I NOSTRI COMUNICATI

 

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Ambiente

Un’avventura a piedi, tra Asia e Africa, immersi nella natura per scoprire gli animali nei loro habitat. Tutto questo e molto altro è Zoom Torino, primo bioparco immersivo d’Italia che in questa occasione diventa il protagonista della nuova puntata di Storie metropolitane, la rubrica della Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino, ideata per raccontare il territorio da più punti di vista: storico, culturale, turistico ed economico.

Ed è proprio del risvolto economico di Zoom, il punto su cui l’amministratore delegato Umberto Maccario si sofferma maggiormente spiegando: “Ci troviamo nel Comune di Cumiana, ma il nostro parco si chiama Zoom Torino. Un legame forte e inscindibile quello tra il capoluogo e il territorio metropolitano che contribuisce a registrare numeri importanti sia nel comparto occupazionale - 280 dipendenti, tutti residenti sul territorio - che turistico - nel 2022 sono circa 42 mila i pernottamenti di cui 18 mila nella struttura e 24 mila negli hotel limitrofi -”.

Zoom Torino nel 2022 ha raggiunto il traguardo delle 535 mila visite, una cifra da capogiro che lo decreta il bioparco più visitato d’Italia e lo colloca tra le principali mete di visita del nord Italia. Anche i dati del 2023 sono in continua crescita e presto, grazie anche agli ingressi alle spiagge, si raggiungeranno più di 200 mila presenze.

All’interno del bioparco, che si estende su una superficie di circa 160 mila mq, troviamo più di 300 animali e oltre 80 specie, che vivono in 12 habitat. Habitat che sono stati ricreati seguendo fedelmente le caratteristiche dei luoghi di provenienza degli animali in un’ottica di protezione e conservazione delle specie, molte delle quali, tra qualche decina d’anni, esisteranno solo più in strutture protette che, come Zoom, appartengono al circuito EAZA – European Association Zoo e Acquaria.

Una breve passeggiata nei vialetti di Zoom è sufficiente per rendersi conto del grande lavoro che svolgono i keeper, i custodi degli animali, che quotidianamente si prendono cura del benessere della fauna con l’obiettivo di preservarla e conservarla.

Michela Cogo, keeper biologa, laureata all’Università degli Studi di Torino in Conservazione e Biodiversità animaleracconta la sua esperienza con trasporto e convinzione parlando di una vocazione al servizio degli animali. “In questi giorni di caldo eccezionale – spiega Michela – agli animali proponiamo dei ghiaccioli perché è vero che la maggior parte di loro è abituata al caldo, ma le temperature elevate possono comunque dar loro fastidio”.Un’attenzione quindi al benessere e alla riduzione dello stress che trova riscontro concreto e tangibile nelle molteplici nuove nascite che il bioparco registra negli anni.Proprio poche settimane fa a Zoom Torino è nato un lemure dal ventre rosso, una specie a rischio estinzione che nel bioparco viene tutelata e conservata.

La puntata #storiemetropolitane dedicata a Zoom al link https://youtu.be/joZH2wNDToc

La galleria fotografica al link https://photos.app.goo.gl/2nfJZpMoTdoBLvZj7

Info e dettagli http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2023/storiemetropolitane/

