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Il 1 marzo 2017, con voto unanime il Parlamento approvò la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Anche quest’anno la Città metropolitana di Torino aderisce alla celebrazione: lunedì 21 marzo la XXVII giornata “Terra mia” si celebra a cura di Libera e Avviso pubblico a Torino al Parco Dora dove si ritroveranno i rappresentanti delle amministrazioni comunali con i gonfaloni.
Alle ore 13 poi nell’atrio del Palazzo di corso Inghilterra 7 la Città metropoIitana organizza un momento di commemorazione delle vittime: il vicesindaco Jacopo Suppo e i consiglieri metropolitani leggeranno alcuni dei 1031 nomi delle vittime di mafie in Italia.
Lunedì 21 marzo è anche la Giornata Internazionale per l’Eliminazione delle Discriminazioni Razziali e, per l’occasione, La Rete 21 marzo si mobilita e organizza alle ore 18,00 in piazza Carignano a Torino un flash mob per reclamare il rispetto dei valori della nostra Costituzione e ribaditi nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che stigmatizzano ogni forma di discriminazione e razzismo.
L’appuntamento, che ha il patrocinio della Città di Torino, della Città metropolitana di Torino e del Nodo metropolitano di Torino – Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte, trova il suo fondamento nell’art. 3 della Costituzione che afferma che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Il flash mob ha lo scopo di chiedere l’abrogazione immediata dei decreti sicurezza e sicurezza bis (attualmente solo modificati), la chiusura dei Centri di permanenza per i rimpatri (CPR) e, a 30 anni dalla legge che disciplina l’acquisizione della cittadinanza italiana, l’approvazione di una legge moderna, adeguata ai tempi, e che rispetti la dignità di tutti coloro che vivono sul territorio e che devono avere pari diritti sociali e politici, come affermato dalla Costituzione.
Per la Città metropolitana di Torino sarà presente Valentina Cera, consigliera delegata alle politiche sociali e di parità.
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Risorse per oltre 120 milioni di euro, distribuite per 45 interventi progettuali suddivisi in 5 ambiti territoriali: questa la sintesi del lavoro della Commissione tecnica istituita dalla Città Metropolitana di Torino per definire la ricaduta delle risorse della Missione 5 del PNRR dedicata ad inclusione e coesione sociale. Il lavoro della Commissione è stato illustrato stamani dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo nell’auditorium della sede di corso Inghilterra, durante la cabina di regia istituzionale sul PNRR convocata insieme al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e ai Rettori di Università e Politecnico. Per la Regione Piemonte è intervenuto l’Assessore al Bilancio ed attività economiche Andrea Tronzano, che ha sottolineato il valore del lavoro di squadra territoriale, anticipando la disponibilità di ulteriori risorse, grazie ai fondi Fesr per lo sviluppo locale metropolitano torinese."Mentre 113 milioni sono stati riservati ai progetti della Città di Torino per la rete delle biblioteche comunali, ben 120 milioni di euro sono destinati fuori dal capoluogo, una scelta precisa per i cittadini, - ha detto il Sindaco metropolitano Lo Russo, rivendicando la volontà di coinvolgere il più possibile il territorio, anche a discapito del capoluogo - consapevole che se riparte la Città Metropolitana di Torino riparte l’intero Piemonte”.
I capofila dei 5 ambiti territoriali metropolitani sono Carmagnola, Grugliasco, Ivrea, Pinerolo e la Valle di Susa. Nell’ambito territoriale con capofila Carmagnola sono stati ammessi i progetti presentati da 7 Comuni, che riceveranno risorse per 16 milioni di euro. Ai 18 Comuni dell’ambito il cui capofila è Grugliasco andranno 57 milioni. Sono 8 i Comuni dell’ambito di Pinerolo, a cui sono destinati fondi per 19 milioni, mentre 18 milioni e mezzo vanno agli 8 Comuni dell’ambito di Ivrea e 10 milioni ai 4 Comuni dell’ambito della Valle di Susa.
“Grazie ai fondi del PNRR sulla Missione 5 per inclusione e coesione sociale un milione e 200.000 cittadini del territorio metropolitano torinese potranno fruire di servizi a livello locale a carattere sociale o che abbiamo individuato per ricostruire un incontro intergenerazionale e interculturale. - sottolinea il Sindaco metropolitano – Sarà possibile realizzare servizi e spazi nuovi o riqualificarne di esistenti in termini di accessibilità e di sostenibilità”.
Lunedì 21 marzo la Città Metropolitana trasmetterà al Governo i progetti di Torino e dei 45 Comuni metropolitani, per arrivare entro giugno alla loro approvazione.
