Cultura
Dopo il successo ottenuto a Torino, il circuito concertistico di Organalia inaugura il calendario degli appuntamenti organizzati in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese.Sabato 4 maggiooltre 350 spettatori hanno assistito al concerto inaugurale dell’edizione 2019 di Organalia nella chiesa di Sant’Antonio abate e San Vincenzo de Paoli nella Piccola Casa della Divina Provvidenzadel Cottolengo.
L’appuntamento di sabato 11 maggio alle 21 è invece a San Maurizio Canavese, nella chiesa Plebana, per il concerto “La musica sacra al tempo di Leonardo: Franchinus Gaffurius”. Il concerto è dedicato aFranchino Gaffurio, compositore vissuto ai tempi del genio di Vinci, nelcinquecentesimo anniversario della scomparsa dello scienziato e artista. Leonardo frequentò assiduamente la ricchissima biblioteca musicale di Gaffurius e lo onorò di un ritratto, oggi conservato nella Pinacoteca Ambrosiana.Tra la fine del XV secolo e la metà del XVI Milano non fu soltanto uno dei maggiori ducati d’Italia: fu anche e soprattutto un centro di cultura e di arte fra i più rinomati d’Europa. Leonardo da Vincioperòalla corte dei Visconti, proprio negli anni in cui Franchino Gaffurio (1451-1522) guidava la Cappella musicale del Duomo, istituzione di grande importanza nella cultura musicale tempo. Gaffurio è considerato il primo musicista italiano apparso sulla ribalta internazionale, dopo un “letargo” di oltre un secolo, durante il quale l’Italia non aveva svolto alcun ruolo attivo e significativo nel panorama musicale europeo, limitandosi ad accogliere compositori stranieri nelle più prestigiose cappelle musicali, tra le quali quella milanese.
Nel corso della serata inaugurale del circuito del Ciriacese e del Basso Canavese si potranno ascoltare quindici mottetti e la “Missa de Carnaval”, proposti dall’Accademia del Ricercare, di cui fanno parte Matteo Pigato (superius), Gianluigi Ghiringhelli (alto), Vincenzo di Donato (tenore) ed Enrico Bava (basso). Per la parte strumentale Luca Taccardi, Massimo Sartori e Antonio Fantinuoli suoneranno le antiche vielle da gamba; Manuel Staropoli, Germana Busca, Gianfranco Saponaro e Roberto Terzolo i flauti e le cornamute del Rinascimento; Marco Tempesta il trombone. Alla consolle dell’organo costruito da Francesco Vegezzi Bossi nel 1962, siederà Claudia Ferrero. Lo strumento, appartenuto al compianto organista Luciano Fornero, è stato messo a disposizione dal figlio Maurizio, organista anche lui. Il maestro direttore e concertatore è Pietro Busca.
Il concerto di sabato 11 maggio sarà con ingresso ad offerta libera ed è organizzato in collaborazione con il Comune di San Maurizio Canavese e grazie al supporto logistico dell’associazione Amici di San Maurizio. Durante la serata sarà presentato il compact disc Elegia in cui è riprodotta integralmente una registrazione in anteprima mondiale delle musiche di Gaffurio.
Organalia 2019 proseguirà sabato 18 maggio nel Duomo di San Giovanni Battista a Ciriè, con il concerto “Belle Époque à Turin. Momenti musicali tra Romanticismo e Liberty”, di cui sarà protagonista l’organista Roberto Cognazzo.
Organalia è un progetto della Città Metropolitana di Torino sostenuto dalla Fondazione CRT, con il patrocinio della Regione Piemonte e del Consiglio Regionale del Piemonte.