ZOOM

Ambiente

Supera i 23 milioni di euro e prevede la messa a dimora di oltre 500mila  piante su di una superficie totale di 543 ettari il nuovo bando per la forestazione pubblicato dalla Città metropolitana di Torino.
Il bando può contare sulle risorse messe a disposizione dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica nelle scorse settimane.
L'obiettivo assegnato dal Ministero alla Città metropolitana di Torino è la messa a dimora di almeno 543.411 alberi nel biennio 2023-2024 e di almeno 1000 piante per ettaro, individuando specie coerenti con la vegetazione naturale potenziale, secondo il principio di utilizzare “l'albero giusto nel posto giusto" in termini ecologici, biogeografici, ecoregionali e di risposta alle diverse esigenze ambientali per l’area metropolitana torinese.
I Comuni interessati potranno partecipare attraverso una proposta presentata direttamente dalla Città metropolitana di Torino ai Comuni o Enti da essa selezionati in base ai requisiti dell’avviso ministeriale, oppure mettendo a disposizione della Città metropolitana i terreni necessari e richiedendo entro mercoledì 19 luglio la predisposizione dei progetti e l’assunzione del ruolo di soggetto attuatore diretto, con la compilazione di un modulo da inviare all’indirizzo protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it
Nel primo caso i Comuni e i privati verranno contattati direttamente dai tecnici della Città metropolitana per concordare le superfici catastali e le modalità di realizzazione.
Nel secondo caso i Comuni e i privati potranno presentare la propria manifestazione di interesse alla realizzazione di interventi di forestazione urbana, periurbana ed extraurbana nell’ambito della Missione 2 del PNRR.
Sono ammessi al finanziamento progetti finalizzati alla formazione di boschi nei territori dei Comuni del territorio metropolitano torinese, presentati in coerenza con il Piano di forestazione urbana ed extraurbana.
Tra le aree idonee ad ospitare interventi di rimboschimento sono considerate prioritarie quelle destinate alla rigenerazione urbana, le ex aree industriali e commerciali dismesse già oggetto di bonifica, le aree degradate come discariche e cave, dismesse o parzialmente in uso e già oggetto di bonifica, le aree agricole marginali lungo i corsi d’acqua, utili per migliorare la connessione ecologica territoriale, la qualità delle acque e la biodiversità.
Sono considerate idonee ad ospitare gli interventi di rimboschimento anche le aree di proprietà lungo i corsi d’acqua, con priorità per le fasce ripariali in recessione e in cattivo stato di conservazione, le aree forestali temporaneamente prive di copertura arborea e arbustiva a causa di interventi umani, eventi accidentali, incendi o trasformazioni attuate senza autorizzazione o con modalità diverse da quanto autorizzato.
Sono ammesse a finanziamento le spese di progettazione e di realizzazione dell’impianto, comprese quelle per l’acquisto delle piante da impiegare nel rimboschimento, quelle per le cure colturali, la sostituzione delle piante che non hanno attecchito e le verifiche periodiche dello stato dell’impianto.
Gli impianti prevedono l’utilizzo di giovani piante di dimensioni ridotte: da 50 a 80 centimetri di altezza in zolla o vasetto. La manutenzione va intesa in termini di funzionalità per l’attecchimento, con l’obbiettivo di realizzare un’area boscata: una modalità diversa dalla manutenzione ordinaria di giardini o parchi pubblici.






per info:     Pnrr_forestazione@cittametropolitana.torino.it

Il coordinamento del progetto è in capo alla Direzione Sistemi Naturali della Città metropolitana di Torino.



Ambiente

Il termovalorizzatore di Torino compie 10 anni e li ha festeggiati questa mattina 10 maggio al Gerbido con convegno che è stato aperto dopo i saluti istituzionali dal Ministro per l'ambiente. Non è stata solo l'occasione per ripercorrere le tappe della costruzione e della produzione del termovalorizzatore - che in questi anni ha trattato quasi 4 milioni e 800mila tonnellate di rifiuti- ma per ragionare sul futuro, dal piano regionale di gestione dei rifiuti approvato ieri in Consiglio regionale al contributo energetico e all’economia circolare promosso da una struttura che non si limita a “incenerire la spazzatura” ma contribuisce al teleriscaldamento e alla produzione di energia elettrica.

Non chiamiamoli più rifiuti, ma risorse! ha proposto la consigliera alle attività produttive della Città metropolitana chiamata a intervenire in una sessione del convegno dedicata alla ricerca e alle nuove prospettive.

