I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

Si intitola “A rischio della propria vita” la mostra che, in occasione del 71° anniversario della Liberazione, sarà inaugurata domenica 24 aprile alle 16 a all’Ecomuseo del Rame, del Lavoro e della Resistenza ad Alpette, per iniziativa dell’amministrazione comunale di Alpette e del Consolato onorario di Polonia in Torino, in collaborazione con il Museo della Storia degli Ebrei Polacchi POLIN, il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia, il Consolato Generale di Polonia in Milano, la Città Metropolitana di Torino, la Comunità Polacca di Torino-Ognisko Polskie w Turynie, la sezione di Alpette dell’ANPI-Associazione Nazionale Partigiani e il locale gruppo dell’ANA-Associazione Nazionale Alpini.

La mostra “A rischio della propria vita” era stata allestita per la prima volta a Palazzo Cisterna – sede della Città Metropolitana di Torino nel mese di gennaio, in occasione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime dell’Olocausto. Ad Alpette si potrà visitare l’esposizione sino a domenica 1° maggio, tutti i giorni dalle 16 alle 18. Gruppi e scolaresche potranno prenotare la visita in altri orari telefonando ai numeri 0124-809122 interno 5 e 340-4743767 oppure scrivendo a segreteria.sindaco@comune.alpette.to.it

All’inaugurazione saranno presenti il Vice-Console della Repubblica di Polonia a Milano Zuzanna Schnepf-Kolacz, il Console onorario di Polonia a Torino Ulrico Leiss de Leimburg e la Presidente della Comunità Polacca di Torino Elzbieta Grzyb.


Alla tavola rotonda che farà seguito alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno la Presidente Grzyb, la storica Anna Szwarc Zaiac e il professor Marco Brunazzi, vicepresidente dell’Istituto di Studi Storici “Gaetano Salvemini” di Torino. Alle 17,30 è inoltre in programma la proiezione del film: “Sopravvissuti, realizzato dal Museo della Storia degli Ebrei Polacchi POLIN e dedicato alle vicende degli ebrei salvati dalla Shoah, intervistati in Israele, dove vivono attualmente. Gli intermezzi musicali dell’evento saranno a cura del “Pianista del buio” Fabrizio Sandretto, che eseguirà musiche di Chopin, Brahms, Casella e Khachaturian. In serata sarà possibile effettuare una visita guidata al Polo astronomico “Don Giovanni Capace”, a cura dell’APA-Associazione Amici Polo Astronomico di Alpette.

Lunedì 25 aprile le celebrazioni per il 71° anniversario della Liberazione inizieranno alle 9,30 con il ritrovo nella piazza intitolata al comandante partigiano “Titala”, al secolo Battista Goglio. Sarà celebrata una Messa e saranno deposte corone d’alloro al monumento ai caduti di tutte le guerre, al monumento agli Alpini, al cippo dedicato agli ex internati e al sacrario. La commemorazione sarà tenuta dal Presidente della sezione ANPI di Alpette Giovanni Ferrero, mentre l’oratore ufficiale della manifestazione sarà il comandante partigiano Franco Berlanda. Alle 11,30 all’Ecomuseo del Rame il Sindaco Silvio Varetto conferirà la cittadinanza onoraria di Alpette al Comandante Berlanda.

“A RISCHIO DELLA PROPRIA VITA”, IL CORAGGIO DI OPPORSI ALLA BARBARIE NAZISTA

La mostra “A rischio della propria vita” presenta i volti, le storie e le motivazioni dei polacchi che salvarono gli ebrei nel periodo dell’occupazione tedesca e dell’Olocausto, dal 1939 al 1945, illustrando le circostanze, le motivazioni, il significato morale e le proporzioni del loro aiuto. L’esposizione si basa sull’eccezionale collezione di testimonianze dei polacchi proclamati “Giusti tra le Nazioni” dallo Stato di Israele e di coloro che vennero salvati, raccolta nell’ambito del progetto museale “I Giusti polacchi e il recupero della memoria”. I polacchi, testimoni dei crimini tedeschi contro gli ebrei, dovettero misurarsi in modo diretto e particolarmente crudo con l’Olocausto: sottoposti al brutale terrore della guerra e dell’occupazione nazista e sovietica seguita allo scellerato Patto Molotov-Ribbentrop del 1939, furono testimoni dello sterminio dei propri vicini di casa ebrei. Nella Polonia sotto l’occupazione nazista, a differenza dei paesi dell’Europa occidentale, per chi prestava soc­corso agli ebrei c’era la condanna a morte. I polacchi che operarono per salvare gli ebrei agirono in condizioni di pericolo e di paura estremi, nell’assoluta clandestinità. Rischiarono la propria vita e quella dei propri familiari. Decidendo di dare aiuto, erano consapevoli di poter fare la stessa fine di chi intendevano soccorrere. Grazie al loro eroismo, riuscirono a salvarsi decine di migliaia di ebrei polacchi.

