Cultura
Proseguono nel mese di novembre le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12.
Il nono appuntamento dell’anno, previsto per le ore 10 di sabato 16 novembre, sarà animato dal gruppo storico iscritto all’Albo della Città metropolitana di Torino Historia Subalpina, associazione storico-culturale senza scopo di lucro che ha per fine la ricerca storica, l'organizzazione e lo svolgimento di attività culturali, divulgative, rievocative e ricreative inerenti fatti, personaggi e vicende piemontesi compresi tra il 1600 ed il 1900.
La visita è gratuita con prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure al numero 011-8617100 il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 17, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure inviando un’e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it.
In occasione dell’apertura mensile dedicata alla visita guidata, Palazzo Cisterna apre le porte della sua biblioteca storica, la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte Giuseppe Grosso, organizzando, insieme con l’Accademia delle Scienze, un Bibliotour scientifico. Proprio grazie all’esperienza del Bibliotour Piemonte, progetto nato nel 2016 su impulso della Regione Piemonte, la Città metropolitana di Torino e l’Accademia delle Scienze propongono “Da Amedeo Avogadro a Primo Levi”, un viaggio alla scoperta di due grandi chimici attraverso i documenti e i testi custoditi nelle due biblioteche storiche.
Il percorso ideale parte venerdì 15 novembre alle ore 16 all’Accademia delle Scienze con un’attenzione particolare al grande fisico e chimico torinese Amedeo Avogadro, diventato socio dell’Accademia nel 1804, e termina sabato 16 novembre alle ore 10,00 a Palazzo Cisterna, sede espositiva de “I Mondi di Primo Levi – Una strenua chiarezza”, mostra curata dal Centro internazionale di studi Primo Levi che conclude le iniziative per celebrare il centenario della nascita del chimico torinese. La tappa del Bibliotour a Palazzo Cisterna sarà anche una interessante occasione per immergersi in una realtà culturale densa di rarità e particolarità. Sarà possibile visitare le sale che ospitano i Fondi Marino Parenti, Ermanno Anselmo e Carlo Ignazio Giulio e ammirare, proprio derivanti da quest’ultimo, alcuni testi del 1700 e 1800 sulla chimica: dal “Traite elementaire de chimie" di Lavoisier datato 1793 al “Manuale di chimica applicata alle arti” di Ascanio Sobrero, inventore della nitrogligerina, del 1851.
Le visite del Bibliotour sono gratuite con prenotazione a:
mostre@accademiadellescienze.it per venerdì 15 all’Accademia delle Scienze
urp@cittametropolitana.torino.it per sabato 16 a Palazzo Cisterna.
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Prosegue con un notevole successo di pubblico la rassegna musicale autunnale Chivasso in Musica, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Il prossimo appuntamento è in programma sabato 9 novembre alle 21 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, con la collaborazione dei due Lions Club chivassesi, l’Host e il Duomo, con ingresso ad offerta libera. Protagonista dell'appuntamento l'ensemble “7 Note in Armonia”, formato dal chitarrista Pier Carlo Aimone in arte DO, dal primo mandolino Gian Mario Bragallini in arte RE, dai secondi mandolini Ettore Cima Barolo in arte FA e Gabriella Meneghin in arte SOL, dalla mandolista Antonella Pasotti in arte LA, dalla chitarrista Gianrenza Piana in arte SI e dal primo mandolino Roberto Ricco in arte MI. L’ensemble musicale si è costituito a Montanaro nel 2018 e si basa sul classico quartetto romantico, con due mandolini primi, due mandolini secondi, una mandola tenore e due chitarre. I mandolini e la mandola sono suonati utilizzando il caratteristico plettro, chiamato anche “penna”, percosso alternativamente sulle quattro corde doppie, o unisone, per ottenere il caratteristico tremolo. Le sei corde della chitarra classica, invece, sono pizzicate dalle prime quattro dita della mano destra.Il programma della serata comprende la Serenata in Sol maggiore K 525 di Mozart, l'Aria sulla quarta corda di Johann Sebastian Bach, una Fantasia dall'opera “Frà Diavolo” di Auber, “Les Amoureux du Moulin” di Mario Maciocchi, l'intermezzo sinfonico dall'opera “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, brani di Minchiotti, Sartori, Alfven e Ketelbey e infine lo struggente valzer di Dmitrij Šostakovič, tratto dalla Seconda Suite per orchestra jazz.
