I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

Il quarto appuntamento del cartellone di “Chivasso in Musica 2016-17” – patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino - sarà il Concerto di Natale, sostenuto dall’Assessorato al commercio della Città di Chivasso.

L’appuntamento è per sabato 10 dicembre alle 21 nel Duomo, con il coro “Artemusica”, fondato nel 2002 a Valperga e diretto da Debora Bria. Il complesso corale è accompagnato al pianoforte da Carlo Beltramo ed è costituito da voci bianche e giovanili. Con il marchio discografico Elegia il coro Artemusica ha inciso nel 2013 un compact disc in occasione del centenario della nascita di Benjamin Britten (1913-1976), che annovera tra gli altri brani “A Ceremony of Carols”, e, di John Rutter (1945), “Personent Hodie”.

Il programma del concerto a Chivasso è squisitamente natalizio, prevedendo un’apertura nel nome di Arvo Pärt, con tre composizioni: “Vater unser” (Padre nostro), “Christmas Lullaby” (Ninna nanna di Natale) e “Wiegenlied” n. 1 (Ninna nanna). A seguire saranno eseguiti due mottetti in latino di Felix Mendelssohn-Bartoldy (“Veni Domine” e “Laudate pueri”), un brano di Gabriel Faurè (“Maria Mater Gratiae”), uno Joseph Gabriel Rheinberger (“Puer natus in Bethlehem”) e la “Messe Brève” di Leo Delibes. La seconda parte della serata inizierà proprio con “A Ceremony of Carols” di Benjamin Britten, per proseguire con il più tradizionale “Stille nacht” e concludersi nel segno di John Rutter (“Star Carol” e “Personent Hodie”) e Leroy Anderson (“A Christmas festival”). L’ingresso al concerto è come di consueto a offerta libera.

A conclusione del concerto, in piazza della Repubblica, la Confraternita Enogastronomica del Sambajôn e dij Nôaset, guidata dal Gran Maestro Roberto Cantamutto, distribuirà, gratuitamente il celebre zabaglione caldo con i Nocciolini di Chivasso, preparato dal mastro pasticcere Marino Fontana. Per saperne di più: www.chivassoinmusica.it , www.artemusica.it www.elegiaclassics.com

Cultura

Dal 28 novembre al 3 dicembre tornano in tutta Italia le Mattinate FAI per le scuole.

Anche Palazzo Cisterna, sede della Città metropolitana di Torino, aderisce all'iniziativa, partita questa mattina, aprendo la sede aulica alla costruzione di visite dedicate alle scuole condotte da guide d’eccezione.

Gli ambienti storici, i dipinti, gli arredi delle famiglie Dal Pozzo della Cisterna e dei Savoia Duchi d’Aosta, raccontati dagli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti formati dal FAI all’interno dell’omonimo progetto, che si sono preparati proprio sul palazzo di via Maria Vittoria.

Apprendisti Ciceroni è un progetto di formazione nato nel 1996 e cresciuto negli anni, fino ad arrivare a coinvolgere oltre 35mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado. I ragazzi coinvolti decidono di dedicare il proprio tempo libero a un’esperienza di cittadinanza attiva: un’occasione di apprendimento che si sviluppa in classe e sul territorio, con momenti di ricerca e di esplorazione dentro e fuori la scuola. Le finalità del progetto sono quelle di sensibilizzare i giovani verso un patrimonio culturale, ampliare la consapevolezza intorno alle tematiche legate alla gestione di un bene d’arte e integrare conoscenze teoriche con una esperienza pratica altamente formativa.

A Palazzo Cisterna i ciceroni sono studenti degli Istituti torinesi Giolitti e Bosso Monti e del Liceo Cattaneo che hanno deciso di prendere in carico l’enorme patrimonio storico e artistico della ex sede della Provincia di Torino e di trasmetterlo ai loro compagni di classe.