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Domenica 12 maggio alle 11 nel parco comunale di Palazzo Marchini, sede del Municipio di Giaveno, si inaugureranno la sala museale dedicata all’artista Lorenzo Alessandri e la mostra temporanea delle opere comprese nella donazione della signora Dina Foppa - vedova dell’artista - alla Città di Giaveno. Nato nel 1927 e scomparso nel 2000, il pittore torinese per oltre cinquant’anni visse e lavorò a Giaveno. L’atto di donazione è stato siglato nel 2012 e l’amministrazione comunale ha deciso di evidenziare la personalità dell’artista e la sua opera, riqualificando una porzione dell’ex scuola Anna Frank di via XX Settembre 29 nel centro storico della città, ricordando così il pittore fantastico e surreale che animò la scena artistica torinese del dopoguerra con le sue fantasie e le sue visioni.All’inaugurazione della mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, saranno presenti le autorità locali, la curatrice Concetta Leto e ilcritico Vittorio Sgarbi. Terminata la cerimonia ufficiale, autorità e ospiti si sposterannonell’ex scuola Anna Frank per il taglio del nastro della sala museale, realizzata nell’ex palestra scolastica, completamente rinnovataper ospitare le opere della Donazione Dina Foppa. Da lunedì 13 a venerdì 17 maggio dalle 14,30 alle 20sarà possibile visitare la mostra temporanea allestita con cinquanta opere della donazione. Sabato 18 e domenica 19 maggio le visite saranno possibili dalle 9 alle 20 con orario continuato. I dipinti selezionati comprendono l’intero percorso artistico di Alessandri, dal periodo della “Soffitta Macabra” a quello del gruppo “Surfanta”, dai “Posti” alle “Camere dell’Hotel Surfanta”. Il Museo Alessandri aprirà i battenti in modo definitivo a conclusione dei lavori, nell’autunno prossimo. Oltre ai dipinti, la mostra temporanea comprende anche alcune acqueforti e disegni a matita, unaricostruzione simbolica dell’atelier del pittore e la proiezione di un video che ricostruisce sinteticamente la vita dell’artista.
Per informazioni: Ufficio Turistico Comunale, piazza San Lorenzo 34, numeri telefonici 011-9374053 e 339-8468055, Webwww.comune.giaveno.to.it
PER VITTORIO SGARBI ALESSANDRI ERA “IL PRIMO SURREALISTA ITALIANO”
Lorenzo Alessandri nacque a Torino nel 1927. Dal 1965 al 2000, anno della sua scomparsa, visse e lavorò a Giaveno. Autodidatta, a soli 13 anni cominciò ad incidere il linoleum e a 15 realizzò il suo primo dipinto a olio. A 18 anni, sul finire della guerra, fondò a Torino “La Soffitta Macabra”. Dal ’47 al ’50 fu allievo del maestro ottocentista Giovanni Guarlotti. Nel 1954 diede vita al periodico “La Candela”, nel ’59 diede inizio al periodo delle “Bambole” e nel ‘64 lanciò la corrente artistica “Surfanta” e fondò la rivista omonima. Al periodo tra il 1962 e il ‘75 risalgono le tavolette ad olio su legno “Bestie e donne” e alcune grandi tavole tra cui le “Doppie”. Seguono i quadri “Pascal”, i “Posti” e le “Camere”. Nella sua attività artistica Alessandri spaziò dalla tempera all’acquerello, dalle tecniche miste alle incisioni, xilografie, litografie e serigrafie. Sue opere grafiche sono conservate alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, nel Gabinetto Reale delle stampe di Bruxelles, al Museo della Xilografia Italiana di Carpi e nella Biblioteca della Yale University di New Haven (Connecticut). Alcune “Bambole” sono conservate al MAGI-Museo delle eccellenze artistiche e storiche “Giulio Bargellini” a Pieve Di Cento (Bologna) e alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Santhià. Critici come Zeri, Carluccio, Sgarbi, Gombrich, Galvano e Di Genova hanno riconosciuto la sua originalità. Le sue mostre sono state allestite in Italia, in Brasile, in California, a New York, in Olanda, Francia, Germania e Inghilterra, riscuotendo sempre un vasto successo di pubblico e di critica. Così ha chiosato Sgarbi, parlando di Alessandri, nel suo secondo volume sul Novecento Italiano, edito da “La nave di Teseo”: “La sua fantasia è macabra e sfrenata. Come pochi artisti dopo Bosch, Alessandri ci racconta le sue ossessioni in descrizioni mostruose e straordinarie. Inventando situazioni ed episodi impensabili, comici e tragici, Alessandri libera e descrive i suoi incubi e i suoi turbamenti, spesso in forma di tormenti, e si candida a primo surrealista italiano”.
