Sindaco metropolitano
Da oggi la Città Metropolitana di Torino ha il suo Statuto, adottato questa mattina dalla Conferenza metropolitana, con il voto favorevole dei Sindaci di 180 Comuni, pari ad una popolazione di 1.857.701 abitanti. Diciassette le astensioni, tre i voti contrari. Prima dell'approvazione odierna, lo Statuto è stato sottoposto a consultazione di tutti i Sindaci, con undici incontri in tutte le aree territoriali della Città metropolitana e con la consultazione delle associazioni e parti sociali, accogliendo così emendamenti e proposte incluse nel testo finale. Anche proposte di emendamenti giunte da singoli cittadini attraverso il Web sono state considerate per la redazione del testo finale.Lo Statuto definisce principi ispiratori, obiettivi strategici e regole di funzionamento della nuova istituzione metropolitana. Lo Statuto norma altresì procedure e modalità per l'adozione - con il voto vincolante dei Sindaci - degli atti fondamentali dell'Ente, quali il Piano strategico triennale, il Piano territoriale generale e il Bilancio.
Insieme allo Statuto è stata anche adottata l'articolazione territoriale della Città metropolitana in undici Zone omogenee, ciascuna delle quali guidata dall'Assemblea dei Sindaci.
"E' molto importante – ha dichiarato il Sindaco metropolitano Piero Fassino al termine della Conferenza – che lo Statuto sia stato adottato a larghissima maggioranza, con il voto favorevole del 90% dei Comuni presenti, a conferma del buon lavoro di elaborazione collettiva realizzato in questi mesi e della volontà di tutti i Sindaci di lavorare insieme per il miglior successo della Città metropolitana. Adesso si tratta di mettersi subito al lavoro per far decollare la nuova istituzione e corrispondere alle aspettative dei cittadini"
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Martedì 14 aprile alle 9,30 nell'auditorium della sede di corso Inghilterra 7 si riunirà la Conferenza metropolitana dei 315 Sindaci dei Comuni della Città Metropolitana di Torino. All'ordine del giorno l'approvazione finale dello Statuto del nuovo Ente di area vasta e l'approvazione della perimetrazione delle Zone omogenee in cui sarà suddiviso il territorio.Il testo dello Statuto e della Delibera sulla perimetrazione delle Zone omogenee sono stati approvati all'unanimità il 1° aprile scorso dal Consiglio Metropolitano, presieduto dal Sindaco, Piero Fassino.
Il testo dello Statuto approvato dal Consiglio è consultabile nel portale Internet della Città Matropolitana alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2015/statuto_citta_metro/
I colleghi giornalisti potranno assistere ai lavori della Conferenza Metropolitana nella saletta stampa attigua all'auditorium, in collegamento audio-video
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"L'approvazione all'unanimità dello Statuto della Città Metropolitana - e con esso anche dell'articolazione della Città Metropolitana in 11 Zone omogenee dotate di poteri e organi - corona positivamente un percorso democratico e partecipativo, a cui in questi mesi hanno concorso attivamente i Consiglieri metropolitani di tutti i partiti, i Sindaci dei 315 Comuni della Città Metropolitana e un'ampia platea di associazioni e organizzazioni della società civile. La unanime condivisione dello Statuto è un ottimo modo per avviare l'attività della Città Metropolitana, istituita per offrire ai cittadini più opportunità di sviluppo e di progresso". Con queste parole, il Sindaco della Città Metropolitana di Torino, onorevole Piero Fassino, ha espresso la sua soddisfazione per il voto unanime con cui il Consiglio Metropolitano ha approvato oggi pomeriggio lo Statuto.Lo Statuto sarà ora sottoposto alla Conferenza metropolitana dei Sindaci per l'approvazione finale. La Conferenza è convocata per martedì 14 aprile alle 9,30 nell'auditorium della sede della Città Metropolitana di corso Inghilterra 7.
