Cultura
E’ lo specchio dell’identità culturale e sociale di un paese di montagna ricco di storia. E’ il Museo del Costume e delle tradizioni delle genti alpine di Pragelato, ideato nel 1997 in occasione dei Campionati mondiali di sci alpino. Mercoledì 7 ottobre la Consigliera metropolitana delegata alla Cultura, al Turismo e allo Sport, Barbara Cervetti, ha visitato il museo, accompagnata dal Sindaco di Pragelato, Monica Berton. Dopo alcuni anni di allestimento provvisorio nel borgo vecchio di La Ruà, dal 2002 la collezione museale è ospitata in una sede in borgata Rivet, appositamente acquistata e restaurata dall'amministrazione comunale pragelatese.Nei suggestivi spazi di una casa ultracentenaria, il museo, punto di ricerca dell'identità culturale di Pragelato e della valorizzazione del costume e della lingua, raccoglie una serie di oggetti d'uso quotidiano, in casa e sul lavoro, presentati in differenti ambienti: la stalla, la cucina, la camera da letto, il fienile, la cantina e il caratteristico "croutin": ambienti in cui si respira il passato e si rivivono scene di vita quotidiana emblematiche della laboriosità della gente di montagna e della sua propensione alla vita comunitaria. Nel museo si trovano anche la biancheria per la casa, gli abiti da lavoro e per i giorni di festa e un’importante collezione di antichi costumi tradizionali, che hanno assunto le loro attuali caratteristiche e forme attraverso la progressiva sovrapposizione della cultura savoiarda francofona alla preesistente cultura escartonese francofona provenzale alpina. L'evoluzione maggiore avvenne nel XIX secolo, con le stoffe più leggere in cotone, i nastri, i pizzi e i ricami a colorare e arricchire gli austeri costumi montanari. Particolarmente ricco è poi il corredo di accessori e gioielli in oro: spille, orecchini e, soprattutto, croci.
Il museo è anche il punto di partenza dei percorsi diretti alle suggestive e caratteristiche frazioni, con i forni per la cottura del pane, le antiche fontane e le meridiane: veri e propri itinerari culturali alla riscoperta della saggezza antica. Sulla facciata del museo, in occasione delle Olimpiadi del 2006, l’associazione “Horologium” ha realizzato un grande quadrante solare, che è diventato una sorta di insegna del museo. La struttura principale del quadrante è sostituita dalla figura di una mamma, in dimensioni naturali, vestita in un antico costume da festa. La figura femminile è affiancata da un ragazzo. Quest'ultimo ha ai piedi un paio di sci originali, che sono stati tagliati e che, opportunamente affiancati, creano una lama di luce la cui punta è lo gnomone dell’orologio. Le due figure, inserite in un paesaggio alpino, sono inscritte nella sagoma della “toque”, la caratteristica cuffia colorata della donna pragelatese, evidenziata in rosso, elemento visivo essenziale e "marchio" della comunicazione del museo.
CERVETTI: “AIUTARE I PRAGELATESI A FARE RETE CON LE ALTRE REALTÀ CULTURALI MONTANE”
“Una realtà come il museo di Pragelato, già da tempo inserita nella rete ecomuseale creata negli anni ’90 dall’allora Provincia di Torino, merita di essere valorizzata e rilanciata, per tutelare un patrimonio culturale di fondamentale importanza. - sottolinea la Consigliera metropolitana Barbara Cervetti - Vogliamo sostenere questo e altri musei che raccolgono le testimonianze delle comunità montane e rurali. Possiamo e dobbiamo operare soprattutto sul versante della comunicazione degli eventi e delle opportunità e nella costruzione di una rete con le istituzioni culturali e scolastiche dell’intero territorio della Città metropolitana. La stagione invernale si avvicina e il museo di Pragelato è un’attrattiva importante per quei turisti che vogliono abbinare agli sport invernali le scoperta delle peculiarità delle nostre vallate alpine”.
Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, delle volontarie e dei volontari della Fondazione Guiot Bourg, durante la stagione sciistica il Museo del Costume e delle tradizioni delle genti alpine di Pragelato sarà visitabile tutti i sabati pomeriggio e nel periodo delle vacanze natalizie.
