I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

Si presenta a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12 - Torino) venerdì 20 gennaio alle ore 17,30 il libro di Gian Luca Giani "L'incanto della torre" edito da Yume. La Torre è l'affascinate costruzione, conosciuta come Torre Littoria, che svetta su piazza Castello a Torino di proprietà di Reale Mutua.

Progettata da Armando Melis De Villa la torre è oggi considerata uno dei migliori esempi dell'architettura razionalista in Italia, ma, negli anni, è anche stata definita oscena, antiestetica, simbolo di un odioso regime e di un triste periodo.

L'autore del libro che è nipote di Melis nel corso della presentazione dialoga con Costanza Roggero, responsabile scientifico del Laboratorio di Storia e Beni Culturali del Politecnico di Torino, Livia Piperno, responsabile Valorizzazione e Sviluppo del Patrimonio di Reale Immobili S.p.A e Walter Canavesio della Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte Giuseppe Grosso. E’ proprio nella biblioteca di Palazzo Cisterna infatti che si trova il Fondo Melis Bertagna, donato alla Provincia di Torino nel 2004 da Umberto Bertagna, eminente studioso di Storia dell’Arte e dell’Architettura. Il fondo è composto da circa 4000 volumi in parte appartenenti alla famiglia materna Melis de Villa e in parte raccolti da lui stesso donati con il vincolo di mantenerli uniti e non dispersi in altre raccolte bibliografiche e archivistiche, e con l'indicazione della presenza del nome del donatore nell'intestazione.

Gian Luca Giani
Laureato in Ingegneria elettronica, ricercatore e scrittore per passione. Ha vinto diversi premi letterari e radiofonici ed è acuto osservatore del passato e del presente. Della sua Torino ha deciso di raccontare una storia di “famiglia”, la vicenda della costruzione della Torre Littoria, disegnata e costruita dal nonno Armando Melis De Villa.

Cultura

Proseguendo nel filone inaugurato l’anno scorso con la mostra “A rischio della propria vita”, in occasione del Giorno della Memoria 2017aPalazzo Dal Pozzo della Cisterna - sede della Città Metropolitana di Torino - è previsto l’allestimento di una mostra dedicata a Jan Karski (1914-2000), il corriere dello Stato “segreto” polacco e del Governo in esilio della Repubblica Polacca durante la Seconda Guerra Mondiale.

La mostra è itinerante ed stata realizzata dal Museo della Storia della Polonia e dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia. L’allestimento a Torino verrà realizzato in collaborazione con la Città Metropolitana, il Consolato Generale di Polonia a Milano, il Consolato onorario di Polonia a Torino, la Comunità Ebraica di Torino e la Comunità Polacca di Torino-Ognisko Polskie w Turynie.

L’inaugurazione della mostra è in programma lunedì 30 gennaio 2017 alle 18. La mostra sarà visitabile da martedì 31 gennaio a venerdì 17 febbraio 2017 dalle 10 alle 17 nei giorni feriali.

UN TESTIMONE INASCOLTATO DELL’ORRORE DELLA SHOAH

Nel 1943 Jan Karski venne inviato presso i rappresentanti degli Alleati con la missione di raccontare il terroreseminato dai tedeschi in Polonia, compreso il genocidio degli ebrei. Karski fu tra i primi a informare il mondo sulla politica tedesca di sterminio sistematico degli ebrei. I suoi interlocutori, purtroppo, non compresero le dimensioni dell’immane tragedia che si stava consumando nella Polonia occupata. Il settimanale americano “Newsweek” ha inserito Jan Karski nel novero delle figure eccellenti del XX secolo, riconoscendo la missione da lui compiuta durante la guerra come una delle pietre miliari nell’etica della civiltà. Negli ultimi anni sono stati pubblicati in Italia: la prima edizione italiana dellibro di Jan Karski “La mia testimonianza davanti al mondo. Storia di uno stato segreto”(Adelphi 2013) a cura e con la traduzione di Luca Bernardini; il fumetto Jan Karski “L’uomo che scoprì l’Olocausto” di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (Rizzoli-Lizard 2014).

LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E STUDENTI UNIVERSITARI

Alla mostra su Jan Karski è abbinata un’attività didattica seminariale, promossa dai docenti Jörg Luther dell’Università del Piemonte Orientale e Sarah Kaminski dell’Università di Torino. Tale attività si terrà nella sala Consiglieri di Palazzo Cisterna e sarà destinata agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie del Piemonte e agli studenti universitari. La mostra sarà parte integrante del progetto didattico internazionale “Memorie europee tra Ovest ed Est – elaborazioni in atto della Shoah”, che interessa in particolare la Polonia, l’Italia e anche Israele. Il seminario sarà organizzato nell’ambito della quarta edizione del Corso di Storia e Didattica della Shoah organizzato dalla Rete Universitaria. All’iniziativa collaborano i Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze politiche, economiche e sociali (DIGSPES) di Alessandria e di Studi Umanistici di Vercelli, il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Torino, l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, con la collaborazione dell’ISTORETO-Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza, dell’ISRAL-Istituto per la Storia della Resistenza in Provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi” e della Società Contemporanea “Giorgio Agosti”.

Cultura

Proseguono anche nel 2017 le visite guidate e animate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino. Le visite si svolgono da quest’anno il quarto sabato del mese(tranne che a giugno e dicembre) alle ore 10e sono accompagnate da esibizioni dei gruppi storici appartenenti all'Albo della Città Metropolitana di Torino. Gli appuntamenti sono previsti per il 28 gennaio, il 25 febbraio, il 25 marzo, il 22 aprile, il 27 maggio, il 17 giugno, il 23 settembre, il 28 ottobre, il 25 novembre e il 16 dicembre. Come detto, la prima data utile per visitare lo storico complesso architettonico torinese è quindi quella di sabato 28 gennaio.  

Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.

Sabato 28 gennaio alle 10 alla visita guidata parteciperà il gruppo “Historia Subalpina”, associazione storico-culturale senza scopo di lucro che ha per scopo  la ricerca storica, l'organizzazione e lo svolgimento di attività culturali, divulgative, rievocative e ricreative inerenti fatti, personaggi e vicende piemontesi compresi tra il 1600 ed il 1900. Historia Subalpina è nata per promuovere le potenzialità e le risorse del territorio, contribuire allo sviluppo, allo studio ed alla divulgazione (anche in ambito scolastico) della conoscenza del patrimonio storico-culturale piemontese a mezzo di animazioni, danze, spettacoli e rievocazioni di episodi significativi della storia. L’associazine intene inoltre contribuire all’organizzazione, realizzazione, diffusione, promozione e valorizzazione di ogni forma d’arte e spettacolo. Historia Subalpina di è organizata in due sezioni: “Corte Gioconda” che riguarda il XVII secolo, “Contessa di Castiglione” dedicata al XIX secolo.

PER SAPERNE DI PIÙ SU PALAZZO CISTERNA, SULLA SUA STORIA, SULLE POSSIBILITA’ DI VISITA E PER AMMIRARE LE FOTO PANORAMICHE A 360°

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna/storia-palazzo

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna

http://www.cittametropolitana.torino.it/multimedia/virtual/palazzo_cisterna_esterni.shtml

Cultura

Si presenta lunedì 16 gennaio alle ore 18 a Palazzo Cisterna (Via Maria Vittoria 12), sede della Città metropolitana di Torino, a cura del Centro Pannunzio di Torino il libro del filosofo Maurizio Ferraris “L'imbecillità è una cosa seria”, edito da Il Mulino.

La presentazione sarà condotta dal prof. Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio Torino e dalla dott.ssa Anna Ricotti.

L’ultimo libro di Ferraris parte con l’analisi di questa imbarazzante caratteristica dell’umano, quale è l’imbecillità, per una seria ed articolata riflessione. A lungo l'umanità si è considerata perfetta, attribuendo le proprie eventuali mancanze all'alienazione portata dalla tecnica o all'azione di entità arcane e malvagie come il Capitale e l'Europa. Ma sarebbe bastato un esame di coscienza per capire che il problema era un altro: l'imbecillità, dentro e fuori di noi. L'imbecillità è una cosa seria e non appena ce ne accorgiamo i conti tornano, nell’economia così come nella società e nella storia.Solo sentendosi sfiorati dalla grande ala dell’imbecillità, gli individui tenderanno al progresso e al bene.  