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Di fronte alla barbarie del terrorismo il Sindaco di Torino Piero Fassino chiama la Città ad esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime e a manifestare lo sdegno civile e l'impegno della Comunità Torinese contro la violenza sanguinaria dei terroristi. La manifestazione si svolgerà oggi giovedì 19 marzo alle ore 20.30 in piazza Palazzo di Città, di fronte al Municipio.
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Cominciano da Chieri gli incontri con le amministrazioni locali per l'esame sul territorio dello Statuto della Citta metropolitana di Torino. Il Consiglio metropolitano nella seduta del 21 gennaio ne ha già approvato una prima versione, che ora deve essere sottoposta all'esame delle varie realtà locali. Il primo appuntamento è fissato per lunedì 9 febbraio alle 18 nella Sala del Consiglio Comunale di Chieri. L'operazione "Statuto itinerante" si concluderà venerdì 27 febbraio con la doppia tappa di Ivrea (ore 18) e Moncalieri (ore 21) passando da Pinerolo, Collegno, Chivasso, Settimo Torinese, Susa, Rivarolo e Ciriè (scarica il calendario).
Stanno anche arrivando tramite il sito istituzionale www.cittametropolitana.torino.it (oppure www.torinometropoli.it) le proposte di integrazione e i suggerimenti dei vari soggetti portatori di interesse: tutte le sollecitazioni verranno presentate al vaglio del Consiglio metropolitano e delle amministrazioni locali, per arrivare entro la prima settimana di marzo alla versione finale dello Statuto che sarà quindi sottoposto alla Conferenza metropolitana, costituita dai 315 Sindaci della Città metropolitana, per la discussione e la definitiva approvazione.
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Le sfide che stanno davanti agli amministratori della Città metropolitana che dal 1° gennaio 2015 ha iniziato ufficialmente la sua attività, la continuità nella gestione dei servizi sinora garantiti dalla Provincia che ha cessato le sue funzioni il 31 dicembre 2014, le nuove funzioni assegnate alla Legge Delrio alle Città metropolitane, le risorse e il personale necessari al pieno esercizio delle competenze. Tutto questo e altro nella prima conferenza stampa del Sindaco metropolitano, Piero Fassino, durante la quale è stata annunciata la nomina del Vice-Sindaco metropolitano Alberto Avetta: una scelta di continuità, avendo il primo cittadino di Cossano Canavese gestito gli ultimi mesi della Provincia in qualità di Vice-Presidente.
Ecco per punti le questioni affrontate nella conferenza stampa del Sindaco Fassino
Statuto, competenze, perimetrazione delle Zone omogenee
Il Sindaco Fassino ha ricordato che la Legge Delrio prevede che le Città metropolitane assumano la competenza amministrativa sui territori di area vasta delle Province uscenti. La Città metropolitana di Torino è una realtà unica in Italia, essendo composta da 315 Comuni e confinando con la Francia e la Valle d'Aosta. E' la più grande Città metropolitana d'Italia per estensione territoriale ed ha una complessa articolazione territoriale, che affianca all'area metropolitana torinese altre aree territoriali omogenee, territori montani e collinari che hanno peculiarità storiche, culturali ed economiche. La Legge Delrio giunge al termine di un processo ventennale di elaborazione ed è la sanzione istituzionale di una tendenza sociale, economica e territoriale: i confini delle città vanno al di là di quelli dei singoli Comuni, situandosi in una dimensione metropolitana. Altri Paesi europei hanno adottato o stanno adottando leggi che riconoscono la dimensione metropolitana. La globalizzazione accresce il ruolo delle aree metropolitane, perché in esse si concentrano opportunità culturali, attività economiche, centri di formazione, servizi sociali. Vi si concentrano anche le criticità, come la crisi economica e sociale. Per la realtà torinese la Legge Delrio adegua l'intelaiatura istituzionale a un dato obiettivo: già oggi una serie di servizi come i trasporti e la distribuzione sono organizzati in una dimensione metropolitana.
