Ambiente
Promuovere e diffondere la cultura della sostenibilità ambientale attraverso differenti linguaggi ed espressioni libere, creative e partecipative: sono questi gli obiettivi principali di “Cambiano come Montmartre”, rassegna patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, arrivata alla trentaduesima edizione e dedicata ai temi del riuso e del riciclo creativo e alla memoria del pittore, serigrafo e scenografo Maurizio Rivetti, scomparso nel luglio del 2018. In quest’ottica, anche quest’anno, gli artisti, le associazioni del territorio, le scuole e le istituzioni che prenderanno parte alla manifestazione avranno l’albero come argomento chiave da affrontare e approfondire attraverso differenti attività. Anche la cultura, in tutte le sue espressioni, sarà al centro dell’evento, con l’intento di farne uno strumento di promozione ed educazione sociale e un fattore di sviluppo del territorio e delle comunità locali.L’appuntamento, che proporrà performance artistiche, esposizioni e dibattiti, inizierà alle 16 di sabato 14 settembre, con la giornata di apertura intitolata “Aspettando Cambiano come Montmartre”, durante la quale verranno inaugurate alcune mostre. “Artisti dalla parte della natura e del Riciclo: l’albero come rinascita e vitalità” è curata da Silvana Nota e Valeria Torazza, mentre la mostra dedicata agli esiti del workshop “Osservo, Creo e Racconto. Dialoghi tra Arte e Architettura: dal disegno alla fotografia al video” è una narrazione collettiva che utilizza i diversi linguaggi espressivi ed è realizzata da studenti del Politecnico di Torino e del Liceo Artistico Cottini. “Fluido Urbano” propone le immagini fotografiche scattate da Livio Ninni, mentre “AlberiO” è un’iniziativa del circolo fotografico Autofocus. La giornata si concluderà al teatro comunale con un incontro con l’arte contemporanea proposto da Ferruccio D’Angelo. “Cambiano come Montmartre” entrerà nel vivo domenica 15 alle 11, con la conferenza “Clima e alberi” che avrà come relatori il meteorologo Luca Mercalli e Alberto Guggino, presidente dell’associazione CioCheVale e ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso. A seguire una serie di dibattiti aperti al pubblico, sempre sullo stesso tema: “La sostenibile leggerezza dell’albero”,“L’albero nell’antropico”, “Il mondo vegetale: funzioni, complessità, interconnessione, ed intelligenza”,“L’esempio dei Barbisonniers e la poetica ambientale”, “L’albero come elemento identitario e memoria del Paesaggio”, “SERMIG: Ritiro e Riciclo a fini sociali”.
Una sezione della manifestazione sarà interamente dedicata ai bambini, che verranno condotti, attraverso il gioco e le attività interattive, in un percorso di educazione alla riduzione degli sprechi, al riuso e alla valorizzazione dell’esistente. Grazie ad un’attività coordinata da Simona Garberi, i giovanissimi saranno inoltre coinvolti nella realizzazione di mandala creati con materiali di recupero. Verranno organizzati alcuni laboratori creativi all’aperto, come “Le superpiante, per salvare l’uomo ed il pianeta: bambù, canapa, melograno e tante altre” e “Ecosistema / ecco-il-sistema”.
In linea con i contenuti della rassegna, sarà creata un’installazione temporanea del “Terzo Paradiso“. Con il coordinamento degli ambasciatori Rebirth Alberto Guggino e Sonia Barale e con il coinvolgimento dei presenti, verrà realizzata un’opera dedicata al segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto, per rappresentare metaforicamente la terza fase dell’umanità che si origina dalla riconnessione equilibrata tra artificio e natura. Il Terzo Paradiso estemporaneo avrà nel primo cerchio un insieme di rami, in quello opposto tavole e semilavorati in legno, in quello centrale oggetti di falegnameria e sculture (come giochi per bambini in legno).
