I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

Si intitola "La Grande Guerra, Fede e Valore", la mostra promossa dal Comune di Alpette e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, che si inaugurerà domenica 2 ottobre alle 17,30. L’inaugurazione culminerà due giorni di eventi e celebrazioni dedicati alla Grande Guerra, in ricordo dei sacrifici che i militari e le popolazioni civili di molte regioni italiane dovettero sostenere un secolo fa per completare l’unificazione nazionale.

La cerimonia di apertura degli eventi è in programma sabato 1° ottobre alle 21,30 in piazza Battista Goglio, con un concerto della fanfara della Brigata Alpina Taurinense. In caso di maltempo la cerimonia e il concerto si terranno nel teatro comunale. Domenica 2 ottobre alle 15 in piazza Goglio si terrà una cerimonia in ricordo dell'eroismo e del sacrificio di soldati e civili durante i conflitti mondiali. Alle 15,30 ci sarà l’alzabandiera e verrà poi deposta una corona d’alloro al monumento ai caduti di tutte le guerre. A seguire la sfilata di tutte le associazioni combattentistiche nelle vie del paese. Sarà presente il gruppo storico Militaria 1848-1918, iscritto al’Albo istituito dall’allora Provincia di Torino (vedi www.militaria1848-1918.ideasolidale.org). Alle 16,30 all’Ecomuseo del Rame del Lavoro e della Resistenza si terrà il convegno “Dalla I Guerra Mondiale alla Guerra Liberazione", che vedrà tra i relatori alcuni ufficiali dell’Esercito Italiano e si concluderà con l’inaugurazione della mostra "La Grande Guerra, Fede e Valore".

Cultura

Sessant’anni fa, il 27 settembre 1956, moriva Piero Calamandrei, uno tra i più insigni giuristi italiani del Novecento, eletto alla Costituente nelle liste del Partito d’Azione, fondatore della rivista “Il Ponte”, scrittore prolifico e affascinante non solo sui temi professionali e politici affrontati con passione e ironia (ad esempio in “Chiarezza nella Costituzione”, del 1947, riproposto qualche anno fa con un’introduzione del compianto Presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi), ma anche in scritti letterari e autobiografici. Quella di Calamandrei è una figura ricca, complessa, anche controversa, difficilmente classificabile nel panorama di oggi.

Il Centro Culturale Mario Pannunzio ricorderà Piero Calamandrei con un convegno in programma martedì 4 ottobre alle 18 a Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torno, in via Maria Vittoria 12. Interverranno l’avvocato Gian Paolo Zancan, il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti (che è delegato al Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione istituito in seno al Consiglio regionale quarant’anni orsono), la professoressa Anna Maria Poggi (docente di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Torino) ed il magistrato Mario Garavelli.

I colleghi giornalisti sono cordialmente invitati ad intervenire

Cultura

Ogni anno al Villaggio Leumann di Collegno – interessante esempio di tutela e recupero di un monumento della storia industriale e sociale italiana - si tiene la manifestazione “Filo lungo filo, un nodo si farà”, una mostra-mercato che propone un incontro tra artigiani, produttori, operatori del settore e semplici appassionati della tessitura.

Nel 2016 l’appuntamento per la ventiduesima edizione è per sabato 24 e domenica 25 settembre. Con “Filo lungo filo un nodo si farà” l’associazione Amici della Scuola Leumann propone un evento che richiama tessitori da tutto il mondo e diffonde tra gli adulti (ma anche tra i bambini) la conoscenza sulle materie prime (lana, canapa, lino), sulle tecniche di tessitura, sull’evoluzione tecnologica della produzione di tessuti, semilavorati, abbigliamento e complementi d’abbigliamento e d’arredo. La manifestazione è nata nel 1995 con il proposito di valorizzare il Villaggio Leumann quale raro esempio di archeologia industriale e come un momento di riflessione e incontro per artigiani tessitori ed esperti di arte tessile.

Ritornare alle origini e documentare l’evoluzione della tessitura nel corso del tempo significa in realtà guardare alla storia dell’uomo da un particolare punto di vista che appartiene a tutti. “Filo lungo filo, un nodo si farà” è un evento unico in Italia ed è diventato un appuntamento fondamentale per chi esercita questa attività. La riscoperta della canapa da parte di Bruno Tessa, il “legarsi alla montagna” di Maria Lai, i molti progetti nell’America Latina o in Vietnam, che mirano a dare un lavoro e l’indipendenza economica alle donne: sono tutti esempi che hanno arricchito negli anni la manifestazione e hanno dimostrato e dimostrano come la tessitura possa, ancora oggi, rappresentare un futuro più a misura d’uomo.

