Politiche sociali
Sarà presentato mercoledì 16 settembre, alle 11.30 a Palazzo Cisterna, il progetto "Una famiglia per una famiglia. Verso una nuova forma di affiancamento familiare". Si tratta di un modello innovativo di intervento sociale ideato dalla Fondazione Paideia onlus in collaborazione con la Città metropolitana di Torino e 8 enti gestori dei servizi sociali della provincia torinese, pensato per sostenere le famiglie che vivono un periodo di difficoltà nella gestione della propria vita quotidiana e nelle relazioni affettive con i figli: una famiglia che si trova in un momento critico è affiancata da un'altra che prende in carico l'intero nucleo in difficoltà, e non soltanto i minori, attraverso un patto educativo da tutti accettato e sottoscritto per un periodo di tempo prestabilito.
Per la Città metropolitana di Torino interverrà la consigliera delegata ai diritti sociali, parità e welfare Lucia Centillo.
L'invito alla conferenza stampa.
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Politiche sociali
"Il fenomeno epocale delle migrazioni verso l'Europa è un processo complesso e globale che deve essere governato non solo in termini emergenziali. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che si impegnano nelle istituzioni o nel volontariato per dare risposte a persone, tra cui molte donne e bambini, che scappano da una morte certa rischiando una morte incerta".Così la consigliera metropolitana delegata ai diritti sociali, parità e welfare Lucia Centillo, che parteciperà domani alla "Marcia delle donne e degli uomini scalzi", promossa dal Coordinamento "Non solo asilo", che si terrà anche a Torino con partenza alle 18 dalla Mole Antonelliana e arrivo in piazza Castello.
La marcia, organizzata a sostegno dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo, riprende l'appello nazionale (http://donneuominiscalzi.blogspot.it/) lanciato da Venezia da un gruppo di giornalisti, religiosi e artisti, e da alcune associazioni umanitarie, per sollecitare governi e istituzioni a modificare le politiche migratorie europee e mondiali.
"Puntare al rispetto dei diritti dei richiedenti asilo e alla dignità delle persone" aggiunge Centillo "è un preciso dovere delle nostre istituzioni e dell'Europa che, insieme alla comunità internazionale, deve agire per la pace nei territori falcidiati dalle guerre e per promuovere la tolleranza e l'interculturalità".
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Politiche sociali
La "Rete Dafne" che tutela le persone che si rivolgono alla Giustizia in quanto vittime di reato, diventerà un soggetto giuridico unico (associazione) su proposta della Compagnia San Paolo, per favorirne lo sviluppo e attrarre nuove risorse e possibilità di collaborazione. La delibera è stata approvata oggi dal Consiglio metropolitano di Torino."La Rete Dafne, istituita nel 2008 dalla ex Provincia di Torino (capofila) e da Città di Torino, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Asl. TO2, Associazione Gruppo Abele Onlus, Associazione Ghenos e dalla Compagnia di San Paolo" ha spiegato la consigliera con delega alle politiche sociali Lucia Centillo "era sinora formata da una rete di soggetti con diverso carattere giuridico. La sua trasformazione in associazione onlus consentirà di accedere a bandi di finanziamenti europei
L'associazione "Rete Dafne" onlus proseguirà gli obiettivi del progetto sviluppato sinora: informazione, accoglienza, orientamento verso i servizi, sostegno psicologico e mediazione, formazione. Dal 2008 la Rete Dafne ha accolto più di 1200 vittime, con prevalenza di reati contro la persona (54%) e la famiglia (28%), richieste di interventi specialistici prevalenti di tipo psicologico (36%), informazione sui diritti (37%) e accompagnamento ai servizi (11%).
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Politiche sociali
Ieri pomeriggio la consigliera metropolitana con delega alle politiche sociali Lucia Centillo ha incontrato l'assessore Sergio Bisacca e la vicesindaco di Settimo Elena Piastra per visitare il Centro polifunzionale Fenoglio di Settimo torinese, dove la Croce Rossa italiana accoglie i migranti destinati alla Regione Piemonte.Il Centro, sin dall'apertura nel 2008, ha avuto una stretta e continua collaborazione con l'ex Provincia di Torino su tematiche di protezione civile, nella gestione delle emergenze e nella formazione.