Per informazioni e prenotazioni: Fondazione Guiot Bourg, telefono e fax 0122-78800, cellulare 348-4434357, e-mail: biblioteca.pragelato@gmail.com">biblioteca.pragelato@gmail.com
Il reportage televisivo della visita della Consigliera metropolitana Barbara Cervetti al Museo del Costume e delle tradizioni delle genti alpine di Pragelato è visibile nel Canale Multimediale del portale Internet della Città Metropolitana alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/multimedia.shtml
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Proseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna. L’ottavo appuntamento dell’anno è previsto per le ore 10 di sabato 17 ottobre nella sede storica della Provincia di Torino, ora Città metropolitana. Nel 2015 le visite a Palazzo Cisterna si svolgono il terzo sabato di ogni mese, escluso agosto. Gli appuntamenti successivi a quello del 17 ottobre sono quindi fissati per il 21 novembre e il 19 dicembre. Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644. Si può prenotare telefonando dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13, oppure inviando una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, il mattino dalle scuole (dalle 9,30 alle 13), il pomeriggio da associazioni e gruppi di cittadini (dalle 14 alle 17).Sabato 17 ottobre sarà anche l’ultimo giorno utile per visitare la mostra “Voci e immagini per l'Armenia”, allestita a Palazzo Cisterna dall'associazione solidale di volontariato AS.SO nell'ambito del progetto “Armenia oggi, tra passato e futuro” e in occasione del centenario del genocidio degli armeni. L’inaugurazione è in programma giovedì 8 ottobre alle 17.
La visita di sabato 17 ottobre sarà accompagnata come sempre da due gruppi storici iscritti all’Albo della Città Metropolitana di Torino: “Nobiltà Sabauda” di Rivoli e “La lavandera e ij lavandè 'd Bertula” di Torino.
Il gruppo “Nobiltà Sabauda” è stato costituito nel 1997 in occasione della manifestazione rivolese “C’era una volta un Re“, una rievocazione storica dell’abdicazione del Re Vittorio Amedeo II nel 1730. Il gruppo è suddiviso in due sezioni: “Nobiltà Sabauda 1730“ e “Nobiltà Sabauda 1861“, costituito quest’ultimo in vista delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ne fanno parte una quarantina di persone, che indossano splendidi abiti, molto curati nei particolari, realizzati nel massimo rispetto del rigore storico che da sempre caratterizza il lavoro del gruppo. Con le sue differenti proposte di spettacolo (teatro, danze e sfilate) in occasione di eventi culturali, rievocazioni storiche, fiere e sagre popolari, “Nobiltà sabauda” ricrea il modo di vivere e le atmosfere dei secoli XVIII e XIX. Suggestivi palazzi d’epoca e incantevoli piazze cittadine diventano teatro di scene di vita quotidiana popolare, borghese e aristocratica. Per saperne di più: www.nobiltasabauda.net.
L’associazione “La lavandera e ij lavandè 'd Bertula” rievoca l’attività dei lavandai che operavano nella borgata Bertolla di Torino fino agli anni ’60, quando il loro lavoro venne sostituito dalle lavatrici meccaniche. Il gruppo storico culturale è stato costituito nel 1992 dai figli dei lavandai, per valorizzare le tradizioni del rione. Nel 2000 è entrato a far parte del’associazione anche il gruppo dei “Teracin del Po”, ampliando l’attività di promozione delle tradizioni, delle usanze e dei personaggi storici di Bertolla attraverso la partecipazione a manifestazioni, feste, carnevali, raduni e sagre paesane. Il gruppo storico realizza e divulga pubblicazioni e materiale storico e culturale, partecipa al Centro di Interpretazione della Circoscrizione 6 ed è inserito nel contesto dell’Ecomuseo urbano della Città di Torino. Ha inoltre allestito nei locali della parrocchia “San Grato” di strada Bertolla il Museo dei Lavandai, che singoli cittadini, gruppi e scolaresche possono visitare su prenotazione. Per saperne di più si può telefonare ai numeri 011- 2731880 e 349-8722649.