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Mercoledì 8 maggio prenderanno il via gli eventi compresi nel programma della manifestazione “Poirino in bianco e nero”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e organizzata dal Circolo fotografico poirinese “Romolo Nazzaro”. L’appuntamento dell’8 maggio è alle 21 nella sala consiliare del Comune di Poirino per la conferenza sul tema “Corso Fiume: da Strada Reale di accesso in Poirino a Viale della Rimembranza; l’espansione edilizia, campi sportivi e scuole, le tessiture”, a cura dell’Associazione per il Museo Storico della comunità di Poirino.Domenica 12 alle 10,30 nella chiesa di Santa Croce sarà inaugurata la mostra “Poirino in bianco e nero”, curata dal Circolo “Romolo Nazzaro”. Nella sede della biblioteca civica Franco Simonesi potrà ammirare la mostra fotografica “Poirino com’era”, curata dal Circolo fotografico poirinese e dal consiglio di biblioteca. Nella sala consiliare saranno espostiiquadri di alcuni vincitori del concorso di pittura intitolato a Paolo Gaidano, mentre l’iniziativa “Incontro con l’autore” proporrà una serie scrittori poirinesi nel giardino della biblioteca e sotto i portici di via Cesare Rossi. “Cultura sotto i gazebo” è invece l’esposizione che sarà allestita sulla Passeggiata Marconi, con le opere del gruppo “Dipingi con noi”, del Consiglio di biblioteca, del progetto “Nati per leggere”, del grupopo dell’oratorio “San Luigi”, di Alfonso Nigro, Alfredo Zanellato, Antonella Stasolla e Francesca Cesari. Nel Salone Italia saranno esposte le immagini scattate nell’ambito del concorso fotografico “Poirino in bianco e nero” riservato ai ragazzi delle classi terze medie poirinesi e si terrà la premiazione dell’edizione 2019 del concorso di pittura intitolato a Paolo Gaidano. Da lunedì 13 a venerdì 17 maggio l’associazione per il Museo Storico della comunità di Poirino proporrà visite guidate alle scuole lungo corso Fiume.
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Dal 4 maggio al 21 luglio torna il circuito concertistico Organalia, che nel 2019 proporrà diciannove appuntamenti in quattro aree: Ciriacese e Basso Canavese, Moncalierese, Canavese e Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone.L’apertura sarà come di consueto a Torino, con un concerto nella grandiosa chiesa del Cottolengo sabato 4 maggio alle 21.Protagonisti dell’appuntamento saranno la Corale Polifonica di Sommariva Bosco, la mezzosoprano Natalia Kawana, la contralto Mara Borsello, il tenore Luca Dellacasa, il baritono Devis Longo e l’organista Marco Limone. Il maestro direttore e concertatore sarà Adriano Popolani. Il concerto è un omaggio al sacerdote compositore Lorenzo Perosi (1872-1956), paladino della Riforma Ceciliana, del quale si potranno ascoltare la Missa Secunda Pontificalis per tre voci miste e organo del 1906 e il Magnificat per coro ed organo del 1893. La parte squisitamente organistica è riservata a Marco Enrico Bossi del quale Marco Limone eseguirà: “Entrée Pontificale” opera 104 numero 1 del 1895, “Stunde der Freude” opera 132 numero 5 del 1910, “Chant du soir” opera 92 numero 1 del 1893 e “Tema e Variazioni” opera 115. Sarà utilizzato l’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1896.
In occasione del concerto nella chiesa del Cottolengo sarà presentato il nuovo compact disc Elegia che comprende, oltre al programma corale del concerto, la Missa Pontificalis (prima) registrata nel 2010 dall’Accademia Corale “Stefano Tempia” per la direzione di Michele Frezza e con l’indimenticabile Massimo Nosetti all’organo.