Maurizio Ferraris
È professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia).Editorialista di "La Repubblica", è inoltre direttore della "Rivista di Estetica", condirettore di "Critique" e della "Revue francophone d’esthétique".Fellow della Italian Academy for Advanced Studies (New York), della Alexander von Humboldt-Stiftung e del Käte Hamburger Kolleg "Recht als Kultur" di Bonn, Directeur d’études al Collège International de Philosophie, visiting professor alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e in altre università europee e americane. Ha scritto una cinquantina di libri tradotti in varie lingue.

Tra i più recenti, segnaliamo "Documentalità" (2009), il "Manifesto del nuovo realismo" (2012), "Filosofia per dame" (2011), "Anima e iPad" (2011) e "Spettri di Nietzsche" (2014).

Cultura

Dopo il successo di pubblico riscosso sabato 10 dicembre dal concerto di Natale, a cui hanno partecipato circa 450 spettatori, la rassegna “Chivasso in Musica”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, aprirà il 2017 con il quinto appuntamento, che si terrà ancora in Duomo la sera di giovedì 12 gennaio, alle 21. Si tratterà di un recital pianistico che avrà come protagonista la pluripremiata concertista livornese Michelle Candotti.
La pianista diciannovenne aprirà la serata con tre composizioni di Fryderik Chopin: la “Ballade in Fa maggiore” numero 2 opera 38, il “Nocturne in Do minore” opera 48 numero 1 e lo “Scherzo” numero 2 opera 31. Un bell’incipit, che permetterà al pubblico di avere un quadro abbastanza preciso dell’arte del compositore polacco.
Michelle Candotti condurrà poi idealmente gli ascoltatori in Francia, per l’interpretazione della “Isle joyeuse” di Claude Debussy, del quale si sta per celebrare il centenario della morte, avvenuta nel 1918.
La parte centrale della serata sarà riservata alla musica di Franz Schubert. Il brano intitolato “Gretchen am Spinrade”, è un lied per voce e pianoforte che è stato trascritto per pianoforte solo da Franz Liszt, al quale è dedicata tutta la parte conclusiva del concerto.Infatti, sarà possibile ascoltare “Marche au supplice”, quarto movimento della “Symphonie fantastique” di Hector Berlioz, “Faribolo Pasteur, chanson tirèe du poème de Franconetto de Jacques Jasmin” e “Après une lecture de Dante”, fantasia quasi sonata tratta dagli “Annèes de Pèlerinage”.
Michelle Candotti suonerà al pianoforte Fazioli fornito dalla ditta Serazio&Negro di San Giorgio Canavese.
Il quinto concerto è organizzato dall’associazione Chivasso in Musica con la collaborazione del Rotary Club di Chivasso. L’ingresso al concerto sarà come di consueto ad offerta libera.

Cultura

Nel 2016 il Giorno della Memoria dedicato alle vittime della Shoah venne celebrato a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, con la mostra “A rischio della propria vita”.

La mostra venne realizzata dal Museo della Storia della Polonia e dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia, in collaborazione con la Città Metropolitana, il Consolato Generale di Polonia a Milano, il Consolato onorario di Polonia a Torino, la Comunità Ebraica di Torino e la Comunità Polacca di Torino-Ognisko Polskie w Turynie.

Proseguendo nel filone inaugurato l’anno scorso, in occasione del Giorno della Memoria 2017 è previsto l’allestimento di una mostra dedicata a Jan Karski (1914-2000), il corriere dello Stato “segreto” polacco e del Governo in esilio della Repubblica Polacca durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943 Jan Karski venne inviato presso i rappresentanti degli Alleati con la missione di raccontare del terroreseminato dai tedeschi in Polonia, ivi compreso il genocidio degli ebrei. Fu tra i primi a informare il mondo sulla politica tedesca di sterminio sistematico degli ebrei. I suoi interlocutori, purtroppo, non compresero le dimensioni dell’immane tragedia che si stava consumando nella Polonia occupata. Il settimanale americano “Newsweek” ha inserito Jan Karski nel novero delle figure eccellenti del XX secolo, riconoscendo la missione da lui compiuta durante la guerra come una delle pietre miliari nell’etica della civiltà. Negli ultimi anni sono stati pubblicati in Italia: la prima edizione italiana dellibro di Jan Karski “La mia testimonianza davanti al mondo. Storia di uno stato segreto”(Adelphi 2013) a cura e con la traduzione di Luca Bernardini; il fumetto Jan Karski “L’uomo che scoprì l’Olocausto” di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (Rizzoli-Lizard 2014).