Fassino ha poi ricordato che le Città Metropolitane ereditano le funzioni fondamentali delle Province e ne aggiungono altre, come le politiche per lo sviluppo economico. Il riconoscimento delle Città metropolitane rientra peraltro in un più complessivo processo di riforma costituzionale ed istituzionale, che va dalla riforma del Parlamento alla nuova legge elettorale e alla revisione del Titolo V della Costituzione e dei rapporti tra Stato ed Enti locali. Il Sindaco ha ricordato che il Consiglio metropolitano sta lavorando all'elaborazione della bozza finale dello Statuto del nuovo Ente. Sono state insediate tre Commissioni consiliari, una delle quali sta redigendo la proposta di Statuto, che sarà sottoposta ad una consultazione dei Sindaci e alla successiva approvazione da parte della Conferenza metropolitana dei 315 primi cittadini.
Si sta anche lavorando a definire la perimetrazione delle Zone omogenee – Pinerolese , Canavese, Eporediese, Val di Susa e altre - in cui sarà suddiviso il territorio della Città metropolitana, per dare un riconoscimento all'articolazione del territorio. Lo Statuto prevederà espressamente forme di rappresentanza degli interessi e delle esigenze delle Zone.
La Città metropolitana avrà un bilancio distinto e funzioni distinte da quelle dei Comuni e non sottrarrà risorse né competenze alle amministrazioni locali, perché ciò è espressamente impedito dalla Legge Delrio. I Comuni non perderanno nulla con l'avvento di un nuovo Ente di area vasta che sarà una Città di città e assicurerà pari dignità a tutti i Comuni.
Il tema delle funzioni e delle deleghe è oggetto dei lavori di un'altra Commissione. Si deve definire il futuro delle competenze gestite su delega e con risorse delle Regioni. L'accordo nazionale sottoscritto da Governo, ANCI (di cui il Sindaco Fassino è Presidente) e Conferenza delle Regioni prevede che ogni politica sia affidata all'Ente più congruo nel gestirlo in base al principio di sussidiarietà. Ogni Regione sta negoziando con le Province e le Città metropolitane del proprio territorio come gestire la materia. La Regione Piemonte ha depositato un disegno di legge in materia, che sarà all'esame del Consiglio regionale nelle prossime settimane. Tale disegno di legge esprime un principio di continuità: mantenimento in capo alle Province e alla Città metropolitana di Torino delle funzioni sinora delegate.
La Legge Delrio prevede la possibilità che il Sindaco metropolitano possa nominare un proprio Vice-Sindaco. Nella seduta di oggi pomeriggio Fassino comunicherà al Consiglio metropolitano la nomina a Vice-Sindaco dell'avvocato Alberto Avetta, Sindaco di Cossano Canavese, Consigliere metropolitano e Vice-Presidente uscente della Provincia.
Risorse
La Legge di Stabilità per il 2015 prevede un taglio di risorse globale per le Province e le Città di un miliardo di Euro. L'ANCI e l'UPI hanno più volte fatto presente al Governo che una tale riduzione metterà gli Enti locali in forte sofferenza. Per questo è stata chiesta la rimodulazione del taglio, sulla base dei fabbisogni reali per l'espletamento delle funzioni. Entro il mese di marzo il Governo avanzerà una nuova proposta che rimodulerà il quadro delle risorse finanziarie alla luce dei fabbisogni reali, che sono oggetto di confronto tra Governo ed Enti locali.
Il Decreto legislativo sul federalismo fiscale del 2011 prevedeva peraltro la disponibilità di risorse proprie e poste di bilancio per le Città metropolitane: diritti fiscali su porti e aeroporti, compartecipazione all'IRES e altri tributi. Per attuare quella norma basta un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che l'ANCI ha chiesto di adottare.
Personale
E' in corso un negoziato tra ANCI, UPI e Governo. Gli Enti locali fanno presente che alle funzioni deve corrispondere il personale necessario, per cui, nel momento in cui aumentano le funzioni delle Città metropolitane, va garantita la necessaria dotazione di dipendenti. Se una Regione avoca le funzioni sinora delegate alle Province si deve prendere in carico il personale.