"L'intesa costruita negli anni fra la Croce rossa italiana e la Provincia di Torino non solo prosegue senza soluzione di continuità con la Città metropolitana, ma merita di essere estesa anche alle problematiche sociali che non sono, in questo periodo in particolare, meno emergenziali di quelle di protezione civile. La Città metropolitana promuoverà un tavolo interistituzionale per affrontarle al meglio le per agire sui principali livelli strategici con azioni sul sistema, sulla formazione e per l'integrazione. È importante valorizzare e potenziare l'esperienza della Città di Settimo e del Centro Fenoglio come riferimento non solo locale e per la sua valenza positiva per l'intera comunità regionale" ha commentato il consigliere Centillo.
"Lo sforzo della Città metropolitana di mettere a sistema tutte le realtà che si occupano di temi sociali, forte del patrimonio di rapporti costruito come Provincia" continua Centillo, "non può non tenere conto dell'operato della Croce rossa al Centro Fenoglio, che è senza ogni dubbio una struttura esemplare in tema di accoglienza dei profughi e di integrazione".
"Consideriamo fondamentali il presidio e la presenza della Città metropolitana rispetto al tema dell'accoglienza e siamo certi che la visita della consigliera Centillo sia garanzia della convocazione del tavolo metropolitano. Solo con un sistema integrato tra risorse e strutture è possibile gestire in modo corretto l'emergenza regionale e nazionale", ha aggiunto il vicensindaco di Settimo Piastra.
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Politiche sociali
Riprendere le fila dei rapporti e delle competenze che hanno intessuto la storia dell'ex Provincia di Torino e dei consorzi socio-assistenziali, per "dare vita nella Città metropolitana a nuove forme di governance che consentano di valorizzare le poche risorse disponibili". È questo il senso dell'incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo Cisterna fra il consigliere delegato alle politiche sociali e alle pari opportunità della Città metropolitana di Torino Lucia Centillo e i rappresentanti dei consorzi socio-assistenziali.L'obiettivo è quello di dare nuovo impulso a un sistema di welfare "generativo" –cioè capace di rigenerare le risorse disponibili, pensando in termini di investimento e non di costi- facendo rete, valorizzando il ricco background di esperienze e buone pratiche maturati sul territorio: "Il contesto non è favorevole, né sul piano delle risorse né su quello della chiarezza istituzionale" ha ammesso Centillo "Intraprendiamo un percorso a ostacoli, ma per fortuna non è l'anno zero e ci sono molte opportunità per fare sistema e affrontare in modo complessivo le varie fragilità: dalla vulnerabilità sociale alla tutela dei soggetti fragili, ma anche discriminazioni e pari opportunità, due temi che non dovrebbero mai essere scissi".
Domani il consigliere Centillo incontrerà i responsabili delle aziende sanitarie, per estendere la rete di rapporti e contributi con cui fronteggiare le emergenze e le prospettive del welfare.
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Protezione civile
Centinaia di studenti, tende montate come in un vero campo di emergenza e l’Unità mobile della Città metropolitana accesa e operativa tra i padiglioni: è in questo scenario che, venerdì mattina ad Avigliana, il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha partecipato alla presentazione della giornata dedicata alle scuole nell’ambito del campo-scuola “2Laghi 2milaventicinque”. Un appuntamento diventato negli anni un punto fermo per il sistema piemontese di protezione civile, capace di coniugare addestramento, formazione e cultura della prevenzione.
“Credo che esperienze come questa abbiano un valore formativo immenso – ha dichiarato Suppo – perché permettono ai ragazzi di toccare con mano cosa vuol dire cooperare, affrontare un imprevisto, essere parte di una comunità che si prepara insieme. La protezione civile non è solo tecnica, è cultura civica. Ringrazio i volontari e le Forze dell’ordine per la volontà di mettersi in gioco con professionalità e impegno perché ciò che rende davvero efficace il sistema di protezione civile è il lavoro di squadra. In giornate come questa, i ragazzi possono toccare con mano cosa significa cooperare per la sicurezza di una comunità, come funziona una sala operativa, quali sono gli strumenti e i mezzi che entrano in azione durante un’emergenza. È una formazione preziosa, che lascia un segno. E in un momento come questo, dopo settimane difficili segnate dal maltempo in molti territori del Piemonte, abbiamo visto quanto sia fondamentale avere un sistema ben preparato, pronto e coordinato. Come Città metropolitana crediamo nella prevenzione e siamo orgogliosi di fare la nostra parte, con i nostri mezzi, le nostre competenze e una visione condivisa di protezione e solidarietà”.
