I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Protezione civile

Anche per Cuore resiliente, il quarto progetto che fa parte del Piter (progetto Alcotra integrato tematico) Alte Valli Cuore delle Alpi, è arrivato il momento del “lancio”, ovvero della presentazione ai cittadini e ai soggetti che saranno, direttamente e indirettamente, interessati al progetto.

L’appuntamento è per venerdì 6 dicembre 2019 alle 10 presso casa Olimpia a Sestriere. Sarà l’occasione per conoscere gli obiettivi di Cuore resiliente – di cui è capofila la Città metropolitana e di cui sono partner Syndicat du Pays de Maurienne, la Communauté de Communes du Briançonnais, la Communauté de Communes du Pays des Ecrins; il Gruppo di azione locale Escartons e Valli Valdesi e la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa di Torino.

Il progetto punta a rafforzare sicurezza e resilienza delle comunità delle Alte Valli, mettendo in rete competenze e soggetti rilevanti e definendo misure di mitigazione dei rischi naturali, in particolare quello idrogeologico, rafforzando la capacità del tessuto economico di prevenire il rischio e reagire agli eventi. Perciò, le azioni previste intervengono in primis su imprese (e lavoratori) della filiera turistica, principale comparto economico e veicolo dell’immagine dell’area all’esterno, coinvolgendo anche residenti e turisti, con azioni materiali e immateriali che aumentino conoscenza e capacità di prevenzione dei rischi.

Inevitabile in quest’ottica condurre in parallelo un’attenta riflessione sulla crisi climatica e sui suoi effetti sui territori di montagna e rurali. Per questa ragione il programma della giornata dedicherà un focus alla Carta di Budoia, un impegno proposto ai Comuni alpini nel 2017 a Budoia, in Friuli, a favore del clima e in particolare a farsi parte attiva nell’adozione di strategie di adattamento al cambiamento climatico.

PROGRAMMA 6 dicembre 2019
10/10,30: accoglienza

10,30/11,00: Saluti Istituzionali
- Città metropolitana di Torino: vicesindaco Marco Marocco
- Conferenza Alte Valli: presidente Maurizio Beria d’Argentina
- Communauté de Communes du Briançonnais: vicepresidente Guy Hermitte
- Gal Escartons e Valli Valdesi
- Cna Torino: segretario Paolo Alberti
- Unione Montana del Pinerolese: assessore Mauro Vignola

11/11,40: Presentazione del progetto a cura dei responsabili dei 4 WP: Città metropolitana di Torino, GAL Escartons e Valli Valdesi, Cna

11,45/12,30: Tavola Rotonda “ Rischi naturali e cambiamenti climatici: scenari futuri e opportunità per i territori alpini”
- Antonio Ballarin Denti – Fondazione Lombarda per l’Ambiente – I cambiamenti climatici- la Carta di Budoia
- Roberto Cremonini -Arpa Piemonte - prevenzione rischi naturali
- Furio Dutto – Città metropolitana di Torino - resilienza dei territori
-Isabelle Bonhomme- Ccb - Appréhender les risques sous une approche nouvelle

12,30/13,00 Sessione domande/risposte

Protezione civile

Le intense precipitazioni dei giorni scorsi hanno creato numerose criticità sulla viabilità della Città metropolitana, tecnici e cantonieri stanno lavorando per il più rapido ripristino possibile, e stanno riaprendo gran parte delle strade che sono state chiuse.

Fra queste, ha riaperto oggi la sp. 50 di Ceresole, chiusa dal km 0+100 per pericolo valanghe: la frazione Villa era raggiungibile solo con una pista da fondo e non era stato possibile ripristinare l’energia elettrica fino allo stabilizzarsi del manto nevoso. Ora permangono chiusure parziali. In fase di sgombero – tempo permettendo- da una valanga anche la sp. 64 di Traversella, dove la strada era interrotta in direzione di Fondo. Anche la sp. 143 di Carignano, chiusa per allagamento in frazione Basse, è stata riaperta questa mattina

Sono ancora chiuse:
- la sp. 1 di Ceres nel territorio di Balme dal km 45;
- la sp 50 di Ceresole chiusa dal km 0 al km 0+800 e dal km 2+800 a fine percorrenza.
- la sp. 64 nel comune di Traversella è chiusa dal km 15+100;
- La sp 117 nel comune di Castiglione torinese, chiusa al km 2+000 in località Tetti Francesi;
- Il guado di Zucchea, sulla sp 152 nel comune di Cavour al km 6+000;
- la sp 243 di “Vauda inferiore” dal km 0+000 al km 1+100 ;
- la sp .246 nel comune di Coassolo è chiusa al km 0+900 (frazione Frui);
- la sp. 419 della “Serra” dal km. 10+400 e la sp 221 di “Andrate” dal km 10+700 al km 10+800;