Artigiani e artisti del tessile provenienti da tutta Italia, da Paesi europei ed extraeuropei hanno l’occasione di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze attraverso il convegno, la mostra-mercato e la sfilata di abiti e accessori realizzati dagli stessi espositori.

Il programma

Il convegno inaugurale di quest’anno è in programma venerdì 23 settembre alle 17 ed è dedicato al tema “L’artigianato tessile: sostenibile, innovativo, tradizionale, creativo, autoprodotto”, con la partecipazione di artigiani di varie regioni italiane, pronti a mettere a disposizione la loro esperienza.

La mostra-mercato apre i battenti sabato 24 settembre alle 15 in corso Francia 313 ed è ospitata in una struttura allestita nel parcheggio messo a disposizione dall’azienda Diffusione Tessile, all'interno dell'ex Cotonificio Leumann. Oltre all’esposizione e vendita, sono previste anche dimostrazioni pratiche e l’attivazione di laboratori dedicati ai bambini, sia sabato che domenica.

L’evento si conclude nel pomeriggio di domenica 25 con una sfilata di modelli prodotti dagli espositori e la consegna del Premio Magda Cavallo allo stand più originale.

Nel Centro di interpretazione dell’Ecomuseo Villaggio Leumann, in corso Francia 349, sono allestite le mostre: “Il cappello, accessorio necessario”, a cura del Coordinamento tessitori; “Il telaio della gioia”, a cura di Marilena Terzuolo; “Van Gogh in patchwork”, a cura di Ornella Marelli Gallo e delle sue allieve; “Storia della Castellana di Vergì” liberamente interpretata in chiave tessile con la tecnica spolinata, a cura di Graziella Guidotti; “La Collezione Leumann”, con le 136 opere donate nel corso degli anni dagli artisti artigiani. All’aperto è allestita la mostra e si tiene il workshop intitolato “Oper-Azione Terzo Paradiso. Sul filo del pensiero: tessere, intrecciare, pensare”, a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea. Sempre all’aperto, il gruppo knit-cafè di Collegno propone l’installazione “Donne ai ferri corti”, mentre l’azienda agricola Fratelli Gramaglia propone “Tutti i colori del verde: piante tintorie”.

“Filo lungo filo, un nodo si farà” rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.C.A. e ha ottenuto il patrocinio della Città di Collegno, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte, della Camera di commercio di Torino.

Al Villaggio Leumann la storia dell’industria e dell’artigianato tessile d’eccellenza

A Collegno, alle porte di Torino, si possono ripercorrere le vicende storiche e capire il valore economico e sociale di uno storico complesso produttivo e urbanistico, fondato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 dall’industriale tessile e filantropo svizzero Napoleone Leumann. Anche se l’industria tessile ha cessato l’attività nell’ormai lontano 1972, nel Villaggio Leumann vivono tuttora centinaia di persone, tra cui molti ex dipendenti o figli di dipendenti del Cotonificio. Il Villaggio rientra nel progetto sulla cultura materiale ed è stato inserito alcuni anni orsono nella rete ecomuseale creata dall’allora Provincia di Torino, oggi Città metropolitana. Si tratta di un raro esempio, insieme agli analoghi complessi di Crespi d'Adda e di Schio, di un quartiere (in realtà grande come un piccolo paese) voluto da un imprenditore illuminato per offrire una vita socialmente ed economicamente dignitosa alla classe operaia, con tutti i servizi necessari alle famiglie dei lavoratori: scuola, asilo, chiesa, ambulatorio medico, palestra, albergo, convitto per le giovani operaie, circolo ricreativo, spaccio alimentare, ufficio postale. L’Ecomuseo copre tutta l’area del Villaggio, valorizzando le memorie della vita quotidiana della comunità di operai, impiegati e dirigenti del Cotonificio: il lavoro, la famiglia, la scuola, la religione, il tempo libero, le relazioni sociali e la loro evoluzione nel tempo. Riscoprire l’esperienza industriale del Cotonificio, le idee e le aspirazioni sociali e morali del suo fondatore consente di scrivere una pagina importante della storia del Piemonte, che ha tuttora una sua validità in termini di organizzazione del mondo produttivo e della vita sociale e di programmazione dei servizi collettivi e individuali. Anche oggi il Villaggio è un laboratorio sociale a disposizione dei suoi abitanti e di tutti i cittadini collegnesi, con il Centro di documentazione, le attività didattiche dedicate alla cultura della tessitura, la restaurata Stazionetta Leumann, che sorgeva lungo la linea ferroviaria a scartamento ridotto che univa Torino e Rivoli. Per conoscere nel dettaglio la storia del Villaggio, le opportunità di visita e le iniziative di divulgazione: www.villaggioleumann.it

