Ambiente
Nella seduta di venerdì 22 febbraio del Comitato Locale di Controllo sul Termovalorizzatore del Gerbido è stato confermato che i dati delmonitoraggio biologico dell’impatto dell’impianto sulla popolazione residente nell’area limitrofa sonorassicuranti. A tre anni dall’avvio dell’impianto non destano preoccupazioni i livelli di bioaccumulo di PCDD (policloro-dibenzo-p-diossine), PCDF (dibenzofurano policlorurato) e PCB (policlorobifenili) negli organismi delle persone residenti nella zona presa in considerazione da ARPA Piemonte nell’ambito del progetto SpoTT.La riunione del Comitato di Controllo si è tenuta nella sede di corso Inghilterra 7 della Città Metropolitana di Torino. Al termine dell’incontro la Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, Barbara Azzarà, ha annunciato che i dati saranno illustrati alla popolazione nel corso di un incontro pubblico programmato per mercoledì 20 marzo alle 20,30 alla Cascina Roccafranca di via Edoardo Rubino 45 a Torino.
“Nella riunione del 22 febbraio il Comitato di Controllo ha definito le modalità con cui il monitoraggio proseguirà nel prossimi anni. - spiega la Consigliera Azzarà – Il progetto SpoTT ha potuto contare su risorse stanziate dalla società TRM che ammontano a 2.600.000 Euro. Il nuovo progetto dovrà essere finanziato con nuove risorse. In prospettiva occorre prevedere un monitoraggio che copra l’intera vita tecnica del termovalorizzatore, per verificare eventuali effetti a lunga scadenza sulla salute della popolazione residente nell’area circostante l’impianto del Gerbido”.
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Riunione nei giorni scorsi a Chivasso per il coordinamento degli interventi di gestione post chiusura e di bonifica presso il complesso di discariche di Regione Pozzo-Fornace Slet.Per la Città metropolitana di Torino sono intervenuti il vicesindaco metropolitano Marco Marocco e la consigliera delegata all'ambiente Barbara Azzarà; presenti il Comune di Chivasso, la Società SMAT e la Società SMC, titolare delle autorizzazioni delle discariche.
Definiti con spirito di collaborazione reciproca gli interventi necessari per garantire condizioni di sicurezza presso il complesso di discariche, con particolare riferimento alla gestione del percolato e del gas di discarica e alla manutenzione degli impianti e delle barriere di copertura.
La Città metropolitana di Torino ed il Comune di Chivasso stanno provvedendo a dare corso ad interventi sostitutivi di gestione del percolato prodotto dalle discariche, sulla base delle risorse finanziarie disponibili ottenute dall’escussione delle fideiussioni prestate dalla Società SMC, che si integrerebbero all’attività svolta dalla Società che ha manifestato la propria intenzione di garantire, anche in futuro, gli interventi ed i monitoraggi necessari alla gestione post-chiusura delle discariche; in particolare ha previsto la realizzazione di ulteriori interventi strutturali, tra i quali, previa autorizzazione, una conduttura interna all’area delle discariche per il trasporto del percolato, che consentirebbe di migliorane la gestione, determinando un incremento del quantitativo allontanabile ed un abbattimento dei costi di smaltimento
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Anche quest'anno la Città metropolitana di Torino aderisce a “M’illumino di meno" l'iniziativa di Caterpillar Rai Radio 2 dedicata al risparmio energetico e alla promozione di stili di vita sostenibili.L'adesione ai princìpi della giornata comprende anche il patrocinio a RosaMystica, un insolito "concerto al buio" che si terrà sabato 23 febbraio a partire dalle ore 21 al Circolo dei Lettori, via Bogino 9 a Torino.
La serata ad ingresso gratuito è organizzata dall'associazione Ponte di Pace onlus che sostiene progetti di sensibilizzazione e solidarietà concreta a servizio della Terra Santa, in collaborazione con Musicaviva e l'associazione Cori Piemontesi.
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Si è svolta oggi pomeriggio la riunione del Tavolo sulla qualità dell’aria presso la sede della Città metropolitana di Torino, presieduto dalla consigliera delegata Barbara Azzarà. Erano presenti buona parte di sindaci e amministratori dei 33 comuni dell’area metropolitana di Torino individuati dalla Regione Piemonte per definire lo schema dei blocchi del traffico che scattano in situazioni di emergenza, in applicazione delle disposizioni del Protocollo padano.In apertura dell’incontro i tecnici dell’Arpa hanno presentato agli amministratori locali lo studio sulla determinazione del contributo delle emissioni da traffico veicolare sui livelli di PM10 e Biossido di Azoto (si tratta delle principali evidenze acquisite nello studio di “source apportionment” predisposto nell’ambito del Piano Regionale della Qualità dell’Aria). Una sintesi del lavoro è consultabile sul web dell’Agenzia alla pagina http://www.arpa.piemonte.it/news/livelli-di-pm10-nel-2018-per-la-prima-volta-il-valore-limite-della-media-annuale-rispettato-in-tutto-il-piemonte
Sui dati esposti, sulle tipologie di emissione che prendono in considerazione non solo il traffico veicolare ma anche su quanto viene disperso in atmosfera a causa del riscaldamento e di alcune attività produttive, il confronto con gli amministratori dell’area metropolitana è stato serrato ed ha messo in luce le diverse criticità, ma anche la volontà di giungere a provvedimenti utili al miglioramento della qualità dell’aria.