Protagonisti della mattinata sono stati circa 600 studenti delle scuole del territorio, accompagnati alla scoperta delle attività operative e dei mezzi in dotazione alle diverse componenti del sistema di protezione civile. La Città metropolitana di Torino ha presentato l’Eurocargo attrezzato con sistema di telecomunicazioni avanzato – un vero e proprio centro operativo mobile – e una dimostrazione di volo con droni utilizzati nelle operazioni di monitoraggio e soccorso.
Il Campo-scuola, giunto alla XIV edizione, è organizzato dalla Commissione Protezione Civile del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To e si svolge dal 19 al 26 maggio con il coinvolgimento diretto del Dipartimento nazionale della Protezione Civile. L’esercitazione, avviata il 19 maggio e in programma fino a domenica 26 con chiusura affidata al consueto debriefing, coinvolge oltre 290 volontari di 17 organizzazioni del Terzo settore, supportati da enti, forze dell’ordine, tecnici e operatori del soccorso. In otto giorni di attività, il territorio di Avigliana si è trasformato in un grande campo operativo articolato in più di 15 aree, dove vengono simulate situazioni di emergenza tra le più disparate: incendi boschivi, alluvioni, crolli, incidenti industriali, interventi NBCR, ricerche in montagna e soccorsi fluviali.
In campo, accanto a Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Carabinieri, Polizia di Stato e gruppi cinofili, anche mezzi speciali – ambulanze, elicotteri, fuoristrada, sale operative mobili – e unità specializzate nei contesti più complessi. La preparazione ha visto nei mesi precedenti un’intensa fase formativa curata dalla Croce Rossa Italiana, con un corso sul lavoro di squadra in emergenza rivolto a volontari e operatori.
Il Servizio Protezione civile della Città metropolitana partecipa sin dalla prima edizione del Campo-scuola e: mercoledì 21 maggio ha affiancato il Comune di Avigliana nell’apertura del Centro operativo comunale (COC), e nella serata di oggi, 23 maggio, sarà protagonista di un incontro tecnico con amministraztori della Pubblica amministrazione.
"2Laghi 2milaventicinque” continua così a essere non solo una grande esercitazione, ma anche un’occasione di crescita collettiva, in cui la Città metropolitana rinnova il suo impegno nella costruzione di comunità più consapevoli e resilienti.
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Protezione civile
“2Laghi 2milaventicinque” è il titolo della XIV edizione del Campo scuola di protezione civile che sarà ospitata dal 19 al 26 maggio 2025 ad Avigliana: una settimana intensa di attività formative, esercitazioni pratiche e momenti di confronto aperti a volontari, enti, studenti e cittadini. L’iniziativa, promossa dalla Commissione protezione civile del Centro servizi per il volontariato Vol.To ETS, si svolge ormai da diverse edizioni con il coinvolgimento diretto del Dipartimento nazionale della protezione civile e rappresenta uno degli appuntamenti più articolati e partecipati del sistema di protezione civile a livello regionale.Sono oltre 290 i volontari impegnati, afferenti a 17 organizzazioni del terzo settore, che opereranno su un programma distribuito in più di 15 aree operative all’interno del territorio di Avigliana.
«Quest’anno il nostro Campo Scuola – commenta Stefano Lergo, vicepresidente del Centro servizi Vol.To ETS e coordinatore della Commissione Protezione civile – assume un significato ancora più speciale: seguendo il suggerimento del Dipartimento della protezione civile nazionale, del Settore Protezione civile della Regione Piemonte e del comune di Avigliana, con cui la pianificazione di questa edizione è iniziata alla fine di giugno del 2024, si è ipotizzato di modulare l’edizione 2025 del Campo scuola partendo da un’emergenza realmente accaduta ad Avigliana in passato”.
Durante l’esercitazione verranno montate tensostrutture collettive, campi tendati, servizi di mensa da campo e basi avanzate, con l’impiego di decine di mezzi speciali tra ambulanze, fuoristrada, veicoli antincendio, un elicottero, droni, unità da soccorso fluviale e lacustre, attrezzature per interventi in scenari nucleari, biologici, chimici e radiologici, motopompe e sale operative mobili, unità Usar dei Vigili del Fuoco, personale della Polizia scientifica specializzato in identificazione di vittime da disastro (D.V.I.), Soccorso alpino dei Carabinieri.