“Cambiano come Montmartre” riproporrà anche il suo tradizionale concorso di pittura estemporanea, che riunisce ogni anno migliaia di visitatori, in un evento gioioso di creatività collettiva, tra tradizione e nuovi linguaggi espressivi e partecipativi. Ampio spazio, inoltre, sarà riservato a RELAND – Parco sperimentale per la resilienza e il riuso che sta nascendo a Cambiano, in collaborazione con l’associazione OffGrid Italia e il Politecnico di Torino. L’area verde è finalizzata alla sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale e alla realizzazione di sperimentazioni negli ambiti del riuso, riciclo creativo, design sistemico e architettura del reimpiego, ma anche alla diffusione dei concetti di economia circolare e resilienza urbana. Durante la rassegna non mancheranno musica e performance di arte partecipata, con il coinvolgimento diretto dei visitatori nelle creazioni collettive ispirate ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. Va segnalato, infine, che il Munlab-Ecomuseo dell’Argilla, in collaborazione con Servizinrete (che raggruppa dieci realtà di accoglienza per persone con disabilità), condurrà i visitatori per il centro storico alla scoperta delle creazioni artistiche di Juan Sandoval, artista e direttore Ufficio Arte di Cittadellarte, installate in diversi punti chiave del paese, secondo il progetto “Con altri occhi per scoprire il territorio in un modo diverso”.
Per saperne di più: www.comune.cambiano.to.it
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“Quello di oggi è stato un incontro importante, abbiamo cercato di chiarire ogni aspetto sui contenuti della delibera regionale ed essere il più possibile allineati. Chiederemo comunque un incontro a breve termine con l’assessore regionale all’Ambiente Marnati, in particolare per quanto riguarda i mercatali, turnisti e operatori in reperibilità, per i quali erano state previste apposite deroghe, valide esclusivamente per l’anno scorso, che noi ed i comuni immaginavamo non replicabili appunto a partire dallo scorso anno, senza dimenticare il provvedimento sulla certificazione Isee per le famiglie in difficoltà economica, anch’esso da superare. La Regione indica invece di confermare le deroghe ancora per il prossimo inverno in quanto ha ancora in corso il bando per i contributi destinati alla sostituzione dei vecchi mezzi, bando che non ha al momento prodotto i risultati sperati. E’ un problema che deve essere risolto in modo definitivo, non possiamo pensare di proseguire il nostro percorso continuando a concedere deroghe”.E’ quanto ha dichiarato la consigliera delegata all’ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria, tutela flora e fauna, parchi e aree protette, Barbara Azzarà, al termine dell’incontro del Tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell’aria che si è riunito oggi pomeriggio nella sede della Città metropolitana di corso Inghilterra a Torino. Sono intervenuti i tecnici di Arpa e Regione, sindaci e amministratori dei comuni coinvolti, dieci in meno rispetto agli anni passati: Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta, Rivoli, San Mauro, Settimo, Torino, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.
La consigliera Azzarà ha convocato il tavolo per adeguare “l’Accordo di Programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell'aria nel Bacino Padano” alla luce delle nuove indicazioni approvate di recente dalla Regione Piemonte sulle limitazioni alla circolazione degli automezzi per la stagione invernale 2019-2020. Città metropolitana e comuni hanno dunque stabilito di applicare la deroga per i veicoli dei nuclei famigliari con ISEE minore di 14.000 euro, in modo da renderla verificabile dalla polizia municipale, e di confermare ancora per il prossimo inverno le deroghe per mercatali e turnisti. Sempre in uniformità con le indicazioni regionali, viene eliminata la deroga per gli “over 70” alla guida di veicoli Euro 0 e Euro 1 diesel e per i “veicoli storici” nelle giornate festive. Mantenuta invece l’esenzione specifica per i taxi che consente la loro circolazione anche se non dotati di filtro antiparticolato.
“Oggi abbiamo dunque cercato di trovare la massima omogeneità con la delibera regionale, ma dobbiamo ancora lavorare in sinergia sul tema delle deroghe e dei provvedimenti per agevolare la sostituzione degli automezzi più inquinanti - ha proseguito la consigliera metropolitana Azzarà – Ogni anno facciamo un passo avanti, quest’anno le limitazioni stabili (0-24) coinvolgeranno anche tutti i veicoli diesel euro 1. Relativamente alle misure emergenziali, invece, si continuerà ad essere più restrittivi rispetto alle indicazioni regionali fermando, in caso di semaforo arancione, i veicoli diesel euro 4 e in caso di semaforo rosso gli euro 5 (le auto dalle 8 alle 19 e i mezzi commerciali dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19). Abbiamo lavorato molto in questi mesi insieme alle amministrazioni comunali per definire provvedimenti di limitazione applicabili e omogenei tra un comune e l’altro al fine di garantire un costante miglioramento della qualità dell’aria nell’interesse di tutti i cittadini. La Regione deve però impegnarsi a definire e condividere con la Città metropolitana e i comuni misure di incentivazione che aiutino le famiglie in difficoltà ed il tessuto produttivo. Per quanto riguarda il provvedimento impostato sul certificato Isee, occorre lavorare in prospettiva, in modo da aiutare le famiglie in difficoltà nel dotarsi di nuovi mezzi di trasporto meno inquinanti e prevedere maggiori agevolazioni per l’utilizzo del trasporto pubblico locale”.