Che non sono mai mancate sul tema dei rifiuti già ai tempi in cui la Città metropolitana era Provincia di Torino, e che promosse l’insediamento del termovalorizzatore con un lungo lavoro di concertazione e condivisione con amministratori e cittadini. Facendosi quindi garante dei controlli attraverso progetti epidemiologici come Spott1 e Spott2 sulla dispersione degli inquinanti e con il Comitato locale di controllo del termovalorizzatore, presieduto dalla Città metropolitana e partecipato dai Sindaci dei Comuni di Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivoli, Rivalta e Torino, da un rappresentante dell'Arpa e delle Asl di competenza, insieme al Presidente dell'ATO-Rifiuti Torinese.

Oggi che si sta valutando l’opportunità di costruire al termovalorizzatore del Gerbido una quarta linea a servizio del territorio piemontese, si prospetta per la Città metropolitana un ulteriore impegno nell’ambito sia delle competenze sul ciclo integrato dei rifiuti che su quelle autorizzative.

Ambiente

 

È stato pubblicato, come ogni anno dal 1998, il rapporto “Uno sguardo all’aria 2022”, il documento tecnico, approfondito e dettagliato che descrive, attraverso dati ed elaborazioni, l’evoluzione e lo stato della qualità dell’aria nel territorio della Città metropolitana di Torino a partire dai primi anni ‘70. Una fonte preziosa e completa di informazioni che descrive lo stato di salute di una delle componenti principali dell’ambiente in cui viviamo.

Il 2022 è stato estremamente siccitoso sia come quantitativi di precipitazione, sia come numero di giorni piovosi. Principalmente per questo motivo il 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti.

L’analisi dei dati di qualità dell’aria 2022 evidenzia chementre i parametri PM2,5 benzene, benzo(a)pirene, monossido di carbonio, biossido di zolfo, piombo, arsenico, cadmio e nichelrispettano i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano, il particolatoPM10 e il biossido di azoto, come negli anni precedenti, superano i rispettivi valori limite; il PM10 su un’ampia porzione di territorio, il biossido di azoto solo nella stazione più critica dell’agglomerato torinese.

In particolare, i dati di PM10rilevati nel 2022 presentano un peggioramento rispetto al 2021, anno con condizioni meteorologiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti, e si ri-allineano con i dati del 2020. Il valore limite giornaliero è superato in modo diffuso sul territorio, ad eccezione delle zone più esterne rispetto al capoluogo e dei contesti rurali e vallivi. Fra le situazioni di superamento, si osserva che i siti di traffico presentano un numero di superamenti ancora molto elevato, doppio rispetto al consentito. Il valore limite annuale è rispettato in tutti i siti di monitoraggio.

Relativamente al biossido di azoto, i dati rilevati nel 2022 confermano il miglioramento significativo ottenuto nel 2020 e nel 2021. Il fatto che i livelli di concentrazione raggiunti nel 2020 e 2021 siano confermati anche nel 2022 è un dato decisamente positivo, prioritariamente imputabile al costante miglioramento del parco veicolare. Il valore limite orario è rispettato ovunque

L’ozono supera il valore obiettivo in quasi tutte le stazioni del territorio metropolitano. Nel 2022 si osserva una tendenza all’aumento delle concentrazioni di ozono causata da diversi fattori quali: l’innalzamento delle temperature, la riduzione della piovosità e la variazione delle concentrazioni delle sostanze precursori dell’ozono.

Le serie storiche di lungo periodo evidenziano, sostanzialmente per tutti gli inquinanti, una nettissima riduzione delle concentrazioni. In uno scenario tendenzialmente positivo preoccupa l’aumento dei livelli di ozono e lo stabilizzarsi negli ultimi anni delle concentrazioni di PM10. Il miglioramento osservato nell’ultimo periodo per il biossido di azoto conforta invece sull’efficacia delle misure adottate per ridurre le emissioni dei veicoli che sono i principali responsabili dell’emissione di questo inquinante.

