I NOSTRI COMUNICATI

 

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Sindaco metropolitano

In merito alle richieste dei sindaci dei Comuni del torinese firmatari del "Patto di Superga", la sindaca della Città di Torino e della Città Metropolitana di Torino, Chiara Appendino, evidenzia che "non è mai venuta e mai verrà meno la piena disponibilità della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Torino a collaborare con tutte le Amministrazioni comunali dell'area metropolitana. Questo nell'interesse primario dei cittadini, del buon funzionamento dei servizi pubblici, del lavoro e dell'economia del territorio. Non a caso, solo pochi giorni fa, sono stata a Riva di Chieri con tanti altri sindaci per sostenere insieme a loro una battaglia in difesa del lavoro che tocca la vita di molti cittadini, di molte famiglie che vivono in quella zona del torinese".
"La riforma Delrio – sottolinea Marco Marocco, Vicesindaco della Città Metropolitana di Torino - ha messo a disposizione dei Sindaci un luogo istituzionale dove portare le proprie istanze per agire quel coordinamento strategico chiesto oggi che è la Conferenza Metropolitana, organo regolarmente disertato. Pensare ed agire, in ambito metropolitano, è possibile e non da oggi". "Naturalmente - aggiunge Chiara Appendino - siamo sempre a disposizione per confrontarci con tutti i sindaci sulle diverse tematiche che toccano gli interessi dei cittadini che lavorano e vivono nei comuni della Città Metropolitana di Torino."

Sindaco metropolitano

La Sindaca metropolitana Chiara Appendino parteciperà domani alle 11,30 a Bari alla riunione del coordinamento dei sindaci delle Città Metropolitane, che si tiene periodicamente nelle diverse Metrocittà.
I vertici della Città metropolitane italiana saranno ospiti del Presidente dell’ANCI e Sindaco di Bari, Antonio Decaro. Presiederà i lavori il coordinatore dei Sindaci metropolitani e Sindaco di Firenze Dario Nardella e interverrà il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Durante la riunione saranno affrontati diversi temi, a cominciare dalla verifica dello stato finanziario degli Enti, anche in vista del varo della prossima Legge di bilancio. Sarà poi affrontato lo stato di avanzamento del bando periferie, già finanziato. Le Città metropolitane chiedono che questo strumento venga riproposto, orientandolo in particolare alla sostenibilità; tema quest’ultimo al centro del Manifesto di Olbia redatto dai giovani amministratori nel corso dell’ultima assemblea dell’ANCI, che sarà illustrato ai sindaci metropolitani. L’esito dei lavori sarà oggetto di una conferenza stampa alle 15,30 nel palazzo della Città Metropolitana di Bari.

Sindaco metropolitano

La Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha incontrato oggi i Sindaci dei Comuni aderenti al Bando periferie, per approfondire l'iter del finanziamento, a seguito dell'incontro avvenuto il 12 settembre a Roma tra la delegazione dell’ANCI, la Sindaca Appendino e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo aver ricordato la disponibilità del Presidente del Consiglio a trovare una soluzione che consenta la realizzazione degli interventi, la Sindaca oggi ha assicurato che saranno mantenuti contatti costanti con l’ANCI per seguire il confronto con il Governo sul tema.
È prevista una nuova riunione di aggiornamento tra la Sindaca metropolitana e i colleghi dei Comuni interessati al Bando periferie, al fine di garantire la realizzazione di tutti gli interventi previsti nel territorio metropolitano.
Il progetto “Top Metro”, presentato dalla Città Metropolitana di Torino interessa gli 11 comuni dell’area metropolitana con oltre 10.000 abitanti: Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, Settimo Torinese, San Mauro Torinese e Venaria Reale, per una popolazione totale superiore a 250.000 abitanti. Sono previsti 120 interventi, che ricadono in una delle 5 tipologie di azione previste dall'articolo 4 comma 3 del Bando pubblicato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2016:
- miglioramento della qualità del decoro urbano (articolo 4 comma 3 lettera a) per un totale di 18 interventi
- manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico (articolo 4 comma 3 lettera b), per un totale di 56 interventi
- accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana (articolo 4 comma 3 lettera c), per un totale di 13 interventi
- potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana (articolo 4 comma 3 lettera d), per un totale di 14 interventi
- mobilità sostenibile e adeguamento infrastrutture per servizi sociali, culturali, educativi e didattici (articolo 4 comma 3 lettera e), per un totale di 19 interventi.
Di questi sono stati proposti:
- 111 interventi puntuali a livello comunale
- 5 interventi trasversali, attuati dalla Città Metropolitana di Torino e riguardanti la tipologia di azione D
- 4 interventi di area vasta, attuati dalla Regione Piemonte e riguardanti la tipologia di azione E
L’investimento totale del Progetto Top Metro è di 108.720.813,67 Euro, così suddivisi
- 73 interventi finanziati dal Programma per la riqualificazione e la sicurezza delle periferie, per un totale di39.646.914,28 Euro
- 47 interventi finanziati da privati o con risorse a disposizione degli enti attuatori per un totale rispettivamente di 38.280.904,37 Euro e di 30.792.995,02 Euro.
Ad oggi sono stati trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri tutti i progetti definitivi (gli ultimi sono stati inviati il 14 settembre), per cui è stato richiesto l’anticipo del 20%, tutti i progetti esecutivi ad esclusione di 4 interventi. Per 16 progetti sono già stati avviati la gara, o i lavori, o l’acquisizione delle forniture o servizi o ancora l’assegnazione dell’agevolazione alle imprese.