L’inaugurazione della mostra è in programma lunedì 30 gennaio 2017 alle 18. La mostra sarà visitabile da martedì 31 gennaio a venerdì 17 febbraio 2017 dalle 10 alle 17 nei giorni feriali. L’esposizione è composta dai 21 pannelli stampati su forex.

Jörg Luther dell’Università del Piemonte Orientale e Sarah Kaminski dell’Università di Torino abbinano inoltre alla mostra un’attività didattica seminariale, da tenersi nella sala Consiglieri di Palazzo Cisterna, destinata agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie del Piemonte e agli studenti universitari. La mostra sarà parte integrante del progetto didattico internazionale “Memorie europee tra Ovest ed Est – elaborazioni in atto della Shoah”, che interessa in particolare la Polonia, l’Italia e anche Israele. Il seminario sarà organizzato nell’ambito della quarta edizione del Corso di Storia e Didattica della Shoah organizzato dalla Rete Universitaria. All’iniziativa collaborano i Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze politiche, economiche e sociali (DIGSPES) di Alessandria e di Studi Umanistici di Vercelli, il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Torino, l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, con la collaborazione dell’ISTORETO-Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza, dell’ISRAL-Istituto per la Storia della Resistenza in Provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi” e della Società Contemporanea “Giorgio Agosti”.

Il corso si inserisce nel più ampio progetto di attività della Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e, con il coordinamento del MIUR, si tiene in vari Atenei, con il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica di Polonia, dell’Ambasciata d'Israele in Italia e dell’UCEI-Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La responsabilità scientifica accademica dei nodi piemontesi della Rete universitaria è dei professori Simona Forti (Università Piemonte Orientale - Vercelli), Jörg Luther (Università Piemonte Orientale - Alessandria) e Sarah Kaminski (Università di Torino). La Rete si propone di implementare e diffondere negli atenei e nelle scuole le “buone pratiche” di lotta contro ogni forma di razzismo e antisemitismo, attraverso un sentimento di cittadinanza condivisa e dello sviluppo della cultura del pluralismo e della tutela dei diritti umani e civili.

Il corso seminariale inizierà giovedì 9 febbraio 2017 con una visita alla mostra allestita a Palazzo Cisterna, proseguendo con relazioni sulla didattica della Shoah, in particolare sul ruolo delle immagini e sul turismo della Shoah. Giovedì 16 febbraio è prevista una sessione mattutina di storia, filosofia e diritto, moderata dalla professoressa Krystyna Jaworska, docente di Letteratura Polacca all’Università di Torino. Sono previste relazioni su “Memoria ed identità nazionale polacca”, “Memorie intrecciate: la Polonia in Italia e l’Italia in Polonia”, “La storia e il diritto della memoria tra Polonia e Israele”. A seguire testimonianze, domande e dibattito. Nel pomeriggio la sessione sarà presieduta dal professor Corrado Martone, docente di Ebraistica all’Università di Torino. Le relazioni riguarderanno “Il nazionalismo della memoria”, “La Shoah è dell’Europa o dei Tedeschi?”, “Il turismo della memoria”. Le lezioni sono principalmente rivolte a insegnanti di scuola secondaria di I° e II° grado nonché a docenti, dottorandi e studenti universitari. I responsabili scientifici si riservano di valutare, caso per caso, l’accesso al corso di altri insegnanti e studenti e di altre persone interessate. Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato individuale di frequenza e saranno riconosciuti tre crediti formativi universitari, se presenteranno una relazione o un progetto di unità didattica concordato con i responsabili del corso. A richiesta degli insegnanti partecipanti, potranno essere organizzati incontri di follow up nelle scuole e/o presso gli istituti partecipanti. La partecipazione al corso è gratuita. Seguiranno informazioni ulteriori indirizzate alle scuole e agli studenti. Sarà possibile contattare da gennaio la segreteria dell’ISRAL (isral@isral.it; 0131 443861) e il prof. Luther (joerg.luther@uniupo.it).