UNO SPECIALE ANNULLO FILATELICO PER I TRENT’ANNI DI ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE CONTATTO
L’associazione culturale Contatto, organizzatrice della rassegna Chivasso in Musica, è stata costituita nel 1989 e festeggia in queste settimane i trent’anni di attività attivando un annullo filatelico. Sabato 9 novembre dalle 16 alle 21 sarà aperto nella chiesa di Santa Maria degli Angeli un ufficio postale temporaneo per annullare con il timbro coniato da Poste Italiane le cartoline commemorative che riproducono le immagini di alcuni tra i concerti significativi che hanno caratterizzato l’attività della stagione Chivasso in Musica. Le cartoline saranno affrancate con un francobollo emesso nel 2013 in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, di cui esistono soltanto 225 esemplari, che Poste Italiane ha messo interamente a disposizione dell’associazione Contatto. La cartolina, affrancata e inserita in un’elegante busta avoriata, sarà posta in vendita a 5 euro.
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Sarà il FAI, Fondo Ambiente Italiano, il tema che l’associazione Amici della Cultura propone a Palazzo Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, nel prossimo incontro previsto lunedì 4 novembre alle ore 17 dal titolo “Tho, che FAI? - I primi 40 anni di attività”.
Il Fondo Ambiente Italiano è una fondazione nata da un forte desiderio di proteggere la bellezza del nostro Paese e per tutelare luoghi speciali, ma anche per dare valore a beni minori troppo spesso dimenticati. La tutela, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale avviene attraverso il restauro e l'apertura al pubblico dei beni storici, artistici o naturalistici.
Nel corso degli anni l’attività del FAI si è molto diversificata, infatti la fondazione non solo si prende cura dei luoghi che le vengono affidati tramite lasciti o donazioni ma si occupa anche di far conoscere beni particolari, generalmente inaccessibili, aprendoli durante le Giornate FAI; di segnalare alle Istituzioni i beni più amati dai cittadini che li votano durante il censimento “I Luoghi del Cuore”; o, ancora, di sottoscrivere convenzioni riservate agli iscritti per ingressi scontati presso tante realtà culturali italiane, siano esse gallerie, teatri, dimore storiche, musei e così via.
All’incontro sono previsti gli interventi di Elena Galateri, capo delegazione Fai Torino, Francamaria Chiodo e Mia Santanera, componenti della delegazione e Andrea Romeo, vice Capo Gruppo FAI Giovani. L’appuntamento sarà anche l’occasione per raccontare il Castello e parco di Masino, il castello millenario nel cuore del Canavese, bene acquistato dal FAI da Luigi Valperga di Masino grazie alla donazione FIAT, Cassa di Risparmio di Torino e Maglificio Calzificio Torinese, nel 1988. Immersa in un immenso parco monumentale, la dimora sontuosa di una delle più illustri casate piemontesi, discendente nel mito da Arduino, re d’Italia: mille anni di storia narrati in un percorso tra saloni tutti affrescati e arredati.
Ingresso libero.
Le conferenze curate dagli Amici della Cultura proseguono a Palazzo Cisterna coin il seguente calendario:
- lunedì 18 novembre alle 17 “Italia Nostra e la difesa dei beni culturali e del paesaggio di Torino” con l’intervento di Roberto Gnavi.
- 2 dicembre alle 17 "1893: schianto dell'aerostato degli sposi in Val di Lanzo". Cronache del fatto raccontate da Marisa e Manuel Torello
- 9 dicembre alle 17 "La filosofia di Baba Bedi. Un incontro armonico tra uomo e natura". Intervento di Albania Tomassini.
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Il Museo Civico Etnografico e il Centro Arti e tradizioni popolari del Pinerolese presentano in queste settimane a Palazzo Vittone, in piazza Vittorio Veneto 8 a Pinerolo, la mostra “Saluti da …”, Omaggio alla Cartolina Postale”, che celebra il 150° anniversario della prima emissione, avvenuta da parte delle poste dell’Impero austroungarico, il 1° ottobre 1869.L’allestimento, curato dal Lions Club Pinerolo Acaja e realizzato dal fotografo Remo Caffaro, racconta per temi e stili diversi la presenza e l’impiego attraverso i decenni della cartolina postale, un oggetto di grande e diffuso impiego fino ad alcuni anni fa, che per cultori e collezionisti di ieri e di oggi è una vera passione. Per la realizzazione Caffaro si è avvalso del contributo dei collezionisti Attilio Bertone, Angelo Bianciotto, Maria Bruere ed Ezio Giaj e della ricerca storica di Claudia Varalda.