Sindaco metropolitano

In vista della predisposizione del Bilancio di previsione 2017 della Città Metropolitana di Torino, la Sindaca metropolitana Chiara Appendino terrà una serie di incontri con i colleghi primi cittadini delle Zone omogenee in cui è suddiviso il territorio dell’Ente di area vasta.

Il primo incontro è fissato per mercoledì 25 gennaio alle 19 nella sala consiliare del Comune di Rivarolo Canavese, in via Ivrea 60. Tale incontro riguarderà i Sindaci della Zona omogenea 8 Canavese Occidentale, che comprende 46 Comuni: Agliè, Alpette, Bairo, Baldissero Canavese, Borgiallo, Bosconero, Busano, Canischio, Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Ceresole Reale, Chiesanuova, Ciconio, Cintano, Colleretto Castelnuovo, Cuceglio, Cuorgnè, Favria, Feletto, Forno Canavese, Frassinetto, Ingria, Levone, Locana, Lusigliè, Ozegna, Pertusio, Pont Canavese, Prascorsano, Pratiglione, Ribordone, Rivara, Rivarolo Canavese, Ronco Canavese, Salassa, San Colombano Belmonte, San Giorgio Canavese, San Giusto Canavese, Noasca, Oglianico, San Ponso, Sparone, Torre Canavese, Valperga, Valprato Soana, Vialfrè.

Il secondo incontro è programmato per martedì 31 gennaio alle 19 nella sala rappresentanza del Comune di Pinerolo, in piazza Vittorio Veneto 1. Sono invitati i Sindaci della Zona omogenea 5 Pinerolese, che comprende 45 Comuni: Airasca, Angrogna, Bibiana, Bobbio Pellice, Bricherasio, Buriasco, Campiglione Fenile, Cantalupa, Cavour, Cercenasco, Cumiana, Fenestrelle, Frossasco, Garzigliana, Inverso Pinasca, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Macello, Massello, Osasco, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pinerolo, Piscina, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Prarostino, Roletto, Rorà, Roure, Salza di Pinerolo, San Germano Chisone, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo, Scalenghe, Torre Pellice, Usseaux, Vigone, Villafranca Piemonte, Villar Pellice, Villar Perosa.

Sindaco metropolitano

Sono sei i consiglieri metropolitani del Movimento Cinque Stelle che affiancheranno da domani il vicesindaco Marco Marocco (già nominato lo scorso ottobre) nella gestione delle funzioni amministrative della Città metropolitana di Torino.

La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha firmato oggi il decreto di nomina e nel pomeriggio ha presentato i consiglieri delegati ai dipendenti, riuniti nell'auditorium di corso Inghilterra per lo scambio degli auguri.