Cultura

Giornata intensa quella di sabato 17 settembre per Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città Metropolitana di Torino, dove era in programma in mattinata la settima visita guidata del 2016, accompagnata dalle dame, dai cavalieri e dai tamburini del gruppo storico Marchesi Paleologi di Chivasso e dal gruppo storico militare Carlo Emanuele II e Reggimento delle Guardie della Venaria Reale.

Quasi in contemporanea nel cortile del palazzo è stata inaugurata la mostra di biciclette d’epoca “Azzurro Beltramo”. L’invito agli appassionati delle due ruote per ricordare la figura di Lino Beltramo era partito da Marilena Beltramo, figlia dello storico costruttore torinese di biciclette, la quale ha promosso l’evento in collaborazione con l’Associazione Velocipedistica Piemontese e la Città Metropolitana di Torino. Stamani si sono tenute l’inaugurazione della mostra ed una successiva conferenza su Lino Beltramo, a cui erano presenti alcuni grandi campioni del ciclismo del passato, primo fra tutti il nolese Franco Balmamion. L’importanza della figura di Lino Beltramo è stata sottolineata dal giornalista Beppe Conti, che ha presentato nell’occasione il suo libro “La grande storia del Ciclismo”, pubblicato recentemente per i tipi della Graphot Editrice. Il volume dedicato alla biografia di Lino Beltramo è stato invece illustrato dall’autore, Francesco Di Sario.

La giornata a Palazzo Cisterna si è poi conclusa con la presentazione del libro “Il dono di Pietro Micca”, curato da Giulia Piovano e dedicato ai bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. Testi e immagini illustrano la figura del minatore biellese cui si deve la salvezza di Torino durante l’Assedio del 1706, inquadrandola nel contesto storico. Alla presentazione ha partecipato il gruppo storico Pietro Micca della Città di Torino, che ha presentato le uniformi e gli armamenti leggeri dell’esercito sabaudo dell’inizio del XVII secolo.

LE VISITE GUIDATE A PALAZZO CISTERNA: COME E QUANDO

Anche nel 2016 le visite a Palazzo Cisterna si svolgono il terzo sabato di ogni mese, esclusi luglio e agosto. Gli appuntamenti successivi a quello di settembre sono quindi fissati per 15 ottobre, il 19 novembre e il 17 dicembre. Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è comunque sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì il mattino dalle 9,30 alle 13 dalle scuole, nel pomeriggio dalle 14 alle 17 da associazioni e gruppi di cittadini.

Cultura

Il settimo appuntamento del 2016 con le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, è fissato per le ore 10 di sabato 17 settembre. La visita a Palazzo Cisterna sarà accompagnata dalle dame, dai cavalieri e dai tamburini del gruppo storico Marchesi Paleologi di Chivasso e dal gruppo storico militare Carlo Emanuele II e Reggimento delle Guardie della Venaria Reale. Entrambe le associazioni fanno parte dell’Albo dei gruppi storici istituito nel 2005 dall’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana. Sabato 17 settembre Palazzo Cisterna ospiterà inoltre, sino alle 18, un’interessante mostra di biciclette d’epoca, organizzata dall’Associazione Velocipedistica Piemontese e dedicata allo storico costruttore Lino Beltramo. Nel pomeriggio sarà inoltre presente a Palazzo Cisterna il gruppo storico Pietro Micca della Città di Torino, che presenterà le uniformi e gli armamenti leggeri dell’esercito sabaudo dell’inizio del XVII secolo. Il gruppo parteciperà inoltre alla presentazione del libro “Il dono di Pietro Micca”, in programma alle 16,30 nella Sala Consiglieri, per iniziativa dell’associazione Amici del Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706.