Fino a venerdì 2 dicembre gli studenti potranno avere informazioni sulla storia del palazzo, sulle opere d’arte e sulle varie trasformazioni architettoniche direttamente dai loro compagni diventati per l’occasione ciceroni.  

Le visite guidate prevedono anche degli intemezzi musicali. Questa mattina si sono esibiti gli allievi del Liceo Classico Musicale Cavour di Torino.

 

Info http://faiscuola.fondoambiente.it/apprendisti-ciceroni-fai-scuola.asp

Cultura

La stagione Chivasso in Musica 2016-17 reca quale sottotitolo la dicitura “Voci”, che è anche l’emblema del concerto corale quasi interamente dedicato alla musica contemporanea in programma sabato 26 novembre

Il terzo appuntamento della rassegna patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino si terrà nel Duomo di Chivasso con inizio alle 21. Protagonista della serata sarà ilCoro da Camera di Torinoche, sotto la direzione del suo fondatore,Dario Tabbia, eseguirà brani di Giuseppe Di Bianco, Mauro Zuccante, Juha Holma, Ivo Antognini, Pëtr Il'ič Čajkovskij, Patrick Quaggiato, Robert Lucas de Pearsall, Einojuhani Rautavaara, Daniel Elder e Alessandro Ruo Rui. Dario Tabbia è considerato uno tra i più rappresentativi direttori della coralità italiana. Dal 1983 è docente di Esercitazioni Corali al Conservatorio di Torino. Ha fatto parte della Commissione Artistica della Feniarco - l’associazione che raggruppa i cori di tuttaItalia - e di Europa Cantat. Oltre al Coro da Camera di Torino, che ha fondato nel 2008, è anche condirettore del Coro Giovanile Italiano e direttore dell’Accademia Corale “Stefano Tempia” di Torino. 

Il concerto è realizzato in compartecipazione con il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana, presieduto da Bruno Borsano. L’ingresso è ad offerta libera.

Cultura

Mercoledì 23 novembre alle ore 18,15, nella sala consiglieri di Palazzo Cisterna, lo yamatologo Simone Guerra presenterà il suo libro intitolato Kanji-Grande dizionario giapponese-italiano dei caratteri, uscito nel 2015 da Zanichelli. L’evento è organizzato dalla Città metropolitana di Torino e dal Cesmeo, in collaborazione con l’Associazione Culturale CeSAO (Centro Studi sull’Asia Orientale).

Cosa sono i kanji? Sono i caratteri di origine cinese comunemente chiamati "ideogrammi" e sono uno degli scogli maggiori per chi decide di intraprendere lo studio della lingua giapponese. Sempre più persone, attratte dalla cultura e dalla tradizione del paese del Sol Levante, si avvicinano a questa lingua tanto affascinante quanto complessa, specialmente nella sua forma scritta. I tempi sono dunque maturi affinché un dizionario di kanji in italiano, opera unica nel suo genere, venisse dato alle stampe.

Cogliendo l’occasione della presentazione di quest’importante pubblicazione che per la prima volta rende disponibile al pubblico uno strumento indispensabile per comprendere e conoscere il giapponese, l’autore terrà una lezione dal titolo I dizionari di kanji in Giappone e in Occidente. Verrà affrontata la nascita e l’evoluzione dei dizionari di kanji in Giappone e in Occidente passandone in rassegna le diverse caratteristiche e tipologie principali, senza tralasciare gli aspetti teorici, pratici e tecnologici che la compilazione di un testo simile richiede.

Cultura

Torna a Palazzo Cisterna, giovedì 17 novembre alle ore 17, l’Associazione Amici della Cultura con l’appuntamento mensile “Incontri a Palazzo”. In sala Consiglieri Achille Maria Giachino, presidente dell'Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana, parlerà di “Assistenza sanitaria sui campi di battaglia dalle origini all'Unità d'Italia”.
L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere e affrontare i vari aspetti dell'organizzazione del corpo sanitario durante i conflitti.