I nuovi consiglieri delegati sono quattro donne - Barbara Azzarà di Torino e Carlotta Trevisan di Rivoli, Elisa Pirro di Orbassano ed Anna Merlin di Cumiana - e due uomini - Dimitri Devita di Rosta e Antonino Iaria di Torino.

Ecco nel dettaglio di cosa si occuperanno:

MARCO MAROCCO - Vice Sindaco

Bilancio, personale, organizzazione, patrimonio, sistema informativo e provveditorato, protezione civile, pianificazione territoriale e difesa del suolo, assistenza Enti Locali, partecipate.

ANTONINO IARIA

Lavori pubblici e infrastrutture.

ELISA PIRRO

Ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell’aria,  tutela fauna e flora, parchi e aree protette.

DIMITRI DEVITA

Sviluppo montano, pianificazione strategica, sviluppo economico, attività produttive, trasporti.

BARBARA AZZARÁ

Istruzione, orientamento e formazione professionale, sistema educativo, rete scolastica e infanzia, politiche giovanili, biblioteca storica.

CARLOTTA TREVISAN

Diritti sociali e parità, welfare, minoranze linguistiche.

ANNA MERLIN

Affari istituzionali, affari e servizi generali, gare e contratti, comunicazione istituzionale, turismo, relazioni e progetti europei ed internazionali.

E' stata anche annunciata l'intesa raggiunta con la Regione Piemonte per rinnovare di un anno il contratto ai 20 precari che lavorano nell'Ente, come ha annunciato il vicesindaco Marocco.

 

 

 

Sindaco metropolitano

La macchina della Protezione Civile della Città Metropolitana  ha reagito con tempestività all’emergenza alluvione e, se al momento il bilancio delle vittime e dei danni è meno grave  rispetto al 1994, al 2000 e al 2008, lo si deve alle pur limitate risorse investite nella manutenzione dei corsi d’acqua e nel miglioramento del sistema di allertamento dei cittadini e delle amministrazioni locali: è questo il commento del Vice Sindaco metropolitano, che, la notte scorsa, si è recato presso la sede di Grugliasco del Servizio di Protezione Civile della Città Metropolitana di Torino, per rendersi conto di persona della situazione e dell’efficienza della macchina operativa. La Sindaca metropolitana si è invece recata al Centro operativo comunale  a Torino.
 Le vicende delle ultime ore dimostrano una volta di più l’esigenza che il Governo e il Parlamento dimostrino maggiore attenzione al ruolo dei Comuni, delle Provincie e delle Città Metropolitane per la tutela del territorio e la salvaguardia della pubblica incolumità in caso di calamità naturali.
 La Città Metropolitana di Torino può contare su di un patrimonio di dipendenti, di volontari e di amministratori locali pronti a mobilitarsi con impegno per difendere le infrastrutture pubbliche, i cittadini, le loro abitazioni e le loro attività economiche. Ma occorre che quel patrimonio umano di professionalità, passione e attaccamento al proprio territorio venga supportato da adeguate risorse economiche, per impostare investimenti di lungo periodo per la messa in sicurezza dei centri abitati, dei ponti, delle strade, delle scuole, delle campagne e degli insediamenti produttivi.
 Sindaca metropolitana e Vice Sindaco ringraziano, a nome dei cittadini e degli amministratori della Città Metropolitana, tutti coloro che hanno consentito alla macchina della Protezione Civile metropolitana di funzionare a pieno regime e di attivarsi in tempi brevissimi in caso di allarme maltempo.

Sindaco metropolitano

La Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha convocato la Conferenza  Metropolitana dei 315 Sindaci del territorio per martedì 22 novembre alle ore  15  nell’Auditorium della sede di corso Inghilterra 7.

All’ordine del giorno, l’espressione del parere dei sindaci sul Bilancio di previsione per il 2016 e sul Documento unico di programmazione per il 2017-2018.

Quella del 22 novembre sarà la seconda seduta della Conferenza Metropolitana nel corso del 2016, la prima dall’insediamento della Sindaca Chiara Appendino.

Sono componenti della Conferenza Metropolitana i Sindaci dei 315 comuni della Città Metropolitana, i quali, in caso di assenza o impedimento, possono farsi sostituire esclusivamente dal loro Vice Sindaco.