Cultura

Proseguiranno anche nel 2017 le visite guidate e animate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino. Le visite si svolgeranno il quarto sabato del mese(tranne che a dicembre e a giugno) alle ore 10e saranno accompagnate da esibizioni dei gruppi storici appartenenti all'Albo della Città Metropolitana di Torino. Gli appuntamenti sono previsti per il 28 gennaio, il 25 febbraio, il 25 marzo, il 22 aprile, il 27 maggio, il 17 giugno, il 23 settembre, il 28 ottobre, il 25 novembre e il 16 dicembre. Come detto, la prima data utile per visitare lo storico complesso architettonico torinese è quindi quella di sabato 28 gennaio.  
Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è comunque sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.

PER SAPERNE DI PIÙ SU PALAZZO CISTERNA, SULLA SUA STORIA, SULLE POSSIBILITA’ DI VISITA E PER AMMIRARE LE FOTO PANORAMICHE A 360°

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna/storia-palazzo

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Cultura

Si svolgerà giovedì 15 dicembre alle ore 17.00 nella sede aulica della Città metropolitana di Torino l’ultimo appuntamento dell’anno all’interno degli “Incontri a Palazzo Cisterna” curati dall’Associazione Amici della Cultura.

Ospite dell’incontro dal titolo “Vanitas navium” sarà lo storico di marina e pittore navale Massimo Alfano che illustrerà opere pittoriche dedicate alla Marina sabauda e sarda.

Alfano realizza principalmente opere legate alle navi a vapore e al naviglio militare con l’obiettivo di riscoprire soggetti del passato dando loro forma e colore. Inoltre, essendo figlio di un fotografo di Marina, da oltre quarant’anni può contare sull’immenso archivio fotografico di famiglia, composto da ben 75.000 immagini, 30.000 negativi e circa 7.000 volumi di mare.

Alfano è anche membro di numerose istituzioni tra le quali l'Associazione Italiana Documentazione Marittima e Navale, l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e per i suoi studi relativi alla storia del sottomarino Kursk è socio onorario dell'Associazione dei Marinai Sommergibilisti Russi.

L’associazione Amici della Cultura, guidati dal presidente emerito Raffaele Natta Soleri, chiude con questo incontro un’intensa stagione culturale. A breve sarà disponibile il programma degli incontri 2017.

Cultura

Sabato 10 dicembre ritorna nelle Valli di Lanzo, presso il castello di Mezzenile, l'appuntamento annuale della Giornata del francoprovenzale.

Quest'anno la giornata sarà dedicata alla ricerca antropologica visiva sul territorio, uno specifico metodo di ricerca dell’antroplogia fondato sull’utilizzo ampio e sistematico dei sistemi di registrazione audiovisiva.Verranno presentati, a partire dalle ore 15, tre film documentari sulla tradizione musicale e coreutica locale e un intervento sulla documentazione fotografica.

Uno sguardo attraverso il mezzo documentario filmico e fotografico su una piccola ma autentica comunità montana in cui si sono mantenuti e tramandati costumi, riti e lingua.

Seguirà un buffet conviviale e alla sera il concerto a ballo del gruppo artistico-musicale Blu l'azard. La giornata culturale è promossa dall’Unione di Comuni montani delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, dall’Uncem, organizzata dalla Chambra d’oc/Tsambra francoprovensal(con il progetto “Lingue madri” della Città metropolitana di Torino).

Tutta la giornata, il buffet e il concerto/ballo serale sono a ingresso libero.

Nel dettaglio il programma prevede:
A partire dalle ore 15
La fotografia come memoria antropologica ed etnografica. l'esperienza della società storica delle Valli di Lanzo.
Con proiezioni di documenti fotografici. Intervento di Bruno Maria Guglielmotto-Ravet, presidente della Società Storica delle Valli di Lanzo, fondata a Ceres nel 1946 con l’intento di riportare l’attenzione sugli studi di storia locale.