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Il Comune di Caluso e l’Associazione Culturale “Le Purtasse” con la collaborazione del Centro Studi Piemontesi, del Fai – Castello e Parco di Masino e della Società piemontese di Archeologia e Belli Arti organizzano sabato 10 ottobre alle ore 9,00, presso l’oratorio San Andrea di Caluso (via Sant’Andrea 2), il convegno “Tommaso Valperga di Masino, l’abate di Caluso”, figura poliedrica del nostro Settecento (Torino, 1737-1815), appartenente alla nobile famiglia piemontese dei Valperga, discendente di Guiberto, fratello di Arduino marchese di Ivrea e re d’Italia.L’abate fu letterato ed erudito: la sua produzione è molto vasta e si compone di memorie, saggi e studi su diverse discipline, tra cui astronomia, matematica, lingue orientali e poesia.
La maggior parte dei trattati sono custoditi al Castello di Masino, mentre la biblioteca di Palazzo Cisterna, sede della Città metropolitana di Torino, ente che patrocina il convegno, conserva le prime edizioni del trattato Della poesia (1806) e di uno scritto scientifico, Principes de philosophie pour les initiés aux mathématiques (1811). Sulla figura dell’abate, sempre nella biblioteca storica Giuseppe Grosso, si segnalano anche la biografia in latino dell'allievo Carlo Boucheron, De Thoma Valperga Calusio (Torino 1833) e l'interessante studio Le buie tracce. Intelligenza subalpina al tramonto dei Lumi, con tre lettere inedite di Tommaso Valperga di Caluso a Giambattista Bodoni, di Marco Cerruti, pubblicato nel 1988 dalla Biblioteca del Centro Studi Piemontesi.Nel Fondo Parenti infine è presente la prima edizione delle Notizie di Tommaso Valperga di Caluso, opera di Cesare Saluzzo, Torino 1815.
“La biblioteca di Palazzo Cisterna – sostiene la consigliera metropolitana con delega alla Cultura Barbara Cervetti– rappresenta un punto di riferimento essenziale per l'intera area regionale, grazie all'intrinseco valore culturale e testimoniale delle sue raccolte e di alcune preziosità. I testi di Tommaso Valperga di Masino conservati in biblioteca sono solo un esempio del grande patrimonio culturale che si trova tra nei locali di Palazzo Cisterna. Un patrimonio che abbiamo il dovere di proteggere e valorizzare”.
http://www.cittametropolitana.torino.it/cultura/biblioteca_storica/
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In occasione del centenario del genocidio degli Armeni, l’Associazione Solidale di volontariato AS.SO. nell'ambito del progetto “Armenia oggi, tra passato e futuro” organizza a Palazzo Cisterna, sede della Città metropolitana di Torino, “Voci e Immagini per l’Armenia”. L’evento è costituito da due giorni (8 e 9 ottobre) di dibattiti e incontri con scrittori, intellettuali e studiosi della cultura armena e da un’esposizione di opere allestita al piano nobile di Palazzo Cisterna fino a sabato 17 ottobre.
La mostra “Immagini per l’Armenia” si inaugura giovedì 8 ottobre alle ore 17. In esposizione opere di Zareh Matafian, unico superstite della sua famiglia al genocidio del 1915, e Marina Mavian, presidente di Casa Armena, che con 12 pittori italiani renderanno omaggio al popolo armeno. La mostra ad ingresso gratuito è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 18,00 e sabato 17 ottobre dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
Giovedì 8 ottobre alle ore 10,30 i lavori iniziano con gli interventi di Antonia Arslan, Sonya Orfalian, Donatella Taverna, Aldo Ferrari moderati Vasken Berberian. Il 9 sempre alle ore 10,30 sono previsti le riflessioni di Claude Mutafian, Gérard Dédéyan, Antonia Arslan, Vasken Berberian.
L’evento è patrocinato oltre che dalla Città metropolitana di Torino anche da Compagnia di San Paolo, Società Reale Mutua di Assicurazioni e Consiglio Regionale del Piemonte.
Per informazioni associazionesolidaleas.so@gmail.com
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L'associazione culturale francoprovenzale di Puglia in Piemonte organizza, da ormai da 14 anni, incontri con esperti linguisti di occitano e francoprovenzale e anche quest’anno ha elaborato una serie di incontri che prenderanno il via mercoledì 7 ottobre. Gli incontri si svolgono dalle ore 17 alle
L'associazione, che dal
Celle di San Vito e Faeto -le due comunità sono state fondate dai soldati al seguito di Carlo I° D'Angiò nel 1265, venuti in Italia dalla Francia a combattere contro i Saraceni di Lucera- infatti hanno conservato intatta fino a oggi la loro lingua madre.
