Agricoltura
A partire dal 17 marzo e sino a tutto il mese di giugno, nel pomeriggio del martedì, dalle 14,30 alle 19, si terrà il mercato agroalimentare tematico "La Spesa in Campagna", una iniziativa dell'Assessorato al Commercio della Città di Torino per vivacizzare l'area posta alle spalle del nuovo grattacielo della Regione in fase di costruzione. Il mercato sarà allestito nel tratto compreso tra il numero civico 335 di via Nizza e l'incrocio con via Sommariva. Per offrire ai consumatori il massimo della qualità e della tipicità, al mercato parteciperanno sino ad un massimo di 15 aziende agroalimentari del territorio, rigorosamente selezionate.
L'iniziativa della Città di Torino scaturisce da una proposta della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori ed è realizzata in collaborazione con la Città Metropolitana, l'Associazione produttori del Paniere della provincia di Torino, GTT-Gruppo Torinese Trasporti, Infra.To e la Circoscrizione 9. Il mercato tematico risponde alle esigenze ed alle richieste dei residenti e dei negozianti della zona interessata dal cantiere della Metropolitana, allo scopo di rivitalizzare l'area dal punto di vista commerciale e sociale, offrendo ai consumatori l'occasione per confrontarsi con gli imprenditori agricoli e i titolari di aziende artigiane agroalimentari di qualità del territorio piemontese.
L'inaugurazione del mercato è fissata per martedì 17 marzo alle 14,30, alla presenza dell'Assessore al Commercio, Lavoro e Attività produttive della Città di Torino, Domenico Mangone.
Sino a giugno, ogni terzo martedì del mese la Cia proporrà una giornata a tema, coinvolgendo Comuni, Pro Loco, produttori agricoli e artigianali del territorio della Città Metropolitana e dell'intero Piemonte. Il tema della giornata inaugurale del 17 marzo sarà "La Primavera è alle porte: si trapianta e si fiorisce", con la presenza, accanto alle aziende agroalimentari legate al marchio del "Paniere", di produttori di fiori, piantine aromatiche e officinali. E' in programma anche una breve lezione di cucina con i fiori e le erbe. Anche gli appuntamenti successivi, del 21 aprile, 19 maggio e 16 giugno, avranno un carattere prettamente stagionale: ad aprile al centro dell'attenzione ci saranno gli Asparagi di Santena e le insalate di Carmagnola, a maggio le rose di Sciolze e della Collina torinese, a giugno le Ciliegie di Pecetto.
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Agricoltura
L'Expo di Milano, dedicato al tema "Nutrire il Pianeta", sta riportando l'attenzione dell'opinione pubblica sul tema del diritto al cibo, la cui centralità pubblica e privata è stata recentemente riconosciuta dal Ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, secondo cui tale diritto andrebbe inserito a pieno titolo nella Costituzione italiana. La questione è da tempo oggetto anche delle preoccupazioni delle istituzioni internazionali, a causa dello stridente squilibrio tra il miliardo di essere umani male o poco nutriti e gli altrettanti individui obesi, in un mondo in cui il 30% degli alimenti va sprecato, per problemi logistici o semplicemente per abitudini errate.
Nei mesi di marzo e aprile su questi ed altri temi la Città di Torino e la Città Metropolitana propongono tre momenti di seminario e riflessione, nell'ambito del progetto "Nutrire Torino Metropolitana". Nel corso del primo workshop, che si terrà venerdì 6 marzo a partire dalle 14 nell'aula magna del Campus universitario Luigi Einaudi, in Lungodora Siena 100, saranno raccolte e presentate – attraverso un dialogo aperto tra i partecipanti e una sessione poster - alcune esperienze significative che, su scala metropolitana, contribuiscono alla sostenibilità e all'equità del sistema agroalimentare.
Per informazioni sul progetto e per iscriversi ai seminari si può scrivere a nutriretorino@gmail.com
Costruire un'Agenda del cibo
Il fatto che il cibo sia una risorsa fondamentale per la vita degli esseri umani, così come l'aria e l'acqua, dovrebbe indurre la collettività ad occuparsi in maniera più consapevole di ciò che mangia. Tuttavia, anche nei Paesi occidentali la sicurezza alimentare, intesa come possibilità di accesso fisico, sociale ed economico ad un cibo sano, nutriente e sufficiente, non è una garanzia per tutti: lo dimostrano i dati sulla povertà alimentare e la crescente diffusione di molte malattie cronico-degenerative, come il diabete, le patologie cardio-vascolari e oncologiche, tutte dipendenti in larga misura dall'alimentazione. Anche in un Paese come l'Italia, che ha fatto del cibo un elemento portante della propria cultura e della propria economia, non sono sufficientemente garantiti né la possibilità di avere informazioni per scegliere consapevolmente il cibo, né l'accesso )soprattutto in termini economici) a un cibo di qualità.