I GRUPPI STORICI CHE ANIMERANNO LA GIORNATA DEL 17 SETTEMBRE A PALAZZO CISTERNA

Il gruppo storico Marchesi Paleologi di Chivasso rievoca vicende e personaggi del XIV secolo ed è stato costituito nel 2002. Partecipa a numerose sfilate storiche sia con i suoi figuranti che con l’animazione dedicata ai giochi e alle cene medioevali. La famiglia dei Paleologi fu l'ultima dinastia a governare l'Impero bizantino. Michele VIII Paleologo divenne imperatore nel 1259 e riconquistò Costantinopoli nel 1261. In seguito alla Quarta crociata alcuni membri della famiglia fuggirono a Nicea e qui riuscirono a mantenere il controllo dell'impero in esilio. I discendenti di Michele governarono fino alla caduta di Costantinopoli, nel 1453, rendendo i Paleologi la dinastia di regnanti più longeva nella storia bizantina. Un ramo della dinastia si insediò nel Monferrato a partire dal 1305. Violante, figlia di Guglielmo VII Aleramico, aveva sposato l'imperatore Andronico II Paleologo. Alla morte di Giovanni I del Monferrato nel gennaio 1305, il figlio dell'unione tra Andronico e Violante, Teodoro, venne scelto come successore alla carica di marchese. I Paleologi di Costantinopoli successero anche in Chivasso agli Aleramici, che avevano governato la città per 141 anni, trasformandola sia dal punto di vista economico che culturale. Teodoro Paleologo, 13° Marchese del Monferrato, succedendo nel governo della città di Chivasso nel 1306 agli Aleramici, assunse il titolo di Primo. Egli resse la Città dal 1307 al 1338, impiantandovi nel 1307 la prima zecca del Monferrato. Fu un uomo di cultura, ma soprattutto un ardente ghibellino.

Ilgruppo storico militare Carlo Emanuele II e Reggimento delle Guardie della Venaria Reale propone una ricerca accurata sulle vicende sabaude a partire dal 1659, anno in cui partirono i lavori per la realizzazione della Reggia di Venaria, con una particolare attenzione alla storia della corte di Carlo Emanuele II e alla vita quotidiana della città sino alla fine del secolo XVII. Al Gruppo sono iscritti circa cinquanta soci, di tutte le età e ceti sociali, suddivisi in nobili, popolani, soldati del Reggimento delle Guardie, Mastri Bombardieri e soldati del Reggimento Principe di Piemonte a cavallo. Il gruppo dei nobili rievoca i personaggi importanti che ruotavano intorno al Duca prima e alla Duchessa poi. A Venaria il rito sociale e politico della caccia rappresentava un autentico spettacolo di tutta la corte. I popolani sono le genti di Venaria, che, in cambio dell’esenzione dalle tasse, supportavano il rituale venatorio con forniture di personale, carri, legna, stanze, canili, assistendo anche i soldati in campo. Le Guardie furono il primo Reggimento al soldo della casa Savoia, a seguito di un editto di Carlo Emanuele II emanato il 18 aprile 1659. Dall’evoluzione delle Guardie nacquero poi i Granatieri di Sardegna nel 1701, mentre il Reggimento Principe di Piemonte a cavallo fu fondato nel 1671 dopo lo scioglimento (1668) delle Compagnie di Cavalleria del marchese di Livorno.

Nella sede del Museo inaugurato nel 1961 per ricordare l’Assedio di Torino del 1706 ed il sacrificio del minatore Pietro Micca, è stato costituito nel 1974 il Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino, che è parte integrante dell’Associazione Amici del Museo Pietro Micca. La finalità del gruppo è di ricostruire storicamente ed in modo dinamico la realtà di alcuni corpi militari del Ducato di Savoia, distintisi nella difesa della Città durante l’assedio francese del 1706. Quella del “Pietro Micca” è una ricostruzione minuta, particolareggiata e fedele delle uniformi, delle armi, dell’equipaggiamento degli antichi Reggimenti sabaudi, i cui vessilli sventolarono sui bastioni della città a sfidare la possente Armée Royale di Luigi XIV. Per la sua struttura e per le finalità che persegue, il Gruppo Storico Pietro Micca, formato esclusivamente da volontari, trova un parallelo nei gruppi di re-enactment attivi in Svizzera, Regno Unito, Spagna, Germania, Francia, Austria, Canada e Stati Uniti. Gli esercizi militari eseguiti durante le esibizioni pubbliche del gruppo prevedono i comandi in francese (lingua ufficiale in uso presso le truppe sabaude nel XVIII secolo), il caricamento dei fucili a pietra focaia e la scarica di fucileria, il passo di carica, il lancio delle granate a mano ed il fuoco di artiglieria. Ogni manovra o movimento rispetta rigorosamente quelli riportati sugli antichi manuali d’addestramento. Per saperne di più: www.associazioneamicidelmuseopietromicca.it