Nell'arco del 2015 la Legge di stabilità prevede una riduzione dell'organico del 30% nelle Città metropolitane, con percorsi di mobilità verso altre amministrazioni locali e statali. E' una partita complessa da gestire, perché a livello nazionale ci sono 25.000 persone da spostare. L'ANCI ha concordato con il Governo la predisposizione di una mappa dei posti dell'amministrazione centrale che è possibile coprire con la mobilità. Inoltre ci sarà una rilevazione dei posti disponibili nel sistema degli Enti locali. L'incrocio delle due "mappe" dovrebbe fare capire quali sono le disponibilità. Fino a che il lavoro di censimento degli esuberi e delle possibilità di ricollocazione non sarà completato, le Province di secondo grado e le Città metropolitane assicureranno la continuità di tutte le attività svolte dalle Province precedenti con il personale attuale.
Per quanto riguarda i lavoratori a tempo determinato e il blocco dei loro contratti - derivante dall'uscita dal Patto di Stabilità da parte di molte Province e sanzionata con la non rinnovabilità dei contratti a termine – il Governo ha accolto la richiesta dell'ANCI di non applicare le sanzioni agli Enti di nuova istituzione per uno sforamento da parte di Enti soppressi di cui hanno ereditato le competenze. Il Governo presenterà un emendamento che congelerà le sanzioni finanziarie e ordinamentali in sede conversione del Decreto legge "Mille proroghe". L'ANCI ha chiesto all'esecutivo di emanare una circolare che renda nota la decisione e che renda immediatamente possibile il rinnovo dei contratti a termine.
Fase costituente
La legge Delrio prevede che le Città metropolitane si dotino di un Piano strategico triennale, ma intanto, come ha ribadito il Sindaco Fassino, devono essere garantiti i servizi e assicurata la continuità, in una fase che è costituente, in cui c'è un Consiglio metropolitano la cui vigenza è legata alla durata del mandato del Sindaco del capoluogo. "Abbiamo davanti un anno e mezzo, che tutti, Consiglieri metropolitani e forze politiche, dobbiamo interpretare come periodo costituente, in cui siamo chiamati a far decollare la Città metropolitane" ha sottolineato Fassino.
La Città si è dotata del logo "Torino Metropoli" e di una strategia comunicativa. Il logo ripercorre la tradizione dello stemma sabaudo che campeggiava nel simbolo della Provincia di Torino. Il sito Internet www.cittametropolitana.it è attivo dall'inizio dell'anno e fornisce tutte le informazioni e i servizi di cui cittadini e imprese necessitano.
La Città metropolitana ha una dimensione istituzionale, ma anche sociale ed economica e culturale. Per questo i principali soggetti economici, sociali ed il mondo dell'associazionismo si stanno riorganizzando sulla dimensione metropolitana, per essere interlocutori dell'istituzione. Lo Statuto riconoscerà tali soggetti e prevederà forme di partecipazione alla definizione delle politiche metropolitane.
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Sindaco metropolitano
Le sfide che stanno davanti agli amministratori della Città metropolitana che il 1° gennaio ha raccolto l'eredità della Provincia di Torino, le prospettive di continuità nella gestione dei servizi sinora garantiti dall'Ente che ha cessato le sue funzioni il 31 dicembre, le risorse per gestire quei servizi e le competenze aggiuntive che la Legge Delrio assegna ai nuovi Enti di area vasta, il destino del personale che sinora li ha garantiti quei servizi. Tutto questo e altro nella prima conferenza stampa del Sindaco metropolitano Piero Fassino durante la quale è stata annunciata la nomina del vice sindaco metropolitano Alberto Avetta: una scelta di continuità, avendo il primo cittadino di Cossano Canavese gestito gli ultimi mesi della Provincia in qualità di vice presidente.
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Sindaco metropolitano
La Città metropolitana di Torino è operativa. Per illustrare i primi adempimenti istituzionali del nuovo Ente intermedio subentrato alla Provincia di Torino e per un inquadramento delle problematiche che attendono risposte dal Governo centrale, il sindaco metropolitano Piero Fassino ha convocato una conferenza stampa per venerdì 9 gennaio alle ore 12 a Palazzo Cisterna, sede istituzionale della Città metropolitana di Torino.