Da alcuni anni la Città e la Provincia di Torino – oggi Città Metropolitana – hanno iniziato una riflessione sulle politiche alimentari, nella consapevolezza del fatto che gli Enti locali possono manovrare alcune "leve" molto importanti per garantire una qualità alimentare diffusa e accessibile, insieme ad una più ampia ed aperta possibilità di scelta per i consumatori, all'interno di un sistema alimentare complesso e globale, dove i grandi attori decidono di fatto quello che quotidianamente mettiamo nel piatto.
Se quindi una politica del cibo è auspicabile, a scala almeno metropolitana o provinciale, l'ambizione che guida il progetto "Nutrire Torino Metropolitana" attraverso i suoi tre momenti di incontro è la costruzione di una "Agenda del cibo", un manifesto condiviso con i cittadini e gli operatori economici - agricoltori, artigiani, ristoratori, commercianti, grandi attori del sistema agroalimentare - che permetta di evidenziare i nodi fondamentali da sciogliere e gli obiettivi da raggiungere. L'Agenda potrà orientare in futuro le politiche della Città di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte in una serie di settori strategici: agricoltura, ambiente, urbanistica, sanità pubblica, commercio, logistica, istruzione e solidarietà sociale.
L'obiettivo è quello di evitare una visione che riduca la questione alimentare ad una serie di problematiche settoriali (solo agricole, solo igienico sanitarie, solo educative, solo gastronomiche, solo socio-assistenziali, solo economiche, ecc.). La grande complessità del sistema alimentare, globale e locale, è infatti basata su relazioni, anche conflittuali, tra chi produce, chi distribuisce e chi consuma; una complessità che "intercetta" molte politiche, a vari livelli istituzionali. "Nutrire Torino Metropolitana" nasce con l'ambizione di essere l'inizio di un percorso - lungo e articolato, ma molto concreto - per arrivare alla costruzione di una strategia alimentare sistemica, condivisa e partecipata.
Come detto, il primo workshop si terrà venerdì 6 marzo, per raccogliere e presentare tutte le esperienze innovative su scala metropolitana, attraverso un dialogo aperto fra i partecipanti e una sessione poster. Il secondo workshop, che si terrà ad aprile, è invece pensato come un momento di confronto più intenso e mirato (anche di tipo conflittuale) fra gli attori, al fine di evidenziare e mettere in relazione posizioni, interessi, dimensioni e logiche differenti che compongono il sistema alimentare. Il terzo workshop, anch'esso previsto in aprile, costituisce la sintesi dei primi due, con l'ambizione di "gestire" la complessità, attraverso uno sforzo progettuale partecipato sui temi chiave emersi lungo tutto il processo, al fine di elaborare un documento condiviso di visione e di azione, da presentare alle istituzioni.
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Ambiente
L’amiantifera di Balangero e Corio, situata nelle valli di Lanzo, è al centro della nuova puntata di Connettere l’ambiente, la web serie della Città metropolitana di Torino realizzata dai ragazzi del Servizio Civile Universale.
Nella nuova puntata intitolata “La rinascita di un luogo perduto” la giovane troupe ha visitando la più grande cava di amianto d’Europa, attiva dal 1904 al 1990: costituì una grande fonte di occupazione per la comunità delle vali di Lanzo e ora, dopo la parziale messa in sicurezza del sito, è una spettacolare cattedrale del lavoro del Novecento.
Ci sono molte storie sull’amiantifera, le più famose sono state scritte da Primo Levi ed Italo Calvino che ebbero rapporti di lavoro con la miniera e ne furono colpiti nel profondo.
Levi, che da neolaureato in chimica fu assunto alla cava, ambienterà nella miniera il racconto a sfondo autobiografico “Nichel” contenuto nella raccolta “Il sistema periodico”; mentre Calvino inviato dell’Unità, scrisse un lungo reportage intitolato “La fabbrica della montagna”.
L’amianto è stato un minerale per anni utilizzato nell'industria tessile e siderurgica e come isolante, ma rivelatosi molto pericoloso per la salute.
