I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Viabilità

Come ogni anno nel periodo primaverile, la regolamentazione estiva della circolazione Strada Provinciale 173 del Colle dell’Assietta e la valorizzazione del suggestivo tracciato d’alta quota, è oggetto di una concertazione tra la Città Metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, l’Unione Montana Comuni Olimpici della Via Lattea, l’Unione Montana Alta Valle Susa, il Comune di Usseaux, l’Ente Parco Alpi Cozie, il Comando della Brigata Alpina Taurinense, il 1° Reparto Infrastrutture dell’Esercito e l’Ascom di Susa.
Negli incontri sinora tenuti è emersa la proposta di definire per il 2018 un accordo di programma per la corretta gestione e valorizzazione della Provinciale 173, in applicazione della Legge Regionale 9 del 2010 riguardante le iniziative per il recupero e la valorizzazione delle strade militari dismesse.
È stato anche discusso il coinvolgimento della “Taurinense” e del Genio Militare ed è tornato sul tavolo il tema del monitoraggio dei flussi veicolari nella stagione estiva 2017. È prevista l’installazione di sei telecamere per il monitoraggio dei flussi sulla Provinciale 173 dell’Assietta, sulla 172 del Colle delle Finestre e su altri tratti di viabilità ex militari dell’alta valle di Susa. L’operazione sarà finanziata dall’Unione Montana dei Comuni dell’Alta Valle Susa, dall’Unione Montana dei Comuni Olimpici della Via Lattea e dal Comune di Usseaux. I dati raccolti, insieme ad altri già disponibili, costituiranno la base sulla quale potrà essere definito e individuato il nuovo modello di gestione e valorizzazione dell’infrastruttura, da attuare a partire del 2018 sulla base dell’accordo di programma che si dovrebbe concretizzare nei prossimi mesi.

L’IPOTESI DI ISTITUIRE UN PEDAGGIO “AMBIENTALE” DAL 2018

Nelle riunioni per la concertazione delle azioni di valorizzazione della Provinciale 173 è stata nuovamente avanzata la proposta di sperimentare l’istituzione di un pedaggio per il transito sulla Strada dell’Assietta, con il presidio delle porte di accesso al Pian dell’Alpe e al Col Basset. Persistono difficoltà di interpretazione delle normative, a proposito della legittimità dell’istituzione di un pedaggio su una strada provinciale. Assodato che non sussitono i tempi tecnici per procedere al pedaggiamento già dal prossimo mese di luglio, la Città Metropolitana sta svolgendo gli approfondimenti del caso, con la richiesta di un parere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