I COMUNI METROPOLITANI SEDI DEI 45 PROGETTI PRESCELTI
Ambito Carmagnola: Cambiano, Carignano, Carmagnola, Osasio, Pino Torinese, Trofarello, Villastellone
Ambito Pinerolo: Pinerolo, Villar Perosa, Piscina, Scalenghe, Villafranca Piemonte, Torre Pellice, Roletto, Usseglio
Ambito Ivrea: Castellamonte, Cuorgnè, Borgiallo, Feletto, Ivrea, Banchette, Strambino-San Giorgio Canavese, Rivarolo Canavese
Ambito Grugliasco: Alpignano, Grugliasco, Chieri, Moncalieri, Druento, Collegno, Rivoli, Pianezza, Vinovo, Venaria Reale, Chivasso, Rosta, Leinì, Settimo Torinese, Nichelino, Borgaro Torinese, Rivalta, Beinasco
Ambito Valle di Susa: Avigliana, Bussoleno, Giaveno, Exilles.
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Si tiene sabato 19 marzo 2022 alle ore 10 nella sala auditorium della Città Metropolitana di Torino in corso Inghilterra 7 la riunione della cabina di regia istituzionale sul PNRR convocata dal Sindaco di Torino e della Città metropolitana Stefano Lo Russo e dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per illustrare i progetti della missione 5 inclusione e coesioneLa riunione sarà trasmessa anche in diretta streaming sul sito www.cittametropolitana.torino.it
al link https://streamfms.csi.it/player/getPlayerCMTO.html
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Il Consigliere della Città metropolitana di Torino e sindaco di Castellamonte Pasquale Mazza, è intervenuto questa mattina, martedi 8 marzo, all’incontro che si è svolto presso il Liceo XXV Aprile Faccio.In programma una delle fasi della premiazione degli studenti del liceo di Castellamonte che hanno partecipato a un concorso indetto dalla Casa della Pace di Ivrea, “Prospettive di Pace”. Un’iniziativa avviata nel corso del 2019 che si è conclusa proprio in questi tragici giorni del conflitto in Ucraina.
I giovani hanno prodotto con grande impegno, coadiuvati dai loro insegnanti, numerosi lavori in forma di video e manifesti.
Hanno approfondito attraverso letture e riflessioni il tema della pace ed hanno inoltre realizzato una quarantina di formelle che saranno distribuite a tutte le scuole della zona che hanno aderito all’iniziativa.
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Proseguono gli incontri di "Comuni in linea" appuntamento settimanale che il vicesindaco della Città metropolitana di Torino con delega alle opere pubbliche Jacopo Suppo dedica ai sindaci per affrontare argomenti di viabilità, con un confronto puntuale per ascoltare richieste e segnalazioni su criticità da risolvere, strade da migliorare e rendere più sicure e agevoli da percorrere.Lunedi 7 marzo, affiancato da dirigenti e tecnici della viabilità dell’Ente, ha incontrato i primi cittadini dei Comuni di Caravino Adriano Siletti e di San Martino Canavese Silvana Rizzato, entrambi appartenenti alla Zona Omogenea 9.
Agli incontri era presente la consigliera metropolitana Sonia Cambursano, anche nella sua veste di sindaca di Strambino.
Al centro dell'incontro con il sindaco di Caravino Adriano Siletti, accompagnato dall’assessora Bruna Flecchia, il tema della sicurezza sulla Sp 56, e della necessità di aggiornamento della cartellonistica sulle tratte provinciali della zona percorsa da numerosi Tir che, lasciata l’autostrada Torino – Aosta, transitano da Caravino per raggiungere Scarmagno.
La sindaca di San Martino Canavese Silvana Rizzato, con il vicesindaco Lorenzo Pricco e l’assessore Davide Trossello, ha chiesto la costruzione di una rotonda sull’arteria che collega Castellamonte a Strambino, un tratto percorso da oltre duemila automezzi al giorno molti dei quali adibiti al trasporto pesante: Suppo e Cambursano hanno ricordato che entro marzo sarà approvato il bilancio di previsione di Città metropolitana e subito dopo il consuntivo dello scorso anno, in modo che si possa utilizzare l’avanzo di amministrazione e procedere con il finanziamento di alcune opere in base ad un elenco di priorità.
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La consigliera delegata Valentina Cera parteciperà domani 26 febbraio in rappresentanza della Città metropolitana di Torino e del Coordinamento Comuni per la pace (Cocopa) alla manifestazione in piazza Castello a Torino indetta per protestare contro l’aggressione russa all’Ucraina. “Siamo vicini al popolo ucraino e alla comunità che risiede sul nostro territorio” commenta Valentina Cera “Vogliamo la pace e ribadiamo il no alla guerra: le comunità locali, a cominciare dai Comuni e dalla Città metropolitana, al pari di quelle internazionali devono adoperarsi per fermare ogni violenza”.- Dettagli
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Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Salassa, Roberta Bianchetta, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e i territori della Città metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente. Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/venerdi_dal_sindaco/.I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il venerdì alle 20,40, il sabato alle 14,30 e la domenica alle 18,40.