Irene e gli altri ragazzi della troupe di Connettere l’ambiente sono andati alla cava proteggendosi dagli eventuali rischi del sito con apposite tute di protezione e con le mascherine, accompagnati dai tecnici della Società per il Risanamento e lo Sviluppo Ambientale dell'ex miniera di amianto di Balangero e Corio (R.S.A srl) che sta realizzando la bonifica del sito,
Nel video il direttore Gian Luigi Soldi, descrive le attività di bonifica condotte negli ex siti di estrazione, finalizzate a tutelare la salute umana e alla messa in sicurezza del territorio.
Non perdete questa puntata e le immagini spettacolari della valle vista dall’alto!
“La rinascita di un luogo perduto” è un piccolo grande reportage, uno degli episodi più suggestivi della web serie e una bella testimonianza di lavoro di gruppo.
La puntata è visibile sul canale You Tube della Città metropolitana di Torino al link https://youtu.be/x-UCVlSzfr4
Per vedere le precedenti puntate della IV serie: http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2024/connettere_ambiente_stag4/
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Ambiente
Arpa Piemonte e Città metropolitana di Torino hanno pubblicato l’anteprima del rapporto “Uno sguardo all’aria 2024”, preziosa fonte di informazioni che descrive, anche se in modo meno dettagliato rispetto al rapporto completo, che uscirà nel prossimo autunno, qual è stato il trend della qualità dell’aria nell’anno appena trascorso.L’analisi dei dati relativi alla qualità dell’aria del 2024 evidenzia che nove dei dodici inquinanti per i quali sono stabiliti valori di riferimento rispettano ampiamente i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Le criticità, come negli anni precedenti, riguardano i parametri PM10, biossido di azoto (NO2) e ozono.
I mesi invernali del 2024, quelli tipicamente più soggetti ai fenomeni di inquinamento atmosferico da PM10 e NO2, sono stati caratterizzati da condizioni meteo particolarmente sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, che contribuiscono a spiegare l’innalzamento di alcuni parametri rispetto all’anno precedente. I dati di PM10 rilevati nel 2024, in relazione al conseguimento del valore limite giornaliero, evidenziano un peggioramento rispetto al 2023, anno caratterizzato da condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti, ma anche un sostanziale miglioramento rispetto ai dati del 2022, anno che ha avuto condizioni meteo dispersive più simili al 2024. Una prima analisi dei dati evidenzia che sono principalmente le stazioni di fondo (collocate nei parchi urbani e lontane dalle strade più trafficate) ad aver misurato nel 2024 un aumento del numero di superamenti, mentre le stazioni da traffico (a bordo strada) presentano un comportamento complessivamente in lieve diminuzione.
Il parametro PM 10 presenta superamenti del valore limite giornaliero, soprattutto nell’agglomerato torinese.
Per quanto riguarda il parametro biossido di azoto, i dati rilevati nel 2024 confermano il significativo miglioramento dell’ultimo quadriennio e presentano un ulteriore passo avanti rispetto al 2023. Il valore limite annuale è superato solo in una stazione su 19, vale a dire quella più critica, posta in piazza Rebaudengo a Torino.
Il parametro ozono supera ancora il valore obiettivo per la protezione della salute umana in tutte le stazioni del territorio metropolitano.
"Gli inquinanti nella città metropolitana nel 2024 hanno visto un miglioramento generale se confrontato nel lungo periodo” spiega il direttore generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero. “Gennaio, novembre edicembre 2024 sono stati i mesi più avari di precipitazioni in corrispondenza dei quali si sono osservate le giornate con i valori maggiori di polveri sottili. A febbraiogli episodi di pioggia, di breve durata anche se intensi, non hanno avuto effetto sulle concentrazioni delle polveri sottili, che hanno fatto registrare numerosi superamenti. Il lavoro dell'Agenzia per misurare i livelli degli inquinanti e studiarne sempre più l'origine continua e potrà aiutare la politica ad attuare misure sempre più mirate per migliorare la qualità dell'aria anche in vista dei nuovi limiti che la Comunità Europea impone".
“Il 2024 conferma il miglioramento della qualità dell’aria, nonostante sia stato un anno con condizioni non particolarmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti” commenta il consigliere metropolitano delegato all’ambiente Alessandro Sicchiero. “I dati confermano, da un lato, che il lavoro e gli sforzi compiuti dalle amministrazioni pubbliche, dal sistema produttivo e da tutti i cittadini per ridurre le emissioni in atmosfera portano gradualmente a buoni risultati, e, dall’altro lato, che gli obiettivi non sono ancora raggiunti, e si tenga presente che a breve dovremo confrontarci con i limiti più stringenti previsti nella nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria”.