LO STATO ATTUALE DELLE PROVINCIALI 173 E 172

Il Servizio Viabilità della Città Metropolitana ha confermato che garantirà con il proprio personale e i propri mezzi la riapertura della Strada Provinciale 173 per il periodo estivo, provvedendo alla manutenzione ordinaria strettamente necessaria e disponendo gli atti e le ordinanze per la regolamentazione. Appena le condizioni meteo lo permetteranno verranno completati i lavori di sistemazione della frana che aveva interrotto la viabilità poco prima del Colle dell’Assietta nello scorso mese di settembre, a meno che non si riscontrino altri eventi franosi, anche riconducibili all'alluvione del novembre 2016 e ancora da accertare.
Il primo sopralluogo di verifica dello stato di percorribilità e di conservazione della Provinciale 173 è stato programmato per il 30 maggio. Saranno presenti i tecnici della Città Metropolitana, del Genio Militare e del Comune di Usseaux.
Dato il protrarsi di condizioni meteo non favorevoli, con forti nevicate in quota anche all’inizio di maggio, si prevede la riapertura al traffico veicolare per l’inizio del mese di luglio, con un possibile slittamento alla seconda settimana del mese. La regolamentazione del traffico avverrà secondo le modalità già attuate negli scorsi anni, con la chiusura totale al transito dei mezzi veicolari nelle giornate di mercoledì e sabato dei mesi di luglio e agosto, a partire da mercoledì 5 luglio e sino a mercoledì 30 agosto compreso.
Nei giorni di chiusura al traffico veicolare le porte di accesso alla Strada Provinciale dell’Assietta poste in località Pian dell’Alpe nel Comune di Usseaux e in località Col Basset nel Comune di Sestriere saranno presidiate dalle 9 alle 17 dal personale della società 3 Valli Ambiente & Sviluppo.
I costi per il presidio delle porte di accesso nei giorni di chiusura al traffico e per la gestione della comunicazione - aggiornamento, stampa e distribuzione di brochure e cartine, gestione del sito Internet www.stradadellassietta.it e dei social network - saranno a carico del Comune di Usseaux, con il contributo dei Comuni di Sestriere e Pragelato, come già avvenuto negli anni passati.
La Provinciale 172 del Colle delle Finestre ha subìto gravi danni durante l’alluvione dello scorso novembre. La Città Metropolitana ha messo a disposizione le proprie risorse per intervenire nella sistemazione della carreggiata, soprattutto nella parte più bassa del tracciato. L’Ente sta già impegnando le proprie squadre di cantonieri. Per quello che riguarda invece i danni più ingenti ai muri di sostegno nei tratti d’alta quota, è previsto l’affidamento di incarichi a ditte specializzate per lavori con procedura di massima urgenza, grazie ad un finanziamento di circa 100.000 Euro della Regione Piemonte per le opere di ricostruzione post-alluvione. L’obiettivo è quello di rendere nuovamente percorribile la strada entro la prima metà del mese di giugno.

Viabilità

Inizierà nei prossimi giorni, nel pieno rispetto del cronoprogramma previsto, il cantiere per il ripristino del ponte sul Po di Castiglione Torinese, chiuso al traffico dalla fine di dicembre per i danni causati dall’alluvione di novembre. La prima fase dei lavori, un appalto di somma urgenza finanziato dalla Regione Piemonte per un milione e 166mila euro, consiste nella demolizione delle campate a rischio e nella messa in sicurezza delle fondazioni. Il prosieguo dell’intervento, vale a dire la ricostruzione della parte demolita mediante l’installazione di un ponte prefabbricato a due campate, non si può realizzare con la procedura di somma urgenza e sarà appaltato in un secondo momento.
“Ringrazio gli uffici e tutto il consiglio metropolitano per aver permesso questo risultato” commenta il consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici e alle infrastrutture. “Quando è possibile disporre delle risorse economiche adeguate, la struttura tecnica della Città metropolitana si rivela un supporto molto efficiente per i suoi Comuni”.

Viabilità

Cominceranno domani, martedì 9 maggio, le asfaltature programmate dal servizio Viabilità della Città metropolitana per la strada provinciale 6. Il primo intervento sarà nel tratto compreso tra i km 16+000 e 15+700 in direzione Beinasco; a seguire, presumibilmente giovedì 11 maggio, sarà realizzato il nuovo “tappeto d’usura” in corrispondenza del semaforo davanti al Centro Ricerche Fiat.
Per quanto riguarda la Sp 143, nei prossimi giorni è prevista una fresatura di incasso per un nuovo tappeto sulla rotatoria nel ramo di arrivo da Rivalta, per poi restringere con segnaletica l'immissione a una sola corsia. All’incrocio tra la Sp 143 e strada Tetti Valfrè, dove si è verificato un incidente mortale nei giorni scorsi e dove sono accaduti diversi sinistri con tamponamenti e invasione della corsia opposta per la svolta a sinistra in direzione Tetti Valfré, sarà eseguito un nuovo tratto di tappeto d'usura con fresature trasversali, utili a ricordare meccanicamente ai mezzi in transito il rispetto del limite di 50 km/h.
Infine, in merito al tratto della Sp 143 fra strada Antica di None e Stupinigi, dopo aver riasfaltato nel maggio 2016 le parti particolarmente usurate della pavimentazione, “la Città metropolitana ha ora dato parere alle modifiche proposte dal Comune di Orbassano” spiega il consigliere delegato ai lavori pubblici e alle infrastrutture “in modo che si possa procedere senza indugio alla costruzione della rotatoria Centro Ippico, oggetto della convenzione sottoscritta a suo tempo dai due Enti”.