Alle ore 17 poi in piazza Castello seduta del Consiglio metropolitano.
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“Se il territorio ha a disposizione risorse per 17 milioni di euro per completare la valorizzazione, risistemazione e rifunzionalizzazione dei siti e degli impianti olimpici del 2006 lo si deve al lavoro del Commissario Vincenzo Coccolo, all’impegno del Governo e della Regione Piemonte, ma anche alla condivisione degli obiettivi tra le amministrazioni e le comunità locali e la Città metropolitana di Torino negli ultimi mesi”: lo ha sottolineato il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, intervenendo oggi pomeriggio alla conferenza stampa convocata dal Commissario Coccolo alla presenza del Ministro dello Sport, Andrea Abodi.“Nel 2024 la Città metropolitana ha assunto la presidenza di turno del Collegio dei fondatori della Fondazione XX Marzo 2006, in una fase in cui, oltre al futuro di impianti olimpici importanti come quelli di Pragelato e di Cesana, di proprietà del nostro Ente, occorreva lavorare anche per consentire il proficuo svolgimento delle Universiadi. - ha ricordato il Vicesindaco Suppo – In pochi mesi siamo riusciti a condividere obiettivi, priorità e progetti, mentre in tempi rapidissimi a Pragelato la destinazione dei fondi disponibili si concretizzava nella disponibilità per le Universiadi del primo nucleo di quello che diventerà un importante centro federale per il biathlon, attivo 365 giorni l’anno”.
“Reperire 9 milioni di euro per smantellare la pista di bob, slittino e skeleton di Cesana è stato il risultato importante di un’assunzione collettiva di responsabilità da parte degli amministratori di un territorio che sa fare squadra per ottenere risultati concreti, a favore di un comparto, come quello del turismo montano, che è confrontato con la sfida dei cambiamenti climatici. Lo smantellamento della pista di Cesana sanerà una ferita ancora aperta nell’Alta Valle di Susa. È un passo significativo per superare i problemi creati da un’opera nata male e non utilizzata ormai da molto tempo. Negli ultimi dieci mesi l’impegno della Città metropolitana di Torino è stato quello di superare un problema molto sentito dai cittadini. Siamo orgogliosi di aver completato un percorso e di aver conseguito un risultato molto importante insieme a tutti gli altri Enti pubblici. - ha concluso Suppo – Ora abbiamo davanti la sfida transfrontaliera delle Olimpiadi Invernali del 2030, per le quali dobbiamo farci trovare pronti, con impianti e siti riqualificati, a Torino come nelle montagne olimpiche”.

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La sera di sabato 3 maggio è in programma la Valchiusella Night Run non competitiva, nell'ambito del più impegnativo Morenic Trail, che percorre integralmente il perimetro della morena rimasta dopo il ritiro del ghiaccio balteo alla fine dell’ultima glaciazione, da Andrate a Brosso. Il tracciato consente la corsa e si snoda su su sentieri e strade sterrate solitamente agevoli e senza lunghi tratti ripidi, anche se i continui saliscendi portano ad un dislivello non trascurabile.La Valchiusella Night Run parte dal Lago di Meugliano e arriva a Brosso. Le iscrizioni si raccolgono sul posto prima della partenza dalle 20 alle 21 . Il ritiro dei pettorali e del pacco gara è possibile nell'area della partenza al Lago di Alice Superiore e al Lago di Meugliano. "Si tratta di una corsa-camminata non competitiva aperta a tutti, dedicata alla scoperta della natura che circonda il lago di Alice Superiore. - sottolinea la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata al turismo - Per i più piccoli la camminata sarà dedicata alla scoperta del Lago di Meugliano. È una bella occasione per percorrere gli ultimi chilometri del Morenic Trail in un tratto del territorio canavesano davvero particolare".

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