L’anteprima del rapporto 2024 è disponibile al link
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/dati-qualita-aria/relazioni-annuali
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Ambiente
Un piccolo esercito di volontari ambientali, 209 persone formate ed esperte in campo ambientale e dislocate su tutto il territorio: 27 a Torino, 37 nella Valle di Susa, 36 nella zona Ovest, 29 nel Chierese-Carmagnolese, 31 nel Pinerolese, 25 nelle Valli di Lanzo, 7 nel Canavese, 13 nell’Eporediese e 4 nel Chivassese.Sono 56 le donne e 50 i nuovi iscritti dal 2024, che hanno frequentato un impegnativo corso di formazione.
Sono le GEV, Guardie ecologiche volontarie della Città metropolitana di Torino, a disposizione del territorio per azioni di educazione ambientale nelle scuole, per supportare nell’applicazione dei regolamenti comunali per la tutela ed il benessere degli animali, di Polizia urbana, per la gestione dei rifiuti urbani e per attività di monitoraggio del territorio, anche, in caso di necessità, a supporto delle attività di Protezione Civile.
La Città metropolitana di Torino ha rinnovato nei giorni scorsi l’incarico di coordinatore delle GEV per il prossimo triennio a Massimo Ramello, che ha incontrato il consigliere metropolitano delegato all’ambiente Alessandro Sicchiero per presentargli le attività in corso.
Sono numerosi i Comuni convenzionati con la Città metropolitana per usufruire di questo servizio, da Almese ed Avigliana a Pinerolo, passando per realtà grandi come Moncalieri e piccolissimi Comuni come Varisella e Balme.
“Siamo molto orgogliosi di questi volontari ambientali” commenta Sicchiero, che ridarà vita alla convenzione attivata anni fa dal Comune di Chieri. “Offrono decine di migliaia di ore di impegno all’anno e rappresentano un bell’esempio di impegno civico. Le nuove GEV sono giovani che porteranno nuova linfa”.
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Ambiente
Per la nuova puntata di Connettere l’ambiente, i ragazzi del Servizio Civile di Città metropolitana di Torino sono andati a scoprire un luogo bellissimo e controverso, dove natura e degrado coesistono.
Siamo al lago di Villaretto, quartiere all’estrema periferia nord di Torino, al confine con Borgaro Torinese, un luogo che ha una storia travagliata: il lago nasce come sito di estrazione di materiali inerti per poi diventare negli anni Ottanta del secolo scorso una località di pesca sportiva, gestita da un’associazione.
Nel 2019 le autorità scoprono un’attività abusiva di dispersione di rifiuti inerti nelle acque e viene chiuso al pubblico e quella che poteva essere un’amena località ricreativa e naturale giace ora nell’abbandono.
Le amministrazioni di Torino e Borgaro, con la Città metropolitana di Torino e alcune associazioni ambientaliste, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che ha come obiettivi rendere questo luogo dalle grandi potenzialità fruibile al pubblico e, soprattutto, valorizzarne la biodiversità.
Non perdete questa puntata, un bel reportage dei ragazzi del Servizio Civile in un video che farà conoscere un luogo e una vicenda interessanti e poco noti; Danilo Rebesco, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Borgaro, aiuterà a capire i contorni dei questa vicenda.
Il video è online sul nostro canale Youtube https://youtu.be/sUzYozciyws
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Ambiente
Dalla sua approvazione nel dicembre 2022, l'Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Torino e del suo territorio ha cominciato a indirizzare obiettivi e strategie: dell'Ente, orientando il nuovo Piano strategico metropolitano; sul territorio metropolitano, partendo dallo studio delle reti territoriali, il cui buon funzionamento è centrale affinché le politiche per obiettivi di sostenibilità producano impatti positivi.
Un percorso che oggi, grazie alla collaborazione con IRES Piemonte, prosegue dando avvio ad un progetto biennale finanziato dal Ministero per l’Ambiente e della sicurezza energetica MASE, che si presenta giovedì 28 novembre dalle 9,00 alle 13,00 all’ Environment Park di Torino nell’evento “Domani inizia oggi – Affrontare nuove sfide nel sistema territoriale”.