Il circuito di “Organalia” condurrà poi il pubblico alla scoperta o alla riscoperta di San Maurizio Canavese con due appuntamenti nella chiesa Plebana e nella parrocchiale, di Ciriè, di Moncalieri con due concerti nella Collegiata di Santa Maria della Scala, di Ivrea con due serate al Sacro Cuore e in San Lorenzo. Il circuito farà anche tappa a Caluso, San Carlo Canavese, Strambino, Nole, San Francesco al Campo e Pavone Canavese, dove verrà inaugurato il restauro dell’organo Felice e Giacomo Vegezzi Bossi. Infine Organalia sarà a Fiano, Ala di Stura, Coassolo Torinese eCorio, per poi concludere l’edizione 2019 a Mezzenile.
Di livello internazionale tutti gli interpreti: Corale Polifonica di Sommariva Bosco, Marco Limone, Adriano Popolani, Accademia del Ricercare, Roberto Cognazzo, Coro della Cattedrale di Vercelli, monsignor Denis Silano, Carlo Montalenti, Silvano Rodi, Fabio Rinaudo, Aure Placide, Diego Cannizzaro, Dominika Zamara, Zuzana Bator, Giancarlo Parodi, Coro Gregoriano, Maurizio Fornero, Daniele Greco D’Alceo, Ercole Ceretta, Massimo Gabba, Andrea Chezzi, Silvia Colli, Paolo Tarizzo, Danilo Putrino, Gabriele Giacomelli, Andrea Banaudi, Stefano Marino, Francesca Rotondo, Claudia Nicole Bandera, Andrea Vannucchi, Stefano Pellini, Pietro Tagliaferri, Gianluca Cagnani.
I programmi comprendono tutta la storia della musica, dal canto gregoriano ai giorni nostri, passando attraverso la musica rinascimentale e barocca, il primo Ottocento e l’esperienza ceciliana.
Organalia è un progetto della Città Metropolitana di Torino sostenuto dalla Fondazione CRTcon il patrocinio della Regione Piemonte e del Consiglio Regionale del Piemonte.
Per saperne di più: www.organalia.org
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Nell’ambito della rassegna “MineraLuserna 2019”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, l’associazione culturale Sën Gian organizza per sabato 27 aprile alle 18 all’agriturismo “La Coustera” la terza edizione della “LibroCena” sul tema “Meteoriti: messaggere dello spazio”. Durante la serata sarà presentato il catalogo “Le meteoriti del Museo di Mineralogia e Petrografia dell’Università e del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino”.La LibroCena abbina la scienza alla gastronomia, la cultura al piacere di stare insieme. La conferenza sulle meteoriti si inserisce nel filone legato alle manifestazioni di “MineraLuserna” che si concluderanno domenica 26 maggio. I relatori della serata saranno il ricercatore universitario Emanuele Costae Vittorio Pane, curatore del Museo Geologico Sperimentale di Giaveno. Il tema è affascinante in quanto lo studio delle meteoriti che cadono sul suolo terrestre fornisce informazioni sulla mineralogia extraterrestre, sull’origine dell’universo e del nostro pianeta. Sempre il 27 aprile l’Associazione Astrofili Urania proporrà alle 21 la consueta serata divulgativa in programma il quarto sabato di ogni mese. La collaborazione tra Sën Gian e Urania proseguirà con una conferenza in programma sabato 25 maggio, che costituirà il preludio alla giornata finale di MineraLuserna.
