Cultura
Ci sarà anche quest’anno il gonfalone della Città Metropolitana di Torino a Cesana, in occasione sesta edizione della commemorazione storica della Battaglia delle Alpi del giugno 1940. L’evento è in programma sabato 29 e domenica 30 giugno per iniziativa dell’associazione “Monte Chaberton - 515ª Batteria G.a.F.”, nata con lo scopo di promuovere studi e ricerche storiche riguardanti gli eventi bellici del giugno 1940 in alta Valle di Susa, in particolare i fatti che videro protagonista quella che è stata la batteria fortificata più alta d’Europa: lo Chaberton, a quota 3.130 metri d’altitudine. La manifestazione è patrocinata dal Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dal Comune di Cesana Torinese e dell’Unione Comuni Olimpici Via Lattea.Sabato 29 giugno alle 11 a Cesana si terrà la commemorazione dei caduti con partenza dal Municipio alla volta del monumento ai caduti dello Chaberton, alla presenza delle autorità civili e militari, dei gruppi di rievocazione storica e della Fanfara ANA Valsusa. Alle 15,30 a tenere banco sarà la conferenza storica “La Battaglia del Gigante” nella biblioteca comunale “2 giugno” in viale 4 Novembre. Interverranno Eugenio Garoglio sul tema “Assietta: passato e presente tra storia e leggenda”, Alessia Maria Simona Giorda su “Donne in guerra”, Vincenzo De Benedetto su “21 giugno 1940: duello tra artiglierie”, Mauro Minola su “Chaberton tra storia, aneddoti e spionaggio”. Modererà Emanuele Mugnaini, presidente dell’associazione Monte Chaberton. In serata alle 20,45 a Sauze di Cesana è in programma un concerto del Coro CAI UGET nella chiesa di San Restituto, ad ingresso gratuito.
Domenica 30 giugno in località Petit Vallon nel territorio del Comune di Claviere alle 11,30 si terrà l’alzabandiera, seguito dalla celebrazione della Messa alla Batteria Alta in ricordo dei caduti dello Chaberton di ieri e di oggi, con la lettura della preghiera dell’Artigliere. È in programma una visita guidata a piccoli gruppi all’interno della batteria B14 (610° Batteria G.a.F. del Vallonetto) e alla polveriera ottocentesca, a cura del personale dell’associazione Monte Chaberton. Coloro che vorranno unirsi alle celebrazioni in quota potranno partecipare all’escursione alla Batteria Alta, con il ritrovo alle 8,30 al ponte tibetano di Claviere. Due accompagnatori dell’associazione Monte Chaberton guideranno gli escursionisti nel tragitto. La partenza è fissata per le 8,45 in direzione della “Tagliata di Claviere”. Il tempo di percorrenza è di circa 2 ore. Il pranzo al sacco è a cura di ogni partecipante. Si raccomanda l’utilizzo di abbigliamento ed attrezzatura escursionistica. Per maggiori informazioni si può consultare il portale Internet www.montechaberton.it
PAGINE DI STORIA SCRITTE A 3.130 METRI DI ALTITUDINE
In vetta allo Chaberton, a 3.130 metri di altitudine, nel 1940 era presente la batteria fortificata più alta d’Europa, progettata alla fine del XIX secolo e completata nel 1910. Allo scoppio delle ostilità con la Francia, il forte divenne attivo per la prima volta: venne utilizzato per bombardare obiettivi militari francesi, senza peraltro causare grandi danni. Nel vicino forte francese dello Janus è visibile una torretta di avvistamento corazzata sopra un'opera di cemento, in cui l'acciaio della torretta fu parzialmente distorto, ma non perforato, da una delle granate da 149 della batteria. L'esercito francese aveva però già pronto un piano di bombardamento del forte. Il mattino del 21 giugno, i francesi cominciarono a bombardare con quattro obici d'assedio Schneider da 280 millimetri. Il bombardamento fu temporaneamente sospeso per la nebbia, ma nel pomeriggio riprese e, una volta aggiustato il tiro, i mortai francesi in breve tempo misero fuori uso sei delle otto torrette del forte, causando nove morti e cinquanta feriti, mettendo fuori uso la teleferica di servizio del forte e causando danni notevoli alle strutture. Il giorno seguente il forte continuò a sparare con le due torrette residue, mentre i francesi spararono ancora qualche colpo di mortaio.