Nel 1963 il Parlamento israeliano decise di onorare con il titolo di “Giusto tra le Nazioni” coloro che contribuiro­no disinteressatamente alla salvezza degli ebrei durante l’Olocausto. Il titolo è assegnato dall’Istitu­to per la Memoria dei Martiri e degli Eroi dell’Olocausto Yad Vashem di Gerusalemme. È stato finora riconosciu­to a oltre ventiquattromila persone di 47 Paesi: un quar­to di loro sono polacchi. A partire dalla storica svolta del 1989, la Polonia si è im­pegnata nel recupero della memoria sugli ebrei polac­chi. Il lavoro continua tutt’oggi, con analisi sui rapporti tra ebrei e polacchi durante la seconda guerra mondia­le.

Cultura

Quali poteri per i cittadini? Dopo le riforme”è il tema del quarto incontro del semestre 2016 della Scuola per la Buona Politica di Torino, diretta dal professor Michelangelo Bovero. L’appuntamento è per giovedì 14 aprile alle 17nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12.

Il relatore dell’incontro sarà Claudio De Fiores, docente di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli. De Fiores ha preso parte a commissioni di studio, partecipato ad audizioni parlamentari e svolto attività di consulenza presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e presso l'Ufficio di Presidenza del Senato della Repubblica. È membro del Collegio dei docenti del dottorato in “Diritto costituzionale e pubblico generale” della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza” e del dottorato in “Governo dell’Unione Europea, politiche sociali e tributarie” della Seconda Università di Napoli”. Nell’incontro organizzato dalla Scuola per la Buona Politica De Fiores proporrà un punto di vista originale e fortemente critico verso i partiti italiani, che ritiene carenti nell’elaborazione di progetti politici complessivi e adeguati al tempo presente. Lo studioso illustrerà inoltre le sue perplessità sulle riforme istituzionali che sono state approvate dal Parlamento e saranno sottoposte a referendum nei prossimi mesi.

L’ultimo incontro del semestre 2016 della Scuola per la Buona Politica è in programma giovedì 19 maggio alle 17, quando Mario Pianta tratterà il tema tema I mercati, il denaro, il capitale”.

Cultura

Venerdì 15 aprile alle 12 nella Sala Marmi di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna – sede della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12 – si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2016 della rassegna musicale Organalia, che, dal 23 aprile al 15 giugno, proporrà dieci concerti nell’ambito della prima edizione del “ Turin Spring Organ Festival”, un circuito concertistico di musica per organo interamente dedicato al capoluogo piemontese, che intende porsi come un punto di riferimento di respiro internazionale, forte dell’esperienza maturata nella scorsa primavera con l’American Guild of Organist, associazione che raccoglie i nomi più significativi del mondo organistico.

Organalia 2016 metterà in rete nove strumenti in Torino collocati nelle chiese di San Massimo e di San Bernardino, nell’Oratorio di San Filippo Neri, nel Santuario di Sant’Antonio da Padova, al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, nella chiesa del Santo Volto, nel Tempio Valdese, nella chiesa del Cottolengo e in quella di San Giovanni evangelista.

Per concludere il circuito è stato scelto emblematicamente il cortile d’onore di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in cui mercoledì 15 giugno alle 21,30 si esibirà l’Arsnova Wind Orchestra diretta da Andrea Morello. Alla consolle del poderoso organo a tre tastiere, appositamente costruito dalla Fabbrica Artigiana Organi Francesco Michelotto di Albignasego (PD), siederà Paolo Oreni. Saranno eseguite composizioni trascritte dal britannico Arthur Wills, ospite d’onore della serata. In occasione della celebrazione del suo 90° compleanno, al maestro Wills sarà conferito il Premio Organalia alla carriera.