LE VISITE GUIDATE A PALAZZO CISTERNA: COME E QUANDO

Anche nel 2016 le visite a Palazzo Cisterna si svolgono il terzo sabato di ogni mese, esclusi luglio e agosto. Gli appuntamenti successivi a quello di settembre sono quindi fissati per 15 ottobre, il 19 novembre e il 17 dicembre.

Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è comunque sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì il mattino dalle 9,30 alle 13 dalle scuole, nel pomeriggio dalle 14 alle 17 da associazioni e gruppi di cittadini.

Cultura

Domenica 11 settembre a Piverone con l’evento “La magia del lago” proseguirà il percorso “Alla ricerca della Felicita’ - Innamorati del Canavese”, un calendario di eventi organizzati dall’associazione Eleyka in collaborazione con 17 amministrazioni comunali. Gli eventi hanno ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Camera di commercio di Torino, dell’Atl “Turismo Torino e Provincia” e del Gruppo Turismo di Confindustria Canavese. Ogni paese e ogni cittadina canavesana coinvolta negli eventi mette a disposizione di tutti il proprio tesoro affinché, alla fine del viaggio, ogni luogo visitato diventi il tassello di un affresco di ciò che è stato ed è il Canavese. Gli eventi sono legati fra loro da un “fil rouge” narrativo, dedicato in questa prima edizione alla figura del poeta Guido Gozzano, di cui si celebra quest’anno il centenario della scomparsa. Di qui il titolo del circuito che, in un certo senso, è un gioco di parole tra il termine “felicità” e il nome della signorina Felicita di gozzaniana memoria.
Il regista e attore Davide Motto ha curato la direzione artistica dei 17 eventi che, da giugno ad ottobre, animano altrettanti Comuni canavesani con spettacoli teatrali, danze e performance dal vivo, alla ricerca della felicità tra storia, natura, arte, architettura e prodotti locali.

Programma 11 settembre
Piverone è un borgo magico, discreto e nobile. Situato sul versante sud della collina morenica Serra, guarda e domina la pianura fin sulle rive del lago di Viverone.
Partenza: alle ore 15.30 in frazione Anzasco di Piverone (strada statale 228).
Percorso: visita alla cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie sulle sponde del lago di Viverone; visita alla chiesa con rara Madonna Lignea; visita al lago con rari esemplari faunistici; saluto a Beniamino da parte della Banda Comunale; rappresentazione dello spirito del lago da parte dei ragazzi del Liceo Musicale di Rivarolo; spostamento in auto nell’abitato; leggenda di Mael il forgiatore di spade raccontata con l'ausilio dei ragazzi del Liceo Martinetti di Caluso e del gruppo teatrale "Alisei"; piazza con torre porta antichissima; visita alla chiesa della confraternita e alla relativa cripta; animazione della via del borgo a cura del gruppo storico pi veronese; visita al museo etnografico della Steiva; assaggio prodotti tipici locali.

Gli eventi successivi a quello di Piverone sono in programma il 18 settembre a Castellamonte, il 25 settembre a Strambino, il 2 ottobre a Front Canavese, il 9 ottobre a Caluso, il 16 ottobre a San Giorgio Canavese, il 22 ottobre ad Agliè.

Per saperne di più: www.eleyka.it e www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/associazioneeleyka. Per le informazioni turistiche generali ci si può rivolgere all’Ufficio del Turismo di Ivrea, telefonando al numero 0125-618131. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al 345-5245702 o scrivere ad eventi@eleyka.it

Cultura

 

Dopo la pausa estiva, la Biblioteca di storia e cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso” riapre la sua sala lettura con un nuovo orario: dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 16, il venerdì solo al mattino dalle 10 alle 12.