Con l'armistizio del 25 giugno, il forte cessò l'attività. Abbandonato dopo l'8 settembre 1943, fu poi occupato da reparti della Folgore della Repubblica Sociale Italiana nell'autunno del 1944, per poi essere definitivamente abbandonato dopo la resa della Germania e della RSI nel 1945. Con i trattati di Parigi del 1947, l'intero monte Chaberton, e quindi il forte, passarono in territorio francese. Il forte venne abbandonato e svuotato di tutte le strutture metalliche nel 1957.
Nel 1987 venne chiusa al traffico anche la rotabile che congiungeva Fenils con la vetta. Il forte è oggi accessibile a piedi o in mountain bike, percorrendo la vecchia strada militare da Fenils, oppure solo a piedi partendo da Claviere e risalendo il vallone delle Baisses fino al Colle dello Chaberton, da cui riprendere la strada militare. La ciclabilità in salita a partire da Grange Quagliet è difficoltosa, a causa della pendenza della strada e del fondo sconnesso. L’accesso alla strada militare con mezzi a motore è proibito. È possibile visitare sia le opere a cielo aperto che quelle in sotterraneo. Per queste ultime è opportuno attrezzarsi in maniera consona.
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Venerdì 21 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo a Pavone Canavese è in programma il quarto concerto del circuito “Organalia nel Canavese”. L’appuntamento intitolato “La voce ritrovata” si tiene in occasione del restauro dell’organo costruito da Felice Vegezzi Bossi e dal figlio Giacomo nel 1855, restaurato e riportato alla fonica originale dalla bottega organara Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto. Prima del concerto il Vescovo di Ivrea, monsignor Edoardo Aldo Cerrato, benedirà lo strumento. L’organista Massimo Gabba proporrà il Concerto numero 2 in Si bemolle maggiore opera 4 di Georg Friedrich Händel, la Sinfonia in Re maggiore e il “Rondò con imitazione de’ campanelli” di Giovanni Morandi, il Grande Offertorio di Gaetano Donizetti, la “Suonata per l’Elevazione”, la “Suonata per la Consumazione” e la “Polka finale per dopo la Messa” di Giovanni Quirici, l’”Offertorio funebre” di Giovanni Arrigo, l’Allegro brillante e la marcia per organo “Alleanza” di Carlo Bodro.Sabato 22 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi a San Francesco al Campo nell’ambito del circuito “Organalia nel Basso Canavese e nel Ciriacese” la violinista Silvia Colli e l’organista Andrea Chezzi proporranno il concerto “L’estro musicale nel Seicento. Angeli al violino”. Il programma comprende la “Toccata ottava“ e la “Tastata” di Bernardo Pasquini, la “Suave melodia” di Andrea Falconiero, le “Diverse bizzarrie sopra la vecchia sarabanda opur ciaccona” di Nicola Matteis, il “Ricercar nono, con quattro soggetti” di Girolamo Frescobaldi, la Sonata “Cucù” di Johann Heinrich Schmelzer, la “Corrente italiana” di Juan Cabanilles, “L’Annunciazione” numero 1 dalle “Sonate del Rosario” di Heinrich Ignaz Franz von Biber, “Diferencias sobre la gayta” di anonimo dai “Flores de Musica”di Antonio Martin y Coll, la Sonata prima dalle “Sonate concertate in stil moderno” di Dario Castello, “Partite diverse di Follia” di Bernardo Pasquini, la Sonata detta “L’allegrezza” dalle “Sonate over Canzoni da farsi a violino solo, e basso continuo” di Marco Uccellini.
Il quinto concerto del circuito “Organalia nel Canavese” sarà intitolato “Felicità e tragicità a confronto. Mozart e Schubert”. A proporlo saranno il flautista Danilo Putrino e l’organista Paolo Tarizzo, che si esibiranno venerdì 28 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire ad Ivrea, in corso Massimo D’Azeglio 71. Di Wolfgang Amadeus Mozart saranno eseguite l’ouverture dell’opera “Le nozze di Figaro”, l’Andante KW 315 e il Rondò in Re maggiore KW 184, l‘Ave verum Corpus el’aria “Ach ich fuhl’s” dal “Flauto Magico” . Di Franz Schubert si potrà ascoltare l’“Arpeggione”, l’Ave Maria, “Gute nacht”, “Das Fischermadchen” e “Ständchen”.