I dati evidenziano che le politiche di risanamento sviluppate fino ad oggi sono state efficaci ma, in particolare per il particolato atmosferico che viene prodotto da molte sorgenti diverse e con meccanismi complessi, sicuramente non ancora risolutive.

Per questo motivo sono state recentemente adottate su un’ampia porzione di territorio misure finalizzate a ridurre le emissioni di polveri dagli impianti di riscaldamento a legna e dalle attività agricole. Nuove limitazioni dei veicoli diesel più inquinanti saranno poi operative da settembre 2023.

Il rapporto è disponibile ai link
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/dati-qualita-aria/relazioni-annuali
https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/torino/aria/Pubblicazioni/uno-sguardo-allaria-anteprima-202/view


Ambiente

Si chiamano CAM e sono i criteri minimi ambientali che una pubblica amministrazione dovrebbe introdurre quando organizza un evento culturale: sono entrati in vigore a fine 2022 secondo il piano ministeriale ministeriale d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione, che deve ora essere recepito ed attuato.

La Città metropolitana di Torino nei prossimi giorni organizza insieme ad ARPA Piemonte  un corso di formazione all’interno del programma della Rete A.P.E. - Acquisti Pubblici Ecologici aperto a tutto il territorio piemontese in programma martedì 18 aprile online dalle 9.30 alle 12.30 

Secondo quanto disposto dal Piano , i criteri ambientali minimi dovranno essere introdotti dalla Pubblica amministrazione nelle procedure di appalto per l’affidamento di servizi nell’ambito delle iniziative culturali, eventi, manifestazioni artistiche, rievocazioni storiche, eventi enogastronomici, rassegne e festival musicali, teatrali, cinematografici, ma anche mostre ed esposizioni, eventi sportivi, convegni, conferenze, seminari, fiere.

Le iscrizioni on line su anci.piemonte.it/18apr23

Durante l’incontro interverranno:
• Marco Glisoni - Arpa Piemonte
• Luca Dolino e Emilia Obialero - Comune di Torino
• Marco Niro - APPA Trento.

Ambiente

Si sono svolte il 28 marzo a Roma presso lo Spazio Europa, gestito dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, le premiazioni delle azioni più meritevoli dell’edizione 2022 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti(SERR). Le azioni finaliste sono giunte da tutta Italia e rappresentano l’occasione per celebrare l’impegno della società civile, così come delle amministrazioni pubbliche e delle imprese, verso un futuro più sostenibile. Il tema della SERR 2022 sono stati rifiuti tessili, un settore produttivo troppo poco conosciuto.

Il comitato promotore, di cui la Città metropolitana di Torino fa parte sin dalla prima edizione della SERR nel 2008, ha avuto non poca difficoltà a scegliere i progetti vincitori nelle diverse categorie, essendo quella di quest'anno una edizione particolarmente ricca di progetti e iniziative di alto profilo.

Alla Città metropolitana di Torino è stato affidato come di consueto il compito di premiare, insieme alla regione Sicilia, i progetti proposti dagli Enti pubblici. Il vincitore è risultato "SERRiously sustainable" realizzato dall'Università di Pavia, che ha realizzato una conferenza con esperti del mondo accademico, green influencer e imprenditoria sostenibile, uno swap party per lo scambio di abiti usati, un laboratorio di cucito e infine un workshop per la creazione di confezioni natalizie creative e sostenibili. Azione articolata che ha consentito all'Ateneo lombardo di vincere per il secondo anno consecutivo.

Nella rosa dei migliori progetti, categoria imprese, da ricordare il progetto della "rete di imprese Corona nord ovest" del torinese (aziende pubbliche  CIdiu, Acsel, Scs e Sia) che ha realizzato l'azione abiti in circolo: ritiro presso mercati e piazze di abiti usati e rifiuti tessili. È stato inoltre attivato un servizio di ritiro a domicilio per persone anziane o in difficoltà.Il progetto è stato inoltre occasione questa anche per una attenta attività di sensibilizzazione dei cittadini.