Sindaco metropolitano

"Credo nella Città metropolitana, ieri abbiamo approvato il bilancio ed è un punto di partenza, ma dobbiamo riorganizzare l'ente, trasformare un rischio in un'opportunità, una possibilità di crescita necessaria per garantire servizi essenziali legati all'ambiente, al trasporto e alle scuole".

Lo ha detto la  sindaca metropolitana Chiara Appendino che questa mattina ha incontrato i dipendenti della Città metropolitana nella sede di corso Inghilterra.

"Serve un'inversione di tendenza da parte del Governo perché la legge Delrio è penalizzante" ha aggiunto Appendino.

"Siamo consapevoli delle difficoltà - ha concluso la sindaca - ma vogliamo affrontare di petto questa sfida".

Sindaco metropolitano

Tutti conosciamo lo storico Gonfalone della Provincia di Torino che in ogni occasione istituzionale e di rappresentanza identificava l’istituzione ed il suo territorio: formalmente traeva riferimento dallo stemma di cui si fregiava l’Amministrazione Provinciale di Torino concesso con decreto regio del 20 maggio 1930. Sul quel Gonfalone il 25 aprile 2005 era stata appuntata la medaglia d’oro al merito civile conferita dal presidente Ciampi “per il contributo offerto dal territorio e dalle sue popolazioni alla guerra di liberazione nazionale e alla resistenza”.

Da quando è nata ufficialmente la Città metropolitana di Torino quel Gonfalone originale è conservato a Palazzo Cisterna e da oggi la Città metropolitana ha un suo nuovo Gonfalone, previsto dall’art. 3 dello Statuto.

“Abbiamo ritenuto opportuno rispondere all’esigenza di partecipazione istituzionale e di rappresentanza della Città metropolitana mediante un proprio simbolo di identità, in modo tale da conferire solennità agli eventi esterni organizzati dal territorio, nel solco della tradizione” ha detto il sindaco della Città metropolitana Piero Fassino oggi durante la seduta del Consiglio metropolitano che ha approvato all’unanimità.

La soluzione è stata quella di mantenere il tradizionale e storico gonfalone già della Provincia di Torino, sostituendo ad esso la dicitura con quella di “Città Metropolitana di Torino” e lasciando inalterati i suoi elementi compositivi (stemma, labelli e scudo sormontato dalla Corona).

“Oggi stesso – ha detto ancora il sindaco – scriverò alla Presidenza del Consiglio dei Ministri perché ci autorizzi ad apporre sul nuovo Gonfalone la medaglia d’oro al valor civile per la Resistenza”.

Il nuovo Gonfalone sarà pronto nei prossimi giorni, ma il prossimo sabato 12 marzo al 16^ congresso provinciale dell’ANPI Fassino interverrà esponendo lo storico gonfalone della Provincia di Torino con la sua medaglia d’oro al valor civile, per rendergli omaggio ancora una volta in attesa della realizzazione del nuovo simbolo metropolitano.

Sindaco metropolitano

Gli amministratori delle aree metropolitane europee chiedono all’UE e ai governi nazionali e regionali un riconoscimento ufficiale, che consenta loro di diventare un soggetto protagonista nella elaborazione, programmazione e realizzazione delle politiche urbane che utilizzano fondi europei.

Il Forum TorinoEMA 2016, che si è tenuto oggi nel salone della sede Unimanagement, ha riunito gli amministratori di una trentina di aree metropolitane e si è concluso nel pomeriggio con l’approvazione della Dichiarazione di Torino, con cui si chiede a Bruxelles e alle capitali nazionali e regionali un riconoscimento formale e l’avvio di una partnership per la gestione dei fondi europei Horizon 2020. L’assemblea ha anche deciso che sarà Lione la sede del Forum EMA2017

In apertura dei lavori, il Sindaco metropolitano Piero Fassino aveva sottolineato che “la dimensione metropolitana è sempre più centrale nello sviluppo delle Nazioni. Se si compara l’andamento del PIL delle aree metropolitane con quello delle Nazioni di cui fanno parte si scopre che l’incremento del prodotto interno lordo delle prime è maggiore di quello nazionale. Significa che le città metropolitane sono il vero motore dello sviluppo economico e sociale”.