Il primo concerto del circuito “Organalia nelle Valli di Lanzo, Ceranda e Casternone” si terrà sabato 29 giugno nella chiesa parrocchiale di San Desiderio a Fiano. L’organista Gabriele Giacomelli e il clavicembalista Andrea Banaudi proporrano gli “Itinerari del Barocco” con le composizioni di Domenico Zipoli (1688-1726): “Versi e Canzona in Do maggiore” per organo, Sonata III in Do maggiore per clavicembalo, “Elevazione” in Do maggiore per organo, “Postcommunio” per organo, “Retirada del emperador - Los dominicos de España” per organo dai manoscritti dell’Archivo Musical de Chiquitos di Concépcion, “Partite in La minore” per clavicembalo, Versi e Canzona in Re minore per organo, Sonata II in Sol minore per clavicembalo, “Folias” per organo e clavicembalo dai manoscritti dell’Archivo Musical de Chiquitos.
Il circuito “Organalia nelle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone” proseguirà domenica 7 luglio alle 16 nella chiesa parrocchiale di San Nicola vescovo ad Ala di Stura con il concerto “Melodie immortali”. L’organista Stefano Marino, la soprano Francesca Rotondo e la mezzosoprano Claudia Nicole Bandera proporranno “The Heavens Declare” di Benedetto Marcello nella trascrizione per organo di Edward George Power Biggs, “Inflammatus” dallo “Stabat Mater” di Antonín Dvořák, ”Ave Maria” dall’Otello, “La vergine degli angeli” da “La forza del destino” e il “Recordare” dalla “Messa di Requiem” di Giuseppe Verdi, la “Toccata e Fuga in Re minore” BWV 565 di Johann Sebastian Bach Toccata, l’”Agnus Dei” tratto dall’Intermezzo della Suite numero 2 da “L’Arlésienne” di Georges Bizet, l’”Ave Maria” di Franz Schubert, l’”Arioso” di Georg Friedrich Händel nella trascrizione per organo di Alessandro Esposito, il “Panis Angelicus” numero 5 dalla “Messe à trois voix in La majeur” di César Franck, il “Qui tollis” dalla “Petite Messe Solennelle” di Gioacchino Rossini e infine la “Fantaisie et Fugue en Si bémol majeur” di Alexandre Pierre François Boëly.
Al fine di favorire la più ampia partecipazione del pubblico, tutti i concerti di Organalia sono con ingresso a libera offerta. Organalia è un progetto della Città Metropolitana di
Torino sostenuto dalla Fondazione CRT. Per saperne di più: www.organalia.org
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Tre giorni di festaall’insegna dello spirito alpino: i festeggiamenti per il 95° anniversario del Gruppo Alpini di Balangero e per il 99° della Sezione di Torino dell’A.N.A.Alla sfilata e alla cerimonia di domenica 16 maggiopartecipa, in rappresentanza della Città Metropolitana di Torino, il Vicesindaco Marco Marocco.I festeggiamenti iniziano oggi, venerdì 14 giugno, alle 18 nel piazzale del sacrario di San Biagiocon gli onori alla bandiera e l’inaugurazione del nuovo piazzale intitolato alle truppe alpine, alla presenza dellafanfara della Brigata Alpina Taurinense. Alle 19 la sfilata per le vie del paese raggiunge piazza Pertini, dov’è allestito il padiglione incui si può cenare ascoltando nuovamente la fanfara della Taurinense.
Sabato 15 giugno alle 9,30si apre il campo scuola della Protezione Civile della sezione A.N.A. di Torino. La Cittadella della Protezione Civile è visitabile a partire dalle 14,30, con l’esposizione di mezzi e attrezzature e con una teleferica per i bambini. Alle 15,30si tiene l’esibizione di un’unità cinofila della Protezione Civile sezionale. Dopo la Messa, in programma alle 18, è prevista la benedizione del nuovo gagliardetto del Gruppo Alpini di Balangero. In serata il concerto della Filarmonica Devesina e del coro della Sezione A.N.A. di Torino.
Domenica 16 giugno alle 8,45 si esibiscono il Corpo Musicale di Balangero e il Corpo Musicale San Pietro di Coassolo. Alle 9,40 il vessillo sezionale fa il suo ingresso nello schieramento sulle note della fanfara Montenero della Sezione A.N.A. di Torino. Alle 9,50 inizia la sfilata verso il sacrario, seguita dagli gli onori e dalla premiazione dell’Alpino dell’anno. Alle 11,45, dopo la funzione religiosa, è in programma il “passaggio della stecca” da Balangero a Torino, che nel 2020 ospiterà la festa per i 100 anni della sezione A.N.A.