Hanno riaperto in queste ore:
- la sp. 46 nel comune di Pont Canavese-Frassinetto con senso unico alternato dal km 6+000 al km 9+500;
- La sp. 48 nel comune di Piamprato, prima aperta solo ai residenti, è ora aperta a tutti.
- la sp. 80 nel comune di Caravino con senso unico alternato al km 10 +800;
- la sp. 97 nel comune di Cinzano con senso unico alternato al km 10+900;
- la sp. 167 nel comune di San Pietro Val Lemina con senso unico alternato al km 2+600 ca. (Viale Europa);

Protezione civile

Il bollettino emesso dal Centro funzionale regionale alle ore 13 di lunedì 25 novembre indica un progressivo “decrescere” dell’allerta per molte aree della Città metropolitana, in concomitanza con il progressivo esaurimento delle piogge.

Restano in allerta arancione ( criticità) per le valanghe le Valli Chiusella,Orco, Lanzo, bassa Val Susa e Sangone, Alta val Susa, Chisone, Pellice e Po . Valli Orco, Lanzo, Bassa val Susa e Sangone sono però in allerta gialla per fenomeni idrogeologici insieme a Pianura Settentrionale Pianura Torinese e Colline, Pianura Cuneese .

Restano sopra la soglia di pericolo il Po e il Chisola, mentre il Malone e il Banna sono ancora sopra il livello di guardia ma in progressiva decrescita.

Sul territorio metropolitano le criticità sono state moltissime e diffuse:

Viabilità

Oltre 300 le segnalazioni e verifiche che hanno richiesto un intervento sul territorio. Le strade sono in progressiva riapertura nel corso della giornata

In pianura, hanno prevalso criticità legate agli allagamenti e all’esondazione dei torrenti e dei fiumi.
Sulla media collina invece i problemi sono stati dettati anche da frane e smottamenti di piccole e medie dimensioni. In partiolare sono ancora in fase di vakutazione da parte dei geologi del servizio di Assistenza tecnica ai Comuni della Città metropolitana una frana a Chiaverano, che ha comportato l’evacuazione di una 80 di persone e una a Pianezza, dove gli sfollati sono una ventina.


Nelle zone montane invece sono state le valanghe a creare prolemi: come a Ceresole, dove la sp. 50 è interrotta dal km 0+100 per precauzione, e la frazione a monte è raggiungibile solo attraverso una pista da fondo o a Traversella dove una valanga è caduta nella strada verso Fondo.

Attualmente le strade chiuse sono ancora una ventina, e fra queste alcune richiederanno lavori ingenti per essere riaperte, come nel caso della sp. 419 che da Chiaverano conduce verso la provincia di Biella, la sp. 117 di Cordova al km 2 dove il manto stradale ha ceduto e la sp 243 a Vauda, anche qui per una frana.

Strade riaperte questa mattina

sp. 151 nel comune di Villafranca dal km 0+000 al km 8+900

sp. 152 nel comune di Vigone al km 6+200 (eccetto il guado Zucchea)

sp. 158 nel comune di Bricherasio

sp. 589 nel comune di Cavour

sp. 163 nel comune di Angrogna Loc. raggio (riaperta ne dioppi senso di marcia)

sp. 39 nel comune di Volpiano

sp. 167 nel comune di San Pietro Vallelemina (Pinerolo)

sp 170 nel comune di di Massello (Perosa Argentina)

sp 139 nel comune di Villafranca




Strade ancora chiuse

sp. 117 nel comune di Gassino

sp. 97 nel comune di Gassino

sp. 80 nel comune di Strambino

sp. 46, sp. 48, sp. 50 e sp. 64 Castellamonte

sp. 243 e sp. 723 nel comune di Rivarolo

sp. 246 nel comune di di Lanzo-viù

sp. 20, sp. 138 sp. 146 sp. 148 sp. 149 nel comune di Carignano

sp. 141 nel comune di Orbassano

sp. 72, sp. 419 e sp. 221 nel comune di Ivrea


Edilizia scolastica

Numerose le segnalazioni arrivate dagli istituti scolastici di competenza della Città metropolitana dove sono stati segnalati gocciolamenti e infiltrazioni: si tratta però di situazioni già all’attenzione della Città metropolitana e che non hanno carattere strutturale, su cui stanno intervenendo i tecnici.