Viabilità

La Città Metropolitana di Torino ha concluso i lavori sulla strada provinciale 165, al km 1+350 nel Comune di Prarostino: durante l’alluvione del 24-28 novembre 2016 era stata chiusa al traffico a causa di una frana che aveva causato uno scivolmento del corpo stradale per un tratto di 25 metri.
Si è trattato di un uno degli interventi pù complessi realizzati dal Servizio Viabilità della Città metropolitana di Torino a seguito degli eventi alluvionali 2016 poiché, considerato che la strada consente agli abitanti di Prarostino un agevole collegamento con la pianura nel periodo invernale, nella fase di definizione dell’intervento (pur trattandosi di lavori in somma urgenza) si è dovuto tener conto di:
  • morfologia del pendio (scarpata con pendenza di circa 35°, la frana ha interessato marginalmente un giardino di pertinenza di un’abitazione);
  • venute d’acqua sotterranea per la presenza di sorgenti nel pendio a monte della carreggiata;
  • accessibilità limitata per i mezzi d’opera al pendio su cui fondare l’opera di contenimento;
  • vincoli geologici legati alla profondità del substrato roccioso su cui attestare i micropali.
Come tipologia d’intervento più idonea è stata individuata la realizzazione di un muro di sottoscarpa con gabbia in elementi prefabbricati cellulari in calcestruzzo riempita con materiale naturale di cava, poggiante su una platea in calcestruzzo collegata al substrato roccioso mediante doppia fila di micropali.
La riapertura al traffico è avvenuta a fine febbraio 2017, e nell’ambito della sistemazione finale del tratto sommitale del versante in frana, considerata l’inaccessibilità ai mezzi d’opera, si è proceduto con tecniche di ingegneria naturalistica per la stabilizzazione superficiale del pendio. In particolare è stata costruita una palificata doppia in legno della lunghezza di 20 metri e una serie di palificate singole più a valle; sono state stese geogriglie con funzione antierosiva sulle quali è stato riportato terreno agrario con successiva idrosemina e piantumazione di talee di salice e si è provveduto a incanalare le acque superficiali e quelle di sorgente.
Il costo dell’opera –che è stata realizzata con la collaborazione dello Studio tecnico associato Geologica per il primo sondaggio e la relazione geologica,  di Idroterm s.r.l per la rimozione della frana e per le opere di fondazione e di Costrade s.r.l. che ha effettuato la ricostruzione del corpo stradale e la sistemazione del pendio- è di 187mila euro.