Per la giornata di domenica 16, in previsione di un grande afflusso di alpini provenienti da tutta la Sezione di Torino, il Comune di Balangero in collaborazione con GTT ha previsto corse speciali della linea ferroviaria Torino-Ceres.
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Da venerdì 28 giugno nel più antico Parco nazionale italiano torna “Gran Paradiso dal vivo”, la prima rassegna teatrale sostenibile al 100%, senza palchi né amplificazioni. La seconda edizione propone nove spettacoli gratuiti a cura delle compagnie “O Thiasos”, “Compagni di viaggio”, “Teatro e natura” di Lorenza Zambon, “Casa degli Alfieri” e dell’associazione “Artemusica”. La direzione artistica della rassegna è affidata a Sista Bramini, fondatrice della compagnia O Thiasos e creatrice del TeatroNatura, che da oltre due decenni porta in scena rappresentazioni ispirate ai miti antichi e svela la profonda relazione fra natura e arte drammatica.
In programma anche due eventi speciali: lo stage immersivo “Anima selvatica” curato da O Thiasos TeatroNatura e il laboratorio corale “Canto in natura” per ragazzi a cura di Artemusica.
Il TeatroNatura è una messa in scena che nasce e scaturisce dall’ambiente in cui viene realizzata. Il racconto di miti antichi e canti polifonici si innesta sui rumori e sui suoni dell’ambiente circostante. Gli spettacoli vivono e narrano il paesaggio e conducono lo spettatore in un viaggio nello spazio e nel tempo, alla ricerca di sentimenti, suoni e gesti ancestrali profondamente legati ad un’anima selvatica.
La rassegna viene presentata ufficialmente sabato 15 giugno alle 16 al Castello di Masino alla presenza delle istituzioni e del pubblico, con un “assaggio” delle varie performance e la possibilità di tornare e visitare gli interni del Castello con uno sconto offerto dall’organizzazione.
Tutti gli spettacoli nelle Valli Orco e Soana sono gratuiti. “Viaggio di Psiche” di giovedì 11 luglio nei giardini del Castello di Masino si inserisce nel programma della serata FAI “Siamo Natura” dedicata al Gran Paradiso. L’evento inizierà alle 18 con un percorso di guida all’ascolto del canto degli uccelli con il direttore del Parco del Gran Paradiso, l’ornitologo Antonio Mingozzi. A seguire lo spettacolo di OThiasos TeatroNatura interpretato da Sista Bramini. L’ingresso al Castello di Masino per la serata FAI costerà 11 Euro.
Interessante soprattutto per famiglie e ragazzi sarà l’appuntamento di domenica 21 luglio alle 15, con lo spettacolo itinerante “Voci nel bosco”, a cura di “Compagni di viaggio”.
Lo stage “Anima Selvatica”, che si terrà dal 2 al 5 luglio a Ceresole Reale, sarà condotto da Sista Bramini, Veronica Pavani e Valentina Turrini. Sarà destinato ad attori e compagnie teatrali, guide naturalistiche e del Parco, insegnanti, operatori nel settore dell’educazione ambientale e a chiunque sia interessato ad un’esperienza di relazione profonda e creativa con la Natura. Per informazioni e iscrizioni si può visitare il portale Internet www.teatronatura.it
Il laboratorio corale “Canto in natura” di venerdì 28 e sabato 29 giugno a Ceresole Reale sarà tenuto dai docenti Debora Bria e Carlo Beltramo e si rivolge ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni. È un percorso ludico-formativo per la sensibilizzazione all’ascolto e all’uso artistico della voce armonizzato con le sonorità della natura. Per informazioni e iscrizioni si può andare sul sito www.artemusica.it
“Gran Paradiso dal vivo” è ideato dal Parco Nazionale Gran Paradiso e da O Thiasos TeatroNatura ed è realizzato in collaborazione con l’Atl “Turismo Torino e provincia” nell’ambito del progetto Strada Gran Paradiso, ideato e sostenuto dalla Città Metropolitana di Torino. Tutte le informazioni sulla rassegna sono alla pagina Internet www.pngp.it/GranParadiso-DalVivo
IL PROGRAMMA
- sabato 15 giugno alle 16 al castello di Masino presentazione del festival e performance di Sista Bramini, Compagni di Viaggio e Coro ArteMusica