Per la conferenza del 27 aprile non occorre prenotare e l’ingresso è libero e gratuito. Per la cena è invece richiesta la prenotazione presso la ferramenta di Michele Malan, in via Ribet 1 angolo via I maggio a Luserna San Giovanni. Il costo della cena è di 15 Euro. Per ulteriori informazioni: Tullio Parise cellulare 348-0382734, Manuela Campra 348-7933644, ferramenta Malan, via I Maggio 0121-909310, e-mail associazionesengian@gmail.com
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Dal 4 maggio al 21 luglio torna ilcircuito concertistico Organalia, che nel 2019 proporrà diciannove appuntamenti in quattro aree: Ciriacese e Basso Canavese, Moncalierese, Canavese e Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone. L’apertura sarà come di consueto a Torino, con un concerto nella grandiosa chiesa del Cottolengo, dove sarà eseguita la Missa Secunda Pontificalis di Lorenzo Perosi, paladino della Riforma Ceciliana.Il circuito porterà poi il pubblico alla scoperta o alla riscoperta di San Maurizio Canavese con due appuntamenti nella chiesa Plebana e nella parrocchiale, di Ciriè, di Moncalieri con due concerti nella Collegiata di Santa Maria della Scala, di Ivrea con due serate al Sacro Cuore e in San Lorenzo. Il circuito farà anche tappa a Caluso, San Carlo Canavese, Strambino, Nole, San Francesco al Campo e Pavone Canavese, dove verrà inaugurato il restauro dell’organo Felice e Giacomo Vegezzi Bossi. Infine Organalia sarà a Fiano, Ala di Stura, Coassolo Torinese e Corio, per poi concludere l’edizione 2019 a Mezzenile.
Di livello internazionale tutti gli interpreti: Corale Polifonica di Sommariva Bosco, Marco Limone, Adriano Popolani, Accademia del Ricercare, Roberto Cognazzo, Coro della Cattedrale di Vercelli, monsignor Denis Silano, Carlo Montalenti, Silvano Rodi, Fabio Rinaudo, Aure Placide, Diego Cannizzaro, Dominika Zamara, Zuzana Bator, Giancarlo Parodi, Coro Gregoriano, Maurizio Fornero, Daniele Greco D’Alceo, Ercole Ceretta, Massimo Gabba, Andrea Chezzi, Silvia Colli, Paolo Tarizzo, Danilo Putrino, Gabriele Giacomelli, Andrea Banaudi, Stefano Marino, Francesca Rotondo, Claudia Nicole Bandera, Andrea Vannucchi, Stefano Pellini, Pietro Tagliaferri, Gianluca Cagnani. I programmi comprendono tutta la storia della musica, dal canto gregoriano ai giorni nostri, passando attraverso la musica rinascimentale e barocca, il primo Ottocento e l’esperienza ceciliana. Organalia è un progetto della Città Metropolitana di Torino sostenuto dalla Fondazione CRTcon il patrocinio della Regione Piemonte e del Consiglio Regionale del Piemonte.
I programmi completi dei concerti saranno presto consultabili nel portale Internet www.organalia.org
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Giovedì 18 aprile alle 17 Paolo Soddu e Giovanni Carpinelli ne discutono con gli autori
Si intitola “Il fascismo dalle mani sporche. Dittatura, corruzione, affarismo” il libro, curato da Paolo Giovannini e da Marco Palla per i tipi di Laterza, che sarà presentato giovedì 18 aprile alle 17 nella sede della Fondazione Einaudi, in via Principe Amedeo 34 a Torino.
Il libro contesta il luogo comune che interpreta il fascismo come la “dittatura degli onesti”. Come spiegano gli autori, il regime - che pretendeva di forgiare un “uomo nuovo” e di correggere i mali dello Stato liberale - vedeva in realtà estendersi il malaffare fino ai gangli centrali dello Stato. Un vero e proprio salto di qualità nel rapporto tra politica, corruzione e affarismo che spiega il successo e le rapide fortune personali di alcuni protagonisti di quegli anni: dal caso del magnate dell’industria elettrica privata, Giuseppe Volpi, a quello del capo di Stato maggiore Ugo Cavallero. Ma “mani sporche” sono anche quelle di alcuni degli esponenti più importanti del regime come Costanzo Ciano, Roberto Farinacci, Carlo Scorza o il giovane marchigiano rampante Raffaello Riccardi. Pratiche tanto comuni da diventare tragicomiche se guardiamo alle vicende dei “pesci piccoli” a caccia di buone occasioni nelle colonie dell’Africa orientale dopo la conquista dell’Etiopia. Un iceberg, quello della corruzione, di cui Mussolini era pienamente consapevole tanto da dedicare costanti attenzioni al suo occultamento attraverso censura e propaganda.A discuterne con gli autori saranno gli storici Paolo Soddu, della Fondazione Luigi Einaudi, e Giovanni Carpinelli, della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci.