Gli uffici della Città metropolitana invieranno nei prossimi giorni a tutte le amministrazioni locali una mappa ricavata dalle ordinanze comunali per procedere ad un miglioramento della viabilità.
“Per quanto riguarda il traffico e le aree sottoposte alle note limitazioni in tutti i comuni – ha annunciato la consigliera delegata della Città metropolitana di Torino Barbara Azzarà - i sindaci dovranno inviarci entro dieci giorni il loro parere e le eventuali modifiche alla proposta di mappa sulla viabilità che abbiamo illustrato oggi. Si tratta di rendere le informazioni sulle strade più agevoli per gli automobilisti per spostarsi sul territorio da un comune all’altro senza incorrere in sanzioni e rispettare così le restrizioni nelle aree previste dalle varie ordinanze. La mappa, una volta completata e in versione definitiva, verrà pubblicata sul nostro sito e su quello dei comuni a disposizione di tutti”. Si è infine trattato l’argomento della riduzione dei passaggi dei mezzi di trasporto pubblico, in alcuni giorni, in particolare il 25 dicembre e durante le giornate di sciopero. In quest’ultimo caso – ha sottolineato Barbara Azzarà - occorre pensare alla costituzione di una cabina di regia per agire tutti insieme con un’unica ordinanza tipo, valida in tutto il territorio metropolitano, una sorta di automatismo da attuare non appena viene annunciato uno sciopero dei mezzi di trasporto pubblico locale”.
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E’ convocato per domani, giovedi 17 gennaio alle 15, presso la Sala Stemmi di corso Inghilterra 7, sede della Città metropolitana di Torino, il tavolo di coordinamento della qualità dell’aria.Nella lettera di convocazione la consigliera delegata Barbara Azzarà ricorda che l’incontro sarà l’occasione per affrontare i seguenti argomenti: si parte con la presentazione di Arpa Piemonte sulla determinazione del contributo delle emissioni da traffico veicolare sui livelli di PM10 e Biossido di Azoto (si tratta delle principali evidenze acquisite nello studio di “source apportionment” predisposto nell’ambito del Piano Regionale della Qualità dell’Aria); presentazione della mappa metropolitana delle aree soggette a limitazione veicolare e delle vie aperte al traffico; la definizione delle modalità di sospensione delle ordinanze in casi eccezionali;infine la modalità di comunicazione dell’entrata in vigore del Livello Viola.
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L’amministrazione della Città metropolitana ricorda che in conseguenza dello sciopero di 24 ore del settore trasporto pubblico locale, proclamato dalle Organizzazioni territoriali Ugl Autoferrotranvieri e Usb- Lavoro Privato – settore trasporti, per domani mercoledi 16 gennaio, il blocco dei veicoli Diesel Euro 3 e inferiori e Benzina Euro 0 sarà sospeso nei Comuni che alle 16 di oggi ne hanno dato comunicazione, vale a dire Torino, Chieri, Ivrea, Leinì e Pianezza.- Dettagli
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Blocchi del traffico: scatta da domani il semaforo rosso, che corrisponde al livello 2 dei provvedimenti di emergenza. Da domani, martedì 8 gennaio, e fino a giovedì 10, Torino e gli 11 Comuni della cintura (Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale) fermeranno anche i diesel Euro 5 immatricolati prima del 1° gennaio 2013 e i veicoli a benzina Euro 1. Per quanto riguarda gli orari del blocco: dalle 8 alle 19 per i mezzi adibiti al trasporto persone; dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 per i mezzi del trasporto merci.Negli stessi giorni (dall’8 al 10 gennaio) saranno attive le limitazioni del semaforo arancione (diesel fino a Euro 4, con gli stessi orari indicati sopra) nei Comuni di Alpignano, Caselle Torinese, Chivasso, Druento, Ivrea, Lienì, Mappano, Pianezza, Volpiano, Carmagnola, Chieri, Cambiano, Candiolo, Carignano, La Loggia, Rivalta di Torino, Santena, Trofarello e Vinovo.
Il prossimo aggiornamento sarà pubblicato giovedì 10 gennaio alle 13.