- venerdì 28 e sabato 29 giugno laboratorio corale “Canto in Natura” con Artemusica a Ceresole Reale. Rappresentazione conclusiva del laboratorio sabato 29 alle 17 nel salone del Centro Visitatori del Parco
- domenica 30 giugno alle 15 a Piantonetto di Locana spettacolo “Miti d'acqua” con O Thiasos TeatroNatura
- da martedì 2 a venerdì 5 luglio stage “Anima selvatica” con O Thiasos TeatroNatura a Ceresole Reale
- sabato 6 luglio alle 21 al centro visitatori del Parco a Ceresole Reale concerto “Armonie di Sacro e Profano in Natura” con il coro Artemusica diretto da Debora Bria e accompagnato dal pianista Carlo Beltramo. L’evento inaugura la rassegna “A piedi tra le nuvole”
- domenica 7 luglio alle 15 a Nusiglie di Locana “I 3 minuti dell'uomo” con Compagni di viaggio
- giovedì 11 luglio alle 18 “Siamo natura” ascolto del canto degli uccelli con il Direttore del Parco Nazionale Gran Paradiso, Antonio Mingozzi, nel parco del castello di Masino. Alle “Viaggio di Psiche” con O Thiasos TeatroNatura, tratto da “Amore e Psiche” di Apuleio, con il testo scritto e narrato da Sista Bramini e la musica di Giovanna Natalini
- venerdì 12 luglio alle 21 al centro visitatori del Parco a Ceresole Reale “Miti di stelle” con O Thiasos TeatroNatura
- sabato 13 luglio alle 21 al centro visitatori del Parco a Ronco Canavese terza lezione di giardinaggio per giardinieri planetari “Semi di futuro” con Teatro e Natura di Lorenza Zambon Casa degli Alfieri
- sabato 20 luglio alle 21 al centro visitatori del Parco a Noasca “Miti di stelle” con O Thiasos TeatroNatura
- domenica 21 luglio alle 15 al centro visitatori del Parco a Campiglia Soana “Voci nel bosco” con “Compagni di viaggio”
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È entrata nel vivo la seconda edizione del Festival Corale Città di Carignano. Il concerto “Aspettando il Festival” si è tenuto in piazza San Giovanni venerdì 7 giugno e ha avuto come protagonista il “Piccolo Coro di Carignano - Voci dolci”, formato dagli studenti dell’Istituto comprensivo cittadino e accompagnato alle tastiere dal maestro Simone Ferrero. Nella serata “Aspettando il Festival” i piccoli cantori carignanesi hanno incontrato sul palco il coro “Sequere Me”e il “Castagnole Community Choir”.Secondo, 10, 5, 1, 27, 25, 6 e 7 sono i numeri cardinali e ordinali che sintetizzano la seconda edizione del Festival organizzata per domenica 23 giugno dall’Associazione Corale Carignanese-Coro Città di Carignano. Secondo come l’edizione della manifestazione; 10 come i cori che nel pomeriggio della quarta domenica di giugno, dalle 15 alle 18 si esibiranno nelle chiese della città, spostandosi da una all’altra e alternandosi negli spazi; 5 come le chiese messe a disposizione dalla parrocchia e dal Comune, tra cui il meraviglioso Duomo alfieriano; ma 5 anche come le regioni coinvolte, che sono Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia Romagna; 1 come il tema che guiderà l’edizione 2019, tratto da “La luna e i falò” di Cesare Pavese, ovvero “Un paese”; 27 come i pittori carignanesi che hanno donato le loro opere da mettere in palio nella lotteria abbinata al Festival; 25 come gli esercenti carignanesi che hanno aderito alla mostra pittorica diffusa “Negozi in Mostra”; 6 e 7 come le date di giugno della pre-rassegna “Aspettando il Festival”.
La giornata di domenica 23 inizierà alle 10 al teatro comunale Cantoregi, con il workshop “Di mano in mano: elaborazioni corali dal canto popolare alla canzone d’autore”, tenuto dal maestro Marco Berrini, docente al Conservatorio di Castelfranco Veneto. Verranno studiate le partiture scelte dal maestro Berrini per l’Open Singing finale, in programma alle 19,30 con l’accompagnamento dell’orchestra d’archi del Liceo musicale “Ego Bianchi” di Cuneo. L’elenco dei complessi corali che si esibiranno nel pomeriggio comprende, oltre al “Città di Carignano”, il lodigiano “Monte Alben”, il piacentino Coro ANA di Valnure, il valdostano “Canto Leggero”, il “Città di Cuneo”, il torinese “Vox Viva”, il verbanese “La Piana”, l’Ensemble vocale novarese “Alterati in Chiave”, i “Polifonici delle Alpi” di Alpignano e gli spezzini del “Convitto Armonico”.