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Prima convocazione del Tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell’aria dopo la pausa estiva. La consigliera metropolitana all’ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria, tutela flora e fauna, parchi e aree protette Barbara Azzarà, ha inviato a sindaci, assessori comunali all’ambiente, sanità e trasporti, ai rappresentanti di Arpa Piemonte, Agenzia Mobilità Piemontese Rappresentante per il bacino della Città metropolitana di Torino e Anci, oltre naturalmente all’Assessorato Ambiente della Regione Piemonte, la lettera di convocazione per martedi 3 settembre alle ore 14 presso la Sala dei Comuni di corso Inghilterra 7 a Torino.I comuni coinvolti (10 in meno rispetto agli anni passati) sono Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta, Rivoli, San Mauro, Settimo, Torino, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.
Il Tavolo si riunisce dopo la recente pubblicazione dell’aggiornamento della Delibera della Giunta regionale del 2017, “Accordo di Programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell'aria nel Bacino Padano”, che contiene lo schema di ordinanza tipo per le misure strutturali e temporanee e del relativo elenco dei Comuni chiamati ad attuare le limitazioni alla circolazione per la stagione invernale 2019-2020.
L’incontro, si legge nel testo a firma della consigliera Azzarà, sarà utile per finalizzare le modifiche all’ordinanza tipo da adottarsi sui comuni interessati della Città metropolitana alla luce delle nuove indicazioni fornite dalla Regione. In particolare si dovrà definire la formulazione finale della deroga per i veicoli dei nuclei famigliari con ISEE minore di 14.000 euro, in modo da renderla verificabile dalla polizia municipale, l’eliminazione della deroga per i veicoli più vecchi a servizio dei mercati prevista dalle ordinanze in vigore o il suo mantenimento come indicato dalla Delibera della Giunta regionale, il mantenimento delle deroghe per gli “over 70” alla guida di veicoli Euro 0 e Euro 1 diesel e per i “veicoli storici” nelle giornate festive (che non sono previste nello schema regionale) e il mantenimento dell’esenzione specifica per i taxi che consente la loro circolazione anche se non dotati di filtro antiparticolato. Nella stessa seduta verranno discusse le modalità di aggiornamento della mappa metropolitana delle aree soggette alle limitazioni e eventuali altre criticità.
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“La Regione deve impegnarsi con maggiori energie sul piano della programmazione e in campo finanziario rispetto alle questioni ambientali, dalla disciplina per la circolazione degli automezzi più inquinanti, agli incentivi per favorire il rinnovo del parco auto e incrementare l’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale. Grande attenzione deve essere rivolta anche al problema dell’inquinamento causato dagli impianti di riscaldamento”.E’ quanto emerso oggi pomeriggio durante l’incontro del Tavolo di Coordinamento sulla Qualità dell’Aria, convocato nella sede di corso Inghilterra dalla consigliera delegata all’ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria, tutela flora e fauna, parchi e aree protette della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà, al quale hanno partecipato sindaci e amministratori comunali, tecnici e funzionari di Regione Piemonte e Città metropolitana.
La discussione ha preso spunto dalla bozza di delibera inviata dall’amministrazione regionale, sulla base dell’Accordo di Programma per l’adozione di misure congiunte per il risanamento della qualità dell’aria nel Bacino Padano. Il documento propone inoltre uno schema di ordinanza tipo per l’applicazione delle misure di limitazione delle emissioni previste per la prossima stagione invernale. Una sorta di piano di intervento operativo che prevede ancora limitazioni del traffico veicolare da adottare nel caso di “situazioni di perdurante accumulo degli inquinanti”, in pratica ogni qualvolta vengono superati i limiti previsti dalla legge.