Nel numero del 25 febbraio della rivista settimanale della Città metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si può leggere il reportage da Salassa; basta andare nel portale della Città metropolitana alla pagina:
http://www.cittametropolitana.torino.it/ufstampa/cronache/
Per scaricare le immagini della fotogallery:
https://photos.app.goo.gl/vBYgDf28QZfLko2L9
Salassa, fra i Longobardi e il futuro
Salassa è un comune di 1800 abitanti del Basso Canavese, sulla sponda destra del torrente Orco, collocato in mezzo a due Comuni più grandi e più ricchi: una vicinanza che da un lato è una risorsa e dall’altra penalizza invece la sua centralità. Un Comune, insomma, “di mezzo” come ce ne sono molti sul territorio metropolitano: nella fascia mediana dei piccoli comuni, ricco di storia ma non abbastanza documentata. Prendiamo il nome: Salassa fa subito pensare ai Salassi, che in effetti hanno abitato questo territorio, ma secondo altre ricerche storiche il toponimo deriverebbe da “Sala”, ovvero 'abitazione del signore', e quindi 'luogo in cui si raccolgono le derrate' e sarebbe di origine longobarda. Altrettanto incerta la storia della bella Torre che è il monumento simbolo del paese: alta 25 metri, ha una struttura decisamente inconsueta: rotonda, ma su base rettangolare, una caratteristica difficilmente riscontrabile in altre costruzioni dello stesso tipo presenti nella zona. A circa metà altezza si apre verso l’esterno un’unica finestra con cornice in cotto (databile al XIII secolo) La parte inferiore è costituita da pietrame legato con malta molto povera, mentre la parte superiore, eseguita probabilmente in due tempi successivi, è realizzata in muratura ed è stata probabilmente elevata nel 1725.
Dal punto di vista territoriale è un Comune fortunato: abbastanza lontano dal torrente Orco e dalle sue piene, in zona pianeggiante, al riparo dai tanti rischi idrogeologici che rendono la vita difficile a molti insediamenti del territorio metropolitano. Vi sono alcune fabbriche di media grandezza, e ancora molta agricoltura, in parte dedicata alla viticoltura: si produce un buon vino, ma è al di fuori della zona più blasonata dell’Erbaluce.
Il centro storico non è grande, ma ripercorre l’antico ricetto, nel quadrante a nord del borgo, in posizione elevata rispetto ai terreni esterni all’abitato. Databile al XIII secolo, ha conservato la sua planimetria originale. Ha forma quadrata, un unico ingresso difeso dalla torre posta nel vertice sud; l’impianto viario è costituito da un unico anello interno con collegamento centrale.
Una sindaca giovane ed entusiasta in difesa servizi e cultura
Fra le sorprese che riserva Salassa è che ha la fortuna di avere un sindaco donna, giovane e determinata nel salvaguardare il senso di comunità del suo Comune. Trent’anni, studi in giurisprudenza, Roberta Bianchetta, che è anche viceportavoce della Zona Omogenea Canavese occidentale, ci conduce a visitare Salassa fermandosi a salutare e scambiare due parole con ogni cittadino che incontra, e quando si ferma davanti a un monumento, una chiesa, o un servizio pubblico tira fuori dalla borsa un voluminoso mazzo di chiavi: non c’è angolo che sfugga alla sua attenzione. “La vicinanza a due centri più grandi come Rivarolo e Cuorgné ci offre vantaggi, perché essendo più piccoli c’è più tranquillità e un bel senso di appartenenza” spiega Roberta Bianchetta ”Tutti si conoscono e in più disponiamo di tutti i servizi essenziali: la scuola, la posta, la farmacia, la biblioteca - un ambiente familiare. Certamente i servizi in più dei centri più grandi sono un’attrattiva per i nostri cittadini, e un po’ li allontanano”.
Roberta Bianchetta ci tiene a offrire un paese ordinato e valorizzare ogni suo angolo: dalle scale della biblioteca ridipinte con i vivaci titoli di libri alla casetta del book crossing, dagli spaziosi campi sportivi al grande bocciodromo: “Ha decisamente bisogno di un maquillage e di un ammodernamento e spero di farne una struttura migliore, anche perché oggi è la «casa» di una delle più importanti società italiane ed europee del settore bocce, la Brb Ivrea” spiega la Sindaca. E nel frattempo apre le porte, sulla piazza della Torre, a un altro tesoro: una chiesa sconsacrata poco conosciuta persino dai Salassesi e che vuole far diventare uno spazio di aggregazione per incontri, concerti, mostre e convegni.