Programma
Mercoledi 7 ottobre
Matteo Ghiotto – “Il francoprovenzale si presenta: il recupero della memoria”
Daniela Bodoira – “Il dizionario informatizzato ”
Mercoledi 14 ottobre
Teresa Geninatti - “Letteratura francoprovenzale”
Mercoledi 21 ottobre
Alin Pons, Paolo Benedetto Mas -“Presentazione di lavori dell’Alepo, atlante linguistico ed etnografico del Piemonte Occidentale “
Mercoledi 28 ottobre
Francesco Candido -“Riforme delle Province e minoranze linguistiche”
Aldo Pavia - “Storia e cultura francoprovenzale di Faeto e Celle di San Vito”
Mercoledi 4 novembre
Francesco Granatiero - “Il francoprovenzale pugliese e la grafia dei dialetti alto meridionali”
Il presidente dell’Associazione Silvano Tangi illustrerà gli avvenimenti salienti dell’anno trascorso, in lingua minoritaria con foto, filmati, e letture di poesie in lingua madre dagli autori.
La partecipazione è gratuita, per informazioni tel 011.3141043; e-mail silvanotangi@libero.it
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In occasione della Festa dell’uva, che si svolge a Carema fino a domenica 27 settembre, lo Sportello Linguistico francoprovenzale ha presentato il lavoro di ricerca sulla lingua francoprovenzale realizzato nell'ambito del progetto "Lingue Madri 2012" promosso dalla Città metropolitana e dalla Chambra d'oc, curato da Paolo Benedetto Mas, Matteo Ghiotto, Alberto Milesi e Matteo Rivoira e svolto con la collaborazione della comunità di Carema.La partecipazione della cittadinanza è stata significativa e alla fine dell’incontro, che si è svolto mercoledì 23 settembre nella restaurata chiesa di San Matteo, è nata la proposta di dare cadenza annuale all’appuntamento con le lingue minoritarie del territorio proprio in occasione della Festa dell'Uva, momento principale della vita caremese.
Il lavoro presentato a Carema riguarda tutti i comuni francoprovenzali della Città metropolitana di Torino e verrà illustrato in modo più ampio durante la Fiera Franca di Oulx, all'interno della Giornata dedicata alle minoranze linguistiche storiche, il prossimo 3 ottobre.
“Il sostegno della Città metropolitana alla tutela e promozione delle lingue minoritarie coglie il testimone di quanto fatto negli anni passati come Provincia di Torino”ricorda Barbara Cervetti, consigliere delegato alla cultura e al turismo della Città metropolitana di Torino “senza lasciar venire meno la convinzione che le lingue minoritarie sono una grande risorsa sia dal punto di vista culturale che da quello turistico, oltre a essere un perno fondamentale nella storia dell’identità del territorio”
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Da venerdi 25 a domenica 27 settembre anche "Eco e Narciso", il programma di arte pubblica della Città metropolitana di Torino, partecipa al 1^ Forum dell’arte contemporanea italiana organizzato dal Centro "Luigi Pecci" a Prato.Con 42 tavoli di partecipazione, più di 400 addetti ai lavori, oltre 1000 iscrizioni da parte del pubblico, ospiti internazionali, il 1° Forum si preannuncia un'occasione unica dove artisti, critici, storici, curatori, docenti di accademie pubbliche e private, direttori di musei e fondazioni, direttori di testate specialistiche, galleristi, collezionisti e mecenati per tre giorni faranno il punto sul "sistema arte in Italia", formulando proposte concrete per migliorarlo e renderlo competitivo sulla scena internazionale .
"Dalla Provincia di Torino abbiamo ereditato un importante impegno sull'arte contemporanea attraverso il progetto "Eco e Narciso" - spiega Barbara Cervetti consigliera della Città metropolitana delegata alla cultura - e vogliamo proseguire in questa direzione. La presenza della Città metropolitana al 1° Forum dell'arte contemporanea a Prato va in questa direzione".