Sul territorio nella giornata di domenica 24 novembre alcuni comuni hanno deciso di chiudere le scuole nella giornata odierna per non avere problemi con la viabilità.

Chiude oggi la sala operativa della Città metropolitana e sono in corso di chiusura i centri operativi comunali: 133 quelli aperti in questi giorni.

Quando il territorio è così severamente messo alla prova, è inevitabile che il disagio e l’apprensione siano elevati. Così come non si può immaginare che la conta dei danni non presenti un conto salato alla comunità” ha detto il vicesindaco Marco Marocco, che ha la delega alla protezione civile. “Però la consapevolezza generale, la capacità di resilienza per le criticità purtroppo ricorrenti come il rischio alluvione è nettamente cresciuta. Il mio ringraziamento va, ancora una volta alle nostre strutture tecniche e dei numerosi volontari, di protezione civile, Gev, Ari, Croce rossa, che in questi giorni non si sono risparmiati lavorando notte e giorno in sala operativa e sul territorio”.

Protezione civile

Il maltempo è in dimunizione ma continuano nella notte e nella mattinata di domani piogge diffuse.

Rientra la situazione di pericolo legata alle piene di fiumi e torrenti, i livelli idrografici di Malone, Chisola, Banna, Ceronda e Po sono in decrescita.

La viabilità rimane critica, con ancora una trentina di chiusure. Resta chiusa anche l’autostrada A5 nel tratto Ivrea-Pont Saint Martin, in entrambe le direzioni e per tutte le categorie di utenti, come previsto dal piano speditivo di emergenza della frana di Quincinetto in caso di allerta idrogeologica.

Le frane continuano a creare criticità sul territorio, anche se finora di carattere contenuto: 2 frane nel comune di Luserna hanno isolato 12 famiglie, mentre Pianezza ha evacuato in via precauzionale dei fabbricati residenziali in area soggetta a frana, sfollando una ventina di persone. Anche a Pramollo per una nuova frana su una strada comunale sono isolate 3 frazioni per un totale di 7 famiglie.La frana verrà rimossa presumibilmente domani mattina.

“Quando il territorio è così severamente messo alla prova, è inevitabile che il disagio e l’apprensione siano elevati. Così come non si può immaginare che la conta dei danni non presenti un conto salato alla comunità” ha detto il vicesindaco Marco Marocco, che ha la delega alla protezione civile e ieri sera si è fermati a lungo nella Sala operativa della protezione civile metropolitana. “Però la consapevolezza generale, la capacità di resilienza per le criticità purtroppo ricorrenti come il rischio alluvione è nettamente cresciuta: in questi giorni praticamente un terzo dei Centri operativi comunali hanno aperto e hanno lavorato in stretta sinergia con la Protezione civile metropolitana, indice di una cresciuta capacità di presidio territoriale e di risposta strutturata alle emergenze. Affiancata, come sempre, dalla bravura delle nostre strutture tecniche e dei numerosi volontari, di protezione civile, Gev, Ari, Croce rossa, che stanno lavorando con noi in sala operativa e sul territorio, a cui va il mio ringraziamento”.

Protezione civile

Il bollettino emesso dal Centro funzionale regionale alle ore 13 di domenica 24 novembre segnala un “decrescere” dell’allerta per molte aree della Città metropolitana, in concomitanza con il progressivo esaurimento delle piogge.

Restano in allerta rossa (massima criticità) per allerta idrogeologica nelle Valli Orco, Lanzo, Bassa Val Susa e Sangone. È allerta arancione per tutte le altre zone: Chiusella, Alta Val Susa, Chisone, Pellice e Po, pianura settentrionale, pianura torinese e colline, pianura cuneese.

Sorvegliati speciali i fiumi, a cominciare dal Chisola che ha superato il livello di pericolo, mentre il Malone, Banna e Ceronda restano ai livelli di guardia, così come la piena del Po. Elevato in tutto il territorio montano il pericolo valanghe.

Sono una 40ina i tratti di strade provinciali chiuse per pericolo valanghe, frane, allagamenti.

La situazione resta critica anche se il maltempo è in attenuazione, le precipitazioni per la giornata di domenica sono ancora diffuse e in alcuni casi con valori forti e molto forti su Pinerolese.

La Protezione civile metropolitana invita la popolazione alla massima prudenza e suggerisce di:

  • limitare i trasferimenti al minimo necessario

  • evitare i sottopassi;

  • togliere le auto dai parcheggi sotterranei e parcheggiarle al sicuro prima dell'intensificarsi delle piogge

  • analogamente non sostare nei locali sotterranei e togliere ciò che va riposto all'asciutto quando non piove

  • i cittadini nelle zone a più alto rischio sono invitati a seguire i media per tenersi aggiornati sull'evoluzione della situazione e a seguire le indicazioni dei loro Sindaci, ai quali vanno comunicate le eventuali criticità

Per approfondire:

Protezione civile

Le forti piogge della notte hanno creato numerose criticità sul territorio.