“Sono molti gli spazi su cui vorrei intervenire” ammette Roberta Bianchetta “per vivacizzare il nostro paese. Che tuttavia è molto intraprendente, perché qui l’associazionismo è vivo e ha, in alcuni casi, l’esperienza di decenni di attività: come la Società operaia di mutuo soccorso presente dal 1867 e la Filarmonica salassese che sono ultracentenarie, o la Pro loco e il Carnevale di Salassa, presenti da mezzo secolo: grazie alla voglia di comunità delle persone si riesce a coinvolgere tutto il paese”.
Nessuna spina nel fianco, per Salassa? “I rifiuti, purtroppo” commenta sconsolata la Sindaca. “Attorno al centro urbano abbiamo molta campagna, molto frequentata anche per passeggiate, ma il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è costante e difficile da contrastare”.
Sulla passione di questa avventura da primo cittadino di Roberta Bianchetta non ci sono dubbi, al punto che per il momento ha messo in stand by i suoi studi universitari per dedicarsi al paese: “La passione è nata già dal mio interesse di studente per gli aspetti amministrativi, sono fiera di essere a disposizione dei miei cittadini. Sono diventata sindaco sei mesi prima della pandemia, un durissimo banco di prova, e mi sono impegnata personalmente ad andare porta porta a consegnare la spesa. Lo rifarei se fosse necessario, voglio essere vicina a tutti, un’amica di famiglia”.
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Seduta del Consiglio metropolitano di Torino mercoledì 23 febbraio presieduta dal sindaco Stefano Lo Russo che ha presentato le linee programmatiche di mandato e ribadito il ruolo di cerniera che Città metropolitana vuole giocare sul territorio a vantaggio dei 312 Comuni.Tre le linee principali d sviluppare: la promozione dello sviluppo economico e sociale, l'infrastrutturazione e la coesione sociale.
"I sindaci dei piccoli Comuni sono eroi - ha sottolineato Stefano Lo Russo - e noi vogliamo fare squadra con tutti, raccolgo la sfida perchè non sia solo il capolouogo a drenare i flussi di finanziamento, sarò al fianco degli amministratori locali per ridare forza al territorio e portare i fondi della prossima programmazione europea".
Il sindaco metropolitano ha rivendicato la sua scelta politica di non destinare solo a Torino i fondi della missione 5 del PNRR sulla coesione sociale.
Il Consiglio ha poi votato la composizione di sei commissioni permanenti
(on line al link http://www.cittametropolitana.torino.it/istituzionale/commissioni_permanenti.shtml)
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Cambio ai vertici della segreteria generale della Città metropolitana di Torino.
Il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ha individuato il nuovo segretario generale in Giuseppe Formichella, che prenderà servizio nei prossimi giorni.
Si tratta di un ritorno: Formichella era stato segretario generale e direttore della Provincia di Torino prima e della Città metropolitana poi dal 2014 alla metà del 2017, quando aveva lasciato l'incarico per diventare il segretario generale del Comune di Asti.
Nella sua lunga carriera, Formichella era stato tra l'altro segretario generale ai Comuni di Sanremo, Alessandria, Grugliasco e direttore della società del Patto territoriale della zona ovest.
"Una consolidata esperienza sul territorio metropolitano, quella di Giuseppe Formichella che sarà utilissima alla luce degli importanti progetti in capo a Città metropolitana di Torino, primi fra tutti quelli collegati al PNRR" commenta il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo che ha ringraziato il segretario generale uscente Alberto Bignone "per l'ottimo lavoro di questi anni e per il prezioso supporto reso all'amministrazione della Città metropolitana di Torino".
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Un plauso corale per la scelta del Ministro della cultura Dario Franceschini e della commissione tecnica che hanno annunciato oggi di aver individuato Ivrea come Capitale del libro 2022 tra le città otto finaliste.
“Mi congratulo con Ivrea per questo prestigioso riconoscimento che si aggiungersi al riconoscimento Unesco come Città industriale del XX secolo. Un bel percorso culturale che potremo valorizzare insieme anche nella prossima edizione del Salone del Libro a Torino" commenta il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo.
"Ivrea capitale dell’architettura olivettiana e Ivrea capitale del libro sono due aspetti con un forte collegamento, segnali di vivacità culturale diffusa sul nostro territorio metropolitano" aggiunge il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo che ricorda "La Città metropolitana è al fianco del Comune di Ivrea in questo percorso di crescita, che fa onore a tutti".
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