Nelle sale di Palazzo Vittone, destinate ad ospitare le mostre temporanee del Museo Civico Etnografico del Pinerolese, la mostra attrae l’occhio e l’attenzione per i molti esempi che presenta: cartoline di luoghi con i famosi “saluti da ..”, con paesi, città e paesaggi in color seppia, bianco e nero e a colori. Sono anche in mostra le cartoline augurali, per il Natale, l’anno nuovo e la Pasqua, quelle dedicate ai compleanni e agli onomastici. Ci sono cartoline Liberty e Decò, commemorative e di propaganda, dedicate alle feste e allo sport, alla Grande Guerra, alle conquiste coloniali, alla Seconda Guerra Mondiale; senza dimenticare le cartoline erotiche con i nudi, quelle un poco matte e anche quelle decisamente di cattivo gusto.
La sociologia e la psicologia sociale considerano le cartoline come un fenomeno collegato ai riti e ai comportamenti collettivi. La cartolina postale trova addirittura un posto nei manuali di Galateo: “la cartolina è un mezzo rapido e conciso per dare una notizia di non grande importanza, o per ricordarci degli amici. Chi è in viaggio o partecipa ad una gita, si compiace di mandare agli amici un saluto dai luoghi nuovi che attraversa. Questo saluto però deve partire da un sentimento d’affetto o di amicizia, e non dalla vanità di far sapere che si fa un bel viaggio o che ci si trova in un luogo elegante o mondano.”
I social network e le messaggerie degli smartphone hanno “ucciso” la cartolina postale, che a sua volta aveva sostituto la lettera perché era considerata un mezzo più economico per comunicare. Le foto delle nostre vacanze su Facebook e Instagram sostituiscono le ormai vetuste, costose, ma anche belle, cartoline cartacee, che ci raccontano molto sulla cultura e sul costume sociale in cui abbiamo vissuto sino a non molti anni fa.
La mostra è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torinoed è visitabile fino a domenica 24 novembre, il sabato dalle 16 alle 18 e la domenica dalle 10,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18; su prenotazione dal lunedì al venerdì. Per informazioni si possono visitare i portali Internet www.musep.it,www.turismotorino.orge www.comune.pinerolo.to.it, oppure chiamare i i numeri telefonici 0121-374505 (mattino) e 335-5922571. L’ingresso è possibile con la tessera tessera MUPI, che costa 5 euro, è valida per un anno e consente di visitare i 9 musei del Sistema Musei Pinerolo.
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Sono arrivati dalla Sardegna per conoscere da vicino il patrimonio culturale costituito dagli organi storici del Canavese: Benedetta Porcedda, Sara Pirroni e Domenico Lavena sono tre organisti diplomati al Conservatorio di Cagliari, giunti in Piemonte per partecipare a una masterclass di perfezionamento resa possibile da un bando della Regione Sardegna.Ai canavesani il privilegio di poterli ascoltare in due conferenze-concerto, nelle chiese parrocchiali di Santa Maria Assunta a Montanaro e di San Francesco a Tonengo di Mazzè, guidati da Angelo Castaldo, docente di organo e composizione organistica, assistiti dall’organista canavesano Sandro Frola e dal musicologo e co-fondatore del Laboratorio organi storici Roberto Milleddu.
Dopo il concerto di ieri sera a Montanaro, a Tonengo di Mazzé questa sera alle 21 risuoneranno musiche di Ulisse Matthey, Roberto Remondi, Pietro Magri, Sandro Frola, Angelo Burbatti e PietroAlessandro Yon.
Il tutto con il sostegno organizzativo all’associazione Organalia, leader in Piemonte nell’organizzazione di festival organistici e da sempre sostenuta dalla Città metropolitana di Torino. “In diciotto anni di attività abbiamo accumulato una conoscenza capillare e dettagliata del patrimonio tecnico e culturale costituito dagli organi delle chiese del Canavese. - spiega il presidente Piero Tirone - Ci onora il fatto che il Conservatorio di Cagliari abbia scelto la nostra associazione per una collaborazione sul nostro territorio”.
Il professor Castaldo sottolinea che “la masterclass offre ai nostri allievi già diplomati l’opportunità di approfondire la conoscenza degli strumenti presenti in altre regioni italiane, che hanno caratteristiche diverse da quelle che gli studenti sardi possono trovare nel loro territorio”. Il musicologo Roberto Milleddu, spiega che “la scelta è caduta sugli organi di Montanaro e Tonengo di Mazzè in considerazione delle loro peculiarità foniche e strutturali, dell’eccelsa qualità dei materiali e della tavola sonora di cui dispongono. Per le due conferenze-concerto abbiamo scelto gli autori emblematici dei rapporti storici tra Piemonte e Sardegna nella fase pre-unitaria anche in campo musicale”.