Ambiente

Lunedì 27 marzo 2023 dalle ore 9.00 alle 13.00, nell'Auditorium di Città metropolitana di Torino (Corso Inghilterra 7), si terrà il convegno dal titolo "Riqualificare l'ambiente nel territorio metropolitano. Strumenti operativi per rispondere alle sfide del cambiamento climatico".

Nell'ambito dell'incontro saranno illustrati gli strumenti operativi sviluppati dalla Città metropolitana per attuare la propria strategia ambientale anche attraverso la riqualificazione del territorio, con particolare riferimento al Catalogo degli intervento di Riqualificazione e Compensazione Ambientale (CIRCA), finalizzato a censire sull'intero territorio metropolitano situazioni che necessitano di interventi di conservazione e ripristino della funzionalità ecologica, o comunque funzionali ad aumentare la capacità di risposta al cambiamento climatico.

Correda il Catalogo un abaco di buone pratiche e di interventi-tipo, messo a punto dal Politecnico di Torino, per suggerire tipologie di azioni che possono rispondere efficacemente all'obiettivo, da valutare caso per caso a seconda del contesto in cui si opera.

L'Albo professionale degli Architetti riconosce ai professionisti che partecipano al seminario 4 Crediti Formativi Professionali.

Programma, info e iscrizioni
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-idriche/eventi-ris-idriche/convegno-riqualificazione-2023

Ambiente

La Città metropolitana di Torino ha disposto la chiusura dei procedimenti relativi all’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano dalla frazione organica del rifiuto solido urbano (Forsu) richiesta dalla Canavese Green Energy nel 2020 sul territorio del Comune di san Benigno Canavese

Il Comune di San Benigno infatti nel 2022 aveva disposto il diniego all'istanza di Piano esecutivo convenzionato (Pec) necessario alla trasformazione edificatoria dell'area e pertanto  la Città metropolitana di Torino, come atto dovuto conseguente al diniego, ha disposto l’interruzione del procedimento e l’archiviazione delle autorizzazioni correlate (Via, Autorizzazione  unica  e Autorizzazione integrata ambientale ) e di tutte le pratiche inerenti.

Ambiente

Si è concluso con ottimi risultati sul piano della divulgazione di tematiche legate alla salvaguardia dell’ecosistema fluviale il progetto di educazione ambientale “Clic 3 – dalla parte del fiume parte B” che ha coinvolto 179 studenti e studentesse di 7 classi dellescuole secondarie di primo grado Borgaretto-Beinasco di Beinasco, Nino Costa di Moncalieri e Statale di Vinovo.

Il progetto, finanziato dall’Autorità d’Ambito torinese ATO3 nell’ambito di attività volte alla diffusione di una cultura di attenzione, salvaguardia e protezione della risorsa idrica è stato realizzato da Hydroaid, in collaborazione con la Città metropolitana di Torino, Legambiente e CinemAmbiente.

L’iniziativa, della durata iniziale prevista di 12 mesi, a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19 e della relativa sospensione delle attività didattiche, è stata rimodulata per la fruizione dei contenuti online e posticipata, concludendosi nel mese di dicembre 2022.

Per la prima volta un percorso formativo di educazione ambientale è stato offerto completamento in modalità a distanza, utilizzando una combinazione di attività online che hanno facilitato gli insegnanti per la messa in opera delle azioni in classe e favorito la partecipazione degli studenti. Tramite l’ausilio della piattaforma Moodle, è stato possibile svolgere lezioni a distanza, giochi di ruolo, quiz e visite virtuali al fiume per approfondire l’ecosistema fluviale sia dal punto di vista biologico che antropologico, con un focus sul Sangone, il fiume che attraversa i Comuni interessati dal progetto.

