “Chivasso in Musica 2017-18”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino è in programma sabato 20 gennaio alle 21 al Teatro dell’Oratorio di via Don Dublino (e non in Duomo come precedentemente annunciato, a causa dei lavori di restauro in una delle navate laterali). L’appuntamento musicale intitolato “Un palco all’opera” avrà come protagonisti tre artisti torinesi: la soprano Annamaria Turicchi, il pianista Francesco Cavaliere e l’attrice Alessia Pratolongo.
Il programma prevede l’esecuzione di celebri arie d’opera e da salotto di Puccini, Verdi, Bellini e Tosti. La serata si aprirà nel nome di Giacomo Puccini del quale si potranno ascoltare “O mio babbino caro” dall’opera “Gianni Schicchi”, “Mi chiamano Mimì” dalla “Bohéme”, “Un bel dì vedremo” dalla “Madama Butterfly” e “Vissi d’arte” dalla “Tosca”. Si passerà poi a Giuseppe Verdi, con “Tacea la notte placida” da “Il Trovatore”, “Addio del passato” da “La Traviata”, “Nel dì della vittoria” dal “Macbeth”. Le aarie da salotto in programma sono “Malinconia Ninfa gentile” di Vincenzo Bellini, “Ideale” e “L’ultima canzone” di Francesco Paolo Tosti. L’attrice torinese Alessia Pratolongo che ha studiato al Liceo classico “Isaac Newton” di Chivasso, sarà la voce recitante della serata, conducendo il pubblico all’ascolto delle diverse composizioni, i cui testi sono comunque riportati sulla brochure della stagione. Il pianista Francesco Cavaliere eseguirà una sua composizione intitolata “Reminiscenze pucciniane e un Valzer di verdiana memoria”. Protagonista principale dell’appuntamento sarà la soprano Annamaria Turicchi, figlia di musicisti che ha intrapreso gli studi musicali del violino, diplomandosi successivamente in viola nel 1999 al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, sotto la guida del maestro Enrico Massimino. Parallelamente agli studi di viola, Annamaria Turicchi ha proseguito quelli di canto, sotto la guida del maestro Elio Battaglia, diplomandosi nel 2002 in canto lirico con il massimo dei voti e nel 2009 in musica vocale da camera con il maestro Erik Battaglia con il massimo dei voti e la lode. Ha studiato danza classica con Cristina Moretti ed è laureata al DAMS di Torino con indirizzo teatrale.
Il concerto, del 20 gennaio è inserito nel cartellone delle manifestazioni del Carnevale-Carnevalone 2018, è organizzato in collaborazione con il Magnifico Coro degli Abbà ed è dedicato al patrono San Sebastiano, la cui memoria liturgica cade proprio il 20 gennaio. Nell’occasione verrà festeggiato il nuovo Abbà, Piergiacomo Verga, nel 70° anniversario della reintroduzione di questa figura nel carnevale chivassese.
L’ingresso è a pagamento, con il costo del posto unico di 10 Euro; ridotto 5 Euro per i membri dell’associazione “Contatto”, gli ultrasessantacinquenni e i ragazzi minorenni. I biglietti saranno venduti la sera del concerto nel botteghino
del Teatro dell’Oratorio, che sarà aperto al pubblico alle 20,15.

Per ulteriori informazioni: si può consultare il portale Internet www.chivassoinmusica.ito scrivere a info@chivassoinmusica.it