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Sarà il gruppo storico “Savoia Carignano” di Buttigliera Alta ad animare la visita di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, prevista per sabato 13 aprile alle ore 10 in via Maria Vittoria 12 a Torino.Il gruppo è stato costituito nel 2010, con l'intento di rievocare le fasi salienti della storia della casata, a partire dal fondatore, il principe Tommaso di Carignano, ricostruendo avvenimenti e personaggi fino all'Unità d'Italia. Particolare rilievo viene dato alla rievocazione di alcune figure femminili che ebbero un ruolo importante nel periodo del Risorgimento, ponendo a confronto nei loro salotti intellettuali, patrioti, artisti e militari, contribuendo così a formare la classe dirigente della nuova Italia.
L'ingresso è come sempre gratuito con prenotazione ai numeri 011.8612644, 011.8617100 o scrivendo a urp@cittametropolitana.torino.it.
Sempre alle ore 10 di sabato la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte Giuseppe Grosso, che ha sede a Palazzo Cisterna, aderisce al Bibliotour Piemonte e organizza un tour guidato alla scoperta dell'immenso patrimonio culturale composto da incunaboli, cinquecentine, seicentine e Fondi di particolare importanza tra cui il fondo Carlo Ignazio Giulio, il fondo Giorgio Ermanno Anselmi e il fondo Marino Parenti. Durante il Bibliotour sarà possibile visitare, per la prima volta, la sala che conserva il Fondo Valdo Fusi, recentemente inventariato dalla Città metropolitana, che, sabato alle 11, verrà presentato ufficialmente alla cittadinanza seguendo le ultime volontà testamentarie della vedova Fusi, Edoarda Biglio. La visita del Bibliotour è gratuita con prenotazione al numero verde: 800 329 329.
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La presentazione del libro di Levio Bottazzi dedicato allo scienziato mercoledì 10 aprile a Palazzo Cisterna
Nel 1759 il re Carlo Emanuele III affidò al padre scolopio Giovanni Battista Beccaria, chiamato dal sovrano a Torino per insegnare la Fisica sperimentale all'Università, l’incarico di calcolare, per la prima volta, la misura di un arco di meridiano in Piemonte. Lo scienziato per quattordici anni compì le misurazioni per la triangolazione tra Mondovì e Andrate passando per i vertici di Sanfrè, Saluzzo, Torino, Rivoli, Superga, Balangero e Mazzè, utilizzando quadranti e settori speciali di sua costruzione. I risultati vennero pubblicati nel 1774 nell’opera “Gradus Taurinensis” e permisero, tra l’altro, di realizzare il tracciamento della Carta Generale dello Stato Sabaudo. Le copie di quest’opera esistenti oggi in Piemonte sono quattro, di cui due a Torino: una nella Biblioteca Reale e l’altra nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso” della Città metropolitana.
Nel suo saggio, Beccaria presenta il cosiddetto “Meridiano di Torino”, attribuendogli la lunghezza di 112,06 km (un po' più grande rispetto a quella oggi adottata, che è pari a 111,137 km), e ricavandone anche il valore della circonferenza terrestre, pari a 40.332 km. A ricordo del calcolo, oggi rimangono due piccoli obelischi gemelli: uno a Rivoli al termine di corso Francia, l’altro a Torino, al capo opposto dell’arteria stradale, in piazza Statuto.