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Da giovedì 20 dicembre è acceso, in molti Comuni della città metropolitana, il semaforo arancione, che prevede il blocco dei veicoli diesel fino a Euro 4 a partire da oggi, venerdì 21 dicembre (http://webgis.arpa.piemonte.it/protocollo_aria_webapp/). Tale livello di limitazioni temporanee potrebbe essere riconfermato lunedì 24 dicembre, prossima giornata di controllo, e rimanere in vigore fino a giovedì 27 dicembre compreso.Per garantire la mobilità nelle giornate di Natale e S. Stefano, giornate nelle quali si registra una riduzione del servizio del trasporto pubblico, i Comuni di Torino, Grugliasco, Nichelino, Pianezza, Rivoli, San Mauro Torinese e Venaria Reale hanno comunicato che revocheranno le limitazioni temporanee delle ordinanze eventualmente attive il 25 e il 26 dicembre. Rimarranno in vigore le sole limitazioni strutturali riportate nello schema pubblicato in http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/risorse/ambiente/dwd/qualita-aria/blocchi_traffico/schema_riassuntivo.pdf
Il Comune di Chieri ha comunicato che non revocherà le limitazioni emergenziali eventualmente attive il 25 e il 26 dicembre.
I Comuni di Alpignano, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chivasso, Collegno, Druento, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Orbassano, Pecetto, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Vinovo, Volpiano non hanno comunicato la loro intenzione di revoca o di conferma.
Nel giorno di controllo di giovedì 27 dicembre saranno definite le misure emergenziali eventualmente attive nei giorni successivi.
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La Città Metropolitana di Torinoha concluso positivamente l'istruttoria tecnica per il rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientalesul progetto presentato dalla Ferplant srl di Rondissone per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano e di compost derivanti dalla digestione anaerobica di rifiuti organici e altre biomasse. L’impianto potrà accogliere e trattare ogni anno 30.000 tonnellate di materiale in ingresso. La produzione di biometano che verrà immesso in rete sarà pari a circa 300 Nm3 l’ora(Normal metro cubo è l’unità di misura del volume utilizzata per i gas, in condizioni “normali”, ossia alla pressione atmosferica e alla temperatura di 0° centigradi). Il compost verrà invece commercializzato come ammendante.“La Ferplant, - sottolinea la Consigliera metropolitana delegata all’Ambiente, Barbara Azzarà - ha ottemperato alle osservazioni e alle relative richieste di integrazione emerse durante la conferenza dei servizi. Sono pervenute numerose osservazioni da parte di cittadini e sono state prodottealcune controdeduzioni, affrontate nell'ultima seduta della conferenza e riprese nel provvedimento finale”.
Per la mitigazione degli impatti potenzialmente derivanti dal progetto sono stati individuati dalla Ferplantsrl e dalla conferenza dei servizi specifici accorgimenti tecnici e gestionali, fermo restando l'obbligo per la società proponente di una corretta realizzazione e gestione dello stabilimento.
“Nel provvedimento di compatibilità ambientale, - precisa la Consigliera Azzarà - sono stati previsti specifici monitoraggi ambientali sulle acque superficiali e sotterranee, sulla qualità dell'aria, sugli odori e sul rumore, da realizzare prima e dopo la realizzazione dell’impianto. Altri controlli verranno dettagliati in sede di rilascio dell’Autorizzazione Unicaprevista dall’articolo 12 del Decreto legislativo 387 del 2003”.
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Azzarà: “A gennaio un tavolo tecnico con la partecipazione di Arpa per valutare le misure in relazione alle esigenze dei Comuni"
Proficuo confronto oggi tra Comuni, Città metropolitana e Regione Piemonte nella riunione del Tavolo sulla qualità dell’aria convocato dalla consigliera metropolitana con delega all’ambiente Barbara Azzarà per ascoltare le linee fondamentali del Piano della qualità dell’aria regionale, che a breve dovrà essere approvato dal Consiglio regionale, presentato per l’occasione dall’assessore all’ambiente della Regione Piemonte Alberto Valmaggia,.
Le misure del Piano regionale, che saranno presto pubblicate anche sul sito della Città metropolitana, riguardano non solo il traffico (è stato ricordato l’imminente bando per sostituire i mezzi commerciali, finanziato con due milioni di euro dallo Stato e due milioni dalla Regione), ma anche l’agricoltura, il riscaldamento delle abitazioni, gli impianti industriali e molto altro.
“A gennaio convocheremo un incontro tecnico con i Comuni” ha spiegato la consigliera Azzarà “in cui analizzeremo con la supervisione di Arpa le varie misure presenti nel Piano regionale e i relativi obiettivi, in modo che ogni amministrazione locale possa definire le proprie politiche ambientali commisurandole su di essi”.
Sui temi della mobilità è stata sottolineata l’importanza dello strumento dei Piani urbani della mobilità sostenibile (Pums), obbligatori per legge per i Comuni sopra i 100mila abitanti, ma molto consigliati anche per gli altri: “In questo modo possiamo mettere insieme le politiche di tutte le realtà locali e possiamo trasferire al governo nazionale e all’Unione europea delle richieste puntuali” ha commentato Azzarà.
Proprio per i Piani della mobilità sostenibile, due decreti del marzo di quest’anno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti assegnano per i prossimi tre anni più di 200 milioni a Città metropolitane, Province e Comuni: alla Città metropolitana di Torino andranno circa 3 milioni e 800mila euro.
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