Nei “Negozi in Mostra” è possibile acquistare i biglietti della lotteria, al prezzo simbolico di due euro l’uno. L’estrazione dei premi avverrà in piazza San Giovanni alle 18,30 di domenica 23. I pittori esporranno le loro opere anche in una mostra collettiva sabato 22 e domenica 23 dalle 9 alle 18 nella ex sala consiliare di piazza San Giovanni. Il ricavato della lotteria sarà devoluto, oltre che a parziale sostegno del Festival, ai comitati cittadini di Croce Rossa, Auser e Caritas parrocchiale.
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Sabato 15 giugno alle ore 10,00 Palazzo dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, apre i battenti per l'ultima visita riservata ai cittadini prima della pausa estiva. Per la prima volta ospite della mattinata il gruppo storico militare Vittorio Amedeo II, entrato a far parte dell’Albo dei Gruppi storici della Città metropolitana di Torino lo scorso anno. Il gruppo, attraverso l'analisi di testi di importanti studiosi e approfondite ricerche in vari archivi storici, rievoca con minuziosa precisione il periodo del ducato e, successivamente, del regno di Vittorio Amedeo II compreso tra il 14 marzo 1684 e il 3 settembre 1730 con una particolare attenzione storico-descrittiva dell’Assedio di Torino nel 1706. Il gruppo vanta tre distinte sezioni: nobiltà, esercito e popolo affinché si possano rievocare momenti diversi di vita quotidiana. Sarà la sezione militare ad accogliere il pubblico nel cortile aulico di Palazzo Cisterna con un cambio della guardia, mentre i componenti della nobiltà e del popolo animeranno le sale auliche del complesso di via Maria Vittoria 12.La visita è come sempre gratuita e aperta ai cittadini previa prenotazione telefonica al numero
011 8612644 o inviando una email urp@cittametropolitana.torino.it.
Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.
Nella stessa mattina Palazzo Cisterna ospita alle ore 11 la presentazione del libro “Vittoria! Tommaso Nieddu i suoi cambi e le sue idee” a cura dell’Associazione velocipedistica Piemontese. Per l’occasione nel cortile aulico della sede della Città metropolitana di Torino saranno esposte alcune bici d’epoca.
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Un fine settimana dedicato alla memoria degli oltre seicento caduti nel Pinerolese durante la guerra di Liberazione: l’iniziativa è una tradizione del Comune di Prarostino, che, sabato 15 e domenica 16 giugno, tornerà a celebrare l’anniversario della costruzione del Faro della Libertà.Le iniziative, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, inizieranno alle 13,45 di sabato 15 con il Giro Storico del Faro, a cui si potrà partecipare a piedi o in bicicletta. Per informazioni si può contattare l’associazione Sportivamente sulla sua pagina Facebook e tramite il sito Internet www.sportivamente2016.wordpress.com. Intorno al monumento sono previste letture di brani letterari e memorie della Resistenza. Al termine ci sarà una merenda sinoira, mentre alle 21 è prevista una fiaccolata al cippo dei Martiri del Bric, con partenza da San Bartolomeo.
Domenica 16 giugno alle 10,45 dalla piazza del Municipio partirà un corteo verso il cimitero, il parco della Rimembranza e quello del Faro, dove saranno deposte corone d’alloro in memoria dei caduti per la libertà. Parteciperanno al corteo tutte le associazioni locali, i bambini della scuola materna ed elementare e la banda musicale di Inverso Pinasca. Alle 11 sono in programma i saluti del Sindaco e dei rappresentanti dell’ANPI, mentre alle 11,15 il professor Valter Careglio, docente di storia e filosofia al Liceo Porporato di Pinerolo, terrà l’orazione ufficiale. Seguirà la consegna di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana ai diciottenni del paese. Alle 12,30 è in programma il pranzo organizzato dalla Pro Loco. Per le prenotazioni occorre telefonare entro giovedì 13 giugno al numero 340-2234786.