L’organista canavesano Sandro Frola precisa che “l’organo Bruna-Vegezzi Bossi di Montanaro, con la sua cassa barocca e i suoi quindici putti con tromba sonante, è emblematico del periodo classico ottocentesco. L’organo di Tonengo di Mazzè è invece un ottimo esempio di strumento successivo alla riforma ceciliana della musica organistica, con una sonorità molto potente”.
Benedetta Porcedda, Sara Pirroni e Domenico Lavena hanno imparato che ogni territorio italiano conserva organi con caratteristiche tecniche diverse tra loro. Si può dire che ogni regione abbia elaborato nei secoli una sua cultura organistica. Il perfezionamento di un organista non può non contemplare un ampio repertorio e un ampio spettro di tipologie tecniche degli strumenti. “Suonandoli, diamo vita ad organi che sono vere e proprie opere d’arte e sono espressione della cultura musicale dei territori. - sottolineano i giovani organisti che si stanno perfezionando per approdare al panorama concertistico nazionale e internazionale. - È sempre una grande emozione il poter regalare la nostra musica a chi ci ascolta, condividendo con il pubblico sonorità molto belle e particolari”. “Ogni volta che suono in pubblico la tensione si fa sentire, perché ogni pubblico è diverso. - ammette Domenico. - Ma succede anche agli organisti famosi e a volta la tensione va bene. Se si arriva alla tastiera troppo sicuri di sé la probabilità di sbagliare sale”.
Tornando in Sardegna, Benedetta, Sara e Domenico porteranno con sé non solo un bagaglio tecnico, ma l’apprezzamento e il plauso di un pubblico che, come quello canavesano, in diciotto anni di Organalia ha affinato le sue conoscenze e il suo gusto.
Per vedere il filmato sulla masterclass del Conservatorio di Cagliari a Montanaro: https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=rOUbMPO_28Y
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Sarà la scrittrice Claudia Leidi Pandini, grafologa esperta nell’analisi della scrittura, la protagonista del primo appuntamento autunnale organizzato dall’Associazione Amici della Cultura a Palazzo Cisterna.L’associazione, fondata dal compianto Cav. Raffaele Natta Soleri, prosegue fino a dicembre con la programmazione di eventi culturali nella sede aulica della Città metropolitana di Torino. L’incontro, che si svolge lunedì 21 ottobre alle ore 17,00 in via Maria Vittoria 12 a Torino, è la presentazione dell’ultimo libro della scrittrice dal titolo “Di che colore siamo – Conoscere gli altri attraverso i colori”.
Claudia Leidi Pandini dialogando con Mons. Giulio Dellavite, segretario generale della Curia diocesana di Bergamo, affronterà il tema del colore considerandolo come una variegata rappresentazione dell’emotività e della personalità. Partendo dal presupposto che i colori parlano di noi dando informazioni sui nostri desideri, sul nostro modo di essere, sulle nostre necessità e bisogni, sulle paure, sulla nostra personalità, l’autrice sostiene che il significato di un colore non è univoco. Ogni colore comunica in vari modi, dipende molto dal contesto e dai nostri pensieri; utilizzandoli negli abiti, negli inchiostri quando scegliamo di lasciare la nostra traccia sul foglio, esprimendo e rispecchiando il nostro stato d'animo e il nostro umore.
Le prossime conferenze organizzate dall’associazione Amici della Cultura a Palazzo Cisterna si svolgono, sempre alle ore 17,00, lunedì 4 novembre “Toh, che FAI? I primi 40 anni del FAI” con interventi di Elena Galateri, Francescamaria Chiodo, Mia Santanera e Andrea Romeo e lunedì 18 novembre “Italia Nostra e la difesa dei beni culturali e del paesaggio di Torino” con l’intervento di Roberto Gnavi.