Valli di Lanzo: la danza viva-viva la danza!
Un documentario di Michele Cavenago e Romana Barbui dell'associazione milanese “Lo stivale che balla” che si occupa dello studio, della documentazione e diffusione della danza tradizionale, con particolare attenzione alla documentazione del patrimonio etnocoreutico italiano attraverso filmati e interviste..

Lou soun amis: il suono amico. Una tradizione musicale delle alpi occidentali, Valli di Lanzo
documentario di Flavio Giacchero e Luca Percivalle, da una ricerca antropologica sul campo filmata tra il 2011 e il 2015 sul mondo dell'oralità e della quotidianità

Bal poètic, concerto a ballo
Presentazione in anteprima nelle Valli di Lanzo del nuovo progetto del gruppo artistico-musicale Blu l'azard.Un progetto musicale che coniuga danza e poesie sulle note di brani di composizione ispirati a poeti e grandi pensatori di epoche e culture diverse.

Cultura

L’ultimo appuntamento del 2016 con le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, è fissato per le ore 10 di sabato 17 dicembre. La visita a Palazzo Cisterna sarà accompagnata dal gruppo storico “Conti Orsini” di Rivalta Torinese. Nel 2016 le visite a Palazzo Cisterna sono state programmate per il terzo sabato di ogni mese, esclusi luglio e agosto. Il palazzo è comunque sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì il mattino dalle 9,30 alle 13 dalle scuole, nel pomeriggio dalle 14 alle 17 da associazioni e gruppi di cittadini.

Il gruppo storico “Conti Orsini” di Rivalta è nato all'inizio del 2000 in occasione del Carnevale di Rivalta per accompagnare le maschere ufficiali, “Il Tuminè e la Tuminera”. L’iniziativa fu presa da un gruppo di amici della Famiglia Rivaltese, che intendevano conoscere e far conoscere la storia dei Conti Orsini, del loro castello, dei costumi e dei personaggi che l'hanno abitato negli ultimi tre secoli. Il Comune di Rivalta acquistò e aprì al pubblico il maniero nel 2006, mentre il gruppo storico si impegnò a migliorare l’appropriatezza dei costumi, a seguito di ricerche di documenti, testi ed illustrazioni dell'epoca che va dalla fine del 1600 al 1730. Dopo il riconoscimento ufficiale da parte del Comune di Rivalta e l’inserimento nell’Albo dei Gruppi storici dell’allora Provincia di Torino, l’associazione ha visto crescere le richieste di partecipazione a manifestazioni storiche, durante le quali propone coreografie su musiche d'epoca (minuetto, bourrée, furlana, badinerie), messe a punto con l'aiuto di una maestra di danza. Dal 2004 i “Conti Orsini” hanno aderito al progetto educativo “L'Isola che c'è” dell'Assessorato comunale alle politiche educative: nelle scuole di Rivalta i membri del gruppo insegnano la storia del paese attraverso i documenti antichi e la testimonianza degli edifici di origini medievali.
Il gruppo propone inoltre i giochi del tempo che fu e, in un gazebo arredato con tende di velluto per ricreare l’atmosfera del ‘700, rievoca le attività in cui i nobili del XVIII secolo si dilettavano, dal ricamo alla pittura, dal disegno alla lettura, dai giochi da tavola a quello di pazienza. La storia del castello degli Orsini non terminò con l’estinguersi della dinastia. Il complesso venne acquistato nel 1823 dal conte Cesare della Chiesa, che nel 1836 ospitò il romanziere Honoré de Balzac. L’evento venne ricordato nel 2009 con una mostra d'arte
al castello ed una ricostruzione dell’atmosfera ottocentesca da parte del gruppo storico Conti Orsini, che per l’occasione creò al proprio interno la sezione “Conti di Rivalta”, la quale avrebbe poi partecipato alle manifestazioni collegate al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Anche “I Conti di Rivalta” fanno parte dell'Albo provinciale dei gruppi storici e propongono le danze di società, come i valzer, le marce, le contraddanze, le polke, le mazurke e le quadriglie. Per saperne di più: www.contiorsini.it