Sono più di 100 i Centri operativi misti comunali aperti e in contatto con la Sala operativa della Città metropolitana di Torino.

- 23 strade chiuse per frane e allagamenti

- 8 percorribili con difficoltà

Sul territorio opera il personale della Viabilità metropolitana, volontari di protezione civile, Gev, Ari

Sono sopra la soglia critica di pericolo il Malone, il Chisola, in quella critica di superamento del livello di guardia il Ceronda, il Banna, la Stura di Lanzo, il Po.
Molte le situazioni critiche, in particolare:

- Settimo Vittone ha una borgata isolata per caduta massi sulla strada comunale, che si sta provvedendo a rimuovere;

- Traversella, sulla strada verso Fondo, è caduta una valanga ieri sera che non ha creato problemi per l’incolumità degli abitanti: in mattinata avranno luogo i sopralluoghi per controllare eventuali danni e criticità

- La sp. 221 di Andare e la sp. 419 verso Biella sono chiuse per frane

- La  sp. 50 dal Comune di Ceresole è chiusa  precauzionalmente per neve


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Protezione civile

Le annunciate piogge diffuse sul territorio della Città metropolitana non hanno creato nella notte particolari problemi. Come annunciato, la Sala operativa della Protezione civile è stata aperta questa mattina; il livello di attenzione è massimo, perché il bollettino di allerta emesso dal Centro funzionale della Regione Piemonte alle ore 13 di sabato 23 novembre ha alzato il livello della criticità a rossa per le Valli Chiusella, Orco, Lanzo e Sangone. La massima allerta riguarda anche i bacini delle province attigue, Val Sesia e Cervo, Tanaro, Belbo e Bormida

Sono in allerta arancio Valli di Susa, Chisone e Pellice e Po, pianura settentrionale, pianura torinese e colline, pianura cuneese. Resta elevato il pericolo valanghe.

Personale tecnico e operativo territoriale dei Servizi Viabilita e Protezione Civile monitora la situazione in corso intervenendo tramite i mezzi dei servizi invernali nelle tratte a quota maggiore e con operatori e mezzi specifici nelle situazioni critiche segnalate lungo le arterie di competenza.

Numerosi Centri operativi del territorio metrpolitano hanno già aperto o stanno aprendo in queste ore.

Sulla viabilità finora problemi contenuti:

- sulla sp 74 a Chiaverano c’è stato uno smottamento al km 6+800, cricoscritto con new jersey:

- sulla sp 1 a Ceres al km 45 un cavo Enel è caduto sulla strada, ma la circolazione è già tornata alla normalità;

- sulla sp 39 a Rivarossa al km 15+500 è stata segnalata acqua sulla carreggiata, che è praticabile e monitorata; allagamaneti sono stati segnalati sulla sp. 19, 20 e 22 nel territorio di San Carlo Canavese.

- ci sono state cadute massi sulla sp 200 a Condove e sulla sp. 254 a Gravere già rimossi.

La situazione impone ai cittadini la massima prudenza. la Protezione civile metropolitana invita a:

- limitare i trasferimenti al minimo necessario

- evitare i sottopassi;

- togliere le auto dai parcheggi sotterranei e parcheggiarle al sicuro prima dell'intensificarsi delle piogge

- analogamente non sostare nei locali sotterranei e togliere ciò che va riposto all'asciutto quando non piove

- i cittadini nelle zone a più alto rischio sono invitati a seguire i media per tenersi aggiornati sull'evoluzione della situazione e a seguire le indicazioni dei loro Sindaci, ai quali vanno comunicate le eventuali criticità


Per approfondire:

Protezione civile

Il Centro funzionale della Regione Piemonte ha emesso allerta arancione (codice 2, moderata criticità) per quanto riguarda il territorio della Città metropolitana per le valli Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone, bassa Val di Susa, pianura settentrionale;in allerta gialla (codice 1, ordinaria attenzione) pianura e colline torinese, pianura cuneese, Alta Val Susa, Val Chisone, Pellice, Po. Sono in allerta arancione anche i bacini di altre province: quelli del Toce; Tanaro, Belbo, Bormida e Scrivia.

Le piogge si intensificheranno nella nottata di venerdì 22 novembre e per tutta la giornata di sabato 23,proseguendo fino a domenica mattina.