L'ITINERARIO MUSICALE DEL “TURIN SPRING ORGAN FESTIVAL”

Roberto Cognazzo inaugurerà la rassegna nella chiesa di San Massimo sabato 23 aprile alle 21 con un concerto interamente dedicato ad uno dei più significativi compositori dell’opera verista: Pietro Mascagni. Si potrà così riascoltare il grandioso organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1884 per l’Esposizione Generale Italiana di Torino. E’ stato realizzato un CD che verrà presentato in occasione del concerto.

Il secondo concerto, lunedì 25 aprile alle 21 nella chiesa di San Bernardino, proporrà Luca Benedicti alla consolle dell’organo Costruito da Tamburini nel 1961. Il programma, intitolato “Fil rouge”, vuole unire in un unico afflato Bach e i musicisti del Romanticismo che seguirono le sue orme: Mendelssohn e Brahms.

Sabato 30 aprile alle 21 all’Oratorio di San Filippo Neri, sarà possibile ascoltare l’organo costruito da Luigi Concone nel 1838, appena restaurato da Marco Renolfi. La celeberrima organista catalana Monserrat Torrent Serra, celebrerà il suo 90° compleanno e riceverà il Premio Organalia alla carriera.

Sabato 7 maggio alle 21 nel Santuario di Sant’Antonio da Padova suonerà l’organista siciliano Diego Cannizzaro, che proporrà all’ascolto il Concerto Gregoriano di Pietro Alessandro Yon, alla consolle dell’organo costruito da Francesco Vegezzi Bossi nel 1928-29. Cannizzaro eseguirà inoltre una serie di composizioni di autori contemporanei di Yon, canavesano naturalizzato americano morto nel 1943. Durante la serata sarà presentato un CD dedicato a Yon (volume primo), registrato sul più grande organo italiano, il Tamburini della Cattedrale di Messina.

Sabato 14 maggio alle 21 al Conservatorio “Giuseppe Verdi” sull’organo Tamburini, ideato da Ulisse Matthey nel 1933-34, suonerà Andrea Macinanti, in un concerto dedicato alla memoria dell’organista Massimo Nosetti, scomparso nel 2013.

Sabato 21 maggio nella chiesa del Santo Voltosi terrà un altro concerto dedicato a Yon. Sarà possibile ascoltare il Concerto Gregoriano del musicista nato a Settimo Vittone, nella versione per organo e pianoforte. Sarà utilizzato l’organo Fratelli Ruffatti del 2007. Gli interpreti saranno la pianista Angiola Rocca e l’organista Massimo Gabba. Durante la serata sarà presentato il secondo CD dedicato a Pietro Alessandro Yon.

Giovedì 26 maggio alle 21 al Tempio Valdeseil programma sarà interamente bachiano e si esibiranno l’organista Stefano Pellini e il sassofonista Pietro Tagliaferri. Sarà utilizzato l’organo costruito da Guido Pinchi nel 1996. Sarà presentato il CD con musiche per organo e sax soprano della serie “Riverberi”, registrato lo scorso anno all’organo Dell’Orto&Lanzini di Vigliano Biellese.

Sabato 4 giugno alle 21 nella Chiesa del Cottolengo alla consolle dell’organo Carlo Vegezzi Bossi del 1896 l’organista Marco Limone proporrà un programma interamente dedicato alla musica romantica tedesca con brani di Mendelssohn, Brahms, Schumann, Karg-Elert e Rheinberger.

Sabato 11 giugno alle 21 nella chisa di San Giovanni evangelista l’organista Marco Ruggeri (alla consolle dell’organo Bernasconi-Baldi del 1935) e la violinista lituana Lina Uinskyte ricorderanno Ottorino Respighi nell’ottantesimo anniversario della morte, con il Concerto Gregoriano, nella trascrizione per organo e violino. Durante la serata sarà presentato un CD dedicato ad una serie di autori italiani vissuti tra il XIX e XX secolo, con musiche di Ponchielli, Bazzini, Veretti, Pilati e Rota. Il CD è stato registrato lo scorso anno nella chiesa Confraternitale di San Bernardino a Vercelli.