La Biblioteca Giuseppe Grosso, che ha sede a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12, Torino), è un piccolo “gioiello” molto apprezzato anche all’estero per la sua ricca e particolare dotazione incentrata sulla storia e cultura piemontese: 130mila volumi e opuscoli; 11 incunaboli; 350 edizioni del Cinquecento; 150 manoscritti; 254 spartiti musicali; 1200 tesi di laurea; 2273 periodici, di cui un centinaio correnti; 347 carte geografiche; 482 stampe; 375 unità di grafica d'autore; 1000 fotografie; 3 fondi archivistici: come il Fondo Parenti, una miniera di informazioni, curiosità e rarità per la consultazione nella ricerca storica, letteraria, filologica, tipografico-editoriale del XIX secolo.

La Biblioteca, oggi di proprietà della Città metropolitana e prima della Provincia di Torino, risale al 1956, quando venne istituita su impulso dell'allora presidente provinciale Giuseppe Grosso, che si avvalse della consulenza di noti studiosi e docenti dell'Università di Torino, fra i quali Luigi Firpo, Franco Venturi, Walter Maturi e Guido Quazza. L'Istituzione venne ufficialmente aperta al pubblico nel 1964, ventiquattro anni dopo che nel rogo della Biblioteca Nazionale di Torino era andata distrutta la Sezione Piemontese.

Cultura

L’associazione Organalia ha organizzato, un concerto d'organo che si terrà venerdì 9 settembre alle 21 nella chiesa parrocchiale di Pavone Canavese nell'ambito della festa patronale. L’iniziativa è organizzata con il contributo del Comune di Pavone Canavese e in collaborazione con l’Atl Turismo Torino e provincia, la Pro Loco di Pavone Canavese e la Prevostura di Sant'Andrea.

Alla consolle dell'organo costruito da Felice Vegezzi Bossi e dal figlio Giacomo nel 1855 (splendido esempio dell'arte organaria dell'Ottocento italiano) siederà l'organista canavesano Paolo Tarizzo. Il programma, in perfetto stile bandistico-teatrale, prevede l'esecuzione di brani di Giovanni Morandi, Felice Moretti (padre Davide da Bergamo), Giuseppe Damiani e Vincenzo Petrali. La manutenzione dello strumento è affidata a Alessandro Rigola di Biella. L'iniziativa si pone come un momento di ascolto e di coinvolgimento del pubblico a sostegno del restauro dello strumento, che potrebbe essere riportato nel pieno del suo splendore originale. Per questo motivo l'ingresso è ad offerta libera.

Cultura

Domenica 4 settembre a Levonecon l’evento “Mistero” proseguirà il percorso “Alla ricerca della Felicita’ - Innamorati del Canavese”, un calendario di eventi organizzati dall’associazione Eleyka in collaborazione con 17 amministrazioni comunali. Gli eventi hanno ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Camera di commercio di Torino, dell’Atl “Turismo Torino e Provincia” e del Gruppo Turismo di Confindustria Canavese.

Ogni paese e ogni cittadina canavesana coinvolta negli eventi mette a disposizione di tutti il proprio tesoro affinché, alla fine del viaggio, ogni luogo visitato diventi il tassello di un affresco di ciò che è stato ed è il Canavese. Gli eventi sono legati fra loro da un “fil rouge” narrativo, dedicato in questa prima edizione alla figura del poeta Guido Gozzano, di cui si celebra quest’anno il centenario della scomparsa. Di qui il titolo del circuito che, in un certo senso, è un gioco di parole tra il termine “felicità” e il nome della signorina Felicita di gozzaniana memoria.

Il regista e attore Davide Motto ha curato la direzione artistica dei 17 eventi che, da giugno ad ottobre, animano altrettanti Comuni canavesani con spettacoli teatrali, danze e performance dal vivo, alla ricerca della felicità tra storia, natura, arte, architettura e prodotti locali.

Alla scoperta del “Mistero” delle Masche di Levone

L’appuntamento con il “Mistero” a Levone è per domenica 4 settembre alle 15.30 davanti al Municipio, in piazza Giacoletto 1. Nell’itinerario di Levone la felicità è intesa come il riscatto della storia per le donne perseguitate durante la secolare caccia alle streghe. Ripercorrendo le vicende delle Masche di Levone si andrà alla scoperta dei luoghi e dei racconti di un borgo dal fascino misterioso. L’itinerario prevede la visita alla chiesa parrocchiale di San Giacomo e all'antico Ricetto con la Ballata del “Kodak”, poi le tappe dedicate alle streghe a cura dello storico locale Pierluigi Boggetto, I luoghi del sabba”, la visita al santuario della Consolata (con gli affreschi raffiguranti alcuni ex voto) e la storia di madama Rua. L’ultima tappa del’itinerario sarà nel parco della Villa comunale, con lo spettacolo dedicato al processo di Rivara alle streghe di Levone, rappresentato dal gruppo teatrale “Alisei” di Orio Canavese e da alcuni allievi del Liceo Martinetti di Caluso e del Liceo Musicale di Rivarolo. Al termine è previsto un assaggio di prodotti tipici locali.