Achille Maria Giachino
Presidente dell’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana Piemonte-Valle d’Aosta e cultore di storia della medicina militare, da molti anni dedica il suo tempo a studiare e  approfondire argomenti riguardanti l’organizzazione del corpo sanitario degli eserciti di ogni nazione e di ogni epoca. Ha al suo attivo oltre un centinaio di saggi pubblicati su riviste specialistiche, sia italiane che straniere. E’ inoltre membro di numerose istituzioni tra cui la Società Italiana di Storia Militare, l’ International Society for the History of Medicine, la Società Italiana di Storia della Medicina e il Collegium Historicum Chirurgiae.

Cultura

In occasione della Festa nazionale dell’indipendenza della Polonia, il Consolato onorario di Polonia a Torino e la Comunità polacca torinese hanno organizzato per venerdì 18 e sabato 19 novembre le celebrazioni in vista di un possibile ed auspicabile gemellaggio tra le città di Chivasso e di Przemysl. Le celebrazioni, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, inizieranno alle 9 di venerdì 18 con l’incontro in Municipio tra l’amministrazione comunale di Chivasso ed il Sindaco di Przemysl, Robert Choma, il quale incontrerà succesivamente i rappresentanti delle associazioni del settore del commercio, dell’industria, della cultura e dello sport. Dopo una breve visita guidata al centro storico, il Sindaco Choma si recherà alla piscina comunale e negli impianti sportivi di via Gerbido, dove incontrerà l’assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris e l’assessore allo sport della Città di Chivasso Giulia Mazzoli. La visita alle istituzioni culturali toccherà le sale di registrazione della Blu Room, l’Istituto musicale comunale Leone Sinigaglia e la biblioteca civica multimediale MOviMEnte. Il Sindaco Choma e il primo cittadino chivassese Libero Ciuffreda avranno poi un colloquio sul tema delle ricerche delle salme dei soldati italiani che riposano a Przemysl.

Sabato 19 novembre alle 9,30 si terrà in Consiglio comunale una cerimonia ufficiale, con gli interventi dei sindaci delle due città e dei capigruppo consiliari. In tale occasione sarà comunicata ufficialmente l’intitolazione di una via di Chivasso alla memoria dei soldati polacchi deceduti nella città piemontese. Alle 10,30 si terrà la commemorazione ufficiale dei militari polacchi in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, con l’esecuzione degli inni nazionali, la posa di corono d’alloro ai caduti e i discorsi dei Sindaci Ciuffreda e Choma, del Console generale della Repubblica di Polonia a Milano e del rappresentante della Comunità polacca di Torino. Alle 11 nel cimitero cittadino le autorità deporranno fiori alla tomba dei soldati polacchi deceduti a Chivasso. Inoltre, nel cimitero della frazione La Mandria le autorità renderano poi omaggio alla lapide con i nomi dei primi soldati polacchi deceduti nella città piemontese.