Come detto, per concludere il circuito è stato scelto il cortile d’onore di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in cui mercoledì 15 giugno alle 21,30 si esibirà l’Arsnova Wind Orchestra diretta da Andrea Morello. Alla consolle del poderoso organo a tre tastiere, appositamente costruito dalla Fabbrica Artigiana Organi Francesco Michelotto di Albignasego (PD), siederà Paolo Oreni. Saranno eseguite composizioni trascritte dal britannico Arthur Wills, ospite d’onore della serata. In occasione della celebrazione del suo 90° compleanno, al maestro Wills sarà conferito il Premio Organalia alla carriera.

PER SAPERNE DI PIÙ E CONSULTARE IL CALENDARIO DEI CONCERTI

www.organalia.org (il calendario sarà disponibile dal 15 aprile)

Cultura

La Città metropolitana di Torino rinnova e rafforza il suo impegno a lavorare con il territorio, in partcicolare montano, per promuovere la conoscenza di occitano, francoprovenzale e francese, le cosiddette "lingue minoritarie" tutelate dalla legge nazionale n.482La consigliera metropolitana Barbara Cervetti lo ha ribadito incontrando questa mattina a Palazzo Cisterna  sindaci e operatori culturali dei numerosi Comuni della  Città metropolitana che sono sede di lingue minoritarie.

La programmazione per il 2016 verterà su tre filoni: le attività degli sportelli linguistici che coniugheranno maggiormente le potenzialità della tecnologia all’attività tradizionale, la formazione linguistica, che darà spazio a corsi sia per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni sia per la popolazione, attività di promozione linguistica con laboratori di lingua, musica e canto.“La Città metropolitana ha mantenuto la delega in materia di lingue minoritarie: svolgiamo un lavoro capillare per fare rete con le associazioni e i Comuni per difendere un patrimonio culturale e linguistico particolarmente importante per tutto il territorio” ha commentato Cervetti.

Dai Comuni è giunto un appello a migliorare in particolare la sinergia fra le attività culturali con quelle che appartengono alle competenze in materia di istruzione. “Per questa ragione” ha continuato Cervetti “rivolgiamo un appello al ministro per gli Affari regionali Enrico Costa, lo inviteremo al nostro confronto durante il prossimo Salone del Libro a Torino: la legge nazionale n.482 ha bisogno di essere aggiornata e dal Piemonte può venire per il Ministro un contributo indispensabile" .

Nel territorio della Città metropolitana sono 37 i Comuni interessati dall’occitano o dalla langue d’oc, 51 quelli interessati dalla lingua franco provenzale e 29 che sono interessati da occitano, franco-provenzale o dal francese. 

Cultura

Maria Vittoria: un nome che risuona a Torino nella via del centro, in un ospedale attrezzato per diversi tipi di cura e nello storico Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana. Alla duchessa di Savoia-Aosta Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna è dedicato l’incontro con la giornalista e docente Carla Casalegno, in programma mercoledì 13 aprile alle 18 nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna, per iniziativa dell’associazione Amici della Cultura.

Carla Casalegno è nata e vive a Torino. Dopo gli studi classici, si è laureata in Lettere nell'ateneo torinese. Dopo due monografie su Pier Giorgio Frassati (“Una vita di preghiera” e “Una vita di carità”), ha scritto la biografia Pier Giorgio Frassati” (Effatà  2005). E’ autrice di numerose altre pubblicazioni di carattere storico e biografico, tra cui “Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, Il sogno di una principessa in un regno di fuoco”. Il volume, edito da Effatà nel 2003, ripercorre la figura e le vicende della principessa che spiccò nel panorama sociale e storico-politico dell’Italia e della Spagna del secondo Ottocento, tratteggiandone i sentimenti, gli ideali, i sogni, la vita di sposa, di madre, di regina di Spagna (dal 1870 al 1873) e di moglie del sovrano Amedeo, figlio del primo re d’Italia Vittorio Emanuele II. Nel suo libro Carla Casalegno ripercorre inoltre le vicende dell’inesorabile malattia – la tubercolosi - che nel 1876 spense la vita che la nobildonna piemontese aveva speso sino ad allora, sia in Italia che in Spagna, in opere di carità e solidarietà.