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Si inaugura sabato 8 giugno alle 18 e sarà visitabile sino a domenica 28 luglio a Palazzo Vittone a Pinerolo la mostra “Dove tutto è pietra”, ideata e realizzata dal Centro arti e tradizioni popolari del Pinerolese e presentata nell’ambito delle attività del MUSEP, il Museo Civico Etnografico del Pinerolese. La mostra scaturisce da una ricerca dello storico Gian Vittorio Avondo sulle lavorazioni e sui diversi usi delle pietre delle Alpi. All’allestimento hanno collaborato Ezio Giaj, Alessandra Maritano e il gruppo di lavoro dell’associazione e del museo. Nella preparazione dei pannelli si è fatto un ampio ricorso alle immagini che illustrano architettura, storia, arte, mestieri e curiosità del mondo alpino della pietra, partendo dal Neolitico e giungendo al XXI secolo.Da 5.000 anni la pietra è una materia prima fondamentale nella costruzione di strutture e opere murarie e nella fabbricazione di utensili come le macine e i rulli per spianare il terreno: manufatti che sono serviti e servono ancora per ripararsi dalle intemperie, fortificarsi, coltivare, lastricare le strade o portare l’acqua ai villaggi. Insieme al legno, la pietra ha rappresentato per secoli l’unico materiale con cui l’uomo ha realizzato le sue opere e i suoi attrezzi. Di quelle opere e di quegli attrezzi la mostra vuole perpetuare la memoria, a pochi mesi dalla richiesta da parte di otto Paesi europei - Italia, Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera - del riconoscimento dell’arte della pietra a secco e della pratica rurale dei muretti a secco quale Patrimonio immateriale dell’umanità tutelato dall’UNESCO. La sapienza nell’accatastare le pietre l’una sull’altra senza l’utilizzo di altri materiali esprime la relazione armoniosa fra l’uomo e la natura da un lato, ma anche la fatica, la povertà e la lotta per superare l’arretratezza di tante comunità montane e rurali del Vecchio Continente. Oggi è in pericolo un immenso patrimonio di manufatti in pietra a secco, per molto tempo dimenticati come retaggio di un passato da superare senza rimpianti. Molti di quei manufatti sono andati distrutti a causa dell’assenza di manutenzione, del degrado, dello spopolamento delle vallate e delle campagne.
Grazie alle collaborazioni con il ricercatore Mauro Cinquetti al MUSEP sono anche esposti esemplari di rocce ofiolitiche del Monviso, mentre Giorgio Damiano ha messo a disposizione una campionatura della sua collezione di minerali provenienti da tutto il mondo edEraldo Quero espone i suoi modelli di coperture con le lose e un arco.
La mostra è visitabile gratuitamente fino a domenica 28 luglio, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18, la domenica dalle 10,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18. Per informazioni si può telefonare al MUSEP al numero 335-5922571.
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Si svolge lunedì 10 giugno alle ore 17 a Palazzo Cisterna l’ultimo appuntamento, prima della pausa estiva, curato dall'associazione Amici della Cultura nella sede aulica della Città metropolitana di Torino.
Sarà Marisa Torello ad intrattenere il pubblico con la presentazione del suo libro, scritto con la collaborazione del figlio Manuel, “Convivio da Re – La cucina dei rimasugli”. Un viaggio tra le ricette ottocentesche di Casa Savoia e della nobiltà europea.
Dopo il successo dell’incontro sull’erbario dei Certosini di Collegno, la scrittrice torinese torna a Palazzo Cisterna su invito degli Amici della Cultura per affrontare il tema della cucina che è arte e sapienza, ma anche specchio della quotidianità. Dagli ottocenteschi manoscritti inediti di alcuni cuochi di Casa Savoia l’autrice raccoglie le ricette create per convivi cui presero parte protagonisti della storia.
Un tentativo, riuscito, di riportare sulle nostre tavole sapori antichi che sarebbe un peccato dimenticare. Un tema, quello gastronomico, affrontato anche in un’altra pubblicazione di Marisa e Manuel Torello dal titolo “Tra ij brich e 'l Pò", la cucina di un'epoca”.
L’interesse storico e culturale di Marisa Torello, nata Vaccarino, non si limita però solo alla gastronomia e alla botanica, infatti da tempo, come volontaria, si offre di inventariare gli archivi storici di piccoli Comuni e di molte parrocchie piemontesi, ritrovando spesso dei documenti ritenuti scomparsi che rivelano vicende sconosciute o dimenticate della storia del nostro territorio.
Grazie al supporto del figlio Manuel ha così potuto far conoscere questi aspetti inediti con alcune pubblicazioni quali la storia di Collegno, di Castagneto Po, di Vallo Torinese, di Robassomero, di Agliè e di alcune antiche chiese, alcune delle quali accompagnate da mostre.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti in sala.