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Due importanti appuntamenti musicali nel Canavese, su iniziativa del Conservatorio di Cagliari. Mercoledì 16 ottobre alle 21 a Montanaro e giovedì 17 ottobre alle 21 a Tonengo di Mazzési terranno nelle chiese parrocchiali due conferenze-concerto che avranno come protagonisti tre allievi del Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari: Benedetta Porcedda, Sara Pirroni e Domenico Lavena.Le due serate sono possibili grazie ad un bando per il sostegno alle politiche giovanili della Regione Sardegna, a cui ha partecipato la classe di Angelo Castaldo, docente di organo e composizione organistica. Il coordinamento logistico è stato curato dall’organista canavesano Sandro Frola, che ha richiesto il sostegno organizzativo all’associazione Organalia, leader in Piemonte nell’organizzazione di festival organistici e da sempre sostenuta dalla Città Metropolitana di Torino.
Per le conferenze il progetto si avvale anche della collaborazione del musicologo e co-fondatore del LabOs- Laboratorio organi storici Roberto Milleddu che da anni collabora con il Conservatorio di Cagliari.
Le conferenze-concerto saranno dedicate alla musica organistica in Sardegna e ai rapporti storico-artistici con il Piemonte. Mercoledì 16 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Montanaro Benedetta Porcedda, Sara Pirroni e Domenico Lavena eseguiranno musiche di Giovanni Gonella, Nicolò Oneto, Giovanni Masala, Michele Fusco, Francesco Vegni, Giovanni Dessy e del contemporaneo Domenico Lavena.
A Tonengo di Mazzé giovedì 17 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Francesco risuoneranno musiche di Ulisse Matthey, Roberto Remondi, Pietro Magri, Sandro Frola, Angelo Burbatti e PietroAlessandro Yon.
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Proseguono nel mese di ottobre le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12. L’ottavo appuntamento dell’anno, previsto per le ore 10 di sabato 19 ottobre, sarà animato dal gruppo storico iscritto all’Albo della Città metropolitana di Torino I Credendari del Cerro, associazione storico culturale nata nel settembre 2009 da una passione comune di un gruppo di amici verso l’artigianato e lo studio dell’epoca tardo-medievale, in particolare quella riguardante le vicende legate alla Casata dei Savoia avvenute nel territorio delle Valli di Lanzo e del Canavese tra fine '300 ed inizio '400. Dalla combinazione di queste due attività, il gruppo ha presto determinato una propria identità, ritrovando nella disciplina della ricostruzione storica la massima espressione di queste arti.
Reduci dal successo della suggestiva rievocazione storica “Chiamata alle Arti” organizzata dall’associazione a fine settembre al Castello Malgrà di Rivarolo, i Credendari del Cerro accoglieranno i visitatori e li condurranno nei suggestivi ambienti aulici del palazzo di via Maria Vittoria.
La visita è gratuita con prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure al numero 011-8617100 il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 17, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure inviando un’e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it.
In occasione dell’apertura mensile dedicata al tour animato, i cittadini avranno la possibilità di visitare anche la mostra “Il mondo di Primo Levi – Una strenua chiarezza” che fino al 31 dicembre è allestita nella sede aulica della Città metropolitana di Torino.
Nell’anno delle celebrazioni per la nascita di Primo Levi, la Città metropolitana di Torino, socia del Centro internazionale di studi a lui dedicato, ospita nella sede di via Maria Vittoria un percorso in sei sezioni curato da Fabio Levi e Peppino Ortoleva che conduce il visitatore dall'infinitamente piccolo dell'atomo di carbonio, al viaggio agli inferi di Auschwitz. www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2019/primo_levi/
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Torna domenica 13 ottobre ad Agliè la terza edizione di Alladium nella Storia, il raduno multiepocale in onore del Conte Filippo di San Martino, patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, dalle Tre Terre Canavesane e dal Comune di Agliè, organizzato da C.A.P. Associazione Commercianti, Artigiani e Produttori di Agliè e dalla Compagnia delle Corazze del Duca di Savoia Agliè in collaborazione con l’Associazione Artistico Culturale Il Diamante.
Nella splendida cornice del Castello Ducale e nelle vie dell’antico borgo alladiese saranno allestiti i campi d’arme e zone adibite ai duelli e all’arceria.
Il raduno Alladium nella storia nasce con l’intento di approfondire i rapporti e le conoscenze tra le associazioni storiche presenti in Canavese e in Piemonte; curare la promozione culturale e socio economica del territorio; accogliere e sensibilizzare la coscienza individuale e collettiva verso i beni culturali condivisi da preservare per il futuro; favorire interessanti scambi culturali; accentuare la promozione turistica proprio nel secondo anno in cui il borgo di Agliè ha ottenuto la Bandiera Arancione conferito dal Touring Club Italiano; valorizzare il patrimonio storico e artistico del territorio alladiese.