Lo storico legame tra Chivasso e la Polonia

Torino e il Piemonte hanno con la Polonia un legame storico, nato nell’Ottocento nel periodo in cui il popolo italiano e quello polacco lottavano per raggiungere l’agognata indipendenza nazionale. Centinaia di polacchi combatterono le guerre risorgimentali italiane, molti dei quali al comando del generale Garibaldi, il quale a sua volta fornì sostegno morale e concreto ai patrioti polacchi che lottavano per sottrarre il loro Paese al dominio russo, a quello austroungarico e a quello prussiano. Negli ultimi dieci anni la Provincia di Torino ha concesso il suo patrocinio alle iniziative per la Festa nazionale polacca proprio in considerazione dei legami storici tra il nostro territorio - in particolare il Chivassese - e la Polonia. Concedendo a sua volta il patrocinio, la Città Metropolitana prosegue quindi nel solco di una consolidata tradizione di attenzione e vicinanza alla comunità polacca, alla sua associazione Ognisko Polskie w Turynie e al Consolato onorario di Polonia a Torino. Il legame forte fra Torino e la sua provincia e la Polonia si rinsaldò al termine della Prima guerra mondiale, quando 22.000 soldati polacchi, precedentemente inquadrati nell'esercito austro-ungarico e catturati dagli italiani durante il conflitto, si arruolarono come volontari nel nuovo esercito che venne costituito per iniziativa del Comitato nazionale polacco. Essi trascorsero un periodo di addestramento alla Mandria di Chivasso e, nel 1919, tornarono in patria per combattere ai confini orientali contro le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, assicurando così alla Polonia un breve periodo di indipendenza nazionale, che sarebbe però terminato tragicamente nel 1939, con le contemporanee invasioni tedesca e russa seguite allo sciagurato Patto Molotov-Ribbentrop. A Chivasso, a Ivrea e a Torino sono sepolte le salme di molti dei soldati che non riuscirono a sopravvivere alle malattie contratte durante la prigionia in Italia negli anni che vanno dal 1915 al 1918. Nel 1990 il Papa polacco Giovanni Paolo II rese onore alla lapide che nel cimitero di Chivasso ricorda i connazionali militari, durante la sua visita alla Diocesi di Ivrea. Durante l'addestramento alla Mandria le condizioni dei militari polacchi migliorarono notevolmente. Per loro furono organizzate attività di istruzione primaria e professionale, iniziative culturali e sportive. A coordinare tali iniziative fu il Comitato Pro-Polonia, presieduto dall'avvocato Attilio Begey, il quale nel dopoguerra fu nominato Console onorario di Polonia a Torino. La ricorrenza dell'11 novembre ricorda proprio la riconquista della sovranità nazionale da parte dei polacchi nel 1918, al termine della Grande guerra. La Comunità polacca di Torino si è invece costituita ufficialmente dopo la Seconda guerra mondiale, quando alcuni ufficiali che avevano combattuto contro i nazifascisti, servendo nel corpo d'armata comandato dal generale Anders, si stabilirono a Torino per completare i loro studi, nell’impossibilità di tornare in una patria che era passata dal giogo nazista a quello sovietico. Gli ufficiali e i militari polacchi rimasti a Torino si laurearono al Politecnico e all’Università e, nel 1948, costituirono ufficialmente l’associazione Ognisko Polskie w Turynie, per mantenere vive le tradizioni nazionali e i legami con la madrepatria. Negli anni ’80, Ognisko Polskie w Turynie organizzò a Torino numerose iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di sostegno al sindacato Solidarność. Oggi che la Polonia è a pieno titolo membro dell’Unione Europea, l’associazione continua a tenere vivi i legami tra la madrepatria e le famiglie dei polacchi che vivono e lavorano a Torino, molti dei quali hanno un’elevata professionalità nel settore sanitario e nell’industria. Corsi di lingua polacca per i bambini e gli adulti (anche italiani), corsi di italiano per coloro che si sono stabiliti da poco a Torino, conferenze e momenti di svago aiutano i polacchi torinesi a sentirsi a casa loro in una città e in un Paese che li hanno sempre stimati e apprezzati.

Cultura

“C’era una volta… il Cinema” è il titolo del secondo concerto della rassegna “Chivasso in Musica 2016-17”, in programma sabato 12 novembre alle 21 nel Teatro dell’Oratorio, in via don Dublino). Il concerto, organizzato nell’ambito del progetto “Il Regio Itinerante”, proporrà al pubblico chivassese un ensemble orchestrale formato da artisti del Teatro Regio di Torino: Alessio Murgia ed Enrico Luxardo (violini), Alessandro Cipolletta (viola), Relja Lukic (violoncello), Atos Canestrelli (contrabbasso), Alessandro Cammilli (oboe), Luigi Picatto (clarinetto), Fabrizio Dindo ed Evandro Merisio (corni), Ranieri Paluselli (percussioni). 