Per ricordare l’importante figura di Giovanni Battista Beccaria (Mondovì, 1716-Torino, 1781), fisico, astronomo e principale fautore del rinnovamento scientifico dell'Ateneo torinese nel XVIII secolo, il vicepresidente della Consulta dei consiglieri e amministratori della Provincia e della Città metropolitana di Torino, Levio Bottazzi, ha scritto il libro “Giovanni Battista Beccaria e il “Gradus Taurinensis. Attualità di uno scienziato piemontese del ‘700” per le Edizioni SGI, che sarà presentato al pubblico mercoledì 10 aprile alle 16 nella sala Consiglieri di Palazzo Cisterna. Oltre all’autore del libro, interverranno il vicesindaco della Città metropolitana di Torino, il presidente della Consulta consiglieri e amministratori Marco Canavoso e lo storico, politico e giornalista Gianni Oliva.
L’incontro sarà l’occasione per celebrare il generoso impegno culturale, sociale, amministrativo e politico di Levio Bottazzi, classe 1930, giovanissimo partigiano uscito indenne nel 1945 dalla famigerata caserma di via Asti, tecnico Enel, padre - nella sua veste di presidente dell’Azienda Elettrica Municipale (1980-1985) - del teleriscaldamento a Torino , consigliere provinciale dal 1995 al 2004.
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Sabato 13 aprile alle 20,30 sono in programma la settima edizione della Sacra Rappresentazione di Ivrea e la quarta edizione della Passione di Cristo, ideate e organizzate dall'associazione “Il Diamante” con la direzione artistica di Davide Mindoe con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. La Sacra Rappresentazione partirà da piazza Ferrando e si snoderà nelle vie del centro cittadino sino a piazza Castello, dove si rievocherà la Crocefissione del Cristo.Anche quest'anno il numero di figuranti e associazioni coinvolte è in crescita rispetto alle edizioni precedenti: oltre 300 i figuranti in abito storico che daranno vita ad un evento che a partire dal 2016 ha trovato nel centro di Ivrea un palcoscenico naturale e suggestivo. La manifestazione organizzata dall’associazione “Il Diamante” ha riportato in auge l’antica tradizione della Città di Eporedia, in cui, a partire dall'anno Mille e sino alla prima metà dell'Ottocento si rievocava la Passione di Cristo con grande emozione e partecipazione da parte del popolo. Le cronache ottocentesche narrano ad esempio che il 13 aprile 1838 ad Ivrea si svolse la cerimonia della deposizione e sepoltura del corpo del Cristo, volgarmente detta “Cerimonia dell'Interro”, che nel 2019 si ripeterà nei pressi del Castello, nello stesso luogo in cui 181 anni orsono avveniva la sepoltura della statua del Cristo.
In questi giorni nell'androne del Municipio di Ivrea è allestita la mostra fotografica “Le Suggestioni della Passione di Ivrea”, che è visitabile tutti i giorni sino al 22 aprile dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Gli scatti di Gianni Trezar, Nicola Frau e Renè Rojasriferiti alle edizioni precedenti dell’evento sono affiancati al progetto delle stazioni della Via Crucis ideato dal professor Antonio Frassà e da Davide Mindo, che ha portato alla realizzazione da parte degli studenti dell'Itis Camillo Olivetti di Ivrea di 14 pannelli raffiguranti le stazioni della Via Crucis, ispirati alle coloratissime vetrate presenti nelle antiche chiese di tutta Europa. L'idea di allestire una mostra fotografica era nata nel corso della scorsa edizione in occasione dal gemellaggio tra l'associazione “Il Diamante” e la Compagnia di teatro popolare di Sordevolo. Collegata alla sacra rappresentazione eporediese è la presentazione dell'ultimo libro di Monsignor Luigi Bettazzi "Dio Mio…Perché mi hai abbandonato?”, in programma sabato 6 aprile alle 9,30 nella sala diocesana di via Varmondo 9, a cura della Libreria San Paolo, dell'Azione Cattolica Italiana e dell'Ufficio Catechistico Diocesano.
Maggiori informazioni e dettagli sulla sacra rappresentazione di Ivrea sono consultabili nel sito Internet www.LaPassionediCristo.com
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