Particolarmente significativa nei mesi prima dell’esercitazione è stata la fase formativa condotta dalla Croce Rossa Italiana, che ha organizzato un corso intensivo dedicato al lavoro di squadra, con focus sulle dinamiche operative nei contesti di emergenza. Un’occasione preziosa per rafforzare competenze trasversali fondamentali per migliorare la collaborazione tra operatori sul campo.
Il Campo Scuola si svilupperà su 8 giorni consecutivi, con oltre 50 ore di attività pratiche suddivise tra simulazioni di incidenti industriali, emergenze idrogeologiche, incendi boschivi di interfaccia urbano–rurale, crollo di un edificio con vittime e feriti, interventi di ricerca e salvataggio di persone scomparse in ambiente montano e rurale. Saranno inoltre realizzate tre grandi esercitazioni in rete, di cui una notturna, che coinvolgeranno contemporaneamente Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale, Protezione Civile della Regione Piemonte e della Città metropolitana, la Prefettura, il Comune di Avigliana, squadre cinofile e gruppi di volontariato specializzati.
Fra le collaborazioni che negli anni si sono sviluppate con le realtà istituzionali, il Servizio Protezione civile della Città metropolitana, ha partecipato al campo Scuola sin dalla sua prima edizione, innanzitutto con un contributo formativo rivolto in particolare ai Sindaci e ai volontari sulla pianificazione e sulla gestione delle emergenze.
In questa edizione, personale specializzato del Servizio Protezione civile metropolitano affiancherà, mercoledì 21 maggio, il Comune di Avigliana nella fase di apertura del Coc (Centro operativo comunale). Venerdi 23 maggio al mattino sarà presente nell’area espositiva dove incontrerà circa 600 studenti con l’Unità mobile metropolitana –un Eurocargo che è in grado di offrire un sistema completo di telecomunicazioni e di funzionare a tutti gli effetti come sala operativa- e con i droni. In serata invece si terrà un incontro formativo dove verranno presentati i primi risultati del nuovo Piano metropolitano di protezione civile, che è in corso di redazione.
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Protezione civile
Era la notte tra sabato 5 e domenica 6 novembre di trent’anni fa. Pioveva su tutto il Piemonte da 48 ore con l’intensità di un temporale estivo, che sembrava non finire mai e con picchi di precipitazione sino a 50 millimetri d’acqua l’ora. Il Tanaro, il Belbo e il Po iniziarono a rompere gli argini, con portate che hanno un tempo di ritorno plurisecolare. Mentre il Tanaro devastava il territorio da Ormea ad Alessandria, passando per Clavesana, Alba ed Asti, Torino e la sua provincia vivevano momenti altrettanto drammatici. Fiumi, torrenti e riali gonfi che traboccavano, acque violente come non mai e un evento disastroso: il crollo dell’ottocentesco ponte di Chivasso dell’ANAS, sostituito nelle settimane seguenti da un servizio di traghetto per i cittadini e poi da un ponte Bailey provvisorio, costruito dal Genio militare in collaborazione e in coordinamento con la Provincia di Torino, che ne assunse la gestione. In quelle ore il Po e il Sangone allagarono ampie zone di Moncalieri e di Nichelino, mentre a Santena il torrente Banna ruppe gli argini allagando il paese e provocando lutti e danni ingenti.TECNICA E POLITICA A CONFRONTO SULLA PREVENZIONE
Nel trentennale dell'alluvione del 1994 in Piemonte, lunedì 4 novembre l’auditorium della sede di corso Inghilterra 7 della Città metropolitana di Torino ospiterà un convegno organizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, dall'Ordine dei Geologi del Piemonte e dall’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR, con il contributo della Direzione Opere Pubbliche della Regione Piemonte, dell’Arpa Piemonte, dell’ISPRA, dell'Autorità di Bacino del Fiume Po e della Società Italiana di Geologia Ambientale. I lavori si apriranno con gli interventi dei Ministri dell’Ambiente e della Protezione civile Gilberto Pichetto Fratin e Nello