Cultura

Proseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna. Il terzo appuntamento dell’anno è previsto per le ore 10 di sabato 19 marzo nella sede della Città Metropolitana. La visita si concluderà con un’esibizione del gruppo storico “I Cantastorie” di Alpignano. Anche nel 2016 le visite a Palazzo Cisterna si svolgono il terzo sabato di ogni mese, escluso agosto. Gli appuntamenti successivi a quello di marzo sono per il 16 aprile, il 21 maggio, il 18 giugno, il 16 luglio, il 17 settembre, il 15 ottobre, il 19 novembre e il 17 dicembre.

Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è comunque sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì il mattino dalle 9,30 alle 13 dalle scuole, nel pomeriggio dalle 14 alle 17 da associazioni e gruppi di cittadini.

Come detto, la visita di sabato 19 marzo si concluderà con l’esibizione di un gruppo storico iscritto all’Albo della Città Metropolitana di Torino: “I Cantastorie di Alpignano”. Il gruppo è nato spontaneamente nel 2002, in occasione del Palio dij Cossòt, per animare la serata-spettacolo dell’investitura degli Abà dei Borghi di Alpignano. Del complesso fanno parte diciannove elementi, tra coristi e suonatori di fisarmonica, chitarra, tamburo, tamburello e altri strumenti della tradizione popolare. Il repertorio comprende brani tipici, in italiano e piemontese, dei cantastorie girovaghi: racconti in musica e parole che fanno parte della cultura della canzone popolare piemontese dall’inizio del ‘800 al ‘900. Ogni singolo pezzo, eseguito dal vivo, viene presentato brevemente, specificandone anche il contesto storico. Caratteristica è la rappresentazione scenica di alcuni brani, perlopiù burleschi e scherzosi, con la distribuzione al pubblico dei cosidetti “pianetini” riportanti le parole del canto e i numeri fortunati. Il tutto con l’ausilio di 36 quadri, disegnati dai componenti del gruppo, che rappresentano le scene delle canzoni e rendono ancor più accattivante l’interpretazione. I costumi, maschili e femminili, si riferiscono alla fine dell’Ottocento.

Per saperne di più: http://digilander.libero.it/icantastorie/

Cultura

Dopo il successo dell’edizione 2015, anche quest’anno Torino per quattro giorni, da giovedì 31 marzo a domenica 3 aprile, ospiterà la seconda edizione del Festival della Psicologia, organizzato dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte, con il sostegno e il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, della Città di Torino, e della Facoltà di Psicologia dell’Università. Il Festival della Psicologia 2016 indaga il tema della fiduciain tutte le sue più note o recondite sfaccettature.
Stamani durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, la Consigliera metropolitana delegata alla cultura e al turismo, Barbara Cervetti, ha spiegato che “la Città Metropolitana sostiene il Festival perché consolida la vocazione culturale di Torino, una città che ha superato da tempo la monocoltura industriale, proponendosi come metropoli attrattiva anche dal punto di vista culturale e turistico. Un evento che porta tra i cittadini il dibattito sulla psicologia è sicuramente interessante per un pubblico che va ben oltre i confini locali. E’ quindi giusto e doveroso che le istituzioni locali sostengano un’iniziativa che offre opportunità di crescita culturale ai singoli individui e alla comunità”.
Il programma del festival comprende eventi, workshop, dibattiti, laboratori creativi e spettacoli che si rivolgono a tutte e tutti, a bambini e adulti, a studiosi, studenti o semplici appassionati e curiosi, con il preciso intento di aprire la mente per imparare a conoscerla.
Il festival sarà multidisciplinare e avrà come protagonisti psicologi, studiosi, attori, artisti, docenti universitari, scrittori, creativi e musicisti: da Massimo Recalcati, a Moni Ovadia, da Enzo Bianchi a Luca Mercalli, da Jean Searle a Vassilis Saroglou, da Adriano Zampierini ad Alessandro Perissinotto.
Sarà una manifestazione all’insegna dell’apertura e dell’inclusione a 360 gradi: la fiducia sarà cercata, discussa, studiata, raccontata, vissuta. “La fiducia, - spiegano gli organizzatori - è il sentimento che proviamo verso noi stessi e le nostre potenzialità, ma anche verso gli altri e nelle interazioni personali a ogni livello”. Il tema sarà messo in relazione con argomenti di scottante attualità, come le unioni civili, la disabilità, la religione, l’arte, il desiderio, la gelosia e il crimine.