Secondo una nuova tabella, che verrà allegata alla delibera regionale, il numero dei comuni dell’area metropolitana coinvolti nel provvedimento scenderanno a 23 (si tratta dei comuni dove risulta superato uno o più dei valori limite di PM10 o di biossido di azoto NO2 per almeno tre anni anche non consecutivi, nell’arco degli ultimi cinque anni). Oltre al capoluogo troviamo Moncalieri, Collegno, Rivoli, Nichelino, Settimo, Grugliasco, Chieri, Venaria, Orbassano, Rivalta, San Mauro, Beinasco, Leinì, Volpiano, Pianezza, Vinovo, Caselle, Borgaro, Mappano, Carmagnola, Chivasso e Ivrea.
Per quanto riguarda le deroghe, come previsto nella bozza di delibera della Regione, saranno compresi i veicoli appartenenti a persone il cui ISEE risulti inferiore alla soglia dei 14 mila euro.
“Su questo provvedimento abbiamo fatto un’ulteriore riflessione – ha spiegato la consigliera Barbara Azzarà – dobbiamo considerare le modalità di utilizzo dell’automezzo per impedire che possa essere guidato da chiunque, occorre considerare il limite del nucleo familiare. Inoltre non dovranno essere compresi i veicoli euro 2, già esclusi da due anni”.
Sindaci e amministratori hanno messo in evidenza anche la necessità di prevedere nuovi incentivi per i cittadini e la costruzione di un portale dotato di un database attraverso il quale, digitando il proprio numero di targa, ottenere l’informazione sui limiti di circolazione.“Il provvedimento sul certificato ISEE – ha aggiunto la consigliera della Città metropolitana – dovrebbe essere considerato provvisorio, magari della durata di un solo anno, proprio in attesa di altre misure più semplici ed efficaci. Invieremo nei prossimi giorni un documento alla Regione per illustrare le nostre richieste e osservazioni. Nella seduta dei primi di settembre inviteremo l’Assessore regionale all’Ambiente Marnati con il quale affrontare in modo operativo tutte le questioni ancora aperte”.
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Una collaborazione proficua quella che la Città metropolitana attraverso il suo ufficio "controlli ambientali" ha da alcuni anni con il Compartimento della Polizia Ferroviaria di Piemonte e Valle D’Aosta: una sinergia espressa da professionalità diverse che ha permesso di rendere un significativo servizio alla cittadinanza in tema di prevenzione e tutela dell’ambiente.Lo sottolinea il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco in una lettera inviata a Silvia Burdese, dirigente del Compartimento Polfer, esprimendo il ringraziamento in particolare agli agenti dell'Ufficio secondo-squadra informativa/amministrativa e chiedendo il proseguimento di questa importantea collaborazione.
In particolare, sono stati ottenuti soddisfacenti risultati nel contrasto a fenomeno dei furti di rame ed al conseguente danno ambientale dell’abbandono o della distruzione delle guaine in gomma e plastica dei cavi di rame, con i gravi rischi di carattere sanitario collegati.
"Negli ultimi anni - dice Marocco - questa collaborazione, grazie alle professionalità messe in campo, ha portato sul nostro territorio al sequestro di 5 capannoni gestiti abusivamente per lo stoccaggio di rifiuti, al deferimento all’Autorità Giudiziaria di numerosissimi imprenditori per l’attività illecite nella gestione dei rifiuti, alla contestazione di 287 trasgressioni amministrative nella gestione dei rifiuti, con l’erogazione di sanzioni pecuniare per poco meno di un milione di euro".
L’attività investigativa scaturita nel corso dei consueti controlli denominati “oro rosso”, svolti in collaborazione tra Città metropolitana di torino e Polfer ha permesso di interrompere attività abusive di gestione e trasporto rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche particolarmente pericolose per l’ambiente.