Musumeci e proseguiranno con i saluti istituzionali del Presidente della Regione Piemonte e del Sindaco della Città metropolitana di Torino, Alberto Cirio e Stefano Lo Russo. Tra i relatori figurano il direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, Alessandro Pavese, Marco Amanti dell’ISPRA, il direttore generale dell’ARPA Piemonte, Secondo Barbero, il presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale, Antonello Fiore, Fabio Luino dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Arcangelo Violo, il presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi del Piemonte, Ugo De La Pierre. Vincenzo Coccolo, già direttore del Servizio Geologico della Regione Piemonte, terrà una relazione sull’evento alluvionale del novembre 1994, mentre gli altri interventi tecnici saranno dedicati ai dissesti e all’evoluzione delle attività di rilevamento e di gestione dei dati; alla storia delle alluvioni del Tanaro a Ceva e alle proposte di mitigazione del rischio geo-idrologico in Valle Tanaro; all’evoluzione della percezione del rischio geo-idrologico dal 1994 ad oggi; al Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo; alla codificazione delle caratteristiche principali dei progetti per la mitigazione del rischio idrogeologico grazie all’applicativo RASTEM; alla nascita e all’evoluzione del sistema di monitoraggio e allertamento meteo-idrologico, all’evoluzione dei sistemi di monitoraggio dei fenomeni franosi in Piemonte; alle nuove prospettive della pianificazione territoriale a fronte degli eventi estremi; all’adeguamento degli strumenti urbanistici al Piano di Assetto Idrogeologico; all’applicazione dei provvedimenti cautelari ai Comuni inadempienti e ai nuovi indirizzi in materia di difesa del suolo e pianificazione territoriale ed urbanistica; alla collaborazione tra l’Ordine dei Geologi del Piemonte e la Protezione Civile dal 1994 ad oggi; alla prevenzione non strutturale di protezione civile, con un’attenzione particolare al ruolo della pianificazione e alla centralità delle esercitazioni di protezione civile. Una tavola rotonda in programma alle 17 concluderà l’evento, a cui è possibile partecipare gratuitamente, con il riconoscimento dei crediti formativi per i geologi iscritti all’Albo professionale e all’elenco speciale.
LE COMMEMORAZIONI A CHIVASSO E SANTENA
Il 5 e 6 novembre 1994 a Chivasso l’alluvione fece crollare il ponte sul Po, isolando la collina dal resto del Chivassese. La forte reazione dei volontari, delle autorità, dei Vigili del Fuoco e delle altre forze dell’ordine merita di essere ricordata dall’amministrazione comunale che, in collaborazione con il Circolo di Santa Barbara, promuove la cerimonia commemorativa di sabato 26 ottobre a partire dalle 10 nel Teatrino Civico. Il Sindaco Claudio Castello accoglierà alcuni testimoni e protagonisti dell’evento, come l’ingegner Camillo Vaj e l’allora capo di gabinetto del Prefetto di Torino Giuseppe Forlani, intervistati dalla giornalista Piera Savio. Sull’attuale assetto della Protezione Civile interverranno Franco De Giglio, Franco Capone e Marco Lauria e porteranno la loro testimonianza i rappresentanti dei distaccamenti dei Vigili del Fuoco di Chivasso, Meano e Giovo e quelli del II Reggimento del Genio Pontieri di Piacenza, le associazioni attive nella gestione dell’emergenza, amministratori e funzionari del Comune di Chivasso e dei Comuni dell’Oltrepò chivassese. Nel Cortile delle Madri Costituenti è in programma un’esposizione degli automezzi in uso al distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Chivasso, tra i quali il nuovissimo Pick up Ford Ranger, al cui acquisto ha contribuito l’amministrazione comunale.
Da venerdì 8 a domenica 17 novembre il Comune di Santena, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città metropolitana di Torino, organizza invece una serie di eventi per commemorare l’alluvione, promuovere la cultura della prevenzione e riflettere sulle scelte che hanno trasformato il territorio.