Il programma prevede brani tratti dalle colonne sonore di celebri film, composte da Ennio Morricone (1928) e John Williams (1932): “C’era una volta il West (1968)”, “E.T.” (1982), “Nuovo Cinema Paradiso” (1988), “C’era una volta in America” (1984), “Schindler’s List” (1994), “The Mission” (1986), “Indiana Jones” (1984) e molti altri titoli. Gli arrangiamenti sono di Alessio Murgia. 

L’appuntamento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Live Piemonte dal Vivo (www.piemontedalvivo.it), con il Lions Club Chivasso Host (www.lionschivasso.it) presieduto da Sergio Minetto e con il Lions Club Chivasso Duomo presieduto da Marisa Pagetto Castello. 

L’ingresso è a pagamento e costa 5 Euro; gratuito per i soci dell’associazione Contatto e dei Lions. Per ogni ulteriore informazione: www.chivassoinmusica.it, telefono e fax 011-2075580.

Cultura

Il nono e penultimo appuntamento del 2016 con le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, è fissato per le ore 10 di sabato 19 novembre. La visita a Palazzo Cisterna sarà accompagnata dai gruppi storici “La Corte” di Venaria Reale e “La lavandera e ij lavandè 'd Bertula” di Torino. Entrambe le associazioni fanno parte dell’Albo dei gruppi storici istituito nel 2005 dall’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana.

I GRUPPI STORICI CHE ANIMERANNO LA GIORNATA DEL 19 NOVEMBRE A PALAZZO CISTERNA

Il gruppo storico “La Cortedi Venaria Realeè stato creato da un nucleo di appassionati di storia locale interessati e ideare e proporre al pubblico spettacoli che riproducono con fedeltà scenari di vita quotidiana della Corte sabauda dalla metà del Seicento ai primi del Settecento. Il gruppo rievoca figure e personaggi vissuti nella Reggia della Venaria Reale in quella che è stata l'epoca più radiosa della residenza sabauda, in un caleidoscopio di quadri buffi, ironici e divertimenti, svaghi, delizie senza virtù, balli di dame e cavalieri, duelli amori e tradimenti. Per saperne di più si può scrivere a lacortedivenariareale@hotmail.it

L’associazione La lavandera e ij lavandè 'd Bertula” rievoca l’attività dei lavandai che operavano nella borgata Bertolla di Torino fino agli anni ’60, quando il loro lavoro venne sostituito dalle lavatrici meccaniche. Il gruppo storico culturale è stato costituito nel 1992 dai figli dei lavandai, per valorizzare le tradizioni del rione. Nel 2000 è entrato a far parte del’associazione anche il gruppo dei “Teracin del Po”, ampliando l’attività di promozione delle tradizioni, delle usanze e dei personaggi storici di Bertolla attraverso la partecipazione a manifestazioni, feste, carnevali, raduni e sagre paesane. Il gruppo storico realizza e divulga pubblicazioni e materiale storico e culturale, partecipa al Centro di Interpretazione della Circoscrizione 6 ed è inserito nel contesto dell’Ecomuseo urbano della Città di Torino. Ha inoltre allestito nei locali della parrocchia “San Grato” di strada Bertolla il Museo dei Lavandai, che singoli cittadini, gruppi e scolaresche possono visitare su prenotazione. Per saperne di più si può telefonare ai numeri 011- 2731880 e 349-8722649.

LE VISITE GUIDATE A PALAZZO CISTERNA: COME E QUANDO

Nel 2016 le visite a Palazzo Cisterna si svolgono il terzo sabato di ogni mese, esclusi luglio e agosto. L’ultimo appuntamento dell’anno è quindi fissato per il 17 dicembre. Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è comunque sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì il mattino dalle 9,30 alle 13 dalle scuole, nel pomeriggio dalle 14 alle 17 da associazioni e gruppi di cittadini.