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Nuovo incontro questa mattina, presso la sede della Città metropolitana di Torino sulla vicenda della discarica di rifiuti di Regione Pozzo in frazione Pogliani nel territorio del comune di Chivasso. Attorno al tavolo, presieduto dalla consigliera delegata all’ambiente, vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria della Città metropolitana di Torino Barbara Azzarà, i rappresentanti del comune di Chivasso, tecnici e amministratori di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’impianto e delle operazioni di bonifica, Smat, SETA, Smc, Iren, Arpa Piemonte e della stessa Città metropolitana.La riunione, seguita a quella che si è svolta lo scorso 18 giugno, quando era stato fatto un sopralluogo all’impianto, è servita a fare l’aggiornamento su quanto sta avvenendo nell’ambito della gestione delle discariche presenti all’interno dell’area.
In particolare si è parlato della realizzazione di un “percolatodotto” che dovrebbe garantire una maggiore sostenibilità, anche economica della gestione delle discariche, nonché dei lavori di copertura della discarica Chivasso 0, gestita dalla società SETA, e dei vari interventi mirati alla messa in sicurezza e chiusura dell’impianto. In particolare la stessa SETA ha previsto la realizzazione di una pista di accesso proprio per facilitare i lavori sulla sommità della discarica esaurita oltre ad una strada intermedia per consentire l’accesso ai pozzi di biogas.
E stato inoltre posto l’accento sulla gestione di tutti gli interventi all’interno del corpo della discarica che si protrarranno nei prossimi anni.
Sono trascorsi un paio di mesi dalla notizia dello stanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente di un milione e mezzo di euro destinati proprio alla messa in sicurezza delle discariche, ad integrazione delle risorse già disponibili.
“Un incontro importante quello di oggi – ha commentato la consigliera metropolitana Barbara Azzarà – che ci consente di seguire da vicino l’evolversi della situazione, anche per cercare di fare il possibile per ridurre i tempi di realizzazione delle varie opere. Proseguono i lavori del “percolatodotto” ed il completamento della rete fognaria che comporta l’attraversamento della ferrovia, a seguito dei quali il percolato potrà essere gestito come scarico liquido e, nel rispetto dei limiti imposti dalle leggi, convogliato attraverso la fognatura all’impianto di trattamento.
In futuro si potrà realizzare un impianto fotovoltaico. In merito organizzeremo un incontro con i gestori delle discariche e il comune di Chivasso per verificare tale possibilità e utilizzare gli incentivi appena varati dal Ministero. Riconvocheremo il tavolo a settembre – ha concluso Azzarà – per stringere i tempi e mantenere costante l’impegno del nostro ente verso quell’accordo di programma destinato a gestire al meglio la parte emergenziale e, in seguito, quella della realizzazione definitiva della bonifica. Oltre ai fondi ministeriali, abbiamo messo a disposizione il fondo di una fideiussione che si aggiunge a quella della Regione Piemonte”.
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Il tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria, convocato dalla consigliera della Città metropolitana di Torino delegata all’ambiente, Barbara Azzarà, si è riunito oggi pomeriggio nella sede di corso Inghilterra. Era presente il neo assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati.Durante l’incontro, cui hanno partecipato sindaci e amministratori di una trentina di Comuni, è stato fatto il punto sui provvedimenti sulla limitazione delle emissioni previsti dall’Accordo di Programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell'aria nel Bacino Padano” per l’inverno 2019-2020. Provvedimenti che limiteranno la circolazioni dei veicoli più inquinanti, a partire dai motori diesel.
L’assessore regionale Marnati ha annunciato l’intenzione dell’amministrazione regionale di mantenere le impostazioni dei provvedimenti adottati nella scorsa stagione invernale. “Abbiamo in programma nei prossimi giorni un incontro con i rappresentanti delle diverse categorie produttive per raccogliere i loro pareri. Contiamo di avviare un piano di investimenti per la sostituzione degli automezzi in servizio nel trasporto pubblico, una spesa che ammonterà ad oltre 75 milioni di euro. La tendenza è quella di non acquistare nuovi mezzi ad alimentazione a gasolio ma puntare all’elettrico e al metano”.
Ha partecipato al tavolo di coordinamento anche il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto, il quale ha ricordato che dal Duemila ad oggi gli sforamenti del PM10 a Torino, rilevati ad esempio alla centralina della Consolata, sono passati da 269 a meno di 90. “Certo siamo ancora al di fuori dei limiti consentiti – ha spiegato – ma abbiamo registrato miglioramenti”.