In questa terza edizione il programma ripropone il Torneo di Tiro con l’Arco Storico Canavesano (categorie uomini, donne e junior) dedicato a Marco Cafasso e Marco Ruzzi che molto successo ha ottenuto lo scorso anno.
Tra gli appuntamenti collaterali al Belvedere di piazza Castello è allestita la mostra fotografica della Passione di Cristo organizzata dall’associazione artistico culturale Il Diamante nell’ambito della Sacra Rappresentazione Medievale di Ivrea.
L’evento vanta la collaborazione di: Avis Gruppo di Agliè, Associazione Il Diamante, Pro loco di Agliè, Volontari CRI di Agliè, Protezione Civile di Agliè, AIB di Ozegna, Motoclub Alieno, Pro loco di Castellamonte e Pro loco di Favria.
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Come è ormai tradizione, la vigilia della giornata delle Fiera Franca di Oulx sarà dedicata anche quest’anno alla Giornata delle minoranze linguistiche storiche, che della Fiera è da sempre parte integrante. Sabato 5 ottobre, dunque, ci sarà l’appuntamento con l’ottava edizione della Giornata, mentre domenica 6 ottobre andrà in scena la 525^ Fiera Franca.
La giornata di sabato inizia alle 11 all’Istituto scolastico des Ambrois con la presentazione, a cura di Massimo Garavelli, del libro di poesie, fresco di stampa, di Riccardo Colturi “Moun paî, ma lënga, ma gen” curato da Renato Sibille ed edito dalla Chambra d’Òc. L’appuntamento vedrà la partecipazione degli allievi dell’Istituto.
Riccardo Colturi, maestro di sci e poeta contadino, canta il suo paese dell'Alta Valle della Dora, Fenils (Frazione di Cesana Torinese), la sua terra e la sua gente in questa raccolta di poesie scritte tra il 1981 e il 2019 e presentate da Matteo Rivoira dell'Università di Torino.
Gli appuntamenti proseguono nel pomeriggio alle 15,30, sempre al Des Ambrois, con due interessanti presentazioni in contemporanea:
“Bogre. la grande eresia europea”, un film di Fredo Valla, regista e sceneggiatore con una lunga militanza occitanista. Anche per il suo ultimo film, Fredo mette al centro la lingua d'oc, a partire dal titolo: “Bogre” che significa bulgaro ed era il nome che veniva dato ai catari d'Occitania, accusati di essere eretici al pari dei bulgari Bogomili. In una parola si condensa una pagina di storia medievale, luci ed ombre di un'Europa cristiana in cui un'idea diversa di Dio ha attraversato il continente da un capo all'altro. Il regista è partito alla ricerca delle tracce di Catari e Bogomili insieme a due giovani collaboratori, Andrea Fantino ed Elia Lombardo. La troupe è stata in Bulgaria, in Occitania, nell'Italia centro-settentrionale e in Bosnia. La Chambra d'Òc ha contribuito fin dall'inizio alla realizzazione del progetto, dando vita anche ad una campagna di crowdfunding online, con ottimi risultati.
Il film è ora in montaggio, ma a Oulx verrà presentato il progetto grazie a un teaser, una sorta di trailer realizzato per suggerire ai futuri spettatori le atmosfere e i temi approfonditi dal film finale, che uscirà nel 2020.
Ël pan dou Chatè ou l'î cioù ël plu bè, Il pane di Chateau è sempre il più bello, Cahier n. 30 dell’Ecomuseo Colombano Romean, curato da Renato Sibille con contributi di Angelo Bonnet, Ines Chalier, Rita Frezet, Andrea Zonato e Giovanni Bressano, a cura di Massimo Garavelli del Consorzio Forestale Alta Valle Susa. La pubblicazione raccoglie frammenti di storia di Chateau Beaulard, frazione di Oulx, accompagnata da preziose fotografie d’epoca di Paolo Bressano.
A conclusione della giornata, la sera alle ore 21, viene presentato il CD del gruppo di musica occitana Triolet “Lu tëmp dë la danso”.
Il gruppo Triolet, nato nel 1997 e costituito dai fratelli Corrado e Riccardo Aimar (flauti e organetto) ed Enrico Pascal (violino), propone in questo cd 15 brani, quasi tutti cantati, tratti dal repertorio tradizionale ed alcuni di loro composizione.
Info: cell.328-3129801 chambradoc@chambradoc.it - www.chambradoc.it
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