Tre le sezioni in cui è stato suddiviso il materiale didattico: “Iniziamo a conoscerlo” che ha accolto le schede di approfondimento, i giochi di ruolo e i relativi quiz per la valutazione delle conoscenze acquisite; “Possiamo navigarlo” che ha ospitato la visita al fiume, in modalità virtuale, attraverso l’utilizzo di un percorso grafico interattivo; “Ora tocca a voi raccontarlo” che ha raccolto il materiale (fotografico e testuale) reso disponibile dal progetto per la creazione della campagna social di comunicazione ambientale da parte delle classi partecipanti.
È infatti in programma, sul profilo Instagram della Città metropolitana di Torino dedicato alle tematiche ambientali @connetterelambiente, la campagna social ideata dagli studenti e dalle studentesse delle tre scuole coinvolte costruita sulla base del materialefotografico fornito da CinemAmbiente e Città metropolitana.

Per saperne di più
https://bit.ly/3Zzkfrg 

Ambiente

On line la scheda per segnalare le aree che necessitano di interventi ambientali o con valori paesaggistici e naturalistici da preservare

Si può compilare online la scheda del Catalogo CIRCA (Catalogo degli interventi di riqualificazione e compensazione ambientale) a disposizione di Comuni, Enti e associazioni per segnalare le aree nel territorio metropolitano che necessitano di interventi ambientali o con valori paesaggistici e naturalistici da preservare.

Il Catalogo CIRCA è uno strumento a supporto degli Enti locali, nel quale far convergere progetti di rigenerazione ambientale finanziabili in diversi modi: dai fondi per le compensazioni ambientali ai fondi derivanti da progettazione europea, bandi ministeriali, PNRR, FESR, e altro ancora.

A due anni dall’apertura del censimento, alla fine del 2022, sono pervenute 235 schede da parte di 38 Comuni, 8 associazioni e 2 Enti di gestione di aree protette. È in corso la fase di analisi ed elaborazione dei dati raccolti che prevede anche approfondimento tecnico da parte degli uffici della Città metropolitana per verificare lo stato di fatto e la soluzione progettuale più opportuna da proporre alla prima occasione di finanziamento.

Un territorio caratterizzato da una migliore qualità ambientale, cioè più rispettoso degli equilibri naturali, è garanzia di un maggior benessere per i cittadini e consente di rispondere meglio alle attuali emergenze climatiche. Per questo la strategia ambientale della Città metropolitana di Torino, volta a contenere i processi di consumo del suolo e delle risorse naturali primarie, intende anche favorire la biodiversità attraverso la riqualificazione ambientale del territorio.

In questa ottica è nata l’idea di realizzare il Catalogo CIRCA che si pone l’obiettivo di censire aree, sull'intero territorio metropolitano, per attuare interventi di conservazione e/o miglioramento della funzionalità ecologica del territorio, per tutelarne la biodiversità, implementarne la rete di infrastrutture verdi e aumentarne di conseguenza la capacità di risposta al cambiamento climatico.
Il Catalogo è uno strumento a supporto delle Amministrazioni locali per la riqualificazione ambientale del proprio territorio, in quanto consente di censire le "necessità ambientali" e di conseguenza individuare le occasioni di finanziamento più idonee a soddisfarle.
Quanto censito nel Catalogo costituirà anche il riferimento prioritario sul quale fare ricadere le compensazioni ambientali previste dalla legislazione vigente (ad esempio in materia di VIA e di VAS) garantendo così una maggior efficacia degli interventi compensativi.

Per compilare la scheda di segnalazione delle aree da riqualificare e/o tutelarehttps://cittametropolitanatorino-moon.csi.it/modulistica/?codice_modulo=RA
Per saperne di piùhttp://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-idriche/progetti-ris-idriche/riqualificazione/catalogo-circa
Per informazioniriqualificazioniambientali@cittametropolitana.torino.it


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