Molti gli interventi da parte degli amministratori comunali. Sono stati sollevate questioni riguardanti le difficoltà di controlli da parte della polizia locale sugli automezzi in base all’alto numero di deroghe inserite nell’ultima tornata di provvedimenti.
Occorre, secondo i sindaci, pensare maggiormente alle misure strutturali e non solo a quelle emergenziali. Le ordinanze risultano spesso complesse e bisogna renderle più comprensibili a chi le deve applicare ma soprattutto ai cittadini. Si è parlato anche della necessità di migliorare la comunicazione, spiegare le motivazioni previste dalle misure che limitano il traffico.
Molto spazio è stato dedicato al tema delle deroghe e degli incentivi, fino alla proposta di utilizzare i dati Isee, sperimentazione avviata dalla Regione Emilia Romagna.
“Un argomento importante e delicato – ha sostenuto la consigliera Barbara Azzarà – occorre capire come effettuare i controlli, verificare se si può intervenire anche nel campo del riscaldamento con incentivi per la sostituzione delle caldaie. Non possiamo entrare nello specifico fino a quando non saremo in possesso di un modello per valutare l’impatto di una misura del genere”.
In ogni caso per poter attuare modifiche sui contenuti delle deroghe occorre attendere una delibera della Regione. Il tavolo di coordinamento è stato dunque aggiornato alla fine di luglio quando si potrà conoscere l’esito dell’incontro dell’assessore regionale con le categorie produttive, ragionare su una bozza di delibera e poter valutare il modello adottato altrove sui dati contenuti dai certificati Isee.
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#PlasticFreechallenge è la campagna del Ministero dell'Ambiente per la gestione corretta dei rifiuti, in particolare per quanto riguarda la riduzione dei prodotti monouso in plastica.
La Città Metropolitana di Torino ha aderito alla campagna approvando le linee guida, con un decreto della consigliera delegata all'ambiente Barbara Azzarà che prevede in prospettiva una drastica riduzione dei rifiuti privilegiando i beni riutilizzabili.
Si comincerà in modo graduale con la riduzione dell'usa e getta negli uffici dell'ente ma anche dando indicazioni in tal senso a tutte le scuole superiori di Torino e del territorio, che sono di competenza della Città metropolitana.
“Cominceremo con adeguare i contratti di fornitura e concessione del servizio bar della nostra sede di corso Inghilterra 7 a Torino - dice Azzarà - oltre all'installazione di distributori automatici predisposti senza l’uso di plastica: non mancherà una campagna di sensibilizzazione sia per i dipendenti della Città metropolitana sia rivolta al territorio, con particolare riferimento a quanti organizzano eventi e manifestazioni che si svolgeranno con il nostro patrocinio”.
Verrà avviata una fase di sperimentazione per aumentare la sostenibilità di eventi esterni con la massima attenzione alla produzione e, naturalmente, alla gestione dei rifiuti.
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Revisione della rete GTT, censimento delle ZTL istituite in tutto il Piemonte, diffusione dei punti di ricarica dei veicoli elettrici, ma soprattutto definizione dell’ordinanza-tipo che i Comuni dell’area metropolitana torinese dovranno adottare nell’inverno 2019-2020 per contrastare il peggioramento della qualità dell’aria, limitando la circolazione dei veicoli più inquinanti: si è parlato di tutto questo, ma non solo, nella seduta che il Tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria ha tenuto nel pomeriggio di giovedì 27 giugno nella sede della Città Metropolitana di Torino. “È stato un primo giro di orizzonte, necessario a seguito delle recenti elezioni, che hanno portato al rinnovo delle amministrazioni in numerosi comuni della Città metropolitana. - sottolinea la Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, Barbara Azzarà – Abbiamo concordato sulla necessità di definire entro luglio l’ordinanza-tipo, ma abbiamo anche considerato l’imminente revisione della rete GTT che, non essendo disponibili risorse aggiuntive, deve essere oggetto di confronto tra le amministrazioni locali sulle linee di trasporto e sulle fasce orarie che necessitano di un potenziamento, per favorire l’accesso sostenibile all’area metropolitana da parte dei pendolari”.Durante l'incontro si è anche fatto il punto sul piano della Regione per l’installazione di nuove colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e sul censimento delle ZTL, utile quest’ultimo per capire come armonizzare le procedure di rilascio dei permessi di transito. Il bando regionale per l’incremento dei punti di ricarica sarà pubblicato quando il Ministero competente trasferirà le risorse già stanziate. Nel corso dell’incontro alcuni amministratori locali hanno chiesto che la Città Metropolitana di coordini sul territorio i progetti di installazione delle colonnine, assicurando l’interoperabilità, cioè la possibilità per l’utente di utilizzare colonnine installate da gestori diversi.