“Se già oggi il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane con almeno 300.000 abitanti, - osserva il Sindaco metropolitano di Torino - le Città metropolitane istituite in molti Paesi europei diventano la dimensione politica ed amministrativa ideale per attrarre nuovi investimenti pubblici e privati, governare l’assetto urbanistico dei territori, promuovere lo sviluppo sostenibile, l’inclusione sociale, la cultura, la formazione e l’accoglienza dei migranti”.

“Chiediamo che il Consiglio Europeo, nella prossima seduta prevista per il mese di giugno, faccia propri gli obiettivi fissati dal Patto di Amsterdam. – ha spiegato Fassino nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in una pausa dei lavori del Forum – Chiediamo di poter gestire direttamente una percentuale dei fondi europei per le politiche metropolitane”.

“Lo strumento del Forum - ha concluso il Sindaco metropolitano - ci consente di tenere aperto il confronto continuo e lo scambio di esperienze e buone pratiche fra tutte le autorità metropolitane. Dobbiamo costruire partnership tra le Città metropolitane e rafforzare il confronto con le altre reti di Enti locali”.


IL TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI TORINO

Sindaci, Presidenti e Autorità delle Città metropolitane europee riuniti a Torino il 12 febbraio 2016 per il II Forum delle Autorità metropolitane Europee EMA convengono sui seguenti punti:

1. Le Città metropolitane costituiscono un motore fondamentale dell'economia globale, della crescita economica europea e dello sviluppo di ogni nazione. In ogni Paese sono le Città metropolitane a svolgere un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo e di coesione sociale.

2. Creazione di lavoro, attrazione di investimenti, pianificazione urbanistica, politiche per la ricerca, l'innovazione e la formazione, sostenibilità ambientale ed energetica, promozione culturale, inclusione sociale e contrasto alle nuove povertà, gestione dei flussi migratori: su ciascuno di questi temi strategici le Città metropolitane sono chiamate ad assumere responsabilità e ad attuare politiche adeguate alle aspettative dei loro cittadini

3. Il successo delle politiche metropolitane produce effetti positivi anche su territori extra metropolitani più vasti concorrendo ad una generale crescita economica e sociale. Così come appare utile promuovere forme di cooperazione intermetropolitane.

4. È essenziale, dunque, che le Città metropolitane siano considerate interlocutori e partners fondamentali nell'elaborazione e realizzazione dell'Agenda Urbana Europea e chiediamo all'Unione Europea di giungere rapidamente alla sua adozione e di assumere sempre di più le Città metropolitane come destinatari diretti dei fondi europei finalizzati alle politiche metropolitane.

5. Il Patto di Amsterdam costituisce una preziosa piattaforma di confronto per l'Agenda Urbana Europea e chiediamo al Consiglio Europeo del prossimo mese di giugno di adottare il Patto e i suoi obiettivi.

6. Per le stesse ragioni chiediamo ai Governi nazionali e alle autorità regionali di riconoscere le autorità metropolitane e di condividere con loro tutte le politiche di dimensione metropolitana.

7. In un'epoca globale le Città metropolitane - pur con le loro specificità economiche, storiche, culturali - hanno di fronte sfide comuni che sollecitano a elaborazioni e azioni comuni, scambio di esperienze, adozione di buone pratiche. In questa chiave EMA intende rafforzare la collaborazione con Eurocities, Metrex, Medcities, Metropolis, Comitato delle Regioni dell'Unione Europea e altri forum delle autonomie locali per promuovere e realizzare azioni comuni. E nella stessa direzione EMA intende promuovere occasioni di confronto con realtà metropolitane di paesi non membri dell'UE, ma ugualmente interessati alla promozione di politiche di sviluppo e coesione sociale di dimensione metropolitana.

8. Le Autorità Metropolitane Europee riunite a Barcellona nel 2015 e a Torino nel 2016 intendono proseguire la loro cooperazione, programmando il prossimo incontro EMA nella Città metropolitana di Lione. Torino e Barcellona continueranno ad assicurare la segreteria tecnica di EMA.