Venerdì 8 sarà attivato il Centro Operativo Comunale nella scuola Falcone-Borsellino e si terrà una prova di evacuazione dell’istituto, organizzata con il supporto del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile e sotto la supervisione del disaster manager Gianfranco Messina. Alle 11,30 le autorità locali, le istituzioni e le associazioni locali offriranno i loro saluti e ringraziamenti, sottolineando l'importanza di tenere viva la memoria di quella tragedia e di rafforzare la prevenzione che, grazie ai lavori eseguiti nel torrente Banna, ha consentito alla Città di Santena di uscire dall’elenco delle zone a forte rischio idrogeologico. La giornata proseguirà alle 20,30 nell’aula magna della scuola Falcone-Borsellino, dove verrà proiettato il video “Santena, storia di una calamità trasformata in opportunità”, che racconta le vicende di coloro che hanno vissuto l'alluvione e come la comunità ha reagito, trasformando una catastrofe in un'occasione di rinascita. La proiezione sarà seguita da un convegno tecnico con i professionisti che hanno coordinato le opere di ricostruzione e gli ex amministratori comunali protagonisti delle scelte politiche e strategiche per la ripresa del territorio. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Mel Menzio, direttore de “Il Mercoledì”. Sabato 9 novembre la sala consiliare del Municipio ospiterà alle 17 la presentazione del nuovo portale www.collinare.org, dedicato alla valorizzazione dell'archivio storico del Comune di Santena. Alle 18,30 sarà celebrata una Messa nella chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, in cui verranno ricordati i volontari e le autorità di Protezione Civile che hanno dato il loro contributo nell’ultimo trentennio. La serata si concluderà nell’aula magna della scuola Falcone-Borsellino con la presentazione del nuovo libro di Carlo Smeriglio intitolato “Il Banna e il suo bacino-Storia del territorio, memoria e immagini”. Sabato 16 e domenica 17 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 nella sala consiliare del Municipio sarà visitabile la mostra “Dopo l’acqua c’è la vita”, curata dal Gruppo Radio Emergenza Santena e dall’associazione Le Radici La Memoria, che documenteranno la rinascita del territorio dopo l’alluvione del 1994 con fotografie e testimonianze dell’epoca.

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Protezione civile

La Protezione civile della Città metropolitana di Torino invita a limitare il più possibile la circolazione, e in particolare a evitare il transito notturno, lungo la Sp 169 di Prali dal Km 11+500 - Loc Pomeifre al Km 17+500 in località Prali Villa e lungo la e SP 170di Massello.
La Commissione Locale Valanghe Unione Montana Valli Chisone e Germanasca ha infatti emesso un avviso di allerta per "un potenziale aumento del rischio di distacco di valanghe spontanee nelle zone sottoposte al controllo della Commissione".
La Viabilità della Città metropolitana sta monitorando la situazione e non esclude di dover chiudere nelle prossime ore al transito le Sp 169 dal Km 11+500 - Loc Pomeifre al Km 17+500 - località Prali Villa e la Sp 170 in orario notturno dalle 22,00 alle 6,00).
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Protezione civile
Risk Gest, il progetto singolo del Piano territoriale tematico (Pitem) Risk sviluppato nell’ambito dei programma europeo Alcotra 2014-2020, è nato dalla convinzione che la salvaguardia delle popolazioni esposte ai rischi naturali (in particolare inondazioni, frane, valanghe), si sviluppi rafforzando la filiera di prevenzione, protezione e preparazione per la gestione del rischio attraverso la cooperazione e la concertazione, in modo che le scelte di gestione siano patrimonio della collettività.In questa prospettiva la Città metropolitana di Torino ha partecipato al progetto con la realizzazione in alcuni Comuni del territorio di Piani di protezione civile partecipati: un metodo che coinvolgendo insieme istituzioni, associazioni di volontariato, cittadini, aumenta la conoscenza dei rischi locali e fa crescere la resilienza del territorio.
Se ne parlerà mercoledì 22 febbraio alle 21 presso la Sala delle Associazioni in Via San Martino 24 a Villarbasse in occasione di un incontro realizzato dai Comuni della Val Sangone (Sangano, Trana, Reano, Villarbasse) e dedicato alla “Presentazione del piano partecipato di protezione civile: ipotesi di sviluppo sul territorio, inclusione e resilienza della comunità”.
Sarà l’occasione per presentare i risultati raggiunti nell’ambito di Risk Gest con la partecipazione del dirigente di protezione civile della Città metropolitana di Torino Sabrina Bergese, dell’architetto Gianfranco Messina e di Luca Veltri di Quesite.
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