Gli eventi successivi a quello di Maglione sono in programma l’11 settembre a Piverone, il 18 settembre a Castellamonte, il 25 settembre a Strambino, il 2 ottobre a Front Canavese, il 9 ottobre a Caluso, il 16 ottobre a San Giorgio Canavese, il 22 ottobre ad Agliè.

Per saperne di più: www.eleyka.it e www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/associazioneeleyka. Per le informazioni turistiche generali ci si può rivolgere all’Ufficio del Turismo di Ivrea, telefonando al numero 0125-618131. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al 345-5245702 o scrivere ad eventi@eleyka.it

Cultura

Nei mesi estivi l’azione progettuale degli Sportelli Linguistici della Città Metropolitana di Torino prosegue con la rassegna estiva “Amont - Lainot - Là-haut”, ideata e realizzata da Chambra d’Oc e dall’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, in collaborazione con il Consorzio Forestale Alta Valle Susa e i Comuni aggregati di lingua occitana, francoprovenzale e francese.

“Amont”, “lainot”, “là-haut”, “andiamo lassù” indicano rispettivamente in occitano, francoprovenzale, francese e italiano l’avverbio “su, lassù”, che fa riferimento ad una tensione verso l’alto e richiama con una speciale forza espressiva il bisogno di salire, di raggiungere le montagne al fine di conoscerne ogni loro aspetto e sfumatura. La rassegna raccoglie una serie di appuntamenti che hanno l’obiettivo di coniugare natura, cultura e patrimonio linguistico attraverso serate di formazione, escursioni all’aria aperta alla scoperta di parchi, rifugi, paesi e luoghi particolarmente significativi delle valli e animazioni teatrali e musicali.

Per qualunque aggiornamento o variazione di programma degli eventi è bene consultare i siti Internet degli enti organizzatori www.parchialpicozie.it e www.chambradoc.it



Il primo appuntamento del mese di settembre è previsto per domenica 4 in Val Sangone, dove, nell’ambito della rassegna “Tsant'an tsamin – Canta in cammino”, è in programma un’escursione tra le borgate di Coazze con il gruppo Blu l’Azard. Il ritrovo è fissato per le 9 in piazza Vittoria a Coazze, mentre alle 9,30 i partecipanti partiranno in pullman per il Colle Braida. E’ necessario un abbigliamento da montagna, compresi gli scarponcini leggeri. Il pranzo è al sacco. Il percorso si snoda inizialmente lungo lo sparticque tra Valle di Susa e Val Sangone, toccando punti panoramici come la borgata Prese delle Rose e la Roccia Corba, l’alpeggio di Prese Brunetti e il Colle Bione (con la cappella della Madonna della Neve). Durante la discesa per il ritorno a Coazze si passa per la borgata Mattonera (con le sue tipiche baite ed il forno comunitario) e per la collina del Castello (con la cappella dedicata a Maria e il faro). Alle 21 nella sala conferenze dell’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone, in viale Italia 1, è in programma proiezione del film “Lo sumi de la lenga vai a Montpelhier”. L’iniziativa è a partecipazione gratuita. Per informazioni e prenotazioni www.chambradoc.it

GLI APPUNTAMENTI SUCCESSIVI

- da venerdì 9 settembre a domenica 11 settembre a Saint Etienne (Francia) Festa del Francoprovenzale. Sabato 10 settembre serata di ballo con Blu l’Azard. Per informazioni e prenotazioni www.chambradoc.it

- venerdì 16 settembre alle 21 a Villar Focchiardo spettacolo teatral-musicale “Vesamont” con Dario Anghilante, Gigi Ubaudi, Flavio Giacchero e Peyre Anghilante

- sabato 17 settembre alle 15,30 escursione nel Parco naturale dei Laghi di Avigliana, con ritrovo al parcheggio dei campi sportivi. Alle 17 alla Baita Grande spettacolo “Vesamont”