L’incontro, oltre a dare seguito a quanto già condiviso negli ultimi eventi, è l’occasione per avviare i lavori del Forum Missioni. Questa Prima Conferenza inaugura una nuova stagione di confronto con il territorio, assumendo l’Agenda per lo sviluppo sostenibile quale riferimento strategico e prospettiva verso cui tendere per affrontare le sfide di cambiamento e perseguire uno sviluppo più sostenibile del territorio.
Ai lavori parteciperanno anche Jacopo Suppo, vicesindaco di Città metropolitana di Torino, Alessandro Sicchiero, consigliere metropolitano delegato all'Ambiente e Steven Palmieri, vicepresidente vicario di Anci Piemonte .
Con le sue 21 Missioni, l’Agenda definisce obiettivi e risultati da ottenere e il Forum è il contesto collaborativo che si costruisce per condividere, a scale diverse (locali e di area vasta), problemi, possibili soluzioni e responsabilità condivise nel perseguirle.
Per riuscire a raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile è centrale che le diverse politiche superino la settorialità, integrando diverse dimensioni di sviluppo e scale territoriali, includendo nei processi decisionali una molteplicità di soggetti.
La mattina sarà l’occasione per mettere in comune, grazie al contributo di relatori europei, nazionali e del territorio: visioni e complessità per lo sviluppo sostenibile dei nostri territori; contenuti e metodologie adottate o in corso di adozione per supportare la conversione verso un nuovo modello di sviluppo; le linee di azione del Forum, la sua organizzazione, le modalità di partecipazione e i lavori dei prossimi mesi.
Nel pomeriggio della stessa giornata gli attori a scala regionale saranno chiamati a partecipare all'incontro di presentazione del Patto per lo sviluppo sostenibile del Piemonte, al cui interno il Forum Missioni di Città metropolitana sarà fondamentale per una visione completa della strategia regionale
Iscrizioni al link: tinyurl.com/iscrizione28nov24
Informazioni e dettagli http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/agenda-metro-svil-sostenibile/news
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Ambiente
È stato pubblicato - come avviene ogni anno dal 1998 - il rapporto “Uno sguardo all’aria 2023”, un documento tecnico, approfondito e dettagliato che descrive attraverso dati ed elaborazioni l’evoluzione e lo stato della qualità dell’aria nel territorio della città metropolitana di Torino a partire dai primi anni ‘70. È una fonte preziosa e completa di informazioni che descrive lo stato di salute di una delle componenti principali dell’ambiente in cui viviamo.I dati di PM10 rilevati nel 2023 presentano un netto miglioramento sia rispetto al 2022. Il valore limite annuale del PM10 e del PM2,5 è stato rispettato in tutti i siti di monitoraggio. Per la prima volta i superamenti del valore limite giornaliero del PM10 sono concentrati principalmente dell’agglomerato torinese e nelle stazioni caratterizzate da intenso traffico veicolare.
Il valore limite annuale del biossido di azoto è stato superato solo nella stazione di traffico più critica dell’agglomerato torinese. Il valore limite di 18 superamenti della soglia oraria è rispettato ovunque.
Il 2023 è stato leggermente più siccitoso e più caldo rispetto alla media dei 10 anni precedenti ma complessivamente ha avuto condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Questo aspetto ha parzialmente contribuito al miglioramento dei dati che è stato osservato.
L’analisi della consistenza del parco veicolare, indicatore di una delle principali fonti di inquinamento, evidenzia un costante aumento del numero di autoveicoli (+ 18% rispetto al 2007) e di veicoli commerciali leggeri (+21% rispetto al 2007). All’aumento del numero degli autoveicoli si affianca fortunatamente un’importante penetrazione dei veicoli Euro 6 e una contrazione percentuale degli autoveicoli diesel, controbilanciata da un aumento percentuale dei veicoli a benzina e GPL-CH4. Una criticità è rappresentata invece dalla vetustà del parco di veicoli commerciali. Gli autocarri ante Euro5 senza filtro antiparticolato sono ancora il 55%.
“I dati raccolti ed elaborati nella relazione uno sguardo all’aria sono incoraggianti, – ha commentato il Consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Torino Alessandro Sicchiero – in quanto mostrano il costante miglioramento della qualità dell’aria. Ci preoccupa il mancato raggiungimento di alcuni valori limite e la distanza con gli obiettivi di riduzione definiti nella nuova Direttiva sulla qualità dell’aria adottata dal Consiglio dell’Unione Europea nell’ottobre 2024. La transizione ecologica è la chiave per attivare le sinergie necessarie per consentire il conseguimento dei nuovi valori limite: è una strada che i territori della Città metropolitana di Torino dovranno percorrere con fermezza e determinazione”.