Viabilità

La Città metropolitana di Torino ha concluso i lavori sulla strada provinciale 165, al km 1+350 nel Comune di Prarostino: durante l’alluvione del 24-28 novembre 2016 era stata chiusa al traffico a causa di una frana che aveva causato uno scivolmento del corpo stradale per un tratto di 25 metri.
Si è trattato di un uno degli interventi pù complessi realizzati dal Servizio Viabilità della Città metropolitana di Torino a seguito degli eventi alluvionali 2016 poiché, considerato che la strada consente agli abitanti di Prarostino un agevole collegamento con la pianura nel periodo invernale, nella fase di definizione dell’intervento (pur trattandosi di lavori in somma urgenza) si è dovuto tener conto di:
  • morfologia del pendio (scarpata con pendenza di circa 35°, la frana ha interessato marginalmente un giardino di pertinenza di un’abitazione);
  • venute d’acqua sotterranea per la presenza di sorgenti nel pendio a monte della carreggiata;
  • accessibilità limitata per i mezzi d’opera al pendio su cui fondare l’opera di contenimento;
  • vincoli geologici legati alla profondità del substrato roccioso su cui attestare i micropali.
Come tipologia d’intervento più idonea è stata individuata la realizzazione di un muro di sottoscarpa con gabbia in elementi prefabbricati cellulari in calcestruzzo riempita con materiale naturale di cava, poggiante su una platea in calcestruzzo collegata al substrato roccioso mediante doppia fila di micropali.
La riapertura al traffico è avvenuta a fine febbraio 2017, e nell’ambito della sistemazione finale del tratto sommitale del versante in frana, considerata l’inaccessibilità ai mezzi d’opera, si è proceduto con tecniche di ingegneria naturalistica per la stabilizzazione superficiale del pendio. In particolare è stata costruita una palificata doppia in legno della lunghezza di 20 metri e una serie di palificate singole più a valle; sono state stese geogriglie con funzione antierosiva sulle quali è stato riportato terreno agrario con successiva idrosemina e piantumazione di talee di salice e si è provveduto a incanalare le acque superficiali e quelle di sorgente.
Il costo dell’opera –che è stata realizzata con la collaborazione dello Studio tecnico associato Geologica per il primo sondaggio e la relazione geologica,  di Idroterm s.r.l per la rimozione della frana e per le opere di fondazione e di Costrade s.r.l. che ha effettuato la ricostruzione del corpo stradale e la sistemazione del pendio- è di 187mila euro.

Viabilità

È stata completata nei giorni scorsi la rotatoria all’ingresso dell’abitato di Agliè, sulla strada provinciale 41. La rotonda, delimitata per il momento da barriere “new jersey” in plastica bianca e rossa, è stata realizzata dal personale della viabilità della Città metropolitana di Torino in stretto coordinamento con il Comune di Aglié, che ha curato a sue spese la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione a led. L’intervento dei cantonieri del Circolo di Caluso è consistito nella rimozione delle aiuole in prossimità del vecchio incrocio, nella realizzazione delle bitumature e nella fornitura e posa di tutta la segnaletica orizzontale e verticale.
La nuova opera risolverà i problemi di un incrocio (tra la Sp 41 e la Sp 41 dir. 2) particolarmente trafficato e segnalato diverse volte negli ultimi anni, anche per incidenti di una certa rilevanza, e consentirà di limitare la velocità di percorrenza in un tratto di strada piuttosto urbanizzato inducendo gli utenti a compiere le manovre in maniera ordinata e disciplinata.

Viabilità

Il ponte Bailey sul torrente Pellice, nel comune di Bobbio Pellice lungo la strada provinciale 161, poco prima della frazione di Villanova, è stato ripristinato dopo alcuni lavori di manutenzione straordinaria.
Il ponte fu montato nel 1977 a seguito del crollo del ponte in muratura per l’alluvione che colpì la Provincia di Torino fra il 18 e il 20 maggio (causando anche il crollo, sempre sul Pellice, del ponte di Bibiana, con un bilancio di 7 vittime).
Si tratta di una tipologia di ponte cosiddetto “Doppio singolo”, con una luce di 24 metri e una larghezza di 3.50 metri.
Il piano viabile del ponte era realizzato con lamieroni e conglomerato bituminoso; in occasione di sopralluogo nel novembre 2016 è emerso lo stato di forte degrado, dovuto all’azione della corrosione, delle strutture secondarie costituenti l’impalcato. È stato pertanto immediatamente attivato un intervento in urgenza per la sostituzione delle “longherine” e dell’impalcato.
Durante i lavori si è avuta evidenza di un diffuso stato di corrosione anche di alcuni elementi principali della struttura e pertanto, dato il sopraggiungere della stagione invernale, il ponte è stato riaperto con una forte limitazione del carico, programmando un nuovo intervento di ripristino definitivo, appena le condizioni climatiche lo permettessero.
L’intervento di ripristino definitivo è consistito nell’inserimento di nuove travi portanti trasversali in affiancamento a quelle ammalorate e nella realizzazione del nuovo piano viabile con un grigliato carrabile zincato.
A intervento concluso è stata eseguita una prova di carico per valutare il comportamento della struttura e ridurre così le limitazioni di carico imposte.
Tutti i lavori sono stati eseguiti in economia diretta dal personale della Città metropolitana e in particolare dai cantonieri del Circolo di Luserna..
Antonio Iaria, consigliere delegato ai lavori pubblici, ha espresso la sua soddisfazione e commentato: "È mio dovere come consigliere delegato rimarcare,che nei momenti di crisi e con le risorse economiche adeguate, gli uffici tecnici e i cantonieri, che ringrazio, svolgono un ottimo lavoro al servizio dei comuni della Città metropolitana".
 