La Consigliera Azzarà sottolinea che “è anche stato affrontato il tema del coordinamento delle attività di controllo e applicazione delle sanzioni da parte delle polizie municipali, che devono assicurare il rispetto del blocco dei veicoli diesel fino alla categoria Euro 3 (Euro 4 nelle giornate con elevati tassi di inquinamento)”. I Comuni daranno vita ad un tavolo tecnico di coordinamento tra i responsabili delle polizie municipali e individueranno soluzioni per migliorare l’informazione ai cittadini sulle ordinanze dei limitazione del traffico motorizzato e sulle deroghe ai divieti di circolazione. La Consigliera Azzarà ha dichiarato la disponibilità della Città metropolitana a supportare i Comuni per la diffusione della cartografia dei territori soggetti e non soggetti a limitazione del traffico, che deve essere il più possibile nota ai cittadini nei dettagli che riguardano le aree in cui vivono o in cui si recano per lavoro. In materia di controlli sui veicoli circolanti, si dovranno individuare gli assi viari intercomunali su cui concentrare i controlli coordinati tra i comandi delle polizie municipali.
Se è vero che gli incentivi regionali per il rinnovo del parco dei veicoli commerciali obsoleti hanno avuto sinora poche adesioni, è però anche vero che il Protocollo Padano antismog del giugno 2017 prevede per i diesel Euro 4, a partire dall’autunno 2020, un blocco che non scatterà più solamente nelle giornate con elevati tassi di inquinamento. “In sede di elaborazione delle ordinanze-tipo in vigore da ottobre, - ricorda la Consigliera Azzarà - i Comuni dovranno decidere se mantenere o meno tutte le esenzioni e le finestre temporali previste nell’inverno 2018-2019 per i veicoli commerciali e per quelli dei turnisti e dei dipendenti reperibili. Intanto abbiamo convenuto sul principio della sospensione automatica dei provvedimenti di limitazione della circolazione in caso di sciopero del trasporto pubblico locale e nella giornata di Natale”.
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Il comune di Lanzo ha ospitato, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, l’evento di lancio di Mobilab, un progetto Alcotra che fa parte del piano integrato (Piter) Graieslab. Mobilab punta a migliorare l'accessibilità del territorio montano transfrontaliero, con particolare attenzione a tutte le modalità di trasporto che rispondono a requisiti di sostenibilità -dai bus a chiamata alle bici elettriche al car sharing. La modalità di lavoro di tutto il piano strategico Graieslab è quella cosiddetta “bottom up”, cioè che parte dalle necessità del territorio per arrivare a soluzioni condivise, nel caso di Mobilab tanto più interessanti perché i territori rurali e montani di Francia e Italia devono affrontare i medesimi problemi, in termini di spopolamento, difficoltà di accesso, necessità di rilanciare lo sviluppo locale valorizzando al massimo l’attrattività di località di grande bellezza seppur “periferiche”.In quest’ottica l’evento di lancio di Mobilab ha preso il via al mattino nel piazzale del Movicentro di Lanzo, dove è stato possibile testare la “mobilità elettrica”: i ragazzi di alcune scuole si sono cimentati per la prima volta sulle bici a pedalata assistita ma anche in un giro turistico del centro storico di Lanzo su un piccolo bus elettrico.
Nel pomeriggio invece il confronto fra i partner del progetto (Città metropolitana di Torino capofila, Gal Valli di Lanzo,Unité des Communes Valdôtaines Grand-Paradis, Communauté de Communes Coeur de Savoie, Communauté d'Agglomération Arlysère) ha affrontato il tema della mobilità elettrica come opportunità dei territori rurali e montani, aperto dai saluti istituzionali della sindaca di Lanzo e di Anna Merlin, che è stata consigliera delegata della Città metropolitana di Torino e che ha avuto il compito di portare a battesimo il Graieslab.
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