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Proseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna. Il settimo appuntamento dell'anno è previsto per le ore 10 di sabato 19 settembre nella sede storica della Provincia di Torino, ora Città metropolitana. Nel 2015 le visite a Palazzo Cisterna si svolgono il terzo sabato di ogni mese, escluso agosto. Gli appuntamenti successivi a quello del 19 settembre sono quindi: 17 ottobre, 21 novembre, 19 dicembre. Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644. Si può prenotare telefonando dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13, oppure inviando una e-mail all'indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, il mattino dalle scuole (dalle 9,30 alle 13), il pomeriggio da associazioni e gruppi di cittadini (dalle 14 alle 17).Oltre all'ormai collaudata presenza dei gruppi storici, quest'anno le visite propongono una novità: ogni appuntamento ha un tema che mette in risalto un'eccellenza del Palazzo (dalla Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte "Giuseppe Grosso" al giardino) o, semplicemente, prende spunto da eventi concomitanti.
Anche sabato 19 settembre i visitatori potranno ammirare testi ed immagini conservati a Palazzo Cisterna nella Biblioteca "Giuseppe Grosso" e dedicati alla figura del Principe Amedeo Di Savoia, Duca D'Aosta e poi Re di Spagna, a cui nel 1867 andò in sposa la Principessa Maria Vittoria, ultima erede della famiglia Dal Pozzo della Cisterna.
Proprio nella mattinata di sabato 19 settembre a partire dalle 10 a Palazzo Cisterna si terrà il convegno sul tema "Amedeo, un Savoia sul trono di Spagna" organizzato dal centro Studi Principe Oddone. Sono annunciate le presenze della Principessa Maria Gabriella di Savoia, dei Principi Amedeo e Silvia di Savoia Aosta e del Console di Spagna, Maria Jesus Garcia de Miguel. Sono previste relazioni degli storici Aldo Alessandro Mola (docente di storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano e direttore del Centro Europeo Giovanni Giolitti di Dronero), Fernando García Sanz (docente all'Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC) e Maura Ajmar (Presidente del Centro Studi Principe Oddone).
La visita di sabato 19 settembre sarà accompagnata come sempre da gruppi storici iscritti all'Albo della Provincia di Torino: l'Accademia Scrima Torino e "Ventaglio d'Argento". Fondata nell'aprile del 1995, la Scrima di Torino è la succursale piemontese dell'Istituto di Ricerca e Studi dell'Accademia di Scherma Tradizionale" di Bologna. L'associazione ha come scopo lo studio teorico e pratico e la diffusione delle tecniche di combattimento a mano nuda e all'arma bianca, tanto civili quanto militari, praticate in Italia nelle diverse epoche storiche, ad eccezione di quelle nate a puro scopo sportivo e di quelle di origine orientale. Per saperne di più: www.scrimatorino.it. "Ventaglio d'argento", gruppo storico che ha sede a Pianezza, rievoca l'epoca risorgimentale con danze e brevi intermezzi recitati. Il gruppo è nato ufficialmente nel 2000, per diffondere e promuovere la cultura storica del territorio attraverso la danza, la recitazione e i costumi dei secoli che vanno dal XVIII al XX. Grazie ad una precisa ricostruzione di scenari danzanti e ad una rigorosa attenzione ai dettagli della moda dell'epoca, l'ambizione de "Ventaglio" è quella di far vivere e rivivere agli spettatori momenti di storia piemontese, coinvolgendoli in scene da salotto e feste danzanti. Le esibizioni del gruppo sono il frutto di un lavoro capillare di ricerca e di documentazione su usi, costumi, coreografie, regole dell'etichetta sociale e del "bon ton" del '700, dell'800 e del primo Novecento. Per saperne di più: www.ventagliodargento.it
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Da sabato 25 luglio, lo Sportello linguistico francoprovenzale propone nelle valli Orco e Soana una serie di animazioni: Locana, Noasca, Alpette e Pont Canavese ospiteranno fino al 9 agosto delle serate di Balà en chantant con il gruppo Blu l'azard, spettacoli di musica da ballare e ascoltare mentre il 7 agosto a Sparone verrà presentato lo spettacolo Chantar l'uvèrn: tre mesi d'inverno nove mesi all'inferno. Nell'allestimento, Briga, un suonatore ambulante vissuto tra '800 e '900, incontra Peyre, Flavio e Gigi, tre giovani suonatori in giro per la Francia e insieme guideranno lo spettatore tra racconti e suggestioni.Programma:
Locana: sabato 25 Luglio, ore 21.00, piazzale Gran Paradiso: Balá en chantant con Blu l'azard
Noasca: sabato 1 Agosto, ore 21.00, piazza centrale del paese Balá en chantant con Blu l'azard
Sparone: venerdì 7 Agosto, ore 21.00, piazza della chiesa Chantar l'Uvèrn: 3 mesi d'inverno e 9 mesi d'inferno.