Spiega il direttore generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero: “Il numero di giornate con concentrazioni medie giornaliere superiori al valore di 50 µg/m3 si è ridotto in tutti i punti di misura. L’applicazione diffusa delle migliori tecniche disponibili ed i relativi controlli, associate a condizioni meteorologiche meno sfavorevoli, hanno consentito di registrare un miglioramento della qualità dell'aria, anche se il rispetto dei limiti giornalieri per il PM10 e la media annuale per gli ossidi di azoto rimangono una criticità nell’agglomerato torinese. Anche alla luce della nuova normativa sulla qualità dell’aria dobbiamo impegnarci per far sì che i livelli degli inquinanti dell’aria possano ulteriormente ridursi per rispettare in futuro i nuovi standard fissati dall’Unione Europea”.
Il rapporto “Uno sguardo all’aria 2023”, presenta i risultati di un anno di attività di monitoraggio sistematico della qualità dell’aria, viene curato da Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte ed è disponibile online sulle pagine web dei due Enti.
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/dati-qualita-aria/relazioni-annuali
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La Città metropolitana di Torino con il vicesindaco Jacopo Suppo e il consigliere delegato all’ambiente Alessandro Sicchiero ha visitato l’impianto Circular Plastic, uno dei più grandi impianti in Italia per la selezione e lo stoccaggio dei rifiuti plastici, realizzato a Borgaro Torinese da Amiate gestito dal Gruppo Iren: lavora 6mila tonnellate al mese di plastica che per oltre l’80% viene riciclata e l’obiettivo è arrivare alla lavorazione di 120mila tonnellate/anno.Realizzato con avanzate tecnologie, riceve per il riciclo a plastica conferita dal sistema di raccolta e dalla preselezione effettuata in altri impianti come quello di Pianezza: sono 130 i nastri trasportatori in funzione, dotati di 22 lettori ottici che riconoscono e suddividono 17 tipi di polimeri e plastiche.
Visitando l’impianto di Borgaro, ci si rende conto di quanta plastica ricicliamo: "L''Italia rispetto ad altri Paesi europei è all'avanguardia nei progetti di valorizzazione dei materiali, di riciclo e recupero - commenta la presidente di Amiat Paola Bragantini - e il territorio torinese in questo campo vanta ricerca e tecnnologie. Questo impianto di Borgaro è una delle punte di diamante e soprattutto è punto di riferimento di quanti lavorano poi la plastica, che qui comincia il percorso per tornare a nuova vita".
Aggiungono il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e il consigliere delegato all’ambiente Alessandro Sicchiero: "Abbiamo visto la qualità del lavoro per il riciclo della plastica, il rifiuto non deve rappresentare un problema, qui c'è un percorso virtuoso che aiuta l'ambiente: visite comue queste ci richiamano ai nostri comportamenti, alla responsabilità individuale di ciascuno di noi sulla corretta separazione dei materiali quando facciamo la raccolta differenziata".
Il video è online sul canale Youtube al link https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=7m_i2PKx0SY
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Ambiente
Parco dei Cinque Laghi: il consigliere di Città metropolitana di Torino delegato all'ambiente Alessandro Sicchiero ha incontrato i sindaci dell'Eporediese interessati alla nascita del Parco approvata da Regione Piemonte.
Con Matteo Chiantore Sindaco della Città di Ivrea e portavoce della zona omogenea erano presenti anche i primi cittadini di Montalto Dora Renzo Galletto e di Chiaverano Maurizio Tentarelli.
"A breve verrà firmata la convenzione per la costituzione della Comunità consultiva del Parco che sarà formata da un rappresentante di ciascun Comune e da uno di Città Metropolitana con il ruolo di coordinatore" ha garantito Sicchiero che ha parlato con i colleghi sindaci del piano di sviluppo del Parco dei Cinque Laghi e del piano faunistico: per quest'ultimo, è stato acquisito il parere positivo di Ispra e quindi il Piano sarà inviato a Regione Piemonte per la sua approvazione definitiva così che possano riprendere le operazioni di contenimento del cinghiale in accordo con le associazioni agricole e gli ATC".
"Ad inizio settembre - aggiunge Sicchiero - effettueremo un sopralluogo congiunto e daremo il via ad un calendario di incontri con la popolazione". Dovranno anche essere individuate le possibili aree di proprietà comunale da mettere a disposizione per la realizzazione di uno o due centri-visite.
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