Tutte le informazioni sul festival, sul programma e sui luoghi e sugli orari degli incontri sono reperibili nel portale Internet www.psicologiafestival.it



Cultura

“Le Olimpiadi del 2006 sono state allo stesso tempo un punto d’arrivo e un punto di partenza nel profondo processo di cambiamento a cui Torino è andata incontro a partire dall’inizio degli anni ’90. I Giochi Invernali del 2006 sono stati un formidabile acceleratore della trasformazione urbanistica, sociale e culturale”: lo ha sottolineato il Sindaco metropolitano Piero Fassino intervenendo a Palazzo Cisterna alla presentazione del libro “Cieli su Torino”, in cui 20 tra scrittori e giornalisti interpretano i luoghi, i settori e le situazioni in cui la città è maggiormente cambiata, prima e dopo le Olimpiadi.

Nel volume curato dal regista e autore teatrale Renzo Sicco si descrive la metropoli che cambia, ma anche quel territorio che eravamo abituati a chiamare “Provincia”, osservato attraverso occhi attenti e premurosi e raccontato con storie che legano presente e passato. Come ha sottolineato il Sindaco Fassino, “la città della grande industria automobilistica è diventata una capitale dell’innovazione e della tecnologia, un polo universitario internazionale, una destinazione turistica attrattiva, una capitale del cibo e della riflessione sull’alimentazione. Non siamo più da tempo una città ad una sola vocazione, mentre le nostre vallate alpine hanno compiuto grandi passi per migliorare la loro immagine, la loro notorietà, la loro infrastrutturazione sportiva e quindi la loro attrattività turistica”.

Fassino ha tracciato un parallelo fra Torino e Barcellona, un’altra metropoli che, grazie alle Olimpiadi, ha avviato un processo di trasformazione non ancora esaurito. “Le Olimpiadi, - ha osservato il Sindaco metropolitano - sollecitano i territori che le ospitano a misurarsi con il resto del mondo e mobilitano energie che possono essere preziose anche dopo i grandi eventi: si pensi ai volontari di Torino 2006. Con le Olimpiadi il nostro territorio ha imparato a fare squadra per raggiungere grandi obiettivi. Cittadini e amministratori locali hanno riscoperto l’orgoglio di appartenere a quel territorio”.

La presentazione di “Cieli su Torino” si è volta a Palazzo Cisterna alla vigilia del decimo anniversario dell’inaugurazione delle Paralimpiadi di Torino 2006. A questo proposito, la Consigliera metropolitana delegata alla cultura, al turismo e allo sport, Barbara Cervetti, ha sottolineato che “nel febbraio e nel marzo del 2006 era difficile immaginare che Torino sarebbe diventata la quarta destinazione turistica tra le città d’arte italiane e che sulle piste delle nostre montagne olimpiche avrebbero regolarmente trascorso le loro settimane bianche russi, norvegesi, turchi, svedesi e danesi. Così come era difficile immaginare che gli sport paralimpici avrebbero avuto una visibilità mediatica che, almeno in Italia, è partita proprio da quei Giochi Paralimpici che Torino e le sue vallate organizzarono con il massimo della professionalità”. “Torino è cambiata tanto in dieci anni, - ha ricordato la Consigliera Cervetti - così come sono cambiate le vallate olimpiche, che hanno imparato l’arte dell’accoglienza. Ed è cambiata anche la nostra cultura sportiva, che ha iniziato a considerare come un qualcosa di normale e di acquisito il fatto che i disabili pratichino lo sport, di base ed agonistico”.

Sulla crescita della cultura sportiva collegata alla pratica amatoriale e agonistica dei disabili si è soffermata Tiziana Nasi, Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, che nel 2006 guidò il Comitato Organizzatore delle Paralimpiadi. “Quelle gare trasmesse in tv, quell’entusiasmo del pubblico, quei titoli in prima pagina sulle vittorie dei nostri atleti, - ha spiegato Nasi – hanno fatto crescere il nostro movimento sportivo di base e convinto molti genitori di giovani disabili a portare i loro figli negli impianti e sulle piste per provare a praticare le più diverse discipline”.