Cos’è un ponte Bailey
La tipologia di ponte Bailey fu messa a punto durante la seconda guerra mondiale dall’ingegnere inglese Donald Bailey che, partendo dal ponte italiano Cottrau, realizzò una struttura modulare in acciaio interamente montabile a mano mediante giunzioni bullonate e perni, senza saldature. Un ponte di lunghezza di circa 30 metri poteva essere montato da una squadra di 20 militari in poco più di un’ora e permetteva, durante il secondo conflitto bellico, di ripristinare o rinforzare i ponti distrutti o danneggiati da bombardamenti o da sabotaggi.

In ambito civile proprio per la versatilità e celerità di esecuzione è stato ed è ancora utilizzato per ripristinare il transito in caso di eventi eccezionali.

Viabilità

I dati del 2015 nel rapporto del servizio Monitoraggio e sicurezza stradale

Benché in Italia e in Europa tornino a crescere le vittime della strada, nel 2015 in Piemonte e nel territorio della Città metropolitana di Torino incidenti stradali, morti e feriti sono diminuiti.
Sulla base dei dati definitivi diffusi dall’Istat nel novembre 2016, in cui si riscontra che per la prima volta dal 2001 nel nostro Paese tornano a crescere le vittime di incidenti stradali, il servizio Monitoraggio e sicurezza stradale della Città metropolitana di Torino ha elaborato il rapporto sull’incidentalità stradale per l’anno 2015. Nel territorio metropolitano, rispetto al 2014 le cose sono migliorate sia sul piano della quantità di incidenti (5.920 contro i 6.101 del 2014) che su quello della loro gravità, poiché è diminuito sia il numero dei morti (96 contro i 107 del 2014) sia quello dei feriti (8.899 contro i 9.007 del 2014).
L’analisi relativa ai Comuni superiori a 30mila abitanti della Città metropolitana (Torino, Rivoli, Nichelino, Collegno, Moncalieri, Settimo Torinese, Venaria Reale, Grugliasco, Pinerolo e Chieri) mette in luce come in questi territori sia concentrato il 70,3% degli incidenti stradali, il 46,8% dei morti e il 70,4% dei feriti dell’intero territorio metropolitano, con indici di lesività superiori alla media piemontese. Nel 2015 nei suddetti Comuni sono decedute per incidente stradale 45 persone (37 nel 2014) in 4.167 incidenti (4.287 nel 2014) e sono rimaste ferite 6.272 persone (6.304 nel 2014). La Città di Torino presenta rispetto al 2014 una diminuzione di incidenti, un lieve aumento dei feriti e, purtroppo, un aumento del 50% dei morti: nel 2015 sono decedute per incidente stradale 33 persone (22 nel 2014) in 3.163 incidenti (3.228 nel 2014) e sono rimaste ferite 4.765 persone (4.761 nel 2014).
Il rapporto della Città metropolitana si concentra poi sugli utenti deboli della strada, vale a dire pedoni, ciclisti e motociclisti, evidenziando come nel territorio metropolitano il peso degli incidenti che coinvolgono questo tipo di utenza sia maggiore (49% in media dal 2010 al 2015) rispetto al dato regionale e nazionale (42% e 46%).
L’indice di mortalità dei pedoni e ciclisti (morti ogni 100 incidenti) è però in calo rispetto al 2014 sia in Piemonte che nella Città metropolitana di Torino, mentre registra un aumento a livello nazionale. Per l’utenza motociclistica  si registra invece un aumento della mortalità rispetto al 2014 sia in Italia che nel Torinese, con una diminuzione dell’indice sul territorio piemontese.
“Lo studio della Città metropolitana di Torino” commenta il consigliere delegato alle infrastrutture Antonino Iaria “evidenzia come sia prioritario mettere a sistema le azioni migliorative in tema di sicurezza stradale, attraverso una maggior attenzione verso gli utenti deboli, prioritariamente in ambito urbano”.