Le precipitazioni dei giorni scorsi hanno reso saturi i terreni e anche il reticolo idrografico, perciò esondazioni sono possibili in tutte le zone interessate dall’allerta arancione (sorvegliati speciali in particolare Orco, Stura di Lanzo e Po), mentre nelle altre non sono da escludersi locali allagamenti;così come sono possibili su tutto il territorio frane e fenomeni di versante.

Visto il rialzo delle temperature e dello zero termico, elevato anche il pericolo valangheche può arrivare fino al grado 4 (su 5 livelli, pari a “forte”) della scale Aineva

La Città metropolitana monitora la situazione e aprirà la sala operativa da domani mattina.

Nel complesso, la situazione impone ai cittadini la massima prudenza: la Protezione civile metropolitana invita a:
  • limitare i trasferimenti al minimo necessario;

  • evitare i sottopassi;

  • togliere le auto dai parcheggi sotterranei e parcheggiarle al sicuro prima dell'intensificarsi delle piogge; 

  • analogamente non sostare nei locali sotterranei e togliere ciò che va riposto all'asciutto quando non piove.

  • i cittadini nelle zone a più alto rischio sono invitati a seguire i media per tenersi aggiornati sull'evoluzione della situazione e a seguire le indicazioni dei loro Sindaci, ai quali vanno comunicate le eventuali criticità.

Per approfondire:

Protezione civile

Sabato 16 novembre torna a San Raffaele Cimena “Colline sicure”, un’esercitazione di protezione civile organizzata dalla squadra A.I.B del comune: una manifestazione che sta per compiere dieci anni e che ormai è un consolidato appuntamento per ricordare l’importanza del volontariato di protezione civile nel far fronte alle alluvioni e alle piogge su un territorio, quello collinare, la cui bellezza si accompagna anche a fragilità. Anche la protezione civile della Città metropolitana di Torino prenderà parte all’iniziativa e il vicesindaco Marco Marocco porterà i suoi saluti ai numerosi volontari che ogni anno si attivano nell’esercitazione.

Il vicesindaco accompagnerà la protezione civile metropolitana anche il giorno successivo, domenica 17 novembre, a Pomaretto, dove si celebra il compleanno del gruppo di protezione civile della valli Chisone e Germanasca, attivo da 25 anni. All 10, nel Palafiori di Pomeretto, dopo i saluti delle autorità verranno distribuite le beneremenze e quindi si svolgerà un pranzo di solidarietà per Amatrice il cui ricavato sarà devoluto a un progetto di ricostruzione.

Nella stessa giornata Marocco porterà il saluto della Città metropolitana anche a Palazzo Einaudi, a Chivasso, dove le amministrazioni comunali di Chivasso e Castagneto Po, insieme ai Vigili del Fuoco volontari-Brigata Petratto, organizzano una cerimonia di commemorazione con inzio alle 18,00 e a seguire una fiaccolata fino al ponte dove verrà celebrata la benedizione della lapide dedicata al Capo squadra dei Vigili del Fuoco Marino Borca.

Protezione civile

L’alluvione del novembre 1994 segnò un punto di svolta nella protezione civile. Da quel momento in poi, vennero messe a punto procedure di allertamento e gestione degli eventi critici che nel corso di due decenni sono andate affinandosi. In occasione della Settimana della protezione civile istituita a livello nazionale, la Città metropolitana ha organizzato a partire dalle ore 15 del 5 novembre, che è anche la Giornata regionale della protezione civile, presso l’Auditorium di corso Inghilterra, un momento di confronto con i sindaci del territorio e le altre istituzioni sui passi avanti che sono stati compiuti nella prevenzione e nella gestione delle emergenze e sulle sfide che bisogna affrontare.

Il vicesindaco metropolitano Marco Marocco aprirà la convention con i saluti istituzionali, e quindi interverranno: per la Città metropolitana di Torino il dirigente della protezione civile Furio Dutto su “Prevenzione e gestione delle emergenze, la rete delle amministrazioni”; la Prefettura di Torino su “Gestione emergenze prima e dopo l’alluvione del 1994”, la Città di Torino su “Evoluzione delle procedure di comunicazione sul rischio idraulico”, per la Regione Piemonte Riccardo Conte su “Organizzazione e sviluppo del sistema regionale di protezione civile” e per l’Arpa Secondo Barbero su "Evoluzione dei sistemi di valutazione e monitoraggio degli eventi alluvionali”.

Al termine spazio alle domande e agli interventi dei Sindaci.

Chi desidera partecipare può iscriversi con una mail a: protezionecivile@cittametropolitana.torino.it