Il giornalista e scrittore Darwin Pastorin, uno degli autori di “Cieli su Torino”, ha spiegato perché lui, tifoso juventino (ma anche cantore di molti miti del pallone), ha raccontato nel libro l’atmosfera che si respirava intorno e dentro allo Stadio Filadelfia, monumento della storia del Torino che sta finalmente rinascendo e recuperando un ruolo di simbolo del calcio cittadino. “In quel tempio del tifo granata, - ha ricordato Pastorin - ascoltare i vecchi tifosi parlare di Capitan Valentino Mazzola e della sua squadra mi ha fatto capire quanto quel Torino fosse importante per l’Italia del dopoguerra: ridava speranza agli italiani e lanciava nel mondo l’immagine positiva di un Paese che stava rinascendo”.

Cieli su Torino” è stato ripubblicato per i tipi dell’editrice Claudiana in una versione aggiornata, a dieci anni da una prima edizione che nacque appunto nell’anno dello straordinario successo delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Nel 2016 “Cieli su Torino” è arrivato alle stampe in una versione “metropolitana” che, attraverso lo specchio letterario, offre occasione per guardare ad una Città legata indissolubilmente al territorio che la circonda, da Pinerolo ad Ivrea.

“Ogni città è un caleidoscopio di piazze e strade, di monumenti e case, di storia e storie. – spiega il curatore Renzo Sicco - Torino lo è da sempre, più di molte altre, visto il suo passato di duplice capitale, del Regno Sabaudo e d’Italia. Ma due guerre mondiali, il fascismo, il prezzo del benessere della ricostruzione e del miracolo economico l’avevano ingrigita, almeno fino al vento olimpico del febbraio 2006, che ne ha svelato il passato agli occhi del mondo, inaugurando un futuro con nuovi ritmi e tempi. In ‘Cieli su Torino’ alcuni scrittori che a vario titolo l’hanno conosciuta ne ripercorrono l’antica e la nuova toponomastica, luoghi scomparsi o del tutto rinnovati, gusti e profumi, personaggi di primo piano e gente comune, cittadini orgogliosi di una città ormai amata da molti. Renzo Sicco, regista e autore teatrale, dal 1989 è direttore artistico di Assemblea Teatro, una tra le più attive realtà culturali del Paese, per cui ha scritto e diretto oltre cinquanta spettacoli. Per l’editrice Claudiana ha pubblicato “Il funerale di Neruda” (con Luis Sepúlveda), “Fuochi” (con Marina Jarre) e “Orfana di figlio. I giovedì delle Madres de Plaza de Mayo” (con Massimo Carlotto e Taty Almeida).

Gli autori che hanno scritto per “Cieli su Torino”

Fabio Arrivas, Giuseppe Culicchia, Laura Curino, Erri De Luca, Andrea Demarchi, Giacomo Di Girolamo, Elvio Fassone, Gian Luca Favetto, Fabio Geda, Gero Giglio, Marina Jarre, Davide Longo, Laura Mancinelli, Alessandro Perissinotto, Enrico Remmert, Gianni Romeo, Darwin Pastorin, Gabriele Romagnoli, Alberto Salza, Younis Tawfik

Cultura

Sono circa cinquanta gli artisti che si sono iscritti a Riarteco 2016 e che hanno in questo modo deciso di contribuire a “il riconoscimento al rifiuto”, titolo di questa edizione.

Riarteco in programma per l’anno 2016 intende sottolineare come i rifiuti oltre ad essere raccolti, debbano essere sempre più “riconosciuti” quali importanti risorse che possono acquisire un valore economico, attraverso il recupero ed il riutilizzo dei materiali, ed una valenza creativa, mediante il riciclo artistico o la realizzazione di opere di eco-design.

L’esposizione, impostata sui principi del riciclo e del recupero, va oltre l’aspetto estetico, in quanto portatrice di segni, codici, valori che richiamano a un impegno etico-sociale, che punta a responsabilizzare i singoli cittadini ad una maggiore partecipazione alle scelte collettive che hanno impatto sul benessere e stato di salute della collettività.

“La transizione verso un’economia più circolare – afferma Gemma Amprino consigliera metropolitana con delega all’Ambiente - è al centro dell'agenda per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. “Iniziative come queste – continua la consigliera Amprino – sensibilizzano i cittadini ad un uso delle risorse più efficiente garantendo così la continuità di tale efficienza e l’apporto di importanti benefici economici”.