Viabilità

La strada provinciale 197 del Colle del Lys attraversa i centri abitatidi Almese e Villardora, dove come è noto la velocità massima non può superare i 50 km/h, con una carreggiata larga e rettilinea dove “qualunque automobilista e motociclista, anche il più ben intenzionato, raggiunge involontariamente velocità elevate dimenticando di trovarsi all’interno di un centro abitato. E’ per questo che molti Comuni hanno adottato particolari misure di gestione del traffico finalizzate ad aumentare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, attraverso interventi di modificazione del corpo stradale ed effetti ottici e psicologici che costringono involontariamente l'automobilista a una guida più attenta e rallentata”. Il consigliere delegato ai lavori pubblici e alle infrastrutture della Città metropolitana di Torino Antonino Iaria risponde con una lettera alla petizione “Autovelox No Grazie” - nella quale i firmatari richiedono la rimozione dei box atti a contenere rilevatori di velocità collocati nel territorio comunale di Almese - ricordando che “tra il 2011 e il 2016 nello stesso tratto di strada provinciale 197 (Almese, Villardora, Almese), sulla quale risulta un traffico giornaliero medio di oltre 5.500 veicoli, sono stati registrati nel solo Comune di Almese dieci incidenti che hanno provocato 13 feriti e nel Comune di Villardora 8 incidenti ed 11 feriti (totale 18 incidenti e 24 feriti)”.
La risposta di Iaria evidenzia, tra l’altro, che solo il 22% dei firmatari dichiara la residenza ad Almese, mentre il 26% risiede a Villardora, il 18% a Rubiana e il restante 34% risulta residente altrove.
“La Città metropolitana di Torino” conclude la missiva di Iaria, “nell’ambito dell’attività del servizio Monitoraggio e sicurezza stradale, sentito in merito il Ministero delle Infrastrutture, ha intenzione di effettuare – nel medio periodo – un’analisi dell’incidentalità relativamente ai tratti stradali sui quali risultano essere installati da parte dei Comuni apparati per alloggiare al loro interno dispositivi di rilevamento del superamento dei limiti di velocità in ambito urbano (ad oggi risultano sulle strade comunali  46 apparati in 12 Comuni)”.

Viabilità

Da questa mattina il ponte sul Po a Castiglione torinese è chiuso. La Città metropolitana di Torino ha infatti meeso un’ordinanza con cui dispone la chiusura al transito dal Km. 1+300 al Km. 1+500 (Ponte sul fiume Po) della Sp 92 di “Castiglione” a tutti gli utenti della strada senza alcuna eccezione.

Sul ponte, dopo l’alluvione di fine novembre, era già stata istituita una limitazione al traffico per i mezzi superiori ai 35 quintali. Le ulteriori verifiche hanno segnalato un peggioramento del cedimento differenziale in corrispondenza del giunto di dilatazione compreso tra la prima e seconda campata lato Settimo Torinese, per cui se ne è disposta la chiusura.