Alpette: sabato 8 Agosto, ore 17.00, borgata Trione: Balá en chantant con Blu l'azard
Pont Canavese: domenica 9 Agosto, ore 21.00, piazza Craveri: Balá en chantant con Blu l'azard.
Il francoprovenzale è un insieme di idiomi galloromanzi dei dintorni di Lione, Savoia, Svizzera francese, Valle d'Aosta e di una piccola porzione del Piemonte. Per quanto riguarda le montagne olimpiche il francoprovenzale è utilizzato in basse e media Valle di Susa fino a Giaglione, Gravere e in Val Cenischia.
La Gallia Lugdunensis ebbe un periodo troppo breve di libertà culturale per sviluppare una vera letteratura francoprovenzale: per la maggior parte fu sempre una lingua tramandata oralmente.
Gli idiomi francoprovenzali sono ancora quotidianamente usati nelle zone degli importanti valichi alpini e nelle loro valli, quali il piccolo San Bernardo, il Gran San Bernardo, il Moncenisio ed in quelli meno conosciuti delle Valli di Lanzo, Orco-Soana e Sangone.
Il lavoro dei centri di documentazione, ormai sparsi sul territorio, è importantissimo: non per guardare con nostalgia alla memoria orale ed al passato, ma per farne tesoro e dirigersi verso il futuro. Molti gruppi musicali cominciano a produrre materiale nuovo e la ricerca delle grafie semifonetiche porta dei buoni frutti in campo letterario.
Oggi il francoprovenzale con la lingua d'oc è tutelata in Europa dalla "Carta delle lingue minoritarie" e, in Italia, dalla legge 482/99: "norme in materia di tutela di minoranze linguistiche storiche".
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Si conclude con un doppio appuntamento ad Ivrea nel prossimo fine settimana l'itinerario "Ivrea&Canavese" della rassegna musicale "Organalia", patrocinata e sostenuta dalla Città Metropolitana di Torino.Venerdì 24 luglio alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, in corso Massimo d'Azeglio 72, si terrà il decimo concerto dell'itinerario "Ivrea&Canavese" . Alla consolle dell'organo costruito da Giuseppe Mola nel 1901 siederà il celebre organista Guido Donati, compositore e già didatta al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino. Il programma interamente "british" proporrà al pubblico musiche di Ralph Vaughan Williams, William Thomas Best, Alfred Hollins, Herbert Howells, Percy Whitlock e Edward Elgar. Sarà disponibile l'ultimo compact disc inciso da Guido Donati per Elegia, il marchio discografico di Organalia, registrato a Torino, nella chiesa parrocchiale di Sant'Agostino Vescovo, alla consolle dell'organo Carlo Vegezzi Bossi del 1903. Il cd ELEORG035 è intitolato "Francophilie" e propone musiche di Boellmann, Vierne e Franck. (www.elegiarecords.it).
Sabato 25 luglio alle 21, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta si terrà il concerto di chiusura dell'itinerario, dedicato a Tarquinio Merula, nel 350° anniversario della morte. Il pubblico potrà assistere alla prima esecuzione moderna del "Vespro per la Natività della Beata Vergine Maria", che liturgicamente si celebra l'8 settembre. Protagonista dell'evento sarà l'Ensemble Euridice, formato dai cantanti Karin Selva, Vittoria Novarino, Matteo Pigato, Cesare Costamagna e Massimo Lombardi, che ne è anche il direttore. L'orchestra sarà formata da Ulrike Slowik, Luisa Ratti, Nuria Sanroma Gabas, Floriano Rosini, Stefano Gariazzo, Manuel Innocenti, Silvia Musso, Gualtiero Marangoni e Cristina Pisano.
Tutti i concerti di Organalia 2015 prevedono l'ingresso ad offerta libera. I concerti in programma ad Ivrea sono patrocinati dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Città di Ivrea e dal Vescovo di Ivrea. Contribuiscono all'organizzazione la Fondazione CRT, la Fondazione Live Piemonte dal Vivo e la Fondazione Guelpa.
Per ulteriori informazioni: www.organalia.org www.elegiarecords.it
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