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Cultura
Giovedì 6 giugno nella chiesa Collegiata di Santa Maria della Scala è in programma il secondo concerto del circuito “Organalia” 2019 programmato a Moncalieri. L’appuntamento è dedicato alla figura di Henry Purcell (1659-1695), con l’esecuzione di brani del compositore britannico, ma anche di Thomas Morley (1557-1609), John Blow (1649-1708) e Georg Philipp Telemann (1681-1767). Protagonista del concerto l’Ensemble Aure Placide, con due controtenori, l’inglese Guy James e il torinese Gianluigi Ghiringhelli, i flautisti Giulio De Felice e Federico Vitalone, le sorelle Eleonora e Virginia Ghiringhelli alla viola da gamba, Luca Ronzitti all’organo e al clavicembalo. È previsto l’utilizzo dell’organo portativo messo a disposizione dalla Bottega Organara Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto (Novara). Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla cultura della Città di Moncalieri.Venerdì 7 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale dei Santi Calocero e Andrea a Caluso è in programma il secondo concerto del circuito “Organalia 2019 nel Canavese”. Alla consolle dell’organo costruito dai Fratelli Serassi nel 1821 siede l’organista siciliano Diego Cannizzaro, che propone brani di Alessandro Scarlatti (1660-1725), Vincenzo Bellini (1801-1835), Padre Davide da Bergamo (1791-1862), Vincenzo Petrali (1832-1889) e Saverio Mercadante (1795-1870). Il titolo del concerto, in sintonia con la data della costruzione dell’organo e con la maggior parte degli autori, è “Marzo 1821”, celebre pagina poetica di Alessandro Manzoni. Diego Cannizzaro presenta anche l’ultimo CD realizzato con il marchio Elegia e dedicato ad Alessandro Scarlatti, che fa seguito a quelli dedicati al compositore canavesano Pietro Alessandro Yon. Il concerto è patrocinato dal Comune di Caluso ed è sostenuto dalla Credenza Vinicola di Caluso e del Canavese e dal Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini di Caluso, Carema e Canavese.
Sabato 8 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo a San Carlo Canavese si tiene invece il quarto concerto del circuito del Ciriacese e del Basso Canavese. La serata propone l’abbinamento tra la voce e l’organo, con la partecipazione di due artiste polacche, la soprano Dominika Zamara e l’organista Zuzanna Bator, alla consolle dello strumento costruito da Giacomo Bollito agli inizi del 900. Il programma, intitolato “Il Sacro nella Musica”, comprende brani di Antonio Vivaldi (1678-1741), Wolfgang Amadeus Mozart (1756-91), Franz Joseph Haydn (1732-1809), Gabriel Fauré (1845-1924) e del compositore polacco Marcin Józef Zebrowski (1702-1770). Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese ed è patrocinato dal Consolato onorario della Repubblica di Polonia in Torino.
Il circuito “Organalia 2019 nel Canavese” proseguirà invece venerdì 14 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale dei Santi Michele e Solutore in piazza Don Luigi Vesco a Strambino. Il concerto “Voci sublimi e armonie d’organo” è dedicato alla figura del compositore ottocentesco lombardo Polibio Fumagalli (1830-1900) e alla sua “Recentissima Messa per Organo”, composta nel 1870. Il coro Antiqua Laus diretto da Alessandro Riganti e l’organista Giancarlo Parodi eseguiranno pagine di Fumagalli, ma anche di Luigi Gherardeschi (1791-1871), Vincenzo Petrali (1830-1889) e Felice Moretti (1791-1863).
Al Santuario di San Vito martire a Nole sabato 15 giugno alle 21 il circuito “Organalia nel Ciriacese e nel Basso Canavese” proporrà invece una serata dedicata agli “Splendori del Barocco”. Ercole Ceretta e Daniele Greco d’Alceo alla tromba e Maurizio Fornero all’organo proporranno pagine di Antonio Vivaldi (1678-1741), Giovanni Battista Martini (1706-1784), John Stanley (1712-1786), Jean Philippe Rameau (1683-1764), Giuseppe Torelli (1658-1709), Bernardo Pasquini (1637-1710) e Johann Christoph Pezel (1639-1694).
Al fine di favorire la più ampia partecipazione del pubblico, tutti i concerti di Organalia sono con ingresso a libera offerta. Organalia è un progetto della Città Metropolitana di Torino sostenuto dalla Fondazione CRT. Per saperne di più: www.organalia.org
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