“RiArteco – commenta Barbara Cervetti, consigliera metropolitana con delega alla Cultura - è portatrice un forte messaggio ambientale, ma anche culturale. Valorizzare concretamente il riciclo creativo nell’impegno dei materiali di recupero è la sfida di un nuovo modo di contribuire all’arte e al design”.

La mostra inizia il tour da Palazzo Cisterna, sede della Città metropolitana, con l’inaugurazione prevista per mercoledì 16 marzo alle ore 17,30 e fino al 24 marzo sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 19,00 e sabato 19 marzo dalle ore 9,00 alle ore 13,00.

Dopo Torino la mostra sarà a:

Genova - Loggia della Mercanzia (31 marzo - 9 aprile) e Sampierdarena (11 - 23 aprile)

Pisa - Centro Espositivo San Michele degli Scalzi (30 aprile - 7 maggio)

Cerveteri (Roma) - Case Grifoni (13 maggio - 21 maggio)

Gli artisti selezionati che esporranno per l’edizione di RiArtEco 2016 sono:
Paolo Beltrambini, Elena Bottari, Antonella Brusati, Adriana Bugliarelli, Lamberto Caravita, Cinzia Carrubba, Aldo Celle, Rossana Chiappori, Domenico Cocchiara, Arcangela Colella, Giuseppe Colucci, Giovanna Consolati, Angela Cosenza, Mamy Costa, Barbara Cotignoli, Agnese Del Gamba, Doris Scaggion DORISCA, Giovanni Erbabianca, Leonarda Faggi, Antonella Fenili, Mario Formica, Roberto Garbarino, Alessandra Guenna, Alberto Iannucci, Benedetta Jandolo, Sergio Andrea Lagomarsino, Davide Lazzarini, Paolo Lo Giudice, Benedetta Macini, Piergiorgio Maiorini, Angela Marchionni, Attilio Maxena, Laura Minuti, Giorgio Mozzo, Gabriella Oliva, Tamara Pela’, Camilla Pratolini, Serena Pucci, Rossella Ricci, Marzia Rocha, Guido Roggeri, Adriana Romeo, Letizia Rostagno, Chiara Scaglia, Claudia Scalera, Ferdinando Segreti, laboratorio Selvaggiastro, Giovanna Sinatra, Simona De Stasio e Barbara Bergadano SNOB, Alessandra Spagnolo, Vito Totire, Stefania Verderosa.

Cultura

“Un mondo pieno di armi” è il tema del terzo incontro del semestre 2016 della Scuola per la Buona Politica di Torino, diretta dal professor Michelangelo Bovero. L’appuntamento è per giovedì 10 marzo alle 17 nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12.

Il relatore dell’incontro sarà Leopoldo Nascia. Ricercatore presso l’ISTAT dove si occupa di statistiche sulle imprese, Nascia ha partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali sull’innovazione, la ricerca e sviluppo e il terzo settore. Dal 2012 cura la redazione del rapporto di valutazione delle politiche di ricerca e innovazione in Italia per le istituzioni comunitarie. Ha scritto diversi articoli su riviste nazionali e internazionali e contribuito a saggi sulla spesa militare, pubblicati in “Grammatica dell’indignazione” (Edizioni Gruppo Abele) e “Le armi della Repubblica: dalla Liberazione a oggi” (UTET). Collabora con il portale www.sbilanciamoci.info.

Il tema della spesa militare è quantomai d’attualità, in un mondo in cui i conflitti aumentano di numero e d’intensità e in cui l’opzione militare è spesso considerata il solo strumento per risolvere le controversie internazionali e per garantire la sicurezza del mondo occidentale nei confronti del fondamentalismo islamico. A giudizio di Nascia, l’attuale livello di spesa militare dello Stato italiano e l’allocazione delle risorse non sono giustificati dalla situazione internazionale.

Il programma dei successivi incontri della Scuola per la Buona Politica

- giovedì 14 aprile alle 17: Claudio De Fiores sul tema “Quali poteri per i cittadini? Dopo le riforme”

- giovedì 19 maggio alle 17: Mario Pianta sul tema “I mercati, il denaro, il capitale”