Cultura

Rientrato allarme per la gestione del Museo archeologico dell'Abbazia della Novalesa.
La Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha assicurato che i fondi per confermare l'impegno del 2016 da parte del Centro culturale diocesano di Susa ci sono ed ha garantito l'impegno nel bilancio della Città metropolitana di Torino.

Può tornare alla normalità quindi la programmazione di visite guidate e di appuntamenti culturali nel museo archeologico, gestito fin dal 2009 dal Centro diocesano di Susa, diretto da don Gianluca Popolla.

Cultura

Sabato 22 ottobre alle 15,30 ad Agliè l’evento “Piumadoro e Piombofino” nella villa “Il Meleto” - che raccoglie memorie e cimeli gozzaniani - conclude il percorso “Alla ricerca della Felicita’ - Innamorati del Canavese”, un calendario di eventi organizzati dall’associazione Eleyka in collaborazione con 17 amministrazioni comunali. Gli eventi hanno ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Camera di commercio, dell’Atl “Turismo Torino e Provincia” e del Gruppo Turismo di Confindustria Canavese.

Le cittadine e i paesi canavesani coinvolti negli eventi hanno messo a disposizione di tutti il proprio tesoro affinché, alla fine del viaggio, ogni luogo visitato diventi il tassello di un affresco di ciò che è stato ed è il Canavese. Gli eventi sono legati fra loro da un “fil rouge” narrativo, dedicato alla figura del poeta Guido Gozzano, di cui si celebra quest’anno il centenario della scomparsa. Di qui il titolo del circuito che, in un certo senso, è un gioco di parole tra il termine “felicità” e il nome della signorina Felicita di gozzaniana memoria. Il regista e attore Davide Motto ha curato la direzione artistica dei 17 eventi che, da giugno a ottobre, hanno animato altrettanti Comuni canavesani con spettacoli teatrali, danze e performance dal vivo, alla ricerca della felicità tra storia, natura, arte, architettura e prodotti locali. Il costo dell'ingresso ad ogni evento è di 5 euro per gli adulti; gratis per i bimbi al di sotto degli otto anni di età.

L’evento di sabato 22 ottobre è ispirato a “Piumadoro e Piombofino”, una delle più celebri fiabe che Gozzano scrisse per i bambini: un racconto che colpisce per la sua atmosfera rarefatta e leggera, proprio come la sua protagonista, che viene trasportata dal vento fino al lieto fine. La favola racconta di una fanciulla povera, che vive con la sola compagnia del nonno carbonaio fino all’età di 14 anni, quando diventa così leggera da sembrare una piuma e da restare chiusa in casa per non volare via. Un giorno il nonno muore e Piumadoro è costretta ad uscire e subito viene rapita dal vento, finché incontra la Fata dell’Adolescenza che la aiuta a superare prove importanti, donandole tre chicchi fatati. La missione che spetta alla bella fanciulla è di andare a cercare il reuccio delle Isole Fortunate, che soffre del problema opposto al suo: è così pesante da non potersi spostare. Il racconto tratta con garbo e delicatezza il tema della trasformazione, tipica del periodo dell’adolescenza, piena di squilibri che tendono però a risolversi in bellezza seguendo il corso delle forze naturali. Seguendo Piumadoro si impara la gentilezza verso gli esseri più deboli (la farfalla, il soffione e lo scarabeo) che poi si riveleranno preziosi alleati nel momento del bisogno. “Piumadoro e Piombofino” è anche una grande favola d’amore inteso come energia degli opposti che si attraggono e si completano l’un l’altro.

Per saperne di più: www.eleyka.it e www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/associazioneeleyka. Per le informazioni turistiche generali ci si può rivolgere all’Ufficio del Turismo di Ivrea, telefonando al numero 0125-618131. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al 345-5245